Quando a dire “Maria Maria” non è J Ax

Oh, veneranda madre degli dei immortali, di ogni cosa nutrice, discendi quaggiù, o augusta dea, o regina delle nostre preghiere, tu […] o santa onorata sovrana dell’inclito polo che siedi in trono al centro del mondo […]. Da te nacque la stirpe degli immortali e dei mortali.

Inni Orfici, XXVII: Alla Madre degli Dei – ΜΗΤΡΩΣ ΘΕΩΝ. Ašram Vidya, pg. 82-3

Quando pensi che il peggio sia passato, be’, ti sbagli. Ma perché può essere peggio di così? Evidentemente sì. Stavolta mi riferisco al nuovo articolo… recuperato: evidentemente dopo la geniale uscita di ieri, tali che, come ha fatto notare da Biotech, persino a un pagano pare pagano i Nostri non si son accontentati di aver accumulato una discreta fama. Di ciarlatani. E mica da poco.

Oggi si parla di Ave Maria. Un argomento leggero, a prima vista, ma vi ricrederete.

L’Ave Maria è la preghiera mariana più preziosa nella Chiesa Cattolica, la preghiera più bella dopo il Pater e quella più gradita alla Santa Vergine

Come si possa attribuire come oggettivo un dato soggettivo quale la bellezza mi sfugge onestamente. E già così andiamo male…

come Ella stessa rivelò a Santa Matilde durante un’apparizione.

Non è un po’ pacchiana come cosa?

Era davvero necessario introdurre questo genere di discorsi?

Ma poi: piacere alla divinità con le parole non era secondo il cristianesimo prerogativa dei pagani e dei farisei (com’era quella massima del “Non chi dirà Signore Signore entrerà nel Regno dei Cieli”)?…

Sorvoliamo? 

Un giorno, infatti, la santa disse alla Beata Vergine Maria: “Se potessi salutarVi, o Regina del cielo, col più dolce saluto che il cuor dell’uomo abbia mai composto, lo farei volentieri”.La gloriosa Vergine subito le comparve

Alt! Fermiamoci qui per un attimo: è evidente che il nostro Don vuole dare un’eziologia non canonica alla nascita della preghiera attribuendola, stranamente, non a Gabriele come scritto nel Vangelo di Luca, ma bensì a una santa. E se posso permettermi un giudizio ciò mi sa molto di pagano ciò: perlomeno nella versione del Vangelo non era la… divinità(?) in questione a richiedere espressamente il canto a lei dedicata, ma bensì era un messaggero con ben altri intenti:

Χαῖρε, κεχαριτωμένη, ὁ Κύριος μετὰ σοῦ

Áve María, grátia pléna, Dóminus técum

Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.

Luca 1:28, wikipedia per la versione latina e greca

Εὐλογημένη σὺ ἐν γυναιξὶν καὶ εὐλογημένος ὁ καρπὸς τῆς κοιλίας σου

 Benedícta tu in muliéribus, et benedíctus frúctus véntris túi, Iésus.

Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.

Luca 1:42, ibidem, ibidem

(Il resto è stato aggiunto posteriormente)

portando sul suo petto scritta in lettere d’oro la Salutazione angelica, e disse: “Nessun Uomo ha mai trovato un saluto più sublime. 

Già: estremamente pagana come cosa. E senza offesa per i pagani: perlomeno loro avevano (hanno) un minimo di buon gusto.

“Nessuno può farmi un saluto più dolce che usando con riverenza della parola: Ave, che Dio Padre mi rivolse confermando così con la sua onnipotenza ch’io fossi libera da ogni macchia di peccato.

Emh… ma non era stato l’Angelo e non Dio in persona a dirglielo? Che si fa: la Maria non conosce persino i suoi racconti in merito? O la santa il cui libro l’articolista cita ha voluto dar un’interpretazione nuova e corretta?

 Dal canto suo, il Figlio di Dio mi illuminò con la sua divina sapienza, facendo di me una stella brillante per rischiarare il cielo e la terra: questo è indicato dal mio nome di Maria, il quale significa Stella del mare.

Tralasciamo che già Iside fosse a latere identificata con la Stella del Mare, cioè Sirio: L’Anima di Iside appunto nei testi delle piramidi? Lasciamo stare che la stessa cosa vale per Hestia/Vesta (= Venere Mattutina) cui l’inno di sopra identifica la Madre degli Dei – del Dio, degli Dei.. che sarà mai -?! E non lo dico per dire: leggendo attentamente si nota per chi abbia un minimo di cognizione di causa: sedere al centro del mondo laddove il termine usato è Κοσμος, riferito in ambito orfico specialmente al cielo come suo attributo fondamentale, e dire che ha imbrigliato i buoi prede dei leoni come per dire che costeggiando la Polare gli fa da tramite imbrigliando al suo luogo il Cane e l’Orsa Maggiore, i quali per la precessione si inseguono – come leone e buoi appunto: da notare che il toro sia un allusione al Punto γ di due precessioni fa -, mi risulta piuttosto chiaro come riferimento.

Lo Spirito Santo infine, mi investì della sua divina dolcezza e mi riempì di grazia in tal modo che tutti quelli che cercano la grazia per la mia mediazione, la trovano, ed è ciò che esprimono queste parole: Gratia plena: Piena di grazie.

Forse questo è l’unico passo non sospetto dell’interpretazione PontifeSSa. Forse.

Sorvoliamo un po’ di catechesi spiccia.

“Con queste parole “Benedicta tu in mulieribus: Siete benedetta fra tutte le donne”, tutto quanto vive, con ammirazione riconosce e pubblica che sono benedetta sopra ogni creatura tanto del cielo come della terra.

Un’interpretazione un po’ spinta: Muliebris è Muliebris. E significa semplicemente tra (ne) le donne o tra (ne) le moglie. Idem γυναιξὶν, che significa appunto sempre o tra (ne) le donne o tra (ne) le mogli. Non campiamo generalizzazione per aria, grazie.

A questo punto son rimasto basito:

“Con queste altre: “Benedictus fructus ventris tui: Benedetto il frutto del vostro seno”, viene benedetto ed esaltato il frutto eccellentissimo e preziosissimo del mio seno, il quale vivifica, santifica e benedice ogni creatura in eterno”.

Da quando Gesù è venuto a mondare tutte le creature? Insomma da quando s’è trasformato in un clone palese di Buddha/un Avatar/Ganesh? Mah…

Sempre a Santa Matilde, che angustiata pregava la Madonna d’assisterla nel momento estremo della morte, la Santa Vergine rispose:” Si, farò quello che tu mi domandi, figlia mia però ti chiedo di recitare ogni giorno Tre Ave Maria

Tutto qui? Ditemi che differenza c’è tra questo e gli Inni Orfici, i quali anch’essi chiedevano (tra le altre cose) aiuto alle divinità per una degna e serena morte?

a prima per ringraziare l’Eterno Padre per avermi resa onnipotente in Cielo e in terra

Perché questa cosa non mi ritorna? Perché anzi mi ricorda tantissimo una paganissima Apoteosi non dissimile da quella di Eracle, Rea Silvia o altri mitici personaggi?

la seconda per onorare il Figlio di Dio per avermi dato tale scienza e sapienza da sorpassare quella di tutti i Santi e di tutti gli Angeli

E nemmeno questo mi ritorna. Sarà.

e per avermi circonfusa di tanto splendore da illuminare, come sole splendente, tutto il Paradiso

E aridanghete con questi paragoni scomodi: devo ricordare a lor signora che suo figlio presenta nella sua storia e nella sua teologia fior fiori di divinità solari più o meno dichiarate?

E suvvia. No… !?

la terza per onorare lo Spirito Santo per aver acceso nel mio cuore le fiamme più ardenti del suo amore e di avermi fatta così buona e benigna da essere, dopo Dio, la più dolce e la più misericordiosa.

Ha dimenticato umile. 

Ed ecco la speciale promessa della Madonna che vale per tutti: “Nell’ora della morte Io:

Oh, patti esattamente come le altre divinità. Ormai mi sto ripetendo. Ma da tanto.

1. Ti sarò presente confortandoti e  allontanando da te ogni forza diabolica.
   2. t’infonderò luce di fede e conoscenza, affinché la tua fede non venga tentata per ignoranza.
   3. t’assisterò nell’ora del tuo trapasso infondendo nell’anima tua la soavità del Divino Amore affinché prevalga in te tanto da mutare ogni pena e amarezza di morte in grande soavità”       

Ecco appunto. Notate qualche differenza tra questo e le promesse di qualche altra divinità?

Faccio un esempio. Ecco dei versi formulari presenti alla fine di molti Inni Orfici:

e manda alla vita ognora irreprensibile una fine felice

Ibidem prima citazione, XIII: A Crono. Pg. 52-3

Invoco […] perché conduca benevolo a dolce fine vita

Ibidem, XX: A Zeus Lampeggiante. Pg. 68-9

Vieni, o padre, ai tuoi sacerdoti […] recando alle loro opere lieta fine di nobile vita

Ibidem, XXV: A Proteo. Pg. 78-9

E così via. Notate qualche differenza?

(Fonte: “Il Libro della grazia speciale” di Santa Metilde, libro I)

Nacque così la devozione delle Tre Ave Maria, fonte di salvezza eterna da sempre approvata ed incoraggiata dalla Santa Chiesa. A chi volesse obiettare che troppo facile sarebbe guadagnare il Paradiso con questa semplice recita giornaliera (ma noooo…), Padre de Blois risponde così:

Rispondere autonomamente no, eh?

“ Se questo mezzo vi sembrerà sproporzionato al fine che con esso si vuole raggiungere ( la salvezza eterna ), non vi resta che reclamare presso la Santa Vergine che lo ha arricchito della sua speciale promessa

Sempre per interposta persona. E al punto tanto vale, anzi: è legittimo, chiedere: e perché dovremmo fidarci?

o meglio ancora dovete prendervela con Dio stesso che Le ha accordato un tale potere.

E questo è ancor meno affidabile, perché a fare i pignoli ci sarebbero stati come minimo quattro passaggi di messaggio:

[Dio → Maria →]* Maria → Santa → Libro

*Significa che parla del fatto, ma non è acclarato sino a prova contraria

Ed ho escluso l’interpretazione sacerdotale per essere indulgente.

Suvvia: una fonte di prima mano?

Del resto non è forse nelle abitudini del Signore di operare le più grandi meraviglie con dei mezzi che sembrano i più semplici e sproporzionati? 

Come vuoi… ma a tutto c’è un limite. E in proposito come la mettiamo con quel passo: Matteo 7:21?

Dio è padrone assoluto dei suoi doni. E la Vergine Santissima nella sua potenza d’intercessione, risponde con generosità sproporzionata al piccolo omaggio, ma proporzionata al suo Amore di Madre tenerissima”.

Ok, ottima performance retorica. Ma non hai fatto che ribadire il concetto partendo dal presupposto che sia vero. E questo al mio paese si chiama Petizione di Principio.

Questa devozione così ricca di grazie fu praticata dalla piccola Giacinta di Fatima, da suor Lucia, da missionari e religiosi e da zelanti propagatori come il Curato d’Ars, san Giovanni Bosco e santa Gemma Galgani.

E il fatto che una pratica e/o una credenza errata possano resistere nel tempo al di là di chi la sostiene non dice nulla al caro Don?

Il frutto speciale promesso, per l’anima che vi sarà fedelmente devota, è l’assistenza della Santa Vergine nel momento estremo della vita e perciò, di riflesso, la concessione di quelle grazie che saranno necessarie e opportune per meritare la salvezza eterna. Le Tre Ave Maria sono di grande efficacia per ottenere ogni sorta di grazia, sia spirituale che temporale, ma occorre perseverare nella pratica, esserle fedele giorno dopo giorno nonostante le seduzioni del male e le cadute nel peccato (cadute nel peccato? MioZeus non si può sentire! ).

Che dire: una cosa a dir poco pre-conciliare. Del Concilio di Trento però.

Perseveriamo dunque, perchè come disse Nostro Signore: “Ma chi avrà perseverato fine alla fine sarà salvato” e la SS.Vergine non lascerà perdere chi a Lei ricorrerà con amore e fiducia.

“Io prego ogni giorno la SS. Vergine Maria, ogni mattina, pomeriggio e sera Le dedico una preghiera, sicché tramite la Sua promessa io ottenga una morte serena e l’intercessione presso il Signore” “Ah, sei un cultore della madre di Gesù!” “La madre di chi?”

Fonte della pacchianaggine più trasandate e spinta possibile (diciamo del kitsch): http://www.pontifex.roma.it/index.php/opinioni/laici/10870-le-tre-ave-maria-una-devozione-per-la-salvezza-eterna

Qualcosa che non me la son sentito di commentare: http://www.pontifex.roma.it/index.php/opinioni/consacrati/10878-mons-marcel-lefebvre-e-la-lotta-alla-massoneria-fuori-e-dentro-la-chiesa

3 pensieri su “Quando a dire “Maria Maria” non è J Ax

  1. admin

    Oggi si parla di Ave Maria. Un argomento leggero, a prima vista, ma vi ricrederete.
    E’ una prerogativa degli amici Pontifessi. Riescono a rendere insopportabile e pesante qualsiasi argomento eSSi scelgano di affrontare. Una specie di “marchio di fabbrica”. Se su Internet leggi qualche brano palloso, pesante, noioso, ci sono ampie probabilità che sia comparso sul sito Pontifesso. E che magari sia stato prodotto proprio da uno di eSSi.

    Rispondi
  2. Dario

    @Admin, scusa se intervengo OT come al solito, ma devo avere risposta..

    In cosa consistono le interviste PontifeSSe?

    Perché fino a ieri avevo un gran rispetto del generale Luciano Garofano, e ho letto tutti i suoi libri..
    SINCERAMENTE non posso credere che stia al gioco dei PontifeSSi e abbia detto qualcosa come “delitti in casa, segno di famiglia debole”.. come un Bottiglione qualsiasi..
    E nemmeno che si accanisca contro il WOT.. vi prego, datemi spiegazioni..

    Rispondi

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