Voci in Rete – Padre Alberto Maggi



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Informazioni su sandro.storri

Progettista e sviluppatore di software precario (Sandro, non il software). Tipico prodotto delle periferie della capitale (aho!, che me 'mpresti na' sigaretta?). Appassionato di cinema e letteratura, usa l'italiano come un dialetto alternativo alla sua lingua madre, il romanesco. Sostiene la battaglia per i diritti civili anche se riconosce che spesso tratta la questione con degli incivili. Ha un pessimo senso dello humor e si vede, anche in questa breve biografia.

22 pensieri su “Voci in Rete – Padre Alberto Maggi

  1. Caffe

    Il cavallo di troia a voi non vi ha insegnato niente, a questo don dei miei stivali io avrei fatto domande un po più imbarazzanti.
    Ad esempio:
    Perchè una donna, nella chiesa cattolica, non abbia la possibilità di ricoprire incarichi di rilievo: neanche il parroco di Frattocchie possono fare; perché mai?
    Di tutte le nefandezze di cui si macchiano i preti, dagli intrallazzi politico economici alla pedofilia, ha qualcosa da dire?
    Di otto per mille, di esenzione Ici e di altre nefandezze clericali ha qualcosa da dire?
    Bibbia e Vangeli, considerati come verità rivelate e quindi come dogmi che devono osservare anche da quelli che, come me, alle stronzate riportate su questi tomi danno la stessa attendibilità degli oroscopi di Branko, ma almeno lui è più simpatico e modesto degli adoratori del “Dio degli Eserciti”.
    Amici pontilessi, occhio al cavallo di Troia.

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    1. Sandro Storri

      Caffe, con tutto il dovuto rispetto : non ti viene mai il dubbio che come esiste l’integralismo cattolico possa esistere anche un integralismo laico?

      sono andato da Padre Maggi con la mente ed il cuore aperti. non ho mai fatto mistero delle mie posizioni, sono anticlericale e pure massone, ma allo stesso tempo cerco non cadere mai nell’errore dell’integralismo. voglio ascoltare, voglio capire, voglio vedere da vicino. non voglio giudicare per partito preso, per generalizzazione, per assoluti. Per questo le domande sono aperte. non si tratta di domande “buone”, si tratta di domande “aperte”, che lasciano la possibilita’ di illustrare un pensiero che spesso viene zittito dai tempi e dalla censura televisiva.

      il fatto che un uomo come Padre Maggi esprima le idee che esprime non vuol dire implicitamente che sia un “cavallo di troia”. potremmo dire lo stesso dei vari Volpe, Di Pietro e tutti gli emeriti. tutti “cavalli di troia”? non so, non saprei. anche Magdi Cristiano Allam e’ un cavallo di troia, anche frate Cionfoli?

      io, da semplice uomo comune, posso solo rilevare delle affermazioni e poi confrontarle con le azioni conseguenti. vedo spesso contraddizioni. nel caso di Padre Maggi contraddizioni non ne ho ancora viste.

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  2. Caffe

    Sandro, con altrettanto rispetto ti faccio notare che si discute con persone disposte a cambiare idea o a fartela cambiare, loro, invece, hanno la loro verità in tasca e cercano solo di diffonderla, urbi et orbi, impermeabili alle obiezioni del resto del mondo; don Maggi ha modi affabili, ma gratta gratta, è tutta una razza. Con gente che vive di dogmi, e considera certi valori non negoziabili, di cosa vuoi discutere? Certe domandine, ribadisco, al don, io gliele avrei fatte, ma io non sono un bravo ragazzo.

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    1. admin

      Caffe sollevi un punto interessante: Certe domandine, ribadisco, al don, io gliele avrei fatte … Fino ad ora abbiamo cercato di non “svelare” le nostre carte troppo presto. Abbiamo cioè evitato di pubblicizzare le prossime interviste “in cantiere”. Questo ti ha impedito ovviamente di proporre le tue domande. Apro una domanda: vi piacerebbe in futuro poter proporre le vostre domande? Non posso promettere nulla, anche per le difficoltà tecniche derivanti dal collezionare le vostre domande potrebbero impedire la realizzazione di quanto ipotizzo.

      Interessa? 😀

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    2. Sandro Storri

      Caffe, neanche io sono un bravo ragazzo ma conosco il valore del rispetto per le idee e per il lavoro degli altri. Se ascolti bene le parole dette da PAdre MAggi ti accorgerai che ci sono degli elementi che potremmo definire “rivoluzionari”. Ad esempio quando fa riferimento alla “verita'” e dice — essere la verita’ piuttosto che avere la verita — . Questa affermazione apparentemente innocua e da “pretino” invece contiene elementi rivoluzionari da mettere in discussione l’intero impianto clericale del vaticano. Allo stesso modo ci sono altre affermazioni come, ad esempio, — e’ piu’ importante la dignita’ dell’uomo oppure la vita in assoluto? –. vatti a cercare i passaggi ed ascolta sia domande che risposte.

      Io non sono un giornalista e non pretendo di esserlo. Queste “interviste” sono solo il tentativo di documentare le idee delle persone raccogliendole dalla loro viva voce. Non sono andato da Padre Maggi con lo spirito di chi vuole mettere in difficolta’ l’intervistato, anche perche’ certe domande non sarebbe nemmeno corretto rivolgerle a lui. Sono andato da lui semplicemente perche sapevo qualcosa del suo pensiero e pensavo che potesse essere interessante farlo conoscere anche qui.

      Certo e’ che se fossi andato dal Cardinal Bertone, allora si che gli avrei fatto domande sullo I.O.R., sulla pedofilia coperta, sulle connivenze della chiesa con le organizzazioni neofasciste e tutto il resto.

      Ripeto, per formazione culturale combatto ogni forma di intolleranza e di razzismo. Un fascista che parla di “menare i rossi” e’ sullo stesso piano di un black bloc che parla di “menare i fasci”, non c’e’ differenza per me. cosi come non c’e’ differenza tra un clericale con i paraocchi ed un ateo/anticlericale con i paraocchi.

      I paraocchi non hanno colore, fanno buio per tutti, a prescindere.

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  3. Caffe

    Sandro, il il limite è il mio, mi scuso con te per il mio tono scorbutico, ma io non intendevo stigmatizzare in alcun modo la tua buona volontà nel cercare il dialogo con persone diverse da te, ne, tanto meno, pretenderò mai che tu debba rinunciare a farlo; rivendico però il mio diritto ad affermare quel che penso e che ho sperimentato più di una volta: con questa gente non si discute, scusa, l’immodestia, ma io da un prete, pastore tedesco in testa, non ho niente da imparare, mentre tutti loro hanno l’ ansia di insegnarmi, dalla culla alla tomba quello che dovo fare: esempio stupido, quindi tipico ddel sottoscritto: i preti sono celibi e quindi casti per voto, però devono dirti come scopare, ed il prepotente, l’intollerante sarei io? Io preferisco parlare di legittima difesa.

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  4. Gianfranco Giampietro

    Complimenti per l’iniziativa, davvero interessante!

    Pur non condividendo la fede e la “fiducia” nella teologia cattolica, condivido il pensiero sociale di Maggi. E anche nel caso di diversità di pensiero da parte mia, è indubbio il fatto che Maggi è un chiaro esempio di cattolico con il quale sia possibile discutere da punti di vista diversi, e questo è bene.

    Caffe, personalmente io condivido molta della tua insofferenza nei confronti della religione cattolica, d’altronde sono proprio io quello che definisce il monoteismo di derivazione mediorientale (ebraismo, cristianesimo, islam, ecc.) come una “maledizione” verso il genere umano, perchè alla base di una irrazionale e atavica pretesa da parte di un “Unico Dio” (ma in realtà la pretesa è da parte di coloro che lo seguono) di comandare e di decidere della vita e delle idee di tutti gli altri popoli e culture del pianeta (e grazie al cielo non ci sono ancora altri pianeti e forme di vita intelligenti da convertire), pena la sottomissione forzata o il fatto che per tutta la tua vita ci sarà sempre un rompiscatole che cercherà di convertirti con le cattive o, forse peggio, con le pallosissime “buone maniere” da “Mulino Bianco”.

    Però il fare di tutta l’erba un fascio è secondo me a priori un atteggiamento cognitivo sempre sbagliato.

    Salvo casi settari isolatissimi, praticamente ogni religione ha almeno un indirizzo di pensiero più razionale con il quale sia possibile dialogare. Persino nei monotonoteismi di derivazione o importazione mediorientale.

    Immagino che un ateo avrebbe comunque da commentare la negatività del ruolo delle religioni nella storia, che in un modo o nell’altro portano sempre gli uomini a dividersi (spesso anche a venire alle mani o alle armi) per questioni futili come il fatto che altri gruppi possano nutrire legittimi dubbi e perplessità nei confronti di certe “verità di fede”. In fondo non è forse vero che, dopo le questioni economiche e territoriali, la religione e le differenze culturali sono sempre state alla base di quasi tutti i conflitti e tutte le stragi della storia dell’umanità?

    In realtà penso che non sia così. Il problema non è la religione in sè, ma un certo preciso atteggiamento dogmatico e intollerante che tende a vedere tutto in “aut aut”, o bianco o nero. E’ l’idea secondo la quale esiste un pensiero “corretto”, una “verità”, in aperto contrasto con gli altri tipi di pensiero che, nella peggiore delle ipotesi, sono da contrastare e demonizzare, mentre nella migliore delle ipotesi si possono “tollerare” nella loro “incompletezza” o “inferiorità”.

    Tuttavia penso che l’ultimo secolo abbia ampiamente documentato il fatto che il fanatismo ideologico non è esclusivo delle religioni, ma anche delle ideologie laiche prive di “superstizioni” trascendentali. Per fare un esempio il “comunismo” di regime avuto in Russia e tuttora presente in Cina è a tutti gli effetti una “religione atea” con i propri dogmi e articoli di fede da seguire ciecamente se non si vuole essere “scomunicati” e privati dell’unica vera e giusta “salvezza”.

    Di contro quindi vi sono anche casi opposti in cui le religioni hanno atteggiamenti razionalisti e aperti al confronto. Il buddhismo filosofico è l’esempio che faccio di solito. Ma vale anche per il cattolico che discute come Maggi, almeno per come ho avuto modo di sentirlo fino ad ora.

    Penso che sia il caso di non confondere la religione cristiana con l’istituzione della Chiesa. La seconda in questione secondo me è irrecuperabilmente marcia (con tutto ciò che sappiamo: corruzione, banche di “Dio”, pedofilia, finte vocazioni, ecc.), ma questo mica significa che ogni prete che parla porti inevitabilmente a quel genere di pensiero irrazionalistico e “teocratico” a cui siamo abituati.
    Non dimentichiamo che anche persone come Giordano Bruno e Guglielmo di Ockham hanno avuto i loro “natali” in seno alla Chiesa Cattolica. Certo parliamo di poche illuminate “pecore nere” rispetto ad una massa di pecoroni bianchi, ma non va mai dimenticato.

    Non credo molto nemmeno nel cavallo di troia, perchè la gente intollerante non è in grado di fingere. Certo, possono sguazzare nei giri e rigiri di parole, come ha sempre fatto la Chiesa davanti alle dittature fasciste e come fa Volpe, ma alla fine ciò che uno pensa veramente traspare sempre in qualche modo. Quando i fanatici secoli fa hanno preso il potere e cominciato a portare l’europa nei suoi secoli bui, non lo hanno fatto con i giri di parole, ma con la forza.

    Chi non crede spesso può essere portato a vedere negativamente le religioni sulla base del fatto che, dl suo punto di vista, non sono da meno di storielline fantasiose e di superstizioni da casalinga.

    Ma secondo me le religioni non vanno valutate in base al fatto che siano “vere o no”, quanto piuttosto in base al loro impatto sociale. Molte religioni “pagane” per esempio sono sicuramente non “vere”, ma hanno un impatto positivo sulla cultura e sulla società. Lo stesso vale per quei cristiani che hanno una visione “umanistica” del cristianesimo (i pontifeSSi direbbero “cattocomunista”)… Non importa se quello in cui crede il cristiano “umanista” sia vero o no, il concetto dell’ama il tuo prossimo è comunque positivo. Quando Gandhi diceva che mettere DAVVERO in pratica gli insegnamenti di Gesù avrebbe davvero portato pace nel mondo, Gandhi non si riferiva alla fede cristiana (dato che Gandhi NON era cristiano), ma si riferiva ai contenuti sociali positivi del pensiero di Gesù. E c’è ancora gente che vive di questi contenuti sociali, cosa che io non giudico negativamente, indipendentemente da cosa credano dal punto di vista religioso. Queste ultime persone io so già che non cercheranno di impormi la loro fede, quindi possono credere a quello che voglio, ed io li ascolto volentieri.

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    1. Caffe

      Io non sono un non credente, semplicemente no riconosco nessun magistero a coloro che da sempre vogliono imporre il loro credo e, quando non sanno cosa rispondere alle obiezioni altrui, tirano in ballo i loro dogmi; tipo: il papa è infallibile o la madonna ha concepito e partorito quel capellone di Cristo rimanendo vergine. Non trovo possibile il dialogo con gente che per esempio considera la donna come l’animale domestico di casa, sempre pronta ad ogni sacrificio e riconoscente se, dal papà al marito non la gonfiano di botte, ce l’ho con loro perché considerano i credenti in altre fedi poco meno di poveri imbecilli e promuovono preghiere per convertirli alla vera fede, non ne posso più di gente che considera gli omosessuali dei malati disturbati di mente, le coppie di fatto concubini poco timorati di dio e destinati a sperimentare sulla propria carne la sua ira, gente che considera empi coloro che vorrebbero porre fine alla propria vita in maniera dignitosa solo perchè il loro dio non vuole. Potrei andare avanti per un pezzo, riconosco che ho dei pregiudizi nei confronti dei cornacchioni che qualcuno chiama preti, se vi piace chiacchierare con loro, fate pure, chi ve lo impedisce?

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  5. Gianluigi Loi

    l’intervista è molto interessante anche se non la ho seguita tutta. Ovviamente è bello sentire qualcuno per parla in modo civile e che non sbraita su omosessuali e altri temi. é innegabile, inoltre, che Maggi esprima posizioni precise sulla relazione fra Chiesa e Stato, riconoscendo una assoluta autonomia di quest’ultimo, con la glorificazione di Porta Pia. Sul piano teologico, però, non trovo differenze sostanziali con quanto scritto su Pontifex sul tema della relazione fra tradizione e interpretazione del messaggio cristiano. Maggi stesso dice (e non potrebbe dire diversamente) che cerca semplicemente di dire lo stesso messaggio di sempre con parole adatte al pubblico odierno. Lo stesso messaggio !!! Questo è per me difficile da condividere. Il problema non è come lo dici, ma il contenuto implicitamente reazionario descritto da Maggi e una concezione del rapporto fra verità e ricerca inaccettabile per la mentalità laica. In questo senso comprendo il concetto di cavallo di Troia. Mi pare, invece che l’intervista sia stata ben condotta e abbia consentito un approfondimento degli argomenti che uno stile più aggressivo avrebbe sicuramente limitato

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    1. admin

      Gianluigi: il fondamento su cui si basano il pensiero di Maggi e dei Pontifessi è comune, questo è fuori di dubbio. Ed anche il buon Caffe (che fa finta di essere burbero e corrosivo mentre è un pezzo di pane) tende a notare principalmente le similitudini tra Alberto Maggi ed i Pontifessi. Le differenze però sono evidenti: non solo nei modi, anche nei contenuti.

      A partire dalla stessa teologia e dalla stessa religione, Alberto Maggi arriva a conclusioni che troviamo condivisibili (come hai riportato tu stesso, ad esempio, l’autonomia che dovrebbe caratterizzare il rapporto tra Stato e Chiesa) mentre partendo dalle stesse radici gli amici Pontifessi arrivano a riesumare un concetto (la teocrazia) che appartiene al Medioevo. Le differenze, a partire da questa che sembra banale, diventano presto incolmabili. Confronta ad esempio cosa può pensare Alberto Maggi della convivenza tra persone dello stesso sesso e quello che invece postulano gli amici Pontifessi.

      Che dici? Ti ho convinto? 😉

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      1. Gianluigi Loi

        quello che non mi convince è che provano a portare avanti certe tesi senza avere abbastanza coraggio per dire che l’impalcatura che sorregge la loro fede è marcia all’origine, che se non si liberano del principio di autorità e del concetto di verità rivelata non potranno mai sostenere serenamente certi discorsi e faranno sempre battaglie di retroguardia, come eretici o mascalzoni, accettati solo perchè portano acqua al mulino della chiesa cattolica, ma mai come rappresentati autentici del cattolicesimo. Sui cristiani ho altre convinzioni

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    2. Caffe

      “l’intervista è molto interessante anche se non la ho seguita tutta”, Gianluigi, se era così interessante perché non l’hai seguita tutta? Sospetto che anche a te non piacciono troppo le pippe mentali di un don che si guarda allo specchio e ci considera come degli utili idioti, io con questa gente non ci ragiono, ho cose più interessanti da fare.

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      1. Caffe

        admin, visto la zizzania? Non mi hai convinto perché non c’è niente di cui convincermi, sono un talebano laico, solo che io non mi sognerei mai di giustiziare nessuno; per la mia salute fisico mentale però, devo tenermi lontano dai preti e dai loro manutengoli “laici”, se questo è reato, allora sono colpevole.

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        1. admin

          No, non mi sembra esista ancora questo reato… Tranquillo, al massimo qui parliamo. Ci confrontiamo. Magari abbiamo anche idee diverse. Ma non proponiamo il carcere per chi la pensa diversamente. 😉

          Rispondi
      2. Gianluigi Loi

        no ti sbagli. la stavo ascoltando prima di partire per lavoro. Sono arrivate due telefonate e sono dovuto uscire e sono tornato stasera … purtroppo l’esegesi mi interessa molto dal punto di vista intellettuale. Sulle pippe e sul don che ci considera utili idioti hai ragione in pieno e mi fanno ridere le contorsioni ideologiche di chi è costretto in un abito che non sente suo ed è costretto a infiniti giri di parole per servire la ragione e la fede, riuscendo solo a fare un minestrone incomprensibile

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    1. Gianfranco Giampietro

      Un comportamento, quello di Monti, a mio dire perfettamente laico. Nemmeno io ho l’abitudine di inginocchiarmi davanti a nessuno e di baciarne l’anello. Posso capirlo da parte di un fervente cattolico, ma non capisco perchè debba per forza farlo qualunque personaggio pubblico ricevuto dal Papa. Sembra quasi che l’essere Presidente italiano del Consiglio o della Repubblica imponga il fatto di doversi inginocchiare davanti al Papa perchè l’Italia è uno Stato vassallo del Vaticano. Il fatto di baciare o meno l’anello e inginocchiarsi è una questione puramente personale, dipende se il Presidente in questione vede nel Papa il Vicario di Cristo o il semplice rappresentante di una religione qualsiasi. Dubito che Buttiglione si inginocchierebbe al cospetto del Dalai Lama o della massima carica religiosa della Chiesa Ortodossa o dell’Islam. Lo so bene che Volpe vorrebbe che in Italia solo i cattolici potessero ricoprire cariche politiche e amministrative (del resto Volpe predica addirittura di togliere i figli a chi non li educa in maniera cattolica), ma un giorno potrà anche capitare benissimo un Presidente del Consiglio ateo che si limita a dare la mano al Papa come si fa con qualunque altro Capo di Stato estero, non certo a baciargli l’anello. Anzi, sicuramente abbiamo già avuto presidenti atei, l’abitudine di dichiararsi sempre cattolici e credenti è solo per non avere scocciature da parte dei bigotti che pretendono che solo i cattolici possono governare questa nazione.

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