Strafalcioni assortiti

 

"Yes, you fail that much"

I cretini sono sempre più ingegnosi delle precauzioni che si prendono per impedire loro di nuocere

Legge di Murphy

 

Oggi il Nostro si lascia a dichiarazioni alquanto deprimenti, per conto terzi o direttamente, come già fatto notare più volta qui non pare ci sia molta differenza. Iniziamo con la cara Assunta:

“Cittadinanza ai figli degli immigrati? Li adotti Napolitano. L’Italia pensi prima alle esigenze dei connazionali”: lo dice donna Assunta Almirante. Donne Assunta, sia il Presidente della Repubblica, che il neo ministro Riccardi premono per il si alla cittadinanza in favore dei figli dei migranti nati in Italia, lei che cosa ne pensa? “questo Paese è strano. Tanti nostri connazionali non arrivano alla fine del mese, dormono sotto i ponti, non hanno casa, e noi ci preoccupiamo degli stranieri. Diamo a loro le case popolari, i sussidi ed ora anche la cittadinanza, ma siamo diventati tutti scemi?”.

Insomma il Brunello-Assunta-pensiero è piuttosto chiaro: no alla cittadinanza agli immigrati. D’altronde con questa come potrebbe il Nostro continuare a prendersela con i diretti interessati?

Ma sin qui siamo ancora nell’accettabile, o almeno secondo i parametri di Volpasten. Notiamo infatti poche righe dopo un fremito di ultra-nazionalismo all’Americana:

Il Presidente va in Europa a pellegrinare, ma questa Europa e l’Euro ci stanno rovinando, sarebbe ora e meglio uscire dalla Comunità”.

Invero se proprio volessimo trovare un φαρμακός pharmakòs (n.b.: capro espiatorio greco) dovremmo quanto meno rivolgerci alle riserve della Germania, mitigata fortunatamente dai mercati, nei confronti degli EuroBond. Ma dubito che costei abbia letto le ultime notizie dall’estero in quest’ultima settimana.

D’altronde che aspettarsi da chi sostiene, direttamente o appoggiando altri, che l’Europa è un complotto massonico?

Passiamo poi direttamente all’edit(t)oriale della Volpe. Notiamo infatti, tra le solite idiozie omofobe, una castroneria di quelle già descritte da GG:

Nel mentre, Servizio Pubblico di Santoro si dedica al solito attacco laicista contro la  Chiesa cattolica.

Vauro ed accoliti, incitano il pubblico a dire che la  Chiesa cattolica italiana debba pagare l’Ici sugli immobili dediti ad attività non strettamente di culto.

Incita? vediamo un po’:

httpv://www.youtube.com/watch?v=_baBCAHYlyo

Una battuta. Era una battuta. E il pubblico ha risposto sua sponte. Dov’era l’incitazione, Bruno?

E il seguito è ancor peggio:

La Chiesa italiana, a nostro parere, ben farebbe a rinunciare a questo privilegio. Tuttavia, nella distorta informazione, si trascura di dire che non solo la  Chiesa cattolica gode del privilegio, ma anche tutte le altre confessioni. Altrimenti la norma sarebbe incostituzionale.

Peccato che l’esenzione sui luoghi di culto si basi sull’Articolo 7 e che tale articolo stabilisca che per tale esenzione sono necessari dei patti con le confessioni. Patti che, al di fuori della Chiesa Cattolica e poche altre (guardacaso in maggioranza cristiane), non mi risulta ci siano:

Al solito: Chiagni e Fotti. Con tutto il rispetto…

Poi arriva l’ennesimo emerito che mette bocca su delle profezie dando a bere di conoscerle meglio dei loro scrittori:

“i conterranei e contemporanei di Gesù, leggendo male quello che avevano proclamato i profeti, pensavano ad un condottiero, ad una specie di liberatore vincente, che potesse fare piazza pulita, in modo violento, dei nemici.

La profezie sicuraemnte più sbandierata è quella d’Isaia, ma partiamo da quella di Michea (5,1):

Ora, o figliuola di schiere, raduna le tue schiere! Ci cingono d’assedio: colpiscon con la verga la guancia del giudice d’Israele! Ma da te, o Bethlehem Efrata, piccola per essere tra i migliaia di Giuda, da te mi uscirà colui che sarà dominatore in Israele, le cui origini risalgono ai tempi antichi, ai giorni eterni. Perciò egli li darà in man dei loro nemici, fino al tempo in cui colei che deve partorire, partorirà; e il resto de’ suoi fratelli tornerà a raggiungere i figliuoli d’Israele. Egli starà là e pascerà il suo gregge colla forza dell’Eterno, colla maestà del nome dell’Eterno, del suo Dio. E quelli dimoreranno in pace, perché allora ei sarà grande fino all’estremità della terra.

Sin qui pare filare, seppur quel Efrata sia curioso. Pare infatti riferirsi a Efrath (Efratah), seconda moglie di Giosuè del clan di Bethleem. Ma vediamo più là come le attese vengano smentite ancora una volta:

E sarà lui che recherà la pace. Quando l’Assiro verrà nel nostro paese, e metterà il piede nei nostri palazzi, noi faremo sorgere contro di lui sette pastori e otto principi di fra il popolo. Essi pasceranno il paese dell’Assiro con la spada, e la terra di Nimrod nelle sue proprie città; ed egli ci libererà dall’Assiro, quando questi verrà nel nostro paese, e metterà il piede nei nostri confini.

[http://www.transcripture.com/italiano-italiano-michea-5.html]

Insomma, anche se Bethleem fosse Betlemme di Galilea pare piuttosto difficile che questa profezia si riferisca a un servo sofferente. Ma passiamo a Isaia:

Perciò il Signore stesso vi darà un segno: Ecco, la giovane concepirà, partorirà un figliuolo e gli porrà nome Emmanuele. Egli mangerà crema e miele finché sappia riprovare il male e scegliere il bene.

Insomma anche qui parrebbe filare. Eppure…

 

II testo d’Isaia, sul quale si basa Matteo, è il seguente: «Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele. Egli mangerà panna e miele finché non imparerà a rigettare il male e a scegliere il bene. Poiché prima ancora che il bimbo impari a rigettare il male e a scegliere il bene, sarà abbandonato il paese di cui temi i due re. Il Signore manderà su di te, sul tuo popolo e sulla casa di tuo padre giorni quali non vennero da quando Efraim si staccò da Giuda» (Is 7, 14-17); anche se, com’è ovvio, Matteo sceglie soltanto la prima frase riproducendola cosi: «Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, [aggiungendo subito dopo] che significa Dio con noi» (Mt 1, 23).

Tralasciando lo studio della profezia, che si riferisce a tutto un altro contesto e periodo che nulla ha a che vedere con Gesù, concentriamoci sul concetto di “vergine”:

In una versione greca molto lacunosa della Bibbia dei Settanta la parola ebrea “almah”, che significa “ragazza”, è stata tradotta per «vergine» e, mantenendo questo grave errore, Matteo (ma in realtà altri che aggiunsero la parte iniziale del suo vangelo in un secondo momento) costruì l’ennesima invenzione profetica su cui basare la presunta veridicità della sua narrazione relativa alla nascita di Gesù.
Sostenere, come fa la Chiesa cattolica, che l’ almah d’Isaia è una vergine, significa mantenere in modo consapevole un chiaro inganno a fini dottrinari soprattutto quando tutte le altre almah bibliche sono state tradotte correttamente con il termine «fanciulla», come si può vedere nel caso delle almah dei Proverbi e delle almah del Cantico dei cantici che, secondo quanto si deduce dal contesto narrativo, hanno rispettivamente perso la loro verginità a conseguenza del «sentiero dell’uomo» e delle loro attività in un harem reale.
Tutte le altre versioni indipendenti, o semplicemente non cattoliche, della Bibbia hanno tradotto almah con fanciulla, e ciò risulta logico non soltanto per quello che abbiamo già detto, ma anche per tutto ciò che dice poi Isaia nel suo stesso testo. All’inizio, il profeta si concentra unicamente sul nome che avrebbe avuto il figlio, ignorando in modo assoluto la madre, cosa assurda se si fosse trattato veramente di una vergine sul punto di partorire. Per concludere, Isaia identifica perfettamente la fanciulla come una sua contemporanea quando, dopo aver fatto un minuzioso rapporto su quanto accadeva all’epoca nel regno di Giuda «prima ancora che il bimbo impari a rigettare il male e a scegliere il bene», aggiunge: «Poi mi unii alla profetessa, la quale concepì e partorì un figlio. Il Signore mi disse: “Chiamalo Mahèr-salàl-cash-baz, poiché, prima che il bambino sappia dire babbo e mamma, le ricchezze di Damasco e le spoglie di Samaria saranno portate davanti al re di Assiria”» (Is 8, 3-4).
Risulta perciò evidente che almah è la giovane profetessa che ha già partorito un figlio, nato necessariamente durante il periodo compreso tra il 735 a.C. (data pili probabile) e il 721 a.C. (data della conquista assira di Samaria). A tale figlio Isaia assegna due diversi nomi: Emmanuele (Dio o la Gioia è con noi), che tranquillizzava Giuda e concordava con la prima parte della sua profezia, e Mahèr-salàl-cash-baz (la disgrazia è con voi), in linea col secondo annuncio oracolare sulla fine di Giuda e l’esilio babilonese.

[http://vangelo.wordpress.com/2008/06/18/iside-la-madre-di-dio-vergine-madre-e-regina-del-cielo-la-maria-dei-cristiani/ citato da GG: http://pontilex.org/2010/11/risposta-diretta-a-don-marcello-stanzione/comment-page-1/#comment-3931]

 

L’analisi è appunto corretta, e si può notare questo strano scalo temporale già nei versi successivi:

Ma prima che il fanciullo sappia riprovare il male e scegliere il bene, il paese del quale tu paventi i due re, sarà devastato. L’Eterno farà venire su te, sul tuo popolo e sulla casa di tuo padre dei giorni, come non s’ebbero mai dal giorno che Efraim s’è separato da Giuda: vale a dire, il re d’Assiria.

[http://www.transcripture.com/italiano-italiano-isaia-7.html]

Insomma, la solita storia del bue che dal cornuto all’asino.

Finiamo con un conato d’incoerenza del caro Stanzione, che sprezzante dell’arringa contro il paganesimo ecclesiale se ne esce con una Medaglia Miracolosa degna di Fanzaga:

La Medaglia  Miracolosa (M. M.) fa parte della storia della associazione cattolica internazionale Legione di Maria (L. M.) a cui essa è strettamente unita; così troviamo scritto in un’appendice del manuale della legione, ove si afferma che: “Non per un proposito deliberato, una statua, modello 1830, dell’Immacolata, ornava il tavolo della prima riunione, eppure essa riassumeva efficacemente la devozione dell’organizzazione che lì nacque”. La Madonna della Medaglia è dunque presente al momento della nascita di tale associazione il cui programma è straordinariamente contenuto nella M.M. Da quel primo incontro, entrò nella legione l’uso di diffondere la M.M. e di recitare ogni giorno, nella Catena (preghiera della legione), l’invocazione: “ O Maria concepita…..”. La provvidenzialità di tale evento, dice il testo,m si può ricavare dal fatto che la stessa Medaglia ci presenta Maria Immacolata Concezione, madre e Mediatrice come è onorata dalla legione, dal fatto che nel verso della medaglia compaiono i due cuori di Gesù e Maria uniti nella compassione e perciò stesso sorgenti di quelle grazie che il legionario chiede di poter portare agli altri. Combinazione non meno significativa fu i fatto che mentre si celebrava, in Francia, il centenario dell’Apparizione del 1830, il Card. Verfier, Arcivescovo di Parigi aprì l’udienza nella quale veniva approvata la legione: “Così possiamo dire che la medaglia è stata assimilata dalla legione, in modo che la missione del legionario, include quella della medaglia. Il legionario è quasi una M. M. vivente, umile strumento delle grazie concesse al mondo della Madonna”.

Quando si dice che i mali non vengono mai da soli, eh Volpe? 😀

 

Fonte della rassegna stampa PontifeSSa: http://www.pontifex.roma.it/index.php/interviste/politici/9608-almirante-no-adozione-per-gay-i-bambini-diventano-come-loro-la-chiesa-sia-chiara-immigrati-prima-gli-italiani-via-dalleuropa; http://www.pontifex.roma.it/index.php/editoriale/il-fatto/9607-israele-qparadisoq-gay-il-denaro-non-puzzahttp://www.pontifex.roma.it/index.php/interviste/religiosi/9605-mons-bertoldo-avvento-tempo-di-vigile-attesa-del-salvatore-cristo-ci-libera-dalla-pigriziahttp://www.pontifex.roma.it/index.php/opinioni/consacrati/9603-la-legio-mariae-e-la-medaglia-miracolosa

11 pensieri su “Strafalcioni assortiti

    1. Gianfranco Giampietro

      Mi è venuta la Sindrome di Roberto Giacobbo… e se gli errori di Bruno Volpe fossero un codice segreto che tra le righe nasconde un qualche tipo di messaggio occulto? 😆

      Rispondi
  1. Gianfranco Giampietro

    “Cittadinanza ai figli degli immigrati? Li adotti Napolitano. L’Italia pensi prima alle esigenze dei connazionali”

    Vorrei chiedere una cosa che non so… ma i figli di stranieri che nascono in un’altra nazione, acquisiscono la cittadinanza del paese d’origine dei genitori ? No, perchè se non possono avere nè quella del paese in cui nascono, nè quella del paese d’origine dei genitori, come funziona ? Scusate, ma sono ignorante su questo argomento…

    Rispondi
    1. Gianfranco Giampietro

      Ah, già che ci sono, un’altra curiosità che ho sempre avuto… ma se un bambino nasce su una nave in mezzo all’oceano o durante un viaggio in aereo, cosa si mette come luogo di nascita? scusate, sono off topic, ma è la curiosità xD

      Rispondi
      1. Compagno Z

        Gianfranco, per rispondere alla tua domanda bisognerebbe fare un discorso lungo e complesso ma cercherò di semplificare all’estremo:

        Caso 1: figlio di genitori immigrati che nasce in territorio italiano: in questo caso non c’è il cosidetto ius sanguinis (perchè nessuno dei due genitori è italiano) e perciò, non esistendo il c.d. ius soli, il figlio acquisisce la cittadinanza dei genitori, secondo le norme degli Stati di origine, ma una volta maggiorenne se è ancora residente in Italia può chiedere di ottenere anche la cittadinanza italiana. Se decide di chiedere la cittadinanza italiana a seconda dei casi il soggetto in questone potrebbe avere sia la doppia cittadinanza (italiana e straniera) o una sola, quella italiana, se la legge del paese di origine non ammette la sussistenza di due cittadinanze diverse (come accade ad esempio negli USA);
        Caso 2 figlio di un italiano/a e di uno/a straniero/a: in questo caso non ci sono problemi (dal punto di vista della legge italiana), il figlio di un/una nostro/a connazionale e di un cittadino straniero è cittadino italiano perchè sussiste o per parte di padre o per parte di madre lo ius sanguinis ed il figlio “eredita” per così dire la cittadinanza del genitore italiano
        Caso 3 figlio nato a bordo di una nave o di un aereo: qui non rileva la cittadinanza originaria dei genitori ma, per accordi internazionali firmati da quasi tutte le nazioni, rileva la bandiera battuta dal mezzo a bordo del quale nasce il/la bambino/a. Bisognerà quindi andare a controllare gli appositi registri.

        Se hai qualche altra domanda chiedi pure e ti sarà risposto 😉

        Rispondi
  2. admin

    La panzana della M.M. (medaglia miracolosa) non è ancora conclusa… Torna a pontificare Strazione (ma come, i sacerdoti non dovevano dedicarsi alle parrocchie e non perdere tempo con libri tv ed internet?)…

    http://pontifex.roma.it.nyud.net/index.php/opinioni/consacrati/9615-lassociazione-figlie-di-maria-e-la-medaglia-miracolosa

    Faccio presente che il rito Ambrosiano nacque proprio per contrastare la deriva del culto che, ai tempi di Ambrogio, stava portando la sua attenzione su Maria, spostandola da Cristo. Pertanto tutto questo clamore attorno alla MM ed alla legione di Maria ricade perfettamente nell’apostasia che Ambrogio combattè ai suoi tempi… 😉

    Rispondi

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