Alessandra Mussolini e suo marito: hahahahahahahahaha!

Possiamo finirla di difendere Alessandra Mussolini per due minuti per favore? Abbiamo capito che siamo intellettualmente integerrimi, ma per favore sta razionalità fa un pochetto a pugni con una cosa chiamata responsabilità etica. Grazie per l’aiuto ma non c’è un gran bisogno ci venga spiegato che la signora non sia responsabile per gli atti del marito indagato (grazie, lo sapevamo anche da soli) o che il marito non sia colpevole fino a sentenza di terzo grado (grazie per l’aiuto anche qua, mi sfugge se invece stessimo chiedendo distrattamente la pena di morte). Non è il suo essere moglie, il punto in discussione. Così come non è neanche suo marito, il nodo. È invece il principio dell’essere responsabili di chi si è, di cosa si predica e di cosa si legifera sulle vite degli altri.

Mi spiego, perchè mi pare ci manchino basi comuni per una discussione: non si sta parlando di correità col marito. Neppure del suo essere investita dalle eventuali porcate del coniuge. Non c’entra il sessismo del tirarla dentro in quanto sposata a qualcuno. Please, non boldrineggiamo pure noi, adesso. La Boldrini è già insopportabile di suo quando ricicla il sessismo ogni volta che le parte l’embolo all’arrivo di una critica.

C’entra invece l’essere schifosamente e deliberatamente omofobi.
Qua c’è una persona chiamata Alessandra Mussolini che si è vantata di non essere “frocio”. Quindi che si è vantata di essere etero.
Qua c’è una persona che ha definito le coppie gay come intrinsecamente pericolose per l’equilibrio dei bambini.  Quindi ha spacciato le coppie etero come intrinsecamente adatte, ipso facto, a prescindere.
Qua c’è una persona che durante la campagna elettorale, qualche anno fa’, disse: «Ai colleghi del centrosinistra, che sono sempre così morbosi, un po’ di bunga bunga farebbe bene».  Avete capito come ha usato un tema delicato come un processo per favoreggiamento della prostituzione minorile? Non è forse lo stesso motivo per cui è indagata la persona eterosessuale con cui divide la vita e cresce i suoi figli eterosessuali? Posso ipotizzare senza isteria che questa cosa sia vergognosa perchè non è apparsa a quella persona vergognosa? Insomma, non so a casa d’altri ma a casa mia la biografia conta eccome.

Ricapitolo il perchè abbiamo non solo diritto di criticare ma pure di ridicolizzare e sfottere quel personaggio pubblico.
1. Perchè ha preteso di essere un modello etico, a prescindere, in quanto non-frocio.
2. Perchè ha preteso di essere un modello etico di ruolo familiare in quanto non-omosessuale.
3. Perchè ha fatto del moralismo bigotto, fascista e soprattutto falso ai danni di una minoranza, su temi come la sicurezza dei bambini (sentite anche voi la puzza dell’accusa implicita che c’è sotto?)
4. Perchè facendo questo ha distratto da un’analisi seria della causa dell’abuso dei minori e del proliferare della violenza.
5. Perchè, e non è poco anzi è moltissimo, è a capo del più alto organo di questa repubblica a tutela dei minori. Vi ricordo che è Presidente della Commissione Bicamerale per l’Infanzia e l’Adolescenza, mica cazzi.

Riassumo e chiudo: la dottoressa Alessandra Mussolini, in quanto ETEROSESSUALE in una relazione ETEROSESSUALE  ha attaccato gli omosessuali come pericolosi in quanto omosessuali per l’equilibrio dei bambini, così, a prescindere. Ha anche attaccato i luoghi educativi al di fuori dell’ambito familiare eterosessuale. Ricordate cosa disse dopo il caso delle maestre che menavano nel nido di Pinerolo? Io si. Chiese telecamere in tutti i nidi: “Le telecamere a circuito chiuso sono fondamentali” e andrebbero messe “soprattutto nei nidi con i bambini da 0 a 3 anni, perchè a quell’età non possono esprimere un disagio. Inoltre così ci sarebbe anche un maggiore controllo per la sicurezza dei bambini. Iniziamo dai nidi comunali: non serve una legge…”.
Mentre faceva tutto questo, ha celebrato a prescindere la vita familiare ETEROSESSUALE. Casualmente, gli omosessuali sono la categoria che Telefono Azzurro da trent’anni dice non essere l’ambiente di abusi, molestie e corruzione di minorenni. Ma lo è la famiglia eterosessuale. Poi, noi che siamo onesti sappiamo che nelle famiglie non è l’eterosessualità che causa la violenza. Mentre lei ha individuato proprio l’omosessualità come la causa scatenante di tutto.

Quindi la presidente del più importante organo di indagine, valutazione, garanzia e legiferazione sui minorenni, invece di occuparsi realmente di abusi nel luogo di origine, ha accusato un gruppo NON-COLPEVOLE di essere COLPEVOLE.
Questa è la critica. Il sessismo qua c’entra come la verginità delle carote Danvers.
Non avesse proposto gli etero come modello a prescindere, e se stessa in quanto etero, e la sua famiglia in quanto etero, ok. Ma lo ha scelto lei il terreno di giudizio. Ci ha dato lei carta bianca. Ora sotto con gli sfottò, che ci stiamo divertendo un macello.

Mussolini teenager

Errata corrige: la dottoressa Mussolini non e’ piu’ presidente ma solo commissaria della Bicamerale per l’Infanzia e l’Adolescenza. Il sito OpenParlamento non ha aggiornato le cariche e io non ho controllato sul sito della Camera dei Deputati. Mi scuso per questo.

Questo articolo è stato pubblicato in Non meglio categorizzati, Omofobia il da .

Informazioni su Alex Galvani

Pedagogista gay (definizione che provoca ictus a raffica ai ciellini quando lo leggono), nomade tra Utah e Italia, si occupa di sostegno alle famiglie eterosessuali con figli e figlie gay, lesbiche, transgender, bullismo omofobo, stereotipi e discriminazione. Insomma tutto quello che di peggio e' contenuto nel cervello dei cattolici integralisti. E poi insegna cultura, arte e storia europee nei programmi per studenti adulti all'Universita' statale dello Utah (anche questo manda fuori di melone i ciellini, perche' secondo loro i gay devono capire solo di gay).

19 pensieri su “Alessandra Mussolini e suo marito: hahahahahahahahaha!

  1. Federica

    Ti stimo infinitamente e quel “Pedagogista gay (definizione che provoca ictus a raffica ai ciellini quando lo leggono)” mi ha strappato un sorriso 😉

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  2. riccardo adda

    SONO COSI FELICE PER LA MUSSOLINA . LEI PALADINA DELLA GIUSTIZIA E DELLA MORALITA’
    SE LO MERITA MA TANTISSIMO . IMPARERA’ A MODERARE LA SUA ARROGANZA E PRESUNZIONE DONNA BECERA E MALEDUCATA IRRISPETTOSA DI TUTTI COLORI CHE NON RIENTRANO NEI SUOI CANONI MALEDETTA DONNA
    SONO TANTO FELICE PER LEI E NOI ABBIAMO DIRITTO A CHE PERSONE COME LA MUSSOLINA SPARISCANO PER SEMPRE , PER SEMPRE DALLA SCENA POLITICA ITALIANA . PER TROPPI ANNI LEI E’ STTA QUI PRESENTE A DISTRIBUIRE ODIO, RAZZISMO E ARROGANZA. MERITA SOLO DI SPARIRE. PER SEMPRE. NESSUNO NE AVRA’ NOSTALGIA NE’ OGGI NE’ MAI. TUTTO TORNA

    Rispondi
    1. Alex Galvani Autore articolo

      Anche io lo spero, politicamente sarebbe un guadagno.
      Ma questa non sparira’. L’altro ieri si e’ fatta intervistare dal Messaggero, che diceva questa fosse notizia nota in famiglia da una settimana. E lo butti fuori di casa solo quando arriva ai giornali? Allora stavi pronta con la via d’uscita mediatica, squallida politicante senza morale!
      No, questa non molla la presa. Rimarra’ li’ al suo posto, isolata, madre severa e tradita, facendo pure la paladina delle mogli poverine. Le premesse ci sono tutte.

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    2. Faggot

      Imparare a scrivere in Italiano corretto e a non usare il caps, che equivale ad urlare e quindi è da maleducati, sarebbe cosa gradita.

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  3. Caffe

    Tornerò sullo squallore della vicenda che ha recentemente coinvolto il marito della Mussolini; ricordavo vagamente, ma me lo sono andato a rileggere, di quando, a difesa dello stesso, l’inflessibile Alessandra, anni fa, si batté come una leonessa, allorquando l’oscuro ufficialetto della GDF, suo fidanzatino fin dai tempi della scuola, qualche anno dopo esser con lei contratto matrimonio, in quel di Predappio, nell’anniversario della marcia su Roma, di colpo, senza passare per quella cosa noiosa che sono i concorsi e presumo, scavalcando un’altro miliardo di boiardi di stato, in trepida attesa di quel posto, viene assunto direttamente come dirigente amministrativo delle Ferrovie dello Stato, ai cui vertici, guarda caso, figurava un personaggio che, con Di Pietro, lui aveva indagato: a pensar male… sta di fatto che il capitano dismise la divisa per ben più lauti compensi, scatenando all’epoca, feroci polemiche per l’evidente conflitto d’interessi, grosso come una casa (come quella di Scajola), che tale scelta, configurava. Questa antica difesa dell’indifendibile maritino, da parte della nipote più famosa d’Italia, già denotava un carattere ipocrita ed opportunista, assai contrastante con l’intransigenza che la Mussolini abitualmente ostenta, per le piccole o grandi magagne altrui, il classico discorso cioè, della pagliuzza e della trave; già questo, non bastasse il fatto che ho sempre detestato profondamente il fascismo ed i fascisti, me la rendeva profondamente antipatica, ma in queste ore, su quest’esempio monumentale di pena del contrappasso, esito ad infierire: la loquace mascellona, più presenzialista in TV, di Severino Antinori, un’altro che di danni ne ha fatti tanti, per la sua spregiudicatezza, in temi delicatissimi, tanto che, gente come la Roccella o la Binetti, hanno avuto la scusa buona per spingere il parlamento ad approvare quell’obbrobrio che è la legge quaranta, per scongiurare le derive eugenetiche che questo scriteriato luminare vagheggiava; qui mi rendo conto che sto divagando; insomma la chiacchierona in orbace, non appare più nemmeno dal pizzicagnolo sotto casa, anzi si è trasferita da mammà; sono tre giorni che singhiozza e che non parla più, almeno in pubblico: per ironia della sorte, il di lei marito, rischia una pena fino a quattro anni, paradossalmente, perché fu proprio la moglie a spingere, come componente della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, a ratificare e quindi adeguare ad essa, la legislazione italiana in materia di abusi sessuali su minori, la Convenzione di Lanzarote del 2007. Comunque sia, caro Galvani, questa storia a me mette solo tristezza, proprio non me la sento di sghignazzare sulle disgrazie degli ex potenti, a me le pernacchie mi piace fargliele, quando questi presunti vip, sono nel pieno della loro arroganza: anche qui ho discusso animatamente con qualcuno, per la storia di Piazzale Loreto, che io continuo a deplorare, come la macchia più grande, che offusca tuttora, i grandi meriti che ebbe la nostra lotta di liberazione da quel cancro che fu il fascismo.
    http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/CRONACA/squillo_parioli_mussolini_floriani_prostitute/notizie/571501.shtml
    http://www.osservatoriopedofilia.gov.it/dpo/it/convenzione_lanzarote.wp;jsessionid=C2F14E0679622D76816628AC82AA5C6C.dpo1

    Rispondi
    1. Alex Galvani Autore articolo

      Caro Caffe’, concordo su tutto quel che scrive.
      Compreso che non si sghignazza sulle minacce altrui. Solo che poi vedo i post su facebook e inizio a ridere come un pazzo. Anche perche’ in questa gran commediaccia di quart’ordine che e’ la politica italiana, con le camorre da una parte e noi dall’altra, che resta da fare davanti a queste cose? Si ride in faccia a questi buffoni. Anche se la risata fosse amara, se ci togliamo anche questa, che vita triste… 🙂

      Rispondi
      1. Caffe

        Caro Galvani, apprezzo il tuo darmi del lei, io lo interpreto come segno di rispetto e non di distacco, parimenti, mi scuso per il tu che do di solito, ai miei interlocutori, solo perché, avendo passato gli undici lustri di vita, sono normalmente, più vecchio del mio interlocutore di turno: dalle mie parti, questo semplice fatto, me ne darebbe automaticamente il diritto; spesso dimentico il fatto che intervenendo qui, non è necessariamente automatica la comprensione del mio atteggiamento, per cui, ogni tanto, devo pagar dazio: ma il mio gelido “lei”, se uno ha a che fare con me, sarebbe, ancora più preoccupante….
        http://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_bye.gif

        Rispondi
  4. alessandrapiccinini

    Bravo Alex! e adesso la Mussolini dovrebbe dimettersi non solo dalla Commissione per l’infanzia, ma proprio da se stessa…

    Rispondi
    1. Silvano

      Troppo facile dimettersi da se stessa… Adesso con questo ‘regalino’ ci deve convivere e difendersene se ci riesce e con le sue buone maniere!

      Rispondi
  5. Katia Miscia

    Grazie! Sai che quello che hai scritto mi ha fatto riflettere molto? Sì perché inizialmente, quando la notizia è diventata di dominio pubblico, ho subito buttato fuori fuoco e fiamme contro… poi però, anche leggendo di qua e di là, ho pensato che in fondo era vero che lei non c’entrasse nulla, che non è lei che ha abusato di un minorenne… insomma ho lasciato perdere… Adesso leggendo le tue parole però (trovato link su fb) mi rendo conto che hai ragione!!!! Tra le altre riflessioni giustissime che hai fatto, mi ha colpito questa parte: “Qua c’è una persona che durante la campagna elettorale, qualche anno fa’, disse: «Ai colleghi del centrosinistra, che sono sempre così morbosi, un po’ di bunga bunga farebbe bene». Avete capito come ha usato un tema delicato come un processo per favoreggiamento della prostituzione minorile? Non è forse lo stesso motivo per cui è indagata la persona eterosessuale con cui divide la vita e cresce i suoi figli eterosessuali? Posso ipotizzare senza isteria che questa cosa sia vergognosa perchè non è apparsa a quella persona vergognosa? Insomma, non so a casa d’altri ma a casa mia la biografia conta eccome.” Certo, Alex, anche a casa mia la biografia c’entra eccome! http://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/trident.gif

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    1. Alex Galvani Autore articolo

      E il bello e’ che la signora in questione continua a fare la furba.
      Il giorno dopo la notiziona, lei fa la scena madre. E il giorno successivo c’e’ l’intervista della moglie affranta sul Mesaggero. Indovini qual’e’ la chiave vera di quella notizia? Eccola: “Dal giorno in cui Floriani è finito nell’inchiesta sulle baby squillo, il matrimonio è andato in frantumi. Da più di una settimana lui ha dovuto fare i bagagli, e ha preso un appartamento non molto lontano da quello della famiglia… Alessandra, invece, ha trovato protezione dalla mamma, Maria Scicolone, dove si è trasferita non appena la notizia è diventata pubblica’.
      Capito? Lei lo sapeva da una settimana intera ma ha aspettato i giornalisti per fare la parte della madre affranta andando dalla nonna. Cioe’ se lo cacci di casa, perche’ poi lasci anche te la casa? Lascia lui, allora, e vattene da tua madre. Vai subito, renditi irraggiungibile. Non hai forse tre figli da proteggere? E invece no. Lo manda via, cosi’ il palcoscenico e’ solo suo, poi da l’annuncio che l’ha mandato via e poi che se ne va dalla madre. Caspita, se non e’ una strategia per trarre profitto dalla bomba, questa….?

      Rispondi
    1. Caffe

      Caro Vincenzo, ad un certo punto, bisogna giudicare, anche se non abbiamo il potere di punire: se sei un personaggio in vista, hai dei doveri, invece certa gentaglia, pensa che certi privilegi spettino loro per diritto divino; sono contrario alla giustizia sommaria, ma se il marito della Mussolini e lei stessa, non si facessero vivi per almeno dieci anni, come diciamo a Roma: nun farebbero un soldo dé danno.

      Rispondi
      1. Caffe

        Alessandra Mussolini, passato lo choc, ahinoi, ha ricominciato ad esternare; con perfetta faccia di bronzo, della stessa durezza di tanti busti che il famigerato nonnino, disseminò in ogni contrada d’Italia, la signora, ultima regalo che la nobile schiatta dei Mussolini, ha deciso di donare alla Nazione, testualmente, ha dichiarato che non caccerà il marito, per il bene dei figli: la stessa mascelluta signora, dotata, non certo da madre natura, di vistose labbra a canotto, è sempre stata contraria, ( lei è sempre contraria, a parte la pena di morte), per MOTIVI MORALI, all’adozione di bambini, da parte dei single e dei gay; a questo punto, mi pongo e vi pongo una domanda da tre euro e mezzo: ma secondo voi, il pupo adottando, starebbe meglio con chi lo amerebbe incondizionatamente, oppure con quello che rimane della simpatica famigliola (non dite ex, il papa non vuole) della signora Mussolini?

        Rispondi

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