Prendi ciò contro cui hai combattuto per duemila anni, aspetta che, nonostante te, i tuoi tribunali, la tua inquisizione, le tue scomuniche, i tuoi roghi, le tue battaglie, i tuoi no ai referendum, il tuo ostracismo in parlamento, diventi patrimonio acquisito e condiviso da tutti e poi mettici la tua firma in calce. Così, bravo!

Trovati un nemico, uno simile a te ma molto peggio. Perché si veda la differenza. Uno di quelli che ti fanno sentire migliore. Adesso ce l’hai. Approfittane. Poi dici che lui è un violento sanguinario retrogrado e che non rispetta le donne mentre tu hai Maria.

Però, almeno tra te e te, ricordati che tua moglie può stare in mutande in spiaggia, tua figlia può andare a scuola a farsi una cultura e tu puoi persino scrivere cazzate sui giornali senza essere arrestato e tutto questo perché hai avuto la fortuna di nascere nella parte giusta del mondo, dove le leggi dello Stato hanno prevalso sui precetti delle religioni. Anche sulla tua che mille anni fa infatti era tanto simile a quella brutta brutta che ti fa tanto sentire superiore ora.

E poi stai attento perché può succedere che uno non avvezzo legga un tuo editoriale dove rivendichi  “le origini cristiane di valori quali la dignità della persona, della donna, dei bambini, dei poveri, della libertà” e si faccia qualche domanda. Tipo: Sicuro sicuro che la dignità della donna è un valore con radici cristiane? Sì? Allora Eva? E San Paolo?  E il Concilio per stabilire se la donna ha un’anima? E i roghi delle streghe? e il voto alle donne? E diritto al divorzio? (ah già quello ancora non è stato recepito dai cattolici)

E la povertà è un valore cristiano? cioè nel senso che la Chiesa è povera? E Bertone? e Formigoni? e lo IOR?

E la libertà è un valore per cui la chiesa si è battuta? Credevo più la resistenza. Ma forse non ho considerato le Foibe.

Comunque bravo, l’importante è capire dove tira il vento e seguire la corrente.