Avvenire, il giornale dei vescovi italiani, involontariamente tesse l’elogio dei Paesi in cui è stato approvato il matrimonio per le coppie dello stesso sesso. Ovviamente lo fa alla sua maniera con un articolo di Massimo Calvi in cui provocatoriamente si sostiene che «il dibattito sulle nozze gay, oggi, non dovrebbe neanche cominciare». Questa tesi non è sostenuta su basi giuridiche ma considerando che sia più impellente il sostegno alla famiglia coi figli.
Calvi evidenzia che «i Paesi dove vige o sta entrando in vigore una qualche forma di riconoscimento delle unioni omosessuali, sono comunque Paesi lontani anni luce dall’Italia in fatto di sostegno economico alle famiglie con figli» e sono nazioni che «che hanno affrontato e risolto assai meglio dell’Italia quello che dovrebbe presentarsi come il primo diritto fondamentale: sostenere, e non penalizzare, le famiglie che hanno figli da crescere e da educare». Calvi propone il caso della Francia dove «il sistema del “quoziente familiare” rende persino vantaggioso diventare genitori» mentre in Germania «lo stato di famiglia entra direttamente in dichiarazione di redditi e il valore delle detrazioni per figli a carico è almeno il triplo del nostro». A concludere i Paesi scandinavi dove «i servizi per la prima infanzia coprono il doppio del bisogno rispetto al nostro Paese». Attualmente sia in Francia, che in Germania che nei Paesi scandinavi esiste già il matrimonio omosessuale (una realtà nei Paesi scandinavi ed in corso d’approvazione in Francia) o le unioni civili delle unioni omosessuali. Continua a leggere
Avvenire plaude ai Paesi dove è stato approvato il matrimonio gay
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