Buongiorno a tutti.
Uno dei cliché di maggior successo ai tempi d’oro del sitarello PontifeSSo erano le sparate del Volpastro contro l’Unione Europea “dominata dai Massoni”, la Moneta Unica, il Gruppo Bildenberg ed ovviamente il signoraggio bancario, vera e propria arma di distrazione di massa di Brunello nostro.
Tempi ormai lontani e che probabilmente non torneranno mai più, ma un’anima buona (anzi forse sarebbe il caso di dire un’anima bella) ha avuto pietà di noi e si è prodigata a nostra insaputa affinché non sentissimo nostalgia dei giorni (non secolarizzati) che furono.
Questo qualcuno, che a mio modesto giudizio ben meriterebbe il titolo onorifico di PontifeSSo Ad Honorem, è l’Onorevole Carlo Sibilia, parlamentare del M5S alla Camera che lo scorso martedì (21 maggio) si è esibito in un discorso rivolto al Presidente del Consiglio Letta in cui avvisava l’italico popolo (anzi la ggente) dei pericoli del sedicente signoraggio bancario.
Probabilmente qualcuno fra di voi ha già sentito nominare questo seguace di Kim Il Beppe ma ha qualche difficoltà ad individuarlo.
L’On. Carlo Sibilia era balzato agli onori delle cronache a fine febbraio 2013 quando, mentre ancora si stava cercando di formare un governo, aveva arditamente dichiarato che, articolo 94 della Costituzione alla mano, l’esecutivo può governare senza bisogno di ricevere la fiducia delle Camere.
Peccato la prima riga del primo comma dell’articolo 94 della nostra Costituzione stabilisca chiaramente:
“Il Governo deve avere la fiducia delle due Camere.”
Già propenso di suo all’epic fail, l’On. Sibilia ha deciso di esibirsi nei giorni scorsi in un’altra perfomance in puro Bunello-Style.
Analizziamo qui di seguito l’intervento dell’On. Sibilia (in calce trovate il link al video):
“Presidente, colleghi. Il terzo punto di cui si andrà a discutere al Consiglio Europeo di domani sarà l’UEM Unione Economica e Monetaria che passa per i provvedimenti in materia di fiscalità a cui lei faceva riferimento.
Un argomento importante, importantissimo, peccato che nessun cittadino italiano e siamo pronti a scommettere, neanche europeo, sappia niente a riguardo.”
Magari non tutti i cittadini italiani ed europei sono al corrente di ogni aspetto tecnico della questione ma mi pare difficile che proprio nessuno ne sappia nulla. Più probabile che siano stati i parlamentari pentastellati a disinteressarsi del problema fino a quando sono andati a sbatterci contro…
“Allora proviamo a spiegarlo noi cosa ha in mente sul serio il Consiglio Europeo con l’istituzione dell’UEM. Gli obiettivi sono: 1. spezzare il nesso tra banche e stati 2.promuovere un quadro finanziario integrato 3. attivare una politica di assorbimento degli shock economici a livello centrale, centralizzando i poteri di controllo attraverso il Meccanismo Europeo di Stabilità.
Questo quanto riportato nel documento di sintesi dell’incontro del 5 dicembre 2012. Ora non polemizziamo sul fatto che queste siano o meno le priorità dei cittadini europei. Però analizziamo il primo punto.
Spezzare il nesso tra banche e stati? Mi spiega qual è il nesso tra banche e stati oggi Sig. Letta?”
Forse che, dopo aver prestato denaro alle banche per salvarle dalla crisi, ora gli stati devono collocare presso le banche stesse titoli di debito pubblico in modo da poter coprire le spese della Pubblica Amministrazione? Strano che uno come Sibilia, che si presenta come “esperto di questioni economico-finanziarie” ignori questo semplice dato di fatto…
“Mi spiega qual è questo nesso se la Banca Centrale Europea è di fatto di proprietà delle banche centrali nazionali? Diremmo benissimo se le banche centrali nazionali fossero di proprietà dei cittadini, dello stato. peccato però che le banche centrali nazionali siano, di fatto, banche di proprietà di istituti di credito PRIVATI. l’esempio è la banca d’Italia che non è di proprietà dei cittadini italiani come il nome potrebbe lasciar pensare, ma bensì di proprietà di Intesa San Paolo, MPS, Unicredit, Assicurazioni Generali…tutte spa. Tutte trasparentemente elencate sul sito della Banca d’Italia.”
Qui comincia il delirio signoraggista vero e proprio: La legge che ha istituito la Banca d’Italia (Regio Decreto n. 375/1936) stabilisce chiaramente che la Banca d’Italia è un’ente di diritto pubblico e non una società di diritto privato. Pertanto la Banca d’Italia è sovraordinata e non pariordinata alle altre banche. Il suo capitale è partecipato da altre banche private perché un tempo gli istituti di credito italiani erano tutti soggetti di diritto pubblico e dovevano per obbligo di legge possedere una quota di partecipazione della Banca d’Italia stessa e le banche private di oggi hanno per così dire “ereditato” quelle quote. Quote che peraltro non attribuiscono loro alcun potere di controllo o di influenza particolare sull’attività di vigilanza della Banca d’Italia.
“Quindi è come dire che dei soggetti privati siano proprietari della nostra moneta e ce la prestino richiedendola indietro con interesse. Ma se la moneta è dei cittadini, degli stati, allora perché ce la prestano? Ha mai sentito parlare di signoraggio bancario sig. Letta?”
… E il delirio continua. Qui L’On. Sibilia fa un gran minestrone confondendo cose diverse: un conto è il debito sovrano di uno stato collocato presso il pubblico (che genera interessi come qualsiasi altro debito) e un conto è l’unità monetaria di riferimento che non è proprietà di nessuno! Sostenere il contrario è come dire che i francesi sono i proprietari del sistema metrico decimale perchè il campione di riferimento si trova a Parigi!
“Ne parlate mai alle riunioni del club bilderberg? Club di cui lei, il suo predecessore Mario Monti, Emma Bonino guarda caso suo Ministro degli Esteri e Dario Draghi guarda caso Direttore della BCE fate parte.”
Ripete insieme a me: è tutto un gomploddo, è tutto un gombloddo, è un tutto un gombloddo [continuare ad libitum]…
“Gli istituti privati stampano moneta cedendola in prestito e richiedendone restituzione con interesse per creare questa spirale di stritolamento che si chiama DEBITO.”
Cazzata madornale. Gli istituti privati non stampano proprio un bel niente. A produrre la nostra moneta è il Sistema Europeo delle Banche Centrali. Il denaro che le banche “prestano” allo stato mediante la sottoscrizione di titoli di credito è valuta già circolante e non di nuova emissione. Quando si decide di creare nuova moneta lo stato emette titoli di credito fruttiferi che cede alla banca centrale di riferimento la quale paga detti titoli con denaro di nuova emissione che il governo poi utilizza per finanziare il proprio deficit. Il “signoraggio” è, in pratica, la rendita che la Banca Centrale (o meglio, oggi si dovrebbe dire il SEBC sotto la direzione della BCE), percepisce al termine dell’operazione e che costituisce solo una frazione minima della rendita complessiva annuale delle attività delle banche centrali. Le banche pivate che partecipano al capitale ricevono a loro volta una frazione ancora più piccola sotto forma di utile (ammesso e non concesso che la BCE decida a favore della distribuzione degli utili) mentre il resto viene incamerato dagli stati. Questo sistema costituisce quindi un’alternativa (limitata) all’imposizione fiscale.
Come ho già detto brevemente più sopra, il famoso “debito” che tanto preoccupa tutti noi è stato creato dal fatto che le banche hanno prestato allo stato (ad interesse ovviamente) quello stesso denaro che era stato prestato loro (a tasso zero) per rifinanziarle allo scoppio della crisi. Questo è il nocciolo del problema: la manovra speculativa degli istituti privati sul debito pubblico e la sua connessione con le recenti crisi finanziarie. Il signoraggio non c’entra niente anzi, esso è il modo fisiologico con cui uno stato aumenta la propria offerta di moneta.
“Il Consiglio Europeo è responsabile di un Europa non fondata sui diritti, non fondata sulla solidarietà tra i popoli, ma di un Europa fondata sul debito. Debito come strumento di schiavitù degli stati.
Dica questo al presidente Van Rompuy. E poi chi è questo Van Rompuy?”
Un ex Primo ministro del Belgio nonché attuale Presidente del Consiglio Europeo magari?
“Chi lo ha eletto?”
Il Condiglio Europeo secondo la procedura prevista dal Trattato sull’Unione Europea, forse?
“Io so che lei lo conosce sig. Letta perché anch’egli guarda caso è parte del club bilderberg. Ma sappia che i cittadini italiani non sanno per nulla chi sia e da dove venga questo personaggio che non è mai stato eletto in nessuna elezione nazionale e presiede un organismo che condiziona gran parte delle scelte dei cittadini europei e di tutto il mondo.”
Ma parli per sé stesso! Se l’On. Sibilia ignora chi sia Van Rompuy e come è stato eletto alla carica che ricopre forse dovrebbe documentarsi prima di parlare anzichè gridare al Big Gomploddo…
“Si ricorda il tormentone “ce lo chiede l’europa”, bene allora dica a Van Rompuy che “glielo chiede l’Italia”, dica da parte nostra che l’Italia rifiuta il Meccanismo Europeo di Stabilità mostro giuridico e anticostituzionale!”
E spendere due secondi per spiegare perchè il MES sarebbe incostituzionale è chiedere troppo vero, caro Onorevole Sibilia?
“Dica da parte nostra che riteniamo questa politica di scatole cinesi, austerithy, fiscal compact, patto di stabilità: non essere la politica dell’Italia! Dica da parte nostra che l’Italia ha bisogno di visione politica e non di riforme imposte dall’Europa come egli stesso auspicava, dica che, in merito all’evasione fiscale, ci prenderemo subito gli 80 miliardi evasi dal circuito delle slot machine, dica che sigleremo convenzioni in favore della trasparenza bancaria con i paradisi fiscali di tutta Europa che generano evasione per decine di miliardi di euro e con i quali siamo stati sempre fin troppo tolleranti se non protettivi, dica che ripristineremo il reato di falso in bilancio. Sig. Letta lo sappiamo che lei non dirà mai nulla di tutto questo a Van Rompuy, non per una questione di coraggio quello forse, se è lì dov’è, non le manca, ma perché da oltre 15 anni l’Italia che avete costruito voi partiti PD e PDL, ormai modello Unico è diventata un servile scendiletto dei banchieri di tutta europa. Ma sappia, sig Letta, che i cittadini italiani qui fuori vorrebbero che lei dicesse ciò le abbiamo suggerito noi. Adesso pensi a quello che ha in mente di dire lei domani e ne tragga le sue conclusioni.”
E noi che che conclusioni dovremmo trarre dai deliri di uno che va a riprorre in Parlamento le stesse identiche fregnacce già raccontate da Scilipotens sul sitarello PontifeSSo?
Fonte del simpatico delirio pentastellato:
http://www.youtube.com/watch?v=kxFbcopXNQU
http://www.giornalettismo.com/archives/803925/lanalfabetismo-costituzionale-di-carlo-sibilia/
Il disonorevole Sibilia che parla a vanvera di cose che manco capisce, spacciandosi per
esperto di problemi finanziari, fa la figura del pulcino nella stoppa. Dico pulcino, perchè
il megadottore sta appena iniziando l’apprendistato al termine del quale potrà divevtare
un tacchino come il Beppe ed il Marra che pontificano sul signoragio da prima di lui.