Un popolo di telefrullati

Eccoci , come tutti gli anni , all’approssimarsi del Natale che , con buona pace di chi ci vorrebbe lavoratori instancabili e stakanovisti , festeggeremo come più ci aggrada. Puntali come la festività principale del cattolicesimo arrivano i cine-panettoni , i filmetti che ogni anno in questo periodo riempiono le sale cinematografiche di…

Già , chi si diletta nella visione di siffatte opere d’arte ? Chi trova esilaranti le trite e ritrite gag che i soliti attori annualmente propongono? Chi non può mancare all’appuntamento cinematografico con la crème della comicità italiana?

L’ovvia risposta è : il Popolo dei Telefrullati.

Analizziamo la figura del Telefrullato tipico.

Di norma il Telefrullato non compra nè legge giornali di alcun tipo. Egli s’informa , anzi , sorbisce l’informazione cartacea attraverso le patinate pagine delle riviste che solitamente si trovano nelle sale d’attesa degli studi dentistici e delle parrucchiere , del tipo Novella 2000 oppure Chi.

Il Telefrullato non compra nè legge nemmeno libri : perchè se tanto tra sei mesi ci fanno il film , cui prodest?

Lo strumento principe attraverso il quale il nostro assorbe tutta la sua cultura , anzi , la sua non-cultura , è appunto il GRANDE FRULLATORE : la televisione.

Vediamo nello specifico quali programmi televisivi attraggono maggiormente l’attenzione del nostro amico Telefrullato : in primis il calcio , ovvero la Magna Mater Italiota , colei per la quale orde di imbecilli si riempiono di legnate spesso e volentieri , colei che colma i palinsesti con ore ed ore di moviole , tesi filosofiche , fiumi di parole e fiumi di denaro.

Togliete al Telefrullato una manciata di diritti civili , egli non farà una piega. Toglietegli il campionato di calcio ed avrete una sommossa popolare , con tanto di barricate e Parlamento in fiamme.

Ma la domenica non è solo il tempio del calcio : è anche il tempio dei grandi programmi contenitore (d’immondizia) , grazie ai quali il nostro beniamino può passare ore ed ore mesmerizzato ed obnubilato guardando una successione di donnine poco vestite , politicanti di quart’ordine , psicologi (sic!) della mutua , gossip a ruota libera e canzonette. L’imbarazzo  è nella scelta , sia la TV di Stato che quella privata propongono perle di siffatta qualità.

Non dimentichiamo l’altro imperdibile appuntamento , ovvero quello con i reality show : siano essi case in cui una manica di giovinastri di belle ma soprattutto ricche speranze inanellano una sequela di tristi immagini di loro stessi , oppure isole disabitate in cui vecchie glorie dimenticate (in qualsivoglia campo) cercano di tornare per un ultima volta sotto le luci dei riflettori.

Orbene , ora che abbiamo inquadrato il tipo sappiamo perchè il Telefrullato non può mancare all’annuale appuntamento con il panettone cinematografico.

Lasciando un attimo da parte l’ironia , dato che personalmente ritengo la televisione come lo specchio della società attuale , con quali tonalità di colore l’ho dipinta? Sicuramente con toni cupi e tristi , quelli di una certa sciatteria culturale che oggi come oggi la fa da padrona.

Poi credo che mi si possa anche tacciare di snobismo , ma ciò che è innegabile  lo è perchè davanti agli occhi di tutti.

Io l’ignoranza italiota la vedo nei capannelli di persone davanti alla casa della povera ragazza di Avetrana. La vedo nei manifesti razzisti affissi a Brembate. La vedo in una certa classe politica che parla “alla pancia del Paese”. E la vedo nei cine-panettoni natalizi.

Ma soprattutto vedo che c’è chi vorrebbe le coscienze offuscate e distratte da uomini adulti in mutande che corrono dietro ad una palla piuttosto che da ragazze che ballano discinte , mentre i Veri Problemi passano inosservati , in secondo piano. Vedo Ideali e Valori calpestati o peggio ignorati , con la proposta alternativa di un mondo onirico e falso , fatto di paillettes e lustrini.

E devo dire con onestà che ciò che vedo non mi piace. Non mi piace affatto.

17 pensieri su “Un popolo di telefrullati

  1. OscarWilde

    Grazie. GRAZIE.
    Ho goduto.
    dall’inizio alla fine. Questo articolo è ESATTAMENTE, parola per parola, sillaba per sillaba quello che penso.
    Non ne posso più neanche io.
    “Orde di imbecilli” è l’espressione più azzeccata che tu potessi trovare.
    Sono felice di vedere che qualcuno che la pensa come me c’è ancora.
    Vivo in un posto, in un ambiente di lavoro dove non si fa altro che parlare di calcio.
    A nessuno interessano i problemi quelli veri. Sanno solo dire: “cosa ha fatto l’inter ieri sera?” e poi se gli dici “hanno arrestatao Assange!” loro rispondono: “chi?”
    Poi il colpo di grazia l’altro giorno: Foxxy che difende i cinepanettoni….stavo cominciando a sbavare, mi sono spuntate due ali membranose sulla schiena e la mia voce si è abbasssata di 5 ottave.

    Grazie pontilex continuate così, CONTINUIAMO così.
    L’italia (Quella vera, quella di Cicerone, di Dante, di Dario Fo, di Monicelli, di Luttazzi, di Grillo, di Benigni, di Saviano, di Fazio ecc.) non la può dare vinta alla DeFilippi, alla Ventura, a DelPiero e ai vari brunello e carletto…
    Sono stanco di essere identificato all’estero per “pizza mandolino e mafia”!!!
    Voglio smettere di vergognarmi di essere italiano!

    Rispondi
      1. Ale Cr

        Il preoccuparsi solo di calcio, di programmi idioti (Grande Fratello, Uomini e Donne e altri di cui mi sento ammorbare quotidianamente) ecc… non solo è umanamente patetico, ma fa in modo che le cose non progrediscano verso “mete più alte” ma regrediscano a uno status di gozzoviglia personalistica che si cura solo ed esclusivamente dell’ora e dell’aspetto.
        Dalla mia personale esperienza: mi ritrovo ad essere presa poco sul serio quando mi vesto normalmente, in modo poco appariscente, mentre tutti pendono dalle mie labbra se esagero col trucco e con i tacchi. A nessuno interessano più i contenuti, ma il contenitore: è molto meno faticoso mettersi una maglia scollata che studiare 15 volumi di letteratura latina per parlare con cognizione di causa… cosa però ci provino ad essere valutate in base alla coppa del reggiseno, lo sanno solo loro.

        “L’animo ignorante inganna se stesso e mentisce dentro a se medesimo”
        B. Castiglione, Libro del Perfetto Cortegiano, cap. IV, par. VI (1528)
        Mette in guardia da quanto sia facile, ma pericolossissimo, credere alle menzogne piuttosto che faticare a discernere le verità (spesso poco piacevoli, ma utili per migliorare la propria condizione e la propria capacità di consigliare il giusto al sovrano).

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        1. OscarWilde

          Grazie per questo commento.
          Sapere che esistono persone così mi fa tornare la voglia di combattere contro i dubbi che spesso mi attanagliano: “ma perchè lo faccio?”, “ma in fondo per cosa mi do pena?”, “perchè dovrei impegnarmi per qualcosa se tanto attorno a me guardano solo all’apparenza”.
          Dubbi partoriti dalla nostra attuale condizione.
          Approvo in toto soprattutto il discorso sull’ignoranza che inganna e ci rende schiavi (della nostra condizione e di chi invece SA e preferisce tenerci ignoranti per comandarci. VEDI: la chiesa….e tanti altri).

          In particolare, mi è piaciuto un passaggio del commento di Ale Cr:
          non solo è umanamente patetico, ma fa in modo che le cose non progrediscano verso “mete più alte” ma regrediscano a uno status di gozzoviglia personalistica
          Esatto. Siamo talmente presi dalle cazzate, dallo stordici con cose inutili e stupide da “non fare unlla per evolverci” restiamo ignoranti, restiamo inutili, restiamo patetici.
          Esistono mete più alte.
          Per quanto riguarda il discorso “esagerare con truccoe tacchi”, mi dispiace cara, ma quello non è l’ignoranza è solo la condizione maschile (mi ci associo d’ufficio) e a quello non c’è rimedio! 😀

          Rispondi
          1. admin

            Grazie OscarWilde, mi togli dall’impaccio generato dalle frasi di Ale. Le sue parole mi avevano fatto sperare in un suo prossimo articolo di presentazione con annessa fotografia “in ghingheri”, poi aveva prevalso la paura di essere accomunato agli ignoranti. Grazie al tuo intervento posso unirmi a te ed alla malata condizione maschile senza rimedio 😉

          2. Ale Cr

            Il dialetto è stato un rigurgito della mia bisnonna e di quello che urlava alle concorrenti della Ruota della Fortuna quando davano la soluzione sbagliata…. per quanto apprezzi le citazioni auliche, ogni tanto una sana citazione dell’antica saggezza popolare calza meglio hehe!

          3. OscarWilde

            come disse Orscar Wilde(quello vero 😛 ):
            “le donne non vanno capite, vanno amate”

            E per “amate” non intendo in “quel” senso stretto (oddio anche in quello!!) ma soprattutto, rispettarle. Il guaio è che, come Ale fa notare, spesso all’ignoranza maschilista si aggiunge il comportamento lascivo e superficiale di molte ragazze (e delle loro stupide madri che non vedono l’ora di sbatterle su un palco seminude!) che tutto fanno pensare di una donna fuorchè meritare rispetto come essere umano.
            E’ un concorso di colpa.
            E mi fermo qua perchè mi rendo conto che sono prolisso, al limite del logorroico, nonchè spesso, pleonastico. 🙂

          4. Gianfranco Giampietro

            “Noi adoriamo i commenti logorroici, prolissi ed anche quelli pleonastici!”

            Altrimenti io qui che si starei a fare? 😉

          5. Ale Cr

            Calcolando che “bazzico” ambienti universitari, editoriali e, comunque, che hanno “a che fare” con la cultura, per quanto possa comprendere l’apprezzamento estetico, trovo ridicolo che la mia bravura o meno sia determinata dal mero apparire. Tanto più se vedo riflesso tutto questo negli studenti (universitari o delle superiori): Cicerone è una “rottura di coglioni” e li trovo a leggere Di più (o come si chiamano: riviste di gossip); la lingua italiana è una sconosciuta (secondo un ragazzo di 15 anni, il contrario di “patetico” è “apatetichi”) ma tutti vogliono il tatuaggio come quello di Corona; le ragazze, anche potenzialmente intelligenti, si spacciano per sogliarelliste per attirare l’attenzione… e pensare che io non non ho 80 anni!
            E’ desolante…

          6. Gianfranco Giampietro

            Tutto merito anche della “cultura” promossa dai severi e rigidi pontifessi che dedicano persino articoli per informarci di questioni importanti come X-Factor, i reality show, e i cinepanettoni… tutta televisione e cinema che i pontifeSSi a quanto pare seguono con interesse e che secondo loro fa crescere sane le nuove generazioni.

            Anzi, molto meglio X-Factor o il cinepanettone piuttosto di una puntata diabolica e “ateista” di orribili programmi come Superquark di Piero Angela!

  2. AlbertoB Autore articolo

    … tutto questo perchè siete una manica di intellettualoidi da strapazzo! O si dice forse intellettualisti? Ecco si , siete una manica di intellettualisti!
    😀

    Rispondi
    1. Gianfranco Giampietro

      Temo di essere intellettualista, omosessualista, islamista, ebraista, ecumenista e orientalista. Ho dimenticato qualcosa?

      Rispondi

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