FOTO DI ALCUNE DELLE VITTIME DEL MASSACRO IN NORVEGIA
Qui sopra quelli della bomba ad Oslo, sotto i ragazzini dell’isola.
Scorrendo i volti, si notano le età… 14, 16, 17, 18 anni… tra i ragazzi nessuno supera i 23 anni…
E così, a imperituro ricordo, l’editoriale di Feltri (il sottolineato è mio):
Quei giovani norvegesi incapaci di reagire
Tutto quello che sappiamo della mattanza sull’isola di Utoya, in Norvegia, compiuta da Anders Behring Breivik, 32 anni, il cervello fulminato dall’esaltazione ultranazionalista, lo abbiamo letto increduli sui giornali. Abbiamo compulsato decine di articoli nella speranza di capire non tanto il movente, impossibile da cogliere per chi non abbia nozioni approfondite di psichiatria, quanto il fatto che il pazzo sia riuscito a uccidere una novantina di ragazzi in mezz’ora senza incontrare la benché minima resistenza. Sidirà che c’è poco da resistere in certe situazioni: se un uomo è armato fino ai denti, e le sue vittime, invece, non dispongono nemmeno di una fionda, la carneficina è scontata. Giusto. Ma in questo caso, stando alle notizie in nostro possesso, sull’isola (un chilometro quadrato, quindi piccola) si trovavano circa 500 partecipanti a un meeting annuale di laburisti. Un numero considerevole. Quando Breivik ha dato fuori da matto e ha cominciato a sparare, immagino che lo stupore e il terrore si siano impadroniti del gruppo intero. E si sa che lo sconcerto (accresciuto in questa circostanza dal particolare che il folle era vestito da poliziotto) e la paura possono azzerare la lucidità necessaria per organizzare qualsiasi difesa che non sia la fuga precipitosa e disordinata, contro un pericolo di morte. Ciononostante, poiché la strage si è consumata in 30 minuti, c’è da chiedersi comunque perché il pluriomicida non sia stato minimamente contrastato dal gruppo destinato allo sterminio. Ragioniamo. Cinque, sei, sette, dieci, quindici persone, e tutte disarmate, non sono in grado di annientare un nemico, per quanto agisca da solo, se questo impugna armi da fuoco. Ma 50 – e sull’isola ce n’erano dieci volte tante-se si lanciano insieme su di lui, alcune di sicuro vengono abbattute, ma solo alcune, e quelle che, viceversa, rimangono illese (mettiamo 30 o 40) hanno la possibilità di farlo a pezzi con le nude mani. Ci rendiamo conto. Cose così sono facili da scrivere, standosene qui seduti alla scrivania, e molto più difficili da praticare sul campo mentre echeggiano gli spari e decine di corpi cadono a terra senza vita. Ma è incredibile come, in determinate circostanze, ciascuno pensi soltanto a salvare se stesso, illudendosi di spuntarla, anziché adottare la teoria più vecchia (ed efficace)del mondo:l’unione fa la forza. Varie specie di animali quando attaccano lo fanno in massa e nello stesso modo si comportano quando si difendono. Attenzione però: gli animali istintivamente antepongono l’interesse del branco a quello del singolo. Uno per tutti, tutti per uno. Evidentemente l’uomo non ha, o forse ha perso nei secoli, l’abitudine e l’attitudine a combattere in favore della comunità della quale pure fa parte. In lui prevalgono l’egoismo e l’egotismo. Non è più capace di identificarsi con gli altri e di sacrificarsi per loro, probabilmente convinto che loro non si sacrificherebbero per lui.
E, così, sempre a futuro ricordo, l’intervista di Borghezio [se l’admin sa inserire il video direttamente… ;)]:
Se la sono cercata
L’admin può fare tutto. L’admin può fare tutto con le sue ascelle puzzolenti ed il perizoma leopardato 😉
quando ho letto l’articolo mi sono preso male:(
io sono una persona tollerante, ma per Borghezio farei uno strappo alla regola. E anche ai suoi testicoli. Per evitare di ritrovarmi un domani un suo discendente.
Che peccato che Feltri e Borghezio non facessero parte di quel gruppo di norvegesi incapaci di reagire.
Sono assolutamente certo che due uomini così incredibilmente virili non avrebbero avuto problemi a fermare il pazzo…
Ovviamente sono sarcastico…
Sperando di non urtare la sensibilità di qualche lettore, cito le parole di un filosofo: “Sono tutti froci con il culo degli altri.”
Possiamo fare l’esperimento.
Io armato fino ai denti contro Feltri, Borghezio, La Russa, Er Trota, un paio di pontifessi, il CdA RAI, e le redazioni del Giornale, TG4 e Studio Aperto.
Sono sicuro che avrei la peggio, ma qualcuno (per usare le parole di Feltri) di interessante lo abbatterei.
Esperimento molto interessante 🙂
Qualcuno ha già detto feccia? No? Ok , lo dico io…
Non posso credere che questi elementi possano dimostrare pubblicamente tanta bassezza, tanta meschinitá, tanto cinismo …senza restare impuniti!
Ma in cuor mio so che sono dei grandissimi vigliacchi,
“feccia”, perlappunto!
certe volte mi chiedo se questi signori hanno una famiglia. anche loro, come tutti noi, la sera tornano a casa, aprono la porta e sentono l’odore della cena, vedono dei bambini che corrono loro incontro.
con quale coscienza i Feltri, i Borghezio, i Sallusti, i Belpietro guardano negli occhi i loro figli e le loro mogli?
Nessuna coscienza infatti.
La coscienza per alcune di queste persone è un’ancora inutile.
Un “freno a mano” che è meglio non tirare per andare più veloci.
Per l’altra parte invece si tratta solo di ignoranza.
E l’ignoranza è una forza potentissima, non si può combattere e se fosse possibile utilizzarla per alimentare delle centrali elettriche, avremmo trovato il sistema di provvedere al fabbisogno energetico dell’intero pianeta per almeno una ventina d’anni.
Sono sicuro che questo ve lo siete perso:
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La strage in Norvegia Il razzismo è l’altra faccia del multiculturalismo
di Magdi Cristiano Allam
La nostra condanna è netta e totale della doppia strage che ha massacrato oltre 90 norvegesi e ha fatto sprofondare in un devastante lutto un’intera nazione. Nessuna giustificazione e nessuna attenuante per il terrorismo di qualsivoglia risma che viola la sacralità della vita di tutti, perseguendo l’imposizione del proprio potere attraverso l’uso della violenza. Non sappiamo ancora se entrambi gli attentati di Oslo e Utoya abbiano la stessa matrice.
L’unica certezza è l’arresto di un trentaduenne norvegese, Anders Behrin Breivik, qualificato come un «fondamentalista cristiano », che travestito da poliziotto ha commesso lo sconvolgente massacrosull’isola di Utoya. In precedenza la potente esplosione che ha devastato il quartiere governativo nel centro di Oslo era stata rivendicata dai sedicenti Ansar al Jihad al Alami (Seguaci della Guerra santa islamica globale). Ammettiamolo: in un primo tempo quando la pista islamica sembrava avvalorata, tutti ci sentivamo come rincuorati, probabilmente perché condividiamo la consapevolezza che questo genere di odiosi crimini contro l’umanità appartiene quasi naturalmente a dei fanatici votati a imporre con la forza ovunque nel mondo la sottomissione ad Allah e la devozione a Maometto.
Mentre quando è stato arrestato e abbiamo visto il volto di un norvegese che sulla propria pagina di Facebook si presenta come «conservatore, di fede cristiana, ama la musica classica e i videogiochi di guerra », siamo stati come colti dal panico. Perché per noi il cristianesimo è inconciliabile con la pratica della violenza finalizzata ad uccidere il prossimo, indipendentemente dalla diversità di etnia, fede, ideologia o cultura.
La verità è che sia il terrorismo islamico sia quello neonazista, si fondano sulla supremazia della razza o della religione, nel caso di Anders Behrin Breivik indicata come «cristiana»,si equivalgono nella loro divisione faziosa dell’umanità dove loro, detentori di una verità assoluta che deve essere imposta con la forza, condividono sia il principio che chi non la pensa come loro non ha diritto di esistere sia la pratica della violenza per la realizzazione dei loro obiettivi. La differenza sostanziale è che mentre gli islamici che uccidono gli «infedeli » sono legittimati da ciò che ha ordinato loro Allah nel Corano e da quanto ha fatto Maometto, i cristiani che uccidono per qualsivoglia ragione lo fanno in flagrante contrasto con ciò che è scritto nei Vangeli.
Quanto alla causa di fondo di questi barbari attentati, essa risiede nell’ideologia del razzismo che, nel caso specifico dell’Occidente che s’ispira alla fede cristiana,è l’altra faccia della medaglia del multiculturalismo. Razzismo e multiculturalismo commettono l’errore di sovrapporre la dimensione della religione o delle idee con la dimensione della persona. L’ideologia del razzismo si fonda sulla tesi che dalla condanna della religione o delle idee altrui si debba procedere alla condanna di tutti coloro che a vario titolo fanno riferimento a quella religione o a quelle idee. Viceversa l’ideologia del multiculturalismo è la trasposizione in ambito sociale del relativismo che si fonda sulla tesi che per amare il prossimo si debba sposare la sua religione o le sue idee, mettendo sullo stesso piano tutte le religioni, culture, valori, immaginando che la civileconvivenza possa realizzarsi senza un comune collante valoriale e identitario.
La Norvegia, al pari della Svezia, Gran Bretagna, Olanda e Germania, predica e pratica l’ideologia del multiculturalismo, concependo che l’accoglienza degli immigrati e più in generale il rapporto con il mondo della globalizzazione debbano portare a un cambiamento radicale della nostra civiltà, fino a vergognarci delle nostre radici giudaico- cristiane, a negare i valori non negoziabili, a tradire la nostra identità cristiana, ad anteporre l’amore per il prossimo alla salvaguardia dei legittimi interessi nazionali della popolazione autoctona, al punto da elargire a piene mani agli stranieri diritti e libertà senza chiedere loro l’ottemperanza dei doveri e il rispetto delle regole.
Il razzismo che esplode nel contesto del multiculturalismo procede in senso letteralmente opposto, emergendo come una brutale e irrazionale reazione, assolutamente ingiustificabile e inaccettabile, da parte di chi arriva a legittimare il massacro di chi è considerato responsabile della perdita della nostra civiltà. Noi condanniamo totalmente, non riconosciamo alcuna giustificazione e non concediamo alcuna attenuante a qualsiasi forma di terrorismo, compreso il terrorismo neonazista….
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http://www.ilgiornale.it/esteri/la_strage_norvegia_il_razzismo_e_laltra_faccia_del_multiculturalismo/24-07-2011/articolo-id=536636-page=0-comments=1
se ho peccato nel citare le fonti bacchettatemi….sono ingegnere non giornalista….
se non si è capito, il razzismo sarebbe dovuto al multiculturalismo della nostra società…..
Citare le fonti è fondamentale. Quindi lodi e plauso per te, altro che bacchettate. 😉
Gli squilibrati non sono quelli che vedendo che il vicino di casa ha una tonalità di melanina più scura della loro si spaventano e lo ammazzano… no…. i folli sono quelli che hanno permesso “all’uomo nero” di terrorizzare “l’uomo bianco” idiota che non capisce che il vicino, nonostante il colore della pelle, è innocuo!
probabilmente io non capisco… ma qualcuno mi può spiegare il senso logico di questa frase:
“Quanto alla causa di fondo di questi barbari attentati, essa risiede nell’ideologia del razzismo che, nel caso specifico dell’Occidente che s’ispira alla fede cristiana,è l’altra faccia della medaglia del multiculturalismo. Razzismo e multiculturalismo commettono l’errore di sovrapporre la dimensione della religione o delle idee con la dimensione della persona.”
a)” L’ideologia del razzismo si fonda sulla tesi che dalla condanna della religione o delle idee altrui si debba procedere alla condanna di tutti coloro che a vario titolo fanno riferimento a quella religione o a quelle idee.”
b)” Viceversa l’ideologia del multiculturalismo è la trasposizione in ambito sociale del relativismo che si fonda sulla tesi che per amare il prossimo si debba sposare la sua religione o le sue idee, mettendo sullo stesso piano tutte le religioni, culture, valori, immaginando che la civileconvivenza possa realizzarsi senza un comune collante valoriale e identitario.”
Tralasciando per amor di discussione la fondatezza di a e b.
quindi mi arriva a dire:
“La Norvegia, al pari della Svezia, Gran Bretagna, Olanda e Germania, predica e pratica l’ideologia del multiculturalismo, concependo che l’accoglienza degli immigrati e più in generale il rapporto con il mondo della globalizzazione debbano portare a un cambiamento radicale della nostra civiltà, fino a vergognarci delle nostre radici giudaico- cristiane, a negare i valori non negoziabili, a tradire la nostra identità cristiana, ad anteporre l’amore per il prossimo alla salvaguardia dei legittimi interessi nazionali della popolazione autoctona, al punto da elargire a piene mani agli stranieri diritti e libertà senza chiedere loro l’ottemperanza dei doveri e il rispetto delle regole.”
E’ una mia impressione o questo discorso non ha un filo logico? A me paiono frasi generate a caso e buttate li.
Posso forse condividere (a) ma non certo (b). In quanto la “civileconvinvenza” ho già avuto modo di dire (qui) che si fonda su ben altro.
Poi che i paesi del nord europa abbiano negato valori non negoziabili è una sua idea personalissima.
Cioè non negoziabili per lui… ma assolutamente disvalori per i nord europei (lui considera valori l’antisemitismo, la misoginia, l’omofobia etc).
Infine l’ultimo passaggio è insensato.. cioè ha un senso ma è davvero malato.
In pratica lui afferma:
si negano i valori non negoziabili -> la gente diventa + cattiva -> quando fanno i cattivi lo fanno + “cattivamente”
Ragionamento degno di un bimbo di 3 anni!
condivido in pieno questa analisi, molte frasi buttate li a caso senza un nesso logico. Io credo che razzismo e intolleranza esistano da molto prima delle società multiculturali per come sono concepite ora. Mi stupisce il voler cercare di interpretare in chiave sociologica una strage dove proprio non v’è niente di interpretabile, è un atto terribile concepito dalla mente di un invasato, che ha radicalizzato le proprie credenze religiose e politiche.
Strano perchè ALLAM è anche una persona molto istruita e mi stupisce assai che forzi la mano con tali forzature. Questo articolo mi fa venire in mente una battutaccia razzista oramai molto famosa per cui verrò bannato da questo blog (speriamo di no):
NON SONO IO CHE SONO RAZZISTA, SONO LORO CHE SONO NEGRI!
siamo all’antetesi della ragione
Tolleriamo affus. Perchè dovremmo bannare te? 🙂
Senza parole…Neanche davanti a simili tragedie questa gentaglia riesce ad adottare un ritegno o quantomeno restare in silenzio…
*** Admin ***
OT. Quindi eliminato
Nota del ministro Calderoli :
“martedì 26 luglio 2011
Ministro per la Semplificazione Normativa
COMUNICATO STAMPA”
CALDEROLI – OSLO: “LA LEGA NORD CHIEDE SCUSA ALLA NORVEGIA E AI FAMILIARI DELLE VITTIME PER LE TERRIBILI PAROLE ESPRESSE DA BORGHEZIO, CHE RIBADISCO SONO FARNETICAZIONI A SUO TITOLO PERSONALE”
“La Lega Nord ufficialmente chiede scusa alla Norvegia, già così duramente colpita dai folli attentati di venerdì scorso, e soprattutto ai familiari delle vittime, per le terribili e inqualificabili considerazioni espresse a titolo personale dall’on. Mario Borghezio, considerazioni che ho già definito come farneticazioni e che ribadisco essere tali.”
Lo afferma il Ministro per la Semplificazione Normativa e Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord, sen. Roberto Calderoli.”
http://www.semplificazionenormativa.it/sala-stampa/comunicati/2011/luglio-2011/26072011.aspx
E intanto Borghezio resta un “on.”…
e piglia pure lo stipendio…GRRRRRRRRRRRRRRRR
GRRRRRRRRRRR
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(mi sono autocensurata per le brutte cose che volevo scrivere..a volte mi faccio paura!!) (:(
e anche europarlamentare!!
una volta tanto calderoli ha fatto una cosa MINIMAMENTE (nel senso che era pure il minimo) giusta.
io ho visto a tlegiornale ciò ke e successo auguro a ai norvegesi vivi tanta serenità e felicita li cè stato ki ha difeso i propri amici fratello e sorella lottando cn le unchie e cn i denti e alcuni di quelli nn si sn salvati ke anderr brevicck vada all’innnnferno e ci resti