19 marzo, festa del papà. Un papà repubblicano scopre che il figlio è gay e si schiera per il matrimonio omosessuale

Senatore Robert PortmanNegli Stati Uniti il presidente Obama si è espresso esplicitamente a favore dell’abolizione del Doma, la legge che definisce il matrimonio come l’unione tra uomo e donna ed esclude le coppie gay dai benefici fiscali riservati invece alle coppie eterosessuali.
Il consenso a favore del matrimonio omosessuale cresce all’interno degli Stati Uniti ed anche all’interno dello stesso Partito repubblicano.
Tra gli ultimi ad esprimersi in ordine di tempo a favore del matrimonio per le coppie dello stesso sesso c’è il senatore dell’Ohio Rob Portman, primo membro del Partito Repubblicano al Senato a manifestare il suo favore. Il politico ha citato un fatto personale ossia la scoperta che il proprio figlio 21enne Will è gay.
In un commento sul Columbus Dispatch in questo modo il senatore Portman ha espresso il suo punto di vista: «Sono giunto a credere che se due persone sono disposte a fare un impegno di amarsi e sostenersi a vicenda nella buona e nella cattiva sorte per tutta la vita, il governo non dovrebbe negare loro la possibilità di sposarsi».
Con queste parole Rob Portman ha raccontato la scoperta dell’omosessualità del figlio: «Due anni fa, mio figlio, una matricola del college, ha detto a mia moglie Jane ed a me che è gay. Ha detto che lo sapeva da qualche tempo e che il suo orientamento sessuale non è una cosa che ha scelto, ma era semplicemente una parte di ciò che egli è. Jane ed io siamo orgogliosi di lui per la sua onestà e il coraggio. Siamo rimasti sorpresi di apprendere che è gay ma sapevamo che era sempre la stessa persona che era sempre stato. L’unica differenza è che ora abbiamo avuto un quadro più completo del figlio che amiamo.
A quel tempo, la mia posizione sul matrimonio per coppie dello stesso sesso era collegata con la mia fede religiosa secondo cui il matrimonio è un legame sacro tra un uomo e una donna. Sapere che mio figlio è gay mi ha spinto a considerare la questione da un altro punto di vista: quello di un padre che vuole che tutti e tre i suoi figli abbiano una vita felica e significativa con le persone che amano».
In un tweet su Twitter così il figlio del senatore ha commentato la presa di posizione del padre: «Oggi specialmente orgoglioso di mio papà».
Il cambio d’opinione di Robert Portman è stata una sorpresa all’interno della politica americana perché Portman non solo è un convinto conservatore ma anche un membro importante del gruppo dirigente del Partito Repubblicano. Portman non è il primo repubblicano ad avere un figlio omosessuale; lo stesso ex vicepresidente degli Stati Uniti Dick Cheney ha una figlia, Mary, che è lesbica. Proprio Dick Cheney ha suggerito a Portman di «fare la cosa giusta, seguire il cuore».
Negli anni sempre più americani hanno cambiato idea sul matrimonio omosessuale passando da una diffusa contrarietà ad un consenso sempre maggiore: «Ci ho pensato molto su questo problema, e come milioni di americani negli ultimi anni, ho cambiato idea sulla questione del matrimonio per le coppie dello stesso sesso. Credo che tutti i nostri figli dovrebbero avere le stesse opportunità di sperimentare la gioia e la stabilità del matrimonio», così Portman ha raccontato in che modo ha cambiato idea su questo argomento.
Come ha spiegato Portman, sapere che un figlio è gay spinge ad avere una diversa idea sul matrimonio omosessuale privilegiando l’amore filiale suoi dogmi religiosi: forse per questo motivo gli esponenti della Chiesa cattolica, non conoscendo la gioia della paternità, sono tra i più accesi oppositori ai diritti degli omosessuali.

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4 pensieri su “19 marzo, festa del papà. Un papà repubblicano scopre che il figlio è gay e si schiera per il matrimonio omosessuale

  1. Caffe

    Ci stavo riflettendo da un po’, riguardo alla potenza dei media e alla loro efficacia nell’orientare quella che possiamo chiamare, semplificando, “l’opinione pubblica”. Il successo di Grillo è rappresentativo: partito con una specie di tam tam sul web, del fenomeno Grillo si sono impadroniti i media più tradizionali, come giornali e tv, magari per parlarne male. Mia madre, per esempio, distingue a fatica un computer da un comodino, eppure sa benissimo chi è Grillo, con buona pace del puzzone, che afferma e spergiura che il suo successo è figlio delle sue idee diffuse unicamente sul web e di aver sempre snobbato le tv, tralasciando l’insignificante dettaglio che tutte le tv parlano continuamente di lui, facendogli una propaganda esagerata, a costo zero. Berlusconi, poi, di tv, a parte le tre principali, ne ha tante altre ed è pure editore di un infame fogliaccio, dove si esercitano i peggiori giornalisti italiani, nell’arte di spalare merda sugli avversari politici. Se notate, il modo di dare le notizie, a Mediaset, cambia radicalmente, a seconda che, a governare l’Italia sia il grande mentecatto, oppure qualcun altro. In questi giorni, con il nuovo papa, i media hanno aperto le cateratte: dove ti giri, è tutto un florilegio delle virtù sovrumane di un tizio che, tutto sommato, si comporta in maniera normale. Temo che questa gazzarra servile e mielosa durerà per secoli; a papa Francesco, ci scommetto la Punto, attribuiranno presto dei miracoli e lo proclameranno santo ancora in vita.
    Premesso quanto sopra, vengo al tema proposto da Cagliostro; ed, alla luce di quanto sopra esposto, oso proporre una mia teoria in merito: da poco ho sottoscritto un abbonamento con Sky, essenzialmente, per seguire la mia Inter, la tv, per il resto, la guardo poco; tuttavia, non ho potuto fare a meno di notare che, in molte serie tv, trasmesse negli USA, e proposti, appunto, qui da noi da Sky, il mondo omosessuale è descritto in modo molto positivo: a differenza di certi film italiani, nei quali, bene che andasse, la persona gay è raffigurata sempre come una pietosa macchietta, affetta da una congerie di tic e nevrosi, secondo uno stereotipo figlio dell’ignoranza e della diffidenza con la quale, il “normale” eterosessuale medio, vedeva l’aborrito genere omosessuale. In questi telefilm, si ribalta la frittata, si descrivono finalmente i gay (di entrambi e sessi) come persone piene dei sogni che abbiamo tutti, che si commuovono o si incazzano, esattamente come noi; che desiderano una casa, una vita normale col compagno senza più nascondersi, e perché no? Sposarsi, ed allevare, magari, anche dei figli. Io credo, che tolti di mezzo i pregiudizi ancestrali e conosciuto meglio il mondo gay, anche grazie a queste forme di intrattenimento. Come dimostra il caso del senatore repubblicano, a macchia d’olio, inevitabilmente, si affermerà una mentalità più aperta nei confronti dei nostri fratelli (e sorelle) gay. Insomma, si sta verificando, (fatte le debite proporzioni) un po’ quello che è accaduto in Italia, nell’immediato dopoguerra, dove gran parte della popolazione era semi analfabeta, è stata la Rai tv, che ha, egregiamente, a mio parere, svolto una funzione educativa ed unificante del popolo italiano. Concludendo, credo che la condizione omosessuale, sempre più spesso, descritta in maniera così intelligente e rispettosa della realtà, diventerà presto uno status normale e non dovrà essere più tenuta nascosta in famiglia o sui posti di lavoro, con tutte le conseguenze, economiche, morali e legislative relative: già godo immaginando la faccia verde che faranno i preti, Gasparri e Giovanardi, ogni volta che un tassello di questo puzzle, andrà al suo posto!

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    1. Cagliostro Autore articolo

      Gentile Caffe,
      d’accordissimo che la tv (ed anche la piazza) ha giocato un ruolo fondamentale nella vittoria di Grillo.
      Per quanto riguarda l’opinione pubblica ovviamente la televisione può giocare un ruolo fondamentale e – pur vedendo pochissimo la tv tranne che per specifici programmi – credo che l’omosessualità sia sempre descritta in un’accezione normale (ossia priva di stereotipi negativi o positivi, quest’ultimi anche più pericolosi).
      Le serie tv straniere di cui parli sicuramente sono anni luce nel descrivere l’omosessualità rispetto ai format italiani: a proposito ricordo solo una bellissima interpretazione dell’attore Franco Castellano nella serie “Commesse”.
      Secondo te la condizione omosessuale diventerà sempre di più normale nonostante le eresie dei vari Giovanardi e Gasparri. Io su questo son più ottimista di te e credo che gli italiani siano ben più avanti rispetto alla nostra classe politica.
      http://contecagliostro.com/2012/07/24/ipso-aumentano-gli-italiani-a-favore-del-matrimonio-omosessuale-gli-uccrociati-di-uccr-in-stato-confusionale/

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  2. Priapus

    In compenso, ce ne sono come quel peone sudista, di cui non ricordo il nome, seguace di
    Santorum e nostalgico dell’ apartheid che, alla riunione dei conservatori. proclamò che gli
    schiavi dovevano esser grati al padrone per il vitto e per l’alloggio e, aggiungerei io. per
    le frustate!!!

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