Giulia e le sue bugie

Gli scritti di Giulia Tanel godono di un discreto credito all’interno di alcuni circoli “underground” di cattolici. Lei pubblica i suoi pensieri sul sito di Francesco Agnoli (chiamato anche l’Agnolotto): libertaepersona senza accento, mi raccomando. I suoi brani vengonopoi ripresi da altre testate del “calibro” di UCCR e Bastabugie tanto per citare un paio di nomi a caso. Non perdiamo di vista l’obiettivo principale (cioè il brano di Giulia), ma è utile delineare questo quadretto che ci aiuta a comprendere in quale ambiente si muove Giulia.

Ci piace immaginare Giulia come una giovane ragazza, diplomata nel 2008 a Rovereto ed ora impegnata nello studio della filosofia a Trento. Le immagini del suo profilo su Facebook confermano queste nostre impressioni. Curiosamente dal 2008, da quando ha cioè superato l’esame di maturità, ha iniziato a proporre i suoi pensieri attraverso al sito dell’Agnolotto.

La giovane età della fanciulla è testimoniata anche dal sito causes.com, attraverso cui apprendiamo che eSSa ha appoggiato cause nobili come “Il Papa è solo, mettiamoci al suo fianco”, oppure “Per i diritti dei disabili”, oltre che varie cause volte a colpire la “casta”. Tra le molte cause nobili se ne trovano altre quantomeno bizzarre.

http://www.causes.com/profiles/23388758/causes

Giulia non è certo nuova ad articoli in cui parla di EllaOne: già nel settembre del 2010 si era impegnata ed aveva prodotto alcune riflessioni sulla pillola dei 5 giorni dopo.

Devo ammettere che Giulia è abile nello scrivere e nell’ingannare i suoi lettori. Curiosamente i suoi articoli vengono ripresi dal sito “bastabugie”. Se davvero chi gestisce quel sito vuole dire “basta” alle bugie dovrebbe cancellare gli articoli della Tanel in cui parla della pillola EllaOne. Già perchè Giulia sfrutta la diffusa ignoranza sulla tempistica che regolamenta il ciclo mestruale per veicolare messaggi abbastanza imbarazzanti.

Ad esempio Giulia descrive il meccanismo di funzionamento della pillola EllaOne in questo modo:

 Il principio attivo contenuto nella pillola EllaOne è l’ulipristal acetato, che appartiene alla categoria degli antiprogestinici; esso ha la funzione di impedire l’azione del progesterone, l’ormone che crea le condizioni adatte alla fecondazione dell’ovulo e all’annidamento dello stesso nell’utero. Bloccando la produzione del progesterone, la “pillola dei 5 giorni dopo” impedisce che l’utero si prepari ad accogliere un eventuale ovulo fecondato che, quindi, una volta giunto nell’utero non trova pareti fertili dove annidarsi.

Indiscutibilmente un bellissimo mix di falsità e di imprecisioni. Peccato che il principio attivo (ulipristal acetato) non abbia gli effetti indicati da Giulia. Infatti ulipristal acetato agisce ritardando il momento dell’ovulazione. Nulla a che vedere con la produzione del progesterone (che viene prodotto dal corpo luteo, dopo l’ovulazione, per “preparare” l’utero all’eventuale gravidanza). Riportiamo di seguito le informazioni corrette circa il meccanismo di funzionamento del farmaco.

Ulipristal acetato è un modulatore selettivo sintetico del recettore del progesterone, attivo per via orale, che agisce legandosi con grande affinità al recettore umano del progesterone. Si ritiene che il meccanismo d’azione primario consista nell’inibire o ritardare l’ovulazione. Dati farmacodinamici mostrano che, anche se assunto immediatamente prima del momento in cui è prevista l’ovulazione, ulipristal acetato in alcune donne, è in grado di posticipare la rottura follicolare.

http://www.ema.europa.eu/docs/it_IT/document_library/EPAR_-_Product_Information/human/001027/WC500023670.pdf

Perchè tutta questa attenzione all’ovulazione? Beh basterebbe avere un minimo di conoscenza delle fasi del ciclo mestruale di una donna per capire come mai è così importante parlare dell’ovulazione. Quello che forse Giulia non conosce del suo corpo è che il periodo di maggiore fertilità è proprio il periodo seguente all’ovulazione. Molte coppie che cercano una gravidanza si basano su metodi come la misurazione della temperatura basale (ma non solo) per trovare il momento più favorevole al concepimento. Tutti questi metodi servono appunto ad individuare il momento dell’ovulazione, lo “sweet spot” propizio. A questo punto ci si può domandare: perchè ritardare l’ovulazione può aiutare ad impedire la fecondazione? Semplice, perchè lo sperma può “sopravvivere” nel corpo di una donna per alcuni giorni. Se durante questo periodo avviene l’ovulazione, ci sono alte probabilità di una gravidanza. Dunque se io posso fare in modo che l’ovulazione non avvenga mentre lo sperma è ancora “vivo” nell’utero della donna, impedisco fattivamente la fecondazione. Tutto questo, evidentemente, non è chiaro a Giulia.

Alla luce di quanto chiarito qui sopra, risulta evidente l’ignoranza abissale di Giulia.

Da quanto si evince dal paragrafo precedente, tuttavia, la definizione di “contraccettivo” è errata: un contraccettivo ha infatti la funzione di impedire la fecondazione, mentre EllaOne agisce quando essa è già avvenuta, in quanto svolge una funzione antinidatoria.

L’unica cosa errata è la definizione usata da Giulia per ingannare i suoi lettori. EllaOne è un contraccettivo. Non è un progestinico. Non è dunque un farmaco abortivo. Non basta scopiazzare la definizione fornita da qualche “esperto di bioetica” (ma evidentemente ignorante in tanti altri ambiti) per trasformare la realtà: EllaOne non è un farmaco abortivo.

E’ imbartazzante osservare come Giulia riesca a costruire un intero articolo sulla bugia, compreso un elenco di “questioni controverse” che sono controverse soltanto perchè lei ha fornito una definizione errata. Persevera nell’errore, ripete la stessa bugia più e più volte, nella speranza di trasformarla in realtà.

I problemi connessi ad EllaOne sono dunque molti.

La prima implicazione è di carattere morale, in quanto non ci si trova di fronte ad una pillola contraccettiva, bensì potenzialmente abortiva.

Il secondo aspetto problematico riguarda il fatto che la commercializzazione di EllaOne è in palese contrasto con la leggi vigenti in Italia, sempre in virtù della sua potenziale funzione abortiva.

La solita bugia ripetuta più e più volte nel brano di Giulia. E non è finita, perchè anche più sotto incappa nello stesso errore:

A questi tre aspetti ne va aggiunto un quarto, assurto tristemente alle cronache nei giorni scorsi: la commercializzazione dei farmaci on-line.

Come si evidenziava in apertura del presente articolo, infatti, ormai abortire è sempre più facile e acquistare una confezione di EllaOne lo è ancora di più: non servono neanche la prescrizione medica e il test di gravidanza.

Di nuovo! La pillola EllaOne non è abortiva. Ma quante volte viene ripetuta la stessa scemenza? Abortire non è facile in Italia. Ne è prova proprio la controversa vicenda del test di gravidanza: si tratta di una imposizione italiana. Solo in Italia infatti viene richiesto un test di gravidanza negativo per poter acquistare EllaOne. E tutto questo grazie appunto all’AIFA ed al timore che EllaOne possa essere usata con scopi diversi da quelli per cui è nata. Non si comprende dunque la polemica di Giulia su questa imposizione: se la Tanel ha opzioni migliori, le proponga costruttivamente invece di lamentarsi.

Che dire? Un intero articolo costruito su una bugia. Complimenti, Giulia!

 

La fonte attraverso cui leggere le mille balle elencate qui sopra:

http://www.pontifex.roma.it.nyud.net/index.php/opinioni/laici/11223-la-verita-sulla-pillola-dei-cinque-giorni-dopo-e-potenzialmente-abortiva

Qualche link attraverso cui approfondire il funzionamento del corpo della donna e le fasi della fecondazione.

http://www.universonline.it/_scienza/articoli_med/10_07_09_a.php

http://www.periodofertile.it/articoli/il-ciclo-mestruale-tutte-le-fasi

 

25 pensieri su “Giulia e le sue bugie

    1. admin

      Semplicemente Giulia 😀
      La trovi anche su Facebook, con tutte le sue foto. Così puoi vedere i viaggi che ha fatto, i luoghi che ha visitato… 😉

      Rispondi
      1. AlbertoB

        Perdonami Admin , ma alla tua ultima frase manca una parola , situata dopo i puntini di sospensione e prima della faccina : immagino che tu abbia capito che la parola a cui mi riferisco è “esticazzi?”

        Ad ogni modo se la depilazione definitiva la passasse la mutua non sarebbe neanche male… du’ palle depilarsi le gambe col rasoio… eppoi meglio spendere i soldi della mutua per la depilazione delle mie gambe che regalarli a falsi invalidi e stronzi vari…

        Rispondi
    1. admin

      Caro AlphaT stai forse dando dell’ignorante a chi ha scritto l’articolo? Non è molto chiaro il tuo concetto. Leggendo la pagina che citi poi mi viene la cacarella… Toni degni dei complottardi più incalliti (con le mitiche “potenti associazioni abortiste statunitensi”)…
      Fai chiarezza: il tuo pensiero mi pare oscuro.

      Rispondi
      1. AlphaT

        Sto dicendo che ignorare i dati significa ignoranza col punto di domanda, nel senso del peggior sordo…
        Sapevo per averlo letto anni fa, e ho ritrovato in quell’articolo, che già negli anni ’60 scelsero di tenere nell’ombra gli effetti abortivi già della classica pillola, per manipolare la percezione del pubblico.
        Infatti mica dico che non avvenga _a volte_ un effetto antiovulatorio; il problema è che si vuole fingere che sia l’unico. E, specie in casi di pillole vendute apposta per essere prese in ritardo…
        Ma chi può avere intenzione di testare la percentuale di aborti chimici procurati o invece di mancate ovulazioni, sul totale delle pillole assunte? Molto meglio nascondersi dietro ad un “si ritiene che”.

        Argomentare da posizioni opposte va bene; fare un articolo di character assassination (che appare tra le prime pagine se uno cerca questa Giulia Tanel su Google), dandole con foga della bugiarda, mentre la bugia è in chi scrive… ecco, questo merita che si dica: vergogna.

        Allora aggiungo anche che un clic su di un link scherzoso sulla depilazione definitiva sul suo profilo FB non può diventare un argomento contro di lei, è grottesco.

        E aggiungo che persino il nome del vostro sito non ha senso, perchè si contrappone di tutta evidenza ad un sito che, da cattolico, trovo odiosamente insopportabile, volontario bersaglio ideale degli attacchi laicisti, quasi questi avessero come missione il rovinare la reputazione della Chiesa, pur essendo gente che prende le distanze dal papa…
        Ecco, se ce l’avete coi lefebvriani ok, ma non mescolateli colla Chiesa.

        Rispondi
        1. admin

          fare un articolo di character assassination (che appare tra le prime pagine se uno cerca questa Giulia Tanel su Google), dandole con foga della bugiarda
          Mi sfugge il problema: la reputazione di questa Giulia Tanel non è affar nostro. In questo articolo si argomenta la ragione per cui la Tanel viene definita bugiarda. Se il nostro sito compare tra i primi, non è certo per colpa nostra: forse la Tanel dovrebbe farsi delle domande e darsi delle risposte. Se la sua credibilità e la sua notorietà dipendono da un piccolo sito che colleziona tra le 400 e le 600 visite al giorno mi sembra davvero un non-problema. A giudicare dall’opinione di Google (che, immagino, sa il fatto suo), non sembra che la Tanel sia tra i nomi pi cercati su Google… http://www.google.com/trends/hottrends

          Rispondi
    1. Caffe

      A proposito di bugie e di verità, AlphaT, ti consiglio di ascoltare le “tavole rotonde” a senso unico imbandite da radio maria (accreditata ai più alti livelli delle gerarchie vaticane e dall’attuale papa in persona, come emittente encomiabile per la sua intensa opera di evangelizzazione, ovvero, di circonvenzione di incapace, traduco io), questi simpaticoni, alla Introvigne, per intenderci, sono soliti confutare le tesi avverse, in materie che spaziano dalla storia alla bioetica, a suon di menzogne proferite senza, l’ombra di contraddittorio, ovviamente, ed il cornacchione, direttore di codesta emittente, lo rivendica pure, apertamente: “fossi matto” l’ho sentito esclamare più di una volta, “ad invitare quei puzzoni dei laicisti” (il termine puzzoni ce l’ho messo io ma sono certo che Livio Fanzaga, pensa pure di peggio). Tu sei una cattolica, sinceramente credente ed in buona fede, mi è sembrato di capire, ma, se non vai in giro con una sveglia al collo, dovresti essere tu a vergognarti di certi tuoi sedicenti “maestri di vita”.

      Rispondi
  1. pao

    Cara AlphaT , forse ti e´sfuggito, ma rovinare la reputazione della Chiesa non é compito nostro… ci pensa giá la Chiesa stessa!E devo ammettere che lo fa ..magistralmente!!!
    wow!http://pontilex.org/wp-content/plugins/wp-monalisa/icons/wpml_yes.gif

    Rispondi
  2. Paolo

    Prima di tutto Giulia non ha detto che l’ulipristal acetato agisce sulla produzione del progesterone ma impedisce l’ azione!!!
    Questo prodotto commercializzato dalla HRA Pharma con il nome di ella/ella one,
    ha due funzioni, la prima quella di ritardare o evitare l’ Ovulazione (come giustamente ha precisato Stefano), la seconda quella di evitare l’ annidamento nell’ utero dell’ embrione (spiegata non bene da Giulia)!
    Dunque se per voi un embrione non è una vita umana, allora non si parla di un aborto, se invece come noi cattolici retrogradi crediamo che la vita parta dalla fecondazione si parla di un aborto bello e buono!

    Rispondi
  3. Marina Melato

    Conducendo alcune ricerche sulla EllaOne, mi sono imbattuta casualmente nel vostro articolo.
    Se il livello medio dei siti anti-clericali è questo, indubbiamente i cattolici possono dormire sonni tranquilli! 🙂
    Chiunque abbia approfondito anche solo un poco la questione per interesse o curiosità personali, sa perfettamente come la questione sull’ effetto antinidatorio della contraccezione di emergenza sia tuttora controversa. In un documento pubblicato da una fonte attendibile come l’Università di Princeton, ad esempio, leggiamo quanto segue:
    « Another study found that UPA altered the endometrium, but ****whether this change would
    inhibit implantation is unknown***. »
    Fonte: http://ec.princeton.edu/questions/moa.pdf
    E questo è solo UN esempio; se ne potrebbero portare molti altri.

    Solo per precisazione, io non sono cattolica, né mi pongo problemi nel ricorrere alla contraccezione d’emergenza quando necessaria (mi è accaduto), tuttavia trovo semplicemente ridicola l’aria di superiorità di cui si ammantano certi laici nei riguardi dei cattolici.
    A mai più rileggervi!

    Rispondi
    1. stefano Autore articolo

      Marina, tranquilla, non ci teniamo ad averti con noi. Lo studio che proponi riporta anche altre frasi, parlando di UPA. E conferma quanto ho scritto io. Guarda nelle tue tasche, fatti una domanda e datti una risposta.

      Rispondi
    2. Caffe

      Non intervengo in questa disputa perché io abbia qualcosa da dire in merito, ma in quanto mi sento in qualche modo offeso dal modo in cui, sua signoria, Marina Melato, è entrata a gamba tesa denigrando in toto, senza distinguo ne misericordia, tutti i frequentatori di questo sito, quindi anche il sottoscritto; chi la fa l’aspetti, quindi: se parliamo di arie di superiorità, signora Melato, il suo intervento ne trasuda ad ogni riga, ancor più ridicolo, perchè lei, come ogni sputasentenze che si rispetti, è del tutto inconsapevole di esserlo; lei, inoltre, confonde l’umana commiserazione che qualsiasi persona sana di mente, nutre per quegli involontari comici dei bigotti conclamati con un presunto senso di superiorità da presunti e ottusi laicisti, semmai, basta sentir parlare un prete qualsiasi o anche con lei, per rendersi conto che il senso di superiorità di chi pensa di aver sempre ragione, sia Dio o il proprio smisurato ego ad infondervelo, poco importa, è tutta merce vostra, noi laici, o meglio, come amano dire i clericanti, laicisti, al contrario, siamo gente piena di dubbi ma, almeno, abbiamo il senso dell’umorismo; a proposito di contraccezione d’emergenza: i miei complimenti a quell’uomo che ha il fegato di frequentarla, di senso dell’umorismo deve averne da vendere, se ne faccia prestare un poco e la prossima volta, prima di entrare nel saloon sparando all’impazzata, si faccia una camomilla, qualcuno potrebbe rispondere al fuoco….
      Visto che lei si firma, lo faccio anche io.
      Massimo Splendori

      Rispondi
  4. Marina Melato

    Gentile Massimo, Le assicuro che non è difficile nutrire un senso assolutamente ben riposto di superiorità dopo aver letto una risposta arrogante, insipiente e stolta come la Sua.
    Io sono tranquillissima: consiglio a Lei di prepararsi una camomilla, magari accompagnata da una ottima tisana al finocchio, molto utile per contrastare il fiele che evidentemente il Suo fegato produce in abbondanza.
    La ringrazio della involontaria comicità della Sua risposta, che mi ha fatto assai divertire. 🙂
    Stia bene.

    Marina Melato

    Rispondi
    1. Caffe

      “A mai più rileggervi!”, drammatico e definitivo, signora Melato, come si conviene ad una prima donna, salvo poi ripensarci, dimostrando la differenza tra idea ed azione, la precarietà di tutti i nostri buoni propositi e la vanità tipica di tutte le prime donne, lei rimette il naso in questo sito, per vedere l’effetto prodotto dalle sue sferzanti considerazioni circa le qualità umana ed intellettiva di quei quattro zoticoni che frequentano questo blog. Tutto questo senza essere attrezzata minimamente alla polemica, e aspettandosi, tuttalpiù, come risposta, una qualche rozza replica, qualche insulto, magari condito con termini da postribolo per confermarsi l’opinione che si è fatta di noi, quella cioè, di una curiosa tribù di cammellieri inurbati, dediti alla bestemmia e all’alcol. Invece è incappata in un tizio, il sottoscritto, evidentemente afflitto da complesso del pene piccolo, che infischiandosene della sua pretesa superiorità morale ed intellettuale, le dà una bella sverniciata all’ego, afflitto da problemi di gigantismo e la invita, con una prosa decisamente gradevole ed indubbia proprietà di linguaggio (vuole essere ironico, se capisce la differenza), a volare più basso, perché non sempre chi è insultato sta li a porger l’altra guancia. Per tutta risposta lei si guarda bene di entrare nel merito delle mie affermazioni, liquidando la mia tirata a lei rivolta con tre aggettivi del tutto inappropriati (arrogante, insipiente e stolta), quando sarebbe stato molto più indicato usarne uno solo: urticante. Infatti, toccata nel suo amor proprio, lei, signora Marina, mi risponde ribadendo di sentirsi immensamente superiore, che io sto masticando fiele a causa del mio complesso di inferiorità nei suoi confronti e di abbinare alla camomilla una tisana a base di finocchio per lenire i miei conseguenti problemi epatici; mi auguro che lei non abbia usato scientemente il termine finocchio per alludere subdolamente ai miei presunti gusti sessuali; sarebbe troppo ignobile, anche per una come lei; la cosa non offenderebbe me, perché, se fossi gay, sarei onorato di appartenere alla categoria di un Oscar Wilde, che adoro, ma offensivo per i gay come genere, associando, all’uso fascistoide, la loro condizione ad un volgare insulto. Concludendo, lo ammetto e chiedo tregua: lei è troppo grande perché sprechi altro tempo con questo sito di maleducati, smetta di seguirci, come aveva promesso, non glie lo ha mica ordinato il dottore di cercare di impartire lezioni di educazione civica, di chimica farmacologica, di medicina/ostetricia e galateo a questa masnada di lestofanti, se vuole finalmente trovare gente alla sua altezza, rivolga la sua attenzione ai siti di Casa Pound e compagnia marciante, da loro le idee volano altissime e purissime, lei troverebbe la pace nella contemplazione del suo ombelico e noi, potremo continuare a renderci ridicoli discutendo, indisturbati, di diritti civili ed altre amenità del genere.
      Cordiali (non scherzo) saluti
      Massimo Splendori

      Rispondi

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