Il matrimonio cristiano è in crisi. La colpa è di mio cugino che non si è sposato con la madre dei suoi figli e anche del mio collega di inglese che convive col suo compagno da più di vent’anni.
“Le famiglie cristiane e i matrimoni non sono mai stati attaccati come adesso”.
Il papa ultimamente ha detto tutto e il contrario di tutto sulla famiglia, dal famoso “chi sono io per giudicare”, alle ultime dichiarazioni shock pronunciate in occasione del pellegrinaggio in Vaticano dei fedeli della “Famiglia di Schönstatt” per la celebrazione del primo centenario della fondazione del loro movimento: “La famiglia è imbastardita dalle convivenze part-time”.
Ormai siamo abituati alla violenza del linguaggio cattolico, eppure ogni volta rimaniamo sempre un po’ storditi, come colpiti da un pugno in faccia che non ci aspettavamo.
Povero papa Francesco. Lui non si è mai sposato (forse aveva avuto un presentimento), però gli occhi per vedere ce li ha. Per vedere che le cose con la famiglia tradizionale cattolica effettivamente non stanno messe troppo bene, che sempre meno coppie scelgono di sposarsi in chiesa e che sempre più divorziano e, tolti gli uni e tolti gli altri, il piatto in chiesa piange sempre più. Allora urge una riflessione, cioè un sinodo. Si cerca disperatamente un colpevole, il colpevole del reato di “crisi della famiglia tradizionale” e il colpevole evidentemente non è da ricercarsi nel modello, forse un po’ demodè per così dire, della stessa famiglia tradizionale che non riesce a fare il suo dovere, e cioè quello di durare, ma di quelli che da questo modello hanno voluto emanciparsi. Ognuno a modo proprio, come direbbe Anna Karenina.
A ben vedere si dovrebbe obiettare che il ragionamento non sta in piedi da nessun punto di vista. E’ ovvio e noto che statisticamente la famiglia tradizionale fallisce, quando fallisce, a causa non delle coppie di fatto o delle unioni gay, ma per tutte altre ragioni e se proprio vogliamo dare la colpa a qualcuno, forse proprio per, chiamiamole così, intereferenze da parte di altre famiglie tradizionali, regolarmente sposate ed eterosessuali.
Insomma qualcuno mi dovrà pur spiegare in che modo una coppia omosessuale, o una coppia di fatto sia una minaccia per la famiglia tradizionale, sposata, etero e soprattutto cattolica. Mi sembra chiaro che sia molto più facile che mio marito mi tradisca – mettendo in pericolo la nostra famiglia tradizionale – perchè si unisce carnalmente con la mia giovane e bionda vicina di ombrellone regolarmente sposata in chiesa e madre di due figlie avute con tecniche assolutamente naturali, piuttosto che avendo rapporti contro natura con un baldo maschio omosessuale, considerata la sua attrazione per il genere femminile, soprattutto con capigliatura bionda e di età inferiore ai 40.
Ma il nostro papa “Diamo un colpo al cerchio e uno alla botte”, detto anche “Non so la mattina quel che ho detto la sera”, dopo aver mostrato apparente comprensione per i gay e “avere aperto” ai divorziati, adesso se ne esce con un bel “J’accuse” contro le unioni non tradizionali vere responsabili a suo dire della irreversibile crepa che ha tirato la famigliola santa e immutabie sponsorizzata da qualche millennio dalla Chiesa. Provino a risolversi i loro problemi tra loro senza venire ad accusare quelli che nel loro modello non ci credono e scelgono semplicemente una via personale e alternativa alla felicità.
Bellissimo articolo, Alessandra!! Condivido tutto, pure le virgole! 😀
Grazie Compagno Z, ma io mi chiedo se è la famiglia tradizionale regolare e cristiana ad essere in crisi e durare sempre meno, perchè il papa chiama le unioni di fatto “part time”? E poi … se anche fosse? L’eternità è una pretesa che non tutti hanno.
Ma il nocciolo della questione, dal punto di vista dei buffissimi Omini Pii, è estremamente semplice: quando loro parlano si aspettano che l’universo mondo si genufletta alle loro idee (leggi desiderata) e tutto cio’ che non vi si conforma, se non può essere consumato, digerito ed infine rigurgitato secondo i loro canoni, va svilito e presentato aprioristicamente come sbagliato.
Permettimi di obiettare, papa Bergoglio non si è scagliato contro nessuno in particolare, se mai, lui si è rivolto proprio ai fedeli cattolici i quali, seguendo la via tracciata da coloro che cattolici non sono, stanno sempre più trasformando l’istituzione matrimoniale, in un rito ad uso e consumo di terzi ed, in ogni caso, un tipo di unione molto superficiale, preparata male e che per questo, è destinata a naufragare presto, alle prime grosse avversità. Non ho visto nelle sue parole, un attacco diretto a modi di unione “alternativa” a quella tradizionalmente intesa, ma solo il lamento di chi vede le proprie stesse pecorelle, svestire di significato e responsabilità l’istituzione matrimoniale di stampo cattolico: tecnicamente, definire come semplice “associazione”, tutte le altre tipologie di unione pseudo matrimoniale, non è una bestemmia, per il semplice motivo che il tradizionale matrimonio cattolico o cristiano, comporta doveri e responsabilità, anche riguardo l’educazione della prole, che la maggior parte della gente (io sono tra quelli), trova quantomeno, fuori dal tempo. Bergoglio sta facendo del suo meglio, ma è lui il papa, cosa mai poteva e doveva dire, a questo riguardo? E’ chiaro che le sue parole sono state riprese dalla stampa cattolica che le hanno usate in funzione anti lgbt, coppie di fatto e via dicendo, forse per mettere in secondo piano le parole del papa, riguardo l’ergastolo e l’ingiusta detenzione , arrivata in Italia, a prefigurare la vera e propria tortura istituzionalizzata: nemmeno un timido cenno di approvazione ho udito a destra o a sinistra, dai clericali come i progressisti,un silenzio tombale su questa pesante quanto giusta denuncia di altissimo valore morale del papa alle istituzioni Giudiziarie della nostra Nazione.
Questa è la mia opinione, insomma: dal suo punto di vista di Capo della cristianità, Bergoglio non ha detto niente di più e niente di meno di quel che doveva dire; le elucubrazioni e speculazioni dei clericali, sono altra cosa da quello che ha effettivamente detto lui; giudicate pure: http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/Papa-famiglia-mai-attaccata-come-ora.aspx
Caffe, stavolta non sono proprio d’accordo.
Che una parte dei cattolici si accosti con superficialita’ al sacramento del matrimonio è indubbiamente vero ma questo è affare di chi ai sacramenti ci crede (o dice di crederci). Da qui a dire che oggi la famiglia è “attaccata” o che le convivenze “Sono nuove forme, totalmente distruttive e limitative della grandezza dell’amore del matrimonio” , come sostenuto nel virgolettato pontificio riportato nell’articolo che tu citi, di acqua sotto i ponti ce ne passa.
E poi, detto col massimo rispetto: vogliamo ancora credere alla favoletta di Papa Ciccio, il papa più buono del 30% rispetto agli altri papi della stessa fascia, che vuole bene a tutti ma viene strumentalizzato da quei cattivoni della Curia romana? 😉
A dire la verità Caffè, direi che qui invece papa Bergoglio si è proprio sbilanciato ed è anche caduto accusando senza mezzi termini le unioni non tradizionali – che lui oltretutto definisce “part time” non so in base a quali dati statistici sulla loro durata – come responsabili della crisi della famiglia cristiana e del matrimonio.
Mi pare che fosse chiaro che il mio discorso era solo un mettersi dal punto di vista del papa, non certo approvarne ogni singola parola; come capo dei cattolici, il papa non può che disapprovare ogni altra forma di sodalizio che non sia quello canonico dell’unione di due sposi davanti a Dio, intendo dire che capisco questo punto di vista, che è condiviso da un mucchio di persone, comprese alcune che io amo profondamente, NON che io lo approvi in toto, così come, a mio modesto avviso, non vedo nel discorso di Bergoglio, nessun attacco proditorio alle “famiglie irregolari”: quando lui ribadisce il concetto cattolico di sacralità del matrimonio che non è compatibile con altri tipi di unione più “disinvolti”, lui fa esattamente il suo mestiere di capo della Chiesa cattolica e dal suo punto di vista, non può fare altro. Se vogliamo dirla tutta, ci sarà un motivo per il quale, la Chiesa Cattolica ha raggiunto i due millenni di storia; c’è tutta un’umanità dolente, da sempre in cerca di punti di riferimento, specialmente in tempi così complicati, come quello che stiamo vivendo e la chiesa cattolica non sarebbe un punto di riferimento per tanta gente se cambiasse ad ogni stagione, le sue dottrine; io sono anticlericale e certe macchiette di Savonarola alla amatriciana, voi lo avrete notato, me le cucino a fuoco lento ma credo che Bergoglio non sia un clericale ed interpreti con forza, decisione, originalità e coraggio, rispetto ai suoi predecessori, il suo Ministero ed anche se, come papa, dice cose che non gradisco, sento di dovergli rispetto perché, caro compagno Z, io di papi ne ho visti all’opera più di qualcuno e devi credermi quando ti dico che questo Bergoglio, se lo merita tutto.
…rimaniamo sempre un po’ storditi, come colpiti da un pugno in faccia
Più che “come colpiti da un pugno” direi “come investiti dal fetore di un peto pestilenziale”.
Perchè è questo che, giorno dopo giorno, diventano le parole degli omini buffo-vestiti: fetenti miasmi che per quanto fastidiosi sono sempre più innocui.
Morta questa generazione di
vecchi cogli… ehm… fini teologi e relativi lacchè, l’opposizione agli omosessuali entrerà finalmente nel medioevo.Basta vedere cosa fa qualche sindaco in giro per l’italia (e stiamo parlando di politici particolarmente sensibili agli umori della gente).
Mi sono sempre chiesto, di tutti gli uomini che ho conosciuto carnalmente nei cruising club il sabato notte, quanti saranno stati santissimi, immacolatissimi, ma soprattutto eterosessualissimi, padri di famiglia cattolici?
Mi sa che la colpa della crisi è anche un po’ mia. 😀
Per citare Sordi: “E quando lo sai?”
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