In questi ultimi anni (non saprei esattamente da quando) ci è stato inoculato, più o meno a nostra insaputa, un vaccino. L’abbiamo respirato, inalato, assorbito dalla pelle e incamerato con tutti gli altri sensi. E a forza di richiami, un po’ oggi e un po’ domani, siamo diventati resistenti e non ci ammaliamo più. Siamo diventati forti e certe cose che prima, prima del vaccino, ci avrebbero fatto stare male, adesso non ci toccano più.
Un po’ come diceva la ragazzina dei Parioli oggi al magistrato: “La prima volta è stato difficile, ho pianto. Poi ci si fa l’abitudine”.
Ci si abitua a tutto. Ci si abitua a vivere vicino ai binari, sulla tangenziale, a fare i pendolari da Forlì a Bologna, persino al ristorante cinese che ha aperto sotto casa. E’ questione di abitudine e poi non ci si fa più caso. Anzi ci sembra normale il rumore di sottofondo, il tum tum, il ronzio continuo giorno e notte, la ressa, la puzza. A quella ragazzina sembrava persino normale prostituirsi, andare con adulti, fare tutto quello che uomini più grandi di lei le facevano fare in cambio di soldi. Soldi che le servivano per “avere la sua indipendenza” come ha detto al giudice, non per mangiare come le bambine che si prostituiscono sulle strade di Taiwan, ma perchè “io voglio troppo e mia madre non può permettersi tutto”. E così anche la mamma era d’accordo, anzi, pare che l’abbia spinta lei. Far prostituire la figlia minorenne, ma farla prostituire a buon fine. Per avere delle cose che altrimenti non si sarebbe potuta permettere.
Chissà quando è stato che tutto si è ribaltato e tutto è diventato normale. Ecco, tutto è normale. Massì. E chi soffre più a sentire queste cose? Noi ormai siamo vaccinati. Vaccinati e resistenti a tutto. Lo siamo diventati un po’ alla volta, per abitudine, per assefuazione, a forza di bunga-bunga, di escort e di minorenni, di risate, di telefonate, di lussi sfrenati, delle ville di Verdini, di case all’nsaputa, di vacanze senza scontrini. E alla fine, come avrebbe detto il compianto Califano, tutto è diventato noia.
Ce lo dice anche Davide Rondoni di non fare i moralisti che è tutto normale, che va tutto bene:
“Oh la seconda o forse la terza repubblica si scopre impura… Le telefonate di Vendola al portavoce di Riva, quelle della Cancellieri intorno ai Ligresti… Allora ( ODDIO!) anche i politici dell’ epoca post-disinfestazione mani pulite (e che magari c han campato su) e post deberlusconizzazione hanno rapporti equivoci, (…). Come se un politico dovesse vivere nella torre d’avorio della trasparenza. Le telefonate per raccomandare qualcuno sono un reato? Dove sfuma la raccomandazione e inizia il semplice informarsi a proposito di? E dove sta l’interesse delle parti in questione? Ah la politica, così maledettamente umana, così irriducibile alle rigidità dei regolamenti e dei moralisti…” Ego te absolvo. Amen.
E se lo dice lui, lui che ha fatto fior fiore di battaglie in difesa della famiglia (etero) e della vita (soprattutto quella in fase terminale), se lo dice uno come lui, intellettuale ciellino della prima ora, uno che la volontà di Dio la conosce bene, se lo dice lui che è tutto normale, allora deve esserlo anche per noi.
Eppure continuo a pensare che quelle ragazzine dei Parioli siano pur anche loro vittime di questa sottocultura che si è diffusa con il berlusconismo e per la quale tutto ciò che prima era ammalato e mortale, improvvisamente è diventato normale.
Ah beh, se ce lo dice il buon Rondoni….allora! Eh giá, un politico mica puó vivere nella torre d´avorio della trasparenza, anche perché, in fondo, l´avorio non é trasparente! Ma chi glielo spiega al Rondoni che un politico che si rispetti, dovrebbe avere la statura morale di rappresentare il cittadino italiano, di tutelarne i diritti e rispettare le leggi e la Costituzione. Chi glielo spiega a Rondoni cosa ci sia di male nel fare “telefonate di raccomandazione”?? In tempi di Internet , se non lo sa, se lo cerchi su Google, sotto la voce “Clientelismo” !E visto che c´é, faccia anche il favore di riguardarsi il significato di “Opportunismo” ed “Ipocrisia”
Del resto, si sa, CL detiene il monopolio del moralismo “a senso unico”..Gran bell´articolo Ale..
Grazie Pao. Sto ancora ridendo per quella dell’avorio 😀
Rondoni ci ha dato un’altra lezione di matematica: due meno danno un più. Due corruzioni fanno zero corruzioni, quattro corruzioni (come si legge dal resto dell’articolo che non citato) danno nessuna corruzione, come dice un amico mio.
Per respirare una boccata d’aria pura ho capito che bisogna uscire di qui. Magari andare in Uruguay (non so se mi spiego :))
Sull´Uruguay non saprei,Ale. Sono giunta alla conclusione che in fondo “tutto il mondo é paese”. Ma credo che prendere coscienza e dissociarsi, “fare muro”, arginare certi ragionamenti marci, e rendere un pochino piú scomoda la vita di certi soggetti sia un´alternativa accettabile. …e chissá che non porti, prima o poi, a qualche cambiamento positivo.