Gli amici Pontifessi quest’oggi battono la fiacca. Forse perchè sono impegnati dalle celebrazioni del triduo Pasquale. Forse perchè troppo stanchi, avendo passato molte ore a scrivere fesserie via mail nella notte. 😉
Vediamo dunque cosa ci propongono quest’oggi. Saltiamo i soliti temi e concentriamoci su alcune novità. Innanzitutto Brunello torna ad occuparsi della trasmissione “Chi l’ha visto”. Già in passato, parlando del caso Claps e di Don Vignola oltre che del caso Scazzi il caro Foxy aveva rivolto le sue delicate attenzioni alla giornalista Sciarelli. Quest’oggi però si produce in una serie di frasi che troviamo rimarchevoli.
Nell’ultima puntata ci è stato servito con suoni e fanfare un collegamento davanti alla Chiesa di sant’Apollinare in Roma e ci aspettavamo chissà quali rivelazioni.
Nulla di nulla, se non sorrisetti di chi sembra conoscere misteri, ma non vuole dirli.
E allora: sarebbe bene che sia il signor Orlandi che la conduttrice, se hanno nomi, fatti e circostanze precise, li facciano; sarebbe utile alla giustizia e la nazione applaudirebbe. Ma se sono solo “si dice”, pettegolezzi, o mezze verità, meglio star zitti.
Non si fa del giornalismo, ma del polverone senza costrutto. Che senso ha, poi, parlare di Vaticano?
Il Vaticano è uno Stato. Semmai, sarebbe corretto, affermare: qualche uomo esponente di Chiesa. Ma ci dicano: chi è quell’esponente? Hanno prove? Pensiamo, fino a prova contraria, che sia solo aria fritta.
Perchè troviamo rimarchevoli queste frasi? Semplicemente perchè il caro Brunello con questo suo scritto contraddice bellamente quanto eSSo stesso scrive ogni benedetto giorno. Un qualsiasi articolo tratto dal sito Pontifesso è costituito con altissima probabilità da ammiccamenti, allusioni, titoli altisonanti che non trovano poi riscontro nel contenuto degli articoli, pettegolezzi e mezze verità. Qualche esempio? Le denunce relative ad episodi di “cattofobia” (cioè la sindrome che consente al leone di spacciarsi per agnello). Altri esempi? Tutte le campagne contro Fanzaga, Crozza, Jovanotti, Monti. Altri esempi? Gli articoli in cui si scagliano contro il nostro sito senza mai nominarci, con accuse sempre generiche, vaghe, ridicole. E visto che Brunello parla di prove: siamo sempre in attesa di poter vedere le denunce contro chi ha distrutto il portone di casa Volpe. Così come siamo in attesa di vedere le denunce per la ripetuta manomissione della centralina Telecom a cui è collegato Carletto. Per non parlare dei danni alla vettura e dei cani ammazzati!
Ecco, allora Brunello segua i suoi stessi consigli e faccia silenzio visto che nella stragrande maggioranza dei casi il suo sito propone solo aria fritta!
Paradossalmente proprio quest’oggi viene pubblicato un articolo, sempre a firma di Foxy, che ricalca perfettamente quei pettegolezzi, quelle mezze verità di cui parla proprio eSSo stesso qui sopra. In un breve articolo infatti il giornalista dilettante di Murat si scaglia contro la scelta dell’azienda RAI di trasmettere, come ogni giovedì, la trasmissione “L’isola dei famosi”. Brunello si straccia le vesti e, straparlando, afferma:
Il popolo cattolico, che piaccia o non piaccia ai soliti benpensanti atei e miscredenti è nella sua stragrande maggioranza cattolico (sia pur con le sue peculiarità e incoerenze)
A parte la tautologia, cosa rimane di questa frase? Il nulla. Il vuoto. Zero. Niente. Ridicole parole prese a casaccio per fare colpo su qualche lettore Pontifesso dall’intelletto particolarmente debole.
Cosa afferma, in sintesi, Brunello. Secondo il suo pensiero la Rai avrebbe dovuto mutare la programmazione di una nota trasmissione per non entrare in conflitto con le celebrazioni cattoliche della Pasqua. In pratica Foxy ci propone solo il suo pettegolezzo ed il suo confuso vociare per commentare una trasmissione fatta di pettegolezzo e confuso vociare. Ottimo. Noi preferiamo passare oltre, perchè così come non ci interessa spendere parole per una trasmissione televisiva, non ci interessa spendere parole neppure per chi non trova di meglio da fare che sprecare parole per una trasmissione televisiva. Inutili commenti su inutili trasmissioni.
Ci limitiamo a notare che curiosamente il Vaticano non ha nulla da ridire. Ma Brunello si straccia le vesti. Vabbè…
L’ultima perla di quest’oggi è l’ennesima, inutile, ridondante evidenza del pessimo modo di scrivere articoli di Carlo Di Pietro.
La storia: un anonimo donatore ha fatto pervenire al Maldestro un libercolo. Poco ci importa del titolo dello stesso. Ci importa il tono con cui Carletto ci racconta il contenuto di questo libercolo.
L’ho letto con grande interesse ed in pochissimi giorni, sono rimasto molto colpito da tantissimi particolari e documenti di cui quasi ignoravo l’esistenza
Fa piacere sapere che l’onniscente Maldestro ammetta di non conoscere qualche documento. Ci rimane però un dubbio: siamo sicuri che si tratti di documenti autentici e reali? Possibile che il supersapiente demonologo possa non conoscere qualche documento ufficiale di Santa Romana Chiesa? Torneremo sull’argomento tra poco.
Cosa sostiene Carletto nel suo brano? Semplice. Sostiene che l’attuale Papa ha manifestato, in passato, dubbi sul CVII. Riporta queste frasi, tratte in teoria dal libercolo magico. Vi prego di notare il taglia-e-cuci “sapiente” ed il mix tra le frasi citate ed il pensiero del Maldestro.
La “Riforma liturgica” del 1969/’70, affermava ancora l’allora Card. Ratzinger, «ha comportato invece una rottura nella storia della liturgia, le cui conseguenze potevano essere solo tragiche […] si fece a pezzi l’edificio antico e se ne costruì un altro […] ciò ha comportato per noi dei danni estremamente gravi» (op. cit., pag. 112).
«Sono convinto che la crisi ecclesiale in cui oggi ci troviamo dipende in gran parte dal crollo della liturgia, che talvolta viene addirittura concepita “etsi Deus non daretur” [come se Dio non esistesse] […] Allora la comunità celebra solo sé stessa, senza che ne valga la pena […]» (op. cit., pagg. 112-113).
Dovrebbe bastare … vi invito a leggere il resto!
Ecco, appunto, leggiamo cosa scrive chi ha letto questo libro. Leggiamo le parole di qualche altro acuto tradizionalista che, in maniera meno superficiale del nostro Carletto, affronta lo stesso testo:
Ad un’analisi sostanzialmente corretta, il cardinale Ratzinger fa seguire una conclusione sconcertante: occorre un nuovo «movimento liturgico» che «richiami in vita la vera eredità del concilio Vaticano II»! Egli non sa distaccarsi dal Vaticano II, che rappresenterebbe l’àncora di salvezza! Non bisogna ritornare alla vera Tradizione della Chiesa.No. Bisogna ritornare al vero Vaticano II, il cui autentico significato non è stato ancora capito!
http://progettobarruel.zxq.net/novita/11/Ratzinger_nuovo_teologo.html
Carletto dunque non riesce a comprendere il significato del testo che legge. Almeno stando alle frasi che abbiamo citato qui sopra. Imbarazzanti questi tradizionalisti: non riescono neppure ad essere d’accordo tra di loro… 😉
[UPDATE]
Tra i commenti dell’articolo di Brunello su “Chi l’ha visto” ci piace notare quello di Don Vignola. Ci piace notare inquietanti similitudini tra quanto scritto apparentemente direttamente dal Vignola ed i commenti lasciati da “Igumeno” a questo nostro precedente articolo. http://pontilex.org/2011/11/don-pierluigi-vignola/
Le fonti delle pontifesserie odierne.
http://www.pontifex.roma.it.nyud.net/index.php/libri/35-libri-cattolici/11281-qil-ritorno-della-messa-romana-anticaq-e-le-considerazioni-dellallora-cardinale-joseph-ratzinger
http://www.pontifex.roma.it.nyud.net/index.php/editoriale/spettacolo/11274-qchi-lha-vistoq-e-la-sua-caccia-alla-chiesa-aria-fritta-sul-caso-orlandi
http://www.pontifex.roma.it.nyud.net/index.php/editoriale/spettacolo/11273-nel-giovedi-santo-giorno-di-veglia-la-rai-manda-in-onda-lisola-dei-famosi