“Vengo anch’io. No tu no. Ma perché? Perchè no”: questi versi del grande Enzo Jannacci descrivono bene la diatriba tra il vicepresidente dell’Unione giuristi cattolici italiani (Ugci) Giancarlo Cerrelli e Domenica In “colpevole” di aver cambiato idea sulla partecipazione del giurista alla trasmissione di Rai Uno.
Cerrelli si era reso protagonista, in merito al dibattito sull’omofobia, di un controverso intervento a UnoMattina dove aveva affermato che «l’omosessualità è stata depennata dal manuale diagnostico e statistico delle malattie mentali non per motivi scientifici».
Successivamente Mara Venier a Domenica In vuole parlare di omosessualità ed in un primo momento – da quanto afferma Cerrelli – era stato invitato l’esponente dell’Ugci: invito che era stato disdetto in un successivo momento facendo gridare alla “discriminazione” il giurista cattolico.
Intervistato dall’agenzia di stampa Zenit dei Legionari di Cristo secondo cui il caso «non svela solo l’inadempienza di una televisione pubblica dalla presunta vocazione pluralista, ma quello che sembrerebbe un graduale imporsi di una dittatura omosessualistica che mina alle basi antropologiche e culturali della società odierna» l’avvocato cattolico commenta il fatto. Sembra quasi una situazione “orwelliana” quella descritta: «Per giungere all’indifferenziazione sessuale, tale ideologia deve percorrere alcune tappe. Una di queste è l’omosessualizzazione della società, consistente sia nell’uniformazione dei sessi tra loro, che nell’avvicinamento del mondo e della cultura eterosessuale al mondo e alla cultura omosessuale. (…) Continua a leggere
Vengo anch’io. No tu no. Ma perché? Perchè no. L’avvocato cattolico “censurato”.
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