«Uganda choc: “Ergastolo per i gay”»: questo il titolo di Avvenire, giornale dei vescovi italiani, riguardo la legge approvata nel Paese africano che «punisce con l’ergastolo chiunque commetta degli atti di “omosessualità aggravata” e può consentire di imprigionare chi “promuove l’omosessualità”».
Sembrerebbe che i vescovi italiani siano “choccati” per la legge approvata in Uganda ed anche su Tempi.it (l’organo di Comunione e liberazione) si sottolinea che è solo la Chiesa ad opporsi alla legge contro gli omosessuali dimenticando che tale provvedimento è passato nel silenzio della stessa Chiesa cattolica e con l’appoggio di alcuni suoi esponenti per applicare lo stesso magistero per quanto riguarda l’omosessualità.
Una posizione certamente incoerente quella della Santa Sede e solamente blog “ultracattolici” possono trovare coerenza nella posizione della Chiesa nella difesa degli omosessuali nonostante il suo stesso magistero richiama gli Stati «alla necessità di contenere il fenomeno entro limiti che non mettano in pericolo il tessuto della moralità pubblica e, soprattutto, che non espongano le giovani generazioni ad una concezione erronea della sessualità e del matrimonio».
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La Campagna d’Africa di Tempi.it
Buongiorno a tutti.
Negli ultimi giorni quelli delle redazione di Tempi.it si sono lanciati in una nuova campagna stampa contro gli omosessuali o, come dicono loro, “contro il totalitarismo dell’ideologia di genere”.
Una campagna che si muove lungo due direttrici principali, la prima delle quali consiste in un evergreen dei talebani de noaltri, un copione già visto sulle altre principali testate ultracattoliche (da Pontifex all’Uccr alla Nuova Bussola Quotidiana) ovvero il presunto smascheramento della cattifissima Unione Europea che, quale novella SPECTRE, trama nell’ombra per alterare le leggi naturali e la famiglia tradizionale usando come strumento, a detta dei “Tempiati”, i diritti degli omosessuali e la promozione dell’educazione sessuale nelle scuole. Continua a leggere