il Baffo è vivo e si vede

Ricordate il piazzista urlatore Roberto da Crema? Quel televenditore che tra urli e respiro affannato tentava di venderci ogni genere di paccottiglia attraverso il tubo catodico? Pensavo di averlo rimosso dai miei ricordi di adolescente fruitore divertito di quelle televendite pomeridiane di tanti anni fa.

Oggi il baffuto Roberto mi è tornato in mente quando per l’ennesima volta ho letto i soliti articoli sui quotidiani a proposito del dibattito sulle unioni civili. I vari attori del dibattito, protagonisti e comparse, mi sono improvvisamente apparsi nella loro essenza : dei venditori di paccottiglia destinata ad una clientela senza troppe pretese.

Tralascio le imbarazzanti posizioni che si riscontrano sia a destra che a sinistra ed i vari distinguo giocati su finezze linguistiche che neanche l’Accademia della Crusca per concentrarmi su quel partito trasversale che sono i “cattolici”. Che siano CattoDem abituati ad assumere l’Ostia con il pugno alzato o che siano Cattolici Leghisti che mettono in pratica la misericordia invocando le cannoniere contro i barconi di immigrati, sempre di Cattolici si tratta.

Perché insisto sui Cattolici e non parlo di Conservatori?

Per il semplice motivo che i Conservatori, quelli veri, non sono miopi ed ignoranti come i Cattolici. Volendo riprendere l’incipit di questo post, i Cattolici sono degli agitati Roberto col Baffo venditori di cianfrusaglie, i Conservatori sono degli eleganti imbonitori che vendono gioielli falsi con tanto di quello charme da farteli sembrare veri.

La posizione ottusa, miope ed arroccata del partito trasversale dei Cattolici denota la connotazione fortemente mercantile della politica italiana. Per poter vedere completamente questa miopia cattolica dobbiamo partire da quelle che, sempre secondo i Cattolici, sono le motivazioni di questa posizione cosi’ arroccata e per nulla disposta al confronto. La motivazione è : “Dobbiamo difendere la Famiglia Tradizionale ed i suoi valori”. Perfetto, chiaro e cristallino. E’ altresì un dato di fatto che la società italiana è cambiata nel corso degli anni e che la “Famiglia Tradizionale” e’ oramai più una categoria di pensiero che non un fatto tangibile.

Su questo punto si vede la differenza tra Cattolici e Conservatori, tra miopia e pragmatismo, tra cieca ideologia e visione strategica.

Voglio farmi una domanda come se fossi io stesso un Conservatore : “Quale sarebbe la scelta migliore da fare se volessi conservare la Famiglia Tradizionale?”. La risposta a questa domanda traccia la linea di demarcazione tra ottusità cattolica ed intelligenza conservatrice.

Per i Cattolici puri e duri la risposta sarà : “Esclusione”, per i conservatori pragmatici sarà “Inclusione”.

Continuo a fare riferimento a me stesso, uomo nato negli anni ’60, eterosessuale, di sinistra (no, non del PD). Quando domani le unioni civili saranno una realtà io potrei pensare seriamente di ricorrere a quell’istituto giuridico. Potrei chiedermi con la mia compagna : “Perché usare il matrimonio come forma giuridica della nostra unione? Perché non usare il nuovo istituto dell’unione civile?”. L’istituto dell’unione civile è forse stato “progettato” per risolvere la questione delle unioni tra omosessuali ma non esclude la possibilità che possa essere usato da coppie eterosessuali.

Ecco il paradosso! I Cattolici, paladini della Famiglia Tradizionale, per necessità di opportunità politico-elettorale sono saliti sul carro delle unioni civili (escludendo l’adozione) ben consapevoli di essere corresponsabili di un ulteriore atto volto allo sgretolamento della Famiglia Tradizionale che loro dicono di voler difendere.

I veri conservatori avrebbero assunto posizioni ben diverse. Avrebbero iniziato una battaglia contro le unioni civili a favore dell’inclusione delle coppie omosessuali nell’istituto del matrimonio. Questa inclusione avrebbe evitato la creazione di un nuovo modo di “legalizzare” le unioni, modo che a tendere potrebbe indebolire ulteriormente l’istituto del matrimonio.

Non è un caso che in Europa e in Nord America, il diritto al matrimonio per gli omosessuali è stato in passato più un tema da conservatori che da progressisti. Una delle poche eccezioni l’Italia, dove il tema, come al solito, è stato affrontato e dibattuto con la logica delle opposte tifoserie, delle contrapposizioni ideologiche tout-court, delle frasi di scarso contenuto ma di grande effetto. In pratica la solita penosa sceneggiata dei politici che provano a spacciare la loro paccottiglia pseudo-ideologica urlando i loro nonsense neanche fossero Roberto col Baffo.

Intendiamoci, come ho già dichiarato (e la mia storia anche su questo blog ne e’ testimone), personalmente sono assolutamente favorevole all’equiparazione legale delle coppie omosessuali a quelle eterosessuali, adozioni incluse. In questo post mi sono limitato a rilevare che una discussione come quella sulle unioni e la famiglia, discussione eticamente e socialmente rilevante, è stata condotta da tutti i suoi partecipanti in modo superficiale e sguaiato. A questo aggiungo che alcuni dei partecipanti la discussione, mi riferisco ai Cattolici, hanno commesso diversi errori strategici che nel lungo periodo finiranno per indebolire ulteriormente la “Famiglia Tradizionale” a loro tanto cara (a parole), il tutto per calcolo politico-elettorale e per conseguire un risultato immediato e solo di facciata.

Gli italiani avrebbero meritato una discussione ed una conclusione di ben altro livello.

 

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Informazioni su sandro.storri

Progettista e sviluppatore di software precario (Sandro, non il software). Tipico prodotto delle periferie della capitale (aho!, che me 'mpresti na' sigaretta?). Appassionato di cinema e letteratura, usa l'italiano come un dialetto alternativo alla sua lingua madre, il romanesco. Sostiene la battaglia per i diritti civili anche se riconosce che spesso tratta la questione con degli incivili. Ha un pessimo senso dello humor e si vede, anche in questa breve biografia.

8 pensieri su “il Baffo è vivo e si vede

  1. Caffe

    Analisi lucida e da me, per quanto vale, condivisa: l’ approvazione di questo provvedimento sulle unioni civili, per il quale Renzi canta così stupidamente vittoria, reca in se tanti di quei compromessi e grotteschi aggiustamenti, per soddisfare una parte dello schieramento che lo sostiene, che alla fine, ci scommetto, sarà la magistratura a risolvere i problemi che questa legge avrà creato, senza averne risolto nessuno, esattamente come fu per la legge 40, ormai del tutto deprivata, grazie alla magistratura, dei suoi effetti più infami. Gran magra consolazione, constatare che uno dei poteri dello stato, del tutto in balia di interessi che nulla hanno da spartire col bene comune, sarà, per forza di cose, commissariato da un altro potere dello Stato, riguardo una legge ridicola che il primo è riuscito a partorire: qui la democrazia, non c’entra proprio più niente, si salvi chi può.

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    1. Sandro Storri

      Aggiungo un piccolo dettaglio tecnico. Nell’ordinamento italiano esiste la Legge 184 (cerca su google). Questa legge prevede formule di adozione assolutamente assimilabili alla famigerata Stepchild Adoption. In poche parole il Parlamento ha perso tempo (e dignita) per il nulla.

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      1. Compagno Z

        Sandro, probabilmente ti riferisci al caso regolato dall’articolo 44, comma 1, lettera b della L.184/83. É vero, sarebbe un buon punto di partenza per introdurre l’adozione del figlio del convivente ma i futuri uniti civilmente non potrebbero avvalersene perché, al momento, quel passaggio della legge sull’adozione parla esplicitamente di coniugi. Servirebbe comunque una modifica della legge simile all’articolo sulla stepchild adoption originariamente previsto dal DDL Cirinná.

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          1. Compagno Z

            Vero, ma la stepchild adoption ricadrebbe sotto il numero 2 di questa lista, non nei casi di cui ai numeri 1, 3 o 4.

      2. Caffe

        Non conoscevo questa particolare legge, ma, ad una scorsa superficiale, mi sembra che il testo della 184, rafforzi la mia tesi, cioè, che la magistratura, su querele dei cittadini, alla fine, gradualmente, farà giustizia di quell’aborto che è divenuta la legge Cirinnà, potendo avvalersi di un altra legge dello Stato che nessuno ha pensato di abrogare e mi viene un pensiero malizioso: non è che il Governo ha concesso tutti questi contentini a solidali ed avversari, evitando rischi gravi per la sua stessa tenuta, ben sapendo che alla fine della fiera, i giudici, avrebbero rimesso le cose a posto?

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        1. Sandro Storri

          Sei arrivato al punto! Mentre milioni di cittadini hanno discusso e lottato per anni su una questione sostanziale di diritti e di eguaglianza, poche centinaia di piazzisti col baffo hanno mercanteggiato in parlamento usando i diritti dei cittadini come merce di scambio per i loro loschi traffici politici. Come dici giustamente tu non si sono posti il problema visto che poi ci pensera la magistratura ed i tribunali dei minori a risolvere il casino che hanno fatto loro in parlamento.

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