Abbiamo apprezzato particolarmente, nell’ultima serie di articoli sfornati dagli amici Pontifessi, l’apparente mitezza ed il tentativo di mettere una pezza alle affermazioni violente e deliranti di Charles sull’AIDS. Abbiamo apprezzato meno, nelle parole felpate riportate da Foxy, la solita balla che l’AIDS sia associato a disordini del comportamento sessuale. Si trascura il contagio madre-figlio, si trascurano gli stupri, si trascurano i drogati. Si trascurano troppe cose per poter sostenere una tesi precostituita a priori (e già esposta in maniera sintetica da Carletto il geniale webmaster).
Leggiamo le parole dell’emerito pensionato Odo Fusi Pecci, collega dell’emerito Vacca (ed apparentemente geloso delle sue vaccate).
“Non dimentichiamo che nella quasi totalità dei casi l’Aids é scaturigine di libertinaggio sessuale e una condotta casta mi sembra il solo rimedio per evitare le cadute, il contagio di queste patologie”
Ricordiamo agli amici di Pontifex (loro sono giornalisti, quindi non sono tenuti a conoscere i dettagli di quello che scrivono quando parlano di argomenti delicati, come ad esempio di legge, di giurisprudenza oppure di salute e di malattie virali) che le statistiche ufficiali parlano di un 80-85% di nuovi casi nei paesi europei che derivano da trasmissione attraverso contatti sessuali. Quindi prendendo in considerazione le statistiche delle nazioni europee risulta difficile parlare di “quasi totalità” (da wikipedia ed AiutoAids.ch : http://it.wikipedia.org/wiki/HIV http://www.aids.ch/i/information/hiv_aids/ansteckungsgefahr.php).
Senza troppo sforzo è possibile raggiungere il sito UnAids, l’organizzazione delle Nazioni Unite (UN) che si occupa di questo terribile virus. E senza troppo sforzo si può notare che la diffusione dell’epidemia non sembra rendere giustizia alle parole dell’Emerito. La stragrande maggioranza dei contagi si registra nell’Africa sub sahariana. Riportiamo di seguito qualche dato utile all’Emerito oltre che a Foxy per ridimensionare leggermente le affermazioni terribili che hanno proposto sul loro “bellissimo” sito Pontifess.
Sub-Saharan Africa remains the region most heavily affected by HIV. In 2008, sub-Saharan Africa accounted for 67% of HIV infections worldwide, 68% of new HIV infections among adults and 91% of new HIV infections among children. The region also accounted for 72% of the world’s AIDS-related deaths in 2008.
Ad uso e consumo degli amici Pontifessi, proponiamo una traduzione, sperando di non commettere troppi gravi errori.
L’Africa subsahariana rimane il continente più colpito dall’AIDS. Nel 2008 l’Africa subsahariana registrava il 67% delle infezioni a livello mondiale, il 68% delle nuove infezioni tra gli adulti ed il 91% delle nuove infezioni tra i bambini. Si sono registrate inoltre il 72% delle morti legate all’AIDS a livello mondiale.
Risulta facile immaginare allora che le statistiche della trasmissione dell’Aids in europa siano poco significative, visto che il 67% dei contagiati stà in Africa. Leggiamo cosa ci racconta UnAids della trasmissione del virus HIV nell’Africa subsahariana.
A recent comprehensive epidemiological review undertaken in connection with the modes of transmission study in Lesotho (see the box ‘Assessing HIV incidence, modes of transmission and HIV prevention efforts’) found that sexual and physical violence is a key determinant of the country’s severe HIV epidemic (Khobotlo et al., 2009).
Come prima proviamo a tradurre quanto appena riportato.
Un recente studio della diffusione epidemiologica connessa con i modi di trasmissione in Lesotho (vedere il box ‘Analisi dell’incidenza dell’Aids, dei modi di trasmissione e prevenzione dell’Aids’) ha individuato il ruolo importante della violenza fisica e sessuale nel determinare la forte diffusione del virus HIV (Khobotlo et al., 2009).
Quindi secondo l’UnAids il dilagare dell’Aids in Africa (abbiamo riportato il passaggio in cui si parla di Lesotho solo come esempio) dipende anche dalla violenza fisica e/o sessuale. Stupri ed abusi si possono risolvere con la castità? Ai lettori ogni valutazione sull’argomento.
Le statistiche riportate sopra raccontano inoltre che il 91% dei nuovi casi tra i bambini si verifica in Africa. E quale sarà mai la ragione di questa percentuale elevatissima (considerando che nello stesso continente si verificano il 67% dei casi a livello mondiale)?
However, mother-to-child transmission continues to account for a substantial, although decreasing, portion of new HIV infections in many African countries. In Swaziland, children were estimated to account for nearly one in five (19%) new HIV infections in 2008 (Mngadi et al., 2009). Perinatally acquired infection accounted for 15% of new HIV infections in Uganda in 2008 (Wabwire-Mangen et al., 2009).
Di nuovo, ecco di seguito la nostra traduzione.
Comunque la trasmissione madre-figlio continua ad essere una porzione importante (anche se in calo) delle nuove infezioni HIV in molte nazioni dell’Africa. Nello Swatiland, si stima che le nuove infezioni di HIV nei bambini siano circa il 19%, uno su cinque (Mngadi et al., 2009). Le infezioni acquisite in fase perinatale sono circa il 15% delle nuove infezioni in Uganda nel 2008 (Wabwire-Mangen et al., 2009).
Certo, queste non sono parole di un Emerito, quindi sicuramente non verranno prese in considerazione dagli amici Pontifessi. Loro preferiscono ascoltare le parole di un Vescovo in pensione piuttosto che documentarsi presso chi studia questo fenomeno in maniera minuziosa e professionale per comprendere meglio come combatterlo. [I dati riportati provengono da questo report: http://data.unaids.org/pub/Report/2009/JC1700_Epi_Update_2009_en.pdf ]
un altro emerito che ha perso una buona occasione per tacere. Lavoro per un’azienda che si occupa di farmaci per l’hiv distributi soprattutto gallettè popolazioni african et le percentuali riportatè nell’articolo da stefano sono tutte vere. Emeriti piuttosto che rilasciare intervistè a pontifex dalla frustrazione da pensionamenti pregate pregate ed ancora pregate!
“Non dimentichiamo che nella quasi totalità dei casi l’Aids é scaturigine di libertinaggio sessuale e una condotta casta mi sembra il solo rimedio per evitare le cadute, il contagio di queste patologie”
Ancora con questa stronzata? (scusatemi, ma quando ce vò ce vò) … ma regalategli qualche rivista scientifica ogni tanto a questi “emeriti”… emh.