Proseguiamo con la questione del “Talmud smascherato” di padre Pranaitis. Per leggere la puntata precedente clicca qui.
Prima di arrivare a smontare le scemenze di padre Pranaitis, pretuncolo pregiudicato lituano (ricordo il suo arresto per estorsione nel 1894) vale la pena puntualizzare alcuni concetti presenti nella tradizione e nella lingua ebraica.
In ebraico si fa riferimento a persone di religione cristiana usando la parola notzri’ (da Nazareth, nazareno). Quindi se io volessi riferirmi ad un qualsiasi cristiano userei questa parola. La parola notzri’ e’ usata anche per identificare Gesu’, il cui nome in ebraico e’ Yeshu Ha-Notzri’, cosi’ come indicato in Avoda Zara, in un racconto di rabbi Eliezer ben Hyrkanos.
Nel Talmud si fa spesso riferimento anche a coloro che sono definiti idolatri ovvero pagani di religioni politeiste, praticanti la stregoneria e rituali magici. Questo tipo di persone sono definite con la parola akum. Ad esempio, per gli ebrei contemporanei di Gesu’, un romano era sicuramente un akum.
Percio’ notzri’ è cristiano, akum è idolatra, pagano.
Qui entra in gioco l’ignoranza e la mala fede di padre Pranaitis. In tutto il suo libro si citano, in modo parziale, distorto e tradotti in maniera dilettantesca, passaggi del Talmud riferiti agli akum, ai pagani idolatri, e non ai notzri’, i seguaci di Yeshu Ha-Notzri’, ovvero i cristiani.
Pranaitis, nel suo libro sul Talmud, ha volutamente fatto confusione tra i due termini allo scopo di portare il lettore alla convinzione che gli ebrei vogliano la distruzione dei cristiani e del cristianesimo. Pranaitis, se fosse stato un grande luminare ed esperto di Talmud, avrebbe dovuto conoscere anche gli scritti di grandi autorita’ rabbiniche come Gershom di Magonza, Shelomoh ben Yitzchaq, Shelomoh ben Aderet, Yitzchaq ben Sheshet, Josef Qaro, Mosheh Isserles, tutti concordi nell’affermare, attraverso 7 secoli di studi, che i Cristiani devono essere considerati come Proseliti della Porta e non come idolatri, nonostante il culto delle immagini da loro praticato. Detto in termini ancora piu’ semplici i Cristiani NON SONO da considerare akum.
Pero’ il Pranaitis, nel suo libro, traduce akum con cristiano. Delle due l’una : Pranaitis era un ignorante analfabeta oppure era in mala fede. Personalmente propendo per ENTRAMBE le ipotesi.
Tanto per puntualizzare e charire l’atteggiamento degli ebrei nei confronti dei cristiani vale la pena ricordare anche alcuni pensieri di altre grandi autorita’ rabbiniche:
Josef ben Hayyim Jabez, nel Maamar ha-Ahedut, dopo aver manifestato il suo apprezzamento per i concetti cristiani di creazione, rivelazione e resurrezione, afferma “se non fosse stato per queste nozioni cristiane, forse noi stessi avremmo potuto vacillare nella nostra fede, durante la lunga dispersione”.
Eliezer Ashkenazi, nel Ma’aseh ha-Shem scriveva “Il cristianesimo è stato dato come parte della religione ebraica dagli apostoli al mondo dei gentili, ed il suo fondatore ha reso le leggi morali ancora più rigide di quelle contenute nel mosaismo. I Cristiani non hanno il dovere, che hanno invece gli Ebrei, di osservare le leggi di Mosè, né peccano nell’indirizzare altri uomini a Dio, anche se attraverso il concetto trinitario. Essi infatti riceveranno il premio da Dio per aver diffuso la fede in lui presso popoli che mai avevano udito il suo nome“.
Se Pranaitis fosse stato il grande studioso che millantava di essere, non avrebbe mai scritto quella montagna di idiozie contenute nel suo libro. La cosa piu’ dolorosa, pero’, non e’ tanto la figuraccia rimediata dal prete pregiudicato lituano quanto il fatto che ancora oggi ci siano persone disposte a prendere sul serio e dare credito a quella montagna di scemenze e menzogne.
La mia valutazione personale e’ che chi crede in quelle affermazioni e continua a pubblicarle e’ in mala fede. Sa benissimo che si tratta di menzogne ma le continua a sostenere e diffondere perche’ strumentali alle sue campagne politiche basate sull’odio verso tutti coloro che non si adeguano alla visione unica cristiana cattolica.
Nelle prossime puntate approfondiremo ulteriormente la questione Pranaitis.
Non tutti i pretonzoli sono analfabeti ma, sicuramente, quasi tutti sono in mala fede.