Scommetto che so cosa state pensando: che min**ia è lo “zugzwang”? Si tratta di un termine degli scacchi, che indica una situazione nella quale un giocatore, qualsiasi mossa faccia, è destinato a perdere dei pezzi o a subire lo scacco matto. Come dire: “Qualunque cosa tu faccia, sei fregato”.
L’immagine di un (presunto) zugzwang mi è venuta in mente leggendo l’articolo di oggi su Vendola ed il mancato sostegno al film “Outing – fidanzati per sbaglio”, copiato ed incollato paro paro da “Il Giornale”, quotidiano milanese notoriamente super partes.
Il pretesto per la consueta accozzaglia di stupidaggini basate sul nulla ma spacciate come fine esercizio socio-psico-filo-antropologico è il rifiuto da parte di Apulia Film Commission, che secondo WIkipedia è “una fondazione nata nel 2007 con l’obiettivo di attrarre produzioni e investimenti nel settore dell’audiovisivo in Puglia” finanziata dalla Regione, di sostenere economicamente al film sopraccitato, il cui tema è facilmente intuibile.
Partiamo da un fondamentale presupposto: l’articolo si intitola “VENDOLA TOGLIE I FINANZIAMENTI AL FILM CHE IRONIZZA SUI GAY”. Che io sappia, per poter togliere qualcosa a qualcuno, è necessario che il suddetto qualcosa sia stato, seppur per un tempo limitato, nelle mani del suddetto qualcuno. Ma, dal momento che la Apulia ecc ecc non ha mai concesso alcunché alla produzione del film, non può chiaramente neppure avergli tolto qualcosa.
Già da subito, quindi, siamo di fronte ai tipici ragionamenti campati per aria che sono ormai un trademark riconoscibilissimo delle pagine pontifeSSe.
L’esimio Andrea Indini, autore dell’articolo, può certamente fregiarsi del titolo di pontifeSSo ad honorem.
Forse il film non è granché. Tuttavia, suona piuttosto strano chela Regione Puglia, che a suo tempo aveva finanziato Mine vaganti di Ferzan Özpetek, adesso abbia bocciato un film che ironizza sulle coppie omosessuali. I dubbi sono leciti.
I dubbi… su cosa, di grazia? Prego notare il tipico stile pontifeSSo: alludo, insinuo, dico e non dico, però eccome se dico. Indini il film non lo ha visto (non è ancora finito, del resto), ma insinua (e di fatto afferma) che il motivo della bocciatura sia il fatto che il film prende in giro i gay.
Risibile, a dir poco, l’accostamento con Ozpetek. Se i due film trattano di gay allora dovrebbero essere prodotti entrambi. Come dire che i produttori di “Full Metal Jacket” avrebbero dovuto produrre anche “Noi uomini duri” con Pozzetto e Montesano.
E veniamo al suddetto zugzwang. Cosa credete avrebbero scritto se Vendola avesse invece deciso di finanziare il film? Che è uno sporco pederasta pervertito che cerca di traviare le giovani menti proponendo un modello di vita improntato alla perdizione del corpo e dell’anima.
Così invece è un gay borioso ed ignorante che sfrutta il proprio potere per dare i soldini solo ai suoi amichetti gay e/o sostenitori dei gay.
Insomma: uno zugzwang. Almeno secondo loro.
Commento solo per dire che io, che sono borioso, ignorante e forse anche gay (leggo ed addirittura scrivo su questo sito, pensate un po’!), so cosa significa zugzwang.
pensa te!
Scusa, evidentemente sono male informato, ma mi risulta che Vendola finanzi sopra
tutto parrocchie e clero. Poi, se finanzi anche i gay, non lo so, ma è scontato che se lo facesse, a qualcuno andrebbe di traverso.
Sarà sempre ignoranza mia, ma non mi risulta nemmeno che Vendolino sia mai
intervenuto sulla questione dell’Ilva, nonostane qualcuno sostenga che quest’ulti
ma abbia già sette condanne definitive per reati ambientali.