E tra mille cose, spunta l’intervista a Monti che non ti aspetti.

Creiamo un po’ di suspence. Prima occorre segnalare qualche cosuccia. Occorre segnalare l’intervista omofoba di Scilipotens a Klaus Davi e che ti pubblica oggi Volpastren? La solita scribacchiata dettata dall’ufficio stampa. E dato che ormai il tema ricorrente pontifeSSo è essere anti-Monti, anche le comunicazioni scilipotiane s’adeguano. Anche perché mai che Scilipotens rilasci queste interviste succulente e che finiscono sui giornali a Volpastren. No, è già la seconda volta che Klaus Davi gli leva la polpettina dal piatto in tempi recenti. E a Volpastren solo comunicazioni dall’ufficio stampa. Ti rode Volpastren? Sono sicuro di sì anche se dirai di no.

Sempre di Volpastren, un articolo sulla ragazzina sedicenne che i genitori volevano far abortire per ordine di un giudice: Foxi dimostra di capire molto poco di sesso, e quindi farebbe bene ad applicarcisi maggiormente. Se la ragazzina avesse fatto usare il preservativo al ragazzo, tutto questo can can non sarebbe mai accaduto. Però Foxi giustifica la ragazzina. Eppure non ha avuto un atteggiamento casto. Dovresti lanciare fuoco e fiamme. Ah no, giusto. Se la donna apre le gambe e lo fa drizzare va sempre bene a qualunque età. E poi deve dedicarsi a famiglia e figli e non lavorare nè intrecciare relazioni sociali al di fuori del matrimonio. E comunque se l’aborto è equiparabile ad un omicidio, io, e svariate centinaia di milioni di persone, dovrei essere condannato all’ergastolo per genocidio di massa plurimo ed aggravato commesso a partire dai miei 15 anni. Mi vado a costituire solo quando tu dirai se sei o meno lo stalker di Murat.

Anzi, una parentesi: commentate spesso l’articolo in cui Volpe promette spiegazioni, così i commenti rimangono nel box dei commenti recenti e rimane il post a vista. Perché censurano i commenti solo quando sono a vista: ce ne sono due che non rientrano più nel citato box e non sono stati censurati. Ergo: non vogliono che risalti la cosa, e noi dobbiamo farla risaltare.

Interessante, poi, l’articolo di Alessandra Voga (e chi cazzarola è?) che s’intitola: se il consumismo natalizio minaccia anche la vita. Parlerà di prezzi esorbitanti? Di shopping compulsivo? No di pillole antiabortive a domicilio. Se vi va leggetevelo, qua vi segnalo solo un’utile sintesi:

 

In ultimo il pezzo forte della rassegna: ci avete creduto che Volpastren intervista Monti? Bene, perché non è vero. E’ solo quello che vuol farci credere Volpastren con una disposizione grafica dell’articolo volutamente creata in modo tale da dare quest’impressione.

Metodo subliminale per darsi un tono. Ah, Volpastren, ma dicci una cosa: come fai ad avere i numeri di telefono di Iva Zanicchi, di Meluzzi, di Scilipoti, di Al Bano ma soprattutto di Pippo Franco? Cioè tutti i vip che tu intervisti suppongo telefonicamente, come vengono contattati da te? Perché mai una volta, nemmeno in caso di contestazioni, hai pubblicato le registrazioni telefoniche? Così, una semplice curiosità.

25 pensieri su “E tra mille cose, spunta l’intervista a Monti che non ti aspetti.

  1. Compagno Z

    Mi sbaglio o Brunello assomiglia sempre di più a certi estremisti americani della c.d. Bible Belt (quelli della dottrina W.A.S.P. tanto per interderci)? I deliri su governi autoritari non eletti e piani massonici hanno ormai passato il livello di guardia. A quando una bella sparatoria fuori da una clinica abortista o un’attentato in stile Oklahoma City?

    Per quanto riguarda l’identità di Alessandra Voga propongo due alternative:

    1) è l’equivalente Pontifessa di Daniela Santanchè;
    2) dalle stronziate che scrive direi che è Rosy, la fidanzata-alter ego di Muffas! 🙂

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  2. francesco t

    guarda, è gia un miracolo che in oltre 2 giorni volpastren non abbia scritto emerite cagate sui gay e lesbiche . visto l andazzo precedente, potrei quasi definirlo un intervento divino.
    ma pretendere che non scriva qualche cazziatella è impossibile.

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  3. Andrea Laforgia

    “L’omosessuale, dal punto di vista genetico, forse qualcosa di diverso ce lo avrà” (Domenico Scilipoti).
    Quindi, l’omosessualità è una malattia genetica assimilabile all’essere ladri (v. il paragone sulla Concia).
    Ora, sostituite “omosessualità” con “essere ebrei” e, et voilà, benvenuti nel 1938, ad una nuova puntata de La Difesa della Razza!
    Non mi fa tanto incazzare che dica delle emerite scempiaggini, non mi incazzo perché crede nell’agopuntura e neanche perché è il politico di riferimento dei PontifeSSi. Mi incazzo perché gli paghiamo un lauto stipendio tutti i mesi, a questo immondo essere.

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  4. Groucho

    Volpe sei un ignobile figuro indegno di definirti giornalista e perfino indegno di farti passare per avvocato, il tuo oscurantismo è un insulto all’intelligenza. Siccome penso che tu scriva solo per lucro mi auguro che, come si dice da noi, tu possa trovare “quel del formai” e che ti faccia passare la voglia di speculare sulle disgrazie altrui. Per tornare a tempi che ti saranno senz’altro cari meriteresti la gogna e la libertà, per chi insulti, di compensarti a calci in culo. Brutto represso di un nazista, fatti vedere da qualche psichiatra.

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  5. Groucho

    Io sono trentino ed è un modo di dire che sentivo dai miei e che ormai è desueto…le mie figlie ridono quando lo uso. Tra quelli della mia generazione (ho 55 anni) si usa ancora normalmente e sta a significare “quello che ti sistema” nel senso che ti da la ripassata di cui hai bisogno…

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        1. Caffe

          Liscia e busso è un segnale concordato che si usa giocando a carte al gioco del tresette; quando si usa si vuole indicare al compagno (il tresette si gioca in quattro, divisi in due coppie) che sto giocando una scartina di un dato seme invitandolo alla presa per poi rigiocare quel seme; nell’operazione la coppia avversaria, se i calcoli sono giusti, dovendo, per le regole di questo gioco, giocare una carta di quel seme, si ritrovano costretti ad accumulare mani perdenti finendo con il soccombere inevitabilmente: per estensione, l’espressione “ho preso un liscia e busso” è divenuto sinonimo di dura punizione, o solenne lavata di capo. L’ho fatta semplice, ma nel tresette le variabili sono così tante che giocarlo con gente in gamba, possibilmente lontano dalle osterie (l’alcool in questo ed altri giochi, potrebbe farti ammazzare qualcuno) è un passatempo che non ha nulla da invidiare al bridge o agli scacchi.

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    1. Andrea Laforgia

      Sì, insomma, un bel “crepantone”. Godo nel constatare che tutti, nella propria lingua, auspicano la stessa cosa per il volpacchiotto.

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    1. Sandro Autore articolo

      A parte che qui si sfotte sempre un po’ Volpe & co., ma augurare che qualcuno gli faccia un cazziatone ed un lisciabusso (cioè nient’altro che rimproveri molto aspri) non significa augurare, nè autorizzare la violenza nei suoi confronti. Nonostante tutti gli insulti che ci manda. Ci mancherebbe altro.

      I rimproveri sono costruttivi, la violenza è distruttiva. Chi riceve un rimprovero può trarne spunto per imparare, chi subisce una violenza no. Anche io ne ho presi diversi di lisciabussi, ma nessuno mai s’è mai azzardato a torcermi un capello per fortuna … e sono ancora qui a raccontarlo.

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    2. Andrea Laforgia

      Io sono contro la violenza sugli animali e quindi contrario pure alla violenza sul volpacchiotto.
      Quando parlo di “crepantone”, non alludo ad alzare le mani su di lui, ma a “fargliela vedere” in termini dialettici. Si intende. D’altronde è facile censurare sul proprio sito tutti coloro che, non solo sono in grado di risponderti, ma anche dimostrarti perché sei in errore. Sarebbe interessante vedere se il volpastro ha il coraggio di ripetere in una pubblica piazza le stesse scemenze che propala in maniera sostanza anonima dal proprio pulpito, forte della maschera che il web gli offre.

      p.s.: ricordati che “fa” si scrive senza accenti e senza apostrofi 😉

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      1. Andrea Laforgia

        p.p.s.: come avete notato, il Volpetto – che legge puntualmente questo sito – ha accusato il colpo e ha prontamente risposto con un “TIRO AL BERSAGLIO CONTRO SCILIPOTI”. Ed ovviamente si è scritto anche un commento alle 5.25 di mattina, col nome di “Stefano”.

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  6. Groucho

    Pensa un pò caro Faggott che sono pure pacifista convinto e difatti mai dico che lo toccherei, anche per paura di contagio, ma non posso negare che se un giorno sapessi che ha ricevuto un pugno sul naso non mi stupirei….pur, ovviamente, disapprovando….l’unico augurio che mi sento di fargli è di annegare, metaforicamente, nel succo di frutta.

    Rispondi
  7. Groucho

    Forse non ti è chiaro il concetto che, per il buon cattolico, il preservativo è strumento di satana, la salvezza dell’anima è nella castità prematrimoniale.
    …ma Franco è sempre Volpino o uno più idiota di lui?
    Se il profilattico è strumento di satana l’ AIDS di chi è strumento? di quel vostro dio misericordioso e buono che elargisce castighi a destra e manca? e se satana e dio non esistessero non trovi che il preservativo sarebbe cosa saggia e doverosa nel rispetto degli altri e di se stesso?

    Rispondi
    1. Faggot79

      Il preservativo è uno strumento che si può scegliere di non utilizzare se si accossente ad assumersene i rischi.
      Se c’è il consenso non sussiste alcun dovere nei confronti degli altri, tantomeno nei confronti di se stessi.

      Rispondi
      1. francesco t

        se una persona sa di esser sieropositiva, per esempio, ma lo omette apposta affermando il contrario, e il partner accetta di fare sesso non protetto, la persona sieropositiva è passabile di denuncia penale, a prescindere dal fatto che il partner fosse consenziente o meno dei rischi.

        poi il punto è che il preservativo è ben piu utile della preghiera.

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  8. Dark_Ansem

    se Monti ha il tempo di farsi intervistare da Volpastren, vuol dire che la manovra è stata fatta con i piedi… LOL povero Foxy.

    Rispondi

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