I diritti speciali dei ciellini contro il matrimonio gay.

Democrazia è il volere della maggioranza. Anzi no. La maggioranza ha ragione solo quando è cattolica. E quando non lo è i cattolici vogliono il diritto speciale di non rispettare la legge approvata dalla maggioranza. In pochi mesi, dopo i risultati legislativi e gli exit polls a favore del matrimonio gay, la redazione del sito semi-fondamentalista Tempi ha deciso di cambiare il concetto stesso di legge. Da “decisione del popolo” a “qualcosa che i cristiani devono boicottare”. Che siano maggioranza o minoranza, decidono loro cosa possono fare, come se le leggi fossero un supermercato della morale da cui scegliere quale legge sia degna di essere rispettata, al contrario di ogni altro cittadino.

C’è una evoluzione per questa teoria ridicola: a ottobre 2012, la redazione pubblica un articolo dell’Osservatore Romano dove si minaccia un referendum contro la decisione di D. Cameron di introdurre il matrimonio gay in Gran Bretagna: “… il cardinale O’Brien ha lanciato una iniziativa difficile da contestare: indire un referendum e dare la parola al popolo… significa… che occorre indire un referendum… sulla proposta governativa delle «nozze gay»”.

Poi il matrimonio gay arriva in Francia, e i ciellini decidono di usare lo stesso argomento. Il 31 gennaio 2013 Leone Grotti scrive: “Il secondo giorno di dibattito sul matrimonio e l’adozione gay… è stato infiammato da due eventi… Il primo è la presentazione da parte dell’Ump… di una mozione per indire un referendum sull’approvazione del matrimonio omosessuale, per lasciare che sia il popolo francese a decidere”.

In quel momento inizia la battaglia che i cristiani integralisti daranno alla legge francese minacciando il referendum con i numeri delle manifestazioni di piazza, ma solo fino a quando scopriranno che non sono la maggioranza. Il 19 febbraio il solito ciellino Grotti presenta la portavoce del movimento antigay: “La legge Taubira… è stato approvata dal Parlamento francese… ma… Frigide Barjot a tempi.it promette battaglia: «Chi ha detto che passerà al Senato? Non è affatto certo e se succederà torneremo in piazza per chiedere un referendum e saremo anche più di un milione questa volta»”. Il ciellino non ha capito bene per cui ripete la domanda: “Pensate a un referendum?” Risposta chiarissima a cui non segue nessuna contestazione di merito: “Certo. Se il presidente della Repubblica lo indice, si può fare. Noi glielo abbiamo chiesto…”. Poi ancora il 28 febbraio Grotti scrive: “Come dichiarato a tempi.it… «scenderemo di nuovo in piazza il 24 marzo. Abbiamo anche chiesto al presidente della Repubblica di indire un referendum e lui può decidere se farlo oppure no… chiederemo che… Hollande ascolti il popolo francese, che non vuole questa legge»”. Poi il 22 marzo, di nuovo Grotti:… riunirci e chiedere al presidente della Repubblica di ritirare il progetto di legge… e sottoporlo a un referendum perché una questione così importante sia presa da chi ha diritto a decidere: il popolo sovrano»”. Il 25 marzo, ancora lo stesso argomento: “La seconda manifestazione… è stata un successo di popolo oltre ogni aspettativa… «Il popolo francese ha parlato» scandiscono slogan i partecipanti, contestando la legge proposta dai socialisti di Francois Hollande che non vuole indire un referendum”.

Poi arrivano i politici cattolici: il 27 marzo Grotti intervista Buffetaut (“ex deputato europeo… appartenente al Partito cristiano democratico ed esperto di diritto”). Domanda: “esclude dunque che Hollande indica un referendum?” L’esperto di diritto risponde: “È da escludere, il governo francese non può prendersi un rischio del genere”. Interviene pure l’intera redazione di Tempi, il 13 aprile: La Manif Pour Tous ha organizzato due grandi manifestazioni… portando… oltre un milione di persone e chiedendo al presidente di ritirare la legge e sottoporla a referendum popolare. Il 55 per cento dei francesi è contrario”. E il 17 aprile il Grotti sul discorso del cardinale di Parigi contro il matrimonio gay: “Il discorso arriva alla vigilia della discussione all’Assemblea nazionale della legge… Contro la legge si è mossa la Manif Pour Tous, che ha portato in piazza per due volte… chiedendo il referendum”.

L’idea del referendum al popolo sovrano sembra davvero buona perchè il 19 aprile Grotti ricicla il tema: “Il clima è teso anche fuori dal Parlamento. Seimila persone… hanno manifestato… chiedendo… un referendum, al grido di «Hollande non vogliamo la tua legge!». E’ da notare che ormai è il solo argomento usato dai ciellnii. Il 22 aprile, sempre il grottesco Grotti scrive: “Tanti i francesi che ieri sono scesi in piazza… per chiedere per la terza volta al presidente… di «ritirare la sua legge»e «indire un referendum» per ascoltare la voce del «popolo francese»”. Il giorno dopo, 23 aprile, il solito piagnisteo: “… Nonostante si tratti di una delle più grandi manifestazioni della storia francese, Hollande si è rifiutato di riceverli e di indire un referendum sulla legge, come richiesto dalla piazza.

Come sappiamo, alla fine la legge è passata. E i sondaggi han mostrato “la voce del popolo francese” che non ha alcun problema col matrimonio gay ed è anzi stufo delle manifestazioni antigay. Quindi ora potremmo aspettarci le scuse da parte dei ciellini che avevano spacciato il loro odio per quello dell’intero “popolo sovrano”. E invece no, niente scuse.

Piuttosto ecco il cambio di strategia per fare comunque quello che gli pare: il ciellino Amicone intervista uno dei soliti che si prestano a sparare sui gay aggratis e scrive: “Non è la democrazia, è la pretesa di dettar legge a maggioranza. Mentre la verità non segue la maggioranza. Altrimenti sarebbe stato vero il nazismo. Altrimenti sarebbe stato vero il fascismo. Altrimenti sarebbe stato vero il comunismo. O sarebbe stato vero tutto quello che la maggioranza ha pensato fosse vero. Mentre il mondo è sempre stato cambiato dalle minoranze che seguono la verità”. Dovevate dirglielo prima, ai ciellini del popolo sovrano! Così ci risparmiavano la cantilena vittimistica del volere del popolo da rispettare. Perchè ora che il popolo attraverso i suoi rappresentanti ha deciso, il volere del popolo sovrano non lo vogliono rispettare loro. Ora ci vuole l’obiezione di coscienza. Perchè le leggi, si sa, devono subirle solo i cittadini normali. I ciellini meritano diritti speciali per disobbedire alle leggi. Una legge contro il matrimonio gay, i gay l’avrebbero dovuta subire in silenzio perche’ era la decisione del popolo sovrano. Una legge per il matrimonio gay loro non devono rispettarla, perchè… perchè loro sono ciellini, al di sopra delle leggi.

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Informazioni su Alex Galvani

Pedagogista gay (definizione che provoca ictus a raffica ai ciellini quando lo leggono), nomade tra Utah e Italia, si occupa di sostegno alle famiglie eterosessuali con figli e figlie gay, lesbiche, transgender, bullismo omofobo, stereotipi e discriminazione. Insomma tutto quello che di peggio e' contenuto nel cervello dei cattolici integralisti. E poi insegna cultura, arte e storia europee nei programmi per studenti adulti all'Universita' statale dello Utah (anche questo manda fuori di melone i ciellini, perche' secondo loro i gay devono capire solo di gay).

112 pensieri su “I diritti speciali dei ciellini contro il matrimonio gay.

  1. FSMosconi

    il mondo è sempre stato cambiato dalle minoranze che seguono la verità

    Non so voi, ma sento olezzo di fogna (e olio di ricino), voi no? http://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_wink.gifhttp://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/skull-400.gif

    Rispondi
  2. Faggot

    Dovremmo istituire la giornata mondiale della sega, per la prevenzione del cancro alla prostata.
    Così i ciellini bigottoni si incazzano e noi ridiamo. 😀

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  3. massimo trevia

    le specie animali che non concepiscono si estinguono:può capitare anche alll’uomo! quindi l’omosessualità è contro natura!!!!!!!ridete pure,incoscienti…..ah,già,ma voi siete come bambini:conta più avercela con i ciellini che riconoscere la realtà….

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    1. Caffe

      Massimo, tu sei l’ennesimo genio che passa da queste parti convinto di avere l’uovo di colombo delle argomentazioni per metterci con le spalle al muro: ma qui siamo abituati a trattare con gli i#??!!#, per cui permettimi di dirti quanto segue: premesso che qui non siamo tutti gay, non perché essere scambiato per tale, mi dia fastidio, ma solo per sottolineare la peculiarità di questo sito, dove possono intervenire persone delle più varie estrazioni sociali e tendenze politiche e sessuali, io, per esempio, sono un ex sottufficiale delle forze armate italiane, orgoglioso di esserlo stato per oltre trenta anni; queste persone, dicevo, hanno in comune, non l’odio immotivato verso i ciellini, come affermi, ma quello contro tutte le discriminazioni, i pregiudizi ed il bigottismo più retrivo; se i ciellini mostrano pervicacemente queste caratteristiche, non è colpa nostra. Venendo al tema: l’uomo, contrariamente agli altri animali, e a te, evidentemente, ha sviluppato, superando gli istinti ancestrali, facoltà intellettuali che gli hanno permesso gradualmente, di confrontarsi con i limiti impostigli della natura; a tutt’oggi, molti accidenti come terremoti ed i tifoni non possiamo ancora prevenirli completamente, non a caso certi preti gongolano in cuor loro, dopo una catastrofe naturale, vedendo in essa il giusto castigo divino per i nostri peccati; in sostanza, però, molte conquiste tecnologiche ottenute dall’uomo, riducono il concetto di “contro natura” a, pressoché, l’ unico argomento che i fondamentalisti religiosi e i beccaloni come te, hanno, per contrastare il progresso tecnologico e sociale dell’umanità: solo i cretini, però, non notano che l’uomo è inadatto al volo eppure vola, nessun processo naturale produrrà la fiat Multipla che guidi o consentirà alla donna sterile di procreare. Potrei citarti per mezza giornata, migliaia di casi, non tutti commendevoli, purtroppo, nei quali l’uomo ha superato i limiti imposti dalla natura, per migliorare la sua qualità di vita; so che non potrai capirlo, ma, come tu stesso dici, l’omosessualità, in natura è piuttosto diffusa, forse che Dio si è distratto? Solo che tu sembri ignorare che gli uomini hanno trovato il modo di superare molti dei limiti imposti dalla natura alla procreazione, quindi, a parte le ovvie precauzioni imposte dall’etica e dal buon senso, molti omosessuali desiderosi di allevare figli, alla faccia tua, stanno allegramente approfittando delle nuove possibilità offerte dalla scienza medica, lasciando che omofobi, clericali e altri cretini delle più diverse appartenenze, schiumino per la loro rabbia impotente. Fattene una ragione, Massimo, se parliamo di estinzione, tu comincia a preoccuparti per la tua, di specie.

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      1. admin

        Caffe condivido pienamente quasi ogni tua parola qui sopra. L’unica parte che mi lascia perplesso è la seguente.

        nessun processo naturale produrrà la fiat Multipla

        E per fortuna, aggiungo io. 😉

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        1. Caffe

          Se noti bene, ho aggiunto alla, parola Multipla,un feroce “che guidi”, sottintendendo, con questo, un certo tipo di facoltà intellettive ed il buon gusto, così evidenti nel nostro eroe.

          Rispondi
    2. Alex Galvani Autore articolo

      Caro Massimo, grazie di cuore per avermi fatto sorridere.
      Perche’ lei ha appena INSULTATO I SUOI COLLEGHI ETERO, quelli sterili.
      Se chi non procrea e’ incoscente, e se le regole valgono per tutti, be’ e’ incosciente circa il 50% della popolazione italiana, essendo la crescita a 1,23. Al netto dell’aver INSULTATO ANCHE le coppie etero che non voglion figli, ovviamente.
      E HA APPENA INSULTATO PURE SE STESSO.
      Perche’ mi spiace che si beva la retorica ciellina, ma il mondo non e’ quel fumetto della procreazione che legge su Tempi.it.
      Noi gay non abbiamo bisogno di riprodurci. Ci riproducete voi eterosessuali da quando esiste il mondo. Quando fate i figli, tac! un 5-7% e’ gay. Da sempre. E sempre sara’ cosi’. Avete l’abitudine di dare alla luce persone che non procreano. Quindi si dia una martellata nei santissimi o si dia dell’incoscente, noi non c’entriamo niente.
      Al contrario di molti religiosi, noi gay spesso non siamo preoccupati di propagarci, non abbiamo velleita’ di popolare il mondo con la nostra importantissima progenie. Sappiamo che si puo’ fare qualcosa per questo mondo con contributi che alla maggior parte di voi spesso sono negati: la cultura, per esempio.
      Si rilassi dunque, se noi siamo incoscienti, lei non e’ piu’ cosciente di noi solo perche’ infila il suo cosino dentro la cosina. Non e’ pensando come quei maniaci sessuali dei ciellini che santificano i peni e le vagine solo se il rapporto e’ 1 a 1 che si risolvono i problemi del mondo. Questo ciarpame funzionava qualche millennio fa’, tra i bovari. Ma, come scrivevo prima, basta un minimo di cultura per trovare l’imbroglio.
      Le auguro di trovare una brava ragazza, sposarsi, fare l’amore con lei, e dare il suo contributo alla sua buona percentuale di gay come tutti i bravi eterosessuali.
      Cordiali saluti e buon gay pride a lei.

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      1. Caffe

        Gentile Alex, ho letto il suo articolo, del quale sottoscrivo quasi tutto, tuttavia avrei avuto voglia di muoverle una obiezione ma vi ho rinunciato, perché tutto sommato, questa, non inficia più di tanto le sue argomentazioni: si tratta solo di un dettaglio da puntualizzare, niente di importante. Poi la sua risposta a tal Massimo mi ha stuzzicato un pochino: nel faccia a faccia, lei si dimostra persona capace e pungente, quindi adesso voglio accennarle quella mia obiezione, perché mi interessa conoscere, eventualmente, il suo punto di vista. Nella sua puntuta risposta a Massimo, che neanche io ho trattato con i guanti bianchi, lei mi ha colpito quando ha detto: “Noi gay non abbiamo bisogno di riprodurci. Ci riproducete voi eterosessuali da quando esiste il mondo.” trovo quesa frase assolutamente geniale, un’aforisma degno di Oscar Wilde, la risposta migliore alle scempiaggini che ormai da troppi anni le mie orecchie (ed i miei occhi) devono sopportare; però, tornando al merito del suo articolo, io trovo discutibile che lei metta in dubbio che una minoranza di qualsivoglia tipologia, abbia il diritto di chiedere o promuovere un referendum per abrogare una legge che ritiene ingiusta, so anche io che, se per assurdo (in Italia il referendum è solo abrogativo e, tra l’altro, non può riguardare la Costituzione), a seguito di reazioni emotive per efferati crimini, qualcuno proponesse un referendum , molto probabilmente, i fautori della pena di morte avrebbero la meglio: ma questo, gentile Alex, sono i rischi che un paese democratico deve assumersi, se vuole essere considerato tale. Ai progressisti ed io ritengo di esserlo, spetta il dovere di combattere, con le armi della dialettica e perché no, con qualche sberleffo, i rigurgiti oscurantisti dei nostri avversari, per rendere consapevoli gli indifferenti a queste questioni, non certo per togliere ai nostri avversari le armi tipiche della democrazia, che tutti hanno il diritto di utilizzare; altrimenti, noi non saremmo migliori di loro, i quali, parafrasando il compianto De Andrè: non ci “ricambierebbero la cortesia”.
        P.S. Mascetti, tu ti prendi troppo sul serio, ma tu lo conosci Oscar Wilde? Penso che leggere qualche pagina di questo grande scrittore, se non ti fa schifo il fatto che lui fosse omosessuale, farebbe molto bene ai tuoi disturbi biliari, o forse, proprio per questo, li peggiorerebbe.

        Rispondi
        1. Alex Galvani Autore articolo

          Eccomi qua.
          Inizio dicendo che la democrazia NON E’ poter votare su tutto.
          E rispondo in due modi al suo appunto “trovo discutibile che lei metta in dubbio che una minoranza di qualsivoglia tipologia, abbia il diritto di chiedere o promuovere un referendum per abrogare una legge che ritiene ingiusta”.
          Primo modo: didascalico.
          Nella sua frase ci sono tre punti che non si applicano allo stato attuale:
          – c’e’ una minoranza
          – c’e’ un referendum per abrogazione
          – c’e’ una legge ingiusta
          Le minoranze sono quelle ESCLUSE dalla legge, non quelle INCLUSE. I cattolici (e gli eterosessuali) sono la maggioranza o sono il gruppo culturalmente prevalente, che e’ sempre incluso nelle leggi. Si possono sposare, non possono essere discriminati.
          Se ogni volta che un gruppo va in minoranza puo’ far abrogare una legge, allora i bianchi sudafricani o il Ku Klux Klan posson far votare la fine della discriminazione razziale perche’ per loro non e’ giusta. Le pare possibile in democrazia?
          La minoranza non e’ solo un piccolo gruppo di persone. E’ un piccolo gruppo di persone DISCRIMINATO DALLA LEGGE. E gli eterosessuali o i cattolici nel mondo occidentale NON sono MAI discriminati.
          Quindi quando i cristiani rivendicano d’esser perseguitati, chiediamo loro dove siano le leggi che gli impediscono di vivere come vogliono, e puff! la persecuzione magicamente evapora.
          Ora la questione della “legge ingiusta”. Quando e’ ingiusta? Quando qualcuno la ritiene tale, soggettivamente? Torniamo all’esempio del Ku Klux Klan, per loro l’uguaglianza e’ immorale e ingiusta. Che facciamo, votiamo?
          Invece in democrazia una legge e’ ingiusta quando colpisce qualcuno e lo rende LEGALMENTE inferiore. Se lei si sposa e io non posso, io sono LEGALMENTE inferiore. Se io mi sposo col mio fidanzato, la sua eterosessualita’ non viene bandita dall’albo pretorio del Comune.
          Insomma, ed ecco il mio secondo modo di risposta, come disse fantasticamente Rachel Maddow sulla bocciatura della Proposition 8 in California con cui la maggioranza aveva cercato di cancellare i matrimoni gay: “Vi do una notizia a proposito dei diritti. Non si puo’ votare a riguardo. Ecco perchè li chiamiamo diritti e non concorsi di bellezza”.

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          1. Caffe

            No signor Alex, non mi soddisfa la sua risposta, io ribadisco che l’imperativo, per ogni stato democratico degno di questo nome, è quello di garantire ad ogni minoranza che si muova entro i limiti della legalità, il diritto di chiedere l’abrogazione di una legge da lei ritenuta ingiusta, quindi, con me, lasci perdere l’artifizio retorico di citare il Ku Klux Klan come esempio di quel che potrebbe succedere in uno stato “troppo” democratico: la realtà è che, per essere ammesso, in Italia, un referendum deve raccogliere centinaia di migliaia di firme, deve avere l’assenso della Corte Costituzionale, deve ottenere un quorum minimo di votanti e soprattutto, esso permette solo di abrogare leggi, non di promulgarle; il suo discorso su maggioranze e minoranze, poi, è troppo schematico e risente, a mio avviso, di una certa sindrome del perseguitato, inoltre, seguendo il suo ragionamento, a voler abolire le leggi sul divorzio ed aborto, avrebbe dovuto essere obbligatoriamente una minoranza oppressa e discriminata e non, come fu allora, il potente partito democristiano che, alla fine, perse alla grande i referendum da lui stesso proposti o comunque, vigorosamente sostenuti. Ultimo punto: lei scrive “Invece in democrazia una legge e’ ingiusta quando colpisce qualcuno e lo rende LEGALMENTE inferiore. Se lei si sposa e io non posso, io sono LEGALMENTE inferiore. Se io mi sposo col mio fidanzato, la sua eterosessualita’ non viene bandita dall’albo pretorio del Comune.” qui, posso assentire, a parte l’ultima asserzione, che non capisco, ma puntualizzando che: tralasciando, ovviamente, il matrimonio religioso, in Italia, per ora, gli omosessuali non possono sposarsi civilmente, non perché una legge lo proibisca espressamente, ma, più banalmente, perché non è previsto dall’attuale diritto di famiglia che una coppia di coniugi, sia composta da persone dello stesso sesso, una omissione dovuta al fatto che tale normativa è piuttosto datata; quindi non c’è nessuna legge VOLUTAMENTE promulgata allo scopo di discriminare i gay, da abrogare, c’è solo da integrare o sostituire quella esistente, con una più adatta ai tempi, precisamente quello per cui, sta muovendosi una gran parte della cosiddetta società civile, la quale, ovviamente, non è composta soltanto da individui omosessuali. Anche se ho molta simpatia per la sua causa e qui,credo di averlo ampiamente dimostrato, a me, lo stalinismo, sia pure da reazione ai soprusi subiti, proprio, non riesco a mandarlo giù.

          2. Alex Galvani Autore articolo

            Spiacente che non sia soddisfatto.
            Il diritto da quando si applica in difesa delle minoranze, lascia sempre insoddisfatti. Ma questo e’ il diritto.
            Le minoranze di cui la legge si prende cura, nel mondo occidentale, sono quelle vessate, non quelle a cui nessuno fa’ niente.
            Mi scrive: “il suo discorso su maggioranze e minoranze… risente, a mio avviso, di una certa sindrome del perseguitato”.
            E vorrei ben vedere il contrario!!! IO SONO una minoranza, e una minoranza sui cui diritti si vuole persino VOTARE.
            Lei come si sentirebbe se in un paese mussulmano decidessero di votare sulla SUA famiglia? Accolto e accarezzato? Per lei le leggi han sempre fuzionato, perche’ dalla sua maggioranza lei non deve temere niente.
            Strano che veda come artificio retorico l’esempio del Ku Klux Klan, perche’ purtroppo NON E’ retorico. E’ invece la dimostrazione che la SUA visione delle minoranze, delle leggi ingiuste e del processo democratico NON FA I CONTI con la realta’ di queste minoranze ed e’ basato sulla maggioranza che non rischia niente.
            Facciamo che i mussulmani italiani chiedono di votare sul suo diritto di adottare? (Nella legge islamica l’adozione non esiste). Le va? Facciamo che i cattolici voglion votare sulla validita’ del matrimonio etero laico? E’ contento? Sono una minoranza, no? Allora possono fare tutto. Anche togliere i diritti umani elementari a un altro gruppo, perche’ sono una minoranza?
            Mi spiace ma sui diritti umani non si vota (art. 7 Dichiarazione Onu sui diritti umani).
            Quel che io trovo scandaloso e’ che una PRESUNTA minoranza (cattolica) trovi ingiusta NON la discriminazione di un gruppo, ma l’EGUAGLIANZA di un gruppo, e per questo chieda di votare per DISCRIMINARLI.
            Il primo esempio nella storia umana dove un gruppo vuole votare sulla RIDUZIONE DEI DIRITTI DEGLI ALTRI.
            No, decisamente questo suo imperativo di garantire ad ogni minoranza che si muova entro i limiti della legalità, il diritto di chiedere l’abrogazione di una legge ritenuta ingiusta non attacca.
            Perche’ se il Ku Klux Klan chiede legalmente di DISCRIMINARE I NERI, questo avviene nei limiti della legalita’. E’ il principio che ha stabilito lei poco sopra. E appena l’ho applicato alla vita reale, non ha retto.

  4. pao

    Massimo Trevia: é un tuo diritto credere che l´omosessualitá sia contronatura (qualsiasicosaciósignifichi, dato che in Natura l´omosessualitá é presente eccome!) ; é anche un tuo diritto credere nella Fine del Mondo, nel Giudizio Universale , nell´Estinzione della Razza Umana, nel Calendario Maya o nei Tappeti Volanti! Ma se vieni a commentare a “casa nostra” vedi di darti un tono e soprattutto rassegnati! Noi ridiamo “pure” e “di gusto” , anche senza il tuo permesso. E saremo pure “bambini incoscienti” ma ci arroghiamo il diritto di riconoscere e vivere la realtá che piú ci piace, tu, la tua, tienitela!http://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_bye.gif

    Rispondi
    1. admin

      Io non rispondo neppure al Massimo coniglio qui sopra…
      Mi limito ad osservare che gli omosessuali non sono una razza.
      E mi limito ad osservare che ci sono coppie cattolicissime che però non si riproducono.
      Per me questi due elementi sono sufficienti per catalogare le affermazioni del Massimo coniglio come pura spazzatura.

      Rispondi
  5. Conte Mascetti

    Come il precedente di Galvani, un articolo senza capo né coda. L’unica cosa che si capisce bene è che i ciellini di Tempi non gli piacciono. Ecchissenefrega.
    Quando si dice: libertà di parola sprecata. Galvani scrive solo per fomentare l’odio.
    Qualcuno gli spieghi cosa vuol dire essere un razzista, per favore. Perché lui lo è, ma ancora non ha capito di esserlo.
    Però continua a scrivere, o Galvani, stai facendo un favore a quelli che vorresti eliminare.

    Rispondi
      1. Conte Mascetti

        Ecco, allora usatelo quando decidete di pubblicare articoli che sono una chiara aggressione ad un gruppo preciso.
        Non fate una bella figura. O almeno non migliore di quella che, secondo l’articolista, fanno i ciellini di Tempi.
        Buon antani a tutti!

        Rispondi
        1. admin

          Parli di “aggressione”.

          Sostieni la tua affermazione, altrimenti fai la figura della persona superficiale.
          E tu non sei superficiale e banale, vero?

          Rispondi
    1. pao

      Conte Mascetti: si nota che non sei pratico, ma esiste una cosa che si chiama “libertá d´opinione” ed é fondamentale in una democrazia.
      Ora. Alex esprime la sua, e non saprei proprio in che punto del suo articolo fomenta l´odio e “razzismo” verso i ciellini di “Tempi”. http://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_scratch.gif.Quindi come affermi tu stesso, se non ti piace il suo articolo “ecchisenefrega”!
      Mi pare che il tuo commento, oltre a non aver ne ´capo ne´coda, sia uno di quelli da archiviare sotto la voce “superfluo”.
      Senza rancori eh? http://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_bye.gif

      Rispondi
    2. Alex Galvani Autore articolo

      Gentile signor Conte,
      non sa come io sia felice che non le importi chi mi piaccia e chi no.
      Soprattutto perche’ non e’ il tema degli articoli.
      La prego, ci spieghi cosa significa essere razzista, cosi’ magari ci illumina. Le suggerirei di citare a supporto qualche articolo scientifico in peer review, non certo un articolo scritto da qualche ciellino.
      Sto facendo un favore a quelli che voglio eliminare? La prego, non mi confonda con i suoi colleghi. A differenza dei ciellini che pubblicano cure presunte per cancellare l’omosessualita’ dalla faccia della terra, a me di cambiarvi non importa. Mi interessa che voi restiate nei bassifondi a cui appartenete. Altro che eliminazione. quella e’ roba da Terzo Reich con cui la sua Chiesa Cattolica Apostolica Romana firmo’ persino un concordato nel 1933. Una medaglia al merito di essere dalla parte degli eliminatori veri.
      Buon gay pride anche a lei.

      Rispondi
  6. Conte Mascetti

    Caro Alessandro,
    lei dovrebbe imparare ad accettare le critiche, così come la lontana e remota possibilità che qualcuno non sia d’accordo con lei.
    Inoltre, non faccia il finto tonto. Il suo articolo è pieno di pregiudizi. Fa scassare dal ridere, ma è pieno di pregiudizi. Lei doveva fare il comico, non il… il… ma lei che fa?
    Non voglio nemmeno entrare nel merito delle supercazzole delle sue motivazioni. Per quello che mi riguarda lei ha il diritto di esprimere il suo parere, come io di esprimere il mio. Tanto valgono allo stesso modo. Ma non si illuda che il suo sia più autorevole.
    La sua scienza vale come antani, prodotta da lobby che hanno l’interesse di vedere approvato il proprio punto di vista. Poi, su questi argomenti si può dire tutto e il contrario di tutto, basta cambiare approccio.
    Lasci perdere i collegamenti con il Terzo Reich. Non è uno storico, non ne capisce niente e fa riferimento solo a bufale già smentite, ma che gente come lei ama tirare fuori per sentirsi migliore. Si limiti a parlare dei ciellini e di gay, perché le riesce meglio.
    Buon Pridefest di Seattle anche a lei.

    Rispondi
    1. admin

      Carissimo Conte Mascetti… Ti rinnovo il mio invito… Perchè fino ad ora ti ho visto abilissimo con le supercazzole. Meno abile nel rispondere alle domande.

      Sostieni la tua affermazione, altrimenti fai la figura della persona superficiale.
      E tu non sei superficiale e banale, vero?

      Rispondi
    2. Alex Galvani Autore articolo

      Egregio signor Conte,
      non gliene va bene una oggi, eh?
      Non solo non contesto le sue critiche (chiedendo invece approfondimenti), non solo non ci spiega cosa sia il razzismo (per vedere se io lo sia, tutto e’ possibile). Ora cambia direttamente terminologia, sperando che nessuno le chieda conto del termine “pregiudizio”. La mia domanda sul mio razzismo rimane aperta, anche se non trovo la mia vita in generale un argomento interessante per il mondo.
      Non sono uno storico? Ha sbagliato anche qua. Purtroppo per lei insegno storia e cultura europea all’universita’ dello stato dove mi sono trasferito. Ma facciamo finta che lei abbia ragione: non ne capisco molto. Sfortunatamente per lei, anche se non ne capissi tanto, una firma e’ una firma, anche un ciellino lo capirebbe. Il Concordato con il Terzo Reich e’ stato firmato, non c’e niente da smentire. C’e’ chi firma coi nazisti, c’e’ chi non lo ha mai fatto. Lei non e’ nella seconda onorevole categoria.
      Ma a proposito del mio non essere uno storico, lei lo e’?Perche’ lei ha smentito qualcosa. Speriamo che l’abbia fatto con cognizione di causa.
      La prego, ci intrattenga ancora su questo meraviglioso principio “su questi argomenti si può dire tutto e il contrario di tutto, basta cambiare approccio”, perche’ e’ veramente interessante, dato che se si puo’ dire “di tutto”, significa che su questi argomenti (il matrimonio gay) lei ha appena basato la posizione della stessa chiesa sul relativismo piu’ totale, dato che (come dice giustamente lei) “si può dire tutto e il contrario di tutto, basta cambiare approccio”.
      Certo, sono felice per lei che si sia nel 2013. Per una frase del genere, un paio di secoli fa’ lei sarebbe finito diritto nei piani bassi del palazzo della Cancelleria.
      Buon Gay Pride anche a lei.

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      1. Conte Mascetti

        Gentile prof. Galvani,
        se lei insegna storia nel suo stato, allora è tutta un’altra cosa. Questo la rende esperto su tutto. In effetti è nota la stretta derivazione del nazismo dal cristianesimo. Solo i cialtroni la tirano ancora fuori quando non sanno cosa dire. Quel concordato di cui lei parla fu un atto di difesa per proteggere i cristiani che già vivevano in Germania da una situazione fortemente ostile. Ma dubito che lei lo capisca, dati i suoi pregiudizi.
        Quello che le consiglio, invece di attaccare i cristiani tolleranti, è di fare lo stesso discorso sui diritti gay davanti a dei bei musulmani. Così, giusto per fare la voce grossa anche con loro. 
        Strizza, eh? Quelli mica stanno lì a far filosofia.
        E il bello è che, domani, quando i cristiani saranno una minoranza, saranno proprio loro la maggioranza… Vada a far loro il discorso sui diritti gender.
        Buon Pridefest di Seattle

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        1. FSMosconi

          Quel concordato di cui lei parla fu un atto di difesa per proteggere i cristiani che già vivevano in Germania da una situazione fortemente ostile

          Tant’è che gli antisemiti Cristiano-Sociali e lo Zentrum ottennero non poche note di merito nel Mein Kampf e che proprio questo libro non verrà mai messo all’Indice dalla Chiesa, quando poteva ancora farlo (l’Indice è stato abolito nel ’66).

          Andiamo: queste scuse sono al livello del “cattivo tedesco”, del “bravo italiano” e dell'”esercito dei s’agapò”…

          Rispondi
        2. Alex Galvani Autore articolo

          Gentile signor Conte,
          continua a tergiversare sulla definizione di razzismo, non ha definito cosa sia pregiudizio, ha sorvolato sulla SUA competenza storica. E ora passa a fare battute sui missulmani.
          Vedo comunque con piacere che ha appena ritrattato tutto quello che ha scritto prima sul concordato col Terzo Reich. Non ci ha fatto una bella figura, ma non si cava sangue dalle rape, giusto? E’ passato da “bufale già smentite” a “quel concordato… fu un atto di difesa per proteggere i cristiani…”. Quindi ha scritto IL FALSO quando ha detto che era una bufala. Bene, felice dell’ammissione.
          Rimane ancora la discussione sul suo principio RELATIVISTA “su questi argomenti si può dire tutto e il contrario di tutto, basta cambiare approccio”, che vedo non vuole stranamente approfondire. Vediamo che nuovo argomento sceglie come distrazione, ora. A parte i miei titioli accademici, ovviamente, quelli li ha gia’ usati per parlare d’altro.
          Cordiali saluti

          Rispondi
          1. admin

            Uff che noia… ancora dai ascolto al finto e superficiale Conte Mascetti? L’unica cosa che gli viene bene è la supercazzola. Solo a parole, eh… Un gran bravo a parole, eh…

          2. Conte Mascetti

            Caro Galvani,
            No, piuttosto lei tergiversa sul suo palese pregiudizio e chiede a me una definizione sul suo razzismo. E pur di non rispondere parla dei nazisti. Molto comodo. 
            La invito di nuovo. Invece di attaccare i cristiani tolleranti, faccia lo stesso discorso sui diritti gay davanti a dei bei musulmani.
            Coraggio, non se la prenda. Può capitare di non avere una risposta.
            Arrivederci!
            Buon antani a destra, x2

          3. admin

            No, piuttosto lei tergiversa sul suo palese pregiudizio
            Da che pulpito! Addio, Conte “Antani” Mascetti… Non sentiremo la tua mancanza.

        3. Alex Galvani Autore articolo

          Signor Conte,
          io tergiverso sul mio PALESE pregiudizio chiedendo A LEI del razzismo?
          Stellina, questo e’ stato il suo primo intervento: “Qualcuno gli spieghi cosa vuol dire essere un razzista, per favore. Perché lui lo è, ma ancora non ha capito di esserlo”.
          Quando si definisce una persona razzista, TERGIVERSARE e’ non spiegare cosa si intenda per razzismo. Lo vuole mostrare DOVE sarei razzista, o questa finisce come la sciocchezza della non-esistenza di un concordato con gli ASSASSINI NAZISTI? (ops, scusi, mi e’ scappato ancora, sa il movimento gay non ha mai fatto accordi con loro VOI SI, quindi NO non smetto di ricordarle da che razza di storia ETICA arriva il suo gruppo).
          La vedo insistere sull’ipotesi che io non dica ai mussulmani qualcosa. Stellina cara, coi miei colleghi sono ATTUALMENTE sotto scorta della polizia per minacce di morte da parte dei FONDAMENTALISTI CRISTIANI. Sicuro che vuole insistere con la vilta’ e le minacce di morte?
          Suvvia non se la prenda se ogni volta riesce a fare la peggiore figura possibile la mondo, superando se stesso.
          Buon gay pride di vero cuore

          Rispondi
          1. Conte Mascetti

            Lei non ha ancora capito, e io non so che farci. L’articolo che ha scritto lei, come lo ha scritto, è fatto in odio e pregiudizio verso un gruppo o un’ideologia. Lei non vuole difendere i suoi presunti diritti, lei vuole eliminare dal dibattito gli unici che non le stanno dando ragione.
            Questo è fascista.
            La sua scorta… lei tira fuori sempre cose personali come il suo “insegnare storia” per vincere su base autoritaria, poi dice che non è interessante la sua vita privata. Allora non la tiri fuori.
            Io sto parlando del suo pezzo, dell’opera del suo ingegno (?) non di lei. Per me lei è solo una serie di byte su uno schermo.
            Antani così.

          2. Alex Galvani Autore articolo

            Gentile Conte,
            gliel’hanno mai fatta studiare la differenza tra ripetere e spiegare?
            Le ho per caso scritto che non leggo bene quando m’accusa di esser razzista? No. Le ho invece scritto che vorrei capire come mai e su quali basi io sarei razzista. Ma lei non spiega bensi’ continua a ripetere quello che IO sono e che IO voglio. Come se ripetere mille volte come durante una messa, rendesse sensato quello che non lo e’. Forse quindi CHI non ha capito qua invece e’ proprio LEI.
            La mia scorta e la storia (non ho una scorta, siamo sotto sorveglianza, e’ diverso).
            La prego, si decida.
            Non e’ che lei scrive (sulla mia biografia) che sparo bufale sulla storia perche’ non ho competenze storiche e quando le rispondo che le competenze le ho, allora lei mi accusa di essere autoritario. Se scrive falsita’ su me, le rispondo. La mia biografia l’ha citata lei dandomi dell’incompetente, impari a non citare la mia biografia scrivere falsita’, vedra’ che non cito la mia biografia correggendola.
            E glielo ripeto: la mia vita non e’ interessante. Il che non significa che io sia un cretino. Se mi scrive che sono vile perche’ non rischio la mia vita, le rispondo che sono sotto minacce di morte; se mi scrive che non sono uno storico, le rispondo che lo sono; se mi accusera’ di essere un incapace, le rispondero’ su quello. Cosa pensa, di avere solo lei il diritto di divulgare la sua immagine ridicola della mia vita? E’ la mia vita, ne faccio quel che voglio.
            Certo se riuscisse a passare dalla denigrazione del lato personale (un trucchetto retorico infantile) ai contenuti spiegando la parte sul razzismo, risparmieremmo tutti moltissimo tempo.
            Buon Gay Pride.

  7. Arturo

    Sinceramente il signor Conte non ha diritto di replica se è cattolico, perchè i cattolici non vogliono dibattere, non ne hanno bisogno. A sentir loro hanno la grazia della verità assoluta, come recita il “bellissimo” articolo di Costanza Miriano, che in uno slancio di incredibile esaltazione professionale mi ha dedicato nel suo blog ; “i nostri spazi siano solo nostri ” intimava , proibendomi di scrivere e replicare con questa chiusa :”vada a diffondere le sue ideologie omosessualiste nelle ricche emittenti nazionali , le abbiamo dato abbastanza spazio”… La libertà espressa dalla rivoluziione francese le fa un baffo! Certo , è vero che questa verità viene aggiustata di volta in volta nel corso dei secoli, manipolata a piacimento; ma cosa volete che sia avere una terra tonda invece che piatta, un sistema eliocentrico invece di geocentrico . Stolti! non lo sapete che sono licenze divine concesse al popolo cattolico?
    Ma quante storie poi per aver scritto che i politici cattolici organizzano gare di burlesque . e che gli utenti del blog che volevano sposarsi con una scimmia , in segno di protesta per i matrimoni gay ,potevano farlo solo sul pianetta delle scimmie…

    Rispondi
    1. Conte Mascetti

      Gentile Arturo,
      invece il diritto di replica spetterebbe solo a lei? E io non lo avrei solo perché sono cattolico? Ho mai detto di esserlo?
      No, ecco, mi faccia capire. Sono molto interessato a vedere come questo suo commento potrebbe NON essere un pregiudizio razzista.
      E vai con le supercazzole.

      Rispondi
      1. Arturo

        Non ha capito, ma non credo che il mio intervento fosse di difficile comprensione : secondo costanza miriano ,( cattolica, madre castissima e giorna… bhè scrive articoli) ai cattolici come lei non occorre dibattere perchè come ha scritto la miriano in un articolo pubblicato sul suo blog e a me dedicato , (cito le esatte parole) non siamo in un talk-show televisivo, dove deve essere garantita la libertà espressiva di tutti ( ahahhaha) ; i nostri spazi siano soltanto nostri(riferito al suo blog e alla mia ” intromissione”) .Quindi la mia libertà espressiva in quanto non cattolico o presunto tale, non deve essere garantita, perchè ai cattolici non occorre dibattere e sentire altre verità e difatti tutti i miei interventi da quel momento vennero bloccati . Io e lei , sempre secondo la bibb… ehm volevo dire costanza miriano, non possiamo nemmeno salutarci.. Mi spiega perchè deve essere garantita a lei, qui ,la libertà espressiva che mi viene negata nei siti cattolici ?(anche tempi e uccr eliminano i messaggi contrari)

        Rispondi
        1. admin

          Arturo devi scusare don Moscetti: nonostante possa commentare liberamente da giorni, ancora non si è reso conto che qui accogliamo anche il suo punto di vista. Certo, non lo condividiamo. Certo replichiamo. Ma gli lasciamo la possibilità di pubblicare i suoi commenti. Qui.

          Prima o poi capirà.
          Spero.

          Rispondi
          1. Remo

            Più che il suo punto di visto, il suo farneticante delirio visto che salta di pala in frasca peggio d’un bonobo strafatto.

          2. Alex Galvani Autore articolo

            Remo,
            e’ la strategia di “e allora le foibbbbbeeeee?!?!?” che Sabina Guzzanti ha immortalato nella sua pochezza.
            Tu gli dici che i gay sono discriminati e i cattolici li vogliono discriminare.
            E lui risponde “e allora i cristiani discriminati in medio orienteeeee?”
            Non c’entra niente, non ha alcuna rilevanza, ma se puo’ tirare dentro tutti al suo libello di letame, si sente meno sporco, evidentemente.
            Pensa poi l’assurdo. Immagina in paesi dove i gay sono messi a morte ocme in Sudan, se solo i movimenti gay si mettessero a difendere i cristiani discriminati, che cosa succederebbe ai cristiani. Finirebbero peggio, accomunati ai sodomiti. Ma ovviamente non ha bisogno di una risposta razionale, gli basta gridare istericamente “e allora le foibbbbbeeeee?!?!?!’

  8. Caffe

    Spiace constatare, signor Alex, che qualche pregiudizio lo nutra anche lei e che ribatta alla mia argomentazione con esempi, ai limiti del surreale, quasi paranoici, i quali, le ripeto, nella realtà italiana, non potrebbero mai verificarsi: nel caso specifico, in Italia, non esiste una legge che discrimini VOLUTAMENTE e/o ESPRESSAMENTE gli omosessuali; me ne citi qualcuna, se la trova; le discriminazioni contro gli omosessuali e, potrei aggiungere altre categorie di vessati, non sono sancite da leggi sul tipo di quelle razziali, varate nel ventennio fascista, purtroppo esse sono diffuse capillarmente, serpeggiano nelle menti di molti italiani, frutto di pregiudizi duri a morire, prevalentemente di matrice cattolica, ma non solo, dell’ignoranza, ancora diffusa in certi strati della popolazione italiana e della paura inconfessata, nei confronti dei “diversi”. Le cose, però, sotto la spinta di una conoscenza sempre più diffusa tra la gente, delle problematiche degli omosessuali, stanno cambiando, basta parlare con i conoscenti, ascoltare le chiacchiere nei luoghi pubblici e seguire i vari media, per rendersene conto; è solo questione di tempo e verrà approvata una legge che ammetta in Italia il matrimonio e l’adozione per le coppie omosessuali, essa dovrà superare una serie di difficoltà, data la forza, trasversale in quasi tutti i partiti, che ancora possiedono i cattolici, in parlamento; ma, una volta varata, quella legge, non sarà facile abrogarla, per i motivi, sui, quali lei sorvola allegramente, che le ho già spiegato, in particolare, la necessità dell’avvallo della Corte Costituzionale affinché un referendum arrivi ad essere votato: guarda caso, nella Costituzione Italiana, l’articolo 3 recita: “ Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. “ , è vero che questo articolo, non sempre è stato rispettato alla lettera, ma nel deprecato caso che venga proposto un referendum che abolisca la legge che permette il matrimonio ai gay, la Corte stessa, non potrà che applicarlo, rigettando la proposta di referendum. E’ poco probabile che mi sbagli, ma ammettiamo che la proposta abrogativa superi tutti gli altri ostacoli previsti e si arrivi al referendum: non sarebbe la prima volta che i fautori del no prendano una sonora batosta, se li ricorda i referendum su divorzio ed aborto? Mi rendo conto e le ho sempre condannate con forza, che le discriminazioni subite dagli omosessuali, siano un fardello molto pesante da portare, io sono un radicale, e noi, a questi temi, siamo storicamente molto sensibili: da sempre siamo costretti a denunciare, nell’indifferenza generale, le malefatte di un regime corrotto ed imbelle; quindi capisco il suo scetticismo ed i suoi timori ed in parte, li condivido, per quel che vale; ma l’idea di smontare un altro pezzettino del poco che rimane della nostra democrazia perché si teme che venga usato a sproposito, è una di quelle cose che io non accetterò mai.

    Rispondi
    1. FedeB

      Caro Caffè,
      temo che lei riponga troppa fiducia nella democrazia, o meglio, nella sua definizione di democrazia. Il poter votare su tutto non è democrazia ma è una dittatura (della maggioranza). Secondo il mio parere una democrazia si definisce tale proprio perchè pone dei limiti alla sua sfera di influenza sulla persona, i diritti fondamentali non possono essere oggetto di votazione e l’accesso a determitati istituti, tipo il matrimonio, non può essere limitato da caratteristiche pregiudiziali dell’individuo.
      Lei dice che non esiste una legge che discrimini gli omosessuali, ma il codice civile impone per l’accesso al matrimonio la diversità di sesso, non è forse questa una discriminazione?

      Rispondi
      1. Caffe

        Gentile FedeB, mi rendo conto di dare l’impressione di avere della nostra democrazia una fiducia maggiore di quello che effettivamente si meriti; forse è vero, ma proprio perché la nostra democrazia è zoppa, penso che il pallino di certi principi bisogna tenerlo, ci piaccia o no; questa mia opinione l’ho espressa già troppe volte, ma, evidentemente, non riesco a farmi capire compiutamente, ma, per amor di discussione, proverò a risponderle; dove lei scrive:” il poter votar su tutto non è democrazia ma è una dittatura (della maggioranza)”, mi pare che lei incorra in un perfetto ossimoro; non mi risulta che negli stati totalitari ci sia un così grande ricorso al voto dei cittadini, a meno di elezioni burla, organizzate in modo di dare una parvenza di legittimazione popolare a questo tipo di regimi, Lei, poi, con tutto il rispetto, mi pare che confonda la democrazia, con l’azione governativa e legislativa: io ho sempre sostenuto, che il governo ed il parlamento, devono tenere il naso più lontano possibile dalla vita privata dei suoi cittadini, promulgando le leggi, solo al fine di regolamentare, per prevenire abusi ed aberrazioni, le materie di normale amministrazione e di sua precisa competenza (Difesa, sanità, istruzione, tanto per capirci), intervenendo solo se si presentano situazioni particolari a seguito della normale evoluzione tecnologica, dei costumi dei cittadini e per rispettare i trattati internazionali sottoscritti. La democrazia ideale, ripeto, non esiste, ci sarà quasi sempre qualcuno che subisce una forma di danno o di discriminazione a seguito dell’approvazione di ogni singola legge, pertanto, non trovo giusto menomare quel poco di democrazia che abbiamo, fermo restando, come ho già spiegato fino alla nausea, che, ovviamente, non si possono legittimare iniziative di gruppi o partiti palesemente fautori della violazione dei più elementari diritti umani; di discriminazioni, nel nostro Stato, certe leggi, ne permettono, se non addirittura, favoriscono, già troppe e, a volte, come hanno dimostrato i radicali, per porvi rimedio, si può solo ricorrere al referendum, stante la mediocrità della nostra classe politica: è per questo che io non desidero che l’istituzione del referendum, già minata da limitazioni pesantissime, subisca ulteriori svuotamenti di significato; stop, tutto qui, niente da togliere e niente da aggiungere a quello che ho già espresso in altri commenti sul tema; non siamo d’accordo su tutto? Poco male, io mica sono Gesù, che cercò e trovò dodici apostoli che propagassero il suo pensiero nel mondo, cambiandolo, è già tanto se sono riuscito a dare un senso compiuto alla mia vita, rispettando rigorosamente, se non altro, almeno, i miei principi; fare proseliti e mietere allori, le assicuro, è proprio l’ultimo dei miei pensieri. Lei scrive anche: “ma il codice civile impone per l’accesso al matrimonio la diversità di sesso, non è forse questa una discriminazione?”, non impone, caro Fede B, semplicemente non contempla l’eventualità che i due coniugi possano essere dello stesso sesso, L’attuale diritto di famiglia e con questo concludo, gentile Fedeb, se di fatto, discrimina gli omosessuali, lo ribadisco, non è perché sia stato concepito per questo, anzi, con la sua riforma, nel 1975, esso pose fine all’odiosa discriminazione nei confronti delle donne, fino ad allora soggette, per legge, ad ogni sorta di vessazione; se, l’attuale diritto di famiglia non si occupa dei diritti/doveri degli omosessuali, lo ripeterò fino alla noia, è solo perché, la prima versione di esso, in Itala, fu varato durante la seconda guerra mondiale e subì l’ultima sostanziale riforma, al tempo (nel 1975, non l’altro ieri), nel quale, tutte le problematiche relative all’omosessualità, non erano ancora all’ordine del giorno.

        Rispondi
    2. Alex Galvani Autore articolo

      Signor Caffe,
      lei ha il mito del “voto”, della “maggioranza”, come se la democrazia fosse il diritto di voto. Come se la maggioranza che decide fosse democratica a prescindere.
      Anche in Iraq c’e’ il diritto di voto, ma non e’ una democrazia. Anche in Russia.
      Lei non distingue tra “potere” (poter votare) e “diritti” (non alienabili, quindi non soggetti al voto, MAI). E quindi la sua nozione di democrazia diventa la legalizzazione della legge della giungla. Se la maggioranza decide, allora e’ democratico.
      No. se la maggioranza decide delle minoranze, e’ la legge del piu’ forte. Niente meno e niente piu’ che quello che accade nella giungla.
      La storia della democrazia ateniese dove la maggioranza vota per la morte di Socrate dovrebbe averci insegnato qualcosa, no?
      La democrazia moderna e’ la possibilita’ di autodeterminarsi rispettando la dignita’ dell’altro. Senno’ e’ teocrazia, fatta dal 50,1% ma sempre teocrazia e’.
      Attualmente IN OGNI PAESE dove il matrimonio gay e’ stato approvato, c’e’ un gruppo consistente di persone che VUOLE CANCELLARE QUELLE FAMIGLIE (Francia, Spagna, Portogallo, Usa, Canada, Danimarca). E io le faccio esempi paranoidi? Forse leggo solamente i giornali.
      Ci sono leggi discriminanti in Italia (la legge 40, per esempio), ma la tradizione e’ quella della tolleranza repressiva, non della repressione attiva (che c’e’ nei paesi protestanti). Ecco perche’ non rispondo al suo esempio sul referendum. C’e’ bisogno di un referendum per cancellare la modifica del codice civile? No. Basta disattendere le leggi senza violarle (quelle partrocinate dai radicali quante volte sono state violate con l’obiezione di coscienza, con il boicottaggio dei contenuti?), basta passare una legge 40 (esempio di discriminazione diretta), basta continuare a NON applicare le leggi esistenti.
      I miei esempi non sono piu’ assurdi dei suoi, purtroppo. Se pensa che l’assurdo di dimostrare per discriminare un gruppo (tipico del Tea Party, dei noe-nazisti e del Ku Klux Klan) lo stanno facendo i cattolici in questo momento in OGNI PAESE OCCIDENTALE in nome della liberta’ di pensiero, direi che di assurdo c’e’ ben poco. E’ cronaca.
      Lei parla di minoranze, io di gruppi discriminati.
      Lei parla di voto, io le scrivo che il voto sui diritti e’ una intromissione arbitraria nella vita di una persona, come da articolo 7 della Dichiarazione Onu sui diritti umani. A me dei diritti delle maggioranze importa bene poco. Per quelli basta la “violenza” della imposizione legislativa del voto alla vita degli altri.

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      1. Caffe

        OK, signor Galvani, mi arrendo, ho già detto tutto in precedenti commenti e mi sono stufato di essere frainteso, come fa lei, in tanti passaggi del suo intervento, mi pare di essermi espresso chiaramente, eppure lei mi appioppa patenti che non ho conseguito; piuttosto, pensi un istante, alle conseguenze logiche del suo pensiero, lei, ne più ne meno, in effetti, arriva a teorizzare anche l’uso della forza, in risposta alle discriminazioni subite, una sorta di “legittima difesa” preventiva, equiparando la nostra imperfettissima democrazia, al terzo Reich. io ho dei problemi seri, ma anche lei non scherza mica. Ci vediamo sulle barricate, allora.
        Cordiali saluti.

        Rispondi
        1. Alex Galvani Autore articolo

          Caro Caffe,
          la invito a NON fare lei stesso quello che accusa me di FARE.
          Mi scrive: “lei mi appioppa patenti che non ho conseguito”.
          E poi ovviamente passa all’attacco: “lei, ne più ne meno, in effetti, arriva a teorizzare anche l’uso della forza, in risposta alle discriminazioni subite, una sorta di “legittima difesa” preventiva, equiparando la nostra imperfettissima democrazia, al terzo Reich”.
          Mi pare di non avere problemi nell’esprimermi, se avessi voluto dire che la democrazia occidentale e’ cripto-nazista l’avrei scritto. Ma non l’ho fatto.
          Ho scritto BEN ALTRO. Cioe’ che la democrazia NON e’ il feticcio del voto a tutti i costi, ma del NON-VOTO sui diritti che sono inalienabili, che ci sia una maggioranza o no. Ossia ESATTAMENTE IL CONTRARIO di quel che ha scritto lei di me.
          Dopo aver scritto all’inizio un profetico: “mi sono stufato di essere frainteso”.

          Rispondi
          1. Caffe

            Vede che in poche righe, riesce finalmente a farmi capire cosa volesse dire? Accetto questa versione del suo pensiero, con la riserva mentale che lei, comunque, non ha capito niente di quello che io volevo dire; io sono dalla sua parte, lo sono sempre stato, la mia obiezione riguardava proprio quello che IO, considero inalienabile, il diritto, per tutti cioè, di poter chiedere, che, su una data materia, si possa chiedere il voto, superati certi requisiti, i quali, l’ho detto mille volte, non solo a lei, comprendono: il parere della corte costituzionale, un certo, elevato numero di firme occorrenti, un quorum dei votanti e quant’altro, per garantire che nessuno possa promuovere referendum per scopi abietti e discriminatori. Quanto al fatto che lei non abbia scritto che la democrazia occidentale è cripto-nazista, è vero che non l’ha scritto, l’ho dedotto io, portando alle estreme conseguenze logiche, il suo ragionamento. A proposito dei diritti inalienabili, i cattolici ritengono che lo sposarsi ed allevare figli da parte dei gay vada contro i LORO diritti inalienabili: chi decide cosa è inalienabile in assoluto? Io e lei sappiamo quale è la risposta giusta, solo che io riconosco il diritto a chi non la pensa come me, di lottare per difendere i suoi, di ideali.
            La sua, è solo la paura di non farcela, non avendo fede nel fatto che, se una causa è giusta, prima o poi trionfa. Tutto qui, il contorto arzigogolo che si è inventato per sondare la mia psiche, lo getti pure alle ortiche, quando intraprendo una battaglia, so benissimo che posso perderla; benissimo, ritornerò alla carica, i diritti si conquistano, da che mondo è mondo e si difendono con le unghie ed i denti, una volta conseguiti; non è possibile che questa vittoria le venga consegnata su un vassoio d’argento, tagliando le unghie ai suoi avversari: è questa, la cosa che non le va giù, del mio ragionamento, anche se lei non l’ha scritto, ma questi, con tutto il rispetto, sono problemi suoi.

          2. Alex Galvani Autore articolo

            Paura di non farcela io?
            Guardi, quando ci sono leggi sui nostri diritti, passano. Quando ci sono referenda sui nostri diritti, passano. Quando ci sono cause alle corti di giustizia, passano.
            quando ci sono cause alle corti costituzionali, passano. Paura di non farcela a fare cosa esattamente? Perche’ io non sono mai stato piu’ felice di questo periodo.
            E che tra lei e me c’e’ una divergenza TOTALE proprio qua in questa sua frase:
            “A proposito dei diritti inalienabili, i cattolici ritengono che lo sposarsi ed allevare figli da parte dei gay vada contro i LORO diritti inalienabili: chi decide cosa è inalienabile in assoluto? Io e lei sappiamo quale è la risposta giusta, solo che io riconosco il diritto a chi non la pensa come me, di lottare per difendere i suoi, di ideali”.
            Chi decide cosa e’ inalienabile e assoluto? Caffe, ma sta scherzando? L’ABBIAMO GIA’ DECISO, TUTTI INSIEME, santocielo. Era il 1948. Era a New York city. L’abbiamo chiamata DICHIARAZIONE UNIVERSALE ONU, e piu’ tardi quando abbiamo deciso tutti insieme un approfondimento, l’abiamo chiamato CONVENZIONE INTEGRATIVA (quella sui diritti civili e politici, quella sui diritti dei minori, quella sulla tortura e i trattamenti inumani e degradanti, eccetera).
            L’ABBIAMO GIA’ DECISO, CONFERMATO E RATIFICATO l’elenco dei diritti inalienabili e assoluti. Tutti assieme, stabilendo il principio cardine:
            Articolo 2
            1) Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.
            a TUTTI spettano TUTTI i diritti. Punto. E poi parte l’elenco, che al punto 16 riporta il matrimonio.
            Che i neo-nazisti si sentano limitati dall’articolo 2 della Dichiarazione Universale sui Diritti Umani, non e’ materia di discussione, perche’ ci siamo TUTTI accordati che siamo TUTTI protetti dall’articolo 2.
            Vuole una parvenza di autodeterminazione mettendo ai voti i miei diritti umani? Va bene, le corti costituzionali sono li’ per quello, per cassare questa prevaricazione spiegando un’altra volta ancora dopo la milionesima volta che SU TUTTO si vota MA NON sui diritti.

  9. Remo

    Sarebbe interessante che il Conte (Mascetti — visto che su questo sito ne circola più d’uno di conte : ) citasse le frasi incriminate di essere portatrici di pregiudizio, perchè io in questo articolo vedo solo un lungo resoconto.

    Rispondi
    1. pao

      Glielo stiamo chiedendo piú volte, ma fa orecchi da mercante! http://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_unsure.gif
      Ma probabilmente é giá un pregiudizio non essere daccordo con lui.

      Rispondi
  10. Conte Mascetti

    Caro prof. Galvani,
    ammazza che noia. Ma lei deve prendere la patente di fraintendimento.
    Ma se le ho appena detto che NON la voglio mettere sul personale, che NON mi interessa chi è lei, cosa fa nella vita, i suoi titoli, come li usa. NON mi interessa giudicarla come persona, perché non mi compete. Io dico che il suo articolo, ciò che scrive qui pubblicamente, è pieno di pregiudizi.
    Ma… davvero ha bisogno della definizione di razzismo? Non capisco cosa se ne faccia, ma le copio e incollo la definizione di Treccani: “Più genericam., complesso di manifestazioni o atteggiamenti di intolleranza originati da profondi e radicati pregiudizî sociali ed espressi attraverso forme di disprezzo ed emarginazione nei confronti di individui o gruppi appartenenti a comunità etniche e culturali diverse, spesso ritenute inferiori”.
    Ad esempio, essere intolleranti verso i cattolici (comunità culturale), squalificarli come inferiori, aggredirli come fossero assassini, nazisti, o semplicemente come delinquenti che non vogliono rispettare la legge è intolleranza, pregiudizio, e quindi “razzismo”. Le basta?
    Il fatto di appartenere ad una una minoranza o difenderla non la rende immune dall’essere un razzista. Se lo metta in testa.
    Il suo “resoconto” è fatto apposta per dimostrare quanto i cattolici siano stupidi, ignoranti e in mala fede. È fatto per escluderli dal dibattito, in modo da non ascoltare tutta una fetta di popolazione, in modo da squalificare i loro principi come fossero stupidi.
    Riesce a fraintendere anche questo? Mi toccherà ripeterlo?
    Guardi che può anche non essere d’accordo col mio giudizio, ovvero sul fatto che l’articolo non abbia né capo né coda (in effetti, solo un parere di stile). Ma ragioni sul pregiudizio.
    Si faccia questo regalo. Se non a lei come persona, almeno al suo cervello e a quelli che la leggono.

    Rispondi
    1. Alex Galvani Autore articolo

      Caro Conte anonimo,
      non sono professore.
      Sono felice che lei viva nel suo mondo magico dove quello che lei DICE e’ l’unica realta’ possibile.
      Facciamo un bel confronto.
      a) la sua dichiarazione: “Ma se le ho appena detto che NON la voglio mettere sul personale”
      b) la realta’ (citazioni a caso della sola giornata di oggi)
      1) i ciellini di Tempi non gli piacciono.
      2) Galvani scrive solo per fomentare l’odio.
      3) cosa vuol dire essere un razzista… Perché lui lo è, ma ancora non ha capito…
      4) lei dovrebbe imparare ad accettare le critiche
      5) Lei doveva fare il comico, non il… il… ma lei che fa?
      6) Non è uno storico, non ne capisce niente
      7) gente come lei ama tirare fuori per sentirsi migliore.
      8) Solo i cialtroni la tirano ancora fuori quando non sanno cosa dire.
      9) dubito che lei lo capisca, dati i suoi pregiudizi.
      10) Quello che le consiglio… Strizza, eh?
      11) lei tergiversa sul suo palese pregiudizio
      12) chiede a me una definizione sul suo razzismo.
      13) La invito di nuovo… faccia il discorso… a dei bei musulmani.
      14) Lei non ha ancora capito
      15) lei vuole eliminare dal dibattito gli unici… Questo è fascista.
      16) lei deve prendere la patente di fraintendimento.
      17) Il suo “resoconto” è fatto apposta… per escluderli dal dibattito…
      Eh si, sfido io che lei si annoi! Con l’idea infantilmente magica che ha della realta’ (quello che lei dice) quando poi incontra gente reale che non si beve le sue dichiarazioni inconsistenti, ci abatte il faccino.

      Rispondi
      1. Conte Mascetti

        Caro prof. Galvani,
        Non ho abbattuto proprio niente. È lei che vuole portare la conversazione sul personale, così da potermi dare dell’omofobo. Invece non riesce ad accettare il fatto che il suo modo di scrivere è razzista e intollerante verso tutti quelli che non la pensano come lei.

        Rispondi
        1. Alex Galvani Autore articolo

          Stellina,
          DICIASSETTE COMMENTI PERSONALI IN UN GIORNO dimostrano piu’ che abbondantemente che qua l’unico a portarla sul personale e’ lei. Quando vuole passare alla fase adulta, noi siamo qua, ok?
          L’autocoscienza e’ il primo passo, dicono. La usi, vedra’ che si sentira’ meglio. Se poi non vuole perche’ ha paura che io le dia dell’omofobo (come manifesta in queste righe), i casi sono due: 1) non ha ancora capito di esserlo (il che e’ una carenza di autocoscienza), 2) teme che l’accusa di omofobia sia un attacco personale.
          In questo caso mi preme farle sapere altre due cose: a) a differenza di lei, non mi interesso di attacchi personali. Infatti se nota, non sono io ad aver scritto: razzista, comico, cialtrone, fascista. Quello era lei al suo meglio.
          b) gli omofobi sono persone cresciute nella deprimazione intellettuale ed etica dei normali strumenti culturali, costrette a utilizzare stereotipi denigratori sulla minoranza gay.
          Non me la prenderei mai con una persona che ha la sola responsabilita’ di bersi immaturamente le sciocchezze sulla cattiveria dei gay che vogliono eliminare i poveri cattolici. Nessuna eliminazione. Io dvvero credo nel valore educativo degli zoo.

          Rispondi
          1. Conte Mascetti

            Caro prof. Galvani,
            né una né l’altra. Io, infatti, non mi sono scagliato contro i gay come gruppo. Né può dimostrare che la mia sia una polemica personale fra me e lei, motivata dal fatto che lei si dichiara gay.
            Io discuto l’articolo CON chi l’ha scritto. NON discuto CHI l’ha scritto. Non mi faccia l’elenco dei pronomi personali, altrimenti mi viene il dubbio che anche la grammatica sia intollerante.
            Piuttosto non è l’articolo a dire che i cattolici sono persone che non vogliono rispettare le leggi? Non è chi ha risposto come autore dell’articolo a dire che sono dei nazisti, QUINDI stragisti?

          2. Alex Galvani Autore articolo

            Leggendola, mi fa sorridere vedere come ogni volta cambia argomento sperando che non la si riporti sulle sue stesse parole.
            Vive in questo mondo magico tipicamente ciellino dove basta dire “io non sono omofobo”, “io non sono intollerante” per non esserlo. Come se le parole fossero il mondo magico dove tutto si realizza. Una cultura infantile che crede nell’evocazione. La stessa cultura che combatte i gay pride perche’ “turbano i bamibini”, come se il silenzio risolvesse il problema. Per una mentalita’ magica, se taci la cosa, la cosa non esiste piu’ (ecco la bella invenzione REPRESSIVA tipicamente cristiana della “discrezione”).
            Mi spiace, non attacca con gente adulta. Ha scritto per 17 volte quelle cose che ho estratto dalle sue frasi si o no? Se si, quelli sono attacchi personali. Punto.
            Ora, se per lei e’ RAZZISTA il mio evidenziare le fallacie logiche e i trucchi linguistici di un gruppo sociale che VUOLE LA DISCRIMINAZIONE DI ALTRI PERO’ DALL’ALTO DEI SUOI DIRITTI A CUI NON VUOLE RINUNCIARE, glielo scrivo di nuovo che lei non ha neanche capito cosa sia il razzismo. Anche se cita la Britannica o la Treccani.
            E, la prego, dato che non ha funzionato con me la storia del “vada a dirlo in Iran che le fanno la pelle”, non lo usi con altri come ha fatto ieri su un altro articolo. Non per altro, almeno per una questione ETICA: non si usa la vita degli altri per intimorire nessuno durante una discussione. La vita degli altri non e’ uno strumento retorico a sua disposizione. Soprattutto se questi “altri” che sta usando e che vengono ammazzati, vengono ammazzati ANCHE grazie al boicottaggio da parte della SUA comunita’ cristiana.

  11. Remo

    “essere intolleranti verso i cattolici (comunità culturale), squalificarli come inferiori, aggredirli come fossero assassini, nazisti, o semplicemente come delinquenti che non vogliono rispettare la legge è intolleranza, pregiudizio, e quindi “razzismo” Boh! a me pare che l’articolo verta sui ciellini e i loro – diciamoli – “omologhi” d’oltralpe. E non capisco dove sia l’aggressione, a meno che evidenziare le contraddizioni e il doppiopesismo di qualcuno non significhi aggredirlo.

    Rispondi
  12. Conte Mascetti

    Caro prof. Galvani,
    E’ commovente il suo modo di nascondere la verità dietro un sacco di parole. So già che lei procederà insistendo su questi ridicoli punti, per poi insultarmi con un pretesto qualsiasi.
    Io non voglio la discriminazione di nessuno e la smetta di insistere.
    Piuttosto è lei che mi ha subito descritto come un “eliminatore” per aver criticato il suo meraviglioso pezzo. E poi ha proseguito:
    1. Mi interessa che voi restiate nei bassifondi a cui appartenete.
    2. Altro che eliminazione. quella e’ roba da Terzo Reich con cui la sua Chiesa Cattolica Apostolica Romana firmo’ persino un concordato nel 1933. Una medaglia al merito di essere dalla parte degli eliminatori veri.
    3. Riesce a fare la peggiore figura possibile la mondo
    4. Gliel’hanno mai fatta studiare la differenza tra ripetere e spiegare?
    5. Lei non spiega bensi’ continua a ripetere
    6. CHI non ha capito qua invece e’ proprio LEI
    7. Impari a non citare la mia biografia (tra l’altro cosa che non ho fatto, nota mia)
    8. Cosa pensa, di avere solo lei il diritto di divulgare la sua immagine ridicola
    9. Quando poi incontra gente reale che non si beve le sue dichiarazioni inconsistenti, ci abatte il faccino
    10. Quando vuole passare alla fase adulta, noi siamo qua, ok?
    11. La usi, vedra’ che si sentira’ meglio.
    12. Io dvvero credo nel valore educativo degli zoo
    13. Non lo usi con altri come ha fatto ieri su un altro articolo
    14. Certo se riuscisse a passare dalla denigrazione del lato personale (un trucchetto retorico infantile) ai contenuti spiegando la parte sul razzismo, risparmieremmo tutti moltissimo tempo
    15. L’unico a portarla sul personale e’ lei
    16. Non ha ancora capito di esserlo (omofobo)
    17. La vita degli altri non e’ uno strumento retorico a sua disposizione
    Non ha per caso scritto queste cose? Anche questi, al limite, sono attacchi personali.
    Il suo articolo, poi, le ripeto, è fatto per sostenere la stupidità dei delinquenti cattolici che non vogliono rispettare le leggi. E la frase superficiale sugli “eliminatori” dimostra subito dopo che c’è una motivazione di odio dietro il suo pezzo. Altrimenti non risponderebbe immediatamente che i cattolici sono anche degli assassini.
    Prego, ma continui pure, pur di non ammettere che ha scritto un pezzo razzista. Non è grave, sa? Nessuno la condanna e può comunque capitare. Rivelerebbe solo un’apprezzabile onestà morale e intellettuale.
    Io non perdo mai la pazienza e vado avanti come un mulo. Per me possiamo continuare fino al prossimo anno.
    A presto.

    Rispondi
    1. Alex Galvani Autore articolo

      Hahahahahaha!
      Ma secondo lei, se lei mi scrive, a chi dovrei rivolgermi, stellina delicata? Accusa UNO di essere razzista e poi le brucia il faccino se questo UNO le chiede conto di quello che scrive?
      Cresca veramente, perche’ l’eta’ l’ha passata da un pezzo.
      Usa i gay ammazzati in Iran come metodo di intimidazione contro altri gay, ma guarda caso tace sul fatto che il BLOCCO DELLA MORATORIA SUL REATO DI OMOSESSUALITA’ (e quindi sull’esecuzione a morte dei gay stessi) e’ stato portato avanti dal Vaticano. E poi se la prende se la chiamo a essere ETICAMENTE RESPONSABILE? Su, cresca, per favore.
      Vuole citare i gay impiccati in Iran? Lo faccia, e io le chiedo conto di CHI non ha impedito che venissero impiccati bloccando la MORATORIA sul reato di omosessualita’ CON LA STESSA IDENTICA MOTIVAZIONE che mi sta dando lei qua dentro da tre giorni: “la liberta’ di espressione dei cattolici”.
      Non vuole farselo ricordare? La capisco, facessi parte di un gruppo che ha firmato un concordato coi fascisti, coi nazisti, coi franchisti, che era al balcone con Pinochet e Salazar, non vorrei che me lo ricordassero neanche a me, perche’ poi dovrei assumermi le responsabilita’ di quello che scrivo. Soprattutto se il gruppo che me lo ricorda era quello perseguitato a morte dall’elenco di colleghi dei cattolici che ho scritto tre righe sopra.
      Sa com’e’, esiste un diritto di replica quando un outsider a un gruppo minoritario discriminato usa quel gruppo come un arma contro il gruppo stesso. Si chiama DECENZA.
      Vuole mostrarne un po’, finalmente?
      Noi stiamo ancora aspettando.

      Rispondi
      1. Conte Mascetti

        Caro prof. Galvani,
        È esattamente quello che ha fatto lei e che le ho già fatto notare dicendole “Non mi faccia l’elenco dei pronomi personali, altrimenti mi viene il dubbio che anche la grammatica sia intollerante”. A chi mi sarei dovuto rivolgere nel risponderle, a Pippo?
        Ma ce la fa?
        Non sposti il discorso dal SUO razzismo, prof. Galvani. Il suo articolo è motivato dall’odio, non c’è niente da fare. E continua a dimostrarlo, uguagliando i nazisti ai cattolici come se avessero costruito loro i campi di concentramento. Lei che è storico dovrebbe sapere che non è così.
        Guardi, poi, che nei paesi dell’Islam i cattolici vengono massacrati ogni giorno, le ragazze vengono violentate per puro disprezzo, le persecuzioni sono all’ordine del giorno. Si legga le statistiche. Ma non mi sembra che lei abbia mai gridato all’ingiustizia per questo, vero?
        Vada a dirlo agli inglesi, agli americani e ai francesi che hanno sostenuto l’Apartheid per decenni (e che adesso fanno i santi sui diritti civili) che anche loro razzisti. Oppure non è vero che hanno sostenuto gli afrikaner?
        Quando fa l’elogio di Obama dica che il suo Stato tanto civile ha sostenuto governi razzisti.
        Questa sarebbe decenza e coerenza.

        Rispondi
        1. Alex Galvani Autore articolo

          Hahahahaha!
          Stellina, ma le sto contestando il suo diritto a rispondermi, per caso? Su, la smetta di fare la vittima aggratis. E torniamo alla REALTA’.
          1) Domanda: ha scritto o no che sono razzista e quel che scrivo e’ fascista? Si o no? SI, lo ha scritto. Punto. Anche stavolta ” Il suo articolo è motivato dall’odio, non c’è niente da fare”. Bene. Andiamo avanti.
          2) Domanda: ha la Chiesa Cattolica firmato un concordato con il Terzo Reich? Si o no? SI. Punto.
          3) Domanda: ha la Chiesa Cattolica rinnegato quel concordato perche’ i nazisti mandavano gli ebrei e i Rom e gli omosessuali nei campi di sterminio? Si o no?
          No. Punto.
          4) Altra domanda: ha la Chiesa Cattolica fermato la moratoria sulla persecuzione del crimine di omosessualita’ nel 2008? Si o no? SI. Punto.
          ADESSO LA “MATEMATICA ETICA”.
          Mentre gli omosessuali (e gli ebrei e i Rom eccetera, in un caso) venivano perseguitati e ammazzati, la Chiesa Cattolica aveva un accordo con i persecutori.
          E ad oggi, mentre gli omosessuali sono perseguiti come criminali in 76 paesi, la Chiesa Cattolica non ha voluto fermare la persecuzione, pensando alla sua propria persecuzione (http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/esteri/benedetto-xvi-27/vaticano-omosessualita/vaticano-omosessualita.html).
          Domanda finale: gente che guarda a se stessa, ai suoi interessi anche quando una minoranza viene perseguitata, a non essere multata mentre altra gente viene giustiziata, ha CREDITO MORALE per spiegarci che loro sono tolleranti e noi no?
          TUTTO TRAGICAMENTE QUA. Per lei il 2+2 e’ una tragedia etica, lo capisco.
          Ma non si aspetti che io taccia.

          Rispondi
          1. Conte Mascetti

            Caro prof. Galvani,
            io non taccio di fronte alle prepotenze. Quindi le rispondo.
            1) Quello che scrive lei E’ RAZZISTA, a prescindere se lo dice un cristiano o un marziano. Il fatto che qualcuno lo esprima è un puro accidente. E infatti una definizione qualunque sul “razzismo” di un dizionario qualunque si adatta perfettamente al suo stile. Punto. Quindi è razzista.
            2-3) Il Concordato è del 1933. Quando furono promulgate le leggi per la protezione del sangue, dell’onore tedesco e sulla razza del regime? Nel 1935.
            La Chiesa ha mai attaccato pubblicamente il Nazismo? Sì. Il 28 aprile 1935, a Lourdes. Sì, ancora il 14 marzo 1937, con l’Enciclica Mit brennender Sorge (Con viva ansia, http://www.vatican.va/holy_father/pius_xi/encyclicals/documents/hf_p-xi_enc_14031937_mit-brennender-sorge_it.html), nella quale viene difeso anche il Vecchio Testamento. Testo al quale seguì la rappresaglia della Gestapo.
            Quindi sì, lo ha rinnegato.
            E’ vero che c’erano dei cristiani in Germania da proteggere dalla persecuzione, protezione che giustificò quel concordato? Sì. (Ma ovviamente, lei dirà, era meglio che morissero tutti pur di non tentare la strada diplomatica).
            Ci furono cristiani deportati nei campi di concentramento e lì uccisi? Sì, e sono anche casi famosi.
            Perché lei che è uno storico sincero non ne parla mai? Perché o non lo sa, o perché le fa comodo divulgare la bufala dei nazisti-cattolici.
            4) Le associazioni omosessuali hanno mai difeso o speso una mezza parola per le ingiustizie, le uccisioni, le torture contro i cristiani in Medio Oriente? No. O almeno non mi risulta nulla di eclatante e ufficiale. Ma sarei felice di essere confutato su questo.
            La Chiesa lo ha mai fatto nei confronti delle discriminazioni verso gli omosessuali? Sì, nel 1986 con la “Lettera sulla cura pastorale”, della Congregazione per la dottrina della fede, punto n. 10 (http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_19861001_homosexual-persons_it.html).
            Come vede i documenti smentiscono lei e non me.
            5) Lei invece non bada alla sua fazione vero, ma combatte per tutti i diritti di questo mondo? Compreso il diritto a non essere discriminati, denigrati, torturati e uccisi per la propria religione? O questo è un diritto che vale meno?
            6) Infine, vuole arroccarsi sul Credito Morale? E la sua fonte morale sarebbe la politica americana? A posto siamo.
            Bene, abbiamo fatto il giro del mondo. Tutto questo cialtronissimo giro per tornare alla domanda iniziale: è sicuro che nel suo pezzo non ci sia un pre-giudizio basato sull’odio verso un gruppo culturale?

          2. Alex Galvani Autore articolo

            Quello che mi fa ridere e’ la DISONESTA’ INTELLETTUALE che accusa gli altri.
            Lei passa da un articolo a un altro ripetendo le stesse menzogne che altri hanno gia’ smontato. Tipo quella della chiesa che difende i gay: gliel’ha gia’ smontata il Conte Cagliostro prendendola solennemente a ceffoni, quindi non perdo tempo. Sono troppo preso a RIDERE all’idea che la chiesa possa difendere i gay dalla discriminazione che lei stessa opera.
            Ma ce n’e’ una ancora piu’ divertente che ha appena scritto. Vederla fare il MARTIRE AGGRATIS con le vite degli altri e CONTRO una minoranza che SIA il nazismo SIA la chiesa ha perseguitato, e’ impagabile.
            Vediamo a che livello di MANCANZA DI ETICA sa arrivare: “Ci furono cristiani deportati nei campi di concentramento e lì uccisi? Sì, e sono anche casi famosi.
            Perché lei che è uno storico sincero non ne parla mai? Perché o non lo sa, o perché le fa comodo divulgare la bufala dei nazisti-cattolici”.
            Glielo chiedo UNA VOLTA SOLA: quale triangolo avevano gli internati cattolici PERSEGUITATI IN QUANTO CATTOLICI dal regime nazista?
            I perseguitati dai nazisti avevano TUTTI un triangolo per la cartegoria da perseguitare. Se erano perseguitati in quanto cattolici, DOVEVVANO AVERE UN COLORE. Altrimenti lei ha mentito perche’ erano li’ per ben altri motivi.
            ORA MI DICA DI CHE COLORE ERA IL TRIANGOLO.
            Perche’ se non trova il colore del TRIANGOLO SPECIFICO per i cattolici, lei e’ veramente nelle rogne, perche’ significa che lei HA MENTITO UN’ALTRA VOLTA.
            Sulle associazioni gay (non omosessuali), associazioni di gente che nel Medio Oriente e’ messa a morte e che non avrebbero difeso i loro PERSECUTORI che li definiscono DISORDINE MORALE (esattamente come gli islamici), vabbe’ mi perdoni ma le convulsioni da risata non mi permettono di scrivere. Le allego solo una notizia: i cristiani occidentali etero come lei in difesa del matrimonio hanno minacciato di “sputtanare” le aziende gay friendly in MedioOriente.
            http://thinkprogress.org/lgbt/2012/11/09/1175721/nom-to-blackmail-equality-supporting-companies-by-stoking-middle-east-anti-gay-persecution/
            Grazie di avermi ravvivato la giornata.
            Mi mancava di vedere

  13. Caffe

    “Vuole una parvenza di autodeterminazione mettendo ai voti i miei diritti umani? Va bene, le corti costituzionali sono li per quello, per cassare questa prevaricazione”; lo ammetto, sono estenuato, signor Galvani, al brano virgolettato, che ho tratto dalla sua ultima risposta, rispondo APPUNTO! Io le controbatto per l’ultima volta, poi, amici come prima: lei, mi pare di capire, in qualche maniera, è consapevole che esistono paletti per evitare che le leggi varate nel pieno rispetto della Costituzione, la quale, lei ovviamente ne è al corrente, agli articoli due e tre, riconosce, e perfino, ricalca quasi parola per parola, la dichiarazione dei diritti umani che lei ha avuto la bontà di citarmi; dicevo che, è implicito che prevedibili richieste di abolizione di una legge che riconosca i diritti degli omosessuali, che, peraltro, non è stata ancora varata, con queste premesse, sarebbero certamente rigettate: e allora di cosa parliamo? Glie lo ribadisco per l’ultima volta, e poi, se vuole, andiamo a prenderci un caffè insieme: io sono fermamente convinto che, a parte la questione di principio, più pragmaticamente, non conviene a nessuno creare un precedente, menomando uno strumento di democrazia diretta già così faticoso da utilizzare; a meno che lei abbia prevenzioni sulla correttezza di un organo così importante per la democrazia claudicante di questo Paese, come la Corte Costituzionale; se è così, mi dispiace, su questo particolare argomento, io non la seguo, anche se condivido pienamente, tutto il resto delle sue argomentazioni, le quali, se non le dispiace troppo, anche se sono un eterosessuale, sono sempre state anche le mie.
    Cordiali saluti.
    Massimo Splendori

    Rispondi
    1. Alex Galvani Autore articolo

      Signor Splendori,
      provo a spiegarmi in altri termini attraverso le sue stesse parole, vediamo se l’ultimo giro di tango:
      “è implicito che prevedibili richieste di abolizione di una legge che riconosca i diritti degli omosessuali sarebbero certamente rigettate… io sono fermamente convinto che, a parte la questione di principio, non conviene a nessuno creare un precedente, menomando uno strumento di democrazia diretta già così faticoso da utilizzare”
      Appunto. ricapitolo:
      1) I diritti non si possono votare, come da Convenzione Onu.
      2) I diritti non si possono votare, come da Costituzione Italiana.
      2) I diritti non si possono votare, come da presidio della Corte Costituzionale.
      Io quindi direi: allora la questione e’ risolta, se non si possono votare, non li votiamo.
      E invece capisco questo: dato che tanto non passano, facciamo lo stesso una raccolta di firme referendaria.
      Santo cielo, se i diritti, per costituzione e convenzione sui diritti umani non si possono votare, mi spiega perche’ lei vuole mantenere il diritto di provare a votarli? QUESTA e’ la parvenza di democrazia di cui scrivevo.
      Adesso (e ho finito) apllico il suo commento NON ai referenda (il suo punto) ma all’invotabilita’ dei diritti (il mio), e guardi che effetto che fa’:
      “a parte la questione di principio, non conviene a nessuno creare un precedente, menomando uno strumento di democrazia già così faticoso da utilizzare”.
      Ho tolto solo l’aggettivo “diretta”, guardi come si apre un altro universo.
      Per me significa: stante che (come scriveva lei) nonostante Onu, Costituzione e Corte, i diritti dei gay sono ancora MENOMATI e FATICOSI DA OTTENERE, perche’ mai dovremmo renderli persino DISCUTIBILI prima della loro stessa esistenza attraverso le raccolte di firme referendarie? Non conviene A NESSUNO creare un precedente: il precedente di una minoranza di cui si vuole decidere preventivamente l’accesso ai diritti non ancora attuati e su cui non si puo’ comunque votare?
      Vogliamo garantire agli etero il diritto di voto su un gruppo che non ha diritti? wow!
      E ora direi amen.

      Rispondi
      1. Caffe

        E no, signor Galvani, le avevo concesso l’onore delle armi ma lei, non pago, continua ad usare le mie stesse parole, estrapolate da poche frasi, ignorando completamente parecchi altri passaggi, per dare ad intendere che queste parole avessero un senso che io non volevo dare loro; lei è bravo a ribaltar le frittate e quindi, pur potendone fare a meno, le rispondo comunque; non mi illudo di smuoverla più di tanto, lei ha le sue granitiche convinzioni, molte delle quali condivisibili e non accetta che ne venga messa in discussione nemmeno una: hai visto mai che, se permetto che si formi una piccola crepa nel mio perfetto impianto teorico, essa possa allargarsi fino a minare, agli occhi dei lettori di questo blog, le basi stesse di tutte le mie argomentazioni? E’un retro pensiero assurdo, tuttavia, non sono un ipocrita, esso coglie anche me, di tanto in tanto; ma questo non mi spinge mai fino al punto di travisare il pensiero del mio interlocutore per dimostrare le mie tesi. Quindi, quanto segue, lei, lo ignori pure e passi ,ad altre più interessanti, attività, tanto lei ci è abituato, da qui in poi, io mi rivolgo ai lettori di questo blog, che ancora seguono questa surreale conversazione, per illustrare ulteriormente quel che penso, partendo dalle conclusioni che lei ha liberamente tratto dalle mie parole, col nobile scopo di spiegare a me, quello che io penso, scusate amici, ma questa ennesima replica devo pur farla, se voglio cercare di confutare l’impressone, che io sia lo scemo di questo piccolo villaggio. Un inciso, prima di cominciare, leggendo questa frase:” Vogliamo garantire agli etero il diritto di voto su un gruppo che non ha diritti? “ se io ragionassi come Galvani, ne dedurrei, che sia in atto una guerra tra TUTTI gli eterosessuali e gli omosessuali, invece lui, come me, sa benissimo, che la maggioranza degli eterosessuali, me compreso, non è omofoba, cosciente di questo, io, ho pensato, più semplicemente, che lui sia banalmente incorso in un innocente lapsus, del tutto involontario; è una piccola cosa, ma già dice qualcosa dei rispettivi meccanismi mentali. Veniamo al punto: laddove il signor Galvani scrive“ E invece capisco questo: dato che tanto non passano, facciamo lo stesso una raccolta di firme referendaria “, io intendevo solo dire che, a parte che, di una eventuale raccolta di firme per abolire una ipotetica, per ora, legge a favore degli omosessuali, io non ne farei, ovviamente, in alcun modo, parte, (altro piccolo lapsus), io intendevo dire che non si può impedire a chiunque, per legge, la raccolta di firme per abolire, mediante referendum, una legge a loro sgradita: la differenza è quasi impercettibile, ma sostanziale: in democrazia, per come la penso io, la forma è anche sostanza; proibire brutalmente la raccolta di firme con una legge che può essere stata varata da una maggioranza perversa e questo, è proprio quello che non riesce a capire il signor Galvani, è un ATTENTATO alla democrazia, non alla sua parvenza, chiunque operi questa raccolta di firme; come è previsto dalla legge che istituisce i referendum, i paletti, previsti, uno dopo l’altro, devono scattare una volta ultimata, questa raccolta di firme, la quale, Galvani può stare tranquillo, viene solo minacciata da qualche fanatico clericale digiuno di diritto costituzionale, i caporioni di questi bigotti ad oltranza, ben conoscendo l’inutilità di questo sforzo, si guarderanno bene di dar luogo a questa minaccia, ecco perché, dal papa a Giovanardi, stanno già strillando anatemi, prima ancora che si arrivi ad approvarla, questa benedetta legge, sanno bene che poi, essa sarà impossibile cancellarla, punto. Inoltre, ci sono due conseguenze che Galvani non prende in considerazione manco se glie le canto in cinese: la proibizione arbitraria della raccolta di firme, sancita da una legge farlocca, può prestarsi ad impedire che quasivoglia istanza di partiti e movimenti, soprattutto progressisti, approdi al giudizio popolare, di qui le mie obiezioni a creare un precedente pericoloso per quel che resta della nostra democrazia, caldeggiando un provvedimento così ottuso, obiezioni sistematicamente travisate dal distinto signor Galvani, il quale sembra non capire, nemmeno se recitassi un canto della divina Commedia a rovescio, che avendo noi in Italia, un numero spropositato di leggi ingiuste, corporative e discriminanti, di fatto, con la sua geniale trovata, Galvani toglierebbe di mano al popolo, (parola e concetto che egli non ama particolarmente, mi sembra di capire), l’unica arma che ha, per emendarle o toglierle di mezzo, punto. Sappiamo inoltre che, dal papa a Giovanardi, da anni, stanno svalvolando, denunciando un assedio crudele del mondo secolarizzato alla Chiesa cattolica ed ai suoi sacri principi, per mandarla in malora bla bla bla, un’egemonia del pensiero laicista che porta alla degenerazione generalizzata dei costumi bla bla bla, una DITTATURA politico- mediatica tesa a tappare la bocca a tutti i timorati di Dio per impedir loro di dire la loro sui destini del mondo e del nostro amato Paese in particolare; se teniamo conto della capillare diffusione sul territorio italiano, di parrocchie e relativi pulpiti, della copertura mediatica ossessiva per ogni singolo starnuto del papa, da parte di tutte le televisioni, pubbliche e private che integrano, tradizionalmente ed efficacemente, l’opera propagandistica di un numero non disprezzabile di media a disposizione della Chiesa cattolica, per annunciare al mondo le sue stronzate; queste doglianze, espresse in termini così accorati, farebbero ridere anche un moribondo che conservi almeno una briciolo di facoltà mentali: però, se impedissimo per legge, un atto così elementare di manifestazione del dissenso, come una raccolta di firme, essi, pur sapendo che sarebbe inutile imbarcarsi per una guerra persa in partenza, si ritroverebbero comunque in mano, gratis, un’arma propagandistica formidabile: già li vedo, Gasparri e Buttiglione, urlare ai quattro venti: “vedete, come i cattolici sono discriminati, perfino nel Paese che ospita il Santo Padre!”, il che, rinserrerebbe i ranghi delle vari militie clericali, rendendo i propri attivisti più fanatici, se possibile, ancora più aggressivamente rompicoglioni di quanto lo siano attualmente e rinfocolerebbe, nei più tiepidi, il sacro fuoco dello sdegno; il guaio è, che in un caso come questo, checché ne pensi il professore, essi avrebbero, tecnicamente, perfino ragione, punto. Questo è quello che effettivamente penso, espresso per l’ennesima volta, usando, stavolta, con più accuratezza le parole, per tema di essere, come da un po mi capita, frainteso, non sarà un gran che, come filosofia, ma io sono un progressista semplice, di bassa estrazione e di cultura appena passabile, però intendo ribadire al prof. Galvani, che certe idee che mi attribuisce, in base a quello che scrivo, proprio per quel che io sono, non hanno mai sfiorato la mia mente. Sui diritti non si vota? Giustissimo, però, per farlo capire a qualche milione di cattolici, occorre che ci sbattano il grugno sopra a questo ci devono pensare le istituzioni preposte, non lui od io; e l’essere convinti di essere vittime di un’ingiustizia preventiva, non aiuta di certo.
        Massimo Splendori

        Rispondi
        1. Alex Galvani Autore articolo

          Signor Caffe’,
          guardi che non ho dato a intendere niente, men che meno che le SUE parole significassero ALTRO da quello che LEI ha scritto.
          Le ho scritto che togliendo l’aggettivo “diretta” dal termine “democrazia” in un suo pensiero, quel pensiero spiega benissimo di cosa si parla quando si parla di democrazia e quando si parla di diritti inviolabili (cioe’ invotabili). Tutto qua.
          Mi spiace se le ho dato l’impressione del contrario. Di girar frittate non ne ho fato ne un hobby ne una professione (non sono mica ciellino…).
          Il riassunto che faccio del senso profondo della democrazia secondo le minoranze (che dovrebbe in linea di principio essere il termometro vero della democraticita’, nno certo le maggioranze e le firme raccolte) capisco che possa non piacere. Frederick Douglas nel 1800 definiva queste presone come “maggioritaristi” (il maggioritarismo e’ la dittatura della maggioranza, non la democrazia).
          Pazeinza. io mi tengo i miei strali per chi vuole anche solo pensare DI AVERE IL DIRITTO DI DECIDERE della mia dignita’. Lei si terra’ i suoi strali contro chi vuole impedire di avere questo diritto.

          Rispondi
          1. Alex Galvani Autore articolo

            Davvero, sono serio.
            Non sto cassando la discussione. E neanche stav travisando quel che scriveva.
            Stavo usando lo stesso principio suo, ma da un punto di vista delle minoranze che devono vivere sotto la minaccia permanente del voto, anche quando il voto non si puo’ fare. Se qualcuno e’ preoccupato della liberta’ di voto, vediamo se vuole prendere in considerazione anche la liberta’ di non sentirsi sotto indagine per la propria vita. E vediamo se qualcuno inizia a preoccuparsi anche di una visione diversa. Il punto, per me e’ proprio questione: il rispetto che si palesa quando una minoranza non e’ NEANCHE minacciata da un voto, cioe’ quando la maggioranza smette di comportarsi come la padrona della dignita’ degli altri.
            Buona giornata

  14. Conte Mascetti

    Caro prof. Galvani,
    il Conte Cagliostro non ha preso a ceffoni proprio nessuno. Sbaglia persino le sue citazioni ma pretende di avere ragione, non legge i documenti che cita ma fa la voce grossa. Si ricorda di nominare una sentenza perché qualcuno gliel’ha suggerito e non capisce a quali articoli quella sentenza fa riferimento.
    Non so, l’unica cosa che potevo fare era prenderlo a schiaffi (con parole, con parole…) per farlo ragionare. Ma mi sa che non i razzisti prevenuti c’è poco da fare. Non capiscono.
    Come non capisce lei.
    Le riporto i documenti e lei neanche li legge. Prima vuole le prove, altrimenti non ho diritto di parlare. Gliele fornisco, anche se non capisco cosa c’entri nel dibattito, e lei fa finta di niente?
    Non ha letto l’enciclica, vero? Meglio leggere i blog che inneggiano al razzismo, piuttosto che informarsi, no?
    Ma io ho pazienza e le riporto di nuovo l’estratto della Congregazione, punto n.10:
    “Va deplorato con fermezza che le persone omosessuali siano state e siano ancora oggetto di espressioni malevole e di azioni violente. Simili comportamenti meritano la condanna dei pastori della Chiesa, ovunque si verifichino. Essi rivelano una mancanza di rispetto per gli altri, lesiva dei principi elementari su cui si basa una sana convivenza civile. La dignità propria di ogni persona dev’essere sempre rispettata nelle parole, nelle azioni e nelle legislazioni”.

    LO CAPISCE che chi scrive questo non può essere definito RAZZISTA? Lo CAPISCE? Lo CAPISCE che questo documento è un documento ufficiale di una Segreteria di Stato, non opinabile, e non il comunicato di un blog demenziale?
    La CAPISCE la differenza?
    Si rende conto che il suo palese razzismo oggi coinvolge i cattolici, ma domani potrà coinvolgere qualsiasi altri gruppo che non è d’accordo con lei?
    Non rida troppo, potrebbero cascarle i denti.

    Rispondi
    1. Alex Galvani Autore articolo

      Hahahahahaha!
      Lei i ceffoni da Cagliostro li ha presi eccome, il rumore si e’ sentito fino a qua.
      Lei ha citato LA FANTASIA (cioe’ il catechismo, altro che sentenze!) che deplora la discriminazione, e lui le ha citato LA REALTA’, cioe’ l’incitamento alla DISCRIMINAZIONE nei documenti ecclesiastici firmati da quel livoroso di Ratzinger. Amen. Basta. Finito. Metta la cremina sul visino arrossato e si comporti da adulto traendo le conseguenze.
      Ho pregiudizi sui ciellini? Mi dimostri che quel che ho scritto E’ FALSO e vedremo se sono io o LEI ad avere un pregiudizio su chi punta sul ciarpame
      E’ vero o non e’ vero che i ciellini hanno invocato il voto popolare per decidere sulla correttezza del matrimonio gay al principio e poi quando i rappresentanti del cosiddetto popolo han votato hanno abbandonato quella versione rifugiandosi nel diritto di non obbedire a quella stessa legge che volevano imporre ai gay?
      Si chiamano pregiudizi perche’ vengono PRIMA DEI GIUDIZI. Mi dimostri che c’e’ del FALSO in quel che ho scritto e vedra’ che il pericoloso Galvani ammettera’ il suo pregiudizio, se e’ del caso.
      altrimenti finira’ come con la storia (che ora sorvola) sull’omofobia dei cristiani che lei vorrebbe noi difendessimo per farci discriminare meglio in mediooriente, o sulla teoria ridicola che i cattolici fossero perseguitati in quanto cattolici (vedo che non ha trovato il colore del triangolo dei lager, GUARDA CASO), o come la teoria (eretica) che ognuno pensa e crede nella morale che gli pare (soprattutto quando si tratta di diritti umani).
      A presto.

      Rispondi
      1. Conte Mascetti

        Caro prof. Galvani,
        lei sogna e sente rumori che non esistono. Per questo, nonostante parli di realtà, non riesce a distinguere quello che vorrebbe dimostrare da ciò che è dimostrabile.
        I cattolici non discriminano i gay, si metta il cuore in pace. Lei può anche scolarsi una bottiglia di brandy e credere ad un mondo che ce l’ha con gli omosessuali, ma questo non rende meno vero il documento che le ho linkato. Mi rendo conto che sia dura da digerire per uno che ha fatto dell’anticattolicesimo lo scopo della sua vita. Ma con un po’ pazienza vedrà che le passa.
        La definizione sul pregiudizio gliel’ho data io, non me la ripeta.
        Inoltre lei non è in grado di ammettere niente. Non ammette nemmeno quello che ha già scritto e i documenti storici, figuriamoci le dimostrazioni.
        Chiede dimostrazioni in continuazione solo per far perdere tempo.
        Oltretutto aggiunge “sull’omofobia dei cristiani che lei vorrebbe noi difendessimo per farci discriminare meglio in mediooriente”. Frase meravigliosa. Uno perché dimostra il suo pregiudizio razzista anticristiano, quando ha tutti gli elementi per capire che i cristiani non discriminano gli omosessuali. Due perché dimostra che lei non farebbe nulla per altri gruppi discriminati.
        Bravo! E poi mi parla di coerenza? Bel razzista.

        Rispondi
        1. Alex Galvani Autore articolo

          Vediamo…
          Ah ecco DOV’E’ IL CEFFONE del conte Cagliostro.
          I cattolici non discriminano i gay? (cito Cagliostro)
          Nel 1992 la Congregazione per la dottrina della fede (presieduta dall’allora cardinale Ratzinger) interviene con il documento “Alcune considerazioni concernenti la risposta a proposte di legge sulla non discriminazione delle persone omosessuali”.
          Si legge che l’omosessualità – considerata come un «disordine morale» – è un problema in alcune questioni come «l’ASSUNZIONE DI INSEGNANTI, la necessità di case da parte di autentiche famiglie (e le, ndr) LEGITTIME PREOCCUPAZIONI DEI PROPRIETARI DI CASE nel selezionare potenziali affittuari». Quindi fuori i gay dalle scuole e dalle case!! Un testo in cui c’è la visione di un’omosessualità che sta «minacciando seriamente la vita e il benessere di un gran numero di persone» ed «i fautori di questa tendenza non desistono dalla loro azione e rifiutano di prendere in considerazione le proporzioni del rischio».
          Perciò – si legge – considerato «che non vi è un diritto all’omosessualità» gli omosessuali «possono essere legittimamente limitati a motivo di un comportamento esterno obiettivamente disordinato».
          Brucia il faccino, eh?

          Rispondi
          1. Conte Mascetti

            Caro Galvani,
            Lei nemmeno legge le risposte. Ma se l’ho smentito subito dopo! Quella frase è tratta dalla “Premessa” del documento, in cui la Congregazione contestualizza il problema. La Chiesa non sta sbattendo fuori niente e nessuno e Cagliostro non ha capito niente di quel testo (e nemmeno lei).
            Tanto è vero che mi ha risposto (da persona ridicola) che per lui Carota e Premessa sono la stessa cosa.
            Adesso capisco perché siete finiti in un blog demente e non scrivete per i giornali nazionali…
            Galvani, sbaglio o lei è alle corde?
            Farebbe più bella figura a ritirarsi da questo dibattito, perché ne sta dicendo una dopo l’altra.

          2. Alex Galvani Autore articolo

            caro don Mascetti,
            purtroppo per lei, che si inciti alla DISCRIMINAZIONE DI ESSERI UMANI dentro la premessa, nella prefazione o al capitolo 126, non cambia ‘na sega.
            Sempre incitamento alla discriminazione di esseri umani e’.
            Sempre un invito lurido e criminale rimane.
            La cosa laida di questo incitamento alla discriminazione e’ che vuole colpire gli omosessuali su due bisogni fondamentali per la stessa sopravvivenza: il lavoro e la casa. Come un tempo questi animali feroci mettevano alla fame gli esseri umani, cosi’ continuano a dire di voler fare oggi, levando loro la fonte di sopravvivenza. Come un tempo bandivano dal consesso civile altri esseri umani, cosi’ oggi vogliono lasciarli senza casa.
            Se non e’ luridume bestiale questo…
            Lasci stare le corde, le battute da bulletto con me non attaccano.

        2. Arturo

          io non scrivo in arabo… Le ho scritto che il blog cattolico di costanza miriano,i siti tempi e uccr bloccano tutti i messaggi che dissentono da ciò che l’articolista scrive . Ha una bella faccia tosta a negare forme di discriminazione …costanza miriano me l’ha proprio scritto e pubblicato che non ero gradito…E non solo bloccano gli interventi dei gay , ma anche degli eterosessuali che difendono i gay. e dei cattolici che difendono la il papa! Che vergogna! Oggi per esempio , ho provato a pubblicare un intervento in cui difendevo la visita di Bergoglio a Lampedusa dagli attacchi di Ferrara: non toverà il mio intervento da nessuna parte e indovini perchè? Perchè tempi , uccr e costanza miriano lo hanno bloccato… Alla faccia del cattolicesimo che non discrimina!

          Rispondi
  15. Caffe

    Mi perdoni signor Galvani, quell”amen” non voleva essere assolutamente ironico o sarcastico; era più una specie di sospiro di sollievo per aver raggiunto un’armistizio onorevole, dopo una discussione tanto serrata, quanto civile; io sono una persona sincera e adesso le dirò qualcosa che forse la sorprenderà. Si capisce che, ovviamente, dopo la lunga tenzone, ciascuno è rimasto con la sua idea, ma sono convinto che la nostra discussione ha fornito ampio materiale per riflettere a chi ha avuto la pazienza di seguire questa diatriba e ora le posso confessare che anche io ho imparato qualcosa, nello sforzo fatto per ribattere alle sue intelligenti obiezioni senza dare l’impressione di arrampicarmi sugli specchi; paradossalmente, questo sforzo ha però rafforzato le mie convinzioni, in merito al tema che trattavamo e, per dirla tutta, io la comprendo molto di più di quello che lei pensa, ma, proprio a seguito di questa discussione, mi sono reso conto che, a certi principi non posso derogare: una valanga origina da un lieve spostamento di una insignificante massa di neve e sappiamo tutti, quale forza distruttrice, raggiunga infine una valanga; questa elementare metafora spiega esattamente, più di qualsiasi sua raffinata analisi logica sulle mie asserzioni, il mio atteggiamento rispetto alle sue affermazioni.
    Alla prossima discussione, allora e buona giornata anche a lei.

    Rispondi
  16. Anonimo

    Conte Mascetti scrive:

    “Quella frase è tratta dalla “Premessa” del documento, in cui la Congregazione contestualizza il problema. La Chiesa non sta sbattendo fuori niente e nessuno ”

    Ecco alcune frasi, prese dallo stesso documento, e non dalle premesse:

    “11. Vi sono ambiti nei quali non è ingiusta discriminazione tener conto della tendenza sessuale: per esempio, nella collocazione di bambini per adozione o affido, nell’assunzione di insegnanti o allenatori di atletica, e nel servizio militare.”

    Quindi sarebbe giusto discriminare le persone in base alla tendenza sessuale in alcuni ambiti.

    “12. Le persone omosessuali, in quanto persone umane, hanno gli stessi diritti di tutte le altre persone incluso il diritto di non essere trattate in una maniera che offende la loro dignità personale (cf. n. 10). Fra gli altri diritti, tutte le persone hanno il diritto al lavoro, all’abitazione, ecc. Nondimeno questi diritti non sono assoluti. Essi possono essere legittimamente limitati a motivo di un comportamento esterno obiettivamente disordinato. Ciò è talvolta non solo lecito ma obbligatorio, e inoltre si imporrà non solo nel caso di comportamento colpevole ma anche nel caso di azioni di persone fisicamente o mentalmente malate.”

    Quindi secondo questo documento gli omosessuali hanno gli stessi diritti di tutti, ma i loro possono essere limitati.

    “Di regola, la maggioranza delle persone a tendenza omosessuale che cercano di condurre una vita casta non rende pubblica la sua tendenza sessuale. Di conseguenza il problema della discriminazione in termini di impiego, alloggio, ecc. normalmente non si pone.”

    In altre parole, non bisogna esprimere l’essere omosessuali e tutto andrà bene.

    Attenzione: riporto tutto questo con lo smarrimento e il dolore di un credente che non si ritrova più negli insegnamenti della Chiesa. Questo solo per dire che non ho alcun interesse ad accusare la Chiesa stessa.

    Per evitare accuse di “decontestualizzazione” ecco la fonte:

    http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_19920724_homosexual-persons_it.html

    Rispondi
  17. massimo trevia

    ma guarda un po’….non avevo capito che questo è un sito gay! comunque,mettetevi il cuore in pace:nessun progresso tecnico potrà mai permettere la procreazione di un essere umano senza una componente maschile unita ad una femminile!non ne uscirebbe un essere umano,se ne mancasse una di queste due,al di là delle manipolazioni che un giorno la scienza farà! p.s.:coniglio? ho altro da fare che perdere tempo ogni giorno col web…..
    massimo trevia.

    Rispondi
    1. admin

      Mah… a dire il vero neppure noi si era capito che questo è un sito di gay…
      Resta il problema delle coppie sterili: che facciamo, le buttiamo nel cesso?

      Rispondi
    2. Alex Galvani Autore articolo

      Gentile signor Trevia,
      glielo ripeto: lo dica alle coppie eterosessuali sterili, a quelle in menopausa e a quelle che adottano o hanno figli in affido che ci vuole un uomo e una donna per fare figli, non lo dica ai gay. E’ fatica persa, noi ce ne siamo gia’ accorti da un pezzo. Gli unici a non averlo capito sono gli eterosessuali. E’ a loro che lei deve dire di essere il perfetto modello di eterosessualita’.
      D’altronde capisco che sia difficile accettarlo, quando si parla di esser genitori come se il punto necessario fosse la copula di un quarto d’ora nel letto. Vediamo i risultati educativi dei successivi 18 anni in giro, l’assoluta mancanza di funzioni educative, con la crescita esponienziale di bulli, bambini violenti, adulti aggressivi.
      E’ comodo parlare di peni e vagine, quando poi non sapete fare i padri e le madri.
      Spero che si stia divertendo fuori dal web…
      Cordiali saluti

      Rispondi
    3. Caffe

      Cielo! Potevate dirmelo, che questo era un sito frequentato da omosessuali; a parte il fatto che non è vero, io non lo sono, ma fa niente, non me ne vergognerei: le persone andrebbero giudicate in base alle loro qualità umane e le loro azioni, non per le loro preferenze sessuali. Come i leghisti, signor Trevia, lei criminalizza la gente in base ad ignobili pregiudizi, non per una comprovata motivazionei. E’ pacifico che ogni cosa vivente, a parte qualche eccezione, come ad esempio, certe alghe (isogamia), tutti i nuovi individui originano dall’incontro di due gameti provenienti da due “genitori” di sesso opposto, ereditandone i rispettivi corredi genetici; questo nessuno lo contesta, quindi, il punto non è questo, parlando della razza umana, una parte dei nuovi nati, da sempre e comunque, nasce e crescendo, si rende conto di provare attrazione per le persone dello stesso sesso; il suo problema risiede nel fatto che lei consideri questa inclinazione, come una malattia da curare, per cui, vagheggia e straparla di una limitazione dei diritti degli omosessuali, per scongiurare il pericoloso contagio, volendo fare di costoro degli esseri umani di serie B ai quali viene graziosamente (e non sempre), risparmiato solo lo sterminio totale, ma non le quotidiane dosi di soprusi e discriminazioni. Lei è duro di comprendonio, ma qualche cosina voglio dirgliela, per vedere, eventualmente, se lo ritiene, cosa mi risponde sui seguenti punti: il matrimonio tra due persone omosessuali: esso non comporta nessun pericolo per la famiglia tradizionale, a noi eterosessuali, non verrà di certo imposto di sposarci con persone dello stesso sesso, solo perché diventerebbe lecito, esattamente come non impone di divorziare ed abortire, solo perché la legge permette di farlo, se lo metta nella zucca; tale matrimonio, poi, non invaderebbe nessuna sfera privata altrui e soprattutto, non toglierebbe nessun diritto alle coppie eterosessuali; perché proibirlo, se non per uno squallido pregiudizio? Adozione e fecondazione artificiale per le coppie di omosessuali: mi citi un solo studio serio, provenienti da ambienti scientifici di consolidata affidabilità e non quelli citati da “Tempi”, “la bussola” , “radio maria”, ed altri strumenti di propagazione della paccottiglia clericale, il quale provi inequivocabilmente, che il crescere in una famiglia gay, provochi un significativo aumento di turbe psicologiche ed altre deviazioni del comportamento, rispetto alle corrispettive famiglie di eterosessuali; più chiaramente, non è mai stato provato che un bambino cresciuto in una tale famiglia, abbia più probabilità, di lei o di me, di scoprirsi a sua volta omosessuale, il che, ripeto, non sarebbe comunque una malattia; sono i pregiudizi e la cattiveria dei cosiddetti “normali, quelli che procureranno a questi bambini, traumi e complessi, non certo l’amore incondizionato di due genitori “particolari”; allo stesso modo, se due omosessuali di sesso opposto, gay lui, lesbica lei, decidessero di procreare naturalmente un figlio, le comunico che, essi sarebbero tranquillamente in grado di farlo, dal punto di vista fisiologico e per l’eventuale nascituro, le probabilità di sviluppare analoghe inclinazioni, sarebbe sempre la stessa, che se fosse concepito da una coppia “normale”. E non mi tiri in ballo il fattore ambientale, che pure ha la sua importanza, ma se fosse l’unica variabile nell’educazione della prole, vista la zona di Roma dove sono cresciuto, avrei dovuto rapinare, già a quindici anni, strafatto di roba, farmacie e benzinai, entrare e uscire di galera per qualche anno, fino a quando mi avessero trovato in un parco, stecchito, con ancora una siringa infilata nel braccio; quella a cui appartenevo era un’altra categoria negletta, spinta ai margini della società dall’egoismo e dall’indifferenza dei bempensanti come lei; io non ho mai dimenticato quale fosse veramente la causa di tante sofferenze e di tanto rancore nei confronti di una società matrigna, anche se sono riuscito ad uscirne con i miei soli mezzi; da allora ho sempre detestato un certo tipo di persone, che dalla loro isoletta incontaminata, storcono il naso alle brutture del mondo, inconsapevoli di esserne, in parte, responsabili. Per questo, quando leggo od ascolto certe ottuse fesserie, mi sento in dovere di perdere tempo sul web per dire in faccia a certi tristi figuri, quello che si meritano. Lei ha altro da fare che perdere tempo sul web? Allora avremo il piacere di non più risentirla? Vabbè, ce ne faremo una ragione.
      Massimo Splendori

      Rispondi
      1. massimo trevia

        matrimonio….?non si riferirà per caso al fatto che c’è una madre?allora:madre come donna?credo di sì! e se c’è una madre,magari c’è un padre….inoltre:come vi permettete di usare i bambini per vedere se magari crescerebbero bene in una famiglia gay?ovviamente non approvo la pedofilia che purtroppo ha interessato parte del clero,tanto per prevenire polemiche su questo.ricordate che i bambini imparano i comportamenti dai genitori.poi,se volete scandalizzarli,ricordatevi cosa disse Cristo ,riguardo a chi li scandalizza! scandalo,per chi non lo sapesse,significa ostacolo:in questo caso,ostacolare i bambini nella loro crescita non permettendo loro di capire la differenza tra maschio e femmina.Cristo,di chi li scandalizza,disse che sarebbe meglio si legasse loro una pietra al piede e che fossero gettati in mare,più o meno….quindi,me ne frego degli scienziati venduti!!!!!e qualcosa dice pure s.paolo,circa la sodomia….

        Rispondi
        1. Alex Galvani Autore articolo

          Ma ha ragione, signor Trevia!
          I bambini imparano dai genitori.
          E’ per questo che i genitori etero fanno solo figli etero. E in genitori cisgender fanno solo figli cisgender! O no? No.
          Allora forse e’ che i bambini gay nascono solo da genitori gay e quelli transgender solo da gente transgender. O no? No, neanche questa.
          Piu’ precisamente i geintori etero fanno figli etero e fanno figli gay, cisgender e transgender. I genitori gay fanno figli etero e figli gay. E i genitori gay (quindi cisgender come gli etero) fanno figli transgender e cisgender.
          Insomma, non ci ha preso neanche stavolta.
          Riprovi, sara’ piu’ fortunato.

          Rispondi
          1. admin

            No… leggi tra le righe…

            matrimonio….?non si riferirà per caso al fatto che c’è una madre?

            In realtà il Trevia è un gran porcello ed adora il sesso saffico. Si massacra di seghe guardando i filmetti porno. E dunque non tollera che due uomini “giaciano” insieme. Invece se sono due donne, allora va bene. Due madri possono “giacere” insieme. Perchè si chiama “matrimonio”… Dunque dev’esserci una mamma. Magari due. Meglio se si mostrano al Trevia.

        2. Remo

          “Patrimonio….?non si riferirà per caso al fatto che c’è un padre?allora:padre come uomo?credo di sì! .Insomma : come si permetteto le banche di dare conti correnti alle donne? la legge di far accedere alla succesione le mogli e le figlie?”

          Credo che il sig. trevia sia l’esempio lampante di quanto non sia conceniente mandare un figlio all’oratorio con un prete è “interessato” dalla pedofilia: lo si ostacola nella crescita dell’intelligenza.

          Rispondi
        3. pao

          Trevia: “ovviamente non approvo la pedofilia che purtroppo ha interessato parte del clero,tanto per prevenire polemiche su questo.”
          Strano, perché mi pare di non averti mai sentito condannare la pedofilia con la stessa foga con cui ficchi il naso nel letto degli altri!
          Anzi, guarda “Trevia”, tu ed ii tuoi amici cattolici fattevene una ragione ! La Chiesa Cattolica é attualmente il piú grande Club pedofilo legalizzato esistente sul pianeta ..e voi, a quanto pare, siete dalla loro parte. O almeno , non vi si vede mai, MAI, scendere in piazza a protestare contro la pedofilia come fate quando protestate contro l´aborto o contro i diritti omosessuali! NULL, nix..nothing..!manco un rosario riparatore di gruppo. Siete molto timidi quando si tratta di difendere i diritti dei bambini GIÀ NATI abusati sessualmente o maltrattati. Anzi…! Ci sarebbe da chiedersi perché..
          Altro che pietra al piede.. (ma una volta non era la macina al collo comprensiva di asino??) http://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_scratch.gif
          ( spiacente, prevenzione andata a buca!)
          http://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_cool.gif

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        4. GiuX

          quindi se i bambini imparano dai genitori.. meglio che tu non fai figli.. altrimenti crescono come te.. con grandi OSTACOLI ad affrontare serenamente la vita perché INCAPACI DI VIVERE IN UNA SOCIETA’ … rendendola difficile anche agli altri.
          Ma perchè non torni nella tua fogna e ci resti, … ahh forse le pantegane non ti vogliono??????????http://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_unsure.gifhttp://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_unsure.gifhttp://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_unsure.gifhttp://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_unsure.gifhttp://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_unsure.gifhttp://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_unsure.gifhttp://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_unsure.gifhttp://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_unsure.gifhttp://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_unsure.gifhttp://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_unsure.gifhttp://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_unsure.gif??

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        5. Caffe

          Bene, Massimo “fanfalucca” Trevia, ma non dovevamo vederci più? Non so gli altri, ma io, con lei, ho perso la pazienza: tanto per gradire, intanto ho reso giustizia alla lingua italiana, scrivendo il suo nome, con lettere iniziali maiuscole, come Dante comanda visto che lei, un vero ignorante da competizione, continua pervicacemente ad assassinare la nostra amata lingua. La forma è spesso anche sostanza, basta leggerla per capire di avere di fronte un autentico cialtrone con tanto di certificato di garanzia; tutti, qui, le hanno pazientemente fatto delle obiezioni riguardo ai suoi sproloqui che lei ha semplicemente, sistematicamente, ignorato, per seguitare ad annaffiarci col fiume dei suo liquami mentali; da questo momento, basta: se lei insiste ad ignorare le nostre argomentazioni, provando a confutarle con controdeduzioni che abbiano un senso compiuto, limitandosi invece, a ribadire, senza soluzione di continuità, le sue ossessioni omofobe, citando, per esempio e a sproposito, i vangeli e quel grafomane assatanato di S.Paolo, io mi vedrò costretto a smettere, anzi, l’ho sto già facendo, di trattarla secondo educazione e buona maniere, che io, contrariamente a lei, ho ben assimilato pur essendo notoriamente, un’avanzo di borgata. Io seguo più i media cattolici che radio radicale, perché, i radicali non mi devono insegnare nulla o convincere di niente, i media cattolici ultra bigotti, invece, li studio per entrare nella capoccia di voialtri, preti o baciapile “laici”che siano, quindi certe argomentazioni, che hanno il solo pregio, rispetto alle sue, di essere espresse, generalmente, in un passabile italiano, le ho già sentite, cucinate in tutte le salse e dicono tutte, sostanzialmente, solo una cosa: “noi siamo i buoni e perciò abbiamo sempre ragione, le prove? Ma che siete stupidi? Sta tutto scritto sulla Bibbia, che è la parola di Dio rivelata e quindi è verità allo stato puro, per definizione: pensa che comodo, per voi bigotti intransigenti, aver la soluzione pronta, preconfezionata già da qualche millennio: per ogni dubbio che inquina la vostra giornata, per ogni passo, anche minimo che volete intraprendere e, per i più audaci, come, dove, quando e con chi si deve fare l’amore: voi troverete sempre almeno un versetto con le istruzioni per l’uso; il progresso? Roba di Satana, che vi inganna, illudendovi che voi possiate mettervi al posto di Dio. Ogni vostra azione deve essere lo specchio della sua gloria; figurarsi, farsi, che so, una innocente sega, (cosa che nei seminari è tanto proibita, quanto allegramente praticata, che tanto c’è la confessione che mette a posto tutto); ad ammonirci sono le malefatte di Onan, alle quali conseguono, parola di parroco, cecità precoce in vita e le fiamme eterne dell’ l’inferno, dopo il trapasso, se non lo confidi immediatamente ad un sacerdote, il solo che ha il potere di assolverti. Dialogo con i cattolici? Siete voi che con la storia dei valori non negoziabili, precludete ogni possibile dialogo: quindi, (passo al “tu” in segno di rispetto), sbruffoncello da strapazzo, vai nella parrocchia più vicina e dì al primo prete che ti capita, che qui, dei cattivoni senza Dio, ti hanno fatto tottò sul pupù e se ti chiedono chi è stato, fai pure il mio nome, tanto, all’ inferno, io ho già il posto garantito: poco male, alle mie povere ossa, un po di clima caldo non farebbe male e soprattutto: ah, che sollievo, non dover incontrare mai più un coglione come lei.
          Scusate se mi sono lasciato andare, in onore di questo “signore”, ad un pochino di turpiloquio, ma quando ce vò, ce vò.

          Rispondi
          1. Alex Galvani Autore articolo

            Dopo “quel grafomane assatanato di san Paolo”, giuro, ho pensato di dover mettere il patello!
            Me la stavo facendo addosso dal ridere.
            Grazie. Di cuore.

  18. Caio

    Inutile, alla fine le argomentazioni portate contro il matrimonio gay sono sempre le solite: “il matrimonio è basato sulla procreazione”, “per procreare occorrono un gamete maschile e uno femminile”, ecc.

    Rispondi
    1. Gan

      Caro Caio, aggiungi anche che “matrimonio deriva da mater, e se non c’è la mater non può essere un vero matrimonio”; come il salario che deriva da sale, e se non paghi i dipendenti con adeguata quantità di cloruro di sodio vuol dire che non li hai pagati.

      Rispondi
  19. Gan

    Che poi mi chiedo: come faranno i francesi che il matrimonio lo chiamano “mariage” prendendo spunto dal marito? Sarà per questo chehanno approvato le nozze gay? O gli spagnoli che lo chiamano “boda”, o gli inglesi che lo chiamano “wedding” prendendo spunto da non so che cosa. E non oso immaginare come lo chiamino i cinesi, i finlandesi o i senegalesi, loro chissà a cosa si ispirano.

    Rispondi
    1. Alex Galvani Autore articolo

      Grazie di cuore per questo commento, a settimane di distanza l’ho appena usato sul sito ciellino Tempi, e’ meraviglioso. Ora sono in debito di royalties.

      Rispondi
  20. massimo trevia

    ormai, visto che ciò che dice Cristo non conta,per voi,non ho più niente da dire:scuoto la polvere dai miei calzari,come dice di fare Cristo con chi non accoglie chi parla in suo nome e vi lascio nel vostro brodo! un bel giorno capirete ,sperando che il giudizio divino non sia una condanna….
    w la gnocca!!!!!!!
    massimo trevia.ciellino,leghista.
    the end.

    Rispondi
    1. Alex Galvani Autore articolo

      E lei quindi porta i calzari?
      Madresanta, a livello estetico e’ peggio di una bestemmia. Eh si, sono con lei nel dolore e nella paura. Decisamente spero che non sia una condanna. Se il suo Dio avesse un minimo di buongusto, la dovrebbe condannare all’inferno per questo.

      Rispondi
    2. Caffe

      Caro Massimo Trevia, finalmente lei si dichiara per quello che è, anche se, da queste parti, l’avevamo capito tutti da un pezzo, chi lei fosse, con l’aggravante che lei rivendica orgogliosamente la sua fede leghista, come se non le bastasse già, la disgrazia di professarsi ciellino, il che spiega meglio, molte delle bestialità che qui ha scritto, abusando della nostra ospitalità e pazienza; il fatto che lei, adesso faccia coming out, me la rende un po meno antipatico; approfitti della mia temporanea benevolenza nei suoi confronti e legga con attenzione quanto segue, perché lo sto scrivendo senza più animosità nei suoi riguardi e lei farebbe bene, per un attimo, a mettere da parte i suoi pregiudizi, nel leggermi; forse capirà qualcosa che finora le è sfuggita, accecato dal suo livore per questo mondo che lei sente così ostile: partiamo dalla fine; quando lei scrive “W la gnocca” con tanti punti esclamativi, sottintende il fatto che lei creda che qui, siamo tutti omosessuali, errore, questo non è vero e non lo dico di certo, per distinguermi o dissociarmi dai miei fratelli che, invece, lo sono; quella frase idiota, anch’io avrei potuto dirla, solo che il sottoscritto, non è così cialtrone da ridurre la meravigliosa complessità di una qualsiasi donna, solo al suo apparato genitale; lei, oltre che omofobo, quindi, si rivela essere anche misogino. In quanto a Cristo, io ho impostato tutta la mia vita, cercando di seguirne gli insegnamenti; è la Chiesa cattolica che tradisce ogni giorno il suo messaggio di amore e misericordia, io su questo, mi creda, ho la coscienza molto meno sporca di tanti preti, quindi, se sono un anticlericale, lo sono a ragion veduta, non perché sia la moda del momento; per farle un esempio che la riguarda,visto che lei, ripone tanta fiducia in questa organizzazione: lo sapeva che Comunione e liberazione, alle spalle dei più ingenui dei suoi affiliati, è diventata nel tempo, una potente holding economica, con le mani in pasta in molti affari poco chiari, sui quali stanno indagando le procure di mezza Italia? Chiedere a Formigoni, per le referenze.
      Sul suo dichiararsi leghista, inutile aggiungere altro: in tutto il mondo civile, è conosciuta la feroce ottusità che contraddistingue i seguaci della Lega ed anche i loro caporioni, nell’incitare turbe vocianti ed avvinazzate, a coltivare l’odio più becero, si sono intanto, spensieratamente dedicati a commettere esattamente le stesse ruberie, che loro imputavano a “Roma ladrona”, alla faccia dei loro militonti. Riassumiamo: lei si è dichiarato omofobo e xenofobo, dalle sue frasi si intuisce anche che lei è misogino: e poi saremmo noi, per lei, ad avere dei problemi seri? Aggiungo solo che la sua commiserazione così ostentata, nei nostri confronti, nasconde una povertà umana e intellettuale sconcertante, un’incapacità manifesta di confrontare le sue opinioni con quelle altrui, per il semplice motivo che le sue opinioni, si reggono solo su un castello di sabbia, costruito con i pregiudizi stereotipati di una cultura disperata, che alleva i propri figli tenendoli nell’ignoranza e rincoglionendoli a furia di menzogne, nel timore che essi, mangiata la mela di Eva, capiscano e di conseguenza, comincino a vivere finalmente una vita degna di questo nome, nel bene e nel male, senza dare all’omosessuale, allo straniero, anche se”regolare”, o ad entrambi, tutta la colpa dei loro fallimenti.
      Tutto sommato, lei, caro Massimo Trevia, un po, mi fa pena.
      Massimo Splendori, un uomo libero, semplicemente.

      Rispondi
      1. Alex Galvani Autore articolo

        Ma noooo, signor Splendori, lei sbaglia a scrivere queste cose a Trevia!
        Per una volta nella vita che troviamo un ciellino a piede libero, sia buono.
        Cioe’ i ciellini sono cosi’ tanto religiosi che stan tutti a San Vittore e Regina Coeli.
        Un posto dove pero’ sono tutti naturali con la passione per la gnocca, lo slogan che scrivono sempre molte delle mie amiche lesbiche.
        E andiamo avanti facendocene una ragione.

        Rispondi
        1. Caffe

          Mi scusi, signor Galvani, ma non riesco a capire del tutto questo suo commento, forse lei da per scontato, che un certo tipo di “slang”, lo conoscano tutti: quindi il passaggio dove lei scrive:”sono tutti naturali con la passione per la gnocca” è un’espressione che non so decifrare; posso solo fare delle congetture:
          A – forse intendeva dire che in carcere sono tutti etero, talmente a digiuno di sesso, da fare sui muri, rozzi disegni, raffiguranti l’oggetto del loro desiderio, essendo indifferenti, a tutto quello che sta intorno ad una gnocca, intesa qui, come mero organo sessuale femminile, devo supporre che le detenute etero femmine, scrivano cose analoghe sugli organi sessuali maschili.
          B – che in carcere è naturale lasciarsi andare a certi slogan perché abbruttiti dalla cattività: quindi etero maschi e lesbiche, esprimono così, un po volgarmente, il loro desiderio per la gnocca, intesa come un semplice buco per sfogare la propria sessualità repressa, gli uni; come femmina “tout court”,con tutti i suoi annessi e connessi, le altre; in questo caso, mi domando, quale slogan possano declamare gli omosessuali maschi detenuti.
          Parlando di lesbiche a piede libero, non sapevo che avessero questa simpatica usanza, suppongo lo facciano solo per rifare il verso, in modo volutamente ironico e provocatorio, ai maschietti etero, rischiando pero, a mio modestissimo parere, di imitarne, solo la loro volgarità.

          Rispondi

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