Lettera a Carlo Di Pietro: perplessità sul tema della “natura prima della natura”

La sempre più frequente mancanza di tempo del sottoscritto purtroppo mi costringe a chiedere scusa se la mia presenza su Pontilex per adesso si limita ad un rapido “tocca e fuggi”. Ho avuto modo di leggere gli articoli degli altri miei amici di Pontilex (permettetemi di considerarvi miei amici, nonostante la distanza che mai ci ha fatti incontrare di persona, in virtù però dell’affinità di pensiero che ci lega… affinità di pensiero alla quale non mi riferisco in virtù del fatto di avere opinioni simili, quanto piuttosto al fatto di avere lo stesso rispetto per la libertà e la tolleranza di pensare in sè), e come mi è capitato altre volte di fare… intendo condensare in un unico articolo tutto quello che ho da dire in proposito.

Colgo l’occasione anche per rivolgermi direttamente a Carlo Di Pietro (ho tra l’altro avuto anche modo di apprendere con sorpresa che il coniglio che finora aveva commentato su Pontilex, quel coniglio che ha sempre evaso qualsiasi forma di dialogo e risposta con il sottoscritto per mancanza di argomenti in grado di smontare la logica dei miei ragionamenti, era un “fake” dal quale “the original” Carlo prende le dovute distanze… spero che il vero Carlo Di Pietro non se la prenda a male se definisco “coniglio privo di argomenti” il precedente Carlo… in fondo parliamo solo di un “fake”, giusto??), sperando di potere ricevere dal Carlo originale una coerente e convincente risposta alle mie perplessità.

Forse molti si aspettavano che avrei scritto qualcosa riguardo alle ultime bestialità pubblicate su Pontifex e che portano la firma di CdP.

[Omosessualità, anormalità, deformità, verità antropologiche, oscenità gay da sanzioni penali, violenze psicologiche, Vendola corrompe quindi meglio morto, Dio e l’ira virtuosa. Questa è Dottrina. Risposta alle domande di Sandro]

In realtà non è mio interesse, nè mia intenzione.

Le ragioni di questa scelta sono dovute ai fattori “tempo”, “inutilità” e “stupidità”.

Il tempo è vincolante per il sottoscritto per la ragione che ultimamente ne dispongo veramente di poco. Mi intratterrei volentieri per discutere le miei posizioni “filosofiche” riguardo al fatto che il primo uomo della storia che ha concepito l’idea che l’uomo debba dover lavorare più della metà delle proprie ore quotidiane di veglia per potersi guadagnare il pane e la pensione avrebbe dovuto essere squartato in piazza davanti a tutti come condanna di un crimine verso l’umanità ben peggiore dell’omicidio, ma andrei fuori tema.

L’inutilità e la stupidità sono invece fattori dettati dal contenuto degli articoli di Carlo Di Pietro, che tempo fa mi ammoniva (o era il suo presunto “fake” a farlo?) a non confonderlo con i fanatici malati di Holywar, ma che ultimamente sono sempre più vicini e simili proprio a quelli di uno di quei tipici predicatori deliranti da piazza o da stadio americano, con un pizzico di militarismo teocratico-talebaneggiante-fascisteggiante… Del resto anche le sue ultime foto che lo ritraggono trasmettono quel genere di “sensazione” da “profeta” dell’ultima ora.

Per farla breve (e non è il mio forte farla breve), certe affermazioni e sparate di Carlo Di Pietro (“Vendola corrompe quindi meglio morto” e scempiaggini di cattivo gusto simile) hanno da tempo superato quel limite oltre il quale vale la pena prendere in considerazione un essere “umano” o vagamente antropomorfo. Il problema di rispondere a certi individui torna a porsi solo nel malaugurato caso che il destino o il beffardo caso arrivi a mettere simili soggetti a capo di una nazione, come è accaduto con Nerone, con Stalin o con Hitler. Cosa che quando avviene ci costringe a subire i pensieri contorti e patetici di simili individui, e a farne le spese di persona.

In mancanza di una simile tragedia, non ritengo che sia nemmeno il caso di dare troppo peso a chi pensa che la propria nonna sia una rettiliana, o che il rock ‘n’ roll sia una invenzione di Satana o dei comunisti forse al pari della terribile marmotta che confeziona la cioccolata della Milka (non sono affermazioni di Carlo, ma richiamano comunque l’idea del contenuto e della “sostanzialità” media di certe sparate pontifeSSe)… Tempo fa il sito di Pontifex faceva un lavoro di disinformazione “di un certo livello” che meritava di essere quantomeno presa in considerazione, contestata e confutata. Da un pò di tempo invece il famoso sito è caduto talmente in basso da non poter nemmeno essere preso in seria considerazione, se non solo che da se stesso…

Lasciando quindi da parte quello che non merita nemmeno di essere preso in considerazione (per la serie “non feriscono gli insulti di qualcuno che crede di essere Napoleone”), volevo porre all’attenzione di Carlo Di Pietro un tema “filosofico” ben preciso e particolare, lasciando da parte il resto della polemica, che si sta già affrontando con altri articoli sia su Pontifex che qui su Pontilex.

Devo dire a Carlo che sono rimasto alquanto affascinato dal tema della “natura prima della natura”.

Il rapporto di Carlo Di Pietro e di Pontifex (ma per “Pontifex” io ormai mi riferisco a tutti i movimenti di simile orientamento) con le leggi della natura è estremamente affascinante: esse vengono additate come dimostrazione della “normalità” voluta da Dio, oppure vengono negate a seconda del caso e della comodità sofistica del momento.

Nello specifico:

– Le leggi della natura vengono confermate come dimostrazione del “volere” e della “legge” di Dio quando sono in accordo con il soggettivo parere dei pontifeSSi…

– Le leggi della natura, quando mettono in indiscutibile evidenza fatti che NON piacciono ai pontifeSSi, vengono in questo caso negate e demonizzate come espressione diretta del “Principe di questo mondo” che corrompe tutto, il mondo naturale in primis…

Nel secondo caso quindi la natura viene negata come “innaturale”, e si giustifica la cosa dicendo che si tratta di natura “posteriore al peccato originale”.

Un discorso simile avviene anche quando si prendono come esempio gli animali: essi vengono indicati come esempio di “normalità” quando fa comodo (per esempio quando si parla della normale riproduzione eterosessuale tra animali), ma quando vengono presi in esame altri comportamenti “normali” del mondo animale (che comprendono anche comportamenti omosessuali, masturbazione e altre cose che turbano la tranquillità mentale dei pontifeSSi… ), ecco che il “cattolico tradizionalista” se ne esce con la classica frase “ma vuoi forse paragonarti con le bestie e con gli animali?”

In poche parole le argomentazioni pontifeSSe si schierano di volta in volta con o contro il mondo naturale, a seconda della comodità retorica del momento. Gli animali vengono additati come esempio del normale corso della natura voluto da Dio, salvo poi essere messi da parte come creature “corrotte” e “inferiori” prive di ogni importanza di paragone con l’uomo.

Ancora più interessante è il fatto che la natura oggettiva (quella osservabile tutti i giorni da parte di scienziati, zoologi o anche soltanto da noi) viene negata in quanto “innaturale” rispetto alla “vera natura” voluta da Dio, che è quella che precede il “Peccato Originale” che ha corrotto tutto e tutti (quanto danno cosmico che può produrre una mela fregata dal giardino del Padrone !).

Il problema ovviamente consiste nel fatto che questa seconda “natura” presunta come “originale” e come unica voluta da Dio… è completamente indimostrabile e impossibile da documentare e osservare.

Per fare capire come la situazione che si viene a creare sia tra il comico ed il surreale, tutto ciò è come se qualcuno volesse negare la “normalità” e “scientificità” della Terra che gira intorno al Sole, cercando di spiegare che… il vero e normale movimento degli astri risale ad una mitica “età della vera normalità voluta da Dio” in cui era giustamente il grosso Sole a prendersi il disturbo di girare intorno alla piccola Terra.

Ora, tutto questo discorso ci può stare finchè si rimane su un piano di dialogo esclusivamente religioso o della credenza personale nel mito. In fondo non si tratta di una novità, ed è un argomento anche abbastanza affascinante. Quasi ogni mito della creazione di ogni cultura e religione ci parla di una presunta “Età dell’Oro” in cui il mondo si presentava diverso da come noi lo conosciamo oggi, dopo la presunta “Caduta”. Che si parli della Genesi o del mito di Atlantide, il racconto della mitica “Età dell’Oro” è presente in quasi ogni passata cultura di tutto il pianeta.

Nei confronti di questo mito universale ognuno è liberissimo di formulare la propria opinione e credenza personale. Coloro che ci credono possono giustificare la cosa dicendo che si tratta di un ricordo collettivo dell’uomo, un ricordo che richiama la memoria ancestrale dell’uomo verso un remoto passato in cui il mondo era molto diverso, vicino a quel concetto di “perfezione” che istintivamente l’uomo cerca tutt’oggi di riconquistare, perchè lo ha vissuto ed è rimasto sepolto come ricordo latente nella sua memoria.

Chi non ci crede invece può provare a spiegare la cosa molto più semplicemente: l’uomo semplicemente non trova nel mondo di tutti i giorni quell’ideale di perfezione alla quale il suo evoluto cervello aspira, di conseguenza cerca di giustificare questo mondo all’ombra del “ricordo” di un altro più corrispondente alle sue aspirazioni romantiche. Concepisce quindi il mito platonico della caverna: questa deludente realtà è solo un riflesso di una realtà ben più appagante che – guarda caso – non è alla nostra portata (secondo le religioni occidentali perchè “abbiamo peccato”, secondo le filosofie orientali o mistiche perchè “ci siamo addormentati nei confronti della reale percezione del mondo”).

Questo vale soprattutto per le religioni teistiche che hanno la disperata necessità di trovare una giustificazione alla coesistenza di un mondo imperfetto e crudele (“crudele” nel senso di “crudo”, di certo non molto “romantico” rispetto ai nostri sogni di immortalità, perfezione e bontà) e di un Dio presunto come “buono”, “onnipotente” e “infallibile”.

Ma rimane il fatto che questo rimane solo ed esclusivamente argomento di fede. Fede che nessuno può contestare a nessuno (ognuno è libero di credere ciò che vuole), ma che allo stesso tempo non è probatoria di nulla, e che certo non può fungere da base per “dimostrazioni” di carattere scientifico e oggettivo.

A causa di ciò, non vi è nulla di male nell’affermare “secondo la mia fede e le mie credenze trasmesse dai miei antenati, gli omosessuali sono antipatici a Dio ed il mio Dio li punirà con la dannazione eterna”.

Ognuno è libero di credere ciò che vuole. Io per esempio da domani sono libero di credere che Dio abbia in odio tutti quelli che hanno la forfora, e che chi ha la forfora non vedrà il Regno di Dio.

Non ti piace quello in cui credo io ? D’accordo, nessuno ti costringe a crederci per forza. Tu probabilmente avrai una concezione diversa dalla mia di Dio, o non ci crederai affatto… potrai tranquillamente vivere la tua vita sapendo che il Dio in cui credi tu non ti condannerebbe mai per simili cazzate da bambino infantile e iroso.

Il problema si pone quando quello in cui credo io viene fatto passare per “scientifico” senza prove o dimostrazioni (abbiamo visto in precedenza che tutto ciò che la natura ci dimostra come “normale” viene preso in considerazione dai pontifeSSi SOLO quando fa comodo e quando viene a vantaggio della loro ideologia) e lo si vuole imporre come base “scientifica” sulla quale deve essere impostata e programmata TUTTA la società (coinvolgendo quindi anche chi non la pensa come noi)

E’ il caso del “giusnaturalismo” pontifeSSo. I pontifeSSi vogliono che il mondo e la società seguano le “leggi naturali” volute e imposte da Dio. Il problema è che le leggi naturali volute e imposte da Dio non sono quelle osservabili dal vivo e verificabili di persona (poichè il mondo scientificamente osservabile, compreso quello naturale, è stato tutto quanto corrotto dal “Diavolo”… inoltre gli scienziati che non trovano Dio nella natura sono ovviamente indicati come “posseduti” dal demonio), ma sono unicamente quelle scritte sul libro sacro dei pontifeSSi (libro sacro che può essere ovviamente interpretato nel modo giusto solo da coloro che condividono lo stesso pensiero dei pontifeSSi), unico libro in grado di svelarci le “VERE” leggi della natura così come esse erano PRIMA del Peccato Originale (e che NON sono quindi quelle che il diavolo ci fa percepire con i nostri “diabolici” sensi e che possiamo osservare nel mondo che noi tocchiamo tutti i giorni con le nostre mani)

Ovviamente tutto questo ci fa sprofondare nel peggiore dei relativismi (proprio quello stesso genere di relativismo tanto condannato da Pontifex)… Infatti se la “normalità” non è quella verificabile in natura e in maniera oggettiva da parte di tutti, ma è unicamente quella presunta come tale in un libro “sacro”, cosa mi garantisce in modo infallibile che proprio quel libro sia il libro “giusto” che mi spiega le presunte “vere leggi della natura volute da Dio” e che invece non lo sia per esempio un altro libro ? Certo, l’unica cosa che me lo può garantire è la “fede”…

Però mi sembra evidente che non è attraverso la “fede” che si può scientificamente etichettare un essere umano come “malato” perchè non segue le “leggi della natura prima del Peccato Originale” descritte nel proprio libro sacro (visto che il “malato” in questione non sembra affatto violare invece alcuna “legge” della natura osservabile da studiosi e scienziati).

Ancor meno si può poi pretendere di sanzionare o addirittura punire o recludere questi presunti “malati” che non rispettano le leggi del nostro presunto “libro sacro”.

Il mondo naturale come noi oggi lo conosciamo è l’unica cosa che possiamo oggettivamente constatare.

Tutto il resto è “possibile”, ma rimane solo una speculazione finchè rimane senza dimostrazione RIPETIBILE e ALLA PORTATA DI TUTTI (scartiamo quindi fin da subito eventuali “dimostrazioni” che si sono verificate solo davanti agli occhi di chi ci voleva credere e per chi aveva la “fortuna” di esserci).

Il presunto “mondo naturale prima del mondo naturale”, risalente a prima del presunto Peccato Originale, non è argomento scientifico. Non è argomento storico. Sicuramente è qualcosa a cui chiunque è libero di credere, ma costituisce unicamente argomento di fede od opinione personale. Nemmeno il Papa o un qualsiasi prete incaricato come portavoce ufficiale della Chiesa (escludo quindi eventuali preti “di campagna” che magari a volte possono sentirsi liberi di formulare le proprie teologie personali) oserebbe mai negare questo fatto, ovvero che il Peccato Originale è argomento di fede, e non può essere considerato fatto storico oggettivo e documentato che possa essere fatto valere come argomento scientifico agli occhi di chi francamente non ci crede.

Cosa fosse “normale” prima che “normale” diventasse il mondo così come noi lo conosciamo oggi NON è un argomento sufficientemente valido da poter essere usato come base per valutare la presunta “normalità” delle persone, o persino provvedimenti contro coloro che non seguono le leggi della “natura” non così come sono riscontrabili e osservabili oggi, ma addirittura così come “dovrebbero essere”. Non è un argomento sufficientemente valido da poter essere imposto nelle vite di coloro che non ci credono semplicemente perchè… non possono verificarlo. Dovremmo crederci solo sulla base della fiducia personale in un libro (o meglio… in un collage di testi anche abbastanza poco coerenti tra loro) ? E’ su questa base “scientifica” (la fiducia in un libro) che dovremmo costruire la società, scrivere le leggi e persino giudicare la salute mentale delle persone?

“Attendo” una risposta razionale.

Gianfranco Giampietro

17 pensieri su “Lettera a Carlo Di Pietro: perplessità sul tema della “natura prima della natura”

  1. Biotech

    Un bellissimo, bellissimo, BELLISSIMO articolo!! Ma non ti aspettare che CdP o chi per esso lo leggerà per intero, si fermerà alle prime righe e dirà che sei VESSATO DAL MALIGNO… Come gli scienziati evolutivisti, i gay, i massoni, i panettieri, i partecipanti delle sagre paesane e i controllori del bus…

    Rispondi
  2. Holtjar

    “Da un pò di tempo invece il famoso sito è caduto talmente in basso da non poter nemmeno essere preso in seria considerazione… ”

    Perfettamente d’accordo.

    Rispondi
  3. francesco t

    un articolo eccelso.
    e dire che proprio prima di leggerlo ho detti in parte alcune cose simili alla lalli in un altro post XD
    sul fatto che citano la natura e poi quando dimostri che la natura contiene anche l omosessualità, ritrattano dicendo “ah ma noi non siamo animali”. e allora la natura che la tiri in gioco a fare ? XD

    Rispondi
    1. admin

      GG ha la capacità innegabile ed evidente di sussumere e riassumere efficacemente in un discorso coerente le idee che certe volte ognuno di noi sente frullare nella testa ma non riesce ad esprimere in maniera ottimale. GG e’ quindi “ottimale” 😀

      Rispondi
  4. AlbertoB

    GG non di diciamo cazzate , il Giardino dell’Eden è esistito veramente , lo dice la Bibbia. Perciò tutto il resto è noia.

    Scherzi a parte , ritengo questo che questo articolo possa portare a ragionamenti e discussioni di livello troppo elevato per chi , dopo tre righe , inizierebbe a sbavare e a ringhiare parole che “eresia” , “apostasia” , “inferno” , “peccatore” e le solite altre noiose e farlocche elucubrazioni cui certa gente ci ha abituato.
    D’altronde , come dice GG , “anche le sue ultime foto che lo ritraggono trasmettono quel genere di “sensazione” da “profeta” dell’ultima ora”. E anche altro , molto altro.

    Rispondi
  5. FSMosconi

    Piccola nota su Nerone:
    L’imperatore in questione non fu un vero e proprio pazzo sanguinario, se non ho fatto confusione, l’Augusto salì al trono in giovane età e condusse parecchi sperperi e portò il malgoverno. Ciò era dovuto, oltre che alla sua inesperienza (la Nemesi di Cesare) al malconsiglio che si ritrovava. In poche parole la sua politica era anzitutto portata al “Panem et Circenses” che a un vero e proprio governo. E così anche le scelte indiscutibilmente “sanguinarie” furono dovute a un’idea a breve termine quale il “debelliamo subito e non se ne parli più” che piuttosto a una vera e propria sadicità [tralasciando che probabilmente era un maniaco incestuoso, ovviamente… 🙄 ]

    Certo poi, riferendosi a quella “squisita persona” quale CdP e paredro Foxy tu voglia rievocare il Nero evangelico l’ho capito: avevo voglia di puntualizzare tutto qui. 😉

    P.S.: scusate l’assenza ma il computer aveva, e ancora un po’ ha, la connessione che va a tratti in quanto mezza scassata…

    Rispondi
  6. FSMosconi

    Riguardo all’articolo in se: bello e utile. Ma temo solo qui:

    Chi era quel genio che aveva detto ch’è inutile usare argomenti con gli ignoranti? 😉 😉 😉

    Rispondi
  7. Carlo Di Pietro (Pontifex.Roma)

    Salve,

    – per comunicazioni con il sottoscritto inviare email rigurdanti i miei testi a:
    carlomariadipietro (at) gmail.com

    – per comunicazioni con il sottoscritto inviare email rigurdanti i miei articoli e discussioni sul web a:
    carlomariadipietro (at) alice.it

    – per comunicazioni con il sottoscritto inviare email rigurdanti i facebook a:
    utente facebook Carlo Di Pietro

    Allegare in email:
    nome e cognome, indirizzo, recapito telefonico gsm o rete fissa.

    Cordiali saluti.

    Rispondi
    1. admin

      Siamo sempre in attesa di spiegazioni plausibili circa la comparsa di commenti a nome di “Carlo Di Pietro” su questo nostro piccolo blog e la contemporanea dichiarazione comparsa sul sito Pontifesso relativa alla pubblicazione di un commento sul nostro sito con l’elenco dei contributors… Grazie.
      Fino ad allora avremo il dubbio di quale sia il CdP trolleggiante.

      Rispondi
      1. AlbertoB

        Campa cavallo 😀
        Poi , caro Carlo , potresti spiegare anche con quale autorità richiedi informazioni personali e riservate a chi volesse avere un teorico dialogo con te.
        Chi sei , la Polizia? Il Mossad? Una cellula rediviva del KGB? O magari della Stasi?
        Ma va là va 😀

        Rispondi
        1. admin

          con quale autorità richiedi informazioni personali e riservate a chi volesse avere un teorico dialogo con te
          E nota bene che proprio lui stesso medesimo ha chiesto di non rendere pubblico il numero di telefono che era già ampiamente pubblico (visto che l’ha indicato in un video promozionale del sito di chirurgia estetica)… Come sempre un sacco di pretese… Bah!

          Rispondi
    2. Gianfranco Giampietro

      Salve salvino,

      prendo nota e ti invierò una comunicazione a ciascuna delle tue email, allegando nome, cognome, indirizzo, recapito telefonico (ma questo anche no) e gusto di gelato preferito.

      Ovviamente la comunicazione si limiterà ad allegare un link a questo articolo, dato che ho già scritto tutto quello che ho da dire in proposito. E si presuppone che, se ti sei preso il disturbo di rilasciare qui questo tuo “commento”, tu ne abbia ALMENO letto il contenuto… Ergo, potevi già prenderti il disturbo di rispondere… Dalle mie parti il non rispondere presuppone l’incapacità di esserne capace.

      Cordiali salumi.

      Rispondi
  8. TheOracle

    Bravissimo!! Un articolo stupendo, una vera perla!!!

    Peccato che non si vedano scritti così belli – oltre che profondi, naturalmente – anche su Pontifex.

    E vedere CdP che rosica è quantomai divertente… le comunicazioni con il sottoscritto? questa è una lettera aperta, sbaglio? un commento direi disutile. peccato però che non possa esporsi con fare militaresco, perchè ora bisogna far vedere la NETTISSIMA differenza fra lui e il suo gemello malvagio che imperversa su questo blog da qualche tempo…

    Blessed Be

    Rispondi
  9. Davide

    … 0971 (prefisso telefonico di Potenza)…43.xy.str

    BIIIP!

    Salve,

    – per comunicazioni con il sottoscritto inviare email rigurdanti i miei testi a:
    carlomariadipietro (at) gmail.com

    – per comunicazioni con il sottoscritto inviare email rigurdanti i miei articoli e discussioni sul web a:
    carlomariadipietro (at) alice.it

    – per comunicazioni con il sottoscritto inviare email rigurdanti i facebook a:
    utente facebook Carlo Di Pietro

    Allegare in email:
    nome e cognome, indirizzo, recapito telefonico gsm o rete fissa.

    BIIIIP!

    Se il fake CdP era un coniglio, il nuovo neanche esiste: è una segreteria telefonica.
    Travestito da santone della fede, è ormai costretto alla gestione remota (per email) di un fallimento, perchè nel confronto pubblico le prende e basta.

    Sottolineo che:
    per comunicazioni con il sottoscritto inviare email rigurdanti i miei testi. NOT APPLICABLE: l’argomento dell’articolo non è un testo di CdP ma il pensioeo di Gianfranco

    per comunicazioni con il sottoscritto inviare email rigurdanti i miei articoli e discussioni sul web: Vedi sopra.

    per comunicazioni con il sottoscritto inviare email rigurdanti i facebook: Vedi sopra. “I” facebook è interessante… 🙂

    In altre parole, CdP è presumibilmente affetto da “Disturbo schizotipico di personalità: solitamente è presentato da persone eccentriche nel comportamento, che hanno scarso contatto con la realtà e tendono a dare un’assoluta rilevanza e certezza ad alcune intuizioni magiche.” unito a un “Disturbo borderline di personalità: solitamente chi ne soffre presenta una marcata impulsività ed una forte instabilità sia nelle relazioni interpersonali sia nell’idea che ha di sé stesso, oscillando tra posizioni estreme in molti campi della propria vita.”

    Più dei distrurbi della personalità dei gay, mi preoccuperei di quelli del signor CdP, chiarmente vessato dal demonio.

    PS: le definizione di cui sopra sono state prese da qui:
    http://www.ipsico.org/

    in particolare si legge che (scusate l’off topic):
    “a parola omosessualità è stata tolta definitivamente dal Manuale Statistico e Diagnostico dei Disturbi Mentali (DSM; Diagnostical and Statistical Manual of Mental Disorder, manuale dove psicologi e psichiatri possono trovare le linee guida con cui stabilire la presenza o meno di un disturbo mentale) già dal 1973. Il documento dell’Associazione Psichiatrica Americana (APA), che sanciva questa modifica, dichiarava: “L’omosessualità in sé non implica un deterioramento nel giudizio, nell’adattamento, nel valore o nelle generali abilità sociali o motivazionali di un individuo”. Già da molto tempo, dunque, è ingiustificato considerare l’omosessualità come una malattia, ma nonostante questo le persone comuni continuano ad avere questo pregiudizio e gli omosessuali continuano ad essere vittime dell’omofobia! La società in cui la persona omosessuale vive, infatti, è ancora fortemente omofobica ed eterosessista, e ciò influenza enormemente lo sviluppo individuale ed il comportamento di gay e lesbiche. A causa dell’omofobia e dell’ eterosessismo, infatti, la persona omosessuale, fin dall’adolescenza, sperimenta sensazioni di diversità e di sofferenza emotiva, che la spingono verso l’isolamento sociale e che le impediscono di venire allo scoperto (coming out).”

    Di quanto sopra, ritengo CdP direttamente responsabile

    Rispondi
  10. Stefano

    Grazie Gianfranco!
    Finalmente un po’ di pensieri “sani” e condivisibili.
    Ogni volta che capito sul sito dei Pontifessi mi sento appesantito dai toni e rimango ferito nel vedere che alcuni cattolici anzichè comunicare al mondo l’immagine di Dio misericordioso, vestono i panni del castigamatti.
    Credo fermamente che tutti i credenti (io stesso sono cattolico) debbano essere uomini e donne capaci di “creano ponti” e di accogliere.
    Questa è la premessa indispensabile per creare un dialogo; solo così Dio non viene trasformato in un essere invadente da temere, ma può manifestarsi per quello che è: l’Amore che salva.
    Con simpatia,
    Stefano

    Rispondi

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