L’acqua calda dei batteri…

Il primo stadio della fesseria è il considerarsi saggio.

Benjamin Franklin

Per una volta ho trovato qualcosa sull’evoluzione degno di nota, in negativo ma pur sempre degno di nota. Trattasi di un articolo dell’UCCR (Unione dei Cristiani Cattoliti Razionalisti). Per chi non li conoscesse, sono quelli che affibbiano la fede all’ateismo basandosi su un Ad Ignirantiam. Ma la cosa sarebbe finita nel vuoto o meglio: li avrei ignorati se non fossero anche creazionisti: http://www.uccronline.it/2011/09/28/antibiotici-smentita-definitivamente-levoluzione-dei-batteri/ il che fa ulteriormente cadere la pretesa di razionalità.

Quante volte abbiamo sentito dire che l’evoluzione dei batteri è dimostrata dalla loro capacità di sviluppare la resistenza agli antibiotici? Effettivamente si tratta di un “mito” che, nonostante le smentite, ha attraversato inalterato i decenni, così come i grafici con l’evoluzione del cavallo e i disegni taroccati di Haeckel con la falsa somiglianza tra gli embrioni.

Disegni taroccati? 😆 Come prego? O spiegano o lo ascrivo alla teiera di Russell per ovvi motivi…

Come già anticipato, l’idea che i batteri potessero “evolvere” acquisendo un nuovo carattere per la resistenza agli antibiotici, venne già smentita negli anni ’50, quando i genetisti americani Joshua ed Esther Lederberg, fecero degli esperimenti utilizzando la tecnica del replica plating, consistente nel preparare due colonie batteriche identiche e sottoporne solo una all’azione degli antibiotici. La colonia mostrò che alcuni batteri avevano sviluppato la resistenza all’antibiotico e che tutte le generazioni successive la mantennero dimostrando che si trattava di una caratteristica genetica. Andando però a confrontare la posizione delle popolazioni resistenti con la piastra messa da parte (identica a quella utilizzata) scoprirono che i batteri resistenti agli antibiotici erano già presenti anche in quella, e nelle stesse posizioni in cui erano “comparsi” i batteri “evoluti” in quella utilizzata per l’esperimento.

Ma no… bisogna essere delle cime per riuscire a non capire che la selezione non riguarda tutta la popolazione ma solo la popolazione con le caratteristiche più adatte. O meglio: chi è più adatto si riproduce e genera cambiamenti visibili ed utili alla sopravvivenza, gli altri, buonanime, si estinguono. A meno che non usino espedienti come l’evoluzione sessuale. Quale biologo ignora ciò? Oltre i Nostri PontifeSSi ovvio… mah.

E faccio notare che questa non è una cosa da addetti ai lavori e non implica grandi conoscenze, anzi:

E’ una di quelle cose basilari da libro di prima elementare!

E su UCCR, eh… 🙄 🙄 🙄

La conclusione dello studio diJoshua ed Esther Lederberg fu che la capacità di resistere agli antibiotici non è una nuova caratteristica, e che quindi non dimostra che si sia in presenza di un caso di evoluzione.

La conclusione dello studio di FSMosconi fu che la capacità di argomentare dei creazionisti non implica la conoscenza dell’oggetto della dissertazione da parte di questi, e che quindi non dimostra che essi siano attendibili in alcun caso.

Ma, sempre in tema di resistenza agli antibiotici, è di questi ultimi tempi la notizia che il microbiologo Martin J. Blaser, della New York University, analizzando dei batteri ritrovati nel permafrost dello Yukon, e risalenti a 30.000 anni fa, ha scoperto che essi contengono i geni per la resistenza a numerosi antibiotici. Ne dà notizia il New York Times del 31 agosto 2011 in un articolo intitolato: “Researchers Find Antibiotic Resistance in Ancient DNA“.

Come dissi prima: allora anche il fatto che alcuni primati presentano un’escrescenza tra l’indice e il polso implica che il pollice non s’è evoluto. Quindi devo dedurre che il Nostro stia scrivendo senza pollice, che appunto non s’è evoluto. Assurdo…

Va inoltre tenuto conto del fatto che i batteri possono trasmettere facilmente la capacità di sopravvivere agli antibiotici, infatti possono scambiarsi il gene per la resistenza come “si condividono le figurine”: «I batteri condividono questi geni l’uno con l’altro come le figurine di baseball», ha commentato infatti al riguardo il microbiologo Stuart Levy della Tufts University.

Non è una novità: http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/titolo/1349557 🙄

In definitiva si potrebbe dire che si tratta di una specie di esperimento di replica plating condotto su scala planetaria, e in più con una coltura “messa da parte” 30.000 anni fa. Ma se la resistenza agli antibiotici era presente circa 30.000 anni prima del loro utilizzo in terapia, come sarebbe possibile dire che i ceppi oggi resistenti siano un esempio di evoluzione della specie provocato dai farmaci? Questo dovrebbe implicare che la resistenza sviluppata dai batteri verso gli antibiotici non potrà più essere proposta come una dimostrazione dell’evoluzione secondo i meccanismi neo-darwiniani.

No: solo dalla situazione favorevole. L’idea della campionatura (che per altro implicherebbe che il Creatore sia incredibilmente complicato…) è un Non Sequitur del tutto estraneo al Rasoio di Occam.

In teoria sì, ma si accettano scommesse sul contrario.

Che il pastafarianesimo abbia vinto a tavolino? 😆

Che dire: me la potevo risparmiare? Mmmm… no: specie in mancanza di articoli PontifeSSi. 😉

 

Updated: per sapere un po’ di più sulla fama dell’autore di questa genialata, con tutto il rispetto 😉 , leggete il commento di Wallace (21 ottobre 2010 alle 15:48) qui: http://spaghettovolante.wordpress.com/2010/10/13/shock/

 

Come per dire: ma guarda un po’… 😀

 

Fonte del Facepalm: http://www.uccronline.it/2011/09/28/antibiotici-smentita-definitivamente-levoluzione-dei-batteri/ (curioso il fatto che non venga dai PontifeSSi, eh? 😉 )

7 pensieri su “L’acqua calda dei batteri…

  1. Cantastorie del blog

    non sono creazionista.
    credo nella microevoluzione (vedi ad esempio la tolleranza al lattosio).

    dopo queste premesse, mi permetto di dire la mia opinione che non vuole essere in alcun modo vincolante per terze parti.

    il fatto che si siano trovati dei ceppi di batteri provvisti di quelle proteine che gli permettono di essere resistenti agli antibiotici, significa solo che la resistenza agli antibiotici osservata nei batteri “moderni” non indica che essi (o i loro genitori) abbiano sviluppato una mutazione in tempi recenti in cui l’uomo ha iniziato a fare un uso massivo degli antibiotici.

    piuttosto significa che gli antibiotici (non inventati dall’uomo, ma già esistenti in natura, prodotti da alcuni funghi come la penicillina) tendono ad uccidere quei batteri che non hanno sviluppato una naturale resistenza.

    30.000 anni fa, la penicillina già esisteva. alcuni batteri ne erano resistenti. ora la penicillina esiste. alcuni batteri ne sono resistenti.
    la conclusione è che la farmacoresistenza dei batteri NON è una prova dell’evoluzione.
    non prova niente.

    leggetevi questo articolo su pikaia (che è molto di parte, pro evoluzione)
    http://www.pikaia.eu/EasyNe2/Notizie/Antibiotici_e_creazionisti.aspx

    la fisica è estremamente più nobile della biologia. i biologi si scannano per delle cazzate perché in genere fanno fatica ad accettare che quello che hanno studiato sia non corretto. i fisici quando scoprono che quello che hanno studiato non è corretto, sono contentissimi perché possono rimettersi a lavorare con delle nuove regole (vedi la scoperta, poi rivelatasi errata, dei neutrini più veloci della luce, che violavano quindi la universalmente riconosciuta relatività generale). questa nobiltà, grosso modo, i biologi se la scordano. dovrebbero vergognarsi.

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