Quella strana concezione di libertà.

Il mondo cattolico ha sempre avuto uno strano concetto della censura e della libertà d’informazione pretendendo quasi che la libertà d’opinione debba includere il diritto a non essere criticati, a partecipare a trasmissioni del servizio pubblico radiotelevisivo o a non essere contestati nelle piazze.
Il presidente dei Giuristi per la Vita Gianfranco Amato ritorna sulla Nuova Bussola Quotidiana sulla vicenda che ha visto la stampa cattolica mettere nel mirino il sindaco di Roma Ignazio Marino per aver negato l’uso di una sala comunale ed il patrocinio del comune di Roma ad un convegno intitolato “Ideologia del gender: quali ricadute per la famiglia?” organizzato dall’associazione Famiglia Domani. Amato doveva essere uno dei relatori della conferenza.
Secondo Amato «il gravissimo episodio di intolleranza di Ignazio Marino non può non inquietare le coscienze di coloro che hanno a cuore la libertà di opinione e di credo religioso, così come risulta ancora garantita e tutelata dagli articoli 21 e 19 della nostra Costituzione». Amato (che a volte si cimenta a commentare sentenze straniere) ha proprio a cuore la libertà d’opinione nonostante si sia in passato scagliato contro la «propaganda omosessualista» della Bbc. Resta da capire come la libertà d’opinione sia stata intaccata negando l’uso di una sala comunale e non concedendo il patrocinio del Comune di Roma e cosa c’entri il diritto al credo religioso con una conferenza sul gender: forse è la conferma che simili iniziative si basano più su elementi religiosi che scientifici.
Per il “giurista per la vita” «l’arroganza intollerante del Sindaco della Capitale (…) ha davvero travalicato il livello di guardia delle garanzie liberali nel nostro Paese, arrivando a determinare una vera e propria emergenza democratica» e quindi Marino «con questo atto ha dimostrato di non rappresentare tutti i cittadini romani». In effetti la situazione della democrazia a Roma è arrivata a livelli di emergenza ed ormai si rende necessaria la presenza dei Caschi blu dell’Onu. Inoltre – sebbene il sindaco rappresenti tutti i cittadini – non tutti i cittadini, per forza di cose, si sentiranno rappresentati dal “primo cittadino” di un qualsiasi comune italiano. Non si sentiranno rappresentati da un “sindaco omosessualista” che ha messo i diritti dei gay al centro del suo programma elettorale quei cittadini che vorrebbero emarginare e marginalizzare gli omosessuali così come non si sentivano rappresentati dal sindaco Alemanno che partecipava alla “Marcia per la vita” contro l’aborto (con il patrocinio dell’amministrazione capitolina) quei cittadini che pensano che l’aborto sia un diritto da difendere: nel caso di Alemanno non pare che i vari giuristi cattolici abbiano rimproverato all’allora sindaco di Roma di aver «dimostrato di non rappresentare tutti i cittadini romani».
Si tratterebbe quindi di un «un odioso abuso di potere» per cui è necessario «levare un forte appello a tutte le istituzioni democratiche, alle autorità pubbliche competenti, e a chiunque rivesta responsabilità politiche, affinché intervengano per arrestare la deriva di intolleranza e di discriminazione che continua a colpire inesorabilmente chi non intende adeguarsi alla ideologia omosessualista, e affinché difendano ciò che resta della libertà di opinione nel nostro sciagurato Paese. Prima che sia troppo tardi». Staremo a vedere chi raccoglierà l’appello del giurista Amato.
Non può mancare un rimprovero a quegli «ingenui cattolici che, pur conoscendo le posizioni di Marino in tema di vita, famiglia ed educazione, hanno deciso comunque di votare un “volto nuovo e pulito della politica”». Amato ha proprio ragione: Marino è stato votato anche dai cattolici romani, segno tangibile che tantissimi cattolici romani si riconoscono nel suo pensiero (anche sull’omosessualità). Un elemento che prova ancora di più che gli appelli lanciati da una parte del mondo cattolico a non votare un sindaco dalle posizioni molto chiare su alcuni temi sensibili non è stata ascoltata dagli stessi cattolici. Si vedrà quale effetto avranno gli “appelli” lanciati dall’avvocato Amato.

Un’altra vicenda fa gridare alla “censura” il mondo cattolico: a Rio Saliceto, nel reggiano, era stata allestita una mostra su Rolando Rivi, un seminarista quattordicenne ucciso subito dopo la guerra da criminali di ideologia comunista che avevano in odio il credo religioso dell’adolescente. Proprio a causa di questo efferato delitto, Rolando Rivi è stato di recente beatificato. Nei locali della parrocchia di Rio Saliceto era stata allestita la mostra itinerante “Io sono Gesù” sulla vita del giovane Rivi, una mostra che, come riporta anche Avvenire, era formata da «venti pannelli dal forte impatto visivo».
A questa mostra dovevano partecipare, all’interno dell’ora di religione, i bambini della scuola primaria statale Anna Frank di Rio Saliceto ma i genitori di alcuni di essi si sono opposti alla visita giudicandola offensiva nei confronti della Resistenza. La protesta dei genitori è arrivata anche alla dirigente didattica che ha deciso di sospendere la visita guidata.
Il comitato Amici di Rolando Rivi e l’arcivescovo di Ferrara Luigi Negri hanno così commentato: «È grave e vergognoso che all’interno di una scuola pubblica che dovrebbe garantire, in uno Stato democratico, la libertà e il pluralismo, non sia consentito ai bambini e agli insegnanti, nell’ambito di un’iniziativa legata all’ora di religione, di andare a incontrare la luminosa figura di un Beato contemporaneo, martire bambino, campione dell’amore alla verità e al bene».
Si può concordare o meno con la decisione dei genitori ma in ogni caso non è da rispettarsi la scelta di un padre ed una madre che decidono che un’attività extrascolastica come la visita ad una mostra con immagini dal forte impatto visivo non sia adatta ad un bambino che frequenta la scuola elementare? Non sono proprio i cattolici a ribadire l’importanza della famiglia e la centralità dei genitori nelle scelte che riguardano i loro figli?
Il sospetto è che, per una parte del mondo cattolico, la famiglia sia da mettere al centro della società e le sue scelte debbano essere sempre rispettate ad eccezione che la stessa famiglia non decida di affidare una propria figlia ad una coppia omosessuale o decida di non mandare un proprio bambino ad una mostra ospitata in una parrocchia contenente immagini dal forte impatto visivo.

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50 pensieri su “Quella strana concezione di libertà.

    1. Cagliostro Autore articolo

      Ahhhh che onore ricevere la visita del Toffali di Verona anche se preferisco, tra i Veneti, il grande Lino Toffolo……molto più simpatico.
      Un uomo a cui abbiamo dedicato alcune attenzioni ai gloriosi tempi di Pontifex ma che ora non sapremmo neanche dove cercare…..vabbè, si sopravvive anche senza.
      Ma che linguaggio forbito mister Toffali, degno proprio di una alta educazione cattolica: chi è l’artefice di un linguaggio tanto colto e dotto? La sacra famiglia? La parrocchia? Ci dica…..siamo proprio curiosi.
      Credo che il modo in cui noi ci espriamo rivela come noi siamo veramente e quindi gli “alti epiteti” da lei usati rivelano quello che lei (minuscolo voluto) è veramente.
      Sono curioso solo di una cosa e le farò una confessione. Vede, io frequento quotidianamente una palestra ma non ho affatto il fisico da body-builder però – al contrario di me – lo hanno alcuni frequentanti della palestra che non fanno mistero (e perché mai dovrebbero farlo?) della loro omosessualità: mi domando se sarebbe tanto coraggioso di usare gli epiteti usati in faccia ad uno di loro. Sa, dietro un pc siamo tutti bravi ad insultare ed a fare i “grossi”.
      Denuncia ad un festival gay?! E si eccita per così poco?! Ma quanti ne abbiamo letti di appelli, denunzie, petizioni, raccolte di firme, etc. Facciamo una bella cosa: ripassi quando alla denuncia seguirà la condanna. Prima è solo aria fritta…..
      Comunque visto che è stato tanto gentile a postare un link voglio anche io ricambiare la cortesia. E’ un articolo molto bello. Si intitola: “Un uomo, un delirio: Gianni Toffali”.

      Con i peggiori saluti

      Il Conte di Cagliostro

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        1. admin

          Chi Tanfolo? E’ specializzato nella provocazione. Un gran bravo a parole. A lui piace pensare di essere bravo “con la lingua”. E sono certo sarebbe pronto a farci parlare con le sue amichette pur di supportare questa “teoria” 😀

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  1. Caffe

    Gianni Toffali, un nome, una garanzia: se ce ne fosse bisogno, è la conferma che anche i maiali sanno scrivere, male, ma sanno scrivere. Il suo inaspettato approdo da queste parti è la dimostrazione che certi cattolici, già nel primo pomeriggio, usano affogare nel vin santo, la montagna delle loro frustrazioni: infierire con questo avanzo di sacrestia, nelle sue condizioni di ebrezza che di spirituale ha soltanto i gradi alcolici della bevanda della quale, evidentemente, ha fatto largo uso prima di venire qui a dare dimostrazione dello squallore nel quale si dibatte, è poco elegante; ma ormai lo sanno tutti, che io sono un gran maleducato.

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    1. admin

      Caffe in realtà Tanfolo si era avventurato molteplici volte in passato sulle nostre pagine. I nostri filtri antispam l’hanno sempre arginato. E lui mordeva il freno lasciando commenti sempre più deliranti… Ma sono tutti in coda, pronti per essere mostrati, alla bisogna.
      No, Caffe, purtroppo Tanfolo non è una novità. 😉

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      1. Caffe

        Incuriosito da questa mezza porzione d’uomo di Gianni Toffali, chiedendo scusa al mio PC, sono andato a guardarmi il suo blog: uno scenario post bomba atomica, forse si avvicinerebbe a quel che ho visto su quella paginetta pretenziosa, devastata e vuota come il cervello dell’unico animatore e dei due misteriosi e unici “lettori fissi” (come pomposamente recita un fumetto involontariamente umoristico, sul lato destro). Sotto la testata che recita: “Consigli per disintossicarsi dalla modernità laicista, sinistra, anticlericale e gayfila.”, concetto ribadito più in basso e un poco a lato dove si legge: “BLOG derattizzato dai soggetti di sinista, illuministi, atei, agnosti, razionalisti e sodomiti.”(gli errori sono tutti suoi); nel mezzo, in fila, uno sotto l’altro, una mezza dozzina di articoli, tutti opera dell’ ottavo nano Tanfolo, su vari argomenti, tutte pietre miliari del pensiero tanfolico, che sembrano tanto dei resoconti sui discorsi di ubriaconi avvinazzati che si possono udire nelle più malfamate osterie veronesi, che il nostro giornalista alla puttanesca, deve frequentare molto, per poter doverosamente documentare i suoi “articoli” senza capo nè coda. In calce ad ogni delir.. aehem, articolo, appare il suo nome e la quantità di commenti che l’articolo stesso ha ricevuto: questa quantità di commenti, per tutti gli articoli, risulta rigorosamente e curiosamente, zero, chissà poi perché. Insomma, dal mio giretto, passato un po del ribrezzo che ho provato, ho tratto la fondata convinzione di aver visto da vicino la mente di un pover’uomo che ha sempre e solo coltivato odio e livore, nei confronti del mondo civile, rimasticando ed elaborando nella sua psiche malata, i soliti stereotipi da suburra, rivomitandoli, poi, all’esterno, sotto una pretenziosa forma scritta, che non ne nascondono il furore belluino, inconsapevole di essere tale; altro che cristiano militante, se il “Maestro” lo avesse conosciuto, lo avrebbe invitato ad appendersi una pietra di macina al collo e gli avrebbe detto cosa fare della sua povera, inutile e squallida vita.
        A proposito di squallore, provate a passare il mouse sul suo avatar, sopra il commento che ci ha elargito ieri, alle ore10:02 PM ; ma come ha fatto?

        http://gianni-toffali.blogspot.it/

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        1. FedeB

          No scusate, sono un frequentatore delle peggiori osterie di Verona e sto tizio lo butterebbero fuori a calci in culo…
          Giù le mani dalle osterie! XD

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          1. Caffe

            Hai ragione e faccio ammenda, FedeB, tanto più che io sono romano, ma a Verona ho dei parenti e specialmente nel periodo nel quale vivevo a Trieste, passavo più tempo nel capoluogo Scaligero che nella Città Eterna, dove sono nato: quindi conosco bene quella città e mai mi sognerei di offenderne gli abitanti, ma nel fervore della discussione, ho accennato alle osterie “malfamate”, come avrei potuto parlare degli scaricatori di porto genovesi o dei carrettieri baresi, offendendo sicuramente, anche loro: ho insomma usato un’immagine retorica e stereotipata, come rafforzativo nella polemica con l’energumeno al quale mi stavo rivolgendo, Verona è saltata fuori solo perché, casualmente, è la città che il mio interlocutore ha scelto per nascere e vivere e dove probabilmente, non gli faranno un monumento, quando deciderà di togliere il disturbo. Colgo l’occasione per scusarmi con tutti quelli, (a parte Toffali) che ho eventualmente ed indirettamente offeso nei miei interventi; posso assicurarvi che se intendessi intenzionalmente, colpire qualcuno (sempre e solo con le parole, s’intende), ne farei tranquillamente nome e cognome, come è mio costume.

          2. FedeB

            @Caffè
            Certo, avevo capito, io scherzavo… 😉 Tanto più che non sono di Verona, ma la frequento molto per diversi motivi…

  2. Gianni Toffali

    ammetto la mia ignoranza: non conosco l’inglese e tanto meno il linguaggio moderno…sono rimasto ai medio evo…però in alternativa a froci, conosco anche il biblico sodomiti…quelli che…assieme agli effeminati non entreranno nel regno dei cieli…lo disse paolini…ricordate? buone farneticazioni…e mi raccomando, difendete a spada tratta i vostri amici gay sodomiti…altre cose non sapete fare…

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    1. Paolo

      La devo contraddire: lei scrive in un italiano moderno (e non, che, so, del ‘600) quindi il linguaggio moderno lo conosce, direi. Non si capisce da dove sia sbucato fuori l’inglese come argomento di discussione, ma personalmente trovo sconcertante che nel 2013 un uomo adulto non conosca l’inglese in maniera sufficiente a leggere un articolo di giornale, per esempio.

      Per caso, il paolini cui fa riferimento è il tale Gabriele ?

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      1. admin

        Si ma Tanfolo non è adulto… 😉
        Ovvia conseguenza di quanto appena asserito: inutile chiedersi da dove arrivi l’inglese. La mente del nano Tanfolo è inarrivabile per noi normali esseri umani. 😀

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    2. pao

      Tanfolo: “assieme agli li effeminati non entreranno nel regno dei cieli…lo disse paolini…ricordate? ”
      Interessante!
      Quindi ci sta venendo a raccontare che gli angeli verranno presto sbattuti fuori dal ” Paradiso dei Machi?”

      http://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_yahoo.gif

      Rispondi
  3. Gianni Toffali

    volevo scrivere Paolino, nel senso di Paolo…San Paolo.
    il pedofilo Paolini è uno dei vostri…
    almeno, gli avete portato le arance in galera?

    all’admin…ti sbagli di grosso, quelle poche volte che vengo qui (rischierei di infettarmi) entro SEMPRE con il mio vero nome…

    siete puri duri di comprendonio…non conosco l’inglese è un’espressione per sfottere chi mi chiede perchè chiamo froci i gay…

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    1. Cagliostro Autore articolo

      Ah Tanfoli, Tanfoli…..
      non c’era mica bisogno di ammettere l’ignoranza: era più che evidente…… Però non c’è mica da essere orgogliosi nell’essere ignoranti: è qualcosa di cui vergognarsi. Al suo contrario l’inglese lo parlo e lo capisco benissimo.
      Però lei è ingeneroso: le ho chiesto chi l’avesse educata ad usare termini come “frocio” e non mi ha risposto. La sua famiglia per caso? La scuola? Il parroco? Cattive frequentazioni? A queste è dovuta anche la sua ignoranza?
      Dice di essere rimasto al medioevo ed usa internet…..ma quanta incoerenza! Tipica del mondo cattolico…..
      Il biblico “sodomiti”? Ma sa quanto me ne frega a me della Bibbia e di simili scemenze?
      Comunque anche lei non mi pare molto “tradizionalista” se si permette di chiamare Paolino il buon San Paolo.
      Comunque noi resteremo a difendere i nostri fratelli gay (e non solo) anche se sappiamo fare altre cose: non si preoccupi. Lei invece cosa sa fare? Ci dica….son curioso.
      Comunque la ringrazio di averci offerto il punto di vista del classico catto-integralista anche se mi rendo conto che la parola “catto-integralista” è troppo complicata: “cojone” è molto più facile.

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        1. Cagliostro Autore articolo

          Ma che risate cone lei Tanfolo,
          certo che il termine “frocio” è presente nella lingua italiana (infatti abbiamo capito tutti il significato) anche se usare wiktionary è un po’ poco.
          Visto che – al suo contrario – preferisco il dizionario Treccani alla voce “frocio” spiega che è un termine “volgare”. Lo stesso dizionario alla voce “volgare” offre questa definizione: “Privo di cultura e di educazione, di finezza, di eleganza nei modi e nella sensibilità; grossolano, ordinario, rozzo”. Credo che sia questo il caso.

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        2. Paolo

          Ma caro, qui il grandissimo ignorante è soltanto lei: io non ho scritto assolutamente nulla sul termine “frocio”, nè tantomeno ho contestato la sua appartenenza alla lingua italiana. Lingua che, peraltro, lei conferma di non saper nemmeno riuscire a leggere alla pari con quella inglese (la quale, nonostante ciò che afferma, sono sicuro lei non conosca affatto).

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  4. Caffe

    Io, contrariamente a tante mezze tacche come Toffali, non ho certezze, ho anzi, mille dubbi su tanti aspetti dell’universo, nel quale mi trovo a vivere, ma non mi manca l’empatia, la misericordia verso il mio prossimo: pensando a questo povero idiota, residuato e nostalgico del medioevo (anche tu Laurentius, sei della partita), mi è venuto da pensare al caso della povera Eleuana Englaro: i cattolici sono fermamente convinti di una vita oltre la morte, una vita felice, nella luce del Dio misericordioso che ha creato tutti noi; ed allora, in nome del loro stesso Dio, perché mai, proprio i cattolici, si sono accaniti in una feroce lotta per prolungare l’agonia della poveretta, durata già da quasi tre lustri, sapendo che, concederle di tornare nella casa del Signore, avrebbero risparmiato a lei ed ai suoi cari, ulteriori, atroci sofferenze e regalato a tutti coloro che credono, la consolazione di saperla riunita al suo Creatore? Papa Wojtyła, questa libertà, se la prese d’autorità e nessuno allora, osò aprire il becco per criticare la sua decisione. La spiegazione è una sola e lo è sempre stata: l’ipocrisia congenita di una certa parte dei cattolici, che è eguagliata solo dal loro rifiuto di prendere in considerazione l’dea che si può vivere onestamente e degnamente, anche evitando accuratamente di baciare le chiappe a qualsiasi prete che ti si fa incontro ed adottando modi e stili di vita che, non nuocendo a nessuno, sono l’antitesi di ciò che sta scritto su vecchi e polverosi libri: noi, però lasciamo che chi vuole, li prenda tanto sul serio, da conformare ad essi, ogni loro gesto, per tutto il corso della loro vita. Quelli come tanfoli invece, pretendono che atei o diversamente credenti, seguano alla lettera quegli stessi, spesso stupidi precetti, magari con l'”aiutino” di qualche legge approvata ad hoc, dai manutengoli politici che affiancano i dementi come lui. Lui e non solo, a noi ci brucerebbero vivi su una pira di legna di faggio, se potessero, noi, tuttalpiù, riserveremo loro sempre e solo, le nostre più sonore pernacchie; questa è la differenza tra noi e loro: evviva la differenza!

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  5. Compagno Z

    Suvvia ragazzi, siate buoni con il povero Nano Tanfolo! Non è che non voglia utilizzare il cervello, è solo fisicamente impossibilitato a farlo! Provate voi a ragione con delle marmellata di kiwi al posto delle cellule cerebrali…http://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_wink.gif

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  6. Gianni Toffali

    Caro Caffè…se ami il dubbio, bergoglio dovrebbe piacerti…anche lui come te, dice le stesse cose…
    puoi confermare che la bergogliana teologia del dubbio ti ha indotto ad avvicinarti alla chiesa e ai sacramenti…e soprattutto ad andare a confessare i tuoi peccati?

    Rispondi
  7. Caffe

    Egregio tanfolo, io non ho l’ossessione del peccato e tanto meno, sento eventualmente, il dovere di confessarlo a quei curiosi tizi abbigliati con una sottana nera, che qualcuno definisce “preti”: nella mia vita, ho fatto (non spesso come potresti pensare), anche delle cose delle quali non vado fiero e tantissime altre, invece, ottime, per le quali, comunque, non ho mai chiesto una medaglia, ma mai e poi mai, ho INTENZIONALMENTE nociuto a nient’altri che a me stesso. E’ questo, quello che conta per me, io sono indulgente verso gli altri, anche perché perdono spesso e volentieri, prima di tutti, me stesso: veniamo a te, caro il mio fustigatore di costumi altrui, tu non hai proprio niente da perdonare, prima di tutto a te stesso?

    Rispondi
    1. admin

      Caffe scusa, ma tu hai capito perchè il Nano Tanfolo tira in ballo papa Francesco?
      A parte l’odio che prova per un papa di orientamento molto diverso rispetto al Pastore Tedesco, intendo.
      Poi mi pare davvero comodo scegliersi il pontefice in base ai gusti… Il pontefice toglie la scomunica ai Lefebvriani? Allora mi piace ed è il mio papa. Il pontefice non mi piace? Critico tutto, anche le sue battute, le sue uscite ironiche. Ma restando fedele a Roma, ovviamente. Perchè Tanfolo è fedele a Roma, ne siamo certi! 😉

      Rispondi
      1. Caffe

        Caro Admin, era lampante, l’atteggiamento del nostro interlocutore, verso Santa Romana Chiesa, ma non ho seguito Toffali su questo argomento, perché mi è del tutto indifferente: chiunque guidi quell’organizzazione, non riuscirà mai a smantellarne la natura e la struttura, essenzialmente, tipicamente e tecnicamente criminale; questo l’ho detto tante volte, ma il Toffali è così intento a contemplarsi l’ombelico, che non se ne è mai accorto; quando ho tirato in ballo l’agonia di Papa Wojtyła. un’altro bel tipetto, reazionario come pochi, è stato solo per sottolineare l’ipocrisia di certi cattolici, indulgenti con il pontefice morente, il quale ordina che gli “si stacchi la spina”, quanto ferocemente, pervicacemente contrari a concedere ad Eluana Englaro ed alla sua famiglia, finalmente, dopo tanti anni terribili, un po di pace, ingaggiando una battaglia, durante la quale, i più luridi di loro, da Giovanardi a Ferrara (Ateo si, ma devoto), hanno potuto dimostrare al mondo, che il cattolicesimo militante, in fatto di crudeltà, non è molto diverso dall’islamismo Jihaidista. In un’altra parte di questo blog, attualmente, c’è un’articolo che affronta il tema dell’eutanasia: avrei voluto intervenire, ma l’unica considerazione che volevo fare al riguardo, l’ho già espressa nelle righe precedenti di questo commento, per cui…

        Rispondi
  8. berlicche

    francamente non capisco la querela dei giuristi per la vita…
    anche i minori hanno diritto alla sessualità…omo o etero…che importa?

    comunque non molliamo…papa francesco è dalla nostra parte….

    Rispondi
    1. Cagliostro Autore articolo

      Caro Berlicche (sei lo stesso Berlicche di Tempi?),
      i Giuristi per la vita non hanno presentato nessuna querela ma solo un esposto: vedremo come andrà a finire visto che per ora è un nulla di fatto.
      I minori hanno diritto alla sessualità? Non sono uno psicologo e non mi pronuncio. Certamente non credo ci sia un diritto da parte dei maggiorenni ad avere rapporti con minori di anni 14 (ps: per tutti quelli che si scandalizzeranno alla soglia che ho posto a 14, preciso che attualmente la legge italiana prevede la cosiddetta “età del consenso” per rapporti sessuali anche con maggiorenni a 14 anni, quindi non aggiungo nulla di nuovo).

      Rispondi
      1. berlicche

        non sono certo il berlicche di Tempi!!!!
        bisogna cassare la legge sull’età del consenso…è una cazzata indegna di un paese liberale!

        Bisogna essere moderno…tieni presente che Rousseau, il profeta dell’educazione relativista e illuminista si comprò per pochi franchi una bambina di dieci anni per allietare sessualmente le sue serate.
        Dacia Maraini, sulla scia dei filosofi illuministi che praticavano sesso con i lori figli, sostenne che l’incesto è una pratica naturale. Jean-Paul Sartre, Simone de Beauvoir, Michel Foucault, Jack Lang, futuro ministro francese, firmarono una petizione in cui si reclamava la legalizzazione dei rapporti sessuali coi minori. Daniel Cohn-Bendit, capogruppo dei Verdi a Bruxelles, raccontò addirittura di avere sperimentato e favorito la pedofilia e il sesso coi minori a scuola, come insegnante.
        Aldo Busi ha spiegato che l’età per rapporti omosessuali che lui ritiene lecita è a partire dai tredici anni, in quanto a questa età un ragazzo, secondo lui, sarebbe adulto, e libero di decidere di avere rapporti con un altro uomo. Nichi Vendola, governatore della Puglia, in una intervista del 1985 a Repubblica affermava: “Non è facile affrontare un tema come quello della pedofilia ad esempio, cioè del diritto dei bambini ad avere una loro sessualità, ad avere rapporti tra loro, o con gli adulti, e trattarne con chi la sessualità l’ha vista sempre in funzione della famiglia”.
        I radicali hanno organizzato il 27-10-1998 un convegno, nelle aule del Senato, la cui presentazione recitava: “Essere pedofili non può essere considerato un reato; la pedofilia diventa reato nel momento in cui danneggia altre persone”. Come dire che la pedofilia è lecita purché il bambino sia consenziente e la legge lo permetta.
        L’internazionale dei Gay e delle lesbiche (ILGA) ha collaborato politicamente e culturalmente con i pedofili americani (NAMBLA: North American Man-Boy Lovers Association ) per dieci anni, prima di separarsi da questo movimento. Il filosofo omosessuale Mario Mieli sosteneva la funzione redentiva della pedofilia. Nelle sue opere (considerate la bibbia dei gay) vengono considerate esperienze redentive da promuovere, oltre la pedofilia, la necrofilia e la coprofagia. Le associazioni omosessualiste (COC) fondate da Jef Last (pedofilo omosessuale e amico di André Gide) nei Paesi Bassi hanno voluto e ottenuto la depenalizzazione dei contatti sessuali con giovanetti al di sopra dei 12 anni .
        Nel 1990, infatti, erano stati depenalizzati, nei Paesi Bassi, i contatti sessuali (etero e omo) con individui sopra i 12 anni: la condizione era il consenso del giovane o della giovane e il nulla osta dei genitori.

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        1. Cagliostro Autore articolo

          Caro Berlicche,
          se non sei il Berlicche di Tempi (anche se qualche dubbio mi resta) forse sarebbe meglio che tu usassi qualche altro nick visto che Tempi è uno degli organi a cui prestiamo maggiormente attenzione ed è facile pensare che tu sia lo stesso considerato che anche l’ironia del “Berlicche tempiano” è la stessa.

          Non so risponderti in merito alle persone (Dacia Maraini, Sartre, Foucault, etc) che citi e non so neanche se quanto hai riportato sia vero o no: posso solo dirti che non sono d’accordo e mi basta.
          Aldo Busi non è andato troppo lontano: se per lui l’età del consenso è 13 anni, la legge la fissa a 14 (solo un anno dopo). Ed in Italia non c’è differenza per l’età del consenso tra rapporti omosessuali ed eterosessuali. Ricordo che altri esponenti di centrodestra proponevano di abbassare l’età del consenso ma sono totalmente in disaccordo e lascia perdere la tua ironia da quattro soldi sul fatto di essere moderni e sul fatto che è indegno di un paese liberale…..

          La frase di Vendola è ben nota ed è sempre tolta e ritolta…….credo sia meglio leggere l’articolo originale in cui è riportato per intero il pensiero di Vendola.
          Vendola dice bene: quando si deve considerare un rapporto “pedofilo”? Tutti direbbero che è pedofilia un rapporto con minori di 18 anni ma la legge dice che è pedofilia un rapporto omo/etero con un/una minore di anni 14. Sono certo che molti saranno in disaccordo con questo e questo conferma che Vendola aveva ragione: è un tema non certamente facile.

          Per quanto riguarda i Radicali non vorrei sbagliarmi ma puntavano alla depenalizzazione della pura detenzione di materiale pedopornografico (qui un link a riguardo) mettendo in luce che per un utente sia anche facile imbattersi casualmente in materiale di natura pedopornografica (magari mentre scarica illegalmente una commedia) e specificando che la maggior parte degli abusi sessuali su minori avviene in luoghi domestici (famiglia, parrocchie, scuole, etc) e non attraverso internet: anche questo è un tema spinoso la cui risposta non è facile ma non mi pare che i Radicali chiedessero di sdoganare la pedofilia.

          Nambla, etc? Non mi interessa e non so neanche se quanto riporti sia vero……non mi pare che i movimento Lgbt italiani si siano mai concentrati sulla depenalizzazione dei rapporti pedofili.

          Berlicche non dire cazzate sull’età del consenso in Olanda (il nulla osta dei genitori?!?! Ma che dici?!). In Olanda l’età del consenso è 16 anni (due più che in Italia) come riporta sia l’Espresso che Wikipedia. Viste le bufale facilmente scoperte è plausibile credere che anche le altre siano tutte cazzate. Vista la quantità di bufale mi viene facile credere che tu sia il Berlicche di Tempi.

          Comunque cerca di produrre materiale tuo e non copiarlo da altre fonti (o almeno riporta il link) visto che hai copiato tutto da questo link.

          Rispondi
        2. Fra

          Berlicche abbiam capito che tu vorresti praticare liberamente la pedofilia , ma non hai trovato un terreno fertile per le tue boiate. Punto.

          Rispondi
  9. Caffe

    Berlicche dei miei calzari, un paese liberale moderno, DEVE tutelare innanzitutto, ANCHE da se stessi, chi non è ancora in grado di comprendere appieno, la portata delle sue azioni, specialmente se a rimetterci, alla fine è proprio lui: in medicina si chiama TSO e qualche cosa di analogo, può applicarsi anche nel caso della pedofilia: i ragazzini e le ragazzine, così come i cuccioli di tutti gli animali, da quando esiste la vita, sul nostro pianeta, a partire dalla nascita, sono curiosi di tutto quello che li circonda: il processo della crescita consiste proprio in questo: sperimentare, sbagliare e capire dai propri sbagli: ma, nel caso dei cuccioli umani, ci sono adulti perversi che approfittano della ingenua disponibilità dei bambini, scambiando questa naturale curiosità verso la propria sessualità, per accondiscendenza e complicità del bambino, verso le loro turpi voglie, che non possono sfogare altrimenti, perché in genere, questo tipo di uomini (le donne, dio le benedica, generalmente, non hanno questo tipo di perversioni), ha molti problemi a rapportarsi correttamente con una donna, od un uomo, adulti. Io sono un liberale e libertario, ma quando si parla di bambini, non ho dubbi: come si fa in casa, finché i bimbi non hanno appreso (da noi adulti che li amiamo), certi pericoli ed insidie e quindi si usano accorgimenti (sulle prese elettriche, sulle maniglie delle porte ecc.), per evitare che il bimbo si faccia male, preda della sua naturale curiosità, finché questi pericoli li abbia compresi, anche grazie alla nostra azione educativa, così io esigo che leggi adeguate, proteggano questi bambini, non imputabili, vivaddio per legge, da certi bastardi “adulti” doppiamente esecrabili, perché, in genere, godono della fiducia dei genitori, in quanto educatori, parenti ed amici di famiglia e oltre tutto, una volta colti in flagrante, giustificano se stessi, insinuando la complicità del minore, che li avrebbe “irretiti”. La pedofilia è argomento molto delicato e si può essere facilmente fraintesi, parlandone schiettamente; su una cosa però, per me, non bisognerebbe derogare: sul concetto di consenso di una persona giovanissima, siamo sicuri, che questa persona, sia del tutto consapevole? Io ne dubito e comunque, certi paletti sull’età minima del proprio/a amante, per non essere perseguiti per legge, sono sacrosanti e vanno mantenuti, certi preti, se ne faranno una ragione.

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  10. Faggot

    E’ bene sottolineare che l’atto sessuale dell’adulto con il minore, non il bambino, è almeno in linea teorica accettabile. Ma così non è per il libertinismo (prostituzione, pornografia) riservato agli adulti.

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    1. Cagliostro Autore articolo

      Caro Faggot,
      um bambino è pur sempre un minore. Il punto è: quando un minore può essere consapevole dell’importanza di un rapporto sessuale? Per la legge italiana un minore è consapevole (se vuoi non è più bambino) a 14 anni. Sotto quell’età si considera che non abbia la maturità per esprimere il consenso e quindi i rapporti sono puniti. Poi ognuno può avere un’idea diversa a riguardo.

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      1. berlicche

        rammento che la scienza ha appurato che i bambini iniziano le erezioni nel grembo materno…pertanto è giusto affermare il diritto al piacere al momento della nascita!
        noto con rammarico, che persino in questo spazio, annidano bigotti…

        Rispondi
          1. Caffe

            berlicche, qui non si tratta più di opinioni più o meno contrapposte, qui urge sottoporre un deficiente come te ad un trattamento sanitario obbligatorio: tu non sai quello che dici o lo dici per provocare una reazione che ti confermi di avere a che fare con dei depravati senza Dio: senza Dio, forse, ma depravato ci sarai tu e tutti quelli che hanno la pazienza di ascoltarti, senza cedere alla tentazione di prenderti a calci nel culo, due calci alla volta, finché la loro somma, non sia pari ad un numero dispari.

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