Valori non negoziabili: sarà mica il caso di riaprire le trattative?

All’indomani della sentenza che stabilisce che un bambino può crescere anche in una famiglia omosessuale, il presidente del dicastero vaticano per la famiglia, arcivescovo Vincenzo Paglia, afferma: “il bambino deve nascere e crescere all’interno di quella che, da che mondo è mondo, è la via ordinaria, cioè con un padre e una madre. Il bambino deve crescere in questo contesto”.

Il rapporto dell’Unicef sulla mortalità infantile nell’anno appena trascorso registra che 7,6 milioni di bambini sotto i 5 anni sono morti nel 2012 per denutrizione, deprivazione, malattie, guerre e violenze.
Il che evidentemente per la Chiesa Cattolica è sempre meglio che essere adottati da due genitori gay.

21 pensieri su “Valori non negoziabili: sarà mica il caso di riaprire le trattative?

  1. Remo

    Ti potrebbero sempre dire che, a monte della vicenda, il problema non è certo la penuria di coppie eterosessuali disposte ad adottare (che sono tantissime), ma il numero di bambini realmente adottabili (che sono molto, ma molto, meno).

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      1. PaolaVirna

        non entro nel merito della questione figli ai gay o meno, ma trovo un pochino provocatorio l’articolo. Nel senso, anche fossero legalizzate le adozioni da parte dei gay… in Africa le cose non cambierebbero minimamente, e in ciò la Chiesa non c’entra nulla.
        Le colpe circa la situazione del terzo e quarto mondo, non è della Chiesa, semmai del capitalismo e dell’egoismo umano.
        Saluti 🙂

        Rispondi
        1. Diego

          Le colpe circa la situazione del terzo e quarto mondo, non è della Chiesa, semmai del capitalismo e dell’egoismo umano.

          Ma la chiesa è la somma dell’egoismo umano!!

          Rispondi
          1. PaolaVirna

            di egoismo ne ho incontrato dappertutto: in tutte le razze, culture, in ogni angolo del nostro bellissimo pianeta. l’uomo è uomo ovunque, pregi e difetti annessi. ho l’abitudine di non guardare solo nel mio orto, altrimenti il cervello si atrofizza e dice solo le solite frasi fatte. sentite, trite ritrite…
            di contro, ho conosciuto e visto anche tanta umanità, sempre dappertutto, ogni razza, credo, angolo di mondo.
            🙂

        2. Priapus

          Qualcuno dimentica facilmente, io invece ricordo ancora il viaggio in Africa di Josephine, fatto a nostre spese, per intimare agli Africani di non usare il preservativo. Di solito ho poca memoria, ma mi diventa quasi incancellabile quando accoglie idee gradite o se colpita emotivamente.
          Per la circostanza ci furono due emozioni negative; il pensiero dei poveri Africani che morivano di fame ed Aids per tale divieto e che le mie tasse contribuivano a finaziare inpresa tanto caritatevole;
          spassoso fu invece il ricordo di una graziosissima
          vignetta su Le Monde che mostrava una barca dalla
          quale il Pricipale lanciava ondate di presevativi, mentre Josephine, relegato in un angolo, brontolava
          tutto ingrugnito, “Ce n’est pas possible”.

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          1. PaolaVirna

            però so di missionari cattolici che dietro le spalle danno i preservativi agli africani per cui…

          2. Alessandra Piccinini

            Proprio così Priapus, la campagna cattolica contro l’uso del preservativo in Africa è altrettanto criminale, a mia opinione, quanto ostacolare le adozioni a coppie omosessuali. Vorrei ricordare alla Chiesa che i bambini non adottati rimangono spesso nei befotrofi di Mosca luoghi assai poco piacevoli o in qualche baraccopoli del sudamerica eccetera eccetera. Ci sono dei valori, questi veramente non negoziabili, che dovrebbero venire prima di qualsiasi dogma o precetto religioso e tra questi valori sicuramente c’è quello della salvaguardia della vita umana (anche quella che già c’è, non solo di quella che deve nascere)

          3. PaolaVirna

            e non solo di Mosca…. adottare bambini arrivati da posti simili, è una sfida tremenda… ammiro chi lo fa ma deve essere super preparato, non basta avere il prurito del figlio per forza. o per preteso diritto. spesso e volentieri quei bambini crescono male pure nelle famiglie adottive, non sto qui a sindacare se etero o omo, non è questo il punto. adottare i bambini non DEVE essere mai SOLO un diritto ma un gesto di amore.

        3. Fulvio Magni

          Penso che l’articolo mirasse a far riflettere sul fatto che esistono cose di gran lunga peggiori dell’essere adottati da una coppia gay. Ed è su queste cose che la Chiesa dovrebbe concentrare maggiormente i propri sforzi.
          Poi son d’accordo anche io che, a parità di condizioni, sia preferibile per un bambino crescere in una coppia etero che in una coppia gay; gli rende la vita più semplice.

          Rispondi
          1. Alessandra Piccinini

            Grazie Fulvio non avrei potuto sintetizzare meglio la mia opinione. E’ criminale mettere tanto impegno nel tentare di impedire l’adozione, seppure a coppie che vivono nel peccato, mentre milioni di bambini muoiono di fame e guerre.

    1. Alessandra Piccinini

      Quello che dici è vero Remo, ma il punto a mio avviso è che la Chiesa spesso evita di condurre battaglie di umanità (o lo fa in modo solo formale) come quella per i diritti dell’infanzia (e parlo di bambini già nati e non solo di quelli che devono ancora nascere…) mentre mette tutte le proprie energie in battaglie insensate come quella contro i gay. Vorrei poter chiedere a uno qualisasi di quei bambini che non hanno diritto alla sopravvivenza se per loro essere adottati da una coppia gay sarebbe così traumatico. Scusa la banalità del mio pensiero

      Rispondi
  2. Alessandra Piccinini

    Signora Paola,
    che la Chiesa non abbia colpa della situazione di povertà, miseria, guerra in cui una piccola parte del mondo occidentale mantiene la stragrande parte del resto del mondo, è solo parzialmente vero a mia opinione. Così come il fatto che NOI non abbiamo colpa, che i nostri governi non ne abbiano. Sappiamo benissimo che la nostra ricchezza si basa anche sulla condizione di arretratezza dell’Africa, continente che derubiamo da secoli e sappiamo anche la loro condizione di instabilità politica e di guerra perpetua è fonte di affari per noi. Quindi non mi sentirei affatto di assolvere la Chiesa e nemmeno me stessa.
    E trovo particolarmente immorale che a fronte di tanta passività su queste questioni, la Chiesa metta tante energie e impegno nel tentare di impedire il riconoscimento agli omosessuali di un diritto elementare come quello di adottare figli, soprattutto di fronte ad una condizione dell’infanzia tanto tragica. Anche solo uno di quei bambini che avesse la possibilità di vivere e crescere grazie ad una adozione (indipendentemente dai gusti sessuali dei genitori) sarebbe una benedizione, per dirla con linguaggio religioso.
    Ma la Chiesa su questi temi non pensa. Semplicemente riorganizza i suoi pregiudizi come diceva qualcuno.

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    1. PaolaVirna

      Cara Alessandra, sono sensibile al discorso “adozioni, in quanto adottata, in quanto vissuta in brefotrofio, per cui non faccio molti giri di parole. Ti dico solo che è verissimo che i bambini adottabili rispetto alle famiglie richiedenti sono pochi, questo non perchè non ci siano bambini abbandonati, ma per altri motivi che penso tu conosca. Allora, miglioriamo la legge vigente, e poi diamo i restanti ai gay, al single ecc. I figli hanno bisogno di entrambe le figure genitoriali, non lo dice la Chiesa, lo dice la ragione.

      Rispondi
      1. Alessandra Piccinini

        Sottoscrivo quello che dici ma continuo a non capire perchè due persone che si amano, che magari sono anche sposati (se la legge glielo consentirà) e che desiderano adottare un bambino non possano essere dei buoni genitori.

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        1. PaolaVirna

          guarda, non lo so, ai posteri l’ardua sentenza. e’ un discorso complicato credo… oltre che delicato. ciò cje auspico è l’equilibrio, in ogni situazione. cosa che non vedo molto in giro 🙁
          buone cose 🙂

          Rispondi

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