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That's simply me, myself and I. ;-)

Dacci oggi la nostra risata quotidiana.

Gli aggiornamenti quotidiani del sito Pontifesso non sono ancora finiti, quindi mentre scriviamo potrebbero arrivare nuove fonti di sollazzo e di divertimento. Nel frattempo ci limitiamo a riportare quanto notato fino ad ora.

Iniziamo dai soliti temi: la cattofobia. Affrontata come sempre in salsa agrodolce. Si torna ad abusare la memoria di Bhatti, il ministro pachistano ucciso perchè intendeva contrastare le leggi anti-blasfemia. Il Bhatti è presto diventato, nella mente dei soliti psicolabili, un simbolo dell’inesistente cattofobia. Curiosamente quando viene ucciso un ministro cattolico per mano dei terroristi e per ragioni indipendenti la sua religione, i guitti di corte si strappano le vesti. Quando invece sono due poveri pescatori cattolici a morire, forse per mano dei nostri militari, nessuno interviene e nessuno chiede si faccia giustizia; anzi, i “Brave Heart” del cattolicesimo protestano perchè i nostri militari sono ancora in India. Ma siamo sicuri che ai soliti psicolabili interessino realmente i cattolici? Abbiamo l’impressione che, piuttosto, la cattofobia sia soltanto una scusa per gettare discredito sui fedeli di altre religioni. Continua a leggere

Saprofagia

Questo termine viene utilizzato per identificare le abitudini alimentari di alcuni animali. Abitudini alquanto bizzarre, visto che un organismo saprofita si ciba di resti (animali o vegetali) in avanzato stato di decomposizione.

Quest’oggi abbiamo letto un bizzarro articolo raccattato nei bassifondi di Internet e prontamente rilanciato dal bel sito Pontifesso. L’articolo ci racconta la vicenda di tale “Gabriele”. Il racconto ci propone una storia sicuramente interessante che, però, trascuriamo volontariamente. Già perchè quello che ci ha colpito è la postilla aggiunta dall’anonimo personaggio che ha pubblicato sul sito Pontifesso la storiella di “Gabriele”. L’intera vicenda ci ha ricordato le abitudini degli organismi saprofiti, abituati a dimenarsi nel

Noi non sappiamo se “Gabriele” sia una persona reale oppure una semplice produzione della fantasia di qualcuno. Non ne abbiamo sinceramente idea. Mentre Luca Di Tolve ha messo la sua “bella” faccia al servizio della causa di Nicolosi, questo “Gabriele” rimane confinato ad un paio di immagini ed un testo scritto in inglese. Continua a leggere

Altro che Volpastren. Chiamatelo Onan! (updated)

Quest’oggi il povero Brunello torna sulla vicenda della lettera “minatoria” (che si è ben guardato di mostrarci) a cui è seguita ovviamente opportuna visita alla locale caserma dei Carabinieri (per i quali nutriamo il massimo rispetto e stima, vista la forza che dimostrano accogliendo tutte le volte Foxy senza ridergli in faccia), visita della quale ovviamente non esiste traccia alcuna (se ha sporto denuncia, perchè non mostrare il testo della denuncia stessa?). Leggete cosa afferma:

Torno sull’episodio sciagurato della lettera anonima ricevuta ieri, alla quale, bontà loro, si sono succedute varie telefonate, anche queste anonime. Posso arguire che, essendo il mio numero privato, chi adotta questa condotta deve conoscermi molto, ma molto bene, come fosse quasi di casa, un… parente, o forse che qualche sito di contestatori più volte ha pubblicato i miei dati personali sulle sue pagine.

Ecco, torna sull’episodio. Denuncia l’ennesima vessazione demoniaca. Dimostrando che noi non abbiamo nulla a che vedere con tutte queste tue vicende che racconti per farti passare da agnello (mentre abbiamo ben capito che sei un lupo, anzi una Volpe). Bravo, torna sull’episodio: ti facciamo presente che il tuo numero di telefono non compare da nessuna parte nel nostro sito. E tu stesso dichiari che il tuo numero non è in elenco. Quindi non è possibile risalire al tuo telefono dalle informazioni che tu stesso hai pubblicato online (oltre che dalle informazioni disponibili pubblicamente attraverso i due ordini a cui sei appartieni). Questo dimostra oltre ogni ragionevole dubbio che la lettera minatoria proviene, come giustamente affermi tu, da qualcuno che ti è vicino e che conosce il tuo numero di telefono. Numero che a noi non è noto.

Basta infatti una semplice ricerca con Google per verificare che nel nostro sito non c’è traccia di numeri telefonici appartenenti alla rete di Bari, il cui prefisso è 080.

Ma questo ovviamente a te, Brunello, non interessa. A te basta raccontare frottole e baggianate con l’unico intento di infangare gratuitamente (senza prove, senza documenti a sostegno delle tue strampalate idee) l’altrui reputazione. Purtroppo per te, caro Brunello, dell’opinione dei vostri quattro lettori a noi importa proprio nulla. Meno di nulla. Chi pende dalle parole di un microscopico avvocato fallimentare e discutibile giornalista omofobo non ha il nostro rispetto. A noi non importa se la mente ristretta di qualche psicolabile non riesce a partorire il dubbio che tutta questa tua campagna sia solo l’ennesimo tentativo di far parlare di te e del tuo sito e non riesce ad ipotizzare di chiederti conto delle tue affermazioni. Voi siete delle Attention Whore e di vostri lettori sono acriticamente appiattiti sulle vostre povere idee. Poverelli, non meritano certo la nostra attenzione. Tieniti i tuoi lettori deboli di mente.

Prosegue il tapino:

Detto questo, veniamo al merito. Ringrazio di cuore i lettori che mi hanno espresso la loro solidarietà e assicuro che una becera lettera anonima o qualche telefonata, pur volgari e minatorie, non mi spaventano affatto; vuole dire che Pontifex.Roma cammina per la direzione giusta se riesce a colpire la suscettibilità di qualche indemoniato o di qualche concubino della fede e della morale, dato che ne abbiamo molti in giro. Anzi, concubini e concubine, queste velenose e amareggiate da una vita insensata alla ricerca del potere e frustrate forse dalla mancanza di prole, chi può dirlo. 

Signori avete appena letto le parole del bue che dice “Cornuto” all’asino! Già avete letto bene. Il “giornalista” Brunello, probabilmente sotto i nefasti effetti dei superalcolici o di qualche droga pesante, si permette di sparare sentenze ipotizzando che altri vivano una vita frustrante per la mancanza di prole. Signori questo si chiama, in termini psicologici, transfert. Praticamente Brunello cerca di trasferire su un “altro” fittizio le sue frustrazioni, le sue paure. Ed ecco riemergere i suoi problemi di relazione con l’altro sesso, che l’hanno portato a sposare una donna Messicana (con tutte le belle donne che popolano il Salento) e poi, una volta giunti in Italia, a separarsene. Ed a quanto ci è dato sapere non si è certo riprodotto nel frattempo. Dunque eSSo, senza aver generato la prole, accusa altri di vivere esistenze frustranti.

Il delirio si conclude con le solite seghe mentali che abbiamo letto anche nei commenti che Carletto lascia all’interno del loro bel sito. Commenti relativi a WOT, ovviamente.

Alcuni dei nick name presenti sul principale sito sciacallo (quello che ha sempre pubblicato i miei dati riservati), insieme anche ad un altro che è stato querelato tempo fa per gravi danni a causa della sue continue diffamazioni, sono anche iscritti al sito WOT (WEB OF TRUST) ed anche in quel contesto rilasciano dichiarazioni farneticanti e false, in cui si tenta di usare quello strumento per censurare Pontifex.Roma, diffamando e spargendo odio e veleno conto la Chiesa stessa.

Sempre alcuni dei nick name presenti sul principale sito sciacallo, sono gli stessi che su Facebook inneggiano alla lotta contro Pontifex.Roma e invocano la censura, oppure gli stessi su youtube propongono addirittura un video su come far censurare Pontifex.Roma da WOT (WEB OF TRUST) , fornendo precise istruzioni.

Abbiamo già chiarito questi punti. Quindi non mi sembra il caso di reiterare anche a te, Brunello, le spiegazioni già fornite a Carletto qui: http://pontilex.org/2012/03/il-chiodo-fisso-di-carletto/… Ti ricordo semplicemente che attraverso la vostra pagina Facebook invitavate i vostri utenti a fornire valutazioni positive per il vostro sito all’interno della comunità di WOT. Quindi il comportamento che tu ora condanni è invece perfettamente legittimo. E finiscila con questa manfrina del “sito sciacallo”. Se hai accuse da fare, falle con chiarezza. Altrimenti piantala di piagnucolare come un bimbo dell’asilo mariuccia!

Che dire? Alla luce di tutte le seghe mentali che caratterizzano quest’ultima sbrodolata di Foxy propongo di aggiungere un nuovo nick al caro Bruno Volpe. D’ora in avanti potremmo anche chiamarlo Onan!

La fonte del piagnisteo pontifesso:

http://www.pontifex.roma.it.nyud.net/index.php/editoriale/il-fatto/10876-lettere-minatorie-non-fanno-nessuna-impressione-andiamo-avanti-come-sempre-impavidi

 

UPDATE (08/03/2012 15:28)

Grazie alla segnalazione di Giux, siamo in grado di mostrarvi il sito degli sciacalli che ha pubblicato i dettagli sulla residenza oltre che il numero di telefono di Brunello, procurandogli le lettere minatorie e le telefonate anonime.

Fai clic per accedere a denunciavauro2.pdf

Già, avete letto bene. Il sito degli sciacalli è il sito Pontifesso!

Il chiodo fisso di Carletto.

No, tranquilli, non parleremo di transessuali (un vecchio chiodo fisso di Carletto, stanti le sue dichiarazioni lasciate proprio qui sul nostro sito Pontiless) o di operazioni chirurgiche (altro vecchio cavallo di battaglia).

Abbiamo letto l’ennesimo sfogo di Carletto su WOT.

#7 carlomaria3 2012-03-07 18:02

 

Citazione Luca T:

Scusi lux, lei ha tutti i diritti di esprimere le proprie idee, come il WOT ha tutto il diritto di dire che non gradisce questo sito. Quello che non capisco è perchè dice che chi non è d’accordo con le “teorie” di questo sito sarebbe un pedofilo. E perchè dovrebbe esserlo? E’ già stato ampiamente dimostrato, in tutto il mondo ed in ogni epoca, come l’elite della pedofilia a danno di vittime in difficoltà sia sempre stata gente dei vostri. Eternamente protetta da vescovi, papi, encicliche e lettere varie. Lei si dà la zappa sui piedi, come se uno volesse dire “siamo tutti pedofili, nessuno è pedofilo”. No. Ci vogliono le prove, come quelle sui 90 (novanta) sacerdoti pedofili di Boston. O Irlandesi, o Tedeschi, o Sudamericani. Roba dimostrata. Altro che “secondo me quelli del WOT potrebbero anche essere pedofili, da come hanno risposto alla mia provocazione”. Ha capito adesso come viene percepito il valore di certi articoli moralisti?

 

Come ho già spiegato:

WOT fornisce una toolbar (o plugin o applet) che si può integrare a tutti i browser web, sia per pc, che per palmari.

Fin qui ci siamo. Continua a leggere

Fedro: il lupo e l’agnello.

L’incipit di questo breve contributo è in realtà la morale di una favola di Fedro.

Questa favola è scritta per quegli uomini che opprimono gli innocenti con false accuse.

Non abbiamo altro da aggiungere per commentare le accuse ridicole e sciocche che il povero Brunello ci rivolge. In sostanza il povero tapino ci accusa di essere causa di una lettera che eSSo ha ricevuto. Una lettera con minacce alla sua persona ed ai suoi familiari.

Premesso che, come già detto e ribadito, la madre del povero Brunello ha semplicemente la nostra stima e comprensione, visto che è sicuramente provata dall’aver portato alla luce cotanto figlio con le sue paturnie e le sue storielle, resta da capire cosa abbia a che fare il nostro piccolo ed umile sito con l’ignoranza di Foxy e del suo degno compare Carletto.

In sostanza, secondo Brunello, è colpa nostra se uno squilibrato gli ha indirizzato una lettera minacciosa.

Un sito web in particolare, oltre ad indicarmi pubblicamente come fantomatico mandante di stragi, attentati e pestaggi (non sanno che altro fare per tentare la censura che è illegale), pubblica da tempo miei dati riservati, compreso indrizzo ed altro. In un certo qual modo, ero stato buon profeta, visto l’odio mediatico che qualche sito di nullafacenti e sciacalli anonimi scaglia contro il sottoscritto, il quale, bene che lo sappiano, non si lascia né intimidire, tanto meno condizionare.

Ho solo, come di dovere, segnalato la cosa ai Carabinieri, solo per cautela.

Se il sito web che ti indica come mandante di stragi, attentati e pestaggi siamo noi, sappi caro Brunello che siamo costretti a rimandare le tue accuse al mittente. Noi ci limitiamo a citare le tue frasi. Noi non abbiamo alcuna intenzione di censurarti. Abbiamo solo voglia di replicare con buonsenso alle stramberie che pubblicate sul vostro sito Pontifesso. Chi sarebbe poi il “nullafacente”? Qui abbiamo tutti onorabili e rispettabili lavori. Non ci arrabattiamo sopravvivendo di mezzucci (o della pensione dei nostri cari).

Non ti lasci intimidire? E chi ti vuole intimidire? Noi? Noi non ti abbiamo mai intimidito. Tu, piuttosto, hai provato più volte ad usare la legge come una clava per azzittirci. Senza alcun risultato.

Tutte le tue illazioni su WOT, Facebook e Youtube sono semplicemente, appunto, tue illazioni. Noi non abbiamo nulla a che vedere con la lettera che hai ricevuto. Ed ogni altra affermazione od azione volta a gettare discredito sul nostro sito non verrà lasciata cadere nel vuoto, come fatto spesso fino ad ora.

Vedi, Brunello, tu puoi fare la vittima, puoi fare come il lupo della fiaba di Fedro. Noi non siamo agnelli. Ma siamo innocenti. L’unico colpevole delle minacce che ricevi sei tu stesso. L’unica ragione per cui ricevi lettere minacciose sono i tuoi articoli ai limiti dell’illegalità. La persona che rende disponibile il tuo indirizzo sei tu stesso (essendo iscritto all’albo dei giornalisti oltre che essendo un avvocato). Ed una buona dose di aiuto ti arriva dal tuo sodale Carletto, che ha registrato il vostro bel sito Pontifesso a tuo nome, con i tuoi dati pubblicamente disponibili. E come dimenticare quando tu hai pubblicato copia delle tue fantadenunce senza “sbianchettare” i tuoi dati sensibili?

Vedi, Foxy, la tua ignoranza (perchè è evidente che ignori molte, moltissime cose, che ho riportato qui sopra) ti porta ad essere il tuo primo nemico.

Attendiamo ovviamente copia dei documenti che hai portato ai tuoi amici Carabinieri.

Attendiamo di poter leggere il modo in cui anche quest’oggi hai portato un pizzico di ilarità nella vita dei Carabinieri di Bari!

La fiaba di Fedro: http://www.ilnarrastorie.it/Fedro/Il.lupo.e.lagnello472.html

La fonte del delirio Pontifesso: http://www.pontifex.roma.it.nyud.net/index.php/editoriale/il-fatto/10854-lettera-anonima-con-minaccia-indirizzata-al-principale-animatore-e-fondatore-di-pontifexroma-il-dott-bruno-volpe

Don Mario Bonfanti

Don Mario Bonfanti. Già, noi vi indichiamo direttamente il suo nome e cognome, a differenza della scelta ambigua e timida del caro Brunello che, nel dare le notizie, sceglie sempre un malcelato cerchiobottismo frutto forse di un modo discutibile di fare “giornalismo”. Foxy infatti accenna, abbozza, ma non delinea mai chiaramente. Ci pensiamo noi a mettere una toppa alla dimenticanza di Brunello.

Don Mario è il sacerdote che dalla fine del 2007 anima la vita della comunità pastorale di “S. Antonio Abate”, appartenente alla Diocesi di Milano. Dalle parti di Don Giorgio De Capitani, per capirci.

Don Mario ha un profilo su Facebook, all’interno del quale pubblica le sue idee, le sue riflessioni. Molto spesso sotto forma di link. Link che portano principalmente alle pagine di Amnesty International (non certo un sito che sostiene la pedofilia oppure il terrorismo). Vi mostriamo alcuni dei messaggi che compaiono nel profilo di Don Mario.

Dopo aver dato uno sguardo alla bacheca di Don Mario, vi offriamo il contenuto della lettera con cui la Diocesi di Milano, in sintesi, si “libera” di Don Mario, affermando che avrebbe tenuto “atteggiamenti discutibili” e ponendo fine al “prestito” grazie a cui Don Mario era chiamato ad esercitare il suo ministero al servizio della Diocesi di Milano. Sembra di assistere ad un tardivo calcio-mercato con i relativi cartellini che vengono prestati, ceduti e trasferiti…

Atteggiamenti discutibili? Non ci pare che Don Mario abbia organizzato festini a base di sesso e droga. Quali sarebbero questi “atteggiamenti discutibili”?

Stanti le affermazioni della Curia di Milano, non comprendiamo davvero le ragioni del tono timido e quasi dismesso con cui Brunello introduce l’accaduto.

Se davvero il suo vescovo ha deciso di mandarlo via per motivi di incompatibilità, dobbiamo solo plaudire ad una alto prelato coraggioso e serio che ha fatto il suo dovere, politicamente scorretto per lo spirito del mondo, ma in perfetta obbedienza alla parola di Cristo.

Cosa significa quel “se davvero” E perchè non indicare nome e cognome del sacerdote, in modo che chiunque possa verificare se realmente Don Mario è “incompatibile” con la Diocesi di Milano o se, come sembra a molti, si tratti semplicemente di una ritorsione. Davvero ci risulta incomprensibile il perverso meccanismo mentale secondo cui Brunello si sente legittimato a criticare anche il Papa (eSSo infatti è fedele a Roma, ma…) mentre gli risulta automaticamente evidente la perfetta obbedienza di questo provvedimento di un qualsiasi Vescovo (l’Arcivescovo di Milano in questo caso) alla Parola di Cristo. Noi sicuramente non siamo Voce della Chiesa, così come Brunello non è voce della Chiesa (e l’ha detto Padre Lombardi, che invece è Voce attendibile della Chiesa). Quindi non ci capacitiamo delle ragioni che spingono Foxy a tutta questa giuliva euforia.

L’omosessualità, se casta e contenuta, rimane una disgrazia come lo è la corruzione o il male incurabile e bisogna pregare per la guarigione di questi fratelli, o comunque invocare Dio perché faccia vivere questa situazione con serenità, ma quando l’omosessualità diventa ostentata, messa in evidenza come fosse una cosa di cui vantarsi, siamo fuori strada.

Brunello, in quale messaggio di Don Mario trovi l’ostentazione dell’omosessualità vissuta in maniera non casta? E per quale ragione continui pervicacemente a paragonare l’omosessualità ad un male incurabile? L’unico male incurabile è la tua omofobia che ti porta a questi comportamenti incredibilmente biechi. L’unico male incurabile è la tua paura del diverso, che ti porta a strumentalizzare la morte ed ogni altro evento per “portare acqua” al tuo mulino.

Ecco: diciamo bravo al vescovo nel caso avesse preso la decisione per mettere riparo alla vergogna di un prete pro gay, che va contro la Chiesa stessa, contro Cristo e scandalizza i bambini.

Foxy, vuoi essere così gentile da indicarci quali frasi di Don Mario scandalizzerebbero anche i bambini? La bacheca del sacerdote è piena di messaggi di solidarietà. Molti provengono da persone che non conoscono Mario Bonfanti di persona. Ma moltissimi provengono proprio dai suoi parrocchiani. Molte testimonianze parlano di persone che, grazie a Don Mario, si sono riavvicinate alla Chiesa. Non è dato sapere se queste persone siano omosessuali. E sinceramente poco ci importa!

Le restanti bestialità proferite da Brunello, che evidentemente ignora l’affetto che circonda il sacerdote Mario Bonfanti, si possono leggere qui:

http://www.pontifex.roma.it.nyud.net/index.php/editoriale/il-fatto/10832-finalmente-vescovi-di-carattere-basta-con-preti-cattolici-pro-gay-vanno-contro-il-cattolicesimo

Noi preferiamo concludere questo nostro piccolo contributo citando le parole dei genitori del sacerdote. Parole che condividiamo completamente.

Siamo i familiari di don Mario. Non possiamo tacere davanti a questa ingiustizia subita da nostro figlio! Neanche il peggior criminale viene condannato negandogli il diritto di difendersi e voi uomini di Chiesa dovreste essere ben lungi da questi comportamenti. Avete, invece, tramato alle sue spalle; lo avete trattato come un cane senza rispetto e dignità. 
Don Mario è una persona ben consapevole del suo ruolo di prete e come tale si è sempre comportato. I suoi parrocchiani gli vogliono bene e lo stimano perché è coerente nelle opere e nei fatti al Vangelo. La domanda che ci facciamo è: perché non avete parlato con lui? Le persone civili parlano dei loro problemi a 4 occhi e insieme cercano la soluzione migliore.
Non capite che agendo così seminate solo astio, malumore e odio, anche tra i parrocchiani, che da un giorno all’altro si trovano davanti un’altra persona, senza avere la possibilità di capire il motivo di tutti questi cambiamenti? Le persone non hanno più le fette di salame sugli occhi. 
Si interrogano; si fanno idee e opinioni e traggono le loro conclusioni e, così, voi uomini di potere ne restate screditati. Se il vostro comportamento si rifà al Vangelo – come voi dite, spiegateci voi cosa vuol dire amare il prossimo, praticare la fratellanza, l’umanità, la giustizia, la carità e la tolleranza? Dimostrate di non avere neanche un briciolo di rispetto e coscienza umana!
Don Mario si è sempre adoperato con serietà, professionalità, amore e dedizione, cercando di coinvolgere i parrocchiani in attività di crescita spirituale e comportamentale e ora voi calpestate senza rispetto la dignità di un vostro simile solo perché ha avuto il coraggio di esprimere le sue idee. Sono queste motivazioni sufficienti per un trattamento così ingiusto e doloroso?

Qualche link per approfondire l’accaduto.

http://www.merateonline.it/articolo.php?idd=18117 (le riflessioni di Alberico Fumagalli)

http://www.merateonline.it/articolo.php?idd=18084 (la lettera dei genitori)

http://www.merateonline.it/articolo.php?idd=18048 (l’intervista di Don Giorgio)

http://www.dongiorgio.it/pagine.php?id=2772 (il sito di Don Giorgio)

I minimessaggi del minidio Pontifesso.

Noi non sappiamo decodificare i minimessaggi del minidio Pontifesso. Ma troviamo davvero preoccupante notare che la cronaca ci racconta le vicende di Mario Albanese, 34enne, originario di Modugno (BA), separato da sua moglie.

http://www.tmnews.it/web/sezioni/cronaca/PN_20120304_00025.shtml

Attendiamo pazienti le opportune spiegazioni di Bruno Volpe, che saprà sicuramente decodificare i messaggi del suo minidio. E magari avvisare il suo concittadino e coetaneo BV, il noto stalker di Murat.

TAV: Toffali Attivissimamente Vandalo

La domenica mattina si inaugura con la nuova puntata Pontifessa su Don Tonino Bello, i funerali di Dalla, l’immancabile Medjugorje… Tra una Bertoldata ed una Vaccata compaiono ben due articoli sulla TAV. Uno ovviamente del caro Foxy ed il secondo del redivivo Toffali. Già, dopo lungo tempo il Nano Tanfolo unisce il suo olezzo ai miasmi Pontifessi. Come un drogato in crisi d’astinenza cerca comunisti anche sotto i tappeti e nelle valli piemontesi. Ovviamente, come ogni drogato in crisi d’astinenza, è di bocca buona, quindi gli basta trovare un cristiano con cui essere in disaccordo ed automaticamente quest’ultimo diventa “comunista”. Ormai il povero Tanfolo ha abusato così ampiamente e diffusamente di questo termine che ormai ci pare privo di qualsiasi significato. Tutti sono “comunisti” secondo il Nano del Triveneto. Tutti tranne eSSo stesso, ovviamente. Continua a leggere