Volpastren, ti faccio una proposta

Volpastren, va detto, non delude mai: anche quando temi possa improvvisamente cominciare a scrivere cose sensate, lui è sempre lì pronto a sparare l’ennesima apocalittica puttanata affermzione poco condivisibile.

Ed anche oggi ci ha regalato un delizioso articolo, che mi ha dato lo spunto per fargli una proposta. Un patto fra gentiluomini, se vogliamo.Ma prima di illustrarvi la suddetta proposta, permettetemi qualche commento sparso sui “””””concetti”””” espressi da Brunello. L’articolo è intitolato:

TUTTI CONTRO CASSANO. MA CECCHI PAONE SI RENDE CONTO DI QUEL CHE DICE?

Nell’articolo, forse per solidarietà tra baresi non particolarmente brillanti sul piano dialettico, l’avvocato 50enne Bruno Volpe, residente a Bari nel Quartiere Murat (che, ricordiamolo, è concittadino dell’avvocato 50enne con iniziali B. V., residente a Bari nel Quartiere Murat, arrestato per stalking) si produce in un’accurata difesa di Fantantonio.

Il conformismo della stampa italiana (per la quale i gay sono una razza protetta come i panda), ha portato alla fustigazione su pubblica piazza di Antonio Cassano, “reo” di aver detto semplicemente: se ci sono gay (ha usato altro vocabolo), sono affari loro (ha detto problemi loro)

Mi rendo conto che tu non abbia voluto utilizzare la parola effettivamente detta da Cassano (“Froci”) perché darebbe tutto un altro senso al discorso, e magari potrebbe far pensare a qualche pontifeSSiano che, si, magari Cassano un po’ fuori dal vasino l’ha fatta.

Ma secondo te in ciò che ha detto Cassano non c’è nulla di male, mi verrebbe da chiederti: cosa ne avresti pensato se qualcuno gli avesse chiesto: “Ci sono cattolici praticanti in Nazionale?” e lui avesse risposto “Non lo so se ci sono cattolici del ca**o in Nazionale, se ci sono sono problemi loro, ma spero proprio che non ci siano”?

Avresti abbozzato, o avresti chiesto la fucilazione di Cassano sulla pubblica piazza, mettendoti contemporaneamente ad aspettare la prima unghia incarnita per dire che il minidio pontifeSSo gli stava lanciando un segnale?

Conoscendo Cassano ed i suoi stessi grandi limiti dialettici

Da che pulpito…

dubitiamo seriamente che avesse voluto avventurarsi in operazioni omofobe

Che ABBIA, non che AVESSE. Il congiuntivo, ‘ttana miseria! Ma come cacchio l’hai passato l’esame di iscrizione all’albo dei giornalisti?

perché, probabilmente, non conosce il significato del vocabolo, sempre se un significato vero esista

“SE ESISTE” o “CHE ESISTA”, non “SE ESISTA”!!!!!!!! Ma che cacchio, Brunè, parli e scrivi peggio di Cassano!!!!!!!! E comunque sia:

Dal dizionario Treccani:

omòfobo agg. e s. m. (f. –a) [comp. di omo(sessuale) e -fobo]. – Che, o chi, prova o manifesta omofobia: un atteggiamento omofobo.

Non è difficile imparare le cose, Brunellino.

E visto che non mi va di tirarla troppo per le lunghe, veniamo alla proposta.

Volpastren scrive quanto segue.

in una squadra di calcio o di sport di contrasto, il gay proprio non sembra essere idoneo, meglio sarebbe vederlo danzare, cantare o dipingere.

Logico: i gay sono tutti checche, dovrebbero stare in tutù e dire “Favoloso!” per commentare qualsiasi cosa. Gli sport di contatto non fanno per loro. Quelli sono roba da uomini duri. Prendete il rugby, ad esempio. Avete mai visto i neo-zelandesi ballare la haka? Quanta mascolinità! Si, un campo da rugby non è posto per gay. Vi faccio un esempio: prendete Gareth Thomas, l’ex capitano del Galles, il giocatore con più presenze nella storia dei Dragoni. Un fuoriclasse assoluto. Ed anche una testa calda: in campo menava di brutto, e si faceva rispettare come pochi. Ha anche alle spalle una condanna per aggressione: una sera in un bar in Francia, dopo aver bevuto un po’ troppo, con un paio di amici sfasciò tutto.

Vi faccio vedere qualche foto, giusto per capire il tipo:

Gareth Thomas è gay. O, come direbbe Cassano, un frocio.

E qui nasce la mia proposta. Io mi impegno solennemente davanti a testimoni a rintracciare Gareth Thomas, farlo arrivare a mie spese in Italia ed a pagare l’albergo e tutte le altre spese relative alla sua permanenza, se tu ti impegni ad incontrarlo pubblicamente, l’ideale sarebbe un bel luogo grande come un centro congressi, ed a dirgli in faccia: “Tu sei gay, quindi non sei idoneo ad uno sport di contatto: sarebbe meglio vederti danzare, cantare o dipingere”.

Io sarò in prima fila a godermi la scena. Credo che in questo incontro il tuo minidio pontifeSSo ti invierebbe tanti di quei, come dici tu, “segnali”, che prima di dire ciò che ti passa per la testa capirai che forse è meglio pensare. Sempre che Thomas ti lasci in possesso di sufficiente attività cerebrale.

Se vuoi portati anche Cassano, che è un vero uomo, altro che i froci che speriamo non ci siano in Nazionale. Magari riesce a stordire Thomas tirandogli addosso un flacone di Topexan.

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Informazioni su Alessandro M.

Webmaster ("Te ddiverti a ffà ticchete e tacchete ar computer e vuoi pure essere pagato?"), giornalista ("Te diverti a scrive articoli e vuoi pure essere pagato?") e traduttore ("Ahò, e l'inglese lo sanno tutti, quanto te dovrei pagà?").. Di profonda ed indomabile fede juventina, ascolto musica che non conosce nessuno per darmi un tono e sembrare intrigante ed affascinante agli occhi del genere femminile. Con scarsi risultati, finora. Persino con la mia fidanzata. Parlo 4 lingue, a volte contemporaneamente. Dopo aver inutilmente lottato con la pancetta andando in palestra ogni due mesi per 20, a volte addirittura 25 minuti, ho deciso di puntare sulla simpatia. Sono una persona testarda e determinata, e porto a termine tutto quello che iniz

44 pensieri su “Volpastren, ti faccio una proposta

    1. pao

      volevo digli la stessa cosa .. Viste le compagnie , temo che per Volpastren i “gentiluomini” siano quelli che bruciano i santini.. hai presente?

      Rispondi
  1. pao

    Alessandro: “Gli sport di contatto non fanno per loro. Quelli sono roba da uomini duri.”
    Infatti Volpastren pratica…mmmmmhh..mmmmmmmhhh.. … oppsalá!

    comunque grazie per le foto … (wow)

    Rispondi
    1. faunita

      In effetti un mio carissimo amico (gay dichiarato) è infermiere e tutor degli studenti di infermieristica. Mette flebo, pulisce ferite, conforta e assiste persone che stanno male (malissimo, sono morenti) ed insegna a decine di persone questo difficile mestiere. Godendo della stima di tutti.
      Un mestiere duro davvero, che pone a contatto con le sofferenze, le cose peggiori della vita (sangue, piscio, merda, visceri, per essere chiari… gente malata, gente che muore, gente che si suicida… roba altro che da duri). E lo svolge con passione e con mille sacrifici e fatiche.
      Questo genere di durezza temo che coloro che pregano per le altrui conversioni (e magari vorrebbero me e le altre donzelle “sottomesse” a cucinare crostate e pigliar pedate nelle terga) non possano proprio capirla.
      Temo confondano l’omosessuale (che può essere lo stilista, ma anche l’infermiere, il ragioniere, l’idraulico, il calciatore, il meccanico, il camionista, il fornaio) con le caricature di certa letteratura che li presenza sempre in perizoma e reggicalze rosa….

      Rispondi
        1. faunita

          Se è per questo (stasera ho voglia di ridere, mi sento serena, ho deciso di prendere una terza laurea incoraggiata dal mio compagno che odia le sottomeSSe e per questo dividerà con me un bilocale vista Stige all’inferno per l’eternità!!!) ho addirittura letto che un frate cappuccino avrebbe giurato che il celebre “cannibale di Milwaukee”, grazioso biondino dall’occhio ceruleo che amava i maschietti ma mica in modo banal-peccaminoso, semmai in salsa piccante con contorno d’insalata s’era recato da lui “padre mi perdoni ho peccato sono gravemente gay mi aiuti a smettere” peraltro mentre si mangiava in padella un ex fidanzato alla settimana. Per la serie: guarire si può sempre… E meglio cannibale che gaioso irrisolto!!!!

          Rispondi
          1. admin

            Mettiti nei loro panni Pontifessi: è peggio corrompere l’anima di un uomo oppure ucciderlo? Ecco, vedi, è solo questione di punti di vista… Per loro è meglio uccidere qualcuno perchè l’omosessualità corrompe l’anima di un uomo… Poveracci i Pontifessi: si condannano a fare una vita d’inferno… Non li invidio. Altro che il monolocale vista Stige! 😉

          2. faunita

            Mah, peccato perché Jeffrey Dahmer era anche un figaccione non da poco (muscoloso, biondo, ecc.) anche se totalmente folle. Peraltro nel suo caso, essere gay era il problema minore, casomai il punto era che non sapeva proprio come trattare i suoi partners. Però mi ha colpita questa testimonianza (magari anche benintenzionata, non si discute) perché a fronte delle sue gesta scellerate (so che alcuni poliziotti che l’arrestarono ebbero bisogno di cure mediche specialistiche tanto li aveva sconvolti quel che c’era nel suo bell’appartamentino da scapolo) cercare una spiegazione semplicistica nel rifiuto delle proprie tendenze sessuali è… come svuotare il mare con un cucchiaino. Omo o etero, Dahmer era una persona disturbata e crudele. Omo o etero.

  2. diego

    voglio essere anch’io in prima fila a godermi la scena… dove sono le prevendite?? Però non capisco il riferimento all’attività cerebrale del “volpone”: di quale attività cerebrale parli??

    Rispondi
  3. Caffe

    Signori, mi meraviglio di voi, vedere fare a pezzi qualcuno non è uno spettacolo edificante; detto questo, i biglietti dove li trovo? Saltando di palo in frasca: se un uomo viene dichiarato defunto quando viene meno l’attività cerebrale, nel caso del volpastro, encefalogramma piatto dalla nascita, come si fa a stabilirlo? Ne ha combinate tante, ma seppellirlo vivo mi sembra una crudeltà.

    Rispondi
    1. pao

      Caffé: “se un uomo viene dichiarato defunto quando viene meno l’attività cerebrale, nel caso del volpastro, encefalogramma piatto dalla nascita, come si fa a stabilirlo?”

      Ma che domanda buonista! Mi meraviglio di te Caffé.
      Comunque, i “pontizombies” sono creaturine prive di qualsiasi attivitá cerebrale fin dalla nascita.
      Del resto non ne hanno bisogno, Madre Natura li ha programmati a credere, obbedire e …”nascondersi”

      Rispondi
      1. faunita

        Amica mia (cui dedico istantaneamente Brown Sugar dei Rolling Stones) se lo stato vegetativo permanente non è condizione ostativa all’ingravidamento (e alle passeggiatine in giardino), l’EEC piatto direi che sia compatibile persino con la stesura di un’enciclopedia!!!

        Rispondi
  4. francesco t

    OT : secondo voi chi è che ha scritto “dalla vicina E CIVILE RUSSIA” , in merito al copia eincolla del pride vietato per i prossimo 100 anni?
    non c è firma, ma sono pronto a scommettere che con tutto quel ciarlare di difesa dei bambini e di salute psichica, c è una volpe spelacchiata dietro tutto questo.

    Rispondi
    1. admin

      Francesco, il menu del giorno ci offre un articolo di apologetica cattolica del calcio (dal significativo titolo “L’ANTICRISTIANA LOGICA DEL BISCOTTO. ASSUMETEVI LE VOSTRE RESPONSABILITÀ, AZZURRI”), una ironica dissertazione di Brunello che prova senza successo a smarcarsi dai tradizionalisti (“FRATERNITÀ SAN PIO X E PRELATURA PERSONALE, UN TRAGUARDO ACCETTABILE. BENE COSÌ”) sparando una caterva di baggianate, passando attraverso l’articolozzo sulla Russia.

      Inquietanti le parole dell’anonimo estensore dell’articolo Pontifesso:
      Dalla vicina e civile Russia giungono altre confortanti notizie in difesa della famiglia e della salute mentale e fisica dei bambini; un importante esempio di salvaguardia dell’integrità morale e fisica / psichica dell’umanità.
      Questa non è omofobia. Invece chiedere di ridurre il fragore del suono di un campanile diventa “cattofobia”. Abbiamo sviluppato una teoria sulla cattofobia. Cercheremo di esporla molto presto.

      Rispondi
        1. faunita

          Mah, se la Russia che vieta i gay Pride viene definita “civile”, chissà come si potrebbero definire quei Paesi dove i gay (ma anche gli oppositori, gli intellettuali, le donne non sottomesse… in pratica chiunque non stia prostrato) vengono messi a morte…

          Rispondi
    1. admin

      Ovviamente intendi una “zappata” virtuale, un tipico segno del minidio Pontifesso, vero?
      Noi siamo contrari alla violenza. Sempre. Anche contro gli animali e le piante.
      A maggior ragione contro i Pontifessi.

      Rispondi
      1. Trottra Pasquale

        cit V per Vendetta:
        Ivy: “tu centri qualcosa con questo?”
        V: “si, l’ho ucciso”
        Ivy: “Tu… oddio.”
        V: “sei sconvolta?”
        Ivy: “sconvolta? hai appena detto di aver ucciso Louis Protero…!”
        V: “Ho ucciso anche i castigatori che ti hanno aggredito ma non ricordo obiezioni allora”
        Ivy: “cosa?”
        V: “La violenza si può usare per una buona causa”
        Ivy: “Ma che stai dicendo?”
        V: “giustizia”
        Ivy: “oh… capisco…”
        V: “in questo paese non c’è un tribunale per quelli come Protero”
        Ivy: “…e hai intenzione di uccidere altre persone?”
        V: “si!”

        Rispondi
  5. stevenY2J

    Oggi, c’é un pezzo a firma Bruno Volpe contro Obama che definire vergognoso é un eufemismo e quasi un complimento.
    Scritto in un italiano raffazzonato e non riletto, segni di punteggiatura messi lì a casaccio dove capita e, soprattutto, volgare nei contenuti. Dà veramente fastidio leggerlo. Sembra la sfuriata di un bulletto di quinta elementare che pesta i piedi perché le cose non vanno come vorrebbe lui (leggi: divieti e, magari, carcere per i gay).
    E’ chiaramente percepibile un astio e un livore che di cristiano hanno veramente poco. Non trovando di meglio, Obama viene insultato per i suoi difetti fisici (le orecchie!!!). Alla faccia di Gesù Cristo, che esortava ad amare il prossimo come se stessi.

    Rispondi
    1. admin

      Scritto in un italiano raffazzonato e non riletto, segni di punteggiatura messi lì a casaccio dove capita e, soprattutto, volgare nei contenuti.

      Cose che già conosce chi ha avuto modo di leggere le mail che Bruno ci indirizzava.

      Abbiamo l’impressione che sia venuto meno il “filtro” che correggeva i brogliacci forniti da Brunello.
      Già perchè a giudicare dallo “stile” delle mail e dallo “stile” degli ultimi prodigi di Brunello (l’articolo su Obama è solo uno dei tanti che ben tratteggiano le reali capacità di Brunello) quanto prodotto da eSSo si può considerare al massimo un brogliaccio che deve essere ancora rifinito e corretto da altri; altri che ora sono venuti probabilmente meno.

      Rispondi
    2. admin

      Frasi come Dipende che nei seminari non si studia bene l’architettura o l’arte religiosa sono indegne anche in bocca all’emerito pensionato Babini. Bene farebbe Brunello a non intervistare certi loschi figuri che si permettono di attentare all’integrità della nostra lingua e con le loro frasi traballanti e sgrammaticate riescono ad instillare dubbi nella mente dei lettori Pontifessi!

      Rispondi
    3. admin

      Invece frasi come un ritrovo di invertiti festanti invitati dal Presidente Obama, la cui guida spirituale islamica ha preso sonoramente le distanze dimostrano la profonda avversione, che sconfina nell’odio, caratterizzante il pessimo rapporto tra Brunello e la lingua italiana!
      Veramente vergognoso che un sito di “apologetica” possa violentare in questo modo la nostra lingua! E si permette pure di definirsi “giornalista”… Che vergogna!

      Rispondi
        1. admin

          La homepage presenta alcuni articoli “nuovi” ed altri invece risalenti alle giornate precedenti.
          La fantaintervista di Babinen sembra nuova, così come quella all’esorciccio Cipriano…
          Il ciarpame su Omaba rimane ciarpame, anche se fresco di giornata.
          Così come sono “di giornata” i pensierini di “Alberto U.”: personaggio curioso, comparso dal nulla e stranamente privo di identità, in palese contravvenzione con quanto dichiarava Carletto quando denunciava il nostro anonimato accusandoci di avere qualcosa da nascondere.

          Insomma la quantità di nuove brutalità è innegabile… 😉

          Rispondi
  6. marione

    Visto che sono ex giocatore e grande amante del giuoco del rugby, riporto la storia del coming out di Gareth:

    – Proprio in nazionale, il gallese ha fatto il primo outing parziale. Merito del tecnico Scott Johnson. “In qualche modo – racconta il giocatore – se n’era accorto. Mi ha portato in infermeria, ha chiuso la porta e io gli ho detto tutto. Dopo aver tenuto tutto segreto per tanto tempo, mi sono sentito sollevato”. Johnson gli ha suggerito di rivelare la notizia ai compagni più fidati: “Lo ha detto a Stephen Jones e a Martyn Williams. Ricordo che, mentre li aspettavo in un locale, ero terrorizzato e mi chiedevo cosa mi avrebbero detto. Poi sono arrivati, mi hanno dato una pacca: ‘Non ci importa, perché non ce l’hai detto prima?’, mi hanno detto”. –

    Sottolineo l’ultima frase “PERCHE’ NON CE L’HAI DETTO PRIMA”.

    Cito un altro esempio in questo sport: NIGEL OWENS, arbitro internazionale di rugby, ha diretto incontri della coppa del mondo, del sei nazioni, del tri nations e dei più importanti campionati europei.

    Rispondi
    1. admin

      Probabilmente l’uscita ridicola e volgare di Cassano è soltanto frutto della cultura che permea tutti gli ambienti sportivi italiani. Non a caso i vostri esempi arrivano da altre nazioni. Non credo sia importante lo sport in oggetto. Credo che la differenza la facciano le persone. All’estero se un tuo compagno di squadra si dichiara omosessuale, gli rispondi “E perchè hai aspettato tanto!”. Qui in Italia la risposta sarebbe probabilmente diversa.

      Rispondi
      1. Faggot79

        L’ambiente culturale c’entra fino ad un certo punto. Prevalentemente è una questione di mera intelligenza.
        Non mi aspetto molto da un individuo la cui unica utilità nella vita è quella di calciare una palla. Però le sorpese stanno sempre dietro l’angolo.

        Rispondi
        1. admin

          L’ambiente culturale a cui faccio riferimento è quello italiano. Forse anche negli altri sport ci sono campioni omosessuali che però restano nell’ombra per paura di reazioni come quella di Cassano. Certo, la scarsa intelligenza del soggetto contribuisce, ma non è l’unica causa, anzi secondo me neppure la principale.

          Rispondi
    2. Faggot79

      Questo riporta alla memoria un fatto similare accaduto a me, diversi anni or sono, con un carissimo amico di tastiera.
      Non feci coming out, mi fecero outing involontariamente. Una vicenda bizzara nella quale preferisco non entrare nei particolari.
      Ad ogni modo la sua reazione alla cosa fu: “Sono arrabbiato, ci conosciamo da più di un anno. Potevi dirmelo. Cosa credevi, che sono una persona piena di pregiudizi?”.
      All’epoca ritenni di andarci cauto e di non complicare ulteriormente le cose, complice anche il fatto che si era un po’ ubriacato. Ragione per cui risposi con un patetico:”Sai, per me non è una cosa facile da dichiarare.”, ma non fui del tutto sincero. Avrei forse dovuto ammettere, più onestamente: “Hai ragione. In fondo non sei tu quello pieno di pregiudizi”

      Rispondi
      1. Giux

        secondo me invece non è che uno non dice determinate cose su una persona x una questione di pregiudizio, ma xkè obiettivamente dopo aver sentito/visto nella tua vita determinate cose ci pensi un attimo prima di fare una cosa che non sei assolutamente tenuto a fare!

        Rispondi
      2. admin

        Nel tuo caso non credo si possa parlare di pregiudizi. Le porte sbattute in faccia e le bastonate sulle orecchie sono un ottimo modo per inculcare una sana diffidenza nel prossimo. Forse più che di pregiudizi si potrebbe parlare di precedenti pessime esperienze?

        Rispondi

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