I cattolici fondamentalisti di Avvenire, Tempi, Uccr, le noiose Sentinelle e gli esilaranti Giuristi per la Vita usano ad oggi solo dieci argomenti contro il matrimonio gay. Tutti e dieci, appena analizzati, falliscono miseramente e dimostrano di essere scuse create per orientare la discussione verso il panico isterico. Tecnicamente, questa dinamica si chiama mistificazione ed è una pratica retorica intellettualmente così disonesta che usa casi marginali spacciandoli per regole generali. In questo modo può falsare la percezione dell’argomento in discussione e persino le eventuali conseguenze. Una operazione eticamente falsa per vincere con la frode un confronto che altrimenti non si vincerebbe. Se questi gruppi sono costretti a usare paralleli falsi e a prospettare problemi irreali, significa che non esistono motivi seri per negare il matrimonio gay e provano a spaventare l’opinione pubblica con parole altisonanti e vuote come natura, tradizione, prosecuzione della specie, poligamia. Vediamo come crollano, appena analizzate, queste dieci fiabe create dall’estremismo religioso.
1. Il matrimonio serve per fare figli.
È FALSO. Il matrimonio serve per unire due persone, indipendentemente dalla fertilità. Che infatti non è un requisito necessario, tanto che lo Stato, pur potendo richiedere una “abilitazione” al matrimonio attraverso il controllo della fertilità, guarda caso non lo fa. Anzi, la stessa procreazione assistita è stata ideata per aiutare le coppie eterosessuali non fertili (e la cattolicissima legge 40/2004 tratta soprattutto di loro), mica per quelle gay e lesbiche. Il matrimonio quindi è sia tra due persone fertili sia tra uomini e donne non-fertili. La sterilità non è motivazione di per sé valida per un divorzio (civile) o il suo annullamento (cattolico). Lo è solo la frode d’averla nascosta al coniuge. Inoltre, in un’Italia ferma a crescita zero da parecchio (cioè son proprio le coppie etero sposate a non voler figliare) il matrimonio avviene anche tra coppie che non vogliono fare figli, come scrive persino l’omofoba professionista B. Frigerio su Tempi. Nessuno può legalmente chiedere ai coniugi prima di sposarsi se faranno figli. Si sposano quando vogliono e basta, ed è giusto che sia così, persino tra coppie anziane, cioè post-menopausa, cioè non fertili per status. Se non basta tutto ciò, anche donne che hanno subito l’isterectomia e uomini vasectomizzati, fisicamente impossibilitati quindi ad avere figli, possono sposarsi lo stesso. Insomma, con la scusa della fertilità, i catto-talebani negano l’esistenza di tutte queste categorie di loro colleghi eterosessuali, cancellando di fatto il valore del loro matrimonio eterosessuale.
2. Il matrimonio è solo etero perchè i figli nascono da lì.
È FALSO. I figli nascono da un rapporto sessuale, non dal matrimonio. Tanto che quasi un terzo dei figli in Europa nasce oggi da genitori celibi/nubili (come ammettono a denti stretti pure i ciellini, qua a destra). È la prova che il matrimonio non è la condizione necessaria. Poi ci sono i figli naturali, un tempo chiamati dispregiativamente illegittimi (su cui il nostro Parlamento ha legiferato di recente), segno che proprio chi è sposato fa figli fuori dal matrimonio, non necessariamente dentro; e poi è stato creato in occidente proprio l’istituto dell’adozione, dove bambini che ovviamente non sono nati nella coppia sposata adottante entrano a farne parte. Cioè quella coppia sposata adottiva non ha “prodotto” figli ma lo ha fatto un’altra coppia fuori da quel matrimonio. Anche in questo caso, quella presunta regola cancella l’esistenza di tutte le altre relazioni eterosessuale con bambini e quei i matrimoni eterosessuali che adottano, prima ancora di dimostrare qualsiasi cosa sui gay.
3. Il matrimonio è un’istituzione millenaria, non si può cambiare.
È FALSO. Se gli eterosessuali non possono più avere delle concubine legalmente, se non possono più vendere le proprie figlie per un cammello, se non possono più frustare il loro figlio o moglie, se non possono più ammazzare la sposa per tradimento, se una ragazza non-illibata non può più essere lapidata davanti alla porta di casa, se le donne ora possono ereditare e disporre del patrimonio, se le mogli non devono più seguire servilmente il marito dove lui e solo lui vuole trasferirsi (il diritto di famiglia in Italia fino al 1975 imponeva alle donne di obbedirgli in molte decisioni come per esempio l’elezione della residenza), se una ragazza stuprata non deve più sposare il suo stupratore come un tempo, se gli eterosessuali possono divorziare senza essere arrestati, se non possono firmare il contratto di matrimonio dei loro stessi figli decidendo del loro futuro, se non possono esporre e abbandonare i figli diversamente abili, significa che il matrimonio è cambiato eccome. E può cambiare ancora e ancora.
4. Il matrimonio è una struttura naturale per la riproduzione della specie.
È FALSO. Il matrimonio non esiste in natura da nessuna parte. Gli animali non si sposano, convivono eventualmente. Dato che agli integralisti sfugge completamente questo dato di realtà, una relazione monogamica eterosessuale permanente non è un matrimonio, altrimenti la convivenza eterosessuale sarebbe più “naturale” del matrimonio. Se un istituto ha davvero a che fare con la natura, richiede delle prove, non certo quegli slogan. È ora che i cattolici facciano un elenco delle specie animali che hanno visto sposarsi, così ridiamo un po’ tutti insieme.
5. Il matrimonio gay ha un impatto negativo sui matrimoni eterosessuali.
È FALSO. Esiste il matrimonio protestante, ebraico, ortodosso, mussulmano, indu, scintoista. Hanno un impatto negativo sui matrimoni cattolici, per caso? No. Esiste il divorzio eterosessuale (che è la fine di una delle loro relazioni) che non ha alcun impatto sul matrimonio (che ne è l’inizio). Perché mai dovrebbe avere un impatto sulla fine di un matrimonio etero un matrimonio gay (che è appunto un inizio)? Se qualcuno ordina al bar una cosa diversa dalla mia, sminuisce la mia ordinazione? Se qualcuno mangia un piatto diverso dal mio, ha un impatto negativo sulla mia digestione? O dobbiamo fare tutti le stesse identiche azioni? Se io ordino solo quello che ordinano gli altri, sono un conformista, non un eterosessuale. E il matrimonio cattolico non è sminuito nemmeno dalla convivenza eterosessuale. Dire che due ragazzi gay sposati hanno un impatto negativo sui matrimoni etero è come sostenere che il matrimonio di due anziani sterili ha un impatto distruttivo sul matrimonio di due etero giovani che vogliono bambini perché’ gli anziani che si sposano sono un cattivo esempio. Non c’ è alcuna correlazione tra matrimonio gay e impatti negativi sugli etero sposati. Anzi è vero il contrario: sta accadendo che nei paesi dov’è stato introdotto il matrimonio gay, c’è un calo nei divorzi etero, come in Massachussets che per primo lo ha fatto negli Usa.
6. Il matrimonio gay è sbagliato perchè mostra alle coppie etero che l’unione vale pochissimo.
È MERAVIGLIOSA! Non è falsa o vera, è solo detta “la teoria dell’eterosessuale cretino”. Praticamente sostiene che appena due eterosessuali vedono un matrimonio gay, divorziano perchè non capiscono cosa si siano sposati a fare. Cioè gli eterosessuali sposati sarebbero così fragili, stupidi e impressionabili che bisogna letteralmente fargli deserto attorno per farli restare assieme. Nessuna relazione affettiva, dedizione, auto-realizzazione sarebbero alla base di queste coppie. Vedono due lesbiche sposate e puff! non trovano più niente nel o nella coniuge. Di nuovo si consiglia agli eterosessuali di domandarsi seriamente il perchè si vogliano sposare.
7. Il matrimonio gay non è possibile in Italia perchè siamo cattolici.
È FALSO. Ci sono matrimoni in Italia che non hanno niente a che vedere col cattolicesimo. Ci sono matrimoni tra ebrei, tra protestanti, tra mussulmani, tra atei. Ci sono matrimoni interreligiosi tra protestanti e cattolici, e tra ebrei e atei. Nessuno di questi matrimoni è cattolico o accettato come matrimonio dalla Chiesa Cattolica. Eppure ci sono perche’ il matrimonio non è cattolico-o-niente. E oltre a ciò questi paesi cattolici hanno deciso di istituire il matrimonio gay: Spagna, Francia, Belgio, Brasile, Portogallo, Argentina, Uruguay, Irlanda, in alcuni stati del Messico, e in parte il Canada.
8. Dopo il matrimonio gay dovremmo permettere il matrimonio con animali.
BELLA QUESTA! Gli eterosessuali cattolici veramente non si sono ancora sposati il gatto o il frullatore solo perchè non c’è la possibilità legale di farlo? Sono veramente messi così male che se ci fosse la legge si sposerebbero il criceto? I gay non ci pensano neanche per sogno di sposarsi un’altra specie, chissà perché invece viene subito in mente agli eterosessuali? Forse i cattolici devono rivedere il motivo per cui contraggono il loro, di matrimonio, perché sembra che si sposino con una donna solo perché sia la loro unica opzione legale. Fossi nelle loro mogli, mi preoccuperei.
9. Il matrimonio gay è il primo passo verso la poligamia.
È FALSO. Nei paesi dove è prevista la poligamia, i gay non li sposano di certo. Li ammazzano, impiccandoli e lapidandoli. Leggere i giornali invece che scrivere sciocchezze farebbe bene alla testa, ogni tanto. E comunque paragonare i gay ai loro persecutori è tipico della gente disperata, non certo di gente con argomenti validi. La poligamia è un istituto biblico di stampo esclusivamente eterosessuale. Se qualcuno la vuole usare contro qualcuno, bene. La usi correttamente contro altri eterosessuali che poi mettono a morte i gay, non certo contro quel gruppo che con la poligamia non ha nulla a che vedere e che viene punito con la morte proprio dai poligami e discriminato dagli anti-poligami.
10. Il matrimonio gay sminuisce i diritti dei matrimoni etero.
ÈH?!?! Cosa vuol dire esattamente sminuire i diritti? I diritti ci sono o non ci sono, punto. Se ci sono, si applicano o si omettono violando la legge. Sminuire i diritti non vuol dire nulla. Se ho il diritto di viaggiare ma mi viene impedito, non posso viaggiare del tutto. Se posso percorrere 100 km, sto viaggiando, se vengo bloccato al km 101, allora mi viene vietato di viaggiare, non viene “sminuito” il mio diritto al viaggio. Quando verrano portate le prove di dove come e quando un matrimonio ne abbia sminuito un altro, ne riparleremo. Perchè questa frase di per sè non vuol dire nulla.
Nessuna delle dieci argomentazioni insomma resta in piedi. Perché i dati sono platealmente falsi, o perché le conseguenze ipotizzate non hanno alcun precedente nella realtà, o perché le paure che uno ha per un fenomeno sconosciuto non possono diventare legge, altrimenti i matrimoni interreligiosi dovrebbero essere vietati per sempre. O quelli interrazziali. Ma questo si chiama bigottismo e apartheid. Ricordiamoci che proprio l’apartheid infatti utilizzava il principio che i cattolici integralisti riciclano ora per non permettere ai gay di sposarsi: leggi diverse per situazioni diverse. Il principio del “separate but equal”, che in Sudafrica e Usa era alla base della segregazione razziale. Mai letto in un giornale cattolico il ricordo di quei regimi contro i diritti umani? No, eh? Chissà perchè?
Secondo me smontare uccrociati & co. sul tema dell’omosessualità è una delle cose di questo sito che dà più soddisfazione 🙂
Anche perché smontarli da loro è impossibile,vige una censura totale.
Ora sono li a parlare tra loro su quanto è democratica la Russia (un paese considerato circa al 120° posto quanto a democrazia:una quarantina di posti sotto Hong Kong,una ventina di posti sotto il Pakistan).
Non capisco perchè i gay, solo per il fatto di essere gay, dovrebbero essere contrari alla poligamia. Poligamia è un termine che deriva dal greco ed è composto da poli ‘tanti’ e gamo ‘legame, nozze’.
In sostanza la poligamia altro non è che il riconoscimento giuridico di un legame sentimentale e affettivo fra più soggetti, indipendentemente dal loro sesso e dal loro orientamento sessuale.
La poligamia maggiormente nota è quella tipica dei Paesi islamici; ma se è pur vero che in codesti Paesi è legale per l’uomo contrarre matrimonio con più donne, è anche vero che non vale il contrario. Pertanto non si può parlare di vera e propria poligamia, almeno non nel senso più moderno e democratico del termine.
A conti fatti, l’equazione Paesi islamici = poligami = cattivi con i gay = no alla poligamia è un’equazione che non si regge in piedi.
Se esistono ragioni valide per essere contrari alla poligamia, esse vanno ricercate in altri dove. Soprattutto non negli orientamenti sessuali delle persone.
Capisco il tuo punto, ma ci sono un paio di differenze da quel che scrivi che spostano un poco il punto della discussione.
In verita’ i gay non hanno mai detto di essere a favore o contro la poligamia. Non e’ una cosa che li riguarda, punto. Perche infatti sono gli etero cristiani che sono contrari alla poligamia. O meglio sono alcuni etero cristiani, perche’ altri etero cristiani come i fondamentalisti mormoni (FLDS) praticano la poligamia nel West americano senza problemi (attualmente in Texas, Nevada, Utah, Idaho, Arizona ci sono sporadici arresti di poligami cristiani), essendo un istituto biblico.
In ogni caso e’ un dato di realta’ che dove ci sia la poligamia c’e’ una repressione violentissima contro i gay, basato sullo stesso principio di privilegio eterosessuale maschile e di repressione di ogni alternativa di ruolo sociale dei maschi.
Poligamia e’ un termine ombrello che, al di la’ dell’origine greca su cui hai perfettamente ragione, si manifesta solo nella poliginia, mai nella poliandria. Quindi e’ di fatto solo un privilegio maschile e ha a che fare tutto col genere e l’orientamento. Poligamia e’ il privilegio eterosessuale maschile di legare a se’ (non necessariamente con matrimonio) piu’ donne (ma mai un uomo) che a loro volta non sono libere di scegliere altre persone a cui legarsi, in una relazione totalmente sbilanciata.
Cosa abbiano da dire contro tutto questo i gay? Direi che e’ la regola generale di lotta contro lo sfruttamento della donna e la mancanza di pari diritti.
Hai ragione.
Per questo credo che, quando parlano di poligamia, si riferiscano a legami di tipo promiscuo.
Eh caro Alex, si fa presto a dire ‘matrimonio cattolico’…. Vorrei ricordare un esempio a mio avviso molto chiarificatore di unione coniugale in grazia di Dio:
Michele Placido nel 2012 ha potuto sposare in chiesa Federica Vincenti una ragazza di 37 anni più giovane di lui con la quale conviveva già da dieci anni, cioè da quando lui aveva 55 anni e lei 18. Placido era già stato sposato due volte: il primo matrimonio, regolarmente celebrato in chiesa, dal quale erano nati tre figli, aveva ottenuto l’annullamento della Sacra Rota, il secondo matrimonio dal quale è nata la quarta figlia, non era stato celebrato in chiesa e quindi non ha necessitato di annullamento.
Quindi la Chiesa non ha problemi ad annullare un matrimonio da cui son nati tre figli nè a celebrarne uno successivo ai limiti della pedofilia. Non mi sembra quindi che questa Chiesa abbia l’autorevolezza e la credibilità per poter dare lezione in materia
Ah caro Alex….. Matrimonio matrimonio matrimonio…. Mi piace ricordare un esempio di ‘matrimonio cattolico eterosessuale’ che la dice lunga su quanto la Chiesa abbia le idee confuse in materia.
Michele Placido l’anno scorso ha sposato in chiesa Federica Vincenti di 37 anni più giovane di luicon la quale conviveva da dieci anni, cioè da quando lui aveva 55 anni e lei 18 e dalla quale ha avuto un figlio fuori dal matrimonio nel 2006. Placido era già stato sposato due volte: il primo matrimonio celebrato regolarmente in chiesa, dal quale erano nati tre figli, era stato annullato dalla Sacra Rota e il secondo celebrato solo civilmente dal quale è nata la quarta figlia.
Non mi pare quindi che una chiesa che annulla matrimoni fecondi e ne celebra altri al limite della pedofilia, possa permettersi di dare lezioni sull’argomento, né noi, forse, dovremmo prenderla tanto in considerazione.
Va di moda un’altra teoria allucinante , che viene postulata dagli adepti di tempi e Co. E che mi viene riproposta continuamente su facebook : se si dovessero legalizzare i martrimoni gay, si finirebbe per legalizzare il matrimonio tra fratelli e chi sostiene i matrimoni gay , è favorevole ai rapporti sessuali tra fratelli e sorelle . A parte che mi chiedo come la mente cattolica possa arrivare a rimuginare pratiche sessuali del genere, ma su fb è successo diverse volte . Sinceramente mi viene un blocco mentale e non riesco a seguire la logica contorta di tali farneticazioni. Come rispondereste?
Di solito io argomento così:
1) Le due cose non sono in alcun modo assimilabili, perchè i rapporti sessuali tra gay avvengono tra persone non legate da vincoli di consanguineità
2) In tutte le costituzioni europee l’accesso al matrimonio prevede dei vincoli di parentela, per evitare il reiterarsi di malattie genetiche ereditarie in caso di figli. In occidente è un tabù
3) In tutto l’occidente ormai il matrimonio tra persone dello stesso sesso è legale , e dove è legale da decenni , non ha prodotto matrimoni incestuosi.
4) L’italia prevede il carcere, ma in passato in talune culture l’incesto era praticato, per esempio nelle famiglie reali dei faraoni. Esistono divesi casi al mondo, ma nessuno ha mai chiesto la legalizzazione del rapporto , perchè in quando consanguinei , la legge prevede già forme di tutele con diritti e doveri annessi .
Se riuscite a fare di meglio rispondetemi
E’ la teoria del piano inclinato. Una scusa infantilistica per opporsi disperatamente a qualsivoglia timido tentativo di apportare cambiamenti nella società. Peccato però che sia dimostrato che una società migliora solamente quando le viene concessa la possibilità di progredire.
tanto per riprendere il punto 9: dove l’incesto era legale e addirittura incoraggiato per mantenere puro il sangue come l’antico Egitto vi era una cultura profondamente omofoba (guarda caso la cultura giudaica è uno spin-off dell’antica cultura egiziana).
E’ il vecchio trucco della legiferazione per paura. Il che significa che han finito gli argomenti.
“Se passa questa, allora passa anche…”, come per il divorzio, la stessa tattica.
Al netto della disonesta’ intellettuale. Se il matrimonio gay portasse anche il matrimonio incestuoso, perche’ allora i cattolici spingono per le unioni civili? Se le unioni gay portano a legalizzare cose illegali come l’incesto, lo portano sia che siano unioni civili o che siano matrimoni. Allora perche’ questa teoria non la tiran fuori anche con le unioni civili? Se passano le unioni civili, perche’ non han paura che poi anche due consaguinei si uniscano civilmente? E’ la stessa cosa no, la stessa procedura?
E invece guarda caso su questo livello inferiore di matrimonio, tacciono. Che fratello e sorella possano accedere all’unione civile perche’ i gay possono farlo, non passa neanche per la testa. Quindi vuol dire che con la controproposta delle unioni civili, i cattolici integralisti stanno proponendo loro stessi una via di legittimazione dell’incesto, allo stesso modo.
Davvero, le stanno solo provando tutte per spaventare.
ma tanto anche se le teorie vengono ripetutamente smontate è come battere su un muro di gomma. E il bello è che queste persone non riescono nemmeno ad argomentare seriamente le loro teorie.
Complimenti per l’articolo! Davvero magnifico.
Salve a tutti. Voglio come integrazione segnalare – se già non lo conoscete – il seguente testo, utile nelle discussioni con fanatici integralisti cattolici (e non): Curare i gay? oltre l’ideologia riparativa dell’omosessualità Paolo Rigliano,Jimmy Ciliberto,Federico Ferrari. In quel testo si argomenta esibendo articoli di ricerca anche in merito alla leggenda metropolitana (tradizionale?) secondo cui i figli cresciuti in famiglie non eterosessuali siano sostanzialmente disadattati.
E sì, non c’è quasi mai diritto di replica nei blog dei cattolici integralisti. Recentemente ho ritrovato questo, di una tal regina di stracci che alla fine non riuscendo a rispondere ad un mio commento aveva finito per infamarmi e togliermi la possibilità di commentare (http://reginadistracci.wordpress.com/)
@ Madmath.
Ok, io capisco la battaglia giusta contro l’intolleranza, ma ora mi permetta di sgridarla un pochetto.
reginadistracci? davvero? che scrive “RICERCHE SOCIOLOGICHE ACCURATE CONDOTTE NEGLI USA DIMOSTRANO… CHE IL DIVORZIO… PRODUCE NEI FIGLI DEI DANNI PSICO-PATOLOGICI CHE NON POSSONO ESSERE MAI SANATI”
Lei non puo’ perder tenpo con questa ritardata che non conosce la convenzione sociale del maiuscolo. Una disadattata mentale che pensa che scrivendo in maiuscolo i suoi concetti siano piu’ chiari. Una che scrive: “ricerche sociologiche accurate”? cosa vuole dire “accurate”? o sono in peer review o no, punto, il resto nno conta; “danni psicopatologici”? davvero ricerche sociologiche possono dimostrare danni psico-patologici?
Cioe’, davvero, anche io all’inizio ho inseguito ogni ritardato etico esistente sulla terra. Ma poi si cresce. Anche lei deve essersi accorto di essere in Italia., la patria degli imbecilli. E’ quindi suo dovere etico, come nostro, quello di focalizzarci su pochi idioti ben scelti, influenti e potenti, quando siamo sul web. Perche’ il web e’ diverso dalla vita reale, in quella abbiamo i ritardati mentali della parrocchietta di cielle sotto casa che non possiamo scegliere.Ma qua sul web dobbiamo scegliere gente pericolosa, non ritardati mentali che non sanno neppure scrivere.
Mi permetta di suggerirle di utilizzare la sua passione e la competenza che si sta costruendo su pochi obiettivi. Faccia una cernita dei blog piu’ influenti e colpisca quelli. Questa stracciona e’ una poveretta frustrata che si sfoga come puo’. Ha letto il disclaimer “unisciti agli altri cinque follower”? Ha 5 poveri idioti che la seguono. Veramente vuole sprecare il tempo con questa?
Comunque, grazie per la segnalazione del testo. Conosco bene Rigliano, quando lavoravo all’arcigay di milano lui era uno dei nostri utenti. Recuperero’ subito il testo, anche se e’ mia intenzione tenere sempre distinta la questione della filiazione da quella del matrimonio, E’ una scelta culturale importante da fare, queste confusioni danno potere ai ciellini, non fanno del bene a noi.Neanche gli etero si sposano per fare figli, altrimenti non ci sarebbe la crescita demografica ferma a 1,23…
Grazie ancora 🙂
Vorrei aggiungere un’altra argomentazione tipica….
SOLO UN UOMO ED UNA DONNA POSSO CRESCERE UN FIGLIO IN MANIERA SANA ED EQUILIBRATA.
Bene, lasciate che vi racconti un piccolo aneddoto storico (che magari molti di voi conoscono gia’).
Parlo del caso di Pio IX e di Edgardo Mortara. Nel 1851, Edgardo Levi Mortara, un bimbo nato a Bologna (allora stato Vaticano) presso una famiglia ebrea, venne battezzato, all’insaputa dei suoi genitori, nel suo primo anno di vita, dalla domestica, che lo riteneva a rischio di morte imminente a causa di una malattia. Il battesimo di Edgardo lo rendeva cristiano e secondo le leggi dello Stato pontificio una famiglia ebraica non poteva allevare un cristiano sebbene fosse il loro figlio. Nel 1858 la polizia dello Stato Pontificio si presentò alla porta della famiglia ebraica per prelevare il sesto dei loro otto figli, Edgardo (che all’epoca aveva sei anni) . Edgardo Mortara fu tradotto a Roma presso la Casa dei Catecumeni, istituzione nata a uso degli ebrei convertiti al cattolicesimo, e mantenuta con i proventi delle tasse imposte alle sinagoghe dello Stato Pontificio. Ai suoi genitori non fu permesso di vederlo per diverse settimane e, quando in seguito fu loro concesso, non poterono farlo da soli. Pio IX prese interesse personale alla storia e tutti gli appelli alla Chiesa, per il ritorno del piccolo presso i suoi genitori, vennero respinti.
Nel 1865 Pio IX disse: «Avevo il diritto e l’obbligo di fare ciò che ho fatto per questo ragazzo, e se dovessi farlo lo farei di nuovo».
Vi risponderanno…”si, ma era il 1858”. A parte il fatto che già nel 1858 questo episodio destò profondo scandalo persino presso diversi governi occidentali (la Francia e gli Stati Uniti), nonchè presso molti uomini di Chiesa (l’abate francese Delacouture, docente di teologia, pubblicò sul quotidiano Journal des débats una sdegnata analisi del caso, ove lamentava che il rapimento del fanciullo Mortara era stato fatto “violando le leggi della religione, oltre quelle della natura”), vorrei comunque ricordare che nell’anno 2000 (appena 14 anni fa) questi Pio IX lo hanno CANONIZZATO..
Con quale credibilità si sostengono l’unicità della famiglia eterosessuale come unico e solo ambito in cui si possa crescere un figlio in maniera sana, e poi avvallano la perfida distruzione di una famiglia sulla base di un credo religioso (la Casa dei Catecumeni sarebbe un ambito più appropiato per la sana crescita di un ragazzino (dei genitori) ?
Da dove hai preso questi 10 punti?da quali fonti/incontri/blog/.. Io ho sentito altre argomentazioni che riguardano l’importanza di guardare a tutti i fattori costitutivi dell’essere umano. A partire dal proprio corpo,che non ce lo siamo scelto noi ma ci è stato donato.il corpo è già segno di come dovrebbe essere “usato”. C’è bisogno di tornare a capire di cosa a veramente bisogno l’uomo e la donna, di capire che valore ha la femminilità e la virilità.eliminare tutte le differenze rendendo tutto uguale a tutto è come azzerare ogni valore. Qui è in gioco la persona umana,con tutto il suo desiderio di felicità, la sua umanità e dei “nuovi diritti” che non abbiano a cuore questo porteranno solo ad una illusoria e momentanea libertà.
Ve lo dico da donna che al momento ama un’altra donna
Franca,
questi punti sono la somma di letture, formazione e discussione di anni. Gliene indico una a titolo meramente esemplificativo: John Corvino (http://johncorvino.com).
Mi conceda un appunto. Più’ che il “bisogno di tornare a capire… che valore ha la femminilità e la virilità” vanno definiti cosa siano la femminilità e la virilità, perché’ non sono sassi ma costruzioni sociali, quindi cambiano continuamente a seconda di quel che necessitiamo.
Come scrive lei, “eliminare tutte le differenze rendendo tutto uguale a tutto è come azzerare ogni valore”, e’ un errore pazzesco. E’ il motivo per cui siamo impegnati a fare questo: impedire che una maggioranza elimini la nostra differenza, rendendo tutto uguale. Lo han fatto per secoli e millenni finche’ potevano usare gli strumenti repressivi (l’inquisizione, la polizia, gli ospedali psichiatrici, lo stupro riparatore, il bullismo, per esempio). Ora le differenze e le diversita’ possono emergere, piano piano. e’ un bel risultato, visto che i nostro valori sono quelli del rispetto per l’autoaffermazione. A me pare che qua i valori li stiamo tenendo ben fermi.
Mi perdoni cara signora Franca, ma cosa vuol dire “il corpo è già segno di come dovrebbe essere “usato” ?? Dovrebbe venire qui qualcuno e spiegarmi come usare il mio corpo ? Mi viene negata anche questa libertà? Non dovrebbe,ognuno, avere il diritto di decidere cosa fare del proprio corpo e non invece farne quello che gli dicono altri ?
E’ possibile che la sua concezione di “virilità” o di “femminilità” diverga dalla mia e da quella di Alessandro ? E’ possibile che quelli che cercano di “eliminare le differenze” siano proprio quelli che vogliono imporre una unica concezione di ciò che è “virile” e ciò che è “femminile” . E’ possibile che io mi senta uomo al 100% e che, tanto per dirne una, di andare allo stadio a urlare slogan in favore di una squadra di calcio proprio non me ne importa nulla ? Sono meno “virile”? E’ possibile che io trovi una sana e sincera espressione di sentimenti assolutamente virile (e trovi “femminile” una donna padrona dei ruoi sentimenti, e non una che piagnucola dalla mattina alla sera)?
Ognuno di noi ha un “desiderio di felicità” ed ha il pieno diritto di inseguire questo desiderio con gli strumenti e le capacità a lei/lui disponibili. Ciò che ammazza ogni desiderio di felicità sono proprio i diktat su chi o cosa dovremmo essere secondo le regole di altri. Grazie.
Alex come fa l’uomo a credere di potere autodefinirsi se perfino il primo atto che porta alla sua nascita non dipende da lui?è forse l’uomo a decidere di vivere anche solo un minuto in Più la sua vita? Decidiamo noi quando morire? E poi quando amiamo non vorremmo forse essere completamente definiti dal nostro amante, legati mani e piedi a lui/lei, devoti a e dipendenti da lui/lei?!
@ Stefano : io non ho dato una definizione di cosa sia maschile e cosa femminile e sono la prima a non voler ridurre la cosa in schemi semplicistici.( io stessa gioc. In una squadra Di calcio, mi piace andare allo stadio e non ho mai indossato una gonna fino alla terza liceo). riconosciamo però che non siamo uguali. È un’evidenza, non un pensiero un’idea o un’ideologia..
Come facciamo a pensare di autodefinirci? Lo facciamo, punto. La nostra comunità e’ uno degli esempi assoluti di autodefinizione. Educati a pensare che se sono un uomo devo desiderare una donna. Cresciuti con l’idea che in caso contrario “si deve” (letteralmente “si deve”) cambiare e annullare la nostra unicità per essere come tutti gli eterosessuali, eccoci qua a dire che non e’ vero che se sei un uomo devi desiderare una donna. Cacchio, dice niente!?!?
Altro esempio stupendo: le persone transgender. Cresciuti a identificarsi con il proprio inguine, come scrive lei col “corpo [che] è già segno di come dovrebbe essere usato”, educati a uniformarsi al proprio dato biologico, questi bambini di 3, 4, 5, 6, 9 anni che fanno? Dicono candidamente che loro non sono il loro corpo ma qualcosa di “differente”. loro rivendicano la loro differenza TOTALE davanti alla pressione sociale di noi adulti che vorrebbero annullare la differenza.
Lei e’ circondata da tutti questi esempi magnifici di autodefinizione, di autoaffermazione. Le basta guardarsi in giro e vedrà’ CHI annulla la differenza insegnando ai gay a voler essere come tutti gli altri, e CHI la diversità la accetta e la valorizza, aiutando una bambina con DIG a trovare la sua realizzazione.
L’essere umano però è fatto di anima e corpo. Tutti e 2 assieme. Distinguere, slegare le due parti non può essere una cosa pacifica. A volte quello che ci sembra più desiderabile all’inizio, alla lunga si rivela la cosa più distante da quella che volevamo veramente. Questa “teoria dell’autodefinizione” permetterebbe anche di farsi del male, ammazzarsi o altro, in nome di un’idea che ci siamo o ci hanno inculcato nel cervello. Si può anche arrivare all’estremo e dire che anche i pedofili hanno il diritto di poter stare col bambino che “amano”. E anche il pedofilo non credo scelga di essere attratto dal tale bambino. Ma che cosa vuol dire amare? Qual’è la verità dell’uomo? Sono domande che rimarranno sempre aperte ma bisognerebbe provare a rispondere con serietà, non con la fretta di affermare ciò che ci hanno insegnato/ abbiamo vissuto,..ma con la pazienza di trovare piccole risposte giornalmente. Abbiamo veramente bisogno di questi “nuovi diritti”:dell’adozione gay, dei matrimoni, della legge anti omofoba? O c’è bisogno di ricapire l’origine di noi stessi, da chi e per quale scopo siamo al mondo?
Certo è un lavoro quotidiano e intenso che non tutti possono aver voglia di affrontare. Ma eliminando l’origine, eliminando le evidenze primarie, trascurando il valore dell’uomo, rinunciando a conoscersi, tutto è possibile in nome della propria ideologia
Franca, lei mi fa sorridere.
Dico davvero. Piu’ scrive, più’ appare evidente dal suo linguaggio, dalla leggerezza con cui usa paralleli offensivi (l’amore gay e un crimine violento come la pedofilia) che lei sia eterosessuale, rigidamente cattolica e non abbia niente a che vedere con la comunità gay. Solo una eterosessuale senza alcuna conoscenza degli stereotipi e delle dinamiche della violenza può scrivere quelle parole che nessuna persona omosessuale, bisessuale o transgender si sognerebbe neanche di formulare.
Detto cio’, le giro la domanda che vorrebbe fare senza rispondere lei stessa: il matrimonio gay paragonato alla pedofilia? Strano, la pedofilia e’ un fenomeno tanto etero quando gay. Come mai non e’ preoccupata dunque che il matrimonio eterosessuale giustifichi la pedofilia, mentre il parallelo le viene come ad ogni fondamentalista solo quando si parla di matrimoni gay? IN QUALE MODO il matrimonio gay (assumersi la responsabilità’ davanti alla legge di chi si ama, tra adulti consenzienti e coscienti) giustificherebbe un atto abusivo e sessualmente violenta con una minorenne che non può neanche sposarsi? Magari ha ragione lei, ma ci vuole ben di più che un vago accenno a un crimine, per essere ragionevoli.
A lei la parola.
p.s. sono felice che mi dia ragione quando scrive “L’essere umano però è fatto di anima e corpo. Tutti e 2 assieme. Distinguere, slegare le due parti non può essere una cosa pacifica”. Infatti ho scritto di non assecondare il mero corpo biologico. Ammesso e non concesso esista l’anima, per quale motivo dovremmo assecondare chi vuole SLEGARE LE DUE PARTI imponendo la solitudine delle persone perché il corpo, come scriveva lei ideologicamente all’inizio “è già segno di come dovrebbe essere usato”? Perché’ lei ha una visione così’ materialista dove due genitali sono più’ importanti degli affetti, delle relazioni, dell’anima (appunto) delle persone?
Anche qua, le lascio la parola.
Quanta pazienza che avete… In questo periodo l’unica risposta che mi verrebbe spontaneo dare a certe castronerie è “fanculo”… Voi riuscite a scrivere cose sensate… Vi ammiro. 😉
Io non ho MAI fatto paralleli tra pedofilia e omosessualità. Sono due cose diverse semmai ho parlato di “estremo” e in paparticolare in riferimento alla logica dell’autodeterminazione e dell’assecondamento di un desiderio. La questione è però delicata e non voglio affrontarla in modo parziale polemico su questo blog.
Credere che persone cosiddette lgbt la pensino tutte allo stesso modo è un errore e dimostra pochissimo credito e stima nella persona umana.
Io desidero solo andare a fondo di ciò che ultimamente ( in ultimo, fino in fondo) mi rende felice. Che sia una donna,un uomo, o altro non lo so ancora ma c’è un perche se l’uomo è fatto in un certo modo la donna in altro, se esistono cromosomi differenti che determinano i due generi (e non solo dei genitali). non è più interessante partire da qui per capire di cosa ha davvero bisogno una persona ?!
Caspita, non ha MAI fatto un parallelo tra l’amore di due adulti responsabili e l’abuso sessuale su un bambino.
Lo ha solo accennato come estrema conseguenza logica.
Praticamente ha peggiorato la sua situazione, proprio ora.
Ha ragione lei, sa? “Credere che persone cosiddette lgbt la pensino tutte allo stesso modo è un errore e dimostra pochissimo credito e stima nella persona umana”. Ci sono un sacco di persone che pensano con i concetti con cui si fa violenza alle persone lgbtq. Si chiama omofobia interiorizzata. C’e’ un sacco di gente la’ fuori che pensa con la testa di chi per un paio di millenni ha infangato un intero gruppo sociale. Come i neri che si stiravano i capelli per non sembrare troppo neri. Contenti loro, io andrò’ avanti a smontare i paralleli che – glielo ripeto – a nessuna persona lgbtq passerebbe mai neanche per la testa come pensiero perche e’ argomento da Giovanardi.
Rimane una domanda sul tavolo: IN CHE MODO un’assunzione di responsabilità’ tra due adulti che si amano si arriva alla violenza sessuale di un uomo adulto su una bambina?
Non c’e’ mai nessuno che riesce a darmi una risposta.
Perché limitarsi al genere maschile e femminile e professare il dogma, stupido come tutti i dogmi, che solo l’appartenere ad uno di questi due generi, sia cosa buona e giusta? Signora Franca, io sono eterosessuale ma capisco che ci sono altre vie, che non si scelgono per capriccio e non nuocciono a nessuno, altrettanto dignitose, tenere ed appaganti, per amare ed essere amati: perché mai lei, apparentemente così aperta, si rifiuta categoricamente, non dico di accettarlo, ma anche solo di pensarlo?
OT: Admin, una curiosità; l’ultimo commento della gentile signora Franca, risulta essere stato inviato oggi, alle ore 12:19, cioè tra oltre sei ore: la signora ci scrive dalle Isole Maldive, o da una dimensione parallela?
Ritengo si tratti di un errore di formattazione dell’orario: invece di scrivere 00:19, lo strumento indica 12:19… Colpa “nostra”, del software che utilizziamo. 😀