Questo non è un articolo sull’aborto .

Se siete in imbarazzo quando si parla di aborto, se vi sentite a disagio e avete dubbi irrisolti, questo articolo non vi aiuterà. Perchè qui non si parla di aborto, perlomeno non in termini morali. La questione, se vi riguarda, vi ha riguardato o vi riguarderà, la dovrete risolvere da soli. Se siete una donna adulta sposata agiata e dite “mai e poi mai”, se siete povera sfruttata sola malata e dite “non posso fare altro”, se siete incinta di un essere ammalato senza possibilità di una vita completa e cosciente e dite “abortire è un atto di umanità”, tutte queste sono cose vostre che riguardano il vostro modo di vedere la vita e che, alla fine dei conti, dovrete affrontare e pagare in prima persona.
Ma qui si parla d’altro. Tempi pubblica oggi un articolo della solita Bendetta Frigerio in cui la nostra “paladina della vita contro la cultura della morte” santifica letteralmente l’attivista pro-life Mary Wagner che nel marzo 2012 fu arrestata per aver ripetutamente violato le leggi canadesi importunando pazienti e personale di una clinica in cui si praticano aborti. In particolare la Wagner entrava nella clinica e avvicinava le donne che stavano per sottoporsi all’interruzione di gravidanza offrendo loro una rosa e tentando di dissuaderle dal loro proposito.
La Frigerio riporta alcune frasi che sarebbero state pronunciate dal giudice Clements durante il processo all’attivista e che secondo la giornalista sarebbero un atto di accusa contro il giudice insensibile e severo: «Lei non capisce, vero? Cos’è lo Stato di diritto? Lei è tenuta a rispettarlo… lei ha perso il diritto come cittadina di stare vicino a una clinica per aborti o di parlare con un suo dipendente. Lei ha mostrato in qualche modo totale disprezzo per i tribunali, per i diritti degli altri… lei sembra farsi guidare da un ordine morale superiore a quello delle leggi del nostro paese».
Ho fatto una piccola ricerca e non sono riuscita a trovare la trascrizione autentica delle parole pronunciate dal giudice, trascrizione che probabilmente non esiste nemmeno, però è vero che queste frasi sono state unanimemente attribuite dalla stampa canadese al giudice Clements, il quale, sempre secondo le stesse fonti, avrebbe anche aggiunto: “Lei non ha il diritto di causare (alle donne che vogliono abortire) ulteriore dolore e sofferenza.” E alla domanda del giudice se si rendeva conto che stava violando una legge dello Stato, la Wagner avrebbe risposto “Io considero la legge solo come un’indicazione”.
Difficile sapere se tutte queste citazioni, sia quelle selezionate opportunamente dalla Frigerio, sia quelle aggiunte qui per completezza, sono autentiche. Ma se lo sono, trovo che le parole del giudice Clements siano assolutamente giuste.
Viviamo in stati fondati sul rispetto della legge, che questa legge sia conforme ai precetti della Bibbia, oppure che non lo sia. E tutti siamo tenuti a rispettare le leggi le quali non sono “solo indicazioni” come afferma la Wagner, ma obblighi. Non viviamo in stati confessionali, per fortuna nostra e della signora Wagner. Comunque la pensiamo sull’aborto, qualunque cosa il nostro Dio ci dica al riguardo, abortire in Canada, come in Italia è un diritto regolato dalla legge. Se non vogliamo ricorrervi per motivi personali o religiosi non siamo obbligati, ma dobbiamo rispettare il diritto altrui di farlo. Dobbiamo rispettare la legge. Se non siamo d’accordo con la legge possiamo anche tentare di cambiarla, come avrebbe anche aggiunto il giudice Clements, ma nelle sedi e nei modi opportuni, non commettendo atti illegali e violenti verso chi la pensa diversmente da noi.

14 pensieri su “Questo non è un articolo sull’aborto .

  1. GiuX

    ciao giustissimo… e io sono anche contrario all’obiezione di coscienza sugli aborti… perchè dev’essere un servizio garantito dallo stato.
    Altrimenti poi succede come qui che cè solo una dottoressa che pratica gli aborti… e se le succede qualcosa una donna rischia di uscire dal limite di tempo.
    Gli altri sotto lo stato no salvo poi praticarli magari i una clinica privata!http://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_cool.gif

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    1. alessandra piccinini

      Quella dell’obiezione di coscienza è un’altra questione scandalosa! Non si capisce perchè chi è contrario all’aborto debba per forza fare il ginecologo. Qui si deve tornare all’ ABC della legalità e dei diritti. Che i medici testimoni di Geova non praticano trasfusioni per motivi di coscienza?

      Rispondi
    1. alessandra piccinini

      Grazie Pao. Meraviglioso. E anche i commenti da non perdere! Come mai quando di certi temi parlano gli americani o canadesi che siano, capisco meglio l’espressione “vecchio mondo”?

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  2. Carlo

    Quindi la signora in questione è stata arrestata perchè offriva una rosa alle donne che stavano per abortire? Wow, questa si che è una violenza indicibile da punire con l’arresto!

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  3. alessandra piccinini

    Sig. Carlo, la legge canadese stabilisce che è fatto divieto agli estranei avvicinarsi più di 10 metri dai pazienti e più di 25 metri dal personale degli ospedali. La Wagner per motivazioni religiose ha deciso di violare questa legge e ha ribadito al giudice la sua intenzione di ricommettere lo stesso reato se liberata.
    Immagina come sarebbe la sua vita, sig. Carlo, se vivesse in uno Stato in cui si possono dare deroghe al rispetto della legge per motivi religiosi? Prima di rispondere la prego di soffermarsi a riflettere sul fatto che di religione non esiste solo la sua.

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