Ma Tommasi dott. R. è cattolico?

Proprio ieri abbiamo notato le parole orribili del gerarca Babini che si scaglia contro l’omosessualità. Ricopiamo fedelmente le parole da eSSo usate.

Se un ragazzo nasce gay, che cosa ne pensa?

“credo che sarebbe una disgrazia per i genitori, che tuttavia, spesso rinunciano a guarirli, perché è anche possibile guarire, se uno lo vuole quando nasce così. Diverso il caso di chi diventa gay per libera scelta, e si vede che in ambienti malati, questi soggetti aumentano sempre. Attraversiamo un tempo nel quale la sfrenatezza sessuale e regole fuori controllo, fanno scoprire ogni giorno una porcheria diversa e più grossa”.

A poche ore di distanza dalla pubblicazione delle parole di Babinix compare un “articolo” dell’anonimo Tommasi dott. R. che chiarisce alcuni concetti. Rivolgiamo nuovamente una domanda a Brunello e Carletto: per quale ragione eSSi si sono pronunciati più volte circa il nostro “anonimato”, condannandolo pubblicamente ripetutamente ed ora invece il sito Pontifesso si permette di pubblicare articoli di personaggi anonimi? Incoerenti, come sempre. Incoerenti ed autocontraddittori.

Cosa sostiene il Tommasi dott. R., in sintesi? Ribadisce la teoria di Babinix, accosta l’omosessualità alla malattia, fa riferimento alla presunta saggezza popolare… Insomma il nulla cosmico emulsionato con il vuoto pneumatico. Idee? Nessuna. Documenti? Nessuno. Prove? Nessuna.

Ma la cosa peggiore è che emerge, del Tommasi dott. R. una immagine simile ad un gerarca nazista che mira alla specie pura e perfetta.

La pubblicazione dell’intervista, come era ipotizzabile, ha suscitato numerose polemiche, quindi il sito è stato inondato di commenti, spesso blasfemi e provocatori, nondimeno gravemente offensivi la persona del vescovo Babini. Tali commenti, per evidenti motivazioni etiche, non sono stati pubblicati, tuttavia è davvero oltremodo ridicolo che molti messaggi provenivano da utenti con e-mail quali “orso-peloso@”, “farfallino@”, “maschione86@”, “dotato-42@” … ecc … insomma, tutto un programma di immoralità!

Periodicamente vengono a lamentarsi dei commenti “blasfemi e provocatori” che ricevono. Capita, quando si scrivono cose terribili come quelle che vengono attribuite a Babinix. Capita, quando si offendono decine di migliaia di persone, che alcune di queste decidano di farsi sentire a modo loro. Capita nel mondo reale di ricevere critiche, anche aspre. Molto comodo dire “li abbiamo ricevuti ma non li abbiamo pubblicati”… Noi abbiamo pubblicato tutte le offese gratuite della contessinah. Rimarremo sempre con il dubbio che tutte queste reazioni siano reali oppure pura e semplice immaginazione degli amici Pontifessi. Curiosa poi la lamentela circa le email usate dai commentatori. Possono sempre cambiare il loro meccanismo di gestione dei messaggi. L’hanno fatto mille volte in passato. L’ennesimo cambiamento non muterebbe la nostra opinione (pessima) sul loro modo di gestire il bel sito Pontifesso.

Il tema può sembrare impopolare, ma va affrontato. E cioè le ripercussioni che la nascita di un figlio gay o di una figlia lesbica possono avere sulla famiglia.

Il tema non è impopolare. E’ semplicemente una idiozia. Queste “ripercussioni” partono da un pre-concetto che stà nella mente di qualche persona malata, come ad esempio il Tommasi dott. R… Persone malate di omofobia. Persone disposte a tutto pur di gettare discredito sull’omosessualità, sugli omosessuali. Ad esempio aggrappandosi a questa puerile presunta “ripercussione” su una famiglia. Abbiamo tra i nostri commentatori varie persone omosessuali che possono raccontare la loro esperienza, anche qui tra i commenti al presente articolo.

Si tratta, a parer di molti (MILIONI DI PERSONE CHE NON POSSONO ESSERE CENSURATE O DISCRIMINATE), di un fatto sconvolgente ed inaspettato, come potrebbe essere la scoperta che un bambino è nato gravemente malato, malformato, sordo e così via.

Questa frase del Tommasi dott. R. mostra in nuce alcune deliranti conseguenze simili alla ricerca della razza pura. Inoltre Tommasi dott. R. sarà anche dottore (non ci è dato sapere in cosa: forse in scienze agrarie) ma è palesemente superficiale, per non dire in malafede, quando mescola la presunta saggezza popolare con l’ignoranza ed il preconcetto.

Vedi, anonimo Tommasi, nessuno vuole “censurare” o “discriminare” chi la pensa come te. Nessuno vuole censurare o discriminare chi sostiene tutt’oggi che l’omosessualità è una malattia. Noi non vogliamo affatto censurarvi. Vogliamo farvi rendere conto del fatto che le vostre idee si basano sul nulla, su antichi preconcetti che sono stati ampiamente superati. Al contrario sono le persone come te che vorrebbero censurare e discriminare gli omosessuali: ad esempio quando proponete (come ebbe a dire il buon Volpastren) di introdurre un “reato di omosessualità” o bestialità simili, oppure quando accostate ripetutamente l’omosessualità alla pedofilia, dimenticando che questo accostamento vale solo tra i preti (ottimo autogoal, davvero ottimo autogoal), oppure ancora con la censura che avete applicato proprio ai commenti ritenuti “blasfemi” o “provocatori”. Questa è una palese contraddizione. Pretendete la libertà di affermare qualsiasi scemenza lamentando una presunta “censura” a vostro danno e poi siete i primi a censurare chi la pensa in maniera diversa da voi. Ma tu, anonimo Tommasi, leggi quello che scrivi oppure scrivi minchiate a casaccio?

L’ultima parte del Tommasi-pensiero riportato qui sopra è imbarazzante. Vuoi paragonare l’omosessualità ad una malattia? Sei libero di farlo. Ma almeno scegli una malattia che si possa guarire. Altrimenti il paragone non è molto proficuo. Tu, Carletto, Volpastren, Babinix ripetete allo sfinimento la scemenza più ridicola della terra: l’omosessualità è una malattia da cui si può guarire. Poi per “spiegare” gli effetti della nascita di un figlio omosessuale scegliete malattie incurabili. Seconda contraddizione, secondo clamoroso autogoal.

In pratica, anonimo Tommasi, stai dicendo che le teorie riparative sono una fesseria. E noi ti diamo ragione. Le teorie riparative sono una fesseria.

Il buon cattolico, dinanzi a questi problemi, è normale che auspichi nella guarigione del proprio figlio/a e, se davvero credente, saprà vivere la Croce con fede e preghiera, richiedendo a Dio la guarigione della propria creatura, dato che Dio tutto può.

Ora non ci tediate con una lunga serie di miracoli garantiti al limone. Già perchè nella tradizione popolare (quella a cui tu ti appelli più tardi) la guarigione da malformazioni, sordità, cecità ed altre “disgrazie” simili è associata ad un miracolo.

Ed i miracoli non avvengono tutti i giorni, come tu anonimo Tommasi mi insegni.

Perchè allora torturare le nostre palle con queste testimonianze assurde di presunti omosessuali che sono guariti grazie alla preghiera? Perchè dichiarare che il 66% degli omosessuali può guarire con le vostre terapie riparative? Caspita, sarebbe bello se anche gli storpi oppure i ciechi ed i sordi potessero guarire nel 66% di casi. Perchè non provate a fare statistiche sulla guarigione dei sordi e dei ciechi invece di rompere le palle al prossimo con dati inutili (perchè non provengono da una peer review seria)?

Di grazia, anonimo Tommasi, quale percentuale di paralitici ha guarito la Madonna di Lourdes? E quante persone hanno ritrovato la vista? Che mi risulti c’è un costante flusso di malati che si recano in pellegrinaggio per chiedere “la grazia”. Perchè i gay sono così fortunati e ricevono “la grazia” anche stando a casa loro, per giunta con tanto di percentuale di successo garantito?

Anonimo Tommasi, direi che il tuo esempio è davvero un pessimo esempio e dimostra quanto sia inutile il vostro tentativo di giustificare il vostro pensiero.

Sparate soltanto stupidate. Ed il vostro tentativo di giustificarle vi rende ancora più ridicoli.

Il delirio non è ancora finito. Scrive infatti l’anonimo Tommasi.

Ogni genitore degno di tal nome – poi esistono anche quelli che i bambini li abbandonano o li buttano nel cassonetto – pensa di avere un figlio o una figlia in grado di dare una discendenza sana.

Dunque, nella testolina dell’anonimo Tommasi c’è una simpatica equazione: il genitore sano sogna un figlio che fornisca una discendenza sana. Equazione condivisibile. Ma cosa fare quando il figlio non può dare una discendenza sana? Lo sopprimiamo?

Carissimo anonimo Tommasi, faccio presente che ci sono genitori che abbandonano i bimbi oppure li buttano nel cassonetto. Ed altri, ancora più disgraziati, che vi chiedono aiuto per capire come gestire, ad esempio, la tossicodipentenza. Già perchè oggi Carletto ci “racconta” a modo suo (cioè copiaincollando allegramente) come gestire queste dipendenze perchè molti genitori “che sono seriamente preoccupati della salute dei propri figli” scrivono a lui (disgrazia!) per chiedere aiuto. Un solo commento: dalla padella alla brace!

Anonimo Tommasi torno a chiederti come deve comportarsi un genitore cattolico quando il legittimo desiderio di procrastinazione della specie viene vanificato da un figlio non “perfetto”. Non è chiaro nel resto del suo articolo come deve comportarsi un genitore cattolico quando il figlio non potrà mai procreare. E questo dubbio ci inquieta, sinceramente!

Attenzione al prossimo autogoal. Inizia un pippone in cui l’anonimo Tommasi ci parla della saggezza popolare.

Se ci fate caso, anche chi ha la benedizione di un figlio desideroso di farsi prete o di farsi suora, perché chiamati, spesso reagisce con delusione e tenta persino di fare cambiare strada al figlio/a, addirittura con minacce e ritorsioni. Non è bello, nel caso di un figlio che segua Cristo, ma comprensibile.

Ammettiamo per un attimo che l’anonimo Tommasi abbia ragione. Non posso confutare le ipotesi dell’anonimo, quindi le prendiamo per buone. Cosa afferma, dunque, il Tommasi? Afferma che un figlio che desidera diventare sacerdote viene percepito dalla famiglia come una disgrazia. Una disgrazia che deve essere sanata, al punto che, stando alle parole del Tommasi, alcuni genitori arrivano a minacce e ritorsioni per “curare” il figlio dalla malattia sacerdotale. Già perchè il Tommasi non lo scrive chiaramente, ma viste le frasi precedenti sembra di leggere una certa comprensione per quei genitori che scelgono di far cambiare idea al proprio figlio che desidera diventare sacerdote, per quei genitori che scelgono di curare l’orientamento sacerdotale del loro figliolo. Ora l’anonimo Tommasi si produce in un passaggio delizioso.

nella vulgata, che raramente si sbaglia, l’omosessualità è vista quale anormalità, anomalia, fuori delle regole della natura e, cattolicamente è un orientamento o atteggiamento che va curato e sanato con attenzioni pastorali ed anche mediche

Ecco il famoso appello alla folla, alla pancia della gente. La vulgata si sbaglia raramente. Allora fanno bene i genitori a minacciare e ricattare i figli che scelgono di diventare sacerdoti, minacciando la procrastinazione della specie interrompendo la procreazione!

Si confondono nuovamente i concetti matematici di norma (e di normalità) con quelli della vulgata. Ipotizziamo che questa confusione sia soltanto frutto della profonda ignoranza (perchè l’anonimo Tommasi evidentemente ignora molti concetti, anche matematici). E non si capisce per quale ragione l’omosessualità è “anormale” mentre il sacerdozio è un dono: statisticamente entrambe sono lontane dalla norma. Il sacerdozio molto più dell’omosessualità. Statistiche alla mano, è molto più anormale essere sacerdoti che omosessuali. Eppure tutto questo sfugge all’anonimo Tommasi. Forse il fuoco che lo pervade, il fuoco dell’odio omofobo, gli impone di sparare scemate senza rendersi conto di quante zappate si stà dando sui piedi. Cieco e sordo, insensibile al dolore, continua.

Diverso il caso di chi, sapendo bene di essere contro-natura, dunque sovvertitore del Creato e contrario ai voleri di Cristo, pretende di imporre come regolare un modello che naturale non è.

Siamo nel caso dell’apologetica omosessualista, condotta che offende sia la ragione che Dio, nondimeno offre ai bambini una visione innaturale della vita stessa.

Complimenti all’anonimo: è riuscito a concludere un intero pensiero senza parlare della differenza (frutto solo di una distorsione tutta interna alla mente dei Pontifessi) tra gay ed omosessuali. Sfuggono all’anonimo le parole del Card. Martini. Sfugge la distinzione tra Chiesa e Stato. Sfugge all’anonimo che la Chiesa è libera di non prendere neppure in considerazione il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Ma allo stesso tempo questo non deve impedire allo Stato (che è cosa ben diversa dalla Chiesa) di valutare l’estensione di alcuni diritti anche alle “same sex couples”. Tra le righe dell’ultima frase ci pare di intravedere un accenno velato all’idiozia più clamorosa tra quelle sostenute dagli amici Pontifessi: cioè l’equiparazione tra l’omosessualità e qualche forma di “scandalo” per i bambini.

Lo affermiamo con chiarezza: lo scandalo sono le parole usate dal sito Pontifesso. Lo scandalo sono i toni dei vari Carletto, Brunello, anonimo Tommasi e compagnia cantante. Ed in questo, WOT ci assiste, impedendo un facile accesso al sito dei Pontifessi, anche grazie alla collaborazione con Facebook.

Concludiamo questo nostro brano parafrasando le parole dell’anonimo Tommasi.

Insomma, avere un figlio prete è davvero una sventura, perché il proprio figlio è orientato al peccato (non contribuendo alla procreazione) e nessun genitore di buon senso (cattolico) può volere che si danni l’anima; ecco perché occorre pregare, essere accanto alle famiglie toccate da un così grande dolore.

Questa non è cattiveria o insensibilità, ma è un invito a non disperare, dato che Dio è Infinita bontà e, se pregato con fede sincera, sa ascoltare i propri figli.

Le fonti delle odierne fesserie Pontifesse:

http://www.pontifex.roma.it.nyud.net/index.php/editoriale/il-fatto/11228-perche-un-figlio-gay-e-da-considerarsi-una-disgrazia-in-famiglia-poveri-genitori

http://www.pontifex.roma.it.nyud.net/index.php/opinioni/laici/11226-ha-usato-droga-e-qce-rimasto-sottoq-niente-panico-potrebbe-trattarsi-di-un-disturbo-di-derealizzazione-o-di-depersonalizzazione

25 pensieri su “Ma Tommasi dott. R. è cattolico?

  1. Andrea Laforgia (derealizzato)

    “Ciascuno di noi avrà, almeno una volta, sperimentato quel senso di estraneità e di irrealtà che ci allontana da un contesto sociale: siamo ad una festa, ad una cena, in compagnia di qualcuno e d’un tratto la scena si allontana con la stessa progressione con la quale noi ci sentiamo separati e isolati dentro noi stessi. L’isolamento emotivo sperimentato (l’estraniazione, appunto) è una forma elementare di derealizzazione.”

    Almeno una volta? MA QUANDO MAI???… A Carle’, i tuoi problemi non sono quelli di tutti!!!!

    Rispondi
  2. giux

    Il problema sono i preti.
    E bisognerebbe cominciare a applicare il codice penale, se un prete inneggia all’odio e alla discriminazione va rimosso dallo stato.

    Perchè?
    Riporto un commento:

    “ma sai, anche se scomode certe posizioni corrispondono di più a ciò che mi è stato insegnato da giovane…..
    specie in materia religiosa”

    Dunque… quello che dice il prete bigotto e ignorante, entra nella testa dei giovani (chi disse di non scandalizzare i nostri giovani???), li deforma la mentalità, crea il popolo ignorante.

    Quindi come i cattolici chiedono che siano controllate le omelie dei mullah, che non inneggino al terrorismo etc, così si può chiedere che siano monitorate le omelie dei preti, che non siano in contrasto con i nostri valori costituzionali.

    Rispondi
      1. Caffe

        I preti si scandalizzano per il modo di vestire secolare, specialmente per quanto riguarda le donne; ma loro indossano una sottana, sia pure nera, a volte abbinata ad un negligee bianco traforato; sembrano clienti di Dolce e Gabbana, è il caso di dire: da che pulpito viene la predica.

        Rispondi
  3. giux

    Ah dimenticavo… io da bambino sono stato scandalizzato molto dall’ignoranza di questi cattolici! Ero forse un bambino giustamente scandalizzabile?

    Rispondi
  4. francesco

    bobby griffith si sta rivoltando nella tomba….provo un semplice disgusto nei confronti di questi criminali che aggiungono ulteriore discriminazione all interno delle famiglie.
    la madre di bobby griffith era come volpe.
    risultato? il suicidio del figlio.
    con la differenza che LEI cambiò(tardi purtroppo) , capendo che non c era nulla da curare.
    volpe , assieme al suo fidato tommy, direbbe “oh beh, l avrà voluto Dio. e si vede che non si è impegnato abbastanza, altrimenti ce l avrebbe fatta. ma sempre meglio che avere un figlio gay”.

    è un metodo di aborto del figlio DOPO la nascita, ecco cos è.
    questo si che è un omicidio.

    Rispondi
    1. giux

      ma x loro gli omosessuali non sono esseri umani… bensi subumani.. quindi il problema non si pone …
      e poi ci vengono a dire che il loro sito è adatto ai minori!!!!
      Bahhhhh

      Rispondi
      1. francesco

        no, per loro gli omosessuali non sono umani quando gli fa comodo, poi diventano subito umani sempre a seconda di quando gli è più comodo affermarlo.

        va da sè comunque che il 90% delle volte considerano gli omosessuali non umani, ma nemmeno degli animali, ma delle bestie al di fuori del creato.

        Rispondi
          1. Andrea Laforgia (derealizzato)

            Ragazzi, ho appena letto su Repubblica:
            “E’ stata riammessa alla competizione per Miss Universo Canada la transgender Jenna Talackova, 23 anni. Lo scrive la Cnn. La sua esclusione, nelle scorse settimane, motivata dal fatto di non aver dichiarato agli organizzatori di essere nata uomo, aveva scatenato furenti polemiche. Una petizione online ha raccolto 41.000 firme per la sua riammissione. Jenna potrà partecipare a condizione che “rientri nella definizione di genere prevista dal Canada”, affermano gli organizzatori.
            Jenna si era iscritta al concorso di bellezza senza specificare di essere nata uomo. Ma uno degli organizzatori, insospettito, le fatto una serie di domande finchè lei non ha finito per raccontare la verità: è conosciuta come donna dall’età di 4 anni, ha cominciato le cure ormonali a 14 anni e ha subito l’operazione chirurgica di assestamento a 19 anni. A quel punto è scattata l’esclusione immediata dalla gara, e le sue foto sono state subito ritirate dal sito del concorso. Ora, a meno di nuovi colpi di scena, potrà partecipare alla selezione, 65 le finaliste, per poter rappresentare il Canada al concorso di Miss Universo “

            Aspettatevi una lunga geremiade volpesca su quanto questi organizzatori si meritino l’inferno! 🙂

          2. admin Autore articolo

            OMFG … Avevano appena finito di osannare gli organizzatori della manifestazione… E questi diabolicamente cambiano idea!

            Ora arriveranno inchieste e dossier di Carletto su Miss Universo. Basta WOT: ora Miss Universo.
            Ora arriveranno interviste a ripetizione di Brunello a tutti gli emeriti. Basta omosessuali: Miss Universo.
            Ora arriveranno articoli quotidiani dell’anonimo Tommasi che criticherà le operazioni di cambiamento del sesso.

            Chissà se Jenna si è fatta operare nella clinica Yanhee, in Thailandia 😉

          3. Alessandro M.

            Stamattina ho commentato la cosa nei commenti del relativo articolo, chiedendo un commento di Volpe. Ho come la vaga impressione che:

            1) Non mi pubblicheranno il commento
            2) Se anche me lo dovessero pubblicare, Volpe starà bello zitto

  5. Faunita

    Non per la prima volta leggo che l’omosessualità è paragonata ad un handicap fisico di cui vergognarsi, ecc. ecc. Perfino da parte di medici…. Mah… Ho diversi amici omosessuali e sono tutti persone fantastiche, en passant… Ed una delle mie più care amiche è sorda dalla nascita. Eppure non è una “disgraziata” né si vergogna o altro, anzi, vive la sua vita come tutti gli altri. Il pietismo mi è sempre sembrato un atteggiamento assai poco valido… Prima viene la persona, poi, forse, eventualmente, il suo handicap. Tanto per dirne una….

    Rispondi
    1. giux

      non cè però niente di cui vergognarsi negli handicap fisici o mentali.
      Cè da vergognarsi del proprio egoismo e della propria cattiveria, cè da vergognarsi di essere stati accusati di stalking, di appendere fegati ai citofoni e non è tanto normale arrampicarsi sui pali blu.

      Rispondi
      1. Faunita

        Anche Beethoven era sordo, eppure ha composto una musica che ti scioglie l’anima. E Stevie Wonder non ha bisogno di vedere per cantare a squarciagola. E Manzoni? Non furono gli attacchi di panico (fortissimi e ricorrenti) ad impedirgli di scrivere i Promessi Sposi… Non capisco perché per dar contro alle scelte affettive e sessuali di ciascuno lo si paragoni ad un “handicappato” come a sottintender che siano due categorie di persone di serie B, da guardare e scrollare il capo….

        Rispondi
        1. giux

          già hai ragione! Ma forse se consideri che questa è gente meschina tutto ti è più chiaro.
          Ah meschino nel senso etimologicamente siciliano del termine!

          Rispondi
      2. Caffe

        Caro giux, non sono d’accordo del tutto, ma ti capisco, dalla foto che annuncia il tuo post si vede che sei giovane ed in buona salute, non puoi vergognarti per handicap che non hai, io invece ho dei problemi fisici e devo aiutarmi con un bastone per deambulare; a parte che ho imparato il significato del termine “barriera architettonica” sulla mia pelle, mi incazzo come un picchio quando qualcuno mi tiene aperta una porta o mi da la precedenza in ascensore; non ce l’ho con chi lo fa, io farei esattamente la stessa cosa, a parti invertite, quel mio stato d’animo non è altro che una forma di vergogna per il mio stato, lo stesso meccanismo che spinge certi anziani ad essere acidi e scortesi; io non sono arrivato ancora a quello stadio, anzi, mattacchione come sono scherzo spesso alludendo ai miei problemi; cosa possiamo farci caro giux? C’est la vie!

        Rispondi
    2. admin Autore articolo

      Proprio queste tue considerazioni motivano il titolo dell’articolo. Ma siamo sicuri che l’anonimo Tommasi sia realmente cattolico?

      Rispondi
      1. Caffe

        Non so a chi era rivolto il tuo post, ma voglio risponderti io; probabilmente, purtroppo, molto probabilmente, tu, io e tanti altri abbiamo amici, conoscenti parenti o noi stessi, che hanno pulsioni pedofile; nella stragrande maggior parte dei casi, i normali freni inibitori, in gente educata ed istruita a sufficienza, bastano a contenere questo malefico impulso, che, se non rimosso completamente, peggio che vada, rimane confinato in un livello puramente platonico, ma non sempre è così, e così molti bambini vengono sottoposti ad abusi che fanno incazzare, giustamente, noi tutti, ma, nella stessa maniera, un esame di coscienza, dovremmo farcelo tutti.

        Rispondi

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