Agapo. Telefono……a chi?

Pontifex ripropone il comunicato di Agapo (Associazione Genitori e Amici Persone Omosessuali) che avevo già commentato: è inutile tornarci sopra.
Però è utile parlare di un altro aspetto.
L’Associazione Agapo offre il servizio di telefono amico “Amico Segreto“.

Alcune informazioni. Il servizio è erogato in collaborazione con la Asl Milano della Regione Lombardia. Infatti nel sito di “Amico Segreto” è presente il logo della Asl Milano che finanzia il servizio con un importo di 2.616,65 €: ovviamente non è una grande cifra sebbene sarebbe utile interrogarsi sull’efficacia della “sussidiarietà orizzontale“.
Dal sito di Amico Segreto leggo che: “è uno spazio protetto e anonimo dove si può parlare apertamente della propria omosessualità e del modo unico in cui la si vive (o la si soffre) con un volontario formato all’ascolto“.

Ora Agapo sostiene le discusse terapie riparative di Nicolosi: per quale motivo la Asl di Milano deve avvalersi e deve finanziare un’associazione che propugna delle teorie riparative su cui lo stesso Ordine degli Psicologi della Regione Lombardia ha espresso dei forti dubbi per forti rischi legati alla deontologia?

Nel sito leggo che la chiamata telefonica sarà ricevuta da un “volontario formato all’ascolto“. Chi ha “formato” questi volontari? Qual è l’approccio di questi “volontari” davanti ad una persona che può vivere un disagio psicologico? Non può essere dannoso che una persona che non è psicologa possa interagire con un individuo con problemi psicologi e sostituirsi agli stessi medici psicologi?
La risposta ad Agapo.

La posizione de “Il Laicista”:
http://vocelaicista.wordpress.com/2012/05/05/agapo-telefono-a-chi/

18 pensieri su “Agapo. Telefono……a chi?

    1. vocelaicista Autore articolo

      Francamente avevo pensato di telefonare ad “amico segreto” e spacciarmi come omosessuale per sentire cosa mi avrebbero consigliato.
      Però ammetto di non avere un simile spirito battagliero per fare queste cose.

      Rispondi
      1. admin

        spacciarmi come omosessuale

        Tanto tempo addietro avevamo approntato un sondaggio da cui era emerso che la stragrande maggioranza dei lettori e commentatori del nostro sito era assolutamente etero… Non trovi curioso che tra i “difensori” dei diritti dei gay ci siano tantissimi “etero”? Tutto questo non avalla la teoria secondo cui i principali detrattori degli omosessuali sono in realtà affetti da un violento rigetto della propria stessa omosessualità?

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        1. vocelaicista Autore articolo

          Francamente non trovo strano che molti difensori dei “diritti gay” siano eterosessuali. Anzi secondo me è sbagliato parlare di “diritti gay” come se riguardassero solamente gli omosessuali. Io non difendo i “diritti gay” ma difendo i “diritti civili” in genere all’interno dei quali ci sono anche i cosiddetti “diritti gay”. Anzi secondo me questa etichetta sessuale è dannosa per la causa stessa e sarebbe utile che le varie comunità gay si battessero anche per diritti che non li riguardano direttamente. 
          Se io – che sono eterosessuale, non faccio uso di droghe, sono per l’indissolubilità della famiglia – sono a favore (e cerco di farmi sentire per quanto posso) per i diritti degli omosessuali, per la liberalizzazione della cannabis e per il divorzio breve significa che ci credo veramente in ciò che penso e non ho nessun interesse personale. Il “senso civico” è proprio questo e – secondo me – se le comunità omosessuali si battessero anche per diritti che non li riguardano direttamente ne guadagnerebbero in prestigio. 
          Omofobi come omosessuali repressi? Non so cosa dirti. Secondo me in molti omofobi (soprattutto politici) vi è la regola del nemico: bisogna sempre individuare un gruppo interno o esterno da additare come causa di tutti i mali (i comunisti, gli ebrei, gli stranieri, i cinesi, i meridionali, gli islamici, i massoni, gli omosessuali, etc.). 

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          1. vocelaicista Autore articolo

            So di andare in controtendenza ma considero Oriana Fallaci come una delle più grandi giornaliste che l’Italia abbia avuto. 
            Purtroppo è famosa per la parte finale della sua carriera ma non dobbiamo dimenticare che fu una partigiana, prima inviata in guerra, autrice di tantissime inchieste ed interviste esclusive, sempre ipercritica nei confronti della guerra, legata sentimentalmente al leader della resistenza greca contro il regime dei colonnelli (mi sfugge il nome). Le sue pagine dai territori di guerra erano (e sono ancora) dei manifesti della stupidità delle guerre. 
            Proprio per questo alcuni attacchi nella parte finale della sua vita mi sembrano sproporzionati visto il suo passato. Veniva vista come una giornalista snob e distaccata ma era una che si prese anche le mitragliate in Messico per il suo lavoro (la portarono in obitorio credendola morta). 
            Certo nella parte finale della sua vita scrisse quello che sappiamo ma credo che – facendo il confronto con quanto avesse scritto all’apice della sua carriera – ci si dovesse interrogare sui motivi di questo cambiamento e cercare di capire quali fossero i veri motivi di un cambio tanto radicale. 
            Non dimentichiamo che – purtroppo – era una donna sola con una malattia che la stava portando alla morte (e la Guzzanti ironizzò su questo: non fu bello): forse sono delle situazioni personali che possono incidere parecchio sulla visione della vita. 

        2. Faggot79

          Io personalmente lo trovo… disturbante.
          Ho di continuo questa spiacevole sensazione, come quando qualcuno ti offre il suo sostegno perchè poi si aspetta qualcosa in cambio. Sapete, le famose offerte che non si possono rifiutare.
          E non mi piace.
          Per carità, io non mi sognerei mai di ostacolare i diritti degli eterosessuali, ma neppure di sostenerli strenuamente. Insomma, non sono cose che mi riguardano, ecco.

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    1. vocelaicista Autore articolo

      Bah…..
      Alla fine della lettura mi domando solo: “Ma cosa hanno detto?”. Se la loro “ricerca” ha prodotto tutto questo posso solo dire: “Parturient montes, nascetur ridiculus mus” (I monti avranno le doglie del parto, nascerà un ridicolo topo – Orazio).
      Stendo un velo pietoso su “EurisKes” (neanche sanno come si scrive….). 

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          1. admin

            Ho sviluppato nel tempo una pronunciata allergia alle scemenze. Ho un firewall che mi impedisce di vedere il link alla preghiera… 😉

          2. faunita

            Non ti perdi nulla…! Più simpatica la parte in cui l’esperto (chi? Il prof Nicolosi? Bigo Dino ex gay convertito? Suor Fratantonia dell’ordine delle Penitenti?) raccomanda ai genitori di sconsigliare ai figli gay di fare sesso…. Sicuramente l’adolescente medio non vede l’ora di raccontare al genitore che già lo guarda come appestato (e magari vuol regalargli una bella terapia distrut… riparativa) quel che ha fatto nell’intimità….! Nemmeno il MOIGE (che pure era ancora fermo alla masturbazione che rende ciechi i maschietti) si spinse a tanto….!

    2. faunita

      Quanto vorrei fare una telefonatina spacciandomi per lesbica (e presentando un personaggio di donna dura e pura, altro che sottomessa, e fin allergica alla cucina) per sapere cosa mi direbbero….!

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  1. Remo

    Qualcuno che indagasse su cosa c’è realmente dietro all’Agapo e su cosa viene consigliato all’Amico segreto ci vorrebbe; ma le associazione gltb italiane sono troppo concentrate ad organizzare il turismo omosessuale piuttosto che a difendere realmente gli interessi di chi si fanno porta bandiera.

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  2. Giux

    In realtà la risposta ai dubbi sollevati nell’articolo è semplicissima, la regione lombardia, anche se non può ammetterlo ufficialmente, è perfettamente in linea con agapo & company.

    Rispondi
    1. faunita

      Potrebbero usare come specialista nel counseling su un argomento tanto delicato l’ottima ex “coloradina” e bungante Minetti, espertissima nel “biffare” la gente sull’uso corretto della sessualità….!

      Rispondi

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