Carlo Di Pietro, che ignora i fondamenti del diritto.

Per l’ennesima volta il “sensibile” Carletto si erge a giudice e ci intima di censurare (anzi di rimuovere) un articolo che eSSo trova sgradevole. Anzi, no, lo definisce “diffamatorio e persecutorio”. Vediamo quale nostro brano ha stuzzicato la sensibilità del Geniale:

http://pontilex.org/2012/06/ma-ma-ma-antonio-pace/

Nel pieno della sua crisi Calimero-style, ricicla la sua mail di qualche tempo addietro. Poche le modifiche. Nessuna sostanziale. Ripercorriamo dunque il contenuto della stessa.

Salve,

come faccio ormai da anni,

segnalo la presenza sul vostro sito di questo ulteriore articolo diffamatorio e persecutorio.

L’abbiamo già detto che il nostro sito esiste da 18 mesi? Ah l’avevamo già detto che non abbiamo compiuto ancora due anni? Vero, l’abbiamo già detto. Eppure eSSo continua a scrivere le stesse frasi, rendendosi ridicolo: pensa forse che ripetendo una bugia più volte questa possa diventare una realtà. Noi lo prendiamo come un augurio di lunga vita. Grazie Maldestro!

Ormai ci sono tristemente abituato.

Anche noi siamo tristemente abituati a leggere le vostre Pontifesserie. Anche noi.

Per correttezza, come faccio sempre, invio segnalazione con richiesta di rimozione.

Per correttezza un tubo. La correttezza, ci torneremo in seguito, prevede che tu abbia il diritto di rettificare le affermazioni che ritieni scorrette. Hai scelto nella tua lettera di non esercitare il tuo diritto. Hai perso la tua occasione.

Vogliate avere la compiacenza di rimuovere dal vostro sito questa ennesima cattiveria.

No, non abbiamo la compiacenza. Abbiamo riunito l’intero gruppo del DDP (Direttivo di Pontilex) che, dopo aver consultato il nostro privato magistero ha determinato che il nostro articolo segue i dettami del magistero e dunque non c’è ragione di rimuoverlo. Abbiamo convocato anche l’intera associazione AdP ed abbiamo sottoposto ad ogni iscritto le tue lamentele. All’unanimità si è deciso di non dare seguito alle tue bizzarre richieste. Come ultimo gesto volto a fugare ogni possibile dubbio abbiamo sottoposto la vicenda al Papa. Ed anche lui ha detto che, dopo tutti i documenti che gli hanno rubato (o che forse ha fatto uscire consapevolmente) con il Vatileaks, ha di meglio a cui pensare e ci ha detto di arrangiarci. Quindi, come avrai capito, non togliamo proprio nulla.

E dopo la tua missiva, non c’è ragione di pubblicare eventuali tue rettifiche, stante la totale assenza della tua volontà di ricomporre eventuali divergenze in maniera pacifica ed extragiudiziaria.

Trascorse 48 ore dalla presente, come sempre, mi costringete a querelarvi.

Altro non posso fare, se non chiedere aiuto alla legge, oltre che a Dio.

Sbagli figliolo, sbagli. Trascorse 48 ore tu forse sceglierai volontariamente di querelarci. Nessuno ti costringe. L’ennesima querela che ovviamente ti guarderai bene dal mostrarci. Sappi che il nostro numero di fax è sempre a tua disposizione.

La presente è a titolo riservato e non pubblicabile o riportabile, anche in forma di sintesi, riassunto, satira o altro. Mi avvalgo della legge sulla privacy delle conversazioni, di qualsiasi natura esse siano.

Ti abbiamo già spiegato che in questa frase sei riuscito a raccogliere una tale quantità di castronerie tale per cui risulta impossibile risponderti. Riassumendo: tutte cazzate.

Rimane ora da affrontare un concetto molto semplice. Cosa prevede il reato di diffamazione? Come sempre la comunistissima Wikipedia ci viene in soccorso.

http://it.wikipedia.org/wiki/Diffamazione_(diritto_italiano)

In particolare l’articolo 595 afferma, tra le altre cose, che:

Chiunque, fuori dei casi indicati nell’articolo precedente, comunicando con più persone, offende l’altrui reputazione, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a euro 1032.

Sempre dalla comunistissima Wikipedia (citata qui sopra) apprendiamo che:

La norma, con un parziale rinvio al delitto di ingiuria previsto dall’articolo 594 del codice penale, punisce chi, comunicando con più persone, offende l’onore o il decoro di una persona non presente. Tre sono, dunque, gli elementi necessari perché si possa configurare il delitto in esame: l’offesa all’onore o al decoro di taluno, la comunicazione con più persone e, infine, l’assenza della persona offesa.

Carletto dichiara di non leggere il nostro blog. E dichiara di essere stato informato da altri del nostro articolo. In sostanza ci fa capire che lui (la persona presuntamente offesa) è assente (dando soddisfazione al terzo elemento richiesto). Inoltre evidentemente la comunicazione coinvolge più persone (tutti i nostri lettori). Occorre verificare il terzo elemento necessario. Concentriamoci sui termini utilizzati. Si parla di “reputazione”. Ma cosa si intende con il concetto di “reputazione”? Spesso il significato attribuito ad alcuni termini nel Codice Penale non corrisponde perfettamente al significato “comune” degli stessi termini. In questo caso cosa significano “reputazione” ed “onore”?

Dottrina e giurisprudenza identificano il concetto di onore nella “dignità sociale: intesa quest’ultima come stima diffusa nell’ambiente sociale di cui ogni soggetto, seppur in maniera differenziata, gode e che rappresenta per esplicito riconoscimento costituzionale (art. 3) il fondamento del principio di uguaglianza

Diversa dall’onore è la reputazione definita dalla dottrina come l’idea che ciascun individuo diffonde di sé, delle proprie qualità personali, professionali, morali presso gli altri associati, mentre per la giurisprudenza di legittimità la reputazione è il senso della dignità personale nell’opinione degli altri, un sentimento limitato dall’idea di ciò che, per la comune opinione, è socialmente esigibile da tutti in un dato momento storico.

http://www.senzabavaglio.info/index.php?view=items&cid=4%3Adiritto-di-cronaca&id=70%3Acosa-si-intende-per-onore-reputazione-e-identita-personale&format=pdf&option=com_quickfaq&Itemid=64

Simili affermazioni si trovano anche all’interno di altre pagine. L’ingiuria è un reato molto simile alla diffamazione, da cui si differenzia per la presenza del soggetto passivo. In tutti e due i casi il bene tutelato è la reputazione, l’onore di una persona. Vediamo dunque come viene descritto il reato di ingiuria.

L’ingiuria secondo la lettera del codice è costituita dall’offesa all’onore inteso con riferimento alle qualità morali della persona, od al decoro cioè al complesso di quelle altre qualità e condizioni che determinano il valore sociale di una persona. […]

La stessa V Sezione, già in altra occasione ebbe a statuire con la sentenza n. 13263 del 16 Marzo 2005 che apostrofare qualcuno con l’epiteto di “stronzo” costituisce reato di ingiuria, anche se chi ha pronunciato l’offesa non intendeva offenderne l’onore. Le pronunce in questione sottolineano, ove mai fosse necessario,  che il rispetto sociale è dovuto a chiunque e l’ordinamento giuridico non può e, non deve tollerare aggressioni alla reputazione delle persone, perché se ciò accadesse, verrebbe meno anche  il rispetto dei principi sanciti dalla costituzione ove,  all’art. 3 si assicura pari dignità sociale a tutti i cittadini.

http://www.loschiaffo.org/e-ingiuria-dare-del-cesso-ad-una-persona-in-pubblico/

Interessante: dunque secondo la Cassazione il rispetto sociale è dovuto a tutti. Chissà, forse è per questo che sono spariti dal sito Pontifesso gli articoli in cui venivamo definiti “piattole” o roba simile? Continua però a sfuggirci in quale parte dell’articolo di Pao si concretizzi il reato di diffamazione. Carletto non lo spiega, non lo dice, non chiarisce. Rimane nel vago, rimane oscuro e nebuloso. Si limita a mostrarci copia del nostro articolo. Grazie Carletto, noi non abbiamo bisogno di ottenere copie dei nostri articoli dai nostri amici. Noi abbiamo normalissimi backup del nostro sito.

A questo punto, appurato che l’articolo di Pao non intacca in nessun modo la reputazione di Carletto, rimane aperto un argomento che abbiamo anticipato più sopra: la rettifica.

Leggiamo il seguente passaggio.

Il diritto di rettifica attribuisce ad un soggetto, che si ritiene vittima di una falsa informazione divulgata tramite mass-media, la facoltà di richiedere la pubblicazione della «propria verità» tramite dichiarazioni di smentita o chiarimento, servendosi del medesimo mezzo che di quella notizia è stato veicolo (sia esso stampa o radiotelevisione). Tale diritto consentendo al singolo di far sentire la propria «voce», assolve finalità eminentemente riequilibratici e garantisce lo svolgersi di una dialettica nell’ambito del sistema d’informazione: per tali ragioni il diritto di rettifica rientra nel novero dei diritti della persona a tutela sia della propria immagine che della propria dignità.

http://www.personaedanno.it/enciclopedia/diffamazione

Suggerisco la lettura dell’intera pagina linkata qui sopra.

Carletto, come vedi qui sopra è nella tua facoltà chiedere la pubblicazione di eventuali rettifiche (che verrebbero comunque sottoposte alla valutazione del nostro team di specialisti in rettifiche ed affini). Non è nella tua facoltà la censura dei nostri contenuti. Rassegnati. Qualsiasi tua richiesta di rimozione dei nostri contenuti si scontrerà con questa nostra semplice posizione. No. E le ragioni sono qui sopra. Se quello che scriviamo non ti piace, sei libero di chiederci di pubblicare una tua rettifica. Punto. Basta. Stop.

Carletto ora vedi di maturare rapidamente: non sei più un ragazzetto. Cerca di comportarti da adulto. Tanti saluti!

 

UPDATE [20120612 morning]

Ci è stato fatto notare un piccolo “problema” nel quale è incappato il caro Maldestro. Che si conferma assolutamente maldestro nel suo operato.

Avevamo infatti letto, tempo addietro, una lunga “tirata”, un brano che non avevamo davvero compreso. Sembrava indirizzata a qualche utente del nostro piccolo blog, ma nessuno di noi si era riconosciuto nella figura che emergeva dal lungo sproloquio del Maldestro. Quest’oggi il buon Carletto ci ha forse svelato involontariamente l’identità del destinatario della sua sparata. Riportiamo le parole del Geniale, ad imperitura memoria.

Detto questo, chiedo al diversamente eterosessuale del bergamasco, […] se tal informatico del bergamasco, che appare aver problemi forse col fidanzato o con sé stesso, è oppresso, non vedo il motivo per cui debba attaccare il sottoscritto […] Forse questo signore, il diversamente eterosessuale del bergamasco,  vorrebbe possedermi? Lo sa che non è possibile, […]

Signor gay del bergamasco, non me ne voglia male, ma cosa le ho fatto io, personalmente, per meritare tutto questo odio? […]

Tutti noi, che non odiamo ma amiamo, pregheremo anche per l’empio del bergamasco, chiedendo a Dio, mediante l’intercessione di santo Stefano protomartire, di donare a questo signore sobrietà, serenità e fede, nella ricerca di una vita casta ed il meno peccaminosa possibile.

Ecco in questa immagine l’indizio che ci consente di svelare la probabile identità del destinatario dei pensierini di Carletto. Leggete a chi è stata inviata la sua missiva “riservata e personale” che nella sua fantasia noi non possiamo copiaincollare ma che lui può inviare a perfetti sconosciuti.

La chiave di tutto stà in quel sito. Guardate bene il destinatario in CC. Si chiama Stefano, come il santo citato da Carletto. Una coincidenza? No, come vedremo!

Attraverso i soliti strumenti disponibili a chiunque apprendiamo infatti che il dominio del destinatario della mail è stato registrato da tale Stefano, abitante in provincia di Bergamo!

http://whois.domaintools.com/corsiadeiservi.it

A giudicare dalla descrizione che lo Stefano destinatario della missiva fornisce sul suo sito si può capire l’insistenza con cui Carletto insiste sulle competenze informatiche: il proprietario del sito (e destinatario, in CC, della mail di Carletto) ha registrato molti domini e gestisce quindi diversi siti. Ma si propone come un bancario. Evidentemente il Maldestro pensa di poter fare meglio dello Stefano bergamasco, insegnandogli magari qualche trucchetto informatico!

Chissà come la prenderà il diretto interessato scoprendo quello che scrive Carletto sul suo conto… E chissà se ora il Geniale si renderà conto di quanto riesce ad essere Maldestro!

Una nota per chi è preoccupato per il Geniale: eSSo gode di ottima salute e si trova in quel di Campagna, come evidente analizzando l’indirizzo IP che utilizzava ieri sera per mandarmi il suo messaggio “rivelatore”, dal suo CorsairPC (strano nome per il computer di un novello crociato).

Quanto è subdolo e malefico il Maldestro nel disseminare indizi e segnali… In questa sua sapiente opera ci ricorda il caro Brunello. Ma non possiamo parlare ulteriormente di quest’ultimo argomento. Almeno non per ora!

51 pensieri su “Carlo Di Pietro, che ignora i fondamenti del diritto.

  1. pao

    cdppi: “segnalo la presenza sul vostro sito di questo ulteriore articolo diffamatorio e persecutorio.”
    ….”diffamatorio e persecutorio”….de che?

    “Trascorse 48 ore dalla presente, come sempre, mi costringete a querelarvi.”
    ehhh pazienza, ormai facciamo la collezione di querele pontifeSSe!

    Altro non posso fare, se non chiedere aiuto alla legge, oltre che a Dio.
    beh se ti fa star bene ..accomodati!
    Ora, tirar fraternamente “li mortacci salmici” sulle persone non equivale a ” chiedere giustizia a Dio”, e comunque puó darsi che Dio abbia un concetto di giustizia mooolto differente da quello pontifeSSo… fossi in voi ci andrei coi piedi di piombo, ormai siete leggendari per tirarvi la zappa sui piedi!


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  2. Andrea Miglietti

    caro carlomariodepietro,
    anche io, ormai da anni, segnalo la presenza sul vostro sito di diversi “articoli” razzisti ed omofobi.
    La differenza tra me e te, è che a me il personale della polizia postale ha dato retta, imponendo la cancellazione di svariati articoli (si, carlodipietro, sono proprio quelli che tu dici esser spariti dopo un attacco “hacker”). ciò dovrebbe farti riflettere sulla abissale differenza di argomentazioni tra pontilex ed il tuo blog non scolarizzato.
    detto tra noi, caro carlomariobelpietro, io penso che i tuoi siano metodi intimidatori da quattro soldi, che riesci a far valere solo con povera gente che, purtroppo per loro, non ha avuto opportunità simili alla mie.
    carlomariodepietro, non fai paura a nessuno.
    by the way, sai nulla di BV, avvocato 50enne residente in murat arrestato in flagranza di reato per atti persecutori nei confronti di una giovane biologa 26enne? perchè sul tuo sito non scolarizzato comparivano, esattamente un anno fa, articoli che tentavano di diffamare una giovane biologa 26enne a firma del direttore di pontifex.roma di quel’epoca, le cui iniziali sono BV?
    ciao, carlamariomcstone, ciao

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    1. admin Autore articolo

      Già … la povera biologa 26enne… Ormai avrà anche compiuto i 27 anni.
      Chissà se è potuta tornare a casa, dopo le vessazioni dell’avvocato BV, del quartiere di Murat. Già perchè fonti non rivelabili ci hanno reso edotti del fatto che la giovane biologa ha dovuto lasciare la casa dove viveva, la casa presa di mira dallo Stalker di Murat…
      Speriamo che il vessatore abbia compreso la gravità dei suoi gesti. E speriamo che la giovane biologa riesca a lasciarsi alle spalle il brutto incontro con l’avvocato BV, conosciuto sul posto dove entrambi lavoravano.

      Sbaglio oppure Brunello ha raccontato più volte che lui e la biologa lavoravano presso la ditta di suo zio Pietro?
      Coincidenze. Evidenti coincidenze.

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      1. Andrea Miglietti

        … ma scusate tutti…
        in onore del “compleanno” dello stalker di murat (3 luglio, a memoria), perchè non inviamo una mail ad entrambe gli animatori poco scolarizzati, richiedendo loro l’ennesima risposta (come aveva anticipato tempo addietro il direttore di pontifex.roma le cui iniziali sono BV)?

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        1. admin Autore articolo

          Domandare è lecito. Ed abbiamo domandato tutti più volte. Rispondere è cortesia. Ed evidentemente la cortesia scarseggia presso i due “animatori meno secolarizzati di altri” 😉

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      2. pao

        La ragazza ha dovuto lasciare la casa dove viveva?

        Poveraaa, spero che diano una condanna esemplare a quel cinquantone vecchio e bavoso, BV consulente del quartiere Murat di Bari …coscritto di Bruno Volpe ” animatore” del blog non secolarizzato dei nostri magistrali dirimpettai

        Rispondi
    2. Giux

      io cmq nn trovo molto giusto che la polizia postale perseguiti quei poveretti (B.V. e C.D.P. e d.M.S.) solo xkè sono dei gran signor nessuno, e invece lasci liberi il quotidiano libero e ilgiornale di scrivere quasi tutti i giorni cattiverie contro i gay.
      In realtà anche contro altri.. xò va beh.
      Perchè pontifeSS non può seminare odio e gli altri si? Xkè gli altri hanno + soldi????
      E’ sempre uno schifo a mio avviso

      Rispondi
  3. diego

    io penso che i pontifessi abbiano una diversa concezione dello scorrere del tempo. Quindi bisogna interpretare la parola anni in modo metaforico, in particolare così: “eecccheeppallleeeeeeeee”

    Rispondi
  4. Faunita

    Ma perché ogni volta, dico ogni volta, il Sig. Carlo deve buttarla sul “diversamente eterosessuale” e sul “gay” qua e là? E che capperi, ma che gliene frega?
    Mah, d’ora innanzi comunque mi fregerò del titolo di “diversamente maggiorata” (sigh) e fonderò un gruppo di sostegno per minorate egodistoniche che sognano una IV esplosiva e non l’hanno avuta in dono….

    Rispondi
  5. admin Autore articolo

    Carletto ha appreso da Google (certo, da Google) di questa nostra risposta. E ci rimanda il solito pippone irripetibile (quello che trovate citato parzialmente anche qui sopra). Probabilmente si è deciso a coprirsi di ridicolo come mai prima d’ora.
    Aggiunge però una postilla.

    PS: Per evangelizzazione vi informo che la calunnia, ovverosia il gravissimo peccato che voi commettete contro Dio, a danno del sottoscritto, non è una “falsa testimonianza”, bensì è un peccato mortale che rientra nell’ambito delle precise violazioni al 5° comandamento: NON UCCIDERE. Per calunnia si intende “uccidere la persona nella dignità”; vi ho spiegato anche questo piccolo dettaglio e, se siete credenti, sappiate regolarvi di conseguenza. La vostra presunzione (MANIFESTA) è pari solamente alla vostra ignoranza conclamata in materia di fede cattolica, pertanto ho ritenuto opportuno informarvi del GRAVISSIMO PECCATO CHE STATE COMMETTENDO DA 2 ANNI (O QUASI) IN MANIERA SPUDORATA, PALESEMENTE CONSAPEVOLE E DELIBERATA (VISTO CHE VE LO STO FACENDO NOTARE DA 2 ANNI O QUASI).

    Carletto anche noi è da quasi due anni che proviamo a farti ravvedere. Ma tu non comprendi. Sei pervicace. La tua cervice è dura. E di recente ti sei dimostrato anche molto tiepido, anzi freddino, visto che da molti giorni non date più fiato al vostro bel sito Pontifesso. Senza dare spiegazioni. Siete scomparsi. Grazie per aver esaudito i nostri desideri.

    Rispondi
    1. admin Autore articolo

      Il povero tapino è tornato a visitarci proprio quest’oggi… Ha prima fatto una ricerca con Google. Ha cercato i due termini “sito cloaca”. Ed ha cliccato sul primo link che gli è comparso:

      http://pontilex.org/2011/11/la-cozza-non-ha-capito-un-tubo-di-nuovo/

      Da questa pagina è passato poi alla nostra homepage, dove ha potuto leggere la mia replica.

      Se fosse vero quello che dice, cioè che riceve segnalazioni da Google, allora riceverebbe anche il link diretto al nostro articolo. Evidentemente pensa di potersi prendere gioco di noi. Poverello.

      Rispondi
      1. Andrea Miglietti

        domanda per il prof. carlino: perchè quando cerco la parola “pontifex” su google, mi restituisce il risultato di ricerca PONTIFEX STALKING?

        Rispondi
        1. admin Autore articolo

          Beh in questo caso la risposta è semplice. Perchè dipende dalle ricerche che hai fatto in precedenza. 😀
          A me, ad esempio, propone “pontifex jovanotti” e “pontifex wikipedia” 😉

          Rispondi
    2. pao

      oppsalá sala´salá ……..sono SCONVOLT@
      anzi no…ESTERREFATT@….

      ho appena trovato le mails di cidippino ..oddiomioooooooooo
      il ragazzo sta proprio maleeee

      Rispondi
      1. admin Autore articolo

        Pao stai violando la sua PRIVACY! Povero… si vede che il suo “amico” Bruno non l’ha avvisato del fatto che il mio indirizzo non corrisponde ad una sola persona 😉

        Rispondi
        1. pao

          be ..il male minore visto che mi accusa di aver infranto con la calunnia il 5 comandamento “NON UCCIDERE”!

          ma non é un pochino esagerato e diffamatore??

          Rispondi
          1. pao

            scusa ehh? e poi tutta la pappardella sulla privacy …

            non ci ho capito un´acca! Allora qui dice:
            “La presente è a titolo riservato e non riportabile, anche in forma di sintesi, riassunto, satira o altro. Mi avvalgo della legge sulla privacy delle conversazioni, di qualsiasi natura esse siano.”

            Cidippí, mi daresti qualche spiegazione quando sei risceso dal cielo?

            Allora,
            a titolo riservato … a chi?

            “e non riportabile, anche in forma di sintesi, riassunto, satira o altro.”
            E dove starebbe scritto??

            “Mi avvalgo della legge sulla privacy delle conversazioni, di qualsiasi natura esse siano.”

            Io invece mi avvalgo della libertá d´espressione e la divulgo lo stesso…

            Ti avverto che ho l´allergia qualsiasi forma di ordine, minaccia o intimidazione.. certo che al tuo posto mi vergognerei anch io di mandare in giro certe indecenze …

          2. admin Autore articolo

            Io invece mi avvalgo della libertá d´espressione e la divulgo lo stesso…
            Abbiamo già esplorato l’argomento ed abbiamo già chiarito che le norme relative alla privacy esistono ma si applicano ad argomenti specifici, non alle comunicazioni generiche e generali come quelle che Carletto ci manda…

            Ma evidentemente eSSo non ci legge. E dunque non può imparare nulla da quello che scriviamo.

          3. pao

            tsé tsé …cidippino
            mina seriamente la mia salute… mi viene il mal di pancia perché devo contorcermi continuamente dalle risate ogni volta che rileggo le sue buffissime mails

        2. pao

          no no admin, ce l ha proprio con me..ma ha mandato pure copia all´UAAR, ai carabinieri del suo paese (poveriii)
          al suo editore…
          (al macellaio… no???)

          Rispondi
  6. pao

    admin: ma hai letto questa?
    “Purtroppo, come succede sempre, gli articoli non vengono rimossi e la persecuzione a mio danno continua.”

    Prima di tutto trattasi di amorevole correzione fraterna, e poi nessuno ti perseguita Cdppi.. ma quando sei nella fase Calimero non senti ragioni..

    “….I danni in immagine, a livello economico e di salute, ormai, sono incalcolabili, ma voi procedete come se niente fosse, con gratuita cattiveria e con odio.”
    I danni in immagine?No dico… ma hai visto come ti sei combinato in occasione
    della riunione dei militi angelicii??Hai avuto pure il coraggio di farti filmare …e mi vieni a parlare di “danni d´immagine??” ….

    incalcolabili danni …a livello economico…??? Mica é colpa nostra se nn riesci a vendere i tuoi libercoli…

    i danni a livello di salute …….
    e cosa dovrei dire io allora?
    Mi sento continuamente minacciata dall asino buttato a mare con la macina, i castighi di dio ..satana che non dorme mai e mi segue passo passo .. quando piove mi vengono i sensi di colpa …la jenny col fuoco eterno che mi aspetta —-
    ho i nervi a pezzi iooo

    Rispondi
        1. faunita

          Magari si è pentito di quanto ha fatto… Anche se ne dubito perché pare che questi soggetti non riescano proprio a comprendere il disvalore delle proprie azioni (che spesso sfociano nell’omicidio, quello vero, quello con sangue a terra e cadaveri coperti dal lenzuolo, come la cronaca ci ricorda a cadenza quotidiana mentre tanta gente “perbene” dice che le ragazze molestate e uccise “se la cercavano” ecc.)!

          Rispondi
  7. admin Autore articolo

    Per una fortunata coincidenza arriva una risposta indiretta a Carletto anche da Wikipedia. Come già successo in passato, la fondazione che supporta Wikipedia scende in campo e prende posizione quando alcune norme potrebbero influire negativamente sull’esistenza stessa di Wikipedia.

    Gentile lettrice, gentile lettore,
    il comma 29 del disegno di legge in materia di intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali (rif.) – se approvato dal Parlamento italiano – imporrebbe ad ogni sito web, a pena di pesanti sanzioni, di rettificare i propri contenuti dietro semplice richiesta di chi li ritenesse lesivi della propria immagine.
    Wikipedia riconosce il diritto alla tutela della reputazione di ognuno – già sancito dall’articolo 595 del Codice Penale italiano – ma con l’approvazione di questa norma sarebbe obbligata ad alterare i contenuti delle proprie voci indipendentemente dalla loro veridicità, anche a dispetto delle fonti presenti e senza possibilità di ulteriori modifiche. Un simile obbligo costituirebbe una limitazione inaccettabile all’autonomia di Wikipedia, snaturandone i principi fondamentali.

    Cosa si evince dalla lettura di queste parole? Beh innanzitutto che la rettifica è LO strumento a disposizione di chi sente violato il diritto alla tutela della propria reputazione. Non certo la “censura” come vorrebbe Carletto. Inoltre si evidenzia che prima di richiedere una rettifica, bisogna fornire delle prove. Non basta che Carletto si senta disturbato. Deve specificare cosa lo disturba e principalmente deve fornire prove che dimostrino la falsità delle affermazioni che lo disturbano.

    In sintesi, Carletto, non puoi venire qui e decidere cosa possiamo pubblicare.
    Se hai delle rimostranze, inviaci precise e puntuali comunicazioni evidenziando le nostre affermazioni che ritieni errate, fornendo prove del fatto che sono errate. Solo a questo punto prenderemo in considerazione le tue lagnanze.

    Rispondi
    1. admin Autore articolo

      E mi accingo ad inviare al Maldestro una mail contenente il link a questo articolo. E le seguenti parole.

      In spirito di fraterna correzione, con il desiderio di poter porre un rimedio alla tua profonda ignoranza (visto che ignori tantissime, troppe cose), leggi qui di seguito ed impara i rudimenti del giornalismo e della legge.

      Con questo spero di evitare in futuro ogni tua ulteriore immotivata e ridicola pretesa di censurare i contenuti del nostro sito.

      Rispondi
        1. admin Autore articolo

          Ahahahahah 😀
          Ha detto che prende atto della mia “ridicola” precisazione 🙂

          Povero.. ha proprio deciso di farsi sommergere di risate! 😀

          Rispondi
          1. admin Autore articolo

            Già già .. hai visto?
            Si nota subito quando scrive lui… La differenza rispetto al copiaincolla delle mail minacciose è evidente e lampante. 😉

          2. pao

            NON come certi altri
            di cui non faccio nome
            che NON rispondono MAI
            ai messaggi o mails…
            Ma verrá il Giorno del Giudizio!!!!
            Aaaaaahhhhh se verrá!!!
            Me le segno tutte ..IO!

          3. pao

            ma sarai un pipistrellaccio pettegolo e satanico???
            Ho detto che non faccio NOMI si dice il peccato, non il peccatore…

            (si proprio lui)

          4. admin Autore articolo

            Si ma ora basta. Il suo botta-e-risposta mi ha davvero annoiato. Non merita risposta… Sempre le solite minacce.. Roba già vista.

          5. pao

            Mamma mia, povero!
            Secondo me i suoi “legali” lo stanno salassando ma non gli hanno ancora detto che non ha l nemmeno ombra di successo.

            È proprio maldestro.

  8. Stefano

    Che tortura quest’uomo! Che tortura… Quanta pazienza serve per leggere i suoi sproloqui senza infiammarsi. Poi mi piacerebbe farvi leggere il tono con cui detta, dispone, comanda… Che noia, che fastidio!

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