Dedico con piacere questo spazio ad un interessante scambio di email intercorso tra Veniero Scarselli (il cui volto potete vedere qui a lato ed il cui sito è http://www.venieroscarselli.it/) ed il sottoscritto. L’argomento dello scambio di mail è ovviamente legato all’utilizzo da parte degli amici Pontifessi di un brano scritto da Veniero ed utilizzato da Carletto il geniale webmaster in maniera molto “disinvolta”. In questa sede io mi occuperò delle affermazioni di Scarselli (non ne ho la competenza). Mi limiterò ad alcune divertenti osservazioni relative ai diritti di un autore che scrive e produce i propri testi e sceglie di pubblicarli su Internet.
L’articolo originale compare sul sito Literary (http://www.literary.it, la URL diretta all’articolo la trovate nelle mail seguenti). Non ci sforziamo neppure di individuare la datazione corretta dell’articolo originale. Sappiamo per certo, dopo aver dialogato con l’autore, che lui ha pubblicato l’articolo su Literary. Sappiamo quindi che su Pontifex.Roma ne è stata pubblicata una fotocopia, un cut&paste banale. Mi ha molto colpito che l’articolo porti la firma di Carlo Di Pietro. Preoccupato per la stranezza ho subito contattato l’autore originale (Veniero) per chiedergli se era a conoscenza dell’accaduto. Ecco il testo della mia mail:
Con la presente sono a significarle lo stupore con cui ho notato l’uso
senza corretta attribuzione di un suo articolo datato 2008 (e
disponibile qui:http://www.literary.it/dati/literary/scarselli/sulla_presunta_omosess.html
) da parte di Carlo Di Pietro, webmaster del sito Pontifex.Roma.It.
L’articolo, fotocopia di quanto pubblicato su Literary, compare
infatti a firma di “Carlo Di Pietro” senza chiarire al lettore la
fonte e la corretta attribuzione del brano.
La pagina dove compare il materiale che violerebbe la legge 633 sul
LDA è consultabile al seguente indirizzo:Cordialmente, saluto.
Nel giro di poche ore Scarselli mi ha risposto, gentilissimo, con ol seguente messaggio.
Gentile Stefano Del Corno,
Grazie per la segnalazione. Sono anch’io stupito per la leggerezza con cui si fotocopiano articoli comparsi sul web, senza metterne in evidenza l’autore. Sà, l’articolo è mio e il modo con cui è presentato lascia supporre ai lettori che Carlo Di Pietro ne sia l’autore, mentre invece è solo un collaboratore della rivista Pontifex che cura la scelta degli articoli. A poco vale anche citare la fonte da www.literary.it, come viene fatto nell’intestazione; il mio nome infatti compare solo in fondo a una mia lettera di risposta al Prof. D. Mainardi, e in modo assolutamente inevidente. Insomma tutto appare come se l’autore dello scritto sia Carlo Di Pietro. Cosa dire, se non che che siamo in un mondo di sciacalli?
Cordiali saluti
L’immagine seguente mostra come si presenta (nel momento in cui scriviamo) l’articolo di Potifex. Potete ben capire lo stupore di Scarselli dopo aver guardato la pagina dei nostri amici Pontifessi.
Ho subito risposto a Scarselli con il seguente mail.
Veniero le chiedo l’autorizzazione a pubblicare il contenuto di questo scambio privato su di un piccolo blog dove ci occupiamo principalmente di portare avanti una critica aspra ma serena a taluni opinioni proposte da Pontifex.Roma.Ha intenzione di chiedere a Pontifex un risarcimento per i danni derivanti dall’uso improprio delle sue proprietà intellettuali?La ringrazio per la pronta risposta. Cordiali saluti.
In tempi rapidissimi ho ricevuto la sua pronta risposta.
Caro Stefano,pubblichi pure tutto sul suo blog. Quanto al risarcimento, lo stesso sito www.literary.it (da cui il Carlo Di Pietro) ha copiato il mio articolo) mi ha detto che Internet è ormai una giungla dove sciacallini e sciacalloni fanno il comodo loro e perseguirli non vale la candela (costosa e lenta).Dunque non mi resta che inghiottire il rospo (e non è neanche la prima volta).La ringrazio comunque per la Sua premura. Cordiali saluti
Dalla risposta si nota come l’autore del brano apprenda con sconforto e con impotenza l’avvenuto scippo del suo articolo da parte di Carletto il geniale webmaster (sempre pronto a brandire azioni legali come una clava per allontanare i curiosi). Si badi bene che siamo in presenza di reati -in teoria- gravi, puniti anche con la galera.
Per completezza includo anche l’ultima mail che ho inviato al disponibilissimo Veniero, per spiegargli la ragione del mio interessamento al suo articolo.
Veniero la mia premura deriva principalmente dal fatto che i ragazzacci di Pontifex sul loro sito brandiscono la legge 633 sul diritto d’autore come una clava. E poi si riducono a scopiazzare gli articoli da altri siti. E la cosa divertente è che dichiarano pure di avere le regolari autorizzazioni per farlo. Incredibile!La ringrazio del piacevole scambio e le auguro buone cose. E complimenti per la scelta di vita che definirei radicale. 🙂
Questa testimonianza smentisce in maniera chiara, categorica e ferma le affermazioni di Carletto l’ottimo giornalista, che sostiene di essere in possesso di tutte le autorizzazioni necessarie a pubblicare lavori altrui. Faccio presente che non è il primo caso a cui mi interesso. In passato ho contattato anche Sandro Magister, il cui lavoro era stato riciclato (con la solita brutale tecnica del cut&paste) sempre da parte di Carletto, che si conferma quindi maestro nell’uso della fotocopiatrice.
Come concludere questo articolo? Non servono altri commenti. L’unico millantatore, qui, è proprio Carlo Di Pietro. Che come un ominide primitivo usa la legge (una legge che non capisce e non comprende) per minacciare chi lo guarda con attenzione. E poi appena può si fa beffa della stessa legge (dimostrando di non capirla e non comprenderla), commettendo un simpatico reato chiamato plagio e violando la stessa legge 633 con cui cerca di impedirci il nostro lavoro di critica.
Provvedo ovviamente a segnalare la URL di questa pagina allo stesso Veniero in modo che possa eventualmente partecipare alla discussione che il suo articolo certamente scatenerà.
Ci piace ricordare una vecchia perla di Carletto. E ci piace poter affermare dunque che quanto scritto alla pagina indicata di seguito è una sola grande colossale CAZZATA!
http://www.pontifex.roma.it/index.php/opinioni/laici/5358-dati-gli-insulti-circa-loperato-e-lonorabilita-dei-giornalisti-bruno-volpe-carlo-di-pietro-e-collaboratori-pontifexroma-tassativamente-si-avvale-del-diritto-dautore-ordinamento-italiano-ed-estero-con-dicitura-q-tutti-i-diritti-riservatiq
UPDATE 16-10-2010
Facendo seguito ai rilievi che abbiamo pubblicato qui sopra, Carletto si è subito affrettato a modificare la pagina di Pontifex dove venivano presentate le affermazioni di Veniero come se fossero di Charles (potete leggere qui sopra le affermazioni al riguardo dell’autore stesso). Prima di provvedere alle dovute modifiche CdP non ha potuto ovviamente esimersi dal venire qui (perchè lui non legge mai il nostro sito) e minacciare di usare le leggi che lui stesso viola come una clava. Un uso davvero primitivo, come abbiamo già avuto modo di notare.
Cdp ha quindi da prima provato a minacciare inutili querele per presunta diffamazione. Poi, non contento delle affermazioni incredibili, ha rincarato la dose, citando le parole dell’editore che ha pubblicato l’articolo originale, cercando di farci credere che bastasse il parere dell’editore per consentirgli di riciclare articoli altrui spacciandoli per propri. Trovate queste frasi di Charles nei commenti al presente articolo.
Volete vedere il risultato concreto del nostro sforzo? Di seguito un paio di immagini che mostrano il nuovo aspetto dell’articolo.
La prima immagine illustra la nuova “introduzione” partorita in tempi da record da CdP per giustificare la sua firma all’interno della pagina. La seconda immagine invece mostra come ora il testo sia chiaramente attribuito all’autore (Veniero). Accogliendo quindi le nostre osservazioni sulla scorretta attribuzione dell’articolo. Querelare chi, dunque? Forse dovrei denunciare Carlo Di Pietro per calunnia!
Ma pensa te. Chi l’avrebbe mai detto…
Comunque un consiglio: non date del ladro a Carlo Di Pietro perchè potrebbe (giustamente) incazzarsi.
Una persona non può essere definita “ladro” finchè non viene condannato per furto (cosa che, per Di Pietro) mi pare non sia capitato.
(Non che gli amici di Pontifex non abbiano qualche peccatuccio da farsi perdonare, quando a diffamazione a mezzo stampa…)
Stefano sono senza parole. Sei un grande! 🙂
Grande lavoro Stefano, come al solito scopri gli altarini sporchi 😀
Che dire? Quasi ironico e grottesco che CdP si macchi di copiare le cose senza permesso (ma in fondo basterebbe solo specificare in modo decente l’autore, nulla di così straordinario viene richiesto) proprio al fine di sottolineare la rigorosità del diritto d’autore (tra l’altro storpiato nel significato e nel reale contenuto)… ahahahah! 😀
Alt!
OK, cercare dialogo, OK essere tolleranti, ma in un commento leggo “la loro esistenza è una bestemmia (degli omosessuali).
Esattamente dove si vuole arrivare con queste pubblicazioni?
Dove vogliono arrivare gli amici Pontifessi non mi è chiaro. Mi è invece chiarissimo che qui cerchiamo di rispondere proprio alle affermazioni farneticanti, omofobe, razziste, xenofobe, sessiste etc etc etc che leggiamo su Pontifex. 🙂
Benvenuto holtjar 😀
un omosessuale non può bestemmiare??? lo fa con disinvoltura anche Berlusconi che va con le minorenni, ruba ecc ecc ma va culo e camicia con papa!!
L’articolo di Veniero Scarselli non ha nessun intento moralistico, è solo la riflessione di un biologo-poeta. Secondo me l’omosessuale (maschio) rinuncia alla trasmissione dei suoi geni, istinto connaturato ad ogni essere vivente, quindi il suo patrimonio genetico morirà con lui. In conseguenza a questa rinuncia io vedo una scarsa stima di sé. Gemma
La moglie, I guess.
Dove vogliono arrivare è chiarissimo se consideriamo chi viene interpellato: psichiatri (devianza mentale), criminologi (crimini e reati contro natura) e religiosi che “curano le anime”.
La mia risposta è “parcelle”. Fate molta attenzione, a questi interessano i soldi sulla pelle degli altri. Se l’omosessualità fosse dichiarata patologia, avrebbero un alto numero di pazienti, clienti, magari interdetti alla proprietà. State sull’attenti!
Ma noi rispondiamo proprio su questi temi: gli psichiatri che vengono interpellati sono personaggi famosi ma non rappresentativi dell’opinione dei seri professionisti che senza andare in TV si occupano di queste problematiche, i religiosi interpellati sono pensionati incauti. Il Magistero dice cose ben diverse da Pontifex. E noi siamo qui per testimoniare che Pontifex mente. Ed anche platealmente.
Mi hai fatto tornare in mente una battuta di Grillo:
“Sapete perchè masturbarsi è peccato? Perchè è gratis! Stai sicuro che, se vendessero un guanto che costa un milione per farsi le pippe, sarebbe la cosa più bella del mondo”.
Non c’è da scherzare. Questi fanno sul serio. Non li sottovalutate.
Se mi pubblichi, in modo che leggano e intendano:
difensori del magistero, sappiate che c’è chi l’altra guancia non la porge.
Se dovessimo davvero preoccuparci di tutti i fulminati di questo mondo staremmo freschi.
Di pontifex si scrive non perchè preoccupa, ma perchè diverte tanta è la loro presunzione di rappresentare la “vera dottrina cattolica ™”
Rispettami e ti rispetterò. Sia Lode a Dio!
Dammi uno schiaffo e te ne tornerò dieci. Sia Lode al Signore!
Bud Spencer docet!
No caro DiegoPIg, quello che è successo a Belgrado e ieri a Genova dovrebbe ben farti capire a cosa e a chi si va incontro.
Risum abundat stultorum ore.
Lo so cosa è successo a Belgrado.
Ed infatti ho ben preso per il culo un certo “ariano” qui (http://www.gazzettino.it/articolo.php?id=122253&sez=MONDO#commenti).
Considerare come “un pericolo” questi personaggi signfica dargli troppa importanza.
D’altronde lo dicono anche loro: “se ci danno contro vuol dire che abbiamo ragione”.
Con costoro l’arma più efficace è la presa per il culo. Cosa che loro DICONO di non gradire (si nota la leggera ironia???).
No, mi dispiace, non sono d’accordo con te.
E’ necessario considerare il periodo storico e la recessione economica oltre che le pure opinioni; la storia si ripete e non insegna.
Mah, secondo me sbagli.
Secondo me a Pontifex fa più male qualcuno che fa vedere quanto sono fessi, piuttosto di uno che gli urla “state zitti!!!”
Guarda come si gonfiano il petto qua (http://www.pontifex.roma.it/index.php/editoriale/il-fatto/5680-i-movimenti-gay-annunciano-di-aver-presentato-esposti-contro-pontifex-per-promozione-di-tesi-intolleranti-razziste-sessiste-e-xenofobe-la-voce-della-chiesa-non-smettera-mai-di-proclamare-la-verita-sarete-querelati).
Questi sono masochisti: più iè meni e più sono contenti.
E tu che fai per fare un dispetto ad un masochista? Non lo meni. 😀
Comunque, tornando seri, zittirli non si può perchè altrimenti violeremmo uno dei principi cardine della società civile: la libertà di parola.
Ma nulla ci vieta di prenderli per i fondelli (cosa anche troppo facile con certi personaggi…)
No, no, io non urlo: state zitti.
Dico: parlate pure, scrivete quello che volete e prendetevi le responsabilità di ciò che ne deriva.
Hanno il diritto di dire quello che vogliono, nel rispetto del prossimo.
Libertà non significa fare e dire quello che si vuole.
Schernire è sciocco, dialogare è corretto e necessario, difendersi è un diritto e ad un certo punto anche un dovere.
Sbagliato sopravvalutarli, ma sbagliato anche sottovalutarli.
Devo quindi desumerne che se tu ti trovassi in Iran o in qualsiasi paese in cui l’omosessualità è considerata reato punibile con carcere e pena di morte, rideresti e prenderesti per il culo chi ti appende.
Bravo.Allora forse è vero che gioco con CDP.
Devo quindi desumerne che se ti fossi trovato ieri a Belgrado tu avresti riso e avresti preso per il culo chi ti lanciava pietre.
Bravo. Forse allora è vero che io gioco con CDP.
guarda che i poliziotti feriti a sangue per difendervi non avevano molta voglia di ridere e di prendere per il culo.
Se fossi stato a Belgrado me la sarei data a gambe.
Ma il fatto è che non siamo a Belgrado e i pontifessi non hanno, per quanto ne so, mai pestato nessuno.
Secondo me tu stai commettendo due errori, uno tattico e l’altro di concetto.
Quello tattico l’ho già esposto, cioè l’errore di dare troppa importanza ai cialtroni.
Questi di Pontifex sono quattro gatti che non si fila nessuno, che hanno avuto il loro momento di fama quando una loro intervista a Babini è stata riportata dai quotidiani.
Ma guarda il loro sito: io ora conto 24 commenti, cioè una scoreggia di passero per un sito che pretende di essere la voce della “vera dottrina ™”.
Guarda anche cos’hanno fatto con i commenti. Prima li censuravano, poi li hanno aperti ma, resisi conto che i commentatori gli facevano fare la figura di cacchina, hanno richiuso tutto CANCELLANDO gli interventi.
Quindi gente come i pontifessi non temono gli attacchi, anzi se ne beano perchè li fanno sentire dalla parte del giusto.
I pontifessi temono i pontilessi, cioè gente che li prende bellamente per il culo per le vaccate che scrivono.
Quindi, dal punto di vista tattico, lottare per zittire questa gente ha solo l’effetto di farla sentire più “virile”.
Il secondo errore, invece, è concettuale e riguarda la libertà di pensiero.
Secondo me, la maggior parte delle persone ha un concetto sbagliato di “libertà di pensiero”.
Molti la definirebbero come “la libertà di dire ciò che si vuole”, ma è sbagliato.
La definizione corretta è “la libertà degli altri di dire cose che mi fanno incazzare”.
La libertà di pensiero nasce PROPRIO con lo scopo di permettere di esprimere opinioni che la maggior parte di noi trova oscena.
Che bisogno c’è, infatti, di garantire alla gente di esprimere opinioni su cui tutti ci troviamo d’accordo?
Quando invochiamo la censura per Pontifex facciamo la stessa vaccata che fa Pontifex quando chiede di vietare i gay pride (o il concerto di Elton John, che deve stargli sulle balle più o meno come Vendola).
Vogliamo essere forse dei pontifessi?
La libertà di espressione è uno dei diritti fondamentali, senza il quale non è possibile una società moderna.
Questa libertà va limitata in particolarissimi casi (apologia ed istigazione a delinquere, diffamazione più altre vaccatine minori), ma pretendere che Pontifex venga oscurato secondo me non è degno di un paese civile.
E sia chiaro che io non stò difendendo il diritto di parola di Pontifex: io sto difendendo il diritto di parola e basta.
E lo faccio perchè, da buon ateo bastardo sbattezzato mangiapreti, se lasciamo passare che le opinioni possono essere censurate allora il prossimo a cui chiuderanno la bocca sarò io.
Vorrei scrivere ancora, ma (fortunatamente per voi) sono costretto ad andare via.
Perciò concludo dicendo che so perfettamente quanto fastidiose ed oscene siano le vaccate che scrive Pontifex, ma non credo che questo giustificherebbe la censura del nostro sito di follia libera preferito.
Se tu fossi stato a Belgrado te la saresti data a gambe! Questo genere di comportamento come si chiama? Aiutami tu, dai non farmelo dire!
Se tu sei convinto che siano 4 gatti non sarò certo io a convincerti del contrario, ma ti invito a considerare tutti i movimenti cattolici (RnS, neocatecumenali, ecc…) e a fare un giretto in mezzo a loro. In bocca a lupo!
Per quanto riguarda il diritto di parola, allora secondo te, se domani un quotidiano cominciasse a titolare “omosessuali nei manicomii, malati di mente!”, “sodomiti in galera perchè compiono reati contro natura”, ecc.. ecc… tutto rientrerebbe nella normalità della libertà di opinione e di espressione?
Caro Pig, ecco, ci siamo capiti!
Risum, sorry.
uff, risus… in!
“Libertà non significa fare e dire quello che si vuole.
Schernire è sciocco, dialogare è corretto e necessario, difendersi è un diritto e ad un certo punto anche un dovere.
Sbagliato sopravvalutarli, ma sbagliato anche sottovalutarli.”
Sono d’accordo con Holtjar: quella gente non mi diverte affatto; o almeno, non quando mi considera una bestemmia, o quando invoca provvedimenti lesivi alla mia dignità di uomo ed ai miei diritti di cittadino. Questa per me non è libertà d’espressione. Come non è libertà d’espressione il loro pervicace rifiuto verso qualsiasi forma di confronto.
Loro devono stare molto attenti, si sono messi su una strada pericolosa e sempre più stretta: se continuano con l’odio, l’insulto ed il disprezzo troveranno prima o poi pane per i loro denti.
Spero, domani, di risponderti più approfonditamente, ma la tua concezione di “libertà di pensiero” non è corretta.
Solo per farti un esempio, tu dici che non è libertà di espressione quando “invoca provvedimenti lesivi alla mia dignità di uomo ed ai miei diritti di cittadino”.
Purtroppo, invece, anche questa è libertà di espressione.
Dire “i froci dovrebbero essere sbattuti tutti in galera” non è reato.
Non lo è nemmeno dire “i froci andrebbero ammazzati tutti”.
E’ un’opinione oscena e disgustosa, ma pur sempre un’opinione.
Pensa solo al caso del “partito pedofilo olandese”, che proponeva di legalizzare i rapporti con minori.
Sono stati messi fuori legge dal governo ma, poi, rilegalizzati dalla corte suprema perchè “proporre modifiche dell’ordinamento legislativo non è reato”.
Questo è il giusto risultato, per quanto giustamente schifo ci facciano i pedofili.
Un paio di note …
1) mi pare stiamo andando off topic rispetto all’argomento dell’articolo. Mettiamo a disposizione per le vostre discussioni l’area dei forum.
2) in ogni caso cerchiamo di rispettare le opinioni altrui. Esordire con “la tua concezione non è corretta” non rappresenta il mio ideale di rispetto per le opinioni altrui 😉
Sul fatto che si stia andando off-topic (rispetto all’articolo) sono solo parzialmente d’accordo.
Comunque in effetti sarebbe più sensato spostare la discussione sul forum.
Che si fa? Si apre una discussione su “articoli pontifessi”?
Diego, non sono sicuro che non sia reato dire ” i froci (o gli ebrei, o i rom, o i negri) andrebbero ammazzati tutti”.
Intanto, la legge Mancino recita:
‘art. 1 (“Discriminazione, odio o violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”) dispone quanto segue: “Salvo che il fatto costituisca più grave reato, […] è punito: a) con la reclusione fino a un anno e sei mesi o con la multa fino a 6.000 euro chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi; b) con la reclusione da sei mesi a quattro anni chi, in qualsiasi modo, incita a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. È vietata ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo avente tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. Chi partecipa a tali organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi, o presta assistenza alla loro attività, è punito, per il solo fatto della partecipazione o dell’assistenza, con la reclusione da sei mesi a quattro anni. Coloro che promuovono o dirigono tali organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi sono puniti, per ciò solo, con la reclusione da uno a sei anni.”
Ecco, mancano i froci rispetto all’elenco da me scritto sopra. Ma si sa, noi siamo bestemmie della natura, e anche la bestemmia è un reato.
Appena apriamo il topic appropriato sul forum, continuiamo lì sennò davvero andiamo off-topic.
In teoria un utente registrato può aprire i propri thread. Se non è così vuol dire che non ho capito un tubazzo di come funzionano i forum 😉
Prova e fammi sapere (magari con un messaggio privato). Grazie.
Holtjar, però guarda che era a Genova, non a Belgrado. A Belgrado gli stessi simpaticoni ce l’avevano con i gay, e le pietre le tiravano a loro. Magari mettendo in pratica gli isegnamenti dei CdP serbi.
Intendevo l’altro ieri. Intendevo i poliziotti serbi.
Anche a me Venerio ha risposto con ugual tono… mi conferma che l’articolo su Pontifex è suo e che non è di Carlo di Pietro (che l’ha solo copiato). E anche a me ha risposto con grande sconforto.
Scusate, vorrei segnalare il comunicato pubblicato oggi sull’azione civile contro Babini:
http://www.cronachelaiche.it/2010/10/azione-civile-sul-caso-monsignor-babini/
Io vorrei leggere il testo dell’esposto, ma non lo trovo.
Guarda qui tra questi articoli.
http://pontilex.org/category/espeden/
Gentili cloni,
come potete ben vedere anche dal vostro snap shot, c’è ben scritto [tratto da literay.it] a fine articolo. Prima del carteggio che, correttamente ho anche inserito. Sono giornalista e conosco bene la deontologia professionale. Avete sollevato un inutile polverone ed avete fatto scomodare il mio legale ed il legale di literary.it.
Dato che, come evidente, avete problemi di cecità – LEGGETE BENE LO SNAP SHOT CHE AVETE PUBBLICATO – vi chiedo prossimamente di essere + attenti a quello che scrivete.
Nel contempo, vi informo che con il signor Giampiero Tonon, responsabile legale della Libraria Padovana Editrice, l’equivoco è stato ben risolto ed il mio legale ha preparato regolare querela che vi sarà inviata.
Mi dispiace che, non essendo rintracciabile con un normale whois la proprietà del vostro sito, si innescheranno dei meccanismi molto costosi che, a giudizio, dovrete sostenere.
Con affetto.
Carlo Di Pietro
NB: per gli affetti da cecità, in accordo con il gentilissimo signor Tonon, abbiamo deciso di ingigantire la scritta [tratto da literay.it] al fine di renderla a prova di “diversamente abili”.
Querela perchè riportiamo dei fatti? Invero buffa come querela 🙂
Abbiamo riportato pure le parole dell’autore del brano. Le vostre correzioni posticce non vi autorizzano a querelare alcunchè.
Siamo nuovamente alla clava delle norme interpretate in maniera creativa.
Ma che mi risulti il proprietario dell’articolo non è Literary ma l’autore. Sono riportate sopra le sue parole, molto chiare. Non basta citare Literary nel titolo (o altrove) ed il nome come se fosse solo il firmatario della corrispondenza. L’attribuzione è fallace a detta dell’autore del brano (non mia).
Ingrandire Literary in seguito non modifica di una virgola le rimostranze riportate che provengono direttamente dall’autore. Mi pare che la querela sia soltanto un atto intimidatorio, privo di fondamento e che probabilmente si trasformerà in una controquerela per ingiuria.
To’, ma ci sei anche tu!
Non ci posso credere! Non badare a loro , persevera, continua a scrivere articoli, , siamo tuoi fans, noi ti osserviamo, siamo tuoi amici, noi ti appoggiamo, noi ti siamo vicini nella tua battaglia contro i mulini a vento del positivismo e del degrado etico-morale di questo mondo ossessionato dalla scienza.
…. tratto dalla mia corrispondenza con il gentilissimo signor Tonon:
… Noi lasciamo la massima libertà nel prelievo di documenti presenti nel ns. sito a condizione di citare il sito di provenienza.
Mi spiace che il ns incontro sia avvenuto con questo piccolo contrasto e mi auguro che possa avere un futuro migliore.
Incidente chiuso.
Le auguro un buon lavoro
Giampietro Tonon
http://www.literary.it
… capitolo chiuso.! chiuso! chiuso! PS: è necessario che mi comunichiate nome e cognome dell’autore dell’articolo. Grazie
Carletto il proprietario dell’articolo è l’autore, non Literary.
Qui vengono riportate le parole dell’autore. Qui nessuno ha lamentato la mancata attribuzione a Literary. Qui abbiamo riportato le parole dell’autore. Hai preso contatti con l’autore e puoi smentire che le sue affermazioni riportate qui sopra sono vere?
Speriamo che Tonon non abbia nulla da ridire sul fatto che una sua comunicazione privata viene resa pubblica.
Cortesemente gentile amministratore voglia comunicarmi il nome dell’articolista che mi ha diffamato. Grazie
Carlo non sei la polizia postale. Rivolgiti a loro.
Va bene grazie per la collaborazione.
Cordiali saluti
Carlo Di Pietro
Visto che non c’è diffamazione, non c’è collaborazione.
Siamo sempre stati disponibili a rettificare le affermazioni scorrette. Se Carlo Di Pietro può dimostrare che le affermazioni riportate (e provenienti dall’autore dell’articolo originale) sono false, può parlare di diffamazione.
Quel che mi chiedo è: se allora tutto l’articolo è stato copiato da un altro sito, e l’originale è di Venerio, a che pro c’è il nome “Carlo di Pietro” alla fine della pagina?!
Le parole dell’autore mi sembrano inequivocabili.
Per come è presentata la pagina, il lettore è indotto a credere che Venerio sia l’autore solo dello scambio citato alla fine del testo, non di tutto il contenuto dell’articolo, che sembra invece essere opera di CdP.
Per l’appunto… se l’articolo è solo copiato, a che pro mettere il proprio nome in fondo? Carlo di Pietro ha l’usanza di firmare i testi che copia per dimostrarsi l’autore non tanto del testo, quanto del magistrale uso di ctrl-c e ctrl-v?
Shhht! Zitta, altrimenti querela anche te! Una querela per volta, please.
Come ho sentito stasera in una puntata di Numb3rs: “Il timore di dio mette fine alla saggezza”.
(per chi non ne coglie l’ironia, si ricordi che è il ribatamento del versetto biblico “L’inizio della saggezza è il timore di Dio” Salmo 111(110))
Ed ecco a voi la Lady Chatterly ne ha fatta un’altra:
http://www.pontifex.roma.it/index.php/opinioni/laici/5694-le-bugie-della-unione-europea
Carletto! Aspetta! Non andare via!!!!! Ti avevo fatto un paio di domandine proprio a proposito della diffamazione…
Ti prego non scappare anche questa volta… rispondimi!!!! Please!!!!!!!
Hai avuto risposte? Bah … non credo ne avrai facilmente…
Visto che non sopporto le imprecisioni, stasera mio sono presa la briga di controllare le norme che regolano la citazione, totale o parziale, di testi, immagini, musica ecc sia “nel mondo reale” che su internet (il web fu incluso con un decreto nel 2003).
La legge italiana Legge 22 aprile 1941 n. 633, consolidata il 9 febbraio 2008, sancisce nell’articolo 70:
” Il riassunto, la citazione o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione (…).” MA: “Il riassunto, la citazione o la riproduzione debbono essere sempre accompagnati dalla menzione del titolo dell’opera, dei nomi dell’autore, dell’editore e, se si tratti di traduzione, del traduttore, qualora tali indicazioni figurino sull’opera riprodotta.”
Il che dovrebbe significare: si può citare o anche ricopiare interi testi, A PATTO CHE sia SEMPRE segnalato TITOLO ORIGINARIO del testo/opera (e non una libera reinterpretazione), NOME DELL’AUTORE originario (e non di chi taglia, copia e incolla l’articolo), e via dicendo.
La stessa COnvenzione di Berna, scritta nel 1886, firmata dall’Italia nel 1928 e ratificata nel 1978, sancisce, all’articolo 10, l’obbligo di citare AUTORE E FONTE!
il nome dell’articolista mi sembra che si possa desumere velocemente leggendo l’articolo. quindi le domande retoriche di di pietro, che sono, intimidazioni?
Una persona maliziosa potrebbe essere d’accordo con te e considerare il comportamento di CdP come una vera e propria intimidazione.
Ma noi non siamo maliziosi. Siamo fraterni ed affettuosi anche con CdP. Ma al tempo stesso siamo fraterni ed affettuosi anche con chi spende tempo ed energie per documentarsi seriamente e per produrre gli articoli che offriamo.
Scusate ma il signor Carlo Di Pietro non era quello che non avrebbe più guardato pontilex? Vabbè….comunque mi pare che la frittata sia fatta, l’evidenza dei fatti è tale che minacciare querele non ha alcun senso…..awwwnnnn (questo ero io annoiato….)
Non so se tra voi c’è qualche collega, intendo giornalista o scrittore, ma a me sembra, non per risultare patetico, che vi stiate scagliano un pò troppo contro la mia persona. Oggi, ed era tempo che non lo facevo, mi sono dedicato alla lettura di pontilex perché, grazie a Dio, ho avuto un pò di tempo libero. Mi sembra, dichiarazione oggettiva, che principalmente nei commenti stiate un pochettino esagerando. Sempre ringraziando il Signore, la mia fedina penale è pulita, non ho carichi pendenti e mi ritengo persona corretta, stimata ed anche seria.
Purtroppo siete capitati su Pontifex.Roma in un periodo in cui si parla costantemente di omosessualità, tuttavai volevo informare i lettori del vostro sito che Pontifex.Roma per circa 1 anno e1/2 non ha mai trattato l’argomento. All’epoca dove eravate?
A me sembra che vi siate coalizzati, come una vera lobby, per screditare la mia persona e, lo ripeto, gli articoli danno lo spunto ( a volte poco precisi ) , ma i commenti sono realmente offensivi e lesivi della mia onorabilità.
Sono stato definito un omosessuale represso, pronto per l’outing, un bugiardo, un millantatore, un plagio, un ignorante, un cretino … ecc… ecc… ec… con epiteti inenarrabili.
Vi rendete conto che la satira, a buon conto, fa ridere anche me, tuttavia gli insulti possono provocare delle turbative nella mia vita e nel mio lavoro? Ricordatevi che non avete a relazionarvi con un delinquente o con una bestia, bensì con un onesto cittadiono italiano e, per di più, timorato di Dio.
A mio avviso e, diciamola com’è realmente, la vostra fazione si concentra in insulti ed altro, solo a seguito di miei articoli sull’omosessualità. Mi domando sinceramente: ma cosa state combattendo un battaglia conto le Verità di Fede, che combattono la sodomia e la fellatio, scagliandovi contro di me?
Vi ricordo, sempre per dovere di cronaca, che sia il sottoscritto che Bruno Volpe, tempo additero hanno subito anche delle ritorsioni materiali, che ci hanno segnato anche nollo spirito.
Chiedo moderazione all’autore del sito il quale, se ha la compiacenza di volersi qualificare con nome, cognome e recapito, (come facciamo noi) potrà rendersi conto che a volte il virtualismo può sconfinare. Per l’amor di Dio, non male interpretate le mie parole, io non auguro il male a nessuno, chiedo solo chiarezza.
Sappiate che Pontifex.Roma, blog composto da una trentina di publisher indipendenti (ovvero ognuno ha la sua user e password e può, all’occorrenza aggiungere o rimuovere/modificare articoli) ha sola finalità apologetica.
Vogliate, cortesemente, terminarla di insultare il sottoscritto.
E’ una cortesia che vi chiedo, dato che non mi conoscete e non avete il diritto di rovinare la mia autostima e sensibilità.
Detto questo, per rispondere a Marione, sono un libero cittadino, pertanto se mi vengono segnalate delle inesattezze sul mio conto, sono ben legittimato a leggere il sito in cui sto scrivendo.
Vi auguro buona notte ed auspico che l’amministrazione, in futuro, sia più solerte nel voler eliminare commenti lesivi della mia onorabilità, dignità e sensibilità.
Saluti
Carlo Di Pietro
Mentre lei si ritiene libero assieme agli altri articolisti di poter offendere in nome di quella che chiamate vostra fede chiunque sia diverso da voi? Non le sembra di offendere la nostra intelligenza di lettori e fruitori anche del vostro sito? Qui nessuno offende nessuno siamo realtà diverse capaci di vivere pacificamente tra di loro. Lo stesso non si può dire di ciò che fate voi. Lei stesso si appella alla verità dei fatti ebbene lo stesso facciamo qui, solo che noi non abbiamo le spalle coperte da “beh l’ha detto il magistero”, qui noi ricerchiamo in prima persona, utilizzando la giusta dose tra fede e raziocinio.
Quindi le ripeto non venga ad offendere la nostra intelligenza: qui non abbiamo bisogno di vittime, a meno che lei non voglia continuare ad immolarsi con un altro articolo come quello scritto in precedenza.
Di poi visto che ha di nuovo riportato alla luce i danni materiali sostenuti, un utente di Pontilex le ha chiesto di produrre fatturazioni e quant’altro: è possibile?
Qui non si accusano le persone, solo non si accettano i dictat di ideologie, per dirla con un aggettivo a voi gradito, …malate.
la sodomia e fellatio, che “le Verita’ di Fede… combattono” , riguardano gli eterosessuali in misura sproporzionatamente maggiore rispetto agli omosessuali, per motivi ovvi. Perche’ allora questo accanimento quasi esclusivo contro gli omosessuali? Riferirsi ai gay chiamandoli costantemente depravati secondo lei non e’ un insulto? o non e’ lesivo della sensibilita’ degli altri? E come si permette di chiedere anche qui la censura?
Francamente, dovrebbe riflettere: sul sito che lei gestisce, Pontifex, sono stata ripetutamente insultata dall’utente Fides ed Ratio che, facendo finta di non vedere le fonti che pubblicavo a sostegno delle mie affermazioni, insultava la mia professionalità dicendo (e urlando) che copiavo da wikipedia. Ad un certo punto, TUTTI i miei commenti con la richiesta di fonti per quanto Fides et Ratio affermava, poi ripreso da lei (e cioè che omo-fobia potesse derivare dal LATINO HOMO HOMINIS!!!!), non sono stati pubblicati. Non sono poi stati pubblicati altri miei commenti in cui citavo di nuovo fonti, libri, bibliografie ecc per dimostrare che gli insulti rivolti alla mia professionalità e capacità erano falsi… sono infine stati cancellati da quei post TUTTI i miei commenti (i pochi pubblicati).
Visto che come STUDIOSA e RICERCATRICE sono INTEGERRIMA sulle FONTI, e visto che sono stata insultata proprio lì, mi scuserà se ora vaglio sistematicamente TUTTI i vostri articoli per vedere da dove li avete copiati, da dove li avete citati, da dove vi siete ispirati e via dicendo. E visto che alle mie ulteriori richieste di fonti non c’è mai risposta (non pubblicate MAI una richiesta di chiarimento), mi permetto di segnalare QUI (libero spazio) le mie osservazioni.
Faccio anche presente che io non l’ho mai insultata, minacciata, non ho mai pubblicato suoi dati personali e via dicendo, quindi con me il vittimismo non attacca. Se lei fosse un giornalista (ad oggi, non compare nell’albo 2010 dei giornalisti sul sito odg) attento, citerebbe fonti, autori, siti ecc in maniera corretta, chiara, visibile e precisa… La prego quindi, di svolgere il suo mestiere con maggiore precisione, per rispetto alla sua categoria, al lavoro degli autori che cita e ai suoi lettori.
Vedo con piacere toni più adeguati ad un confronto civile. Confronto che molti invocano da tempo.
Come vedi qui ci sono persone di diversa estrazione e formazione, con gusti ed attitudini molto diverse tra loro. Il “Sondaggione” sulla sessualità parla chiaro: questo non è un covo di omosessuali. E tantomeno di checche isteriche. Quindi quando vieni qui troverai educazione se sarai educato. Se sarai scortese come in molti tuoi commenti di questa sera, troverai scortesia.
In ogni caso troverai persone preparate. Preparate in informatica (il tuo vanto), in teologia, in filologia, in ermeneutica, in biologia, in medicina, in legge (tanto per citare alcune delle nostre competenze). Non adoro le statistiche. Pubblico per scherzo i numeri degli accessi a Pontilex. Non mi frega nulla di quanti utenti ci seguono o di quanti visitatori ci leggono. Non mi interessa quante persone pubblicano articoli e quante invece si occupano della gestione del server.
Abbiamo solo un interesse. Rispondere alle affermazioni che fate su Pontifex e che non ci trovano in accordo. Visto che sul vostro sito questo non è possibile, lo facciamo a modo nostro. Pagando il nostro dominio, pagando il nostro server, con il nostro software, con le nostre immagini, con i nostri testi, con le nostre indagini. Ti disturba?
Cosa dicevi dell’essere padroni a casa propria? Non era questa la tua teoria quando qualcuno si lamentava dei contenuti proposti da Pontifex? Non sostenevi che si può sempre evitare di guardare una pagina che si trova molesta? Vivi ora sulla tua pelle che le tue affermazioni non erano assolutamente ragionevoli? Senti ora sulla tua pelle che da fastidio essere messi nel mirino e bersagliati? Capisci ora la ragione per cui molte persone si sono stancate dei toni che usate su Pontifex quando parlate di omosessualità, di ebrei, di musulmani?
Per la cronaca, non ti montare la testa: qui nessuno si scaglia contro la tua persona. Ci scagliamo contro quello che scrivi, anzi contro quello che scrivete (tutti, indistintamente, su Pontifex.Roma). Ci scagliamo contro il tuo modo di fare “giornalismo”. Ci scagliamo contro le discutibili pratiche di riciclaggio del materiale altrui (comprovate inconfutabilmente dal carteggio documentato da Stefano). Ci divertiamo documentando in una sola pagina le molteplici sfaccettature del geniale webmaster. Ci scagliamo contro chi rende pubblici i propri dati e poi si lamenta quando riceve telefonate minatorie o peggio. E si lamenta accusando noi. Accusando chi ha -da sempre- usato solo la parola scritta per controbattere quello che scrivete su Pontifex.
Le parole di Francesco ti hanno toccato profondamente, al punto che ne ricicli le idee ed i concetti. Improvvisamente dopo aver bussato alla nostra porta urlando e bussando con vigore (ed aver constatato la robustezza delle nostre mura) riprovi con la mitezza di un agnello.
No, non funziona Carlo. Non puoi chiedere comprensione e mitezza. Anche perchè non è colpa nostra se affermi di essere in possesso di tutte le necessarie autorizzazioni a pubblicare il materiale altrui e questa affermazione non regge la più banale verifica: domandare all’autore del brano. Non è colpa nostra se pubblichi il tuo numero di cellulare all’interno della pagina in cui proponi interventi di chirurgia estetica in Thailandia (vantandoti peraltro di aver provato sulla tua pelle, anzi sul tuo naso, i miracoli di quei chirurghi). Non è colpa nostra se Google implacabilmente individua tutte le impronte digitali che lasci quando ti muovi su Internet, quando registri domini, quando vendi la tua Jaguar.
Non siamo noi a perseguitarti. Il peggior nemico di te stesso sei tu. Ed il tuo modo di agire. Noi abbiamo la sola colpa di leggere quello che scrivete su Pontifex e non prendere per oro colato le vostre parole, sottoponendole ad un processo di verifica che è normale (ed anzi richiesto) quando si scrive seriamente.
Ti lamenti dei commenti che leggi qui e che trovi offensivi. Per prima cosa puoi segnalarli al webmaster. Sai benissimo come scrivere al webmaster di Pontilex, non è vero Carletto? E poi puoi sempre commentare anche tu e ribattere. Sarà poi mio compito stabilire se si tratti di insulti oppure no. Qui è casa nostra, ricordi?
In passato sono intervenuto per impedire il dilagare di commenti offensivi e, a mio giudizio, il comportamento degli utenti di Pontilex è esemplare. Non ho voglia di fare la gara a chi piscia più lontano quindi non starò a tediarti con le mie esperienze lavorative. E non starò a raccontarti quante cose conosco e quante cose so fare bene. Ti basti sapere che io non vivo della carità altrui. Ti basti sapere che in questo momento di crisi ci sono aziende che si contendono la mia persona. Ti basti sapere che non lavoro per i miei amici.
Vuoi farci credere che “purtroppo” su Pontifex parlate di omosessualità soltanto in questo periodo. Non voglio neppure provare a risponderti, mi viene troppo da ridere 🙂
Sei stato definito un millantatore: si perchè dici che hai le autorizzazioni per usare il materiale altrui ma questa affermazione non è vera. In italiano si dice che sei un millantatore.
Sei stato definito un plagiatore: l’articolo di Stefano dimostra esattamente questa affermazione. Puoi dire il contrario? Puoi provare che l’autore del brano approva il tuo operato? A noi sembra proprio di no.
E prima di pensare alle pagliuzze altrui, guarda la trave che occlude la tua vista. Pensa ai termini che usi abitualmente quando parli di ebrei, di omosessuali, di musulmani, di immigrati.
Dici che ci concentriamo sui tuoi articoli contro l’omosessualità e che ti insultiamo. Ne deduco che è vero quanto abbiamo scritto più volte: non ci leggi. Non leggi i nostri articoli. O se li leggi lo fai molto distrattamente. Qui parliamo di te, di Foxy di Stanzione. Critichiamo tutti e tre, indistintamente. Solo che parlando di Foxy ci limitiamo al materiale a disposizione: i suoi articoli. Lui, a differenza tua, ha scelto un approcio molto più discreto e non ha lasciato impronte digitali ovunque. Stesso discorso per Stanzione. Quindi non ti montare la testa: non sei il nostro bersaglio preferito. Sei solo quello che fa di tutto per farsi notare. Sei come un pappagallo Ara in una voliera piena di cardellini: è perseguitato oppure è solo molto, troppo in evidenza rispetto al resto?
Ci ricordi che tu e Foxy avete ricevuto danneggiamenti. Ti abbiamo già offerto spazio per documentare qui, sul nostro sito, i danni che avete subito. Ma ad oggi non abbiamo ancora ricevuto alcun documento. Nessuna foto, nessun fax contenente le denunce che avrete sicuramente sporto a vostra maggiore tutela. Nulla. Ti ricordo che puoi inviarmi via mail oppure via fax qualsiasi documento che racconti e comprovi le angherie a cui siete sottoposti tu e Foxy. La mail già la conosci. Il numero di fax è facile: 02700402124.
Qui nessuno si nasconde dietro pseudonimi o nickname. Semplicemente tuteliamo la nostra privacy. Proprio perchè ci sono persone avventate come te che rendono pubbliche informazioni sensibili, qui noi tuteliamo la nostra privacy. Viste le angherie di cui sei bersaglio, puoi biasimarci? Poi non ti preoccupare. Le autorità possono avere accesso a tutte le informazioni. Ma tu non sei una autorità che può accedere ai nostri dati privati. Siamo a casa nostra, ricordi?
Un consiglio. Piantala con sta storia delle lobby. Inizia ad essere una barzelletta ripetuta troppe volte e quindi molesta. Se non comprendi come sia possibile che persone così diverse (come il gruppetto di persone che muove Pontilex) possa unirsi senza qualche interesse ulteriore, beh allora hai davvero bisogno di un aiuto da parte di qualche psicologo per superare il complesso di Calimero. Non siamo qui per perseguitarti e non siamo una lobby. Siamo solo un gruppo di persone -lo ripeto per chiarezza- stanche degli insulti gratuiti che lanciate su Internet con la SCUSA dell’apologetica. Come molti articoli hanno ben chiarito, voi andate oltre l’apologetica. Non fate SOLO apologetica. Usate questo termine come scusa per fare altro.
Concludo con un appunto. Parlando di ossimori: “Mi sembra, dichiarazione oggettiva”. Un fenomeno oggettivo non può apparire in maniera diversa a diversi soggetti. Quindi non può sembrare a te (e non ad altri) qualcosa che è invece oggettivo, uguale per tutti.
Noi siamo qui. E non abbiamo intenzione di spostarci di una virgola. Così come Pontifex.Roma non si sposta di una virgola.
Caro Di Pietro! Dimostri allora di essere una persona matura, che sa confrontarsi civilmente!
Molti di noi, qui, hanno da farle alcune domande…
Intanto risponda alle mie. Sono parole che avevo già rivolto a lei su questo blog, ma… evidentemente non riesce a darmi una risposta:
Lei che parla di violazione della privacy e insulti alla sua persona, creda sia corretto mettere il mio nome e cognome sul suo blog, e sentirmi dire che San Francesco mi prenderebbe a calci nel sedere… che non sono degno di essere figlio di San Francesco… Crede che queste non siano offese? Crede che questa non sia una violazione della privacy? Da dove ha preso il mio nome? Cosa sa di me? Sa cosa faccio dalla mattina alla sera? Come si permetti di giudicarmi e calunniarmi senza sapere assolutamente niente di me? E’ lei il mio Provinciale? Il mio Vescovo?
Se le dicessi che da quando è stato pubblicato il mio nome e cognome sul blog di pontifex ricevo telefonate anonime di minaccia, email offensive, danni alla mia automobile, blocchi alla connessione internet?
Ha visto un video dove i frati ballano davanti alla Basilica di Santa Maria degli Angeli in Assisi ed ha sentenziato contro di loro. Sa niente di quei frati? Di quei giovani? Sa niente dell’intenso percorso di conversione e di fede svolto da quelle persone? Sa che quel giorno, in Assisi, migliaia di giovani hanno incontrato il Dio della Misericordia nel Sacramento della Riconciliazione? Sa quanti giovani hanno incontrato Gesù Cristo? Cosa ci trova di tanto blasfemo in quella danza? Sa che Francesco e i suoi primi compagni andavano cantando le meraviglie di Dio con le Laude: testi religiosi adattati a melodie PROFANE (proprio come il waka waka di Assisi – testo adattato a musica)? Sa che lo stesso Gesù veniva denominato mangione e beone, amico di pubblicani e peccatori?
Carissimo io accetterei volentieri che lei mi facesse lezioni di informatica… ma di francescanesimo no!
Semmai sarei io a dartene! Anzi! Inizierei subito:
– Prima regola: alla base della spiritualità francescana sta la PRATICA DEL BUON ESEMPIO! Dimostriamo agli altri di essere cristiani con la nostra testimonianza di vita e non giudicando la “presunta” cattiva condotta degli altri.
Sa quante prostitute ci passeranno avanti nel Regno dei Cieli? E noi, che siamo sempre con Lui potremmo sentirci dire: “Non vi conosco!”
come dice il mio padrino: non tirare pietre al vicino se la tua casa ha un tetto di cristallo…
e vediamo quanto ti dura questa volta la fase “Calimero”.
anche buonanotte di pietruccio ):D
… ma come possono rovinare la tua sensibilità??? NE SEI PRIVO!!!!!!!!!!!!
o magnum pietatis opus!
Io personalmente ho cominciato a guardare il tuo blog dopo che i TG lo nominavano per affermazioni sconvenienti nei confronti di persone omosessuali.
Noi però siamo tuoi amici, siamo tuoi fans.
Naturalmente ti sto procurando un sacco di altri fans e di altrettanti amici, ovunque, persino in Israele, in Belgio e Svizzera. Ti aiuto nella divulgazione della vera dottrina; non hai nulla in contrario giusto?
Di Pietro, da voi di Pontifex sono stato definito un abominio, una bestemmia, un pervertito, un criminale, un malato, un sub-umano, … ecc… ecc… ec… con epiteti inenarrabili.
Vi rendete conto che la satira, a buon conto, fa ridere anche me, tuttavia gli insulti possono provocare delle turbative nella mia vita e nel mio lavoro? Ricordatevi che non avete a relazionarvi con un delinquente o con una bestia, bensì con un onesto cittadino italiano.
Vogliate, cortesemente, terminarla di insultare il sottoscritto.
E’ una cortesia che vi chiedo, dato che non mi conoscete e non avete il diritto di rovinare la mia autostima e sensibilità.
(Ho usato alcune sue frasi, erano perfette per le mie richieste. Come sarebbe bello il mondo se sapessimo immedesimarci negli altri e vederlo attraverso i loro occhi anche solo per pochi istanti!)
Gentilie sig. Carlo Di Pietro
mi rivolgo direttamente a lei visto che mi ha nominato nel suo intervento. DEvo dire che apprezzo il coraggio di essersi nuovamente esposto ed essere intervenuto in questa discussione. Come potrà lei stesso verificare se leggerà nuovamente queste righe, di mitezza ne abbiamo da vendere. Come altri prima di me devo ricordarle però che non ho trovato lo stesso atteggiamento su Pontifex, e devo dire che da un sito scritto da persone che si professano cattoliche seppur tradizionaliste mi aspettavo quantomeno la mitezza di cui lei tanto parla. Per parlare del suo intervento, lei è ovviamente libero di leggere quando vuole pontilex, se ritiene che siano state scritte delle inesattezze ancora meglio. La mia frase era una presa in giro di cui non mi vergogno perchè non credo fosse offensiva. Inoltre continuo a ritenere inutile minacciare querele quando è evidente l’errore da lei commesso sulla questione dell’articolo riportato. Io mi tengo le mie opinioni ovviamente, lei si terrà le sue.
Sarebbe troppo lungo spiegare come personalmente mi sono avvicinato a pontifex e POI a pontilex. Le posso dire sig. di Pietro che non appartengo a quelle che lei chiama “fazioni” o “lobby” omosessuali, massone, ebraiche o comuniste. E preciso che anche se appartenessi ad una delle categorie precedenti non me ne vergognerei (tolti i massoni che proprio mi stanno sulle balle!), dire sono gay o sono comunista o ebreo non è una parolaccia! Spulci bene il sito. Non troverà simboli di partiti, simboli religiosi i appartenenza ne simboli di associazioni. Questo è un sito di persone libere. Le faccio una confidenza, mi sento piccolo piccolo qui, molti di noi come scrive il buon ADMIN hanno competenze su svariate tematiche, io ho solo la capacità di confronto e la voglia di capire da mettere sul piatto. Tutto questo per confortarla. Non si preoccupi che nessuno vuole “ungerla” o diffamarla nel nome di una religione, un orientamentto sessuale o politico. La illumino (ci provo) su un aspetto della multimedialità. ci sta che nel suo sito dove si fa apologetica non siano consentite critiche ed i commenti più avversi venagno censurati (poco democratico ma ci sta), ma se lei scrive sul web si espone in ogni caso a commenti delle persone che lo leggono. Quindi anche se nessuno vuole diffamarla, ma ci sono tante persone tra cattolici e persino rappresentanti di Nostro Signore che non condividono affatto quello che leui scrive. La deluderò ma lei non rappresenta nessuno. Ora si arrabbi se vuole ma è così. Quindi non si scandalizzi se un gruppo di persone libere si ritrova un’oretta al giorno per parlare di quello che scrive e perchè no anche a prenderla in giro.
spero di ritrovarla tra queste pagine
Cordialmente
Preg.mo Carlo ,
noto con piacere che ha abbandonato i toni da “vendicatore mascherato” e con altrettanto piacere la vedo un po’ più disponibile al dialogo.
Noto altresì meno piacevolmente che ha ripreso quell’atteggiamento vittimistico che non le si addice , lei è uno spirito battagliero , non è una mite pecorella , per cui coraggio , raddrizzi la schiena e affronti “vis à vis” la sua nemesi.
Nel merito della sua richiesta… quello che non capisce , caro Carlo , è che il gioco ce l’ha in mano lei , lei detta le regole : quanto più si accanisce nel ripetere parossisticamente le sue teorie , spesso bizzarre , e i suoi giudizi trancianti tanto più qui viene e verrà criticato e dileggiato. Perchè qui ci sono persone che usano il cervello , pensano e si formano opinioni , in totale libertà , quella libertà che lei richiede a gran voce per sè e per le sue idee.
Vede Carlo , nel mondo reale , nella vita di tutti i giorni , “molti nemici” non significa “molto onore” : significa semplicemente che si sta sbagliando o si sta esagerando in qualcosa.
La palla ce l’ha lei Carlo , come dicevo prima : provi ad ammorbidire i toni , provi a cessare i suoi mantra contro tutto ciò che non le aggrada (omosessuali , ebrei , musulmani) ; nessuno vuole imporre pensieri , idee o ideologie a nessuno , ma le assicuro che potrebbe raccogliere molti più frutti di quanto si aspetterebbe.
Un ultimo appunto : lei chiede mitezza e rispetto… a questo editoriale di Volpe (http://www.pontifex.roma.it/index.php/editoriale/il-fatto/5698-la-nuova-evangelizzazione-annozero-e-i-cloni) ha pensato bene di associare l’immagine di una zecca. Bene Carlo il messaggio è stato recepito integralmente , almeno qui da me. Dato che lei non mi conosce non può sapere quanto fosse di destra il sottoscritto (cosa di cui non vado assolutamente orgoglioso) , prima di intraprendere vie più moderate , neanche nei suoi sogni più perversi lei è destro quanto lo sono stato io… per cui la prego , accetti questo mio fraterno rimprovero ed umile consiglio : rifletta attentamente prima di dare della zecca a qualcuno , potrebbe anche prendere una cantonata nel giudicare il suo bersaglio.
Eri di destra? Sei bannato!
Scherzooooooone 😉
Ecco, secondo me la zecca era una sorta di metonimia.
Di Pietro, è gentilmente pregato di smetterla di fare la vittima: lei e i suoi seguaci appellate quotidianamente con “epiteti inenarrabili” gay, comunisti, massoni, ebrei, donne e tutte quelle persone che non hanno la stessa visione del mondo coi paraocchi che avete voi (compresi cardinali e addirittura il precedente papa). Il vostro non è un blog di esegesi, ma solo un luogo di lefebvriani integralisti: sveglia, i cattolici (intendo quelli moderati, ossia la maggioranza per fortuna) non ragiona come voi né da voi si sente rappresentato.
Stupisce la sua richiesta di avere rispetto, quando lei è il primo a non concederlo agli altri utenti sul suo sito censurando a priori i commenti sgraditi. Qui invece è libero di esprimere il suo pensiero, così come sono liberi gli altri (sempre nel limite della pubblica decenza ovviamente): spero non si senta a disagio in questo luogo in cui non vige un regime teocratico così come nel luogo reale in cui viviamo. Lo so, è un’amara realtà ma il nostro Stato è e rimane laico.
Se ha voglia, continui pure a regalarci perle di saggezza, sappia però che qui ci sarà sempre qualche opinione non conforme alla sua: se ne faccia una ragione o si doti di una buona scorta di Maalox
Saluti
Di Pietro è scappato ancora una volta… :-0
Strano, vero? Certe volte accadono cose che, come dire, non ti aspetti! 😉
dubito che avrai mai una risposta soddisfacente da Calimero…:D
Chi ha richieste da fare a CdP, forse è meglio che gliele faccia in via privata.
Masseo, forse CdP non ti risponde per questo motivo che adduce in un post a un certo don Domenico:
“Le ripeto, Don Domenico, non sono autorizzato a dialogare con un mio superiore (in quanto sacerdote). Prego voglia inviarci via email le sue credenziali e, solo a seguito, il nostro direttore spirituale, deciderà chi è di suo pari livello, pertanto autorizzato a risponderle. Saluti .
_______________________________________________________________
Fonte da cui è stato preso un commento di CdP a D. Domenico: http://www.pontifex.roma.it/index.php/editoriale/il-fatto/5679-qualche-precisazione-su-sarah-scazzi-e-la-liturgia#commentID20236
Si… però quando lui offende persone, categorie, e chi più ne ha, più ne metta, non lo fa certo mandandoci email private.
🙂
Per via privata, intendo via email… magari qua ci legge mooooolto raramente…. 😀
Sono rimasto alla finestra mentre discutevate giustamente del contenuto di questo articolo e delle affermazioni di Carlo Di Pietro. Posso solo aggiungere che è stato detto ormai tutto. Ringrazio tutti coloro i quali hanno risposto a Carletto meglio di come avrei saputo fare io.
Grazie (siete troppi per ringraziarvi ad uno ad uno). 🙂
E’ stato ripubblicato l’articolo con un accenno alle fonti, e una strana citazione ad una fantomatica “setta omosessuale”. Che sia una nuova religione?? Ma dev’essere nuova di zecca perchè non ne trovo traccia alcuna!!
Ci sono riferimenti anche ad una foto di due gay pedofili con un bambino, quindi deduco che se c’era una foto di una famiglia tipo c’era un pedofilo, una pedofila e un bimbo???
Poi si fa riferimento anche a dio che scrive nel blog, potrebbe fare anche un articolo?? e se commenta anche qui??
Credo che l’invenzione della “setta omosessuale” derivi solo dalla costante viscerale esigenza che sente CdP: denigrare gli omosessuali. E visto che qualcuno gli avrà tirato le orecchie, cerca qualche nuovo accostamento creativo che getti discredito sugli omosessuali.
Probabilmente qualche persona dotata di buon senso ha segnalato al geniale webmater che non è molto coerente scrivere fiumi di articoli criticando inutilmente il termine “omofobia” e poi inventare parole “ad minchiam” come “omosessualisti”… Ecco allora la nuova perla: la “setta omosessuale”.
Diego: é verooooo,sono fantastici!….hanno tolto tutto la zecca..tolto l ´autogoal ..(il letame purtroppo resta)
e adesso nemmeno ci querelano ..anzi non hanno MAI avuto l intenzione di farlo hihiihihihiihihihihihihiihii!
“In ogni caso non avevamo e non abbiamo idea di querelare nessuno, primo perché non esiste un reato, secondo perché rispettiamo la libertà di opinione, e non facciamo esposti presso le procure.”
Su questo , Volponen, ci hai azzeccato!!!(hihihiihihih
da http://www.pontifex.roma.it/index.php/editoriale/il-fatto/5707-la-confusione-del-prete-e-qil-letameq
Volponen: stai cominciando a fare onore al tuo cognome..bravo!..hai visto che é servito leggere Pontilex?
ti sei risparmiato una bella figuraccia ..insomma autodefinirti antipatico e fascista…poteva pure esserti fatale perché insomma…come cavolo facevi poi?ti autodenunciavi per diffamazione???
Guarda, continua a seguire i miei consigli e vedrai che ti troverai bene…
A proposito, cerca un´altra parola invece di cloni perché cloni é inesatto.
Vedi, é impossibile essere i tuoi cloni, non abbiamo lo stesso dna … lo so che ti piacerebbe ma la nostra parentela semmai risale all´epoca dei datteri…insomma Adamo ed Eva ..capisci? no?
BIOOOTEECCHHH ….scusa, quando hai due minuti puoi spiegare loro in parole povere in cosa consiste un clone??(in maniera facile facile mi raccomando, senno me lo confondi..).Grazie.
“Mec61:
Ottimo! Massima solidarieta’!
… comunque ho il sospetto che dietro il fantomatico don Domenico non ci sia un vero sacerdote ma piuttosto uno di quegli utenti pluribannati che ogni tanto si ripresentano con vari pseudonimi.
Venerdì 15 Ottobre 2010, 11:02
CDP
Salve Mec61, effettivamente il sospetto lo ho anche io. Quando ho tempo, analizzerò un attimo i trace degli ip dell’utente in oggetto, con dinamiche abbastanza specifiche ed approfondite.
A giudicare dal suo indirizzo email, che non pubblico integralmente, sembra sicuramente essere un troll. Difatti la sua email è “ciaobyeciao”@ ….
Insomma un sacerdote non può evere una mail così. Sarà sicuramente qualche omosessuale che, come da routine, neanche a dirlo si traveste (e penso che la pratica sia lui o lei molto gradita) e cerca di buttare discredito sul nostro Fedelissimo Operato.
Una grandissima risata lo sommergerà. Potrei, inoltre, palesare che tale utente provenga da orizzonti non lontani, anzi, vicini a comunità e siti che ci denigrano quotidianamente.
Dio è grande e vuole il bene dei fedeli. Ultima testimonianza ne é il fatto che lo spettabile prof. Veniero Scarselli – Docente di Fisiologia, Università di Milano, che con menzogne belle e buone e con dichiarazioni mendaci era stato indotto a dubitare del nostro operato, proprio ieri sera mi ha espresso la massima solidarietà, ha puntualizzato determinate e doverose cose, ed ha deciso di collaborare con Pontifex.Roma, inviandoci direttamente i suoi apprezzabilissi mi articoli.
Vedi Mec61, tu mi insegni, Dio è grande e, alla fine, tutto ciò che viene fatto nell’ombra delle tenebre, alla fine si rivela alla luce di Dio e …. i CATTIVI …. perdono.!
Saluti”
Ragazzi chi di voi si è travestito da prete? Discoli che non siete altro!
La pagina di Pontifex oggetto di questo mio scritto, come ampiamente previsto, è stata profondamente modificata. Carletto ha aggiunto un piccolo cappello introduttivo (per giustificare la sua firma alla fine del pezzo) ed ha apportato lievi ma fondamentali modifiche per evidenziare la corretta attribuzione all’autore (cioè Veniero Scarselli). Poi per compiacere i legali di Literary ha messo in evidenza il sito da cui ha carpito il materiale. Questa seconda versione è molto più rispettosa della legge 633 che regolamenta il diritto degli autori (cioè di chi produce un’opera d’ingegno).
Forse, finalmente, possiamo concentrarci sul contenuto dell’articolo piuttosto che sui grossolani errori commessi da Carletto nella sua opera di copiaincolla forsennato (che qualcuno potrebbe anche soprannominare “citazione delle fonti”).
Siamo lieti che l’autore originario abbia trovato un accordo con gli amici di Pontifex in modo da garantire il giusto risalto al suo lavoro, discutibile e criticabile. Lavoro che rimane di Scarselli, non di Carletto il nostro adorato geniale webmaster.
Ora qualcuno faccia una accurata analisi e trovi una spiegazione al fatto che tutte le immagini sono girate. Confrontate il volto di Veniero che accompagna il mio scritto con la foto pubblicata su Pontifex. Anche questa volta l’immagine è stata girata. Una sola domanda: perchè? Che senso ha?
http://www.pontifex.roma.it/index.php/opinioni/laici/5681-sulla-presunta-omosessualita-animale-leggenda-metropolitana-diffusa-dai-circoli-gay
Ritorno sull’argomento dell’omosessualità animale. Qualcuno ha già fatto notare che ci sono studi di molti altri importanti etologi che chiamano esplicitamente “omosessuali” quella serie di atteggiamenti intimi e sessuali tra individui dello stesso sesso in varie specie animali. Mi pare scontato che anche questi studiosi conoscano la dottrina dei moduli comportamentali; eppure ciò non impedisce loro di parlare di omosessualità animale. Autori, fonti e discussioni sono quasi tutti rintracciabili online se si conosce l’inglese. L’idea che si ricava è che, prima di tutto, questo tipo di ricerca è ancora agli albori e che, poi, spesso è lo stesso pregiudizio del ricercatore (non necessariamente religioso, come non lo è nel caso di Mainardi) a sottovalutare o confondere una questione che di per sé è stata anche un taboo per generazioni di studiosi. Si possono citare i giudizi di etologi specialisti. Ma cito due considerazioni generali dello zoologo Petter Bockman (da news-medical.net), l’organizzatore della mostra di Oslo “Against Nature” che Scarselli chiama “colossale falso ideologico”: “Molti ricercatori descrivono l’omosessualità [animale] come un fatto del tutto differente dal sesso. Essi dovrebbero rendersi conto che gli animali possono fare sesso con chi vogliono, quando vogliono e senza considerazione per i principi etici del ricercatore”. Brockman fa un esempio di valutazione da parte di uno studioso che ha osservato il fenomeno nelle giraffe: “Quando un maschio annusava una femmina veniva sempre riportato come sesso, mentre un rapporto anale con orgasmo tra maschi era tutto ‘imperniato’ su dominio, competizione e forme di saluto”.
C’è inoltre chi ha studiato il sesso non riproduttivo, e chi ha verificato l’eiaculazione nei rapporti tra individui dello stesso sesso . A differenza di quanto afferma Mainardi. E ripeto che mi sembra ideologico sostenere che gli “individui” che non si riproducono sono “condannati all’estinzione”. Anche chi prolifica è condannato all’estinzione, a meno che non si replichi per clonazione. O no? O solo per il fatto di trasmettere il proprio patrimonio genetico non si può parlare tecnicamente di “estinzione”? Non capisco. Infine, accostare omosessualità e impotenza tradisce comunque un pregiudizio fin troppo evidente.