Confucio disse: “”Abbiate sete di bontà e ribrezzo verso il male”: ho sentito questo detto e l’ho visto mettere in pratica. “Ritiratevi dal mondo e seguite le ispirazioni del vostro cuore; agite secondo giustizia”: ho sentito questo detto, ma non l’ho mai visto mettere in pratica”.
I Detti di Confucio XVI n.11. Adelphi 2006 a cura di Simon Leys
Esser corti d’intelletto tanto da fermarsi ai semplici ipse dixit è tollerabile se si ha la dignità di non voler primeggiare ad ogni costo. Ma che dire di coloro che per esser primi si vedono costretti ad abbassare tutto il resto e nonostante credere d’aver ragione?
Buon giorno mondo, ebbene sì: dopo tanto tempo rieccoci con questa serie di articoletti. Non che non sia avessero altri motivi per continuare a scrivere sui Nostri amici PontifeSSi, per quanto ci ripropongano sempre le stesse cose (per esempio: questo è solo l’ennesima estensione con pari credibilità di quanto smontato qui).
Ma passiamo all’odierno articolo già pristinamente citato dal purpureo Admin e del quale sottoscrivo in pieno la descrizione: un calderone inestricabile. A cui aggiungerei: di luoghi comuni, assunti non dimostrati, ideologia e sensazionalismo al limite del sopportabile il tutto mescolato con un esordio finale vagamente affusiano.
L’inizio promette bene:
Su “Il giornale” di lunedì 17 ottobre il prof. Alberoni nella sua rubrica di prima pagina sostiene che l’unico rimedio “salvagente” da adottare in un mondo volgare e trasgressivo come quello di oggi è la filosofia, in quanto ha lo scopo di valorizzare gli aspetti più nobili dell’uomo contribuendo, attraverso una costruzione critica e razionale, alla realizzazione di una società più giusta, per una umanità migliore.
Premettendo di non aver letto suddetto articolo, vorrei sperare che tale prof. sia stato frainteso, in quanto, benché a grandi linee condivida l’assunto del pensiero critico come necessario in tempi difficili, la cosa così posta mi pare leggermente utopica. Ma sorvoliamo: l’inizio potrebbe dare sbocchi interessanti…
o il seguente pugno allo stomaco:
Sinceramente avrei da obiettare su questa affermazione, non tanto perché io non stimi la filosofia, anzi, ne sono sempre stata un’appassionata sostenitrice, ma siccome è dal pensiero che nascono poi le più grandi “realizzazioni” pratiche, sia nel bene che nel male, nutro i miei dubbi sul fatto che tutta la filosofia nella sua globalità, per il solo fatto che è scienza del pensiero e induce alla riflessione, possa portare sempre e solo dei benefici all’uomo.
In pratica, pretende la botte piena e la moglie ubriaca: pretende di fare filosofia eppure nega l’assunto (o uno degli assunti) fondamentale della filosofia: la ricerca. Non gli si può dar infatti torto se si riferisse alla mera scienza: a che serva la branca filosofica dell’etica altrimenti? Ma se riguarda solo una assai facilona e ingenua distinzione a priori dei risultati di ciò che un metodo in quanto metodo genera e ciononostante pretende ancora di definirsi appassionata sostenitrice della filosofia tanto valeva che faceva l’inquisitrice spagnola.
Esiste infatti una filosofia sana e una malata
Esatto: tutto l’articolo si incentrerà su questo assunto. Assai indimostrato invero: all’atto pratico nessuna idea filosofica è malata sino a quando non genera danni effettivi.
Ma sentiamo la sua motivazione:
malata perché non sempre la filosofia ha saputo esprimere la saggezza rispettando la “Verità” sui grandi temi del pensiero umano che stanno alla base di ogni teoria filosofica
Già: in pratica è malato tutto ciò che disconosce questa presunta Verità. Strana assai invera questa definizione: dacché italiano è italiano qualsiasi cosa di discosti da un assunto vero vien definito falso, in tutto o in parte: non malato. D’altronde, perché mai un metodo di ricerca della verità dovrebbe mancargli di rispetto al più che tale cosa sarebbe riferita alla sua base?
Ma continuiamo e constiamo che il tutto è ancor più grave di quanto si possa pensare.
Dio, l’uomo, la natura.
Peccato che la base della filosofia sia tutt’altro che questo trittico alla luce della storia: Aristotele ci informa che i primi si interessarono all’ἀρχή andando proprio contro la ristretta giustificazione mitologica. E in Occidente dovette nascere Platone prima che questi elementi, invero presi in prestito da diverse visioni orientali, rientrassero come si suol dire dalla finestra.
Strano a dirsi: l’uomo e la natura in questa sequenza paiono presi in prestito da una visione filosofica cinese più che occidentale: inutile ricordarsi che al di là dei Romani ante Impero e dei Celto-Germani in questa parte di mondo la natura fu più che bistrattata. Salvo lodare i movimenti del cielo altrimenti assunto come vera terra [ove si muovono gli dei] dagli albori fino ad Aristotele e un po’ più in là.
Segue il solito climax di pura estrazione populista:
Quante guerre devastanti, quante leggi inique sono sorte dal pensiero filosofico malato.
Già, vien da chiedersi: quante?
La filosofia malata è caratteristica soprattutto del pensiero moderno che ha in Cartesio la sua origine.
Ma come: il religioso Cartesio, altrimenti fautore di una cosiddetta prova in favore dell’esistenza Dio (per quanto debole)? Quel Cartesio?!
Cartesio con il suo motto “Cogito, ergo sum” ha voluto sostituire il pensiero alla verità delle cose, dando così origine a tutte le principali rivoluzioni degli ultimi secoli.
Che il motto sia stato, per l’ennesima volta, frainteso per una volta lo mettiam da parte in favore di un dettaglio assai più grave: si è passato del parlare da iniquità vere o presunta a rivoluzioni! da che mondo è mondo non sono sinonimi!
In più fino a prova contraria qualsiasi concetto è un’opinione: anche la presunta verità con l’altisonante v maiuscola del Nostro. A ciò si aggiunga che filosofia ha smesso di giocare la parte dell’indagine scientifica da un bel pezzo! All’atto pratico: se un presunto dio fosse palese al metodo d’indagine scientifica e con tutto anche quella filosofica una sua possibile negazione sarebbe impossibile, contrariamente opinione è e tale rimane. Ma attenzione: anche fosse non bisognerebbe commettere l’errore di considerare i modelli scientifici come assolutamente veri e reali ei ipsi: così non fosse non sarebbero appunto modelli né tanto meno scientifici. O forse è proprio questo che la Nostra sta contestando: e cioè che non può giustificarsi moralmente del suo ricorso alla fede dinnanzi a problemi riguardanti dati rilevabili e/o deducibili?
1) Pensiamo all’Illuminismo giacobino della rivoluzione francese che ha messo la ragione umana contro la fede intronizzando una ballerina sull’altare di Notre-Dame
Il pistolotto è chiaro, eppure spiace deluderlo ma tale assunto di fondo: “non esiste contraddizione tra fede e ragione” è già ampiamente smentito dalla storia: a che pro sarebbe nata l’apologetica e a che pro sarebbero state pronunciate frasi assai poco ragionevoli come credo quia absurdum e non ha Iddio resa pazza la sapienza di questo mondo? (1Cor 1:20) o ancor meno dignitosamente Perciocchè, poichè nella sapienza di Dio, il mondo non ha conosciuto Iddio per la sapienza, è piaciuto a Dio di salvare i credenti per la pazzia della predicazione.(idem, versetto successivo)?
E infatti quando la ragione pretende di eliminare Dio diventa proprio così: una stupida ballerina.
Che la filosofia abbia vissuto benissimo senza questo dio palesemente allargato nonché, mi si perdoni il neologismo, paradossizato per puri fini propagandistici rispetto ai suoi contemporanei non è menzionato.
2) E da dove è partito il pangermanesimo nazista come Statolatria, come popolo-guida eletto dallo Spirito per celebrare la propria attuazione di superiorità nel mondo dalla cui parte sta il diritto assoluto se non dalla filosofia di Hegel!
Che Hegel fosse profondamente religioso è l’ennesima cosa taciuta con beneplacito dei Nostri: evidentemente ben paghi di ingannare i propri lettori. In più, paradossale a dirsi, ma tale critica vien niente meno che dall’ancor più dubbioso, ed ergo filosoficamente malato secondo tale scrittrice, karl Popper!
Segue il solito Ad Hitlerum:
Quella filosofia che ha prodotto lager e forni crematori.
Patetico…
3) E’ il periodo delle scoperte scientifiche che, in nome del progresso, hanno decretato la morte di Dio come soluzione di tutti i problemi dell’uomo
Notare come confonda i fini della scienza coi fini della filosofia…
Ma ancor più patetico dell’Ad Hitlerum di sopra è questo:
ma hanno avuto come risposta la fine del Titanic, o le bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki!
Puro sofisma: il Titanic fu al massimo inteso come fine dell’opulenza condotta sin ora e inizio della Guerra, non della scienza e della filosofia atea. Se proprio si volesse trovare un capro in questo caso opterei per i metodi di costruzione, navigazione e soccorso navale: vero motivo di tale tragedia.
Riguardo la due bombe: mi risulta fossero state lanciare da Cristianissimi Americani dopo aver cominciato una guerra a tradimento, per quanto necessaria. D’altronde al gruppo di sviluppo di tale progetto fu propinato un test falsato per l’avvio di tale missione militare, e certo non sapevano come sarebbe andata a finire: così non fosse, buona parte di essi non si sarebbero tolti la vita per il rimorso. In tutto ciò la ricerca scientifica ne esce quasi del tutto indenne (dico quasi perché allora si sopravvalutava ancora il potenziale del nucleare in confronto ai suoi rischi).
4) Arriviamo così alla rivoluzione marxista-comunista ideata da Marx e seguaci che ha voluto “elevare” la classe sociale del proletariato come unico soggetto del potere e dell’ordine sociale e che ha scatenato lotte di classe terrificanti inventando i gulag e la soppressione violenta di ogni libertà.
E infatti è noto che fu Marx a far le veci di Stalin e Putin…
Ad ogni modo dubito fortemente che gli eccidi di massa di dissidenti e categorie socialmente odiate, è innegabile che prima delle varie rivoluzioni lo strapotere del clero fosse generalmente malvista, sia invenzione propriamente russa.
Lo stesso odio non ancora sopito che ha ispirato la rivoluzione del ’68 e che continua in molte Nazioni.
Altro ad Hitlerum: patetico alla seconda.
Quanti nostri ragazzi sono entrati in grandi crisi esistenziali dopo aver studiato certa filosofia!
Invero no: l’adolescenza non è definita età della ragione per niente. Più pane al pane: è proprio dei ragazzi dubitare assiduamente.
Non si sentivano certo incoraggiati da Sartre che considera l’uomo una “passione inutile” e tutta la vita una “noia” da fuggire!
E perché: son per caso costretti a ritrovarsi d’accordo?
Ancor meno erano incoraggiati dagli scritti della sua compagna bisessuale, Simone de Beauvoir, che col libro “il secondo sesso” pretendeva di rivestire di normalità certi comportamenti.
E qui ci troviamo nel classico caso di estensione esagerata di un’opinione: a me ad esempio non tange per nulla. In effetti: finché non lede alcuno e/o è contro la legge italiana a che pro dovrei interessarmi della vita sessuale di chicchessia?
Ancor meno incoraggiante per gli studenti è stata la filosofia di Nietzsche che, mentre da una parte predicava il superuomo e la morte di Dio, dall’altra è finito suicida e disperato.
Assai improbabile, visto che è morto folle per disturbi psichici. Non che magari non fosse disperato, chi può saperlo?, ma non certo a causa della sua filosofia. Non direttamente almeno.
E che cosa ha spinto i giovani a manifestare recentemente tanto odio devastatore per le strade di Roma se non perché istigati da un “pensiero filosofico” distruttivo che da anni viene instillato nelle menti con abile ipocrisia(?) contro governo e istituzioni?
Questa domanda necessita una risposta: la saturazione ambientale, la situazione difficile, l’estremizzazione delle parti.
Ipotesi assai più probabile, invero.
Ma come se non bastasse, c’è in arrivo all’orizzonte un nuovo tipo di rivoluzione, all’apparenza pacifica perché non fa uso di armi, ma che produrrà una grande devastazione antropologica portando alla schizofrenia l’uomo.
Che sia poi la devastazione antropologica lo sa solo lei…
Infatti, facendo leva sulle precedenti filosofie che hanno creato una spaccatura tra realtà e mondo virtuale, si è arrivati al punto di stoltezza da negare l’esistenza dei due sessi da sempre visibili in natura, per lasciare che ognuno scelga liberamente qualunque “tipologia” sessuale gli torni comodo. E’ la teoria del Gender, nata in punta di piedi ma che esploderà con violenza contro tutta l’umanità.
DELIRIO PURO
Scusatemi: non trovavo una definizione migliore.
E il seguito è ancor peggio:
E così questi ultimi nuovi “pensatori”, non certo filosofi, ma ben sponsorizzati da certe lobby di potere occulto, stanno manipolando l’uomo a spese della sua dignità e soprattutto della sua trascendenza
Seriamente: ma dice sul serio?
E quali lobby avrebbero guadagno nella negazione del trascendente, sentiamo un po’…
o meglio: non sentiamo, visto che a questa domanda mai ci arriverà risposta.
Infatti non si può pensare né definire l’uomo se non lo si considera strettamente legato al suo destino eterno, alla sua vita che trascende la morte!
A quanto pare invece sì: è davanti ai suoi occhi…
Altro che prodotto sessuale interscambiabile destinato a marcire! Solo riscoprendo la bellezza dell’uomo nella sua complessità unica di anima e corpo, come i nostri saggi filosofi ci hanno insegnato, scopriremo con gioia il senso del vivere e la nostra dignità di creature, figli di Dio, destinate a conquistare gli spazi celesti e meravigliosi della Vita Eterna.
Che è come dire: senza questa idea mi sento talmente inutile perché non ho giustificazioni al di fuori di me per dare una svolta alla mia giornata che ho bisogno di inventare capziose e controproducenti false dicotomie.
Fonti del, del, come lo descrivereste?: http://www.pontifex.roma.it/index.php/opinioni/consacrati/11574-i-morti-resuscitati-da-santignazio-di-loyola-e-da-san-filippo-neri, http://www.pontifex.roma.it/index.php/opinioni/laici/11579-filosofia-e-rivoluzione-risposta-al-prof-francesco-alberoni
Sono sicuro che questo brano troverà degna risposta.
L’avevo detto, io. L’avevo detto…
FSM:maddó, l hai lettto tutto??
Respect!