600 professori universitari firmano una lettera di accusa alle scuole basse e ai loro operai specializzati incapaci di insegnare persino la lingua italiana agli studenti di oggi. Uhhh che scandalo!!! Questi non sanno manco tenere una penna in mano!! E non mi dire!!! Ecchecaxxo!
E peccato che si dimenticano che negli ultimi 15 anni la formazione degli insegnanti l’hanno fatta proprio loro nelle loro università. SSIS, corsi di formazione online dell’Università di ‘Staminchia, TFA, puntifici vari, eccetera eccetera. E adesso c’hanno pure il coraggio di lamentarsi che questi non hanno imparato a fare il loro mestiere. E loro, i baroni, la cui unica preoccupazione finora era stata far vincere il dottorato di ricerca all’amante, adesso devono persino organizzare corsi di recupero sul gerundio alla facoltà di Lettere Classiche.
E queste nuove generazioni poi fanno veramente schifo. Ignoranti dentro che manco l’itagliano sanno parlare. E infatti per comunicare tra loro grugniscono e grufolano come cinghiali nel bosco. Chissà dove andremo a finire.
Mica sono come la nostra generazione che, a suon di congiuntivo trapassato e ipotetiche del terzo tipo, ha generato la prima gloriosa repubblica, la terra dei fuochi, la cementificazione della Liguria, la diossina a Seveso, la diga di Stava, i crolli di Pompei, Milano 2,3,4,5, la Lega Lombarda, l’Università di Bari, Trenitalia, eccetera eccetera perché non si può stare qui un anno a fare l’elenco.
E adesso se ne escono fuori con il loro bel J’accuse, proprio loro, i baroni universitari che hanno contribuito alla cultura del Paese come io al coro delle voci bianche di Torino.
Ma da loro va bene, ce lo potevamo anche aspettare. Era solo questione di tempo. Ma dai miei cari colleghi di scuola elementare e media, poveri manovali del Ministero dell’Istruzione, che si uniscono con sdegno al coro dei professoroni senza nemmeno capire che sono proprio loro che stanno paraculando, davvero questo è troppo. Levate gli scudi e suicidatevi cari colleghi!! E’ proprio una bella Reazione che serve: togliamo i progetti, rinneghiamo la didattica del fare, dell’inclusione, delle competenze, della cooperazione (che tanto non siamo stati capaci di fare) e torniamo al complemento di moto da luogo che ci aiuterà a capire il mondo e a fare la storia!
Buon lavoro!
PS: Perché si scrive con l’accento alla rovescia.
Sinceramente, e da venticinquenne, sono anch’io dell’opinione che il livello di conoscenza dell’italiano da parte dei gggiovani d’oggi sia abbastanza basso. Piuttosto che prendermela con gli insegnanti di elementari, medie e licei, io credo però che le cause siano altre.
1) Si legge sempre di meno, grazie tante che si scrive sempre peggio.
2) Il cattivo uso della tecnologia. Insomma, è piuttosto ovvio che scrivere sms e messaggi su whatsapp invece delle classiche lettere non aiuta certo a migliorare il proprio livello di scrittura, così come cercarsi la versione su internet non serve a nulla (io mi limitavo a tradurne la prima metà, poi mi stufavo).
3) La tendenza a dedicare sempre meno tempo all’analisi grammaticale/logica/del periodo. Capisco siano noiose e poco stimolanti, capisco gli studenti si rompano le scatole (me le rompevo anch’io), però sono essenziali e vanno sapute. E siccome non si imparano se non applicandosi e facendo esercizi su esercizi, esercizi su esercizi siano.
4) Relativamente al mondo universitario la tendenza a condonare i suddetti errori, perché è inutile lamentarsi che gli studenti scrivano male se poi si fa finta di nulla di fronte a certi strafalcioni; semmai si dovrebbe togliere un punto per ogni errore.
Sulla lettura hai perfettamente ragione: s’impara a scrivere leggendo. Sull’analisi logica meno: la riflessione teorica sulla lingua a dodici anni non serve a niente. Comunque il problema rimane la formazione degli insegnanti e quella la dovrebbero fare proprio le università…
Magari dovrebbero andare a vedere come scrivono certi 40/50/60enni, prima di parlare dei “ggiovvani”.
l’analisi logica, per conto mio, e’ utilissima e quella del periodo fondamentale. Ma certo non si insegna all’universita’. Per mia esperienza nelle elementari si studia l’analisi grammaticale e nelle medie l’analisi logica e quella del periodo. All’universita’ tutto questo e’ dato per scontato, almeno penso.
L’analisi logica è stata inventata per poter tradurre dal latino che aveva i casi che in italiano non abbiamo più. Non serve ad altro, purtroppo. Infatti, che risposta daresti a una bambino di 11 anni che ti chiede a cosa gli serve sapere che complemento è “di notte” nella frase “mio padre fa ilturno di notte” E, a proposito, per te “di notte” è complemento di specificazione o di tempo?
orietta santamaria. E se non sai neanche di che complemento si tratta allora hanno ragione i baroni universitari. Specificazione di che cosa? L’analisi logica serve per le lingue straniere, specialmente il tedesco!
l’analisi logica è pura invenzione: pura teoria introdotta per tradurre dal latino che aveva i casi estattamente come il tedesco e infatti serve solo a livello di grande consapevolezza linguistica e non certo alle scuole medie… di notte potrebbe specificare di quale turno si tratta e siccome l’analisi logica è pura invenzione e pura teoria è soggetta a molte interpretazioni… non solo la tua
però sarebbe molto interessante sapere a cosa serve l’analisi logica alle medie, mi basterebbe un esempio