Cinque motivi perche’ Luxuria ha fatto una cazzata e io ho il dovere di dirlo.

Sono gay. E penso che Luxuria abbia fatto una cosa davvero stupida e senza senso. E penso che difenderla per il “gesto”, il “rischio” e tutto quello che leggo in internet in queste ore sia ridicolo e mostra quanto poco gli attivisti abbiano capito di un movimento per i diritti umani/civili. Non perdete tempo a darmi del transfobo perche’ non attacca. Lavoro nel movimento gay (italiano prima, statunitense poi) da piu’ di dieci anni dopo aver fatto l’attivista per un altro decennio. Formo genitori, educatori e studenti su cosa siano stereotipi, pregiudizi, violenza. So cosa siano e come funzionano, li so riconoscere persino quando li utilizzo. Ma soprattutto ho imparato quanto sia importante il movimento gay. Una cosa che la maggioranza di quelli che difendono cio’ che Luxuria ha fatto in Russia non ha mai capito davvero. Ecco quindi cinque semplici ragioni per cui la difesa di quel che ha fatto Vladimir Luxuria a Sochi non ha niente a che fare con l’attivismo e la promozione dei diritti umani ma con le fiabe sciocche che ci siamo bevuti su come fare politica in Italia (e infatti vediamo i risultati).

Primo. Nel movimento LGBTQ le azioni sono collettive. Collettive, avete letto bene. Usare Google per trovare il significato e poi tornare qua, please. Fare l’attivista non significa che fai quel cazzo che ti pare. Quello e’ il tinello di casa tua. Questo invece e’ un ambiente comune dove si presentano idee, si discutono, si convincono gli altri a fare qualcosa assieme. Andare da soli in un paese straniero con una bandierina e uno slogan da ritardati (gay e’ ok) e’ senza senso. Farlo oltretutto durante le Olimpiadi, con in giro per le strade capi di stato, delegazioni di paesi in guerra tra loro, indipendentisti ceceni che voglion far saltar per aria Putin ecc., e’ sintomo di mancanza completa di cervello. Non ha niente a che vedere con la lotta politica, mettetevelo in testa. La lotta politica si fa assieme. Da soli si fanno gli spettacoli sul palco. Immaginate piuttosto Luxuria che col suo profilo Facebook organizza un viaggio di cento, cinquecento, mille, duemila gay, lesbiche, trangender pronti a farsi arrestare, causare un incidente diplomatico, mettere nelle pesti sia Letta (che a Sochi c’e’ appena stato) sia Renzi (che sta facendo le consultazioni sul nuovo governo). Quanta risonanza avrebbe avuto? Quanto impatto politico avrebbe potuto avere? Neanche siamo capaci di immaginarlo.

Secondo. Il mondo si cambia assieme. Toglietevi dalla testa quella favoletta ridicola che se vi passa una roba per la testa e la fate, siete degli attivisti. Avete in mente quella foto di Pechino nel 1989 col ragazzo che ferma una intera colonna di carri armati? Ecco, era parte di un collettivo, e la foto e’ una porzione di quel che accadde. Perche’ c’erano decine di migliaia di carri armati che stavano sparando contro gli assembramenti a pochi chilometri di distanza. E neanche Mandela era un cane sciolto. Era un membro dell’ANP, che era il partito di maggioranza assoluta in Sudafrica, contro la minoranza del 3-5% dei bianchi che segregavano i neri. Quando venne arrestato la prima volta per banda armata era con altri 149. E 149 di quei 150, lui incluso vennero condannati a cinque anni di prigione. Volete che parliamo di Gandhi, Martin Luther King jr,  Malcom X gia’ che ci siamo? Persino quelli di estrema destra come Jerry Farwell si muovono insieme. Capito, dunque che le cose si fanno assieme e nessuno ha mai cambiato il mondo da solo? Neanche Jan Palach, purtroppo, che si uccise dandosi fuoco per protesta nel 1969 a Praga. Si, al funerale parteciparono seicentomila persone, e poi cosa accadde esattamente in Cecoslovacchia? Andare sui libri di storia delle superiori, poi semmai ne discutiamo un attimino.

Terzo. Le cose si fanno coordinandosi in un network (si, lo so, e’ lo stesso concetto dei punti 1 e 2, ma lo devo ripetere perche’ proprio non lo capiamo). Esempio tipico di una manifestazione collettiva: si avvisano i giornalisti (avete presente che non ci sono prove del primo arresto di Luxuria?) e quando veniamo arrestati in Russia qualcuno in Italia (prima, non dopo) ha gia’ chiesto l’appoggio della comunita’ russa in Italia. Prendiamo spunto (prima, non dopo) dalle manifestanti russe piu’ famose, le Pussy Riot. Imprigionate perche’ “scandalose” dopo manifestazioni di massa guidate dai pope ortodossi invasati per un presunto sacrilegio. Segno che la Russia e’ un paese socialmente e culturalmente conservatore, ortodosso, fascista, chiamatelo un po’ come vi pare. Che valuta gli etero migliori dei gay. E quindi qualcuno ha chiesto agli eterosessuali, quelli che all’estero si chiamano “alleati” (allies) di partecipare? Ci rendiamo conto cosa avrebbe significato avere delle madri e dei padri eterosessuali che si fanno arrestare per i loro figli gay, lesbiche, transgender, in Russia? No, non ci abbiamo pensato, guarda caso. Facciamo pure un esempio positivo: in Usa un giocatore gay di serie B che andra’ in A ha fatto coming out. Sarebbe il primo gay dichiarato nella storia americana. La chiesa evangelica piu’ omofoba al mondo voleva picchettare davanti a dov’era il giocatore. Migliaia (letteralmente migliaia) di studenti sono andati a presidiare quel luogo per proteggere fisicamente lui da quegli omofobi spaventosi che ringraziano Dio per la morte dei gay. Migliaia hanno manifestato la vicinanza, il sentire comune. Migliaia a Sochi avrebbero manifestato la vicinanza del mondo ai gay, alle lesbiche, alle persone transgender della Russia. Lo fanno all’estero, perche’ noi no? Non dico di fare come gli “angeli bianchi” che ai funerali di Matthew Shepard andarono un’altra volta a proteggere la famiglia dalla violenza omofoba con grandi ali bianche di stoffa per nascondere i fascisti agli occhi della mamma distrutta dal dolore, pero’, la vedete anche voi quale gigantesca differenza tra quella pagliacciata a Sochi e quello che avremmo potuto fare se qualcuno/a di famoso avesse anche solo fatto un post un mese fa’.

Gli attivisti che durante il funerale di Matthew Shepard protessero la famiglia dalle manifestazioni di odio dei cristiani fondamentalisti, semplicemente camminando vestiti con grandi ali di stoffa.

Gli attivisti che durante il funerale di Matthew Shepard protessero la famiglia dalle manifestazioni di odio dei cristiani fondamentalisti, semplicemente camminando vestiti con grandi ali di stoffa.

Quarto. Insieme si pensa (spesso) meglio che da soli. Le ragioni per cui si manifesta si pensano prima. “Gay e’ ok” come slogan e’ una scemata che non ha niente a che vedere con un messaggio politico. La targa della mia Chevrolet nello Utah dice “e’ ok essere gay” (la sigla e’ OK2BGAY). E’ una targa, non un messaggio politico, vediamo di capirlo. Aiutare le persone oppresse in un paese conservatore non e’ andare davanti alla talecamera come faceva Paolini per disturbare le trasmissioni. E anche la manifestazione (lodevole) vicino l’ambasciata di Russia la sera dell’arresto di Luxuria poteva essere pensata. Perche’ quello che noi gente mortale leggiamo sui media e’ che la manifestazione era per Luxuria. Dei gay russi non fregava una cippa e nessuno, se devo leggere i media. Giusto per non smentirci. Ve ne metto un po’, di link alle notizie, cosi’ non facciamo i furbi dicendo che ho mancato i veri media (1, 2, 3, 4).

Quinto. Cosa e’ cambiato nella vita dei gay russi, delle transgender russe, di quelli o quelle italiane dopo quella baracconata senza senso? Per favore, non dite che e’ cambiato, dite invece come, siate precisi. Non dite la “risonanza mondiale” perche’ la risonanza mondiale della rivolta a Praga del 1969 o di Pezzana a Mosca nel 1977 c’e’ stata. E poi non e’ cambiato un cappero. Provate a scrivere cosa specificamente e’ cambiato, vedrete che le vostre teorie non staranno in piedi. Fare qualcosa per una minoranza di 9.000.000 di gay russi, da sola, con una bandierina e’ una delle immagini piu’ stupide e volgari che io abbia mai visto. Chi la difende dovrebbe vergognarsi della totale mancanza di rispetto per i nostri cugini gay, lesbiche, transgender russi che rischiano la vita mentre noi ci masturbiamo con queste manifestazionicine ridicole.

Morale della favola: finitela di fare le vittime. L’ultima volta che un attivista gay e’ andato da solo in Russia era il 1977. Era Angelo Pezzana, padre nobile e uno dei fondatori del nostro movimento. Era sulla Piazza Rossa, circondato dalla polizia politica sovietica di Breznev. Il KGB. Avete letto bene, il KGB. Sochi 2014 non e’ Varsavia 1944 o Mosca 1977. Le TV da tutto il mondo sono li’ ad aspettare l’incidente e la polizia e’ li’ per impedirlo. Non e’ successo nulla. E’ stata mandata a casa una disturbatrice. Non ha rischiato niente proprio perche’ e’ stata arrestata, altrimenti se fosse stata beccata dai gruppi di neonazisti che in Russia i gay li ammazzano davvero, ora staremmo piangendo una bara. Celebrare questa irresponsabilita’ e’ da imbecilli. E voi lo siete, imbecilli. Io a gente come voi non affiderei veramente neanche il pesce rosso. Pezzana e’ andato da solo perche’ tutti tremavano. Luxuria e’ andata da sola perche’ voleva farsi I cazzi suoi. Punto. C’e’ un universo di differenza e di qualita’.

Ora, rilassatevi e smettetela di parlare a sproposito del movimento gay, che avete dimostrato di non capire un tubo di quel soggetto. E la prossima volta che qualcuno fa una critica culturale e politica, frignate di meno e pensate (in gruppo) di piu’. Non siete gli unici intelligenti su questo pianeta.

Questo articolo è stato pubblicato in Non meglio categorizzati, Omofobia il da .

Informazioni su Alex Galvani

Pedagogista gay (definizione che provoca ictus a raffica ai ciellini quando lo leggono), nomade tra Utah e Italia, si occupa di sostegno alle famiglie eterosessuali con figli e figlie gay, lesbiche, transgender, bullismo omofobo, stereotipi e discriminazione. Insomma tutto quello che di peggio e' contenuto nel cervello dei cattolici integralisti. E poi insegna cultura, arte e storia europee nei programmi per studenti adulti all'Universita' statale dello Utah (anche questo manda fuori di melone i ciellini, perche' secondo loro i gay devono capire solo di gay).

49 pensieri su “Cinque motivi perche’ Luxuria ha fatto una cazzata e io ho il dovere di dirlo.

  1. paolo rumi

    sei molto duro, e forse hai ragione. a me quest’azione è sembrata pretestuosa, di rilevanza solo mediatica e un po’ patetica. m’infastidiva anche che sia stata fatta presentando Luxuria come inviato speciale de “Le Iene”, rete Mediaset il cui proprietario omofobo è amico dell’omofobo Putin. ma alla fin fine mi lasciato indifferente. problema è che scemate del genere, con la confusione tra importante e inutile, attirano l’attenzione e abbassano il livello dei contributi.

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    1. Remo

      Mi sembri un tantino duro, tuttavia concordo con il giudizio di assoluta inutilità e gratuità dell’evento. Luxuria per me andata là solo per cercare per ritornre alle luci della ribalta, dopo che alla politiche è stata silurata assieme a tutta sel, e infatti c’è andata con le iene per fare lo scoop. Ma le è andata male perché è partita salame per ritornare baccalà: nel senso che è partita cercando il martirio e invece l’organizzazione di Putin ha saputo ben giostrasi mediaticamente in tutte vicende sedando ed evitando qualsiasi tipo di incidente, infatti non le hanno fatto nulla (ma forse è partita proprio perchè sapeva di non rischiare nulla: insonna pubblicità a poco prezzo).

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    2. Alex Galvani Autore articolo

      Paolo e Remo,
      avete ragione, lo so di essere stato duro e aggressivo, ma e’ di una tale gravita’ l’aver fatto tutto da sola in un posto dove i gay vengono veramente ammazzati che dovevo dire qualcosa. Ed e’ talmente grave che in Italia i nostri colleghi gay gridino alla grandiosita’ dell’atto senza rendersi conto che e’ stata una cosa irresponsabile perche’ poteva essere ammazzata o pestata, che queste persone devono proprio ricevere uno sberlone, altrimenti vanno avanti con l’attacco isterico che stanno avendo.
      O impariamo che si lavora assieme, almeno nel 2014, oppure falliremo come stiamo fallendo ogni cosa che cerchiamo di fare. Ieri ho scoperto che non siamo stati neanche capaci di accordarci su un gay pride nazionale. Nel 2014 ??? Proprio l’anno della rinascita organizzata delle estreme destre omofobe in Italia. Caspita, che geniacci. E poi e’ chiaro che io venga definito il democristiano di turno se rompo le scatole sul lavorare assieme. Perche’ e’ proprio quello che ha fatto andare avanti i movimenti per i diritti umani in ogni parte del mondo, il fare le cose assieme. Perche’ i movimenti quando sono grandi non han piu’ bisogno di padrini politici. Non piu’ Luxurie, Scalfarotti, Conce e gente del genere.

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  2. Caffe

    Vedi che ci arrivi? Luxuria vi ha tolto la ribalta in un posto dove i gay vengono (per legge) messi in croce: il doppiopetto che cerchi di indossare non serve a nulla, qui c’è ancora da lottare, ma voi, satolli ed arrivati in cima alla piramide sociale, non riuscite a capirlo ed avete solo parole di sdegno e raccapriccio, per chi si è dimostrata l’unica spina conficcata nelle chiappe del buon Putin. Tu e i due tuoi schifatissimi amici Remo&Rumi, dovreste solo vergognarvi; ve lo dice un eterosessuale, non particolarmente fiero di esserlo.

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    1. Alex Galvani Autore articolo

      Oh madre, ero satollo e soprattutto arrivato in cima alla piramide sociale e neanche me n’ero accorto… Quale piramide, poi di quale gruppo o ceto sociale non e’ dato saperlo. Si vede che sono troppo distratto perche’ cerco la ribalta (?) e non la trovo, se la dev’essere presa Luxuria… vabbe’ vado a cambiare il doppiopetto e metto lo smoking, perche’ stasera ho un invito in cima alla scala sociale. Si chiama gruppo di supporto per genitori con figli gay che han tentato il suicidio. Li’ ci sara’ una ribalta nuova nuova tutta per me, satollo e arrivato.

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        1. Alex Galvani Autore articolo

          Non si dispiaccia, non c’e’ alcun bisogno.
          Io andro’ avanti a rimetterci del mio facendo il mio lavoro e il mio volontariato come ho sempre fatto. Da dietro le quinte, come ho sempre fatto. Senza bisogno di ribalte, che tanto le ribalte portan rogne e non soldi, almeno a gente come me.
          E continuero’ a dire la mia quando vedo le persone usare i movimenti per i diritti umani come fossero palcoscenici. E a ripetere che le culture si cambiano insieme, perche’ siamo tutti coinvolti e responsabili. Il mio cartone preferito d’altronde e’ sempre stato Galline in Fuga. Puoi essere il pollo piu’ intelligente del pollaio, ma anche se riesci a liberarti poi da solo, sai che vita triste che fai da solo? Meglio aiutarci tutti, e convincere le persone a impegnarsi a cambiare il mondo.
          Quindi non si dispiaccia, non c’e’ proprio nulla di cui dispiacersi.

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          1. Caffe

            Uscire allo scoperto e sporcarti le mani non ti conviene? E’ un tuo diritto sacrosanto: pontificare sulle iniziative altrui perché le trovi “inopportune”, però da a me, il diritto di obiettare: se tutte le lotte per i diritti civili, non solo dei gay, fossero state intraprese, tenendo conto dell’eleganza e dell’opportunità, saremmo ancora una specie che vive arrampicata sugli alberi, intenti tutto il santo giorno a toglierci i pidocchi a vicenda. Io sono un radicale convinto, da vari decenni e le lotte per i diritti civili mi sono familiari come il latte che poppavo dalla mia mamma: non c’è modo di esprimere il proprio dissenso che sia allo stesso modo, efficace ed elegante, per questo non mi fa schifo nessun contributo che vada in quella direzione, anche se estemporaneo ed apparentemente, finalizzato ad altri scopi: mi dispiace per te, ripeto, perché nonostante il tuo impegno, questa cosa così elementare, proprio non riesci a capirla.

          2. Alex Galvani Autore articolo

            Caro Caffe’,
            faccio una proposta modesta: perche’ non ferma il profluvio di inferenze bizzarre che fa su di me, azzeriamo il deliro delle mani pulite o spirche e proviamo a vedere cosa ho scritto?
            “Uscire allo scoperto e sporcarti le mani non ti conviene? E’ un tuo diritto sacrosanto…”
            Non so di cosa stia parlando esattamente, mi spiace. Io sono allo scoperto dal 1994, signor Caffe’. Come volontario, poi come attivista, poi come professionista e volontario. Nel settore culturale, poi in quello educativo del movimento gay e in seguito in quello del sostegno familiare. Sono stato parte del direttivo dell’Arcigay (a Milano, niente di importante, giusto un luogo dove sporcarsi le mani) e ne ho fatto il vice-presidente. A parte fare volontariato in altri ruoli, va da se’. Ho diretto come segretario nazionale per una decina di anni l’associazione genitori di omosessuali. Anche li, mettendoci del mio. Quindi la voglio rincuorare, io sono sempre allo scoperto e mi sporco sempre le mani. E’ la cosa che mi piace di piu’.
            Penso abbia davvero travisato quel “dietro le quinte”, ma ritengo dipenda dal fatto che lei abbia una visione un po’ teatrale dell’impegno politico (lo inferisco da quella battuta su Luxuria che ci avrebbe tolto la “ribalta”, parola che non fa neanche parte del mio vocabolario politico). “Dietro le quinte” significa solo che a me di avere il nome sul giornale o la foto sul sito o di fare il leader riverito non importa nulla. Senno’ non avrei lavorato in quel modo, in quelle associazioni. Posso benissimo dare il mio contributo redigendo un bilancio o formando dei ragazzini che il giorno dopo devono affrontare da soli il bullismo omofobo a scuola. Tutto qua. Anche qua, meno fama, piu’ mani sporche di quanto lei possa lontanamente immaginare.
            Quella sulla “eleganza” se la dev’essere sognata, io purtroppo non so neanche da dove l’abbia tirata fuori, quindi evito di commentarla.
            Quando vorra’ discutere del merito dell’articoletto, sa dove trovarmi.
            Buona continuazione.

  3. Max

    Non mi sono informato abbastanza… ho letto che c’era anche lo zampino delle Iene. Forse stavano preparando un servizio insieme a Luxuria? E tipico delle Iene denunciare fatti (cosa sacrosanta) ma “a modo loro”. Ultimo esempio: metodo Stamina. A mio modesto parere, iniziative del genere non fanno altro che generare ulteriori divisioni e intolleranze.

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  4. Cagliostro

    Per quanto possa servire sono d’accordo con l’amico Alex che non ha fatto altro che sintetizzare quel gran motto El pueblo unido jamás será vencido (Il popolo unito non sarà mai sconfitto). Solo l’unione fa la forza dei deboli ed Alex ha – secondo me – egregiamente sintentizzato tutto questo.

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  5. pao

    Devo dire che mi fa una grazia estrema quel:”sono gay”ad apertura articolo.
    Ci mancava solo che per esprimere un´opinione o scrivere un articolo si debba fare l´outing. E va bene…non sono gay e, a dirla tutta, non sono nemmeno “gayfriendly”.
    Ora, la mia “senape” ce la metto lo stesso.
    Si, forse il gesto di Luxuria non ha risolto il problema dell´omofobia nel mondo e non ha chiesto prima la benedizione dei movimenti lgtb (che, non me ne volere, ma nonostante la leggenda della potente lobby omosessualistica, non mi sembrano poi granché uniti), forse voleva solo mettersi in scena, ma é stato comunque un atto di protesta coraggioso; vuoi o non vuoi, un paio di schiaffoni da parte della polizia se li é rischiati tutti. Poteva stare a casa, poteva starsene zitta e buona, invece no, si é fatta arrestare ed ha comunque fatto notizia. C´e´qualcuno a sto mondo che l ha pur ringraziata..i soliti quattro gatti idealisti, ok, meglio che niente, no?

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    1. giux

      Pao le associazioni non sono mica una chiesa con un papa cui rendere conto ognuno compresa Luxuria fa come crede e comunque moltissime associazioni sono scede in piazza a roma e milano. Ma nessuna associazione che io sappia a contestato il suo gesto anzi ha espresso ssolidarietà.

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    2. Faggot

      Coraggiosona mica tanto. Non mi piace fare processi alle intenzioni, però sospetto che fosse pienamente conscia di essere un LGBT di serie A, in quanto ex parlamentare PRC, insomma troppo nota per non mobilitare la Farnesina.
      Ci fosse andato Paolini, a gridare davanti alle telecamere di tutto il globo “il Papa ortodosso è gay!”, lo avrei giudicato certamente una dimostrazione di maggior coraggio. Solo che lui lo avrebbero messo in gattabuia e gettato via la chiave. E francamente sospetto che di questo non sarebbe fregato nulla a nessuno.

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      1. Alex Galvani Autore articolo

        Completamente, assolutamente d’accordo con te.
        Giocare a fare il martire dell’esselunga e’ di un offensivo per chi la vita in Russia la rischia davvero…

        Rispondi
  6. giux

    Alessandro io credo Luxuria abbia fatto un bel gesto rischiando comunque di persona. Se non fosse riuscita a messaggiare la Concia magari non faceva una bella fine. Già nel 2007 pur essendo parlamentare italiano fu arrestata e picchiata dalla polizia russa che diede manforte agli estremisti di destra che aggreddirono il pride di Mosca.
    Ha permesso di portare alla ribalta in italia , ancora una volta il triste problema che hanno le prtsone lgbt russe.
    E Lunedi siamo scesi in piazza per i diritti di queste persone e per sostegno a lei che ha fatto un gesto che noi non avremmo potuto fare.
    Non è che x forza uno deve fare un suicidio per portareavanti delle richieste di giustizia in modo credibile.
    Ciao a tutti !

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  7. alessandra

    Anch’io Alex trovo Luxuria un personaggio circense spesso più dannoso che utile al movimento gay. Tuttavia non credo che nessuno possa arrogarsi il monopolio della lotta. Nè il marchio. “Fare l’attivista non significa che fai quel cazzo che ti pare” e cosa significa? aderire? concordare? concertare? adeguarsi?
    Lasciamo che ognuno canti la sua canzone anche se non ci piace. Possiamo sempre cambiare frequenza.

    Rispondi
    1. pao

      Il punto é Alex, che in nessun movimento (non solo quelli lgbt, ahimé) MAI ci saranno le condizioni di lotta “ideali”. In cambio un movimento che si rispetti deve poter sopportare anche critiche e dissensi.
      http://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_unsure.gif

      Rispondi
  8. Alex Galvani Autore articolo

    Scusate ma davvero non vi capisco.
    Perche’ c’e’ nell’aria tutto questo terrore che le associazioni uccidano la libera iniziativa?
    siamo in URSS e non me n’ero accorto? no, perche’ e’ come lavorano i movimenti gay di TUTTO IL RESTO DEL MONDO tranne il nostro. Ci si muove in gruppo, sempre. Sono tutti sciocchi loro che rinunciano al motore vero della creativita’ e della realizzazione (e ottengono valanghe di risultati) o siamo fuori di testa noi (che coi nostri metodi non abbiamo ottenuto un cazzettino)?
    Siamo davanti al FALLIMENTO TOTALE del nostro approccio individualistico di fare politica e davanti al SUCCESSO STRAORDINARIO di altri modi collettivi, ma continuiamo a difendere il nostro metodo che non ci ha portato da nessuna parte.
    Il monopolio della lotta? Appunto, da quando in qua uno straniero completamente isolato si puo’ permettere di andare in un paese che non conosce a fare le sue baracconate? Cos’e’ questa difesa dell’arroganza di un singolo che si crede piu’ intelligente, furbo, capace del resto del mondo? Non ci dice niente la nostra storia, coi furbi, i presidenti migliori degli ultimi centocinquantanni, i premier con le palle d’acciaio, il nuovo rottamatore che avanza, eccetera? TUTTE figure individuali che sanno piu’ degli altri. Tutti fallimenti.
    Non so, guardiamoci intorno, osserviamo le macerie e facciamoci due domande serie sul perche’ abbiamo regalato NOI il monopolio dell’iniziativa politica e culturale a quattro sgarruppati.
    E poi chiediamoci perche’ le comunita’ all’estero funzionano, e le nostre no. Nessun altro da nessun’altra parte del mondo si e’ sognato di andare a Sochi. Tutti coglioni? Possibile?

    Rispondi
    1. giux

      ciao guarda il diario su facebook di Stuart Milk, cosa scrive riguardo questa cosa:
      https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10203143696221628

      pare appoggia Vladimir Luxuria no?
      “Stuart Milk

      Former Italian MP and transgender activist Vladimir Luxuria, was arrested in Sochi today for bearing a rainbow flag with a sign saying “Gay is Ok”. I can report that Vladimir has been released by the direct intervention of the Italian Foreign Minister. Vladimir, pictured here on our panel at last years Milk Global Summit on LGBT rights in Milano, is a very strong and powerful advocate and has communicated that she will be fully present at tomorrows Olympic Ice hockey game. Vladimir Luxuria giving LGBT Russians hope! — con Matteo Winkler e Vladimir Luxuria”

      Rispondi
      1. Alex Galvani Autore articolo

        Veramente a me sembra che stia solo riportando l’accaduto.
        Facciamo pure che la stia appoggiando. Qualcuno e’ andato a vedere cosa chiede il movimento gay russo?
        Io si. chiede di: boicottare, restare a casa, e aiutare economicamente le associazioni gay. mai, neanche una volta, ha chiesto di fare quello che ha fatto la baraccona. Significhera’ qualcosa, no?
        O adesso loro sono stupidi e gli unici intelligenti sono gli italiani (si vabbe’) e Luxuria?
        No perche’ allora Luxuria capo del mondo SUBITO!

        Rispondi
          1. Alex Galvani Autore articolo

            Certo, peccato non lo dica un russo.
            ma un americano che coi russi non c’entra niente.

      1. Alex Galvani Autore articolo

        Come ti dissi, io il sit in l’avrei fatto per i gay russi, non per luxuria. c’e’ una bella differenza.
        Al contempo non oserei MAI usare il nome di Rosa Parks per queste cose. MAI.
        Per rispetto a quello che fece il movimento per i diritti civili coi morti, coi mutilati e coi feriti gravi che ebbe sul campo.

        Rispondi
        1. giux

          non hai nemmeno capitol’articolo, non hai guardato i video del fatto quotidiano e non c’eri quindi non sai per cosa abbiamo fatto il sit-in…..

          Rispondi
          1. giux

            cmq come vuoi… ma non ci si può lamentare che in piazza scendono in pochi se quello organizzato dalla associazioni non va mai bene …. a nessuno!

          2. Alex Galvani Autore articolo

            Di solito sono io a decidere se abbia capito un articolo o no. Senno’ chiedo.
            Quindi: certo che l’ho capito, contrariamente a quel che scrivi tu.
            TU hai compreso cosa ho fatto nel mio articolo qua sopra? Ho postato gli articoli che parlano delle manifestazioni “liberate luxuria”. Lo so anche io che era per quello E ANCHE per altro.
            Peccato che la mia critica sia che quelle manifestazioni erano cosi’ improvvisate che poi e’ passato un solo messaggio sui media.
            La possiamo vedere quella differenza, quel problema comunicativo gigantesco, senza dare del cretino alla gente?
            io spero che si riesca prima o poi.
            Non sono io ad aver voluto comunicare AL MONDO per cosa manifestavo, ma VOI. quindi chi ha un PROBLEMA COMUNICATIVO siete voi, e non vi aiuta dire che quelli come me non han capito perche’ eravate in piazza. E’ una questione basilare di chi va in piazza a dire qualcosa: “esser chiaro”. Non e’ compito dell’utente medio di industriarsi a capire il “vero motivo” per cui eravate li’.
            Mi spiace che tutto il vostro messaggio sia stato ridotto dai media allo slogan su liberare luxuria. Ma questo e’ un problema vostro, mica mio.

  9. Remo

    Vorrei sapere come la pensano gli utenti del blog sul gesto dei due operai, aspiranti suicidi, nella prima sera del Festival di sanremo. Perchè per me le due azioni sono assolutamente identiche, e da valutare in egual modo.

    Rispondi
    1. alessandra picc

      Il paragone è giusto e la mia risposta Remo è che tutti sono liberi di esprimere la propria disperazione o disagio come meglio credono.

      Rispondi
  10. max69

    Non voglio discutere del gesto di Luxuria, ma…. le associazioni gay che salverebbero il mondo…. che pena…. arcigay impegnata a far cassa con i locali? Genitori rainbow? ah ah ah ma via….. oppure manifestazioni come il gaypride???? Parlare di ghettizzazione nei confronti di una comunità che fa di tutto per autoghettizzarsi è il massimo….. anzi “ghetto gay” è già una parola troppo aperta, in realtà c’è il “ghetto bear”, il “ghetto fashion”, il “ghetto leather” ecc. ecc. ecc. C’è ancora chi gira il mondo frequentando solo hotel gay friendly, ristoranti gay friendly e via dicendo…. io a chi mette l’adesivo gay friendly gli brucerei il locale!!!! Sembra quello per i cani “io aspetto fuori” e “io aspetto dentro”…. Mai avuto problemi con il mio compagno in nessun locale del mondo non-gay friendly!!!
    Il supporto alle famiglie con figli gay….. MA CHE E’??? UNA MALATTIA????

    Rispondi
    1. Alex Galvani Autore articolo

      Capisco assolutamente la critica, Max69.
      Poi pero’ il secondo passo e’: e quindi chi si occupa di questi temi?
      Perche’ purtroppo siamo in questo mondo provinciale. Che produce etero e gay allo stesso modo, con la stessa testa, gli stessi miti senza senso, le stesse aspettative di aspettare un salvatore. Non mi aspetto che i gay siano migliori degli etero, crescendo nello stesso ambiente culturale e’ ovvio che abbiano tutto in comune.
      Ma alla fine qualcuno deve pur occuparsi di alcune questioni sociali, perche’ il mondo non cambia automaticamente, quello e’ cio’ che fa il latte fresco. Che infatti scade.
      Quindi che si puo’ fare? Questo e’ cio’ che passa la mensa.

      Rispondi
    2. Remo

      Caro max, se sicuro di non aver mai avuto problemi solo perché magari non sai che ti hanno sputato dentro il piatto? Ciò poi non toglie che questo possa accadere anche un sedicentemente locale gay-friendly solo per attirare più clientela.
      Perché stando a quel che scrivi sembra quasi che la mondo le persone apertamente omosessuali o transessuali non subiscano vessazioni o discriminazioni. Questo non significa che io approvi l’attuale modo delle associazioni di manifestare (pride, tarchette gay-friendly, ecc.) perché lo trovo un modo autolesionista di fare, visto che finore s’è rilevalo del tutto inefficacie,

      Rispondi
  11. Expat

    Caro Alex, a me sembra che la pagliacciata di Luxuria sia stata un semplice espediente per avere un po’ di visibilita’ mediatica a gratis e sfuggire al dimenticatoio che altrimenti lo ingoierebbe. Vladimiro adesso potra’ continuare a fare “politica” come l’ha sempre fatta: un pagliaccio ridicolo alle dipendenze di altri pagliacci ridicoli!

    Rispondi
    1. Alex Galvani Autore articolo

      @ Expat
      Io non conosco personalmente Vladimir Luxuria. L’ho incontrata molte volte quando ero nel movimento gay italiano, ma nessuna conoscenza, quindi non so chi sia e cosa volesse fare con quel gesto.
      Quello che mi preoccupa di piu’ e’ la irresponsabilita’ grandissima del suo gesto (e la completa irresponsabilita’ dei gay italiani che non si rendono conto di questo, celebrandola).
      Basta vedere stamattina l’intervista che ha rilasciato ieri a uno dei piu’ famosi giornalisti gay americani, Michelangelo Signorile (oggi anche su Huffinton Post USA) quando racconta di esser stata prelevata da uomin in borghese che solo in un secondo tempo le hanno mostrato un tesserino (Valdimir sa come sono riconoscibili i VERI tesserini dei pubblici ufficiali russi? wow! io no, quindi non potrei MAI dire che fossero davvero poliziotti). E poi l’hanno portata in aperta campagna e fatta scendere dalla macchina dell polizia, da sola, nel nulla, di notte. Ha pianto, dice nell’intervista. Etticredo, io me la sarei fatta sotto avendo realizzato di aver fatto qualcosa non di politico ma di PERICOLOSISSIMO PER LA MIA VITA, il che non ha niente a che vedere con la politica dei diritti civili.
      Ecco, questa e’ la parte stupida, inutile, senza senso di quel gesto isolato, scoordinato e pericoloso senza motivo. E se fossero stati falsi poliziotti? E se in campagna ci fossero stati dei pazzi che la mutilavano per sempre? E se…?
      Che nessuno dei gay italiani “celebranti” si renda conto che QUELLE AZIONI portano a QUELLE SITUAZIONI e a niente altro, e’ la parte che mi fa letteralmente andare il sangue agli occhi per la superficialita’ e la totale assenza di intelligenza politica e di preoccupazione per la protezione di un essere umano.
      Perche’ questa gente le botte, il sangue, le ferite, il dolore, li ha visti col sedere bene al caldo solo in TV.

      Rispondi
        1. Alex Galvani Autore articolo

          Eh, ho capito che la tua versione e’ piu’ concisa e pure piu’ precisa.
          Ma se io avessi scritto un articolo cosi’ breve, sarebbe stata diffamazione 🙂

          Rispondi
  12. Franka Blond

    Pure io sono un po’ scettico sul gesto fatto da Luxuria in Russia e il tuo post mi dà molto materiale su cui riflettere e mi trova anche in larga parte d’accordo. Solo una cosa mi lascia un po’ perplesso, tu dici: il gesto folle e isolato di un individuo non può avere lo stesso peso di un gesto guidato e coordinato da un gruppo e una comunità. E forse, il problema è proprio questo cioè che qua in Italia una comunità o un’associazionismo gay che funzioni non esiste (la perdita di un Pride Nazionale sembra emblematica) e allora? Forse, alla fine, come sempre, alla gente tocca fare per i cazzi suoi! Perchè il movimento LGBT in Italia non riesce ad ottenere una beata fava? Perchè non è unito? E perchè non riesce a vedere in questa non-unità il peggiore dei suoi difetti (forse). Perché il Pride Nazionale quest’anno non ci sarà? È un bene? È un male? A me da esterno sembra un male, ma nessuno che mi spieghi perché non c’è più! e come sia possibile dividersi in questo modo su diritti che riguardano tutti e tutti allo stesso modo. Non è che un’associazione manifesta per una cosa e una per un’altra! Sarò scemo, ma non capisco.
    Io non faccio parte di nessuna associazione, ma porto avanti la causa nel mio piccolo: facendo coming out ogni volta che posso, non nascondendomi mai e parlando apertamente con le persone che conosco, vado e porto gente ai Pride. Ma vorrei tanto un movimento più “cazzuto” e vorrei tanto capire perchè invece questo movimento sembra spesso, non esistere! Spesso ho come la sensazione che i rappresentanti politici, le persone influenti, ci ascoltino più per pietà che per dovere! E non ci fanno nulla di male (non fanno leggi contro) ma neppure nulla di bene (non fanno leggi pro). Semplicemente ci sopportano, come le mosche d’estate!
    E allora in questo immobilismo il gesto di Luxuria un po’ mi fa incazzare, per i motivi più che corretti che dici tu e un po’ mi esalta.

    Rispondi
    1. Alex Galvani Autore articolo

      Chi lavora agli – chiamiamoli cosi’ anche se fa ridere – alti livelli del movimento gay, lo fa per uno scopo ben preciso: essere candidato ed eletto. Sin dall’inizio, sin dalla fondazione, la dirigenza del movimento e’ stata candidata alle elezioni. questo e’ un vizio di forma e di sostanza gigantesco.
      Non e’ un caso che i gruppi politici dentro al movimento LGBTQ abbiano sempre rappresentato gli interessi dei loro partiti DENTRO al movimento gay, invece che quelli del movimento gay DENTRO i loro partiti. Praticamente i partiti facevano “lobby” dentro al nostro movimento, non il contrario.
      Con una partenza del genere, con una cecita’ del genere, con l’idea che la politica istituzionale sia il punto di arrivo qualificante di tutto, che differenza c’e’ tra noi e una corrente della DC, del PSI, del PD? Nessuna.
      Non e’ che il movimento gay e’ diviso. E’ che non ha ragionato su cosa fare e come. Per esempio darsi la regola che per nessun motivo chi ha una carica di qualsiasi tipo dentro il movimento possa essere anche un amministratore pubblico o persino un candidato, ci avrebbe risparmiato gli lutimi 30 e piu’ anni di mummificazione del movimento. Ma ti immagini fare una proposta del genere, gli urli e gli strilli che verrebbero fuori gridando nello stile della Santanche’ che e’ una violazione della liberta’? Ovviamente la liberta’ personale dei candidati, non la liberta’ politica del movimento, della seconda non importa niente a nessuno.

      Rispondi
  13. webtraveller

    Grazie per l’articolo, molto intelligente.
    Sono etero ma non ho nulla contro gli omosessuali, detto ciò sono d’accordo sul contenuto dell’articolo. Mi ha fatto molto riflettere, e mi fa piacere sapere che sia stato un omosessuale a scriverlo perché ha dimostrato un ottimo spirito critico, distinguendo attentamente tra le azioni che aiutano davvero e quelle che non portano a niente. E mi fa piacere sapere che l’autore insegni arte, cultura e storia europee, perché si allontana molto dallo stereotipo negativo sugli omosessuali che si fanno quelle persone con pregiudizi. Ho avuto un insegnante omosessuale, e sapeva fare bene il suo lavoro. Sospettavo fosse omosessuale ma non ne ebbi la certezza per molto tempo, ma non ho mai dato peso alla cosa. Per me era un insegnante, questo è ciò che conta.
    Sono poi d’accordo con chi dice che Vladimir Luxuria non sia un buon rappresentante ( e lo penso anche di altri tipo Aldo Busi) . Non la conosco di persona e non ho niente contro di lei, ma una che ha partecipato all’isola dei famosi e che ha annusato le ascelle a dei tizi in televisione (non so in che programma, credo fosse quelli che il calcio ma non saprei) non fa certo pubblicità alla causa lgbt. Poi il cognome Luxuria non aiuta a dare un’immagine positiva della vostra comunità.
    Un’ultima domanda: leggendo un articolo su Internet lessi in un commento ad una notizia che quelli di Arcigay avrebbero eletto (?) o scelto (non ricordo bene mi spiace) uno che è dichiaratamente omofobo, e l’autore del commento si chiedeva se loro vogliano i diritti dei gay od il martirio dei gay. Purtroppo non ricordo bene perché è passato del tempo. Può chiarirmi le idee se ne sa qualcosa? Grazie in anticipo e buon anno.

    Rispondi

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