Il pensiero di Brunello in liquida…

Dovremmo rivendicare, nel nome della tolleranza, il diritto a non tollerare gli intolleranti

Karl Popper

Senza passare per le presentazioni, dirò semplicemente che tenterò di fare un breve sunto dei recenti articoli recanti la firma del famoso Direttore non secolarizzato. Eviterò di citare gli altri proprio perché pleonastici e perché non è detto siano del tutto conformi alla sua idea, come dimostrato dalle innumerevoli volte in cui non sembrava davvero leggere ciò che pubblicava (vedasi diverse disamine proprio in questo sito, ché lui col cavolo che le fa notare 😉 ). Ordunque cominciamo… dal più recente. Quindi quello in cui presumibilmente il pensiero nella testa del Nostro s’era già formato ed è stato sufficientemente esplicato [Nota: tra parentesi quadre testo abbreviato]:

 

Mattanza di cristiani copti in Egitto, “colpevoli” di averprotestato per il rogo di una chiesa. Insomma, una strage consumata in base all’integralismo islamico. [Motivo per cui non bisognerebbe costruire una mosche a Milano come vorrebbero Tettamanzi e Pisapia. Ecco, questi sono] i buonisti della domenica. Ora che cosa diranno? Continueranno nella chimera di un dialogoimpossibile con certi barbari che ad ogni occasione manifestano il loro criminale disprezzo per i cristiani? [In Oriente, cioè quando non sono da noi essi sono signori della Guerra, da noi sono invece osannati come eroi.] E’ arrivata l’ora di dire basta, di parlare chiaro e di mettere fine a questa logica. I cattolici da anni dormono, dovrebbero svegliarsi dal letargo nel quale sono caduti e rispolverare il sano spirito di Lepanto. (http://www.pontifex.roma.it/index.php/editoriale/il-fatto/9105-pisapia-e-temmanzi-che-cosa-dite-sui-cristiani-copti) [E come farlo se non facendo scendere i Cattolici in politica come auspicato da Benedetto XVI? ma come se non riunirli onde formare questa Unità Cattolica?] La prima forma di unità, tuttavia, ci sembra il riconoscimento di quelli che si chiamanovalori non negoziabili. Questi sono la famiglia come società naturale fondata sul matrimonio tra uomo e donna e dunque sul rigetto di forme diverse di aggregazione (pensiamo alle unioni di fatto e alle coppie gay), la negazione di aborto e divorzio, il rigetto della contraccezione e dell’eutanasia e in dottrina sociale, la ricerca di forme che consentano un reale benessere condiviso, ossia il bene comune tanto contrario agli attuali valori e modelli di capitalismo sfrenato che travolgono l’uomo. Potranno farcela i cattolici? (Lo scopriremo nella prossima puntata… 😉 ) [Forse sì, ma noi pensiamo che prima debbano scindersi dai diversi partiti, che non li rappresentano appieno] Nel Pdl, a parte le generiche buone intenzioni, spesso troviamo manifestazione di cattiva sopportazione dei cattolici dei quali spesso si chiede solo il voto. Atteggiamenti gravi, forme di vita a dir poco imbarazzanti e atti di stregoneria come l’ampolla del Po, sono in netta antitesi con quello che predica la chiesa, al pari di valori del tipo: successo a scapito degli altri, scarsa solidarietà verso i meno abbienti e via discorrendo. (http://www.pontifex.roma.it/index.php/opinioni/laici/9104-i-cattolici-e-la-politica) [Ma che fare? Rifondare la DC? Chiediamolo al Monsignor Gerardo:] “mi sembra auspicabile anche se tanti dicono di no, che sarebbe anti storico. Io, al contrario, penso che sarebbe utile ricreare un partito di laici con ispirazione cattolica che possa fare da polo moderatore tra schieramenti spesso in contrasto e nei quali i valori cattolici risultano molto affievoliti”. In che senso sono affievoliti?. “Prendiamo il Pdl. Indubbiamente la presenza cattolica é molta, ma altri fattori di natura diversa offuscano la loro presenza. Nello schieramento opposto i valori dei cattolici magari trovano maggior attenzione sotto il profilo delle istanze sociali, ma mi sembrano non compatibili riguardo a iniziative di legge o teorie che proclamano eutanasia, aborto, coppie di fatto. Ricordo che queste categorie non possono andare in sintonia con il bagaglio culturale cattolico”. (http://www.pontifex.roma.it/index.php/interviste/religiosi/9103-i-cattolici-italiani-fondino-un-nuovo-partito-i-tempi-sono-maturi-forte-disagio-in-entrambi-gli-schieramenti) [Ma andiamo oltre: questo partito potrebbe essere in sintonia con Berlusconi? La delucidazione ci viene dall’emerito Monsignor Serafino Sprovieri. Al quale però non chiederemo in modo palese, quanto piuttosto se, tramite il Sacramento dell’Eucarestia, egli sia in totale comunione con Dio e quindi, per vie traverse, con questo progetto:] Eccellenza, lei amministrerebbe la comunione a Berlusconi? “dipende dal cuore col quale si accosta. Se ha cambiato vita e si é veramente pentito, direi di sì. Per come sono le cose oggi direi di no, sarebbe fuori luogo”. Per quale motivo? “la vita che conduce da quanto leggo, non é compatibile con la logica di Cristo, occorre un vero e reale pentimento. Indubbiamente negare la comunione durante la fila e in chiesa sarebbe uno scandalo e va evitato, ma nel caso in cui un prete si accorgesse della presenza di un fedele non in grado di riaverla, bene farebbe a dirlo prima. Santa Teresa diceva: una comunione basta a fare un santo, secondo questa logica oggi dovremmo avere tanti santi e constatiamo di no: vuol dire che spesso si va alla comunione quasi fosse una tradizione o una consuetudine e così non è”. (http://www.pontifex.roma.it/index.php/interviste/religiosi/9102-partecipare-alleucarestia-senza-lasciarsi-trasformare-non-serve-a-nulla-berlusconi-non-gli-darei-la-comunione-oggi-cambi-vita)

 

Sperando che questo articolo sia sufficientemente esplicativo e corretto (nel qual caso non lo fosse chiedo chiarimenti al diretto interessato onde correggere) lascio ai lettori ulteriori commenti. Secondo me, la cosa si commenta da sé.

6 pensieri su “Il pensiero di Brunello in liquida…

  1. pao

    “fondare un nuovo partito”..un´ottima idea pontifeSSa!
    E´proprio cio´di cui ha bisogno l´Italia!Un nuovo partito, magari fondato sulla cattoteocrazia ed il magistero…eccellente.
    Eppoi ce ne sono cosí pochi…..):D

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  2. diego

    ma … andare a far la comunione, confessione e a messa E’ una tradizione o consuetudine.
    E’ strano che i copti non debbano convertirsi (al cattolicesimo ovviamente), chissà come mai??

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