Quando la stupidità è contagiosa…

La giornata di oggi (ieri per chi legge) testimonia la comparsa sulla scena di un nuovo PontifeSSo tal Giovanni Servodio (quando si dice nomen omen). O almeno così sembra per come l’articolo viene impaginato e postato, lasciando ipotizzare che esso sia frutto della collaborazione di un editorialista esterno al sitarello non secolarizzato.
Peccato che in calce all’articolo compaia anche un link a “Unavox”, sito della “Associazione per la salvaguardia della Tradizione latino-gregoriana”. Utilizzando il motore di ricerca interno del sito si ottiene la pagina desiderata che reca una eloquente scritta in rosso “articoli tratti da una fonte diversa”.
Siamo quindi di fronte al copia-incolla di un altro copia-incolla. Un copia-incolla a cascata. Immagino non ci sia bisogno di fare ulteriori commenti. A parte constatare che talvolta la saggezza popolare c’azzecca in pieno: “la stupidità è contagiosa”
Vediamo perché:

“Lo spunto ci è dato da uno dei tanti pronunciamenti cosiddetti “normativi” emessi dai diversi organismi “giudicanti” europei. In questo caso si tratta della Cassazione italiana”

La prima frase non è ancora finita e ha già scritto due, e dico due siore e siori, bestialità. Da quando in qua le sentenze di un Tribunale, quale che sia l’ordine e il grado, sono fonte di legge?
Come sa anche il più asino degli studenti del primo anno di giurisprudenza norme e sentenze non devono essere assolutamente confuse, non solo perché vengono “prodotte” da due fonti diverse (rispettivamente Parlamento e Magistratura giudicante) ma anche perché hanno caratteristiche completamente opposte (le norme riguardano fattispecie generali ed astratte mentre le sentenze sono, per loro stessa definizione, decisioni su casi concreti e particolari)!
E il fatto che parte della giurisprudenza si orienti in senso conforme alle pronunce della Cassazione, non attribuisce certo alla Suprema Corte poteri normativi…

“Coloro che contraggono un matrimonio omosessuale in uno dei paesi europei, devono veder riconosciuti anche in Italia i reciproci diritti così acquisiti. Una grande novità? Nient’affatto. La semplice applicazione di una norma già in vigore. Dove sta allora la presunta novità, così ampiamente sottolineata dai mezzi di comunicazione di massa?”

È abbastanza chiaro dove vuole andare a parare, no?

“ Semplicemente nel fatto che l’oggetto del contendere è il cosiddetto “matrimonio omosessuale”.

Eh, già… Il chiodo fisso dei PontifeSSi di queste settimane…

“Incominciamo quindi da qui. Il termine “matrimonio” è derivato, in tutta evidenza, dal sostantivo “mater”, madre, e sta ad indicare il contesto nel quale trovano pieno riconoscimento le prerogative proprie della donna, della madre. In senso lato, il termine indica la condizione formale, lo stato sociale che permette al meglio l’esercizio di tali prerogative.”

L’etimologia è giusta (anche se incompleta), il resto è… via, sarò buono, diciamo un’interpretazione errata. Il termine latino matrimoniun indicava nella società romana quello che era il “dovere della madre” e cioè partorire i figli ed accudirli; ad esso corrispondeva specularmente il “patrimonium”, il “dovere del padre” che essendo l’unico soggetto di diritto riconosciuto dalla legge romana si occupava di tutto il resto. Il che, per una società agreste e pastorale dell’ottavo secolo A.C. , può anche starci. Per la società italiana del XXI° secolo un po’ meno…

“In definitiva, il matrimonio è sempre stato lo strumento che permette alla donna di realizzare in condizioni ottimali le sue prerogative esclusive di donna e di madre. Come dire che il matrimonio è lo strumento sociale ottimale che permette alla donna di compiere la sua funzione naturale e sociale di procreare, realizzando così al meglio il suo stesso essere.”

Capito fanciulle? Avere la capacità biologica di procreare equivale ad una predestinazione della vostra personalità e del vostro essere…

“Si continuano a fare mille distinguo circa la funzione reale del matrimonio, criticando, per esempio, l’antica concezione cattolica che dichiarava chiaramente che lo scopo principale del matrimonio è la procreazione. Concezione che finanche la Chiesa moderna si rifiuta di riprendere in toto.
Eppure, il termine è lì: semplice, chiaro, scontato: il matrimonio è la condizione sociale perché la donna faccia al meglio la madre; lo strumento che esalta la funzione della donna e le assicura ogni protezione e ogni riconoscimento.”

E “l’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi” (art. 29 Cost.) và a farsi benedire…

“Se poi, com’è accaduto, subentra una nuova concezione in base alla quale la funzione della donna sarebbe principalmente quella di fare l’uomo, è ovvio che il termine matrimonio va cambiato e, in attesa che se ne inventi un nuovo, si deve far sì che esso perda il suo significato.”

E dai! Ma ci vogliono spiegare una buona volta cosa dovrebbe significare l’espressione  “la donna che vuole fare l’uomo”?

“Mentre per millenni il matrimonio è stato una prerogativa della donna, direttamente legato alla sua funzione distintiva, unica ed essenziale, ecco che modernamente esso diventa uno strumento sociale che considera i due contraenti alla pari, come se l’uomo potesse procreare o la donna potesse inseminare.”

Oh, per l’amor di Minerva! Quante volte lo devo dire che le funzioni biologiche non hanno niente a che fare con i diritti dei coniugi!

“Una burla? No, una sovversione!”

Presto presto, si chiamino i Carabinieri in alta uniforme!

“Attraverso la quale, corrompendo il termine nel suo significato, si corrompe la funzione che esso esprime. Il matrimonio è distrutto, esso non serve più a sancire un quadro sociale e ordinato all’interno del quale si realizza il destino naturale della donna: la procreazione, la perpetuazione della specie, la continuazione del mondo, base imprescindibile per ogni tipo di organizzazione sociale umana. Esso diventa un luogo sociale ove i figli, la loro educazione, la loro crescita, lo stesso futuro dell’umanità sono solo un accessorio. E non rimanendo più che il mero rapporto tra una donna e un uomo, rapporto che può stabilirsi comunque indipendentemente dal matrimonio, ecco che questo non serve più a niente.”

 
Vede Antani cosa succede a lasciare la supercazzola esposta all’alcool denaturato? La dromo dinamo scabra contatto con il proprio quadrante assiale e gli isotopi non riescono a catalizzare il tapìa tapìoco!

“È curioso che questa deviazione che porta all’avvilimento del ruolo essenziale della donna si sia sviluppata parallelamente a quella che si è abusato chiamare “emancipazione femminile”. È curioso, ma ampiamente istruttivo, poiché il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi.”

L’unico commento possibile è: WTF?

“Se due donne o due uomini decidono, stranamente e innaturalmente, di convivere facendo finta di appartenere ai due sessi diversi, ecco che s’inventa la grande sciocchezza del reciproco amore, in grado, secondo la sovversiva concezione moderna, di giustificare qualsiasi cosa, soprattutto la più innaturale.”

E quando mai due maschi o due femmine omosessuali “fanno finta di appartenere ai due sessi diversi”?

“Da che mondo è mondo, gli uomini e le donne si sono sempre amati in mille modi diversi, ma in condizioni normali e ordinate non hanno mai neanche solo pensato di stabilire, a casaccio o a piacimento, dei rapporti innaturali.
L’amore di un uomo per un altro uomo, o di una donna per un’altra donna, si è sempre espresso in tanti modi diversi, dall’amicizia alla dedizione, fino al sacrificio, ma non per questo si deve stabilire tra loro un rapporto di convivenza esclusiva basato sull’innaturale connubio sessuale.
Da sempre, quando questo è accaduto, c’è stata la consapevolezza che si trattava di una deviazione, di un vizio, di un’anomalia, e in maniera seria e responsabile si faceva di tutto per vivere questa anomalia in maniera corrispondente.”

 

Fonti di questo ragionamento? Non pervenute, quindi immagino si tratti, come al solito, di affermazioni non smentite quindi vere…

 
“Se una persona nasce storpia, la dignità personale e il senso di sé la portano a comportarsi di conseguenza, mai offrendosi alla considerazione del mondo come fosse normale, come “non” fosse storpia. Se lo facesse dimostrerebbe, stoltamente, di godere di questa anomalia, di avere sovvertito la sua percezione della realtà.”

 
Oh, per Nostra Signora degli esempi fatti alla cazzo di cane!


“Mai si era giunti allo stato di aberrazione moderna in base al quale è obbligatorio, per legge, considerare normale una anormalità.”

“Ma chi? Ma come? Ma chi cazzo?” direbbe Alex Drastico. In quale legge è scritta stà bestialità?
Non è che ha capito male cosa si intende per “eguaglianza di fronte alla legge”?

“Solo la concezione deviata dell’amore, nata negli ultimi tempi, può permettere di far passare l’idea che un connubio innaturale possa fondarsi sull’amore e per questo essere giustificato.
Un altro luogo comune ormai affermato pretende che il connubio innaturale tra due uomini o due donne si fondi sulla libertà personale. Così che una persona o due possano scegliere liberamente di vivere la vita sociale che più loro aggrada, soprattutto in termini di scelta sessuale.
Solo la dissociazione mentale moderna ha potuto permettere che un’assurdità simile prendesse piede e si affermasse anche a livello legislativo.”

Eh, certo. La Costituzione e la Dichiarazione dei diritti dell’uomo sono “luoghi comuni” e “dissociazioni mentali moderna”…

“Ma dove s’è visto mai che una persona possa scegliere di essere e di vivere come meglio crede? In quale settore della vita sociale vige una tale impossibilità?”

Impossibilità? Possibilità semmai, altrimenti questo passaggio non ha senso. Beh, pensandoci bene non avrebbe molto senso anche se l’avesse scritta nel modo giusto…

 
“In quale angolo del mondo? Se non nelle fantasie malate dei moderni che s’illudono che basti pensare una cosa e poi dirla ed ecco che essa diventa una realtà.
L’unica realtà possibile, in questo modo, è una realtà malata, una fissazione patologica scambiata per realtà vera.
Eppure questa sciocchezza è diventata uno slogan sulla bocca di tanti.”

Non credo ci sia bisogno di ripetere quanto scritto una decina di righe sopra…

“Non ci si accorge che lungo una tale china s’incontreranno i più aberranti comportamenti desiderosi di essere riconosciuti come normali. Cosa che peraltro sta già accadendo, basta pensare all’infanticidio, oggi chiamato: interruzione volontaria della gravidanza.”

E chi ha mai parificato l’infanticidio all’interruzione volontaria della gravidanza? Ma costui legge le bestialità che scrive?

“Si dice che la libertà personale vada legittimamente tutelata fintanto che non leda la libertà altrui, ma nel caso dell’aborto, per esempio, l’uccisione dell’“altrui”, il bambino, diventa semplicemente insignificante di fronte alle scelte personali della donna, che in questo caso è davvero aberrante chiamare “madre”.”

Qua di aberrante c’è solo la sua ignoranza…

“D’altronde, e anche questo sta già accadendo nella modernissima, evoluta e laicissima nuova Europa, se un adulto induce un ragazzino ad un rapporto innaturale e osceno, viene accusato di pedofilia, tranne che il ragazzino non sia consenziente, cioè non eserciti anche lui la sua libertà, sia pure immatura e incosciente, divenuta matura e cosciente per legge.”

Repeat: In quale legge è scritta stà bestialità?

“Tutto questo non è esercizio del libero arbitrio, ma esercizio del libero abuso: abuso di se stessi e degli altri.
La libertà vera è quella che si esercita sotto l’ombrello delle leggi di Dio, è la libertà dei figli di Dio che in tanto sono liberi in quanto sottostanno alle leggi stabilite dal Creatore. Ogni altra libertà individuale al di fuori di quest’ultima si chiama semplicemente licenza, licenza rispetto alla vera natura umana e licenza rispetto all’ordine naturale stabilito da Dio per la conduzione ottimale dell’esistenza terrena. Si chiama autodistruzione, aberrazione, ed è funzionale solo al piano di sovversione e di capovolgimento del reale voluto e costantemente perseguito dal demonio per la rovina dell’uomo in terra in vista della sua perdizione in cielo.”

Certo certo, noi siamo liberi di fare come eSSi comandano…

“Un altro luogo comune anch’esso affermatosi nei tempi moderni è quello della dignità della persona, che andrebbe preservata per il semplice fatto dell’esistenza della persona stessa. Tale che se una persona è abominevole, si deve fare in modo da condannare l’abominio, ma senza mai ledere la dignità di chi lo compie.”

Di nuovo: WTF?

“Una tale impossibilità è stata suggerita come possibile dalla perniciosa suggestione del demonio che in questo mondo moderno lavora quasi indisturbato. Il suo colpo da maestro consiste nell’aver adottato una nuova terminologia, così che anche l’assurdo potesse trovare legittimità agli occhi dell’uomo purché ribattezzato: “laicità”.
Laicità che si opporrebbe a confessionalità, perché è risaputo, dice il demonio, che la confessionalità è roba da bigotti limitati, mentre la laicità è roba da uomini liberi da ogni costrizione esteriore. L’uomo è l’uomo, indipendentemente da ogni riferimento che non sia se stesso: come dire che l’uomo è l’uomo indipendentemente dal fatto che l’abbia messo al mondo sua madre. L’uomo è l’uomo indipendentemente dal fatto che è creato da Dio. L’uomo è l’uomo indipendentemente dal fatto, del tutto insignificante, che non può farsi da sé. Tant’è vero che questo stesso uomo sradicato, e orgoglioso di questo sradicamento, si è inventata l’illusione della procreazione artificiale, per poter dire a se stesso che può farsi da sé, non solo senza l’intervento di Dio, ma perfino senza l’intervento di una “madre”: basta un laboratorio e una provetta.”

Perché la scienza e la secolarizzazione sono frutto del demonio, non dell’evoluzione del pensiero umano, nooo…

“Illusione generata dalla suggestione demoniaca, poiché qualunque “persona” sana di mente capisce che perfino l’espediente della scopiazzatura artificiale del processo procreativo naturale sarebbe nulla senza il persistere dell’azione di Dio che in questo caso si esercita per vie traverse, a conferma del vecchio detto che: Dio scrive diritto sulle righe storte.
Questi velocissimi richiami aiutano a tratteggiare la complessiva condizione moderna dell’uomo e dell’umanità, che è ormai prossima al disfacimento, tanto più definitivo e devastante per quanto più si ammanta di consolatorie denominazioni come quella corrente della “sana laicità”.
Una condizione che fino a qualche decennio fa trovava un qualche correttivo nell’insegnamento e nella predicazione della Chiesa, che ricordava come il misconoscimento della legge naturale e il rifiuto delle leggi di Dio e della sua Chiesa conducono l’uomo alla rovina in terra e alla perdizione in Cielo.”

Non ho più nemmeno la forza e soprattutto la pazienza per commentare simili idiozie…

“Fino a qualche decennio fa, perché… negli ultimi decenni la Chiesa, ad opera dei moderni uomini di Chiesa, pur continuando a parlare di legge naturale e di leggi di Dio, ha fatto proprie e praticato le stesse suggestioni imperanti nel mondo: dalla deviante concezione dell’amore umano che tutto giustifica, all’elogio dell’indiscriminata libertà individuale, all’esaltazione della dignità dell’uomo in quanto uomo. Sottacendo la dipendenza della libertà dalla verità e dalla sottomissione alle leggi Dio, l’importanza della conquista della dignità in seguito al rigetto del peccato originale e dei suoi derivati, la primaria pratica dell’amore per Dio, il solo da cui discende l’amore per gli uomini.
Il tutto fondato, non su isolati ed episodici interventi di questo o di quel Pastore sconsiderato, ma su una pletora di documenti pastorali tutti derivati dagli insegnamenti dottrinali prodotti dal Concilio Vaticano II.”

Solo a me ricorda qualcuno?

“Gli uomini di Chiesa hanno perso la testa?
Non tanto! Si sono per lo più stancati: era troppo difficile continuare a resistere alle suggestioni e alle lusinghe del mondo e del Principe di questo mondo, mentre è tanto più facile, più comodo, più appagante in termini meramente umani, adattarsi a tali suggestioni e compiacersi di tali lusinghe, magari, come uomini di Chiesa, individuando giustificazioni e punti d’appoggio in seno all’immenso patrimonio sapienziale della Chiesa, il quale, nella sua espressione in termini umani, permette di cogliere qua e là ogni sorta di apparente coerenza: basta operare le opportune estrapolazioni.
Chiunque abbia letto i documenti del Concilio Vaticano II ha potuto rendersi conto di quanto questo fosse possibile e di come sia stato realizzato dagli estensori di tali documenti; prelati, certo, ma soprattutto esperti nella manipolazione linguistica, da quegli uomini moderni che erano… e sono.”

Appunto. “Chiunque gli abbia letti”. Lui di sicuro non lo ha fatto.

“Che il Signore abbia pietà delle loro e delle nostre anime, magari porgendo l’orecchio alle nostre preghiere perché si degni di salvare la Chiesa dalle conseguenze degli errori degli uomini di Chiesa.
Christe, áudi nos! Christe, exáudi nos!”

Come direbbe Don Zauker: “La messa è finita. Levatevi dai c….”

Fonte della terribile sequela di scempiaggini: www.pontifex.roma.it//index.php/opinioni/laici/11400-i-frutti-della-laicita-qbuonaq-dalla-distruzione-della-lingua-alla-distruzione-della-societa

15 pensieri su “Quando la stupidità è contagiosa…

  1. faunita

    Come sempre, l’omosessualità viene paragonata all’handicap fisico… come a sottintendere che il gay (come Leonardo da Vinci o Saffo o come tante persone omosessuali che conosco, persone peraltro fantastiche) sia “di qualità inferiore”, “sottoprodotto”, “da buttar via” esattamente come l’handicappato (sordo come Beethoven, cieco come Stevie Wonder, affetto da malattie degenerative come Stephen Hawking???) … Alla faccia della carità cristiana e umana e del finto pietismo con cui i predetti ghignano a donne incinte afflitte da diagnosi infauste per il pupo – sapete, il celebre “Dio ti vuole proprio tanto tanto bene per regalarti un bimbo così speciale… vedrai quanto amore ti darà” che le suore riservano loro, prima, magari, di rifiutare l’iscrizione del bambino de quo a scuola, magari perché “spaventerebbe gli altri bambini” o “disturberebbe”…

    Rispondi
  2. Laicista

    Cari miscredenti,
    Quello che mi meraviglia sempre è quanto siano deboli le argomentazioni contro il matrimonio omossuale. 
    Vorrei veramente trovare un buon ragionamento contro il matrimonio omosessuale. Non perché sia contro il matrimonio omosessuale ma mi piacerebbe assistere ad un ragionamento giuridico di un certo livello. 
    Si pensa al matrimonio come qualcosa di statico nel corso del tempo e si dimentica che la riforma del diritto di famiglia del 1975 e l’introduzione del divorzio nel 1978 hanno già completamente stravolto l’istituto del matrimonio. 
    Parlano di “doveri della madre” e dimenticano che l’articolo 143 del codice civile che fissa l’uguaglianza tra i coniugi. 
    Vaneggiano di matrimonio come di luogo deputato alla procreazione ma dimenticano che già l’articolo 30 della costituzione si tutelano i bambini nati fuori del matrimonio come quelli nati all’interno. 
    Spesso leggo ragionamenti in antitesi tra di loro. A volte i cattolici affermano che la legalizzazione di un fenomeno (matrimonio omosessuale ad esempio) porterebbe ad una moralizzazione, altre volte affermano l’esatto contrario. 
    Anche l’articolo del Consiglio Pontificio sulla famiglia è la fiera delle banalità e delle inesattezze.

    Rispondi
    1. faunita

      Sai, per loro un certo art. 143 c.c. che attribuisce pari diritti e doveri nel matrimonio è disapplicabile fin da subito, essendo in contrasto con le sante dottrine del minidio pontifesso….! Anche se poi, curiosamente, un sacco di cattolici ricorrono all’istituto ultrasecolarizzato del divorzio….!

      Rispondi
      1. admin

        Beh ovviamente i Pontifessi risolvono agilmente la dicotomia che hai suggerito. Tutti quelli che si separano o divorziano semplicemente non sono cristiani. O meglio non seguono aderentemente la dottrina Pontifessa. Tutto qui. 🙂

        Rispondi
        1. faunita

          Diciamolo: già consentire alle donne di sposare chi vogliono ci porta sulla strada della perdizione… ho saputo di sventatissime biologhe 26enni che hanno stoltamente rifiutato la corte di uomini timorati per inseguire amorazzi peccaminosi con coetanei…!

          Rispondi
          1. admin

            Già … Vogliamo anche parlare della vettura del fidanzato della 26enne? E del suo lavoro? Noi non ne parleremo. Brunello l’ha fatto, in passato… 😉

          2. pao

            Peró potremmo parlare dell´oscuro BV ormai 50enne stalker murattiano (DEL QUALE VOLPASTREN SI GUARDA BENE DAL FORNIRCI NOTIZIE) che appende fegati ai citofoni dlle biologhe e imbratta i muri del quartire con improperi contro le giovani biologhe ….

            chissá che fine ha fatto!…
            E chissá dov´era sparito per due mesi Bruno Volpe, l´animatore, direttore, giornalista, avvocato e blablabla di pontifex.roma.it …
            Aveva annunciato chiarimenti in proposito..si vede che se n´e´scordato!
            Comunque noi, per amor di cronaca e pieni di buona volontá glielo ricorderemeo in eterno ..

  3. Gabriele

    beh pare ovvio che come tradizionalisti questi voglio eliminare tutto quello che c’è stato dopo l’illuminismo in poi…purtroppo oltre ai pontifeSSi esiste questo virus anche in molte altre frange settarie, ma potenti, del cattolicesimo. Neocatecumenali che vedono che il demonio si è incarnato nella dichiarazione universale dell’uomo, nel femminismo …. e cosi via. Deliranti di CL , non gli affaristi, che fanno discorsi simili… ecco questi mi preoccupano MOLTO di più dei pontifeSSIANi.A proposito ma qualcuno sa se alla fine lo Stato del Vaticano ha riconosciuto la dichiarazione universale dei diritti ?

    Rispondi

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