Perdersi è l’unico modo per trovare un posto che sia introvabile altrimenti tutti saprebbero dove trovarlo.
Capitan Barbossa
Ebbene oggi voglio parlare di qualcosa un po’ inusuale. D’obbligo dopo la recente, e si spera breve, scomparsa dei nostri coinquilini. Ebbene l’argomento di oggi saranno i testi non-ufficiali pirateschi, i moderni veda di ogni seguace del Grande Spaghetto nonché una delle più seguite serie di film degli ultimi tempi, secondo solo al Maghetto Londinese. Di che sto parlando? Ma ovvio: della mitica serie di Pirati dei Caraibi!
Questa serie ha avuto tutto ciò che ogni buon pastafariano può ammirare, non ultimi gli insegnamenti. Di mare, etici, del Codice della Fratellanza… Ma, per i neofiti, di cosa parla esattamente?
William Turner, armaiolo e spadaccino provetto, si invaghisce di tal Elizabeth Swaan, figlia di un governatore di Port Royal, situato come ovvio nel Mar dei Caraibi. Purtroppo il giovane è ostacolato da un pretendente a cui già il governatore aveva accordato il matrimonio. In questo busillis si inserirà il pirata Jack Sparrow, ex-capitano della mitica Perla Nera, che tra un inseguimento e l’altro viene catturato nientemeno che dal giovane Will. Da questa situazione si dirameranno epopee di pirati non-morti, graficamente molto ben resi, navi fantasma, Davy Jones e la Fonte dell’Eterna Giovinezza in una serie di cinque episodi che dir brillanti è poco.
Detto ciò bisognerebbe vedere il film. ma dato che non sono esperto della categoria Cineforum lascio a qualcuno con più pazienza e sicuramente più esperto di me il piacere di occuparsene 😉 .
Per ora mi limiterò agli aspetti tipicamente pastafariani della serie.
Cominciamo dell’argomento:
Pirati:
Scommetto che molti qui su Pontilex abbiano letto qualche libro o visto qualche film sui pirati. Lasciatemi indovinare: parlavano tutti più o meno bene della categoria, dipingendoli però come un po’ schizofrenici in battaglia, ove mostravano il loro lato oscuro. Ebbene se ho indovinato, dovrete ricredervi: oltre che storicamente esatta, è esistita davvero una Fratellanza ed aveva davvero un codice!, la serie da immagini ambigue ma comprensibili di ogni elemento, senza farlo per questo cadere nella schizofrenia in battaglia o accompagnarlo a momenti di immotivata crudeltà.
Un’ottima pubblicità per l’unico credo che incentiva la pirateria!
I personaggi:
Cos’hanno di tanto pastafariano questi personaggi? be’ innanzitutto sono al 50% pirati, e questo è tutto un dire. In secondo luogo sono a dir poco geniali! Vuoi mettere gli strani modi di Jack, vuoi mettere la melanconica, e malinconica, storia di Davy, vuoi mettere la fantastica voce di Barbossa, ma si può stare sicuri che non si dimenticano facilmente. Particolari poi le parole, adatte all’epoca ma non per questo poco godibili (ma di questo parleremo più avanti). E le musiche: una sorta di ballata ottocentesca per le parti comiche di Jack, una sorta di marcia per la ciurma della Perla Nera, un carillon accompagnato da un organo per Davy Jones… Zimmer è un genio!
Il mondo:
A un pastafariano non può che far piacere un film dove il mondo è popolato dai Pirati, dove imperversano divinità pagane*, sirene, Calipso!… questo mondo è davvero… yarrrrgh! Inoltre, qui è ampiamente dimostrata la proporzione pirati-temperatura globale. Non per niente sono i Pirati a liberare la Dea del Mare e non per niente è Lei a generare tempeste e piogge. Un caso?
I dialoghi:
I dialoghi sono di sicuro la cosa più godibile in assoluto di questa serie, e mostrano grandi verità pastafariane: un vero pirata può capire il tradimento della causa per soldi, il doppio gioco, i modi spocchiosi. Ma non la parrucca. O che dire di frasi epiche come dritto alla meta e conquista la preda? Un vero scrigno di saggezza. E se proprio questo non vi basta, eccovi che arrivano le canzoni: Quindici uomini sulla cassa del morto, tanto citata dall’Isola del Tesoro quanto canticchiata, oppure della Canzone della Fratellanza:
Il re la colpì,
quella dama rapì,
nel mare si rianimò
Il cielo più intenso
nel mare immenso,
quei ladri qui guidò
Yo-ho, la gloria
corre nell’aldilà
Nel volto, vivo o morto
lei ti seguirà
Yo-ho, non c’è tregua,
quella gloria vivrà!!
Nel volto, vivo o morto
lei ti seguirà.
La morte e qua e non gli porta niente…
Belle speranze mi vuotano il cuor
io so sempre chi sono
una campana che vi risuona indica il perdono
Yo-ho, non c’e tregua
nella gloria vivrà
nel volto,
vivo o morto
lei ti seguirà
E se pensate che questo sia epico dovreste sentire la versione inglese! Che dire? Sempre non sia il vostro genere, consiglio questa serie a chiunque non l’abbai ancora vista. Anche se non pastafariano. 😉
Ramen, fratelli.
Note:
*A proposito: chissà se la divinità azteca che maledì Barbossa era il Prodigioso Spaghetto… 🙂
Fonte dell’articolo: la mancata presenza PontifeSSa degli ultimi tempi.
Suggerisco caldamente il videogame ispirato alla serie “Pirati dei Caraibi” della TT Games.
http://www.wikinoticia.com/images/ecetia/cdn.ecetia.com.files.2011.03.image_lego_pirates_of_the_caribbean-14920-2216_0003-640×350.jpg
Lots of fun! 🙂
😆 Io sapevo anche di una versione più seria per Wii… 😉
Mai prendere troppo seriamente certi argomenti! la serie di giochi ispirati ai mattoncini danesi è imperdibile. Li ho tutti! 😀
Abbe’ 😉 Come idee era ispirato a Prince of Persia: I Due Troni, solo che la differenza è che il doppio carattere del protagonista (che non è né Jack, né William) si rivela alla fine a seconda del finale. 😀
geniale FSM 🙂
Grazie collega… 😉