Domenica i cittadini romani sceglieranno il prossimo “primo cittadino” ed al ballottaggio andranno Ignazio Marino del Pd e l’attuale sindaco Gianni Alemanno appoggiato dal Pdl. I pronostici sono tutti a favore del candidato del centrosinistra che ha ottenuto il 42 per cento dei consensi al primo turno staccando di 12 punti il sindaco uscente.
Ovviamente le elezioni per le amministrative della capitale italiana hanno anche rilevanza nazionale ed i malumori dei cattolici sono ben espressi da un articolo di Danilo Quinto sul sito cattolico La Nuova Bussola Quotidiana.
Quinto ben sintetizza i motivo per cui un cattolico “doc” dovrebbe temere l’elezione di Ignazio Marino: «Certo che si sorriderà per strada a Roma, e con Marino Sindaco sorrideranno soprattutto i bambini. Si formeranno alla cultura di chi tra i punti qualificanti del programma elettorale, ha un paragrafo dedicato ai “Diritti delle persone LGBT”: “Il diritto di ciascuno deve essere tutelato e le diversità tutte devono essere risorsa per la comunita”, si legge». Quale orrore ritenere che i diritti di ciascuno (cattolici compresi ovviamente) debbano essere tutelati e che la diversità debba essere una risorsa per la comunità. Su questo ultimo punto è interessante notare che il pensiero di Marino concordi con quanto scrive il sindaco di New York Michael Bloomberg (eletto nel Partito Repubblicano) secondo cui «la legalizzazione del matrimonio omosessuale ha affinato il vantaggio competitivo di New York per l’economia globale perché ci ha reso un luogo ancora più attraente per vivere e lavorare non solo per gli uomini e le donne omosessuali ma per tutte le persone che vogliono vivere in una comunità tollerante e libera». Continua a leggere