e’ di oggi la notizia che il parlamento argentino ha approvato una norma in forza della quale ogni cittadino argentino potra’ scegliere liberamente il proprio sesso indicato sui documenti in base al sesso percepito. in sostanza ognuno, in argentina, avra’ la liberta’ di esprimere liberamente il proprio orientamento sessuale senza per questo perdere nessuno dei diritti garantiti ad ogni cittadino.
potete leggere qui la notizia riportata da “La Repubblica”.
leggere notizie di questo genere fa piacere poiche’ sono sempre piu’ numerosi i segnali di un risveglio delle societa’ che finiscono per riconoscere ad ogni essere umano il diritto di autodeterminarsi ed autodefinirsi senza dover essere per questo perseguitato e offeso.
rimane la considerazione amara che qui in italia le cose stanno molto diversamente e molti cittadini onesti e che pagano le tasse si ritrovano a vedersi riconosciuti meno diritti di altri solo perche’ sono “diversi” da uno “standard” fissato da entita’ miopi, ignoranti ed oscurantiste.
una di queste entita’ e’ la gerarchia vaticana (da non confondere con la chiesa, quella vera). la gerarchia vaticana andrebbe abolita ed i suoi esponenti mandati a zappare la terra, insieme a tutti quei politici che ancora oggi fanno i moralisti ipocriti sui grandi temi etici.
personalmente a zappare la terra, in compagnia di questa schiera di preti e politici corrotti, ci manderei anche Volpe, Di Pietro e Stanzione.
Pregherei di specificare a quale “Di Pietro” ci si riferisce……
Non colpevolizziamo la “categoria”……..
Già … Carletto non è certo solo. Esiste anche Antonio… Si tratta infatti di un cognome mediamente diffuso in tutta Italia. Paradossalmente la zona dove questo cognome è meno diffuso risulta essere proprio la Calabria e la Basilicata… 😉
http://www.gens.info/italia/it/turismo-viaggi-e-tradizioni-italia?cognome=Di+Pietro&x=19&y=1
Bellissimo……..beh alle volte si dice “pochi ma buoni” ma forse non si può dire neanche questo in questo caso……
ovviamente mi riferisco all’unico Di Pietro originale ovvero quello di pontifex.
gli altri Di Pietro sono solo un copia-incolla del geniale webmaster pontifeSSo
Rigiri il coltello nella piaga…….
Ma siamo sicuri che si chiami Di Pietro?! Non può essere…..non ci posso credere!
si, sono sicuro. conosco il tapino (non personalmente) da un po di tempo ormai. fin da quando elogiava lo psichiatra che lo aveva in cura.
Credo che “Il Laicista” non apprezzi molto il fatto di sentirsi “un copia-incolla” di Carletto. 😉
Dici bene……..
vabbe’… a ognuno la sua sfiga. Laicista ha avuto la sfiga di chiamarsi nello stesso modo? non e’ l’unico. in germania ci sono diversi che si chiamano “hitler”. paese che vai, nazista che trovi. mi spiace per chi, innocente, si trova con lo stesso nome di certa gente.
Siamo certi del fatto che esiste un “Carlo Di Pietro” regolarmente iscritto all’Albo dei giornalisti (tra i non professionisti), residente in quel di Potenza. Il dubbio che si tratti di qualche furbetto che si è appropriato dell’identità di Carletto torna periodicamente a balenare nelle nostre menti malate.
Ma quindi la legge argentina prevede, sempre secondo il suddetto principio di autodeterminazione, la possibilità per gli indecisi di farsi attribuire un non precisato sesso X?
No, non credo che siano arrivati a tanto. Documentandomi meglio credo di avere capito che si puo’ optare per un sesso piuttosto che per un altro, non per un sesso indefinito intermedio (la cosa creerebbe grossi problemi legislativi).
E’ pure vero che cosi’ sarebbero possibili i matrimoni perche uno dei membri della coppia, cambiando sesso anagrafico, potrebbe rendere legittimo il matrimonio. Altri vantaggi sarebbero anche per i transessuali che potrebbero attribuirsi anagraficamente il sesso di arrivo prima della transizione fisica, in modo di poter avere tutta l’assistenza necessaria dallo stato.
Insomma, con qualche limite, questa nuova normativa argentina e’ un gigantesco balzo in avanti per i diritti civili e potrebbe diventare un esempio per altri paesi, anche al di fuori del sud america.
non mi pare. il sesso “neutro” credo sia stato applicato in un altro paese (europeo mi sembra) ma non ricordo quale.
Non ho capito bene questo cambiamento legislativo in Argentina. Ad esempio l’aggiornamento dei documenti può avvenire anche prima del cambiamento di sesso o anche se questo non avviene?
In questo caso credo che non sarebbe la scelta migliore. Anche se un uomo si sente donna (o viceversa) resta importante il suo aspetto esteriore soprattutto per problemi legati all’identificazione.
Comunque c’è da dire che in Italia per questo non siamo affatto indietro. Il cambio di sesso è previsto dal 1982, dopo il cambio di sesso è possibile aggiornare tutti i documenti, sposarsi ed adottare. Ovviamente tutto questo “dopo” il cambio e non “prima”……
Da un punto di vista strettamente logico questa tua obiezione regge. Il punto e’ che la procedura di cambio di sesso non e’ come una “manutenzione” in officina. Si tratta di un passaggio fondamentale nella vita di un individuo che spesso necessita di molti anni di preparazione psicologica.
Rimane il fatto che alcuni possono anche decidere di non eseguire la transizione e di conservare la propria connotazione biologica cambiando sesso sul piano mentale e psicologico.
Credo che la soluzione adottata in Argentina sia un buon compromesso per tutti. Per quelli che voglio cambiare sesso completamente, per quelli che vogliono mantenerlo pur vivendo in una connotazione opposta, per quelli che lo vogliono solo da un punto di vista anagrafico semplicemente per regolarizzare una unione gay.
Al di la delle riflessioni su quando e come sarebbe opportuno eseguire il cambio di sesso anagrafico (prima o dopo la transizione) rimane il concetto di fondo espresso dal Parlamento Argentino, ovvero che i cittadini hanno il pieno diritto di autodefinire la propria identita’ sessuale e che nessuno, Stato o Chiesa puo’ mettere bocca su libere scelte come queste.
Io, in questa normativa, leggo un messaggio chiaro, cioe’ che l’Argentina si e’ avviata a chiudere per sempre con le leggi etiche che impediscono ai cittadini di autodeterminarsi.
non mi risulta che chi fa il cambio di sesso possa in seguito sposarsi e adottare. ha fatto discutere per esempio un matrimonio che poi è stato annullato in seguito alla scoperta che la “sposa” era in origine un uomo.
Si Francesco. In Italia è previsto dalla legge 164/1982. Dopo il cambiamento di sesso si possono cambiare tutti i documenti e non resta nessuna traccia. Quindi un uomo – diventato donna – a tutti gli effetti potrà sposarsi con un uomo e potrà adottare.
Forse quando parli di un matrimonio annullato ti riferisci al caso inverso. Ossia ad un uomo sposato che – diventato donna – ha visto annullato il suo matrimonio. Questo è previsto dalla stessa legge citata: il matrimonio viene annullato automaticamente (mi sembra anche logico).
Comunque questo fa capire come parlare di “legge naturale” sia una scemenza visto che in Italia è stata approvata una simile legge.