Cortocircuito

Cortocircuito: collegamento privo di resistenza tra due punti di un circuito. L’assenza di resistenza impone l’assenza di tensione e priva di limiti la corrente.

Perchè parliamo di cortocircuito? Perchè Brunello è in cortocircuito con se stesso.

Innanzitutto è in cortocircuito con se stesso quando parla di noi, tra le pieghe di un articolo il cui titolo ovviamente non lascia trasparire la presenza di messaggi a noi rivolti. Il titolo infatti menziona due personaggi saliti agli onori della cronaca per i loro comportamenti non sempre limpidi. E Brunello si erge a loro difensore. Similia similibus, nuovamente… E siamo già a due cortocircuiti.

Potete leggere la “perla” nella sua inderezza al seguente indirizzo:

http://pontifex.roma.it.nyud.net/index.php/editoriale/il-fatto/9010-perche-difendo-tedesco-e-lavitola

Dunque nell’articolo affronta argomenti che dovrebbe conoscere bene (visti i suoi trascorsi di fine leguleio del Foro di Bari) dimostrando che questi 25 anni di giornalismo (anzi no, questi 30 anni trascorsi come dilettante del giornalismo) hanno influenzato in maniera davvero negativa i suoi studi da avvocato. Straparla di procure che annaspano nel buio, quando l’unico che ancora annaspa è proprio lui, visto che ormai gli atti sono stati trasferiti alla procura di Bari. Straparla della presunta assenza di imputazioni precise, cosa che renderebbe vana la misura cautelare. Evidentemente Brunello non si è preso la briga di leggere gli atti delle varie procure.

Ma non vogliamo certo fare concorrenza al nostro Azzeccagarbugli Murattiano, quindi non contestiamo la sua arzigogolata e capziosa difesa di Tedesco, che serve soltanto per attaccare Vendola (tanto per cambiare).

Vogliamo invece riportare integralmente le parole che ci indirizza l’amabile Volpone:

L’ arte del linciaggio e dell’ insulto, appartiene e soggetti come quelli del sito vergogna che attacca chi non la pensa come loro: attendiamo con impazienza la legge detta bavaglio.

Questa volta hanno dimenticato, i fresconi, che chi scrive ha avuto una sentenza definitiva di assoluzione dalla Cassazione.

Da oggi risponderanno solo ai giudici, con me hanno chiuso.

Linciaggio? Insulto? A dire il vero, caro Brunello, dizionario alla mano, ci hai appena definito “stupidi”. Chi insulta? Chi pratica il linciaggio continuando a riversare accuse prive di sostegno nei nostri confronti? Chi minaccia sempre di usare la clava della legge presumendo di conoscerla (dopo aver dimostrato più volte invece una profonda radicale ed insanabile ignoranza delle tematiche legali)?

Vuoi cortesemente chiarire anche a noi il contenuto della sentenza di Cassazione? Sei stato assolto per quali reati? La Cassazione non entra nel merito di un procedimento. Il terzo grado di giudizio (la Cassazione appunto) ha come unico compito la verifica formale della corretta applicazione delle leggi nei precedenti gradi di giudizio. Puoi spiegarci come può la Cassazione giudicarti (ed assolverti) senza entrare nel merito delle accuse che ti sono state rivolte? Che ci risulti la Cassazione può al massimo annullare una sentenza. E quindi i giudici dei gradi precedenti procederanno a nuovo giudizio. Siamo sicuri che si tratta di una svista, avrai certamente voluto semplificare la realtà in modo che i tuoi lettori (dei quali devi avere davvero poca stima visto quello che scrivi) potessero comprendere facilmente la realtà. Ma noi, a differenza dei tuoi lettori, non ci fidiamo della tua parola. E verifichiamo quello che scrivi. E ci permettiamo di farti notare le stupidate che scrivi (come quando affermi di avere 25 anni di giornalismo sulle spalle quando sono invece 30) senza timore reverenziale dei tuoi fulmini.

A proposito di fulmini: che fine ha fatto la tua querela a Santoro? Sai per caso se è già stata archiviata? Oppure appena sei uscito dalla caserma i carabinieri hanno fatto una piccola pira catartica con la montagna di carta che li costringi ogni volta a consumare? Tienici aggiornati, mi raccomando, siamo davvero curiosi. Così come ci piacerebbe sapere che fine hanno fatto tutte le tue innumerevoli e fantasmagoriche denunce. Compresa quella contro tuo zio. E magari anche contro la biologa 26enne. Tienici aggiornati, te lo ripeto, ci teniamo particolarmente!

Perchè puntualizzi nuovamente la vicenda della tua assoluzione per le vicende passate mentre non spendi una parola per le vicende recenti? Questa dicotomia è imbarazzante, Foxy. Questo tuo silenzio è più forte di mille indizi, Brunello! Cosa hai fatto in questi due mesi (tutto agosto, quasi tutto settembre) di assenza dal sito Pontifesso? Eri in Messico come sostiene qualche tuo amichetto? Possiamo vedere i biglietti aerei con il tuo nome e le date di partenza/arrivo?

Citi poi la legge del bavaglio. E siamo al terzo cortocircuito. Stai molto attento: innanzitutto potrebbe ritorcersi proprio contro di te. Ed in seconda battuta, non trovi che sia ridicolo che tu manifesti questa eccitazione per una norma che il tuo stesso sito ha giudicato in maniera molto negativa pochi giorni addietro pubblicando le parole di Alessio Mannino?

http://pontifex.roma.it.nyud.net/index.php/editoriale/il-fatto/8988-il-comma-29-lammazza-blog

Ipocrisia allo stato puro; cortocircuito intellettuale. Sei inqualificabile, Brunello. Fai pulizia nella tua “redazione”, c’è qualcuno che ti rema contro, che rema contro i tuoi istinti, le tue pulsioni, la tua fregola. Ma principalmente fai attenzione al tuo peggior nemico: te stesso.

27 pensieri su “Cortocircuito

  1. Rosy

    Comunque è vero, come dice sempre il mio fidanzato , certi articoli sono inqualificabili , di un bigottismo ipocrita e nausenate !

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      1. Compagno Z

        A proposito, il caro Affus/Gladietor scrive solo per interposta persona? Non ha più il coraggio di propinarci i suoi deliri di persona? Mi sembra un comportamento un pò da coniglio per un che si definiva un “combattente della fede” o come cavolo voleva farsi chiamare

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      2. Compagno Z

        A proposito, il caro Affus/Cozza/GlaDIETOR non ci propina più si suoi deliri di persona? A deciso di comunicarceli solo per interposta persona? Mi sembra un comportamento un pò da coniglio per uno che si definiva “un difensore della fede”…

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        1. admin Autore articolo

          Lascio entrambe i commenti: tu hai innocentemente pubblicato due commenti che sono stati “intercettati” dal solito filtro antispam troppo solerte… Eccoli ricomparire entrambi. 😀

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  2. Compagno Z

    Viste le fesserie che scrive sullo svolgimento dei procedimenti giudiziari, da studente di giurisprudenza, sarei curioso di sapere chi è il demente che gli ha dato la laurea…
    Fare come Muhammar Ghedini (negare sempre e comunque l’evidenza cercando di salvare il salvabile) è un conto, in fondo lo pagano proprio per questo, anche se quando lo ascolti ti fa cadere le braccia e non solo quelle, ma imprecisioni simili (leggi ca##ate) da parte di quello che dovrebbe essere un avvocato è un altro…
    E non ci venga a raccontare che lui non a fatto i corsi di procedura civile e penale perchè sono esami c.d. “di profitto” (cioè sono esami che devi fare comunque qualsiasi sia l’indirizzo che scegli) in tutte le facoltà di giurisprudenza. … Ergo qui per me c’è sotto qualcos’altro di marcio… ma forse sono io che sono troppo sospettoso.

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    1. admin Autore articolo

      Nessuno replicherà mai alle sue castronerie con puntuali precisazioni sul suo bel sito Pontifesso. Qualsiasi commento “discordante” verrà censurato (con la scusa di non turbare le labili menti dei lettori Pontifessi). Si è costruito una torre d’avorio. Il fossato che lo separa dal mondo reale è sempre più profondo… Sob!

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      1. Compagno Z

        Questo era chiaro Admin ma non mi sembra di chiedere la luna. Vorrei solo sapere quale università ha frequentato, che indirizzo ha scelto (civilista o penalista), e quale era l’argomento della sua tesi di laurea (e qui non può tirare fuori la storia della privacy perchè la tesi di laurea è un atto pubblico). Non gli chiedo nemmeno con che voto si è laureato, visto che per me è una cosa molto relativa: conosco decine di avvocati che sono uscito con il 110 e poi al lavoro si sono rivelati degli emeriti incapaci…

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        1. admin Autore articolo

          E sia denuncia (ed anatema) anche per te! Hai osato mettere in dubbio le sue portentose e mirabolanti qualifiche! 😀

          Non è dato sapere come, dove e quando si sia laureato: sappiamo che era avvocato. E sappiamo che ha avuto (ai tempi) grane con la giustizia.

          Brunello nostro ha poi tirato fuori dal cilindro una sentenza (http://www.pontifex.roma.it.nyud.net/downloads/assoluzione.pdf) in cui si legge chiaramente l’assoluzione (giudizio di merito, formulato dall’appello di Lecce), ma manca l’indicazione del reato che gli era stato contestato. Visto che -a memoria- Brunello era coinvolto in almeno due diversi procedimenti, ci piacerebbe vedere almeno DUE sentenze di assoluzione (o comunque di prosciglimento dalle accuse).

          Urge spiegare che uno dei due procedimenti che hanno visto Foxy coinvolto alla fine del secolo scorso era relativo ad una presunta diffamazione da parte di Brunello nei confronti di un giudice di Bari. Ergo la competenza territoriale spettava, appunto, a Lecce (essendo coinvolto un magistrato di Bari).
          L’altro procedimento (anteriore a quello che vede coinvolta la procura di Lecce) lo vedeva imputato (come descritto nella documentazione all’interno dell’interpellanza parlamentare del suo concittadino avvocato) per reati legati alla distrazione di fondi (spero che il termine sia sufficientemente corretto)… Per quel processo è competente la procura di Bari… E non abbiamo traccia di sentenze di assoluzione da parte della procura di Bari (almeno a memoria non ne ricordiamo).

          Questa l’opinione di Brunello sull’accaduto:

          http://www.pontifex.roma.it.nyud.net/index.php/editoriale/il-fatto/6350-inevitabile-la-querela-le-calunnie

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  3. admin Autore articolo

    Riceviamo una mail di Brunello che innanzitutto ci riprende per un errore presente nel testo sovrastante (abbiamo scritto “indizzi” invece che “indizi”). Salvo poi farcire il resto della sua comunicazione con scempiaggini e castronerie assortite. Un esempio? Beh citiamo la frase con cui Foxy ci riprende bonariamente: indizi si scrize con una zeta… 😆

    Non posso condividere con voi la restante parte della comunicazione. Spero che provvederà lui stesso ad offrirvi la possibilità di leggere le sue parole: io purtroppo non posso.

    Grazie alla segnalazione di Foxy provvediamo a rattoppare il nostro articolo. Ma ovviamente lui non ci legge! 😉

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    1. pao

      admin: no che non ci legge! (lo ha anche scritto..ci ignorerá in eterno!)
      I super agenti segreti pontifeSSi che ci hanno sguinzagliato addosso peró si, e segnalano, aaah se segnalano!!! ):D
      almeno ti ha “debitamente” querelato anche oggi?

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      1. admin Autore articolo

        Non ci risulta. Probabilmente si tratta di una attività ormai connaturata alla sua esistenza. Lo fa normalmente. E magari inconsapevolmente… 😀

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    2. admin Autore articolo

      Il caro Foxy ha annegato all’interno di un buffo, curioso ed interessantissimo articolo sul Messico (ma tu guarda le coincidenze!) qualche parola anche per noi… Ma non aveva detto che avrebbe parlato con noi solo tramite avvocati? Quanta fatica per poter capire cosa frulla nella sua testolina… 😆

      Una risposta breve ai soloni dell’altro sito. Solitamente si arriva in Cassazione dopo due gradi di giudizio. Nel primo, chi scrive aveva avuto torto, nel secondo ragione, il Procuratore Generale di Lecce aveva ricorso per Cassazione ed ha perso, riconoscendo la mia piena correttezza. Contenti?

      Trovate le sue parole qui: http://www.pontifex.roma.it.nyud.net/index.php/editoriale/esteri/9022-lultima-dal-messico-matrimoni-a-tempo-poveracci

      E dopo aver letto queste sue parole ci domandiamo: perchè questa precisazione? Abbiamo scritto qualcosa di sbagliato? Abbiamo forse affermato che in Italia ci siano due soli gradi di giudizio? Abbiamo forse affermato che la Cassazione non è parte della magistratura? Boh, alle volte abbiamo la netta impressione che Brunello, quando ci legge, non comprenda fino in fondo quanto scriviamo… Invece di tante parole gettate al vento basta produrre copia in PDF delle tre sentenze nella loro interezza… Senza blaterare dicendo che “la Cassazione mi ha assolto”, cosa tecnicamente impossibile… 😉

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  4. admin Autore articolo

    I nostri filtri hanno “fermato” un commento proveniente suppostamente dalla bella Bologna, indirizzato al caro Brunello.
    Un commento non particolarmente offensivo ma che siamo costretti a lasciare nella coda della moderazione, più per il fatto che chi l’ha lasciato non ha indicato un indirizzo email reale che per il contenuto (che potrebbe anche sembrare evidentemente ironico).

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  5. Davide

    Siamo ben oltre in cortocircuito, fenomeno fisico ben descritto e soprattutto gestibile. In presenza di un cortocircuito tutti gli impianti elettrici prevedono la presenza di un salvavita che apre il circuito mettendo in sicurezza uomini e cose.

    Nel caso di Brunello, il salvavita non esiste: è un fiume in piena senza argini che inonda di sfondoni il sito pontifesso, ma soprattutto lascia intravedere un uomo con qualche problema diviso tra omosessuali, attempati emeriti, continue giustificazioni sul proprio passato, annunci di querele ed oggi un articolo sul Messico. Che il grande momento della Verità secondo Brunello si avvicini?
    Brunello rilassati: sei più che mai nervoso, teso, i tuoi articoli trasudano rabbia, superbia, nervosismo che non gettano la luce giusta su quel cattolico che ti dichiari di essere. Eppure questi due mesi di vacanza che ti sei presi dovrebbero averti restituito un pò di pace.

    Rispondi
    1. Caffe

      Davide, il salvavita non previene il corto circuito, ha un’altra funzione, per il corto circuito si usa un interruttore che verificato il repentino, enorme, aumento della corrente assorbita da un impianto, provocato quasi certamente da un corto circuito, si apre, evitando conseguenze distruttive. Questa tiratina non è per correggerti, ma perché mi offre il destro per commentare a mio modo questo post.
      Il corto circuito netto, preciso, è perfettamente prevenuto da un interruttore magneto termico da pochi euro che tutti, abbiamo installato in casa; ma non va sempre così; spesso il corto circuito non è così netto, la corrente assorbita aumenta ma non raggiunge il valore di taratura dell’interruttore per cui questi non interviene, ma sull’apparecchiatura o parte di impianto interessato, questo aumento di corrente si traduce in un surriscaldamento che può portare ad incendi o esplosione di elettrodomestici. Tanta gente muore così: il link con brunello sta tutto qui, io vedo un uomo in lento surriscaldamento che alla fine da di matto quando tante cose si sono accumulate, magari sarebbe stato meglio che il corto circuito mentale fosse stato improvviso e devastante, l’avrebbero curato e forse oggi sarebbe stata una persona diversa. Così no, il fuoco ha covato troppo a lungo, alle stronzate che dice, è lui il primo a crederci; auguri Brunello, ne hai bisogno.

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      1. admin Autore articolo

        Mi permetto di analizzare meglio il funzionamento del “differenziale”, che tiene sotto controllo non tanto l’improvviso aumento di corrente assorbita (se così fosse, dovrebbe saltare ogni volta che asciughiamo i capelli con il phon che consuma 5 ampere senza dare nessun preavviso al differenziale 😆 ) quanto una differenza di corrente che circola nell’impianto tra fase e neutro. Questa differenza (per una nota legge dei circuiti elettrici) può derivare soltanto da una qualche forma di dispersione verso “terra” e partendo dal presupposto che questa dispersione sia dovuta all’accidentale contatto di un essere umano con un punto qualsiasi del circuito elettrico stesso, il differenziale interviene interrompendo l’erogazione di energia.

        Esistono molti modelli di “differenziale” ma tutti hanno tarature molto “sensibile”, dato che secondo la scienza, quando il corpo umano è attraversato da una corrente che supera i 10mA interviene un fenomeno detto “tetanizzazione”: il muscolo rimane contratto per causa dello stimolo elettrico.

        Dato che in questa situazione (tetanizzazione) si perde il controllo della muscolatura, risulta ovvio che bisogna intervenire in qualche altro modo (visto che un individuo è diventato involontariamente parte del circuito elettrico e non può controllare la sua muscolatura) per interrompere il circuito elettrico.

        Da non trascurare il dettaglio che la protezione dai cortocircuti viene offerta proprio dagli interruttori magnetotermici, che vengono spesso integrati all’interno del vero e proprio differenziale. 😉

        Puntualizzo esclusivamente per una maggiore comprensione di questi tecnicismi da parte di tutti i nostri (pochi) lettori. 🙂

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        1. Caffe

          Dalla Bibbia alla BTicino, come dire un Vescovo partecipa ad un congresso dei radicali; questo sito dovrebbe far pagare un abbonamento! 😉

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          1. admin Autore articolo

            BTicino, ma anche ABB: dipende da quello che passa il convento. Ooops volevo dire il Leroy Merlin. 😆

          2. AlbertoB

            Non sono di certo un Evangelista dell’Elettricità ma mi sento in dovere di dare a tutti un consiglio : se vi dovesse capitare di dover cambiare un fusibile da un macchinario tessile , alimentato a 380V , PRIMA assicuratevi di aver tolto tensione dall’impianto.
            Perchè se non l’aveste fatto l’operazione potrebbe risultare piuttosto dolorosa.
            Parola di AlbertoB. , che l’ha sperimantato in prima persona 😀

          3. admin Autore articolo

            AlbertoB nel mio piccolo posso confermare. Quando si intende mettere le mani su un variatore di luminosità per i fari alogeni che illuminano il palco di un teatro, la sera tardi in un giorno infrasettimanale, quando tutto è deserto attorno a te, è sempre meglio assicurarsi che tutti i cavi elettrici (sia le linee 380V che quelle 220V) siano scollegati…. Bad things may happen otherwise 😀

      2. Davide

        In generale il salvavita/magnetotermico non previene un corto (non ho mai parlato di prevenzione), ma interviene a giochi fatti ed evita ulteriori danni ad una situazione già degenerata.
        Nel caso di Brunello stiamo assistendo ad un corto dove lui per primo non ha strumenti capaci a metterlo in sicurezza: la macchina pontifessa fuma, sbuffa, si surriscalda e il botto è dietro l’angolo, oltre ai botti già fatti. Ci fosse almeno un fusibile…

        Stiamo dicendo la stessa cosa in fondo, ma è un uomo che mette tristezza, bigottino, capace di farsi male da solo (un avvocato che non sa governare gli strumenti di cui dovrebbe essere esperto), di darsi le arie da direttore ma poi incapace di prendersi/riconoscere le sue responsabilità.
        Dovrebbe farsi curare, ma non sono sicuro che basti un esorcismo: in tal caso si potrebbe pensare che sia un entità esterna la causa di tutto questo, ma Brunello è solo vittima di sè stesso.

        Rispondi

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