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Degli amuleti e degli UFO, perché all’idiozia non c’è mai fine

Una giovane moglie si ammalò ed era in punto di morte. “Ti amo tanto” disse al marito “che non voglio lasciarti. Non tradirmi con nessun’altra donna. Se lo farai, tornerò sotto forma di di fantasma e ti darò fastidi a non finire” Ben presto la moglie morì. Il marito, per i primi mesi, rispettò il suo ultimo desiderio, ma poi incontrò un’altra donna e se ne innamorò. Così i due si fidanzarono. Subito dopo il fidanzamento, tutte le notti all’uomo appariva il fantasma che gli rimproverava di non mantenere la sua promessa. E il fantasma era intelligente. E il fantasma era intelligente. Gli diceva per filo e per segno tutto ciò che era successo tra lui e la sua nuova fidanzata. […] Qualcuno gli consigliò di sottoporre il suo problema a un maestro Zen che viveva nel villaggio. E infine, disperato, il pover’uomo andò a chiedergli aiuto. “La tua prima moglie è un fantasma e sa tutto quello che fai” Spiegò il maestro. “Qualunque cosa tu faccia o dica […] il fantasma lo sa. Dev’essere un fantasma molto sagace. Francamente, dovresti ammirare un fantasma del genere. La prossima volta che ti appare, vieni a patti con lei. Dille che è così abile che non puoi nasconderle niente, e che se risponderà a una domanda tu le prometterai di rompere il fidanzamento e di restare vedovo” “Qual’è la domanda che devo farle?” […] “Prendi una gran manciata di semi di soia e domandale quanti semi hai in mano. Se non è in grado di dirlo, saprai che è solo una immaginazione della tua mente e non tornerà più”. La notte dopo, quando gli apparve il fantasma, l’uomo si mise ad adularla e le disse che lei sapeva tutto. “Infatti”, rispose il fantasma “e so che oggi sei andato a trovare quel maestro di Zen”. “E visto che sei così brava” ribatté l’uomo “dimmi quanti semi ho in questa mano!”. Non ci fu più nessun fantasma che rispondesse a quella domanda.

101 Storie Zen, 65: l’assoggettamento del fantasma. Adelphi, pg. 76-7 Continua a leggere

Tzè ..

 Oggi mi aspettavo una reazione viuleent di Volpastren, che accusa il colpo e tace non reagendo agli articoli miei e di admin.

 Volpastren si spertica in un elogio del comunista Putin contro cui nientemeno agirebbero forze malefiche … ovviamente morale del papiello è che Monti non è stato eletto e quindi Putin è più democratico di Monti. E’ un dettaglio che il Parlamento, eletto da noi, ha conferito la fiducia a Monti, come ha fatto peraltro con ogni altro presidente del consiglio; è un dettaglio che noi eleggiamo il Parlamento e non il Governo. Dettagli per l’avvocaten Volpastren che mostra di non essere granché avvezzo al diritto se caccia simili castronerie.

 Le solite interviste a emeriti e meno emeriti sul WOT, vero incubo di Volpastren, cazzatelle varie, ma niente. Silenzio. Come ogni qualvolta si parla dello stalker di Murat che, per pura coincidenza s’intende, ha le stesse iniziali di Volpe, lo stesso quartiere di residenza, la stessa età e la stessa professione. Sai, quelle coincidenze che capitano a tutti.

 Quindi rimango in attesa di avere le prove di quanto affermato da Volpastren, ritenendomi libero in mancanza di ritenere che sia una bufala e ribadendo in ogni caso la mia ferma condanna delle minacce e della violenza, chiunque sia il destinatario, anche Volpastren, perché pur essendo egli un essere non meritevole della mia benché  minima fiducia e stima, la violenza non rientra nella mia mentalità. Anche se dovesse essere lui il destinatario. Forse il suo silenzio è dovuto al fatto che non si aspettava queste mie parole, scritte anche ieri, forse perché lui sa di coportarsi diversamente.

 Volpastren sa di essersi comportato diversamente da me (e da tutti noi di Pontilex ovviaente), ad esempio, nei confronti di quel ragazzo brasiliano pestato perché rivendicava i suoi diritti circa la famiglia omosessuale. E chissà cosa dirà, invece, della confessione di questo ragazzo pestato a sangue dal padre dopo aver appreso della sua omosessualità. Eppure il ragazzo dice di essere legato al padre e lo denuncerà solo se si ripeterà la violenza. Il tutto dopo essere stato deliberatamente colpito a pugni in viso dal padre.

Volpastren sa che avrebbe condannato la violenza, MA che è il ragazzo che ha provocato.
Anche le donne prosperose, magari ventiseienni, provocano perché mettono una maglia scollata e poi non ci stanno col primo vecchio bavoso frustrato in astinenza da vent’anni. Ma ciò non autorizza gli stupri.

 Volpastren avrà pensato: magari quei vessati fanno come faccio io e posso continuare a far la vittima. Caschi male figliolo.

Tanto che glie frega, mica ‘ste fregnacce le dice in faccia alle vittime. Pensandoci bene, Volpastren, meglio che taci che fai più bella figura.

p.s. solo una considerazione sui commenti: al di là del fatto che alcuni commenti sono pervenuti prima delle 21:45, quando ho rilevato con uno screen shot la presenza di 1 solo commento (quindi Volpastren farebbe bene anche a spiegarci questo), ma rimane l’enorme sproporzione con le centinaia e centinaia di offese che giungono quando spara cagate. Le più grosse s’intende. Ribadisco il concetto: Volpastren l’indifferenza e la solitudine è brutta, nevvero?

 Ed è inutile che adesso guardi altrove facendo finta di restituirmi l’indifferenza provando a trasmettere il sottile messaggio che quello solo sono io. Ho una vita felice … alla facciaccia tua.

Fedro: il lupo e l’agnello.

L’incipit di questo breve contributo è in realtà la morale di una favola di Fedro.

Questa favola è scritta per quegli uomini che opprimono gli innocenti con false accuse.

Non abbiamo altro da aggiungere per commentare le accuse ridicole e sciocche che il povero Brunello ci rivolge. In sostanza il povero tapino ci accusa di essere causa di una lettera che eSSo ha ricevuto. Una lettera con minacce alla sua persona ed ai suoi familiari.

Premesso che, come già detto e ribadito, la madre del povero Brunello ha semplicemente la nostra stima e comprensione, visto che è sicuramente provata dall’aver portato alla luce cotanto figlio con le sue paturnie e le sue storielle, resta da capire cosa abbia a che fare il nostro piccolo ed umile sito con l’ignoranza di Foxy e del suo degno compare Carletto.

In sostanza, secondo Brunello, è colpa nostra se uno squilibrato gli ha indirizzato una lettera minacciosa.

Un sito web in particolare, oltre ad indicarmi pubblicamente come fantomatico mandante di stragi, attentati e pestaggi (non sanno che altro fare per tentare la censura che è illegale), pubblica da tempo miei dati riservati, compreso indrizzo ed altro. In un certo qual modo, ero stato buon profeta, visto l’odio mediatico che qualche sito di nullafacenti e sciacalli anonimi scaglia contro il sottoscritto, il quale, bene che lo sappiano, non si lascia né intimidire, tanto meno condizionare.

Ho solo, come di dovere, segnalato la cosa ai Carabinieri, solo per cautela.

Se il sito web che ti indica come mandante di stragi, attentati e pestaggi siamo noi, sappi caro Brunello che siamo costretti a rimandare le tue accuse al mittente. Noi ci limitiamo a citare le tue frasi. Noi non abbiamo alcuna intenzione di censurarti. Abbiamo solo voglia di replicare con buonsenso alle stramberie che pubblicate sul vostro sito Pontifesso. Chi sarebbe poi il “nullafacente”? Qui abbiamo tutti onorabili e rispettabili lavori. Non ci arrabattiamo sopravvivendo di mezzucci (o della pensione dei nostri cari).

Non ti lasci intimidire? E chi ti vuole intimidire? Noi? Noi non ti abbiamo mai intimidito. Tu, piuttosto, hai provato più volte ad usare la legge come una clava per azzittirci. Senza alcun risultato.

Tutte le tue illazioni su WOT, Facebook e Youtube sono semplicemente, appunto, tue illazioni. Noi non abbiamo nulla a che vedere con la lettera che hai ricevuto. Ed ogni altra affermazione od azione volta a gettare discredito sul nostro sito non verrà lasciata cadere nel vuoto, come fatto spesso fino ad ora.

Vedi, Brunello, tu puoi fare la vittima, puoi fare come il lupo della fiaba di Fedro. Noi non siamo agnelli. Ma siamo innocenti. L’unico colpevole delle minacce che ricevi sei tu stesso. L’unica ragione per cui ricevi lettere minacciose sono i tuoi articoli ai limiti dell’illegalità. La persona che rende disponibile il tuo indirizzo sei tu stesso (essendo iscritto all’albo dei giornalisti oltre che essendo un avvocato). Ed una buona dose di aiuto ti arriva dal tuo sodale Carletto, che ha registrato il vostro bel sito Pontifesso a tuo nome, con i tuoi dati pubblicamente disponibili. E come dimenticare quando tu hai pubblicato copia delle tue fantadenunce senza “sbianchettare” i tuoi dati sensibili?

Vedi, Foxy, la tua ignoranza (perchè è evidente che ignori molte, moltissime cose, che ho riportato qui sopra) ti porta ad essere il tuo primo nemico.

Attendiamo ovviamente copia dei documenti che hai portato ai tuoi amici Carabinieri.

Attendiamo di poter leggere il modo in cui anche quest’oggi hai portato un pizzico di ilarità nella vita dei Carabinieri di Bari!

La fiaba di Fedro: http://www.ilnarrastorie.it/Fedro/Il.lupo.e.lagnello472.html

La fonte del delirio Pontifesso: http://www.pontifex.roma.it.nyud.net/index.php/editoriale/il-fatto/10854-lettera-anonima-con-minaccia-indirizzata-al-principale-animatore-e-fondatore-di-pontifexroma-il-dott-bruno-volpe

Volpe minacciato … sarà vero? Sarà falso? Sarah Ferguson?

Non nutro alcuna fiducia in Bruno Volpe. Questo aspetto voglio sia chiaro. Non gli affiderei nemmeno un centesimo in mano. Propugna idee che non solo non hanno nulla a che vedere col cristianesimo, ma con nessuna concezione possibile di vivere civile. E quando va tutto bene, sono un florilegio di banalità scritte con malagrazia.

Detto questo non credo che la lettera minatoria anonima giunta a Volpe esista veramente, men che meno la sua segnalazione ai Carabinieri che, come prassi, nel caso fosse tutto vero, apriranno un fascicolo contro ignoti, dopo sei mesi lo chiuderanno, perchè scommetto che trovato alcunché per l’assoluta mancanza di elementi, e diciamocelo chiaramente anche per la necessità di trattare casi più seri di quanto accade a Volpastren, che non dimentichiamocelo vede minacce anche negli sfottò (anzi, a proposito: e la denuncia a Pier69?).

Quindi sfido Volpastren: se è tutto vero, farò pubblica ammenda e non avrò problemi ad ammettere (e a biasimare) le minacce ricevute da Volpastren. Per dimostrarlo, ovviamente, dovrà pubblicare la lettera minatoria avuta, ben visibile in ogni sua parte e dimostrare che non sia un falso.

Anche se non stimo Volpastren le minacce e la violenza vanno condannate senza se e senza ma.

Anche se trovo profondamente sbagliato e decisamente omofobo quello che dice Volpastren le minacce e la violenza vanno condannate senza se e senza ma.

Anche se, usando i parametri pontifeSSi, sarebbe una valida provocazione dire che è i gay sono pervertiti, da mettere in galera, meglio che non fossero mai nati e che morissero presto: nonostante questo le minacce e la violenza contro Bruno Volpe vanno condannate senza se e senza ma.

Anche se Volpastren dice è comprensibile che si stuprino le belle donne che vanno vestite in modo provocante, le minacce e la violenza vanno condannate senza se e senza ma.

Anche se Volpastren non ci dice se è lui lo stalker di Murat, le minacce e la violenza vanno condannate senza se e senza ma.

Hai capito Volpastren? Però, ricorda: nessuno di noi ha mai detto di venirti a pestare, quindi se qualcuno ti minaccia guarda a quello che scrivi e non a noi.

Senza contare che i dati personali di Volpastren sono di dominio pubblico allorché egli ha registrato il sito. Se non voleva far sapere queste informazioni, poteva tranquillamente non pubblicarle e non registrare Pontifex Roma. Non ne avremmo sentito la mancanza. Tale affermazione, da parte di Volpastren, potrebbe essere vista anche come una diffamazione. Si potrebbe obiettare che Volpastren non fa il nome di Pontilex.org, ma se posso permettermi un’opinione, è irrilevante perché fa implicito riferimento a Pontilex, e comunque in generale a chi ha fatto riferimento ai suoi dati comunque pubblici. E’ comunque una lesione della nostra preziosissima onorabilità.

Un sito web in particolare, oltre ad indicarmi pubblicamente come fantomatico mandante di stragi, attentati e pestaggi (non sanno che altro fare per tentare la censura che è illegale), pubblica da tempo miei dati riservati, compreso indrizzo ed altro.

Solo che Volpastren non ha molto coraggio e non ci nomina direttamente, sperando di scampare alle proprie responsabilità. Chissà che un giorno non gli arrivi una bella lezione di diritto, uno scappellotto di qualche decina di migliaia di euro da pagare come risarcimento danni per le proprie diffamazioni vergognose. Non pestaggi o minacce. Soldi, cui Volpastren è legato più che ad ogni altra cosa.

p.s. nessuna punizione divina per Laura Pausini? Anzi cantante sobria e onesta? Bah, lo stesso identico evento per Jovanotti aveva comportato quel can can. Mistero del minidio ponifesso. Chissà se è opera sua se Scilipotens è stato attaccato dalle formiche. Il classico doppiopesismo pontifeSSo.

http://www.pontifex.roma.it/index.php/editoriale/il-fatto/10854-lettera-anonima-con-minaccia-indirizzata-al-principale-animatore-e-fondatore-di-pontifexroma-il-dott-bruno-volpe
http://whois.domaintools.com/pontifex.roma.it
http://www.pontifex.roma.it/index.php/editoriale/spettacolo/10849-concerto-pausini-i-divi-ingrassano-e-i-lavoratori-muoiono-schiacciati-da-un-palco

…E perché gli angeli non si fanno un bel paio di affaracci loro?

PARADISO: nei cieli manca tutta la gente interessante

Quando tutte le anime ebbero scelto ognuna la propria vita, si presentarono a Lachesi secondo il turno del sorteggio. Essa inviò a custodire e sancire la vita prescelta quel demone che ognuna aveva preso per sé

Platone, Repubblica X, 620 d-e. Oscar Mondadori, pg. 842-3

Passiamo al dunque: la domanda fondamentale che i Nostri pongono è:

PERCHE’ IL MALE CI PERSEGUITA? E PERCHE’ DIO APPARENTEMENTE NON INTERVIENE? E GLI ANGELI COSA FANNO?
Posto che a qualcuno possa interessare, poi, viene da chiedersi: ma perché questa fissazione per gli angeli?
Ovviamente a questa risposta non otterremo mai risposta. Non una logicamente accettabile perlomeno. Continua a leggere

Il sogno americano e i granchi PontifeSSi.

ESTREMISTI DEL TEA PARTY: perché aspettare tasse più basse, meno spesa pubblica e un governo limitato è così estremista.

I politici hanno una loro etica. Tutta loro. Ed è una tacca più sotto di quella di un maniaco sessuale

Woody Allen

Oh, eccoci di nuovo qui. È sempre un piacere. Orbene, dopo un fine-settimana in villeggiatura a cui va aggiunto…. *emh* un periodo relativamente breve ma salutare di disintossicazione dalle fregnacce PontifeSSe, son tornato. Oggi si andrà piano: iniziamo da un articolo che in qualsiasi altro contesto meriterebbe d’essere preso coi guanti e servito con estrema cautela su un piatto d’argento intarsiato. Ma visto il modo dei Nostri di trattarlo potrebbe pure essere presentato con assoluta nonchalance su una padella lercia e graffiata nemmeno degna del (con tutto il rispetto per la pietanza) la pasta e fagioli di Bud Spencer. Di che sto parlando? La politica. Continua a leggere

Don Mario Bonfanti

Don Mario Bonfanti. Già, noi vi indichiamo direttamente il suo nome e cognome, a differenza della scelta ambigua e timida del caro Brunello che, nel dare le notizie, sceglie sempre un malcelato cerchiobottismo frutto forse di un modo discutibile di fare “giornalismo”. Foxy infatti accenna, abbozza, ma non delinea mai chiaramente. Ci pensiamo noi a mettere una toppa alla dimenticanza di Brunello.

Don Mario è il sacerdote che dalla fine del 2007 anima la vita della comunità pastorale di “S. Antonio Abate”, appartenente alla Diocesi di Milano. Dalle parti di Don Giorgio De Capitani, per capirci.

Don Mario ha un profilo su Facebook, all’interno del quale pubblica le sue idee, le sue riflessioni. Molto spesso sotto forma di link. Link che portano principalmente alle pagine di Amnesty International (non certo un sito che sostiene la pedofilia oppure il terrorismo). Vi mostriamo alcuni dei messaggi che compaiono nel profilo di Don Mario.

Dopo aver dato uno sguardo alla bacheca di Don Mario, vi offriamo il contenuto della lettera con cui la Diocesi di Milano, in sintesi, si “libera” di Don Mario, affermando che avrebbe tenuto “atteggiamenti discutibili” e ponendo fine al “prestito” grazie a cui Don Mario era chiamato ad esercitare il suo ministero al servizio della Diocesi di Milano. Sembra di assistere ad un tardivo calcio-mercato con i relativi cartellini che vengono prestati, ceduti e trasferiti…

Atteggiamenti discutibili? Non ci pare che Don Mario abbia organizzato festini a base di sesso e droga. Quali sarebbero questi “atteggiamenti discutibili”?

Stanti le affermazioni della Curia di Milano, non comprendiamo davvero le ragioni del tono timido e quasi dismesso con cui Brunello introduce l’accaduto.

Se davvero il suo vescovo ha deciso di mandarlo via per motivi di incompatibilità, dobbiamo solo plaudire ad una alto prelato coraggioso e serio che ha fatto il suo dovere, politicamente scorretto per lo spirito del mondo, ma in perfetta obbedienza alla parola di Cristo.

Cosa significa quel “se davvero” E perchè non indicare nome e cognome del sacerdote, in modo che chiunque possa verificare se realmente Don Mario è “incompatibile” con la Diocesi di Milano o se, come sembra a molti, si tratti semplicemente di una ritorsione. Davvero ci risulta incomprensibile il perverso meccanismo mentale secondo cui Brunello si sente legittimato a criticare anche il Papa (eSSo infatti è fedele a Roma, ma…) mentre gli risulta automaticamente evidente la perfetta obbedienza di questo provvedimento di un qualsiasi Vescovo (l’Arcivescovo di Milano in questo caso) alla Parola di Cristo. Noi sicuramente non siamo Voce della Chiesa, così come Brunello non è voce della Chiesa (e l’ha detto Padre Lombardi, che invece è Voce attendibile della Chiesa). Quindi non ci capacitiamo delle ragioni che spingono Foxy a tutta questa giuliva euforia.

L’omosessualità, se casta e contenuta, rimane una disgrazia come lo è la corruzione o il male incurabile e bisogna pregare per la guarigione di questi fratelli, o comunque invocare Dio perché faccia vivere questa situazione con serenità, ma quando l’omosessualità diventa ostentata, messa in evidenza come fosse una cosa di cui vantarsi, siamo fuori strada.

Brunello, in quale messaggio di Don Mario trovi l’ostentazione dell’omosessualità vissuta in maniera non casta? E per quale ragione continui pervicacemente a paragonare l’omosessualità ad un male incurabile? L’unico male incurabile è la tua omofobia che ti porta a questi comportamenti incredibilmente biechi. L’unico male incurabile è la tua paura del diverso, che ti porta a strumentalizzare la morte ed ogni altro evento per “portare acqua” al tuo mulino.

Ecco: diciamo bravo al vescovo nel caso avesse preso la decisione per mettere riparo alla vergogna di un prete pro gay, che va contro la Chiesa stessa, contro Cristo e scandalizza i bambini.

Foxy, vuoi essere così gentile da indicarci quali frasi di Don Mario scandalizzerebbero anche i bambini? La bacheca del sacerdote è piena di messaggi di solidarietà. Molti provengono da persone che non conoscono Mario Bonfanti di persona. Ma moltissimi provengono proprio dai suoi parrocchiani. Molte testimonianze parlano di persone che, grazie a Don Mario, si sono riavvicinate alla Chiesa. Non è dato sapere se queste persone siano omosessuali. E sinceramente poco ci importa!

Le restanti bestialità proferite da Brunello, che evidentemente ignora l’affetto che circonda il sacerdote Mario Bonfanti, si possono leggere qui:

http://www.pontifex.roma.it.nyud.net/index.php/editoriale/il-fatto/10832-finalmente-vescovi-di-carattere-basta-con-preti-cattolici-pro-gay-vanno-contro-il-cattolicesimo

Noi preferiamo concludere questo nostro piccolo contributo citando le parole dei genitori del sacerdote. Parole che condividiamo completamente.

Siamo i familiari di don Mario. Non possiamo tacere davanti a questa ingiustizia subita da nostro figlio! Neanche il peggior criminale viene condannato negandogli il diritto di difendersi e voi uomini di Chiesa dovreste essere ben lungi da questi comportamenti. Avete, invece, tramato alle sue spalle; lo avete trattato come un cane senza rispetto e dignità. 
Don Mario è una persona ben consapevole del suo ruolo di prete e come tale si è sempre comportato. I suoi parrocchiani gli vogliono bene e lo stimano perché è coerente nelle opere e nei fatti al Vangelo. La domanda che ci facciamo è: perché non avete parlato con lui? Le persone civili parlano dei loro problemi a 4 occhi e insieme cercano la soluzione migliore.
Non capite che agendo così seminate solo astio, malumore e odio, anche tra i parrocchiani, che da un giorno all’altro si trovano davanti un’altra persona, senza avere la possibilità di capire il motivo di tutti questi cambiamenti? Le persone non hanno più le fette di salame sugli occhi. 
Si interrogano; si fanno idee e opinioni e traggono le loro conclusioni e, così, voi uomini di potere ne restate screditati. Se il vostro comportamento si rifà al Vangelo – come voi dite, spiegateci voi cosa vuol dire amare il prossimo, praticare la fratellanza, l’umanità, la giustizia, la carità e la tolleranza? Dimostrate di non avere neanche un briciolo di rispetto e coscienza umana!
Don Mario si è sempre adoperato con serietà, professionalità, amore e dedizione, cercando di coinvolgere i parrocchiani in attività di crescita spirituale e comportamentale e ora voi calpestate senza rispetto la dignità di un vostro simile solo perché ha avuto il coraggio di esprimere le sue idee. Sono queste motivazioni sufficienti per un trattamento così ingiusto e doloroso?

Qualche link per approfondire l’accaduto.

http://www.merateonline.it/articolo.php?idd=18117 (le riflessioni di Alberico Fumagalli)

http://www.merateonline.it/articolo.php?idd=18084 (la lettera dei genitori)

http://www.merateonline.it/articolo.php?idd=18048 (l’intervista di Don Giorgio)

http://www.dongiorgio.it/pagine.php?id=2772 (il sito di Don Giorgio)

I minimessaggi del minidio Pontifesso.

Noi non sappiamo decodificare i minimessaggi del minidio Pontifesso. Ma troviamo davvero preoccupante notare che la cronaca ci racconta le vicende di Mario Albanese, 34enne, originario di Modugno (BA), separato da sua moglie.

http://www.tmnews.it/web/sezioni/cronaca/PN_20120304_00025.shtml

Attendiamo pazienti le opportune spiegazioni di Bruno Volpe, che saprà sicuramente decodificare i messaggi del suo minidio. E magari avvisare il suo concittadino e coetaneo BV, il noto stalker di Murat.