“I soldi per le puttane li trovo sempre” Woody Allen rassicurava così una prostituta che si preoccupava di come essere pagata da uno sfigato come lui. Eh già ci sono cose per i cui i soldi si trovano sempre: per le puttane, per i dottori, e per la Chiesa Cattolica… E ci sono battaglie piccole, ma molto grandi, che nessuno si prende la briga di combattere. Si è parlato un po’ dei crocefissi nelle aule a causa di qualche sentenza clamorosa (a proposito, nelle scuole non ne è stato tolto neanche uno…), ma dell’ora di religione chi se ne importa? Profumo ha tentato, per ora invano, di portare la questione sul tavolo, ma nessuno si è fatto avanti a sostenere questa battaglia di civiltà e poi anche lui pare ci abbia rinunciato.
La questione dell’ora di religione è invece una questione fondamentale che ha a che fare con la nostra identità. Ha a che fare con il paese che vogliamo essere, con le nostre priorità, con ciò che riteniamo irrinunciabile.
La scuola pubblica è in crisi nera, mancano i fondi per la gestione ordinaria degli istituti. Non stiamo parlando di nuove tecnologie, progetti extracurricolari o cose del genere. Stiamo parlando del fatto che in caso di malattia dei docenti, la scuola non può aprire perchè non ci sono soldi per le sostituzioni. Stiamo parlando del fatto che ai genitori di alunni con gravi handicap si chiede di far fare un orario scolastico ridotto ai propri figli perchè non ci sono i soldi per pagare gli insegnanti di sostegno.
Pur in piena bancarotta però, lo Stato Italiano si trova il denaro per pagare l’educazione cattolica dei cittadini che lo richiedono. Urge a tal proposito qualche precisazione:
- l’ora di religione è un’ora curricolare non opzionale
- gli insegnanti di religione vengono reclutati dalle Curie ma pagati dallo Stato (e non dal Vaticano).
- Nonostante i non trasparenti criteri di reclutamento di tipo privatistico, gli insegnanti di religione accumulano punteggio col quale potranno insegnare altre materie curricolari nella scuola pubblica
- Gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica, e di solito ce n’è almeno uno per classe, devono essere affidati ad altro insegnante. Ciò significa che ogni ora di religione cattolica viene pagata due volte.
Ma perchè uno Stato laico deve assumersi l’onere dell’educazione religiosa e per di più cattolica degli alunni? E soprattutto, è moralmente accettabile che non avendo le risorse finanziarie per pagare gli insegnanti di sostegno, possiamo invece permetterci di pagare gli insegnanti della Curia? Se proprio vogliamo dare una formazione religiosa ai nostri alunni facciamolo per bene: insegnanti laureati, regolarmente reclutati dallo Stato come tutti gli altri, insegnamento di etica e storia di tutte le religioni come ad esempio fanno in Germania. Così almeno sarebbe più accettabile sia legalmente che moralmente, e anche meno costoso, visto che nessuno dovrebbe utilizzare la facoltà di “non avvalersi” dell’insegnamento di una materia curricolare.
Fosse poi l’unico “regalino” al Vaticano che ci trasportiamo dai tempi di Andreotti:
http://www.icostidellachiesa.it/