Deus caritas est

Leggo CdP e prendo paura…

Scrive: …è importante affermare anche che Dio nella storia ha permesso ed ha anche voluto cataclismi, tragedie, pestilenze e malattie, appunto per redimere o punire i peccatori.

Ecco il nostro Dio, dunque: un dio vendicatore, un dio che manda pestilenze e malattie, un dio, in un certo qual modo, sadico che usa la sferza come mezzo di correzione.

Continua: Dio è amore con chi lo ama, ma è “amaro” con chi lo odia, la Sua Misericordia non si spinge a tal punto da non tener conto del male, dunque non è stupido!

…Gesù disse ai suoi discepoli: “Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste”.

E la perfezione del Padre non si realizza nell’essere “amaro” con il figlio che sbaglia o con chi lo odia: come potrebbe, contraddirebbe sè stesso!

Prendete ad esempio il Vangelo di Luca: il capitolo 15 è uno dei più belli.
Si susseguono tre parabole, una più bella delle altre.
C’è la parabola della pecorella smarrita. Ecco: questa pecorella si è smarrita. Cosa fare? Che vada a farsi fottere e muoia di stenti, tanto ho le altre novantanove e mi tento da conto quelle? No. Il pastore lascia le altre novantanove per andare alla ricerca della pecorella perduta. E la cosa fantastica, che forse a volte sfugge, è quello che avviene dopo. Ci dice Luca …e trovatala se la caricò sulle spalle e la portò a casa… Ecco qua il nostro Dio: trova la pecorella smarrita (e la trova perchè è lui, il Pastore, ad andarla a cercare): la trova e …se la carica sulle spalle. Questo pastore non solo non si sogna di rimproverarla ma addirittura, se la carica sulle spalle, non gli fa fare neppure il viaggio di ritorno… ecco il vero volto di Dio.
Segue poi la famosissima parabola del figliol prodigo: questo figlio che prende e se ne va e sperpera la propria parte di eredità. Poi accortosi dell’errore si riavvia verso casa per chiedere perdono. Anche qui è bellissimo vedere cosa accare: ci dice Luca che il padre …vedutolo (il figlio) gli corse incontro… Ecco il nostro Dio: questo padre che, da quando il figlio si è allontanato è lì giorno e notte che scruta l’orizzonte per vedere se il figlio torna a casa. E appana lo vede, non aspetta che questo arrivi alla sua porta ed implori il suo perdono. No, questo padre prende e gli corre incontro, e fa festa, e gioisce, e uccide il vitello grasso perchè …questo figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato…

Ecco il vero volto di Dio: non un dio che castiga e punisce, non un dio vendicativo e sadico ma un dio che è amore e che altro non può fare se non amare ed amare di amore infinito, checchè ne dicano quelli che Giovanni XIII ebbe giustamente a definire “profeti di sventura”.

Le citazioni riportata da CdP sono tristissime: sono tutte dell’AT (e non mi stancherò mai di dirlo che prendere i testi dell’AT alla lettera è da pazzi) o dell’Apocalisse (che anche i sassi sanno quanto quel libro non debba essere preso alla lettera ma vada interpretato – e l’Apolacisse è un bel mattone da studiare!!): testi che solo uno stolto addurrebbe a supporto delle proprie assurde tesi senza tenere conto del genere letterario a cui appartiene il testo (rileggiti la Divine afflancte Spiritu, CdP che è molto meglio).

Dio però, dice bene CdP non è stupido. Il Signore stesso si arrabbia duramente nei Vangeli diverse volte.
Si arrabbia quando “trasformano la casa del padre suo in una spelonca di ladri”.
Si arrabia contro chi “bestemmi contro lo Spirito Santo”.
Si arrabbia contro chi “dà scandalo ai bambini”.

Ma il fatto che Dio si arrabbi non vuol dire che ne segua una sua vendetta, una sua ira. L’ira è uno dei sette peccati capitali: vuoi vedere il Dio perfetto ora pecca? E lui chi lo assolve poi? Suvvia siamo seri e non dicamo eresie…

Ci ricorda giustamente Benedetto XVI:

…Continuando il dialogo con Nicodemo, Gesù approfondisce ulteriormente il senso salvifico della Croce, rivelando con sempre maggiore chiarezza che esso consiste nell’immenso amore di Dio e nel dono del Figlio unigenito: «Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito». E’ questa una delle parole centrali del Vangelo. Il soggetto è Dio Padre, origine di tutto il mistero creatore e redentore. I verbi “amare” e “dare” indicano un atto decisivo e definitivo che esprime la radicalità con cui Dio si è avvicinato all’uomo nell’amore, fino al dono totale, a varcare la soglia della nostra ultima solitudine, calandosi nell’abisso del nostro estremo abbandono, oltrepassando la porta della morte. L’oggetto e il beneficiario dell’amore divino è il mondo, cioè l’umanità. E’ una parola che cancella completamente l’idea di un Dio lontano ed estraneo al cammino dell’uomo, e svela, piuttosto, il suo vero volto: Egli ci ha donato il suo Figlio per amore, per essere il Dio vicino, per farci sentire la sua presenza, per venirci incontro e portarci nel suo amore, in modo che tutta la vita sia animata da questo amore divino. Il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e donare la vita. Dio non spadroneggia, ma ama senza misura. Non manifesta la sua onnipotenza nel castigo, ma nella misericordia e nel perdono. Capire tutto questo significa entrare nel mistero della salvezza: Gesù è venuto per salvare e non per condannare; con il Sacrificio della Croce egli rivela il volto di amore di Dio. E proprio per la fede nell’amore sovrabbondante donatoci in Cristo Gesù, noi sappiamo che anche la più piccola forza di amore è più grande della massima forza distruttrice e può trasformare il mondo, e per questa stessa fede noi possiamo avere una “speranza affidabile”, quella nella vita eterna e nella risurrezione della carne. (cfr. Omelia nella Santa Messa in suffragio dei cardinali e vescovi defunti nel corso dell’anno – 4 novembre 2010)


Simone

11 pensieri su “Deus caritas est

  1. Ale Cr

    Bellissimo testo… summa delle riflessioni fatte in questi giorni.

    Vorrei anche sollevare la questione del “libero arbitrio”: dio diede agli uomini il libero arbitrio lasciandoli LIBERI di agire come meglio credevano… il libero arbitrio è totale: non ha limitazioni di sorta; l’uomo SCEGLIE, per concessione di dio, quale via seguire.
    Ma, ovviamente, l’uomo SA, in quanto detto da dio, che il proprio comportamento sarà giudicato da dio stesso una volta lasciato questo mondo. Dio ha detto chiaramente in che modo l’uomo sarà salvato e in che modo sarà condannato: sta all’uomo scegliere liberamente quale via seguire.

    Fatta questa premessa, torniamo al discorso dei cataclismi: ebbene, l’idea che dio punisca IN QUESTO MONDO l’esercizio del libero arbitrio, da lui concesso, entra proprio in conflitto con l’idea di liberta. Non solo perchè dio non mi lascia più libera di vivere come voglio, pena poi, POST MORTEM, l’inferno… dio interviene attivamente contro le mie decisioni terrestre scatenandomi contro cataclismi e punizioni per INTERROMPERE il mio libero esercizioni di libertà…
    E inoltre, dio manda un cataclisma che colpisce anche chi non ha avuto la possibilità di esercitare alcun libero arbitrio: bambini mai nati, infati di pochi mesi… dov’è la LORO libertà? Dov’è la loro promessa di poter vivere secondo i PROPRI desideri? Dio li punisce per colpe che loro non hanno, per eventi che loro non hanno vissuto, per scelte che loro non hanno fatto.

    L’aporia è ENORME e cozza profondamente con la dottrina rivelata col nuovo testamento, che DEVE rileggere, e reinterpretare l’antico, non più fonte di legge, ma documento di antichi usi cambiati e modificati dalla venuta di Gesù [motivo per cui i cattolici mangiano i molluschi, benchè proibito dalla LEGGE dell’antico testamento1].

    Rispondi
  2. Aria

    Bellissimo!
    L’ unica riflessione che mi viene è che,a volte, alcune persone tendono a vedere Dio come se fosse uno specchio di ciò che c’è nella propria anima. Per vederLo per quello che è, cioè la fonte stessa dell’ Amore, devi avere almeno una piccolissima parte di questo Amore dentro di te, altrimenti tutti gli studi teologici del mondo non ti porteranno MAI a capire la vera essenza del Suo messaggio e del Suo Essere.
    Dio non può essere freddamente studiato per poi mettere in pratica dieci regolette come se si trattasse di regole matematiche.
    Non è una critica a Carlo, ma una considerazione generale….ognuno tende a vedere il “proprio” dio (con la d minuscola!).
    Buona giornata 🙂

    Rispondi
    1. diegopig

      Alcune persone tendono a vedere Dio come se fosse uno specchio di ciò che c’è nella propria anima.

      E’ stato fatto un esperimento interessante, in merito, che sembra confermare proprio la questa ipotesi.

      Rispondi
  3. Carlo Di Pietro

    ciao Simone ho letto il tuo intervento, mi assenterò per una decina di giorni a causa di un intervento chirurgico.
    Se Dio vorrà, ci risentiremo in futuro.
    Saluti

    Rispondi
    1. Giux

      caro admin, il cross posting non è deprecabile? Una chiara violazione della netiquette, sicuramente un esperto come DCDPBC la conosce… bene.. e se la viola è intenzionale mancanza di rispetto.

      Rispondi
    2. francesco t

      forse sarebbe anche il caso che prendessi in atto nel forum il mio post riguardante le lettere che ti mandai tempo addietro. lettere che, a quanto pare, hanno sortito un effetto “temporaneo”, o forse solo illusorio, dato che comunque , in quanto webmaster, hai approvato articoli chiaramente offensivi nei confronti di persone gay (giovani e non) scritte da volpe e company.

      sono profondamente deluso.

      Rispondi
      1. Giux

        il fatto è che lui è talmente abituato a insultare chicchessia che non si rende nemmeno conto di quello che pubblica. Per lui è tutto normale.
        E poi si meraviglia se gli altri lo prendono di mira.
        mah…

        Rispondi
    3. admin

      Carlo, non scherziamo!
      Se Dio vorrà, ci risentiremo in futuro.
      Sono sicuro che ci risentiremo. Posso non gradire quello che scrivi o come scrivi. Ma non posso tollerare che si ironizzi su argomenti come la morte.
      Sono sicuro che ci risentiremo. Ti aspettiamo, presto!

      Rispondi
      1. francesco t

        la sua assenza a causa dell operazione chirurgica evidentemente non gli impedisce di postare articoli offensivi e assolutamente anti-scientifici, nonchè vergognosi, evidentemente.

        il karma è una brutta bestia….prima o poi, quello che fai agli altri ti ritorna indietro. e in effetti si è visto , come lui stesso testimonia.

        ora, vorrei ricordare che le terapie del CAZZO (pardon il francesismo ma ne ho i bon bon pieni) che di pietro pubblicizza hanno UCCISO. UCCISO. UCCISO. UCCISO. UCCISO.
        U-C-C-I-S-O.
        una vittima conosciuta (più di altre)e nota è bobby griffith. morto suicida a 20 ANNI a causa proprio di tali terapie e false ideologie imposte dai suoi genitori e dalla chiesa che essi sostenevano(presbiteriana).
        cosa c è di complicato nella parola “UCCISO” che di pietro e compagnia bella non riescono a comprendere? COSA? lo vorrei tanto sapere.
        la cosa che detesto, che mi ferisce seriamente l anima, è che vedo questa gente (di pietro e compagnia)che pur di sostenere false ideologie anti scientifiche e senza una dannata rilevanza concreta in ambito medico, sono disposti a GIUSTIFICARE LA MORTE DI GIOVANI ANIME.
        devo proprio fare un articolo in proposito, se nessun altro lo farà. non posso lasciare queste cavolate “impunite”.

        mi verrebbe da dire altro, ma poi un certo cdp si sentirebbe “malamente offeso e perseguitato” e cadrebbe in depressione, poverino.
        si , povero davvero.

        Rispondi
  4. Gianfranco Giampietro

    Ecco, questo è il cristianesimo che io posso ammirare, quello che non è rimasto indietro all’AT. Bell’articolo !

    Rispondi

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