lettera aperta a Monsignor Babini, Vescovo Emerito di Grosseto.

Eminenza,
da quanto ho potuto leggere in questi ultimi anni sul sito cattolico Pontifex, Lei ha sempre trovato parole sagge ed equilibrate per parlare a tutti quei fratelli e sorelle che rientrano in quelle categorie umane che altri hanno umiliato, offeso, perseguitato e troppo spesso ucciso.
Lei, Monsignor Babini, ha saputo incoraggiare tutti quegli esseri umani che vivono soffrendo perche’ emarginati a causa della loro “diversa” scelta sessuale, ha saputo trovare parole giuste per riconoscere le sofferenze patite da 6.000.000 (sei milioni) di ebrei, ha saputo dare il giusto conforto ed incoraggiamento per tutti quei fratelli che hanno tentato di sfuggire alle dittature ed alla fame del terzo mondo tentando, spesso trovando la morte, di raggiungere le coste del nostro Paese e dell’Europa.
Lei, devoto a Maria, che auspica la recita del Rosario per porre un freno all’ondata della piaga dell’omosessualita’ ci aiuti a porre un freno ad un’altra piaga, quella della violenza sulle donne.

Lei, sant’uomo che le cose non le manda a dire, lanci un appello, faccia una proposta concreta e fattiva.

Monsignor Babini, si faccia promotore di una massicia recita del Rosario per limitare l’ondata di stalking che sta attraversando il nostro Paese. Ci aiuti a pregare affinche’ tutti gli stalker siano assicurati alla giustizia e resi innocui con le giuste condanne. Ci aiuti a pregare per tutti quegli psichiatri che saranno chiamati a curare questi poveri uomini impotenti che, per corteggiare una ragazza di 26 anni, non trovano altro modo che appendere fegati di animale ai loro citofoni.

con devozione
Hiram Abif, Maestro Massone