A proposito di donne che dovrebbero rimanere a casa…

….a fare i cappelletti!!!

è stato questo il primo pensiero che la mia mente ha formulato quando ho letto l’intervista alla Mussolini.

Intervista pontifeSSa alla mussolini

Ma non è la prima volta chefaccio questo pensiero su questa donna in particolare.
Ricordiamo tutti la volta in cui “l’onorevole” (per quanto tempo ancora dovremo violentare questa parola?)alessandra mussolini disse a Vladimir Luxuria:
“meglio fascista che frocio”.

Tutti si sono dimenticati forse, che il fascismo è anticostituzionale ed è quindi considerato un reato …in Italia, the banana’s country.

“massì sò ragazzi”….
infatti la mussolini saluta “scherzosamente così.

L’ennesimo articolo/intervista in difesa delle porno-marachelle dello psiconano, proviene ancora una volta dal sito PontifeSSo e cerca, senza vergogna, di minimizzare la cosa dichiarando a volte che son cose poco importanti (cito:”La gente é stanca del caso Ruby, ha cose più serie per la testa” oppure “nel carrello della spesa gli italiani ci mettono la pasta e non Ruby”).
Esatto, brava! viviamo a compartimenti stagni!!
Dopotutto, come ragiona “l’onorevole”, io nella mia giornata non ho bisogno di discutere sull’etica: ho bisogno di mangiare una piatto di pasta, ho bisogno di fare una bella seduta sul cesso, qualche vestito e una bella dormita.

Intanto molte donne dello spettacolo,politiche ed anche politici ,il prossimo 13 febbraio in una sorta di otto marzo anticipato, vogliono sfilare a tutela della dignità della donna: ” guardi penso che queste manifestazioni siano del tutto inutili e coreografiche, se si occupassero delle loro cose sarebbe meglio
Ecco. Questo passaggio è significativo perchè evidenzia un aspetto critico dell’evoluzione sociale della donna. Finchè le critiche stupide e sterili come “le donne dovrebbero stare a casa ad occuparsi delle loro cose” vengono da uomini, è abominevole ma, si tratta di combattere una battaglia per i propri diritti. Ma quando il “marcio” è dentro la propria fazione, quando a fare cattiva pubblicità sono persone che appartengono alla tua stessa categoria, allora si può capire facilmente che la vittoria è lontanissima, e forse non arriverà.
La donna non riuscirà mai purtroppo ad ottenere rispetto e uguaglianza nella società finchè ci saranno altre DONNE disposte:
– a vendere il proprio corpo (e la propria dignità) come le Psiconano’s Gals
– far figurare questo atto come una cosa di poco conto
– inneggiare al farsi i fatti propri e pensare ai propri compiti
Le parole della mussolini sono orribili secondo me per tutte le donne.
“stai buona, pensa ai fatti tuoi che questo fatto non ti compete”, ma “questo fatto” compete tutte le donne, è una cosa pubblica, si discute di dignità, si discute di rispetto. Una cosa per cui molte donne in passato hanno combattuto e ancora combattono. Ed è profondamente triste che sia proprio UNA DONNA a sminuire il valore di queste battaglie.
Confido che la mussolini non faccia questo per secondi fini (lo spero) ma solo perchè ignora la propria condizione.
Lo ha dimostrato più volte, alla TV con scenette meschine e volgari, da comizio condominiale, con Sgarbi.
Cavoli ha più testosterone lei di certi Camionisti che conosco!!
Se fosse consapevole della propria situazione non si comporterebbe così.
no??

La verità é che non si tratta di una manifestazione per la dignità della donne”.
E che cosa?: ” una manifestazione di donne di sinistra contro un solo uomo e un besaglio, ovvero lui”.

E per par condicio, sarebbe pure giusto così no?
Voglio dire, sarebbe la prima volta che il nano si trova solo CONTRO donne di sinistra, visto che le altre volte si trova solo CON…..bambole gonfiabili (mi dispiace essere così rude, ma QUELLE ragazze che han venduto il loro corpo per scegliere la via più breve ai soldi, successo e potere, per me non sono donne, si sono AUTOClassificate come “oggetti”. Non siamo stati noi uomini a trattarle tali. Si sono messe da sole nella condizione di farsi mercificare. Nessuno ha puntato loro una pistola alla testa obbligandole a prostituirsi. E’ stata una loro scelta. E spesso i genitori approvano.
“chi è causa del suo mal pianga sè stesso”).
nessuna educazione.
nessuna morale.
nessuna cultura.
nessun orgoglio.
Mischiate bene e servite con ghiaccio.
Questo è il risultato del Cocktail giovanile italiano più in voga al momento.

Chi lui?: ” Berlusconi che vedono come nemico dichiarato e non si sa per quale ragione”
Provo ad AZZARDARE una supposizione “onorevole”: forse ce l’hanno con lui perchè con i suoi comportamenti durante le arcore’s night ha pubblicamente PISCIATO su tutte le vostre battaglie per emergere nella società ed essere rispettate al pari degli uomini.
Ma è solo la prima cosa che mi è venuta in mente eh? Magari il motivo è un altro…
*epic facepalm*

Ma il delirio prosegue.
Come si fa e con che faccia a chiamare colui il quale, indipendetemente dai suoi gusti sessuali, voleva persino adottare un bimbo con una cosa dir poco deplorevole? Ma siamo pazzi, invitare Vendola, certi uomini di chiesa, specie se progressisti come i paolini, hanno perso la testa, siamo alla vergogna, Vendola”.
Ha parlato Miss Chiesa & Vita 2011!
Ricordiamo tutti che costei fece anche un servizio fotografico di nudo per Playboy nell’agosto 1983 vero!?!?
Molto Cattolico come comportamento VERO BRUNELLO?

Oppure ricordiamo TUTTI come abbandonò scandalizzata il partito di Alleanza Nazionale perchè Fini ammise,parlando dell’olocausto, che il fascismo fu il male assoluto del XX secolo, quando si recò in viaggio in Israele .

Fortunatamente, se la storia ci ha insegnato qualcosa, è proprio che queste persone, ora come in passato, non sono destinate a comandare, sono destinate a cadere.
Così come toccò a suo nonno, (in maniera truculenta, ma erano anche tempi più selvaggi)che per i crimini commessi fu giustiziato e messo a penzolare in piazzale Loreto.
Il problema è: quante vittime ci dovranno essere prima che costoro siano allontanati dalle posizioni di potere?
Per la mussolini ci sarà purtroppo una sorte più umiliante: dopotutto è una donna, e se le cose in italia non cambieranno, sia lei che tutte le altre continueranno ad essere trattate come oggetti. E proprio colui che lei sta difendendo sarà quello a dare il cattivo esempio.
Ironia del destino.

A parte questo, spero proprio che la marcia del 13 Febbraio sensibilizzi gli animi su questi temi fondamentali.
Ed esprimo solidarietà con tutte le manifestanti che quel giorno scenderanno in piazza per difendere la propria dignità e il proprio orgoglio di essere donne.
E non bambole gonfiabili.

25 pensieri su “A proposito di donne che dovrebbero rimanere a casa…

  1. Ale Cr

    Ma la massima “Stare a casa a fare le proprie cose” non dovrebbe valere anche per la signora Mussolini?!
    Che ci fa in pubblico?!
    Politica?! Una donna?!

    Brunello&co: ma non vi vergognate di intervistare questa donnaccia satanica che invece di starsene a casa a fare da mangiare e a ricamare merletti osa concorrere con gli uomini?! Sapete che ogni donna in politica porta via un posto di lavoro a un maschio pene-dotato?! Siete terrorizzati, vero?!

    A frustate, svergognata! A casa!

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    1. admin

      Sono radicali quando fa comodo. Sono di bocca buona quando l’intervistata porta acqua al mulino Pontifesso.

      Ah Pontifex: quanta poca coerenza! 🙂

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  2. Gianfranco Giampietro

    Sono d’accordo con voi… ma secondo “Magistero” non dovrebbe starsene a casa a fare la casalinga? I soliti coerenti (e a distanza di un solo giorno, ahahah!)

    Poi ditemi voi se c’è tra l’altro donna “meno femminile” della Mussolini … a questo punto, molto più femminile la Luxuria !

    La Mussolini mi suona molto di donna che, se la contraddici, “femminilmente” ti grida: “Ao’… mo’ vengo lì e te tiro un calcio nei co… !!”

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  3. OscarWilde

    E’ stato faticoso scrivere questo articolo.
    L’ho letto riletto un pò di volte e anche aggiustato, perchè nella rabbia e frustrazione del momento, mi ero reso conto di essere stato pesante, e forse, offensivo.
    Se aveste letto la prima bozza… 😀
    Solo che come si fa a non indignarsi/incazzarsi quando leggi quelle cagate?!
    non hanno vergogna, di niente.
    Parlano a ruota libera, danno aria alla bocca e non si accorogno delle boiate che sparano, delle incongruenze, delle contraddizioni.
    Così accecati dal loro “ho ragione! per forza: dio è con me!” da non capire anche le cose più elementari.

    Attente donne: più che di Berlusconi è proprio di gente come la mussolini che dovrreste peroccuparvi maggiormente, perchè un conto è fronteggiare un nemico, faccia a faccia, un altro invece è essere pugnalati alle spalle da chi dovrebbe essere dalla tua parte.

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    1. Ale Cr

      In realtà, personalmente, accetto di più discorsi come questo da una donna piuttosto che da un uomo: almeno la donna non crede di essermi superiore per motivazioni legate agli attributi genitali.
      Ogni donna dev’essere libera di pensarla come vuole, in ogni campo: come accetto che una donna, liberamente, si auto-imponga il burqua (per quanto mi ripugni l’idea), così accetto le idee personali della mussolini.
      Peggio è un uomo che dall’alto del niente tenti di impormi il suo modo di vedere la donna, essere umano che nulla a che vedere con se stesso e che nulla ha di che spartire con lui.

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      1. OscarWilde

        Uomini e donne hanno un sacco di cose invece da spartire.
        Siamo complementari. Le cose che influenzano uno si ripercuotono sull’altra. E viceversa.
        E ‘proprio la sensibilità gli uni verso le altre che dovremmo coltivare e sviluppare.
        Voi donne ne avete subite tante dagli uomini, ma non bisogna per questo chiudere i ponti. bisogna migliorare. Così come è stupido considerare la donna una massaia, cotringerla a stare in casa ecc. lo è altrettanto l’esagerazione dall’altra parte, cioè barricarsi dietro un’ assurda superiorità femminile sul genere maschile (nessuno è superiore a nessuno siamo tutti uguali sul piano dei diritti e dei doveri) nè tantomeno pretendere di poter fare tutto quello che fa l’uomo e VICEVERSA.
        Siamo diversi. MA è bello così. Siamo attratti l’uno dall’altra proprio per quello. L’uomo è fatto in un certo modo ed è più portato per fare certe cose, mentre la donna è più portata per farne altre.
        Concentrarsi troppo sul “se lo fai lui posso farlo anche io”, solo per il gusto di dimostrare a sè stesse “visto? sono come lui” porta inevitabilmente al discorso dell’invidia del pene (cosa che ho sempr reputato stupida, anche per l’enorme rispetto che nutro per l’intelligenza femminile).
        non è facendo quello che fanno gli uomini che dimostrate di avere gli stessi diritti.
        Anzi: non avete nulla da dimostrare. Siamo noi a dovervi dimostrare rispetto.
        Personalmente, insisto col fatto che la vera minaccia, sia “bonificare” la stupidità tra le vostre fila innanzitutto, per un semplice motivo: se tra di voi c’è ancora gente che NON ha capito qual’è il problema (o peggio che l’ha capito ma vi sta sabotando) come potete pensare di combattere la vostra battaglia?
        Ti faccio un esempio: la chiesa dovrebbe preoccuparsi maggiormente dei preti che ne infangano il nome piuttosto che dei fantomatici anticlericali di cui parla sempre brunello.
        Non siamo noi infatti a dare cattiva reputazione alla chiesa, bensì quei preti stessi.
        Sarà capitato poche volte che un ateo abbia convinto un credente che dio non esiste, ma capita di continuo di vedere persone che perdono la fede per colpa di comportamenti adottati dai rappresentanti della chiesa.
        Così è per le donne: come pensate che gli uomini si abituino a vedervi come persone piuttosto che oggetti, quando una buona parte di voi si MOSTRA oggetto?(o peggio vi rema contro come fa la mussolini)?

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        1. Ale Cr

          Quindi, di contro, devo imporre ad ogni donna di non essere oggetto?
          E la mia imposizione come si differenzierebbe da quelle dell’uomo che mi vorrebbe imporre di essere massaia?!

          Ognuno è libero di essere ciò che vuole, oggetto, essere pensante, tradizionalista, che mi piaccia o meno. Così come la mussolini ha il sacrosanto diritto di pensare che le donne debbano starsene a casa, così io posso pensare il contrario, ma non obbligherò mai una donna a mollare la famiglia per lavorare in fabbrica!

          La questione, temo fraintesa, dei rapporti uomini-donne: non sono contro “gli uomini”, perchè mai dovrei esserlo?! Ci vivo con un essere di questa “razza” e la cosa mi aggrada molto.
          Ma un uomo non sa cosa sia “essere donna” nè dovrebbe pronunciarsi al riguardo (come qualcuno, maschio, che afferma che “la vera natura della donna è essere madre e casalinga”: benissimo, dimostrami di avere un utero e allora prenderò in considerazione la tua idea); proprio come io non mi sognerei mai di dire a un uomo quale sia “la sua vera natura”… saranno problemi suoi e dei suoi compari, no?
          Per questo dicevo che la donna “non ha niente da spartire con l’uomo” riguardo alla propria natura… non sono donna perchè mi confronto con un uomo, ma lo sono ontologicamente (non esistessero uomini, sempre donna sarei, no?). Che poi le vite di alcune donne entrino in contatto con quelle di alcuni uomini e allora si collabori alla creazione di un qualcosa è altro discorso. Qui si parlava di “natura”.

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          1. OscarWilde

            Non sono d’accordo.
            Non è una questione di imporre qualcosa a qualcun altro. E’ una questione di evoluzione.
            Di far capire a qualcun altro che sta sbagliando, nell’interesse mio e suo.
            Il discorso “liberi di essere ciò che si vuole” allora ci darebbe il diritto di essere Assassini, ladri e truffatori. Non funziona così.
            Io sono libero di essere ciò che voglio giustissimo! Ma non se questo comporta ledere la libertà e la dignità altrui. Anche perchè non so te, ma se

            qualcuno cercasse di danneggiarmi o infangare il mio nome io non starei zitto e ti posso assicurare che gli IMPORREI eccome di smettere. E questo

            comportamento è la cosa più naturale che esista: l’autoconservazione. Con la differenza che nel caso specifico della mussolini, lo si fa per il bene

            del genere femminile e quindi non per egoismo.
            E poi, se davvero ognuno avesse la libertà di essere ciò che vuole, non potreste lamentarvi se gli uomini vi reputano come oggetti, dato che l’immagine

            che “passa” è proprio quella.
            La colpa do questo è di tutti e due: gli uomini che vi trattano senza rispetto ma anche le donne che si concedono per essere trattate in quel modo.
            (escludo OVVIAMENTE coloro che vengono costrette e minacciate a prostituirsi).

            Gli uomini non hanno un utero è vero, e le donne non capiranno mai cosa significhi avere una vocina dentro alla testa che URLA tutto il giorno “tromba

            tromba tromba”, però questo non significa che non possiamo provare a venirci incontro cercando di capirci l’un l’altro.
            Cercando di analizzare i nostri comportamenti e capire dove sbagliamo.
            Capendo così fino a DOVE possiamo spingerci ad essere LIBERI di…
            Erigere un muro a priori: “voi non capirete mai la nostra natura e noi non capiremo mai la vostra” è un ragionamento che non lascia spazio a nessun

            tipo di evoluzione, e se non c’è evoluzione, o si ristagna o si torna indietro.
            Inoltre secondo me il problema non è tanto “sono donna a prescindere dal mio confronto con l’uomo” che è un discorso abbastanza inutile.
            E ‘un etichetta di cui non sai che fartene, quando invece sarebbe molto più importante che si cercassse di educare affinchè l’uomo capisca un pò di più la

            natura femminile. E viceversa. Questo intendevo.

          2. Ale Cr

            Francamente, non ho nulla in contrario se alcuni uomini giudicano ALCUNE donne oggetti: è vero. Il punto è il classico “non fare di tutte un’erba un fascio”… se una donna vuole essere “oggetto” faccia (lede se stessa): l’uomo è da “educare” in modo tale che riconosca QUELLA donna come oggetto e non tutte le donne come tali.
            Per me, sta qui il nocciolo.

          3. OscarWilde

            Quella di cui parli tu è un’utopia.
            E’ un dato di fatto. Non puoi controllare quali e quanti uomini giudicano quali e quante donne come “oggetto”.
            Proprio perchè è facile “fare di tutta l’erba un fascio” è altrettanto facile che gli esseri umani ragionino per schemi.
            L’uomo non ha mai imparato a ragionare sul dettaglio. La storia del razzismo, piaga sociale che ancora oggi nel 2011 affligge l’umanità, ci insegna che l’uomo tende a generalizzare sempre e comunque. Perchè è più facile anche se sbagliato.
            Altrimenti sarei d’accordo con te. Proprio perchè è più facile “educare” voi donne (molto più intelligenti e sensibili sotto questo punto di vista) a non volere essere “oggetto” che educare gli uomini su quali donne riconoscere come tali.

            E poi scusa, non è giusto:
            tu dici: “se lei vuole essere oggetto…. bene! cazzi suoi la giudicheranno per quello che è”…ma sarà lei a rimetterci. Perchè non prevenire questo evento?
            Considera che molte delle ragazze che si mostrano “oggetto”, lo fanno perchè hanno ricevuto un’educazione sbagliata dai genitori, si sono ispirate a modelli sbagliati. E che colpa ne hanno se sono nate in una certa famiglia piuttosto che in un’altra? mica se la sono scelta loro. Dicendo “è una loro scelta, verranno giudicate per quello così imparano” equivale a condannarle. Non sono mai stato un fan del “survival of the fittest”. 😀

          4. Ale Cr

            Scindiamo: se una donna, libera e adulta, decide di fare da “oggetto” per i suoi motivi, giusti o sbagliati che siano, è liberissima; per quanto riguarda ragazzine ammaliate da sciocchezze televisive, allora il discorso è un altro.
            Ma lostesso allora vale per i maschi: i ragazzini violenti e sbronzi che incontro la mattina in stazione non sono da meno delle ragazzine truccate e con tacco 12… la questione, se si tratta di educazione, non è legata per niente alla categoria “donne”, ma a quella dei “giovani” in generale.
            E come si può tentare di spiegare (mai imporre) a una ragazza che c’è ben altro nella vita che una borsetta, così si può tentare di spiegare al ragazzo che c’è ben altro nella vita che “una botta e via”.
            Non sono così pessimistica sulle capacita del “maschio” di scindere la donna oggetto dalal donna “seria”: nessuno dei miei amici fa di questi errori.
            C’è da chiedersi: chi è l’uomo che giudica tutte le donne oggetti solo perchè qualcuna lo fa davvero? Il classico “ignorante”, il cui mito è Fabrizio Corona e che spera di passare la vita come Briatore… sono entrambe, donna oggetto- uomo apparenza, due categorie di persone che hanno diritto di esistere, benchè facciano, personalmente, ribrezzo.
            Il problema sorge, purtroppo, per una mera questione biologica: l’uomo è più forte, che ci piaccia o meno, e la SUA mancanza di controllo è estremamente pericolosa per noi, incapaci, oggettivamente, di opporre resistenza alla violenza fisica… sta allora alla donna nascondersi, coprirsi e umiliarsi per non rischiare la violenza (e se le capita è perchè “se l’è cercata”) o sta all’uomo riconoscere e imparare i limiti?

          5. OscarWilde

            Scindiamo: se una donna, libera e adulta, decide di fare da “oggetto” per i suoi motivi, giusti o sbagliati che siano, è liberissima; per quanto riguarda ragazzine ammaliate da sciocchezze televisive, allora il discorso è un altro.
            C’è poco da scindere, la donna libera e adulta che decide di fare l’oggetto ha fatto questa scelta perchè da ragazzina era ammaliata da sciocchezze televisive.
            Non c’è niente da scindere: semplicemente una è la conseguenza dell’altra. La ragazzina ammaliata, se non controllata diventa poi la donna “libera” e “adulta” che si fa oggetto.

            Ma lo stesso allora vale per i maschi: i ragazzini violenti e sbronzi che incontro la mattina in stazione non sono da meno delle ragazzine truccate e con tacco 12…
            Con la differenza che un domani, nessuno molesterà i ragazzini sbronzi nè tantomeno li considererà “oggetti” da sfruttare sessualmente, discriminandoli.
            Io capisco cosa intendi, e ti do ragione eticamente parlando. Il problema è che però in questa realtà le cose sono ben diverse da come le vorremmo e il ragionamento che fai tu fai fatica ad applicarlo praticamente.

            E come si può tentare di spiegare (mai imporre) a una ragazza che c’è ben altro nella vita che una borsetta, così si può tentare di spiegare al ragazzo che c’è ben altro nella vita che “una botta e via”
            Non puoi spiegarglielo ormai. Andrebbero presi da piccoli. C’è la speranza che maturino un giorno, passata l’adolescenza (il periodo del “patacca” lo chiama mio padre) anche se dovrebbe avvenire da parte dei genitori un’educazione costante di recupero.

            C’è da chiedersi: chi è l’uomo che giudica tutte le donne oggetti solo perchè qualcuna lo fa davvero? Il classico “ignorante”, il cui mito è Fabrizio Corona e che spera di passare la vita come Briatore
            Sono tanti sai? Hai appena descritto l’italiano medio. E’ per questo che c’è uno come Berlusconi al governo. Una maggioranza di teste di ***zo l’avrà votato.

            sta allora alla donna nascondersi, coprirsi e umiliarsi per non rischiare la violenza (e se le capita è perchè “se l’è cercata”) o sta all’uomo riconoscere e imparare i limiti?
            Non ragionare sempre per estremismi. Non è che o l’uomo si controlla oppure la donna si mette il burqa. C’è anche la via di mezzo: l’uomo si controlla E la donna non si “vende”.
            E’ chiaro che dovrebbe essere l’uomo a controllarsi ma sabbiamo benissimo tutti e due che non succederà mai. E’ nella nostra natura animale.
            C’è chi si controlla e c’è chi non lo fa. Sarà sempre così, accettatelo. Per questo io sostengo che (nonostante non sia eticamente corretto) che è nel VOSTRO interesse non tanto nascondersi, ma nemmeno l’opposto e cioè: servirci le vostre grazie su un piatto d’argento a buon mercato!
            Ribadisco: è chiaro che eticamente hai ragione, il problema è che è un’utopia, non si realizzerà mai. Dopo 2000 anni guarda ancora come siamo messi su quel fronte, e ci chiamiamo pure “uomini civilizzati”. Guardiamo in faccia la realtà: non succederà mai.
            E’ un tipo di ideologia che devi “forzare” (non mi piace ma è così), educando le persone fin da piccole.

          6. Ale Cr

            “E’ un tipo di ideologia che devi “forzare” (non mi piace ma è così), educando le persone fin da piccole” … non mi sentirei molto diversa dai talebani che “per proteggere ed educare” “forzano” determinati “usi e costumi”.

            Ovviamente, c’è bisogno di attenzione ed educazione, ma se forzassi qualcuno, niente mi distinguerebbe eticamente da chiunque altro tenti di imporre le proprie idee al prossimo, anche se crede fermamente che sia “per un bene superiore”, “per il bene comune”, “per proteggere i deboli”.

          7. OscarWilde

            Forzare qualcuno è sempre sbagliato. Eppure i nostri genitori, finchè non siamo autosufficienti, ci forzano in una direzione. Siamo quello che siamo oggi per la forzatura dei nostri genitori(ricevere un certo tipo di educazione ci rende ciò che siamo, subirne un’altra ci avrebbe trasformato in qualcos altro, quindi siamo forzati per forza sin dalla nascita, che lo vogliamo o no).
            Inoltre, i ragazzi di oggi sono già forzati.
            Dalla tv, da internet, dai media e dai modelli di vita sbagliati che vedono ovunque.
            Si sta parlando non di persone adulte, ma di ragazzi.
            E i ragazzi (lo possiamo affermare essendoci già passati) non hanno la testa.
            Soprattutto in questo particolare periodo.
            Oltre a non essere abbastanza maturi per essere responsabili e capire ciò che è giusto per loro, vengono bombardati letteralmente da qualsiasi cosa.

            Sono d’accordo che ognuno è libero di rovinarsi la vita come vuole.
            Ma come dici GG, “purchè non danneggi gli altri”.
            Ora, dal mio punto di vista, la mia vita è stata danneggiata nel momento in cui, ti faccio un esempio, Berlusconi è stato eletto(e non da me te lo assicuro).
            La mia vita è stata rovinata nel momento in cui, l’eccessivo attaccamento alle sciocchezze mondane ha completamente ucciso la meritocrazia, facendo fare strada ai furbini e inc****do quelli che invece giocano “secondo” le regole, facendosi il mazzo nella vita.

            Personalmente, non ho idee di dittatura, ma sono fortemente convinto, soprattuto in questo periodo, che la gente sia troppo stupida per capire cosa è meglio per sè stessa.
            Non penso di essere un eletto, anzi, piuttosto un reietto; nè penso di essere l’unico che possiede il buonsenso.
            Ma non riesco a fare a meno di pensare ogni singolo giorno, leggendo il giornale:
            “ma come c***o siamo messi?”
            “ma dove andremo a finire?”
            Mi fa schifo questo paese, mi fa schifo chi lo abita, mi fa schifo la tv piena di reality, l’assenza di una morale, l’ondata di ignoranza, di opportunismo e di menefreghismo generale, mi fa schifo sapere che che c’è più gente che conosce a memoria la formazione del milan piuttosto che sapere chi è Roberto Saviano. (ho incotrato gente così a bizzeffe ve lo assicuro!). Mi sta sul c***o la tecnologia inutile che abbiamo prodotto e che anzichè aiutarci a migliorare la vita, serve solo come strumento di vanità con gli amici. mi stano sul c***o i social network perchè potrebbero essere un utile strumento di comunicazione e invece viene usato solo per cazzeggiare sul lavoro o per iscriversi al gruppo “sono fan di chuck norris”.
            Mi sono rotto le scatole di essere uno dei tanti coglioni che si sono fatti il culo, di aver studiato per non aver imparato nulla, di aver lavorato per mantenersi gli studi, di aver trovato un lavoro che a malapena mi consente di fare una vita decente, mentre gente come la minetti molto più giovane di me, ha la strada spianata, tutta in discesa.
            E la colpa di questo è solo della massa che mi sta attorno. Che tollera, che se ne frega, che dice “massì vabbè”.
            Massì vabbè sta beata m***ia!
            Sono costretto a viverci qui in mezzo. Quindi a tutti gli effetti, le scelte degli altri mi danneggiano eccome.

            ….e dulcis in fundo, come se non bastasse, il coplo di grazia: esistono pure i pontifeSSi! 😀

            scusate lo sfogo, ma… ultimamente SI, penso che la gente non meriti tutta questa libertà, perchè l’ha avuta e adesso guardate che schifo!! La libertà va meritata.

          8. Gianfranco Giampietro

            OscarWilde, comprendo benissimo il sentimento che anima le tue affermazioni.

            Ma come ti ho già detto… si tratta di una idea che va bene per un libero sfogo, MA che rimane molto, troppo rischiosa nella realtà: è la tentazione che conduce alla via che in gergo chiamo “della Mano Destra”.

            E’ sempre meglio farsi male da soli, piuttosto che rischiare che qualcuno ci imponga la sua “obiettiva” idea di “giusto”. Nella prima ipotesi almeno sapremo di essere stati noi artefici del nostro destino. Nella seconda c’è il rischio di subire errori altrui che non saremmo nemmeno liberi di correggere.

            Mi spiace, ma per quanto male l’uomo possa farsi da solo, io rimango fedele alla democrazia, al libero arbitrio e se necessario anche alla zappata tirata sui propri piedi. Io sono tra quelli che ha mangiato il frutto proibito dell’Eden con orgoglio.

            L’uomo non vive da solo, ma all’interno di comunità e di società. Nessun uomo può determinare completamente da solo la propria esistenza all’interno della società, ma dovrà convivere con la presenza degli altri.

            Per sfuggire all’anarchia, l’uomo può aderire a forme diverse di società.
            Ma per comodità possiamo distinguerne soprattutto due.

            Nella prima è la cima della piramide che decide cosa “è bene” per chi sta alla base della piramide. Questa cima, questa autorità che non viene decisa dalla base della piramide. Questo “Grande Occhio” dalla cima della “torre” o della “piramide” decide per te cosa è giusto… lo decide per te perchè tu sei troppo “stupido”, “immaturo”, “ingenuo”, “irresponsabile”, “ignorante”, “bambino” o quantaltro per potere decidere per conto tuo.
            Questo “Grande Occhio” puoi avere la fortuna che sia un “tiranno illuminato”, o puoi avere la sfortuna (come accade quasi sempre) che sia un dittatore che ti fa vivere sotto l’incubo dell’autorità e della mancanza di libertà. La storia è ricca di esempi di questo genere. I fascismi (neri, rossi o di qualsiasi colore), le monarchie assolute e le teocrazie sono i tipici esempi di questo tipo di società.

            Nel secondo tipo di società, è la base della piramide che si autogestisce. Ovviamente la base della piramide è larga, e quindi le idee e le opinioni sono tantissime. Si decide quindi per maggioranza. In questo tipo di società, la cima della torre o della piramide è solo una “rappresentanza” della sua base. La cima è quindi il “riflesso” della sua base. Questo tipo di società è quella democratica.

            Perchè io preferisco la società democratica? perchè mi piace essere responsabile delle mie scelte. Se tutto va a rotoli, almeno so di essere io il responsabile di quanto sta accadendo. Lo preferisco molto di più che all’idea di vedere succedere qualcosa di sbagliato che mi viene imposto dall’alto. E’ molto meglio andare all’inferno con le proprie gambe, piuttosto che essere trascinati con la forza in qualche “paradiso” con la libertà vigilata.

            Ovviamente è inevitabile che possa accadere di subire democraticamente qualcosa che non si è scelto e che non si vuole. Per esempio può capitare di NON votare Berlusconi e di ritrovarselo con tutto quello che ne consegue e che stiamo vedendo.

            Però secondo me è da accettare anche questo. Non nel senso che io non debba criticare e protestare contro Berlusconi (anzi !), ma nel senso che si deve accettare la scelta democratica del popolo. Non farlo sarebbe come dire “accetto di giocare al sistema democratico, ma soltanto fino a quando l’esito di tale democrazia è come dico io”, cioè un pò come dire “accetto il rischio della scommessa se vinco io, ma se non vinco io allora mi dissocio dalle regole della nostra scommessa”.

            Come ho già detto prima, non c’è garanzia di soddisfazione con nessun tipo di società. Perchè può sempre capitare che il tiranno autoeletto possa essere più illuminato e saggio di un rappresentante eletto dal popolo stupido e ottuso. Basti pensare al fatto che Hitler fu eletto DEMOCRATICAMENTE.

            Io non scelgo la democrazia e di sottostare alle scelte della “maggioranza” perchè è la forma di governo che garantisce l’esito migliore. L’esito è una incognita con qualsiasi tipo di società. Scelgo la democrazia soltanto perchè ritengo giusto che la società abbia ciò che sceglie e quindi si merita, nel bene o nel male.

            Chi vive in una società democratica deve accettarlo, anche se poi si ritrova un Berlusconi. L’unica alternativa è cambiare società, cioè trasferirsi da una verso un’altra reputata migliore. E’ il caso di Einstein che si trasferisce negli U.S.A. durante il regime nazista in Germania.

            Io sono d’accordo con il fatto che la società debba distruggersi con le proprie mani se arriva a meritarselo. L’importante è che nessuno la costringa, e che faccia tutto da sola.

            Purtroppo non c’è scampo, se il mondo è fatto di stupidi, vince la stupidità. Ma la società deve essere giustamente il riflesso di quello che è, di ciò che si merita. Non ha senso truccarla diversamente. Un proverbio cinese dice che se di tre viandanti, due smarriscono la via, anche il terzo si smarrirà perchè si sarà fatto sviare dalla direzione che ha visto prendere da parte degli altri due. Se solo uno dei tre smarrisce la strada, gli altri arriveranno a destinazione. La società è inevitabilmente un riflesso della voce e delle azioni della “maggioranza”.

            La minoranza, come me e te che non votiamo Berlusconi, può al massimo cercare di risvegliare le coscienze, mettere in guardia o offrire consigli. Ma in nessun caso è giusto che una minoranza cerchi di forzare o obbligare la maggioranza verso ciò che ritengono “giusto” o lontano da ciò che ritengono “sbagliato”.

            Rapportando questo discorso alla questione dell’educazione dei più giovani, colgo l’occasione per rispondere anche a questo.

            Tu hai scritto:

            Forzare qualcuno è sempre sbagliato. Eppure i nostri genitori, finchè non siamo autosufficienti, ci forzano in una direzione. Siamo quello che siamo oggi per la forzatura dei nostri genitori (ricevere un certo tipo di educazione ci rende ciò che siamo, subirne un’altra ci avrebbe trasformato in qualcos altro, quindi siamo forzati per forza sin dalla nascita, che lo vogliamo o no).
            Inoltre, i ragazzi di oggi sono già forzati.
            Dalla tv, da internet, dai media e dai modelli di vita sbagliati che vedono ovunque.
            Si sta parlando non di persone adulte, ma di ragazzi.
            E i ragazzi (lo possiamo affermare essendoci già passati) non hanno la testa.
            Soprattutto in questo particolare periodo.
            Oltre a non essere abbastanza maturi per essere responsabili e capire ciò che è giusto per loro, vengono bombardati letteralmente da qualsiasi cosa.

            Non condivido. Noi non siamo per forza il risultato delle forzature dei nostri genitori o dell’influenza che riceviamo dai media.

            Anche io sono uno di quei giovani, eppure non sono stato influenzato nè dalla cultura del mio tempo e luogo, nè da modelli particolari che non fossero quelli che ho voluto scegliere io.

            La verità in questo caso (e almeno per una volta) è una sola: c’è chi pensa con la propria testa e c’è chi non lo fa. E non è qualcosa che ci viene insegnato, visto che ogni modello educativo cerca sempre di imporre e inculcare una propria visione della realtà, suggerendo di accettarla. Io credo che sia qualcosa di caratteriale: ci sono persone, anomalie sistemiche, che non accettano a priori nessun modello che non abbiano rielaborato di propria iniziativa, di fatto rimanendo veri “individui” all’interno della massa. Non è qualcosa che ti insegnano a scuola, non è qualcosa che ti insegnano i genitori, perchè quasi tutti cercano di inculcarti i loro cosiddetti “sani valori”.

            Quindi ne approfitto anche per dire che io non condivido affatto i modelli educativi standard, perchè concepiscono sempre la mente del giovane come un “sacco vuoto da riempire”.

            Sarebbero invece da promuovere modelli educativi che non cerchino di impartire alcuna istruzione nei giovani, esclusi i dati puramente tecnici (cioè insegnare qual’è la capitale della Svezia o la temperatura di fusione del ghiaccio).

            I ragazzi non andrebbero affatto educati nell’ottica di “riempire la loro testa di idee”, ma si dovrebbe usare un metodo “maieutico”, ovvero cercare di fornire i mezzi al giovane di formulare il proprio pensiero personale.

            In poche parole oggi si pensa ancora a cercare di insegnare ai giovani COSA DEVONO PENSARE… mentre invece si dovrebbe insegnar loro la cosa più importante, cioè a PENSARE CON LA PROPRIA TESTA. Se un ragazzo impara a pensare profondamente e consapevolemente con la propria testa, allora diventa immune a qualsiasi influsso esterno della moda, dei media o di quant’altro.

            Voglio dire, io sono cresciuto in mezzo agli stessi media dei miei coetanei, alle stesse mode del cazzo, ma non sono affatto il risultato di questi media. Si può benissimo essere in questo mondo, ma non per questo essere di questo mondo. Io preferisco essere ARTEFICE piuttosto che PRODOTTO. Secondo me ai giovani non si deve regalare le proprie idee, ma insegnargli come produrre le proprie, che non sono per forza le nostre.

            La via della rassegnazione verso la stupidità della “massa”, che porta alla decisione che una minoranza debba prendersi la responsabilità di guidare il “gregge” è la tentazione che comincia dolcemente e con le più comprensibili e condivisibi ragioni, ma che porta inesorabilmente sullo stesso sentiero dei nostri amici pontifeSSi o di altre “mani destre”.

            Una saga cinematografica che mostra l’insidiosa tentazione che porta dalla democrazia alla sua negazione è la saga di Star Wars… Purtroppo la mancanza di budget ha frammentato la produzione nel corso degli anni, facendo uscire i film nell’ordine frammentato di 4°, 5° e 6° seguiti solo a distanza di anni dal 1°, 2° e 3°.

            Ma se si vedono nell’ordine corretto, illustrano magnificamente, forse meglio di qualsiasi altro film girato nella nostra “realtà”, il percorso che porta dalla libertà alla sua negazione. La caduta della Repubblica a favore dell’Impero e le manipolazioni di Palpatine sono una delle metafore meglio realizzate della storia del pensiero per illustrare come nasce il male… una strada lastricata di buone intenzioni, il desiderio di salvare la società da se stessa perchè “troppo stupida per gestirsi da sola”

            http://www.youtube.com/watch?v=sRplZ8-XXzY

            Quindi no, comprendo benissimo la tua frustazione, che è anche la mia, ma non dobbiamo mai farci accarezzare da questo pensiero.

            Libertà fino alla fine, anche se ci porta alla merda più totale. Possiamo solo cercare di svegliare le persone ad usare meglio la loro libertà. Ma l’ultima parola spetta sempre alla maggioranza, anche se completamente deficiente.

          9. OscarWilde

            C’è poco da fare.
            Hai ragione.
            Fa male ammetterlo, ma la tua frase:
            Libertà fino alla fine, anche se ci porta alla merda più totale. Possiamo solo cercare di svegliare le persone ad usare meglio la loro libertà. Ma l’ultima parola spetta sempre alla maggioranza, anche se completamente deficiente.
            è azzeccatissima.
            Mi scoccia moltissimo vedere che ci stiamo avviando verso il baratro da soli.
            Ma hai ragione quando dici: “sempre meglio andare all’inferno con le proprie gambe che in un paradiso vigilato”.
            Sarebbe come diventare PontifeSSi.
            Non potrei tollerarlo.
            Supponiamo per assurdo che succeda, vi prego di castrarmi chimicamente per evitare che mi riproduca 😛 😛

            si tratta di una idea che va bene per un libero sfogo
            esatto, sono molto frustrato da questo paese, ma non è una giustificazione sufficiente.

            …ma non dobbiamo mai farci accarezzare da questo pensiero.
            Tranquillo: ti posso assicurare che anche in pieno delirio di onnipotenza, anche se ne avessi il potere, non darei mai l’ordine 66 🙂

            P.S. ….e poi come faccio a non dare ragione a uno che mi cita Guerre Stellari come film altamente educativo, è quasi come se avessi trovato l’anima gemella. 😀 😀

          10. admin

            Ero qui, seduto alla finestra. E gustavo la vostra discussione. Grazie a tutti!

            OscarWilde però fai attenzione quando scrivi certe cose: gli amici PontifeSSi potrebbero restarci male! 😉
            è quasi come se avessi trovato l’anima gemella

          11. OscarWilde

            OscarWilde però fai attenzione quando scrivi certe cose: gli amici PontifeSSi potrebbero restarci male!
            ahhh perchè dici che suonava un pò gay così admin? 😛
            Pazienza, significa che i pontifesSith dovranno imparare che non esiste solo il lato oscuro della forza e che bisogna tollerare anche gli altri, visto che noi tolleriamo loro. 🙂
            E comunque, non faccio mistero che per GG ho una predilezione particolare!! 😛 😛

            tranquillo GG, sei al sicuro, almeno finchè non sviluppi un bel paio di tette!! 😀 eheh
            (paura eh? 😀 )

          12. Ale Cr

            Anche io porgo i miei più sentiti ringraziamenti!
            Era dalle ore di bioetica del liceo che non sostenevo una discussione così stimolante!

          13. Gianfranco Giampietro

            Era dalle ore di bioetica del liceo che non sostenevo una discussione così stimolante!

            Sono d’accordo.

            E’ il bello di questo blog che permette il dialogo e il tranquillo scambio di opinioni.

            Lo scambio e la condivisione di punti di vista senza il tentativo di “convertire” o convincere l’altro: qualcosa di inconcepibile per i nostri amici pontifeSSi 😀

            tranquillo GG, sei al sicuro, almeno finchè non sviluppi un bel paio di tette!!

            Con quello che mettono di manipolato e artificiale nei cibi al giorno d’oggi, non c’è da escludere nemmeno questa grottesca possibilità.

          14. Gianfranco Giampietro

            C’è poco da scindere, la donna libera e adulta che decide di fare l’oggetto ha fatto questa scelta perchè da ragazzina era ammaliata da sciocchezze televisive.
            Non c’è niente da scindere: semplicemente una è la conseguenza dell’altra. La ragazzina ammaliata, se non controllata diventa poi la donna “libera” e “adulta” che si fa oggetto

            Attenzione, secondo me in questa idea c’è il rischio di un pericolo.

            Da un punto di vista della struttura del ragionamento, questo è lo stesso tipo di ragionamento di chi sostiene che “l’omosessuale è tale perchè si è ammaliato da sciocchezze che gli trasmette una moda e una società corrotta e malata. Ergo è necessario controllarlo, perchè altrimenti farà la scelta sbagliata”.

            Educare o comunque consigliare secondo il proprio modo di pensare è assolutamente lecito (per esempio Ale Cr può dare un consiglio ad un’altra donna o ad una giovane ragazza), ma in nessun caso si dovrebbe mai forzare. I nostri modelli sono “giusti” perchè noi li pensiamo tali, ma non possiamo pretendere che altri li ritengano tali. In altre parole se una donna può fare quello che vuole, l’importante è che sia consapevole dei rapporti reali di causa-effetto correlati a quello che decide di fare.

            Se una persona sceglie consapevolmente il proprio modello di vita, per quanto discutibile possa essere, deve essere rispettato nella misura in cui questo non arreca danno a nessun altro, se non al massimo a se stessi.

            E’ pericoloso dire “quella persona pensa così perchè ha subito i tal modello dalla moda, dalla pubblicità, dai suoi genitori, dalla società”.

            Noi non abbiamo modo di stare nella testa delle persone, nè di sapere in base a cosa scelgono il proprio modello di vista.

            Non voglio apparire un crudele “relativista assoluto” (e forse lo sono), ma se una persona ADULTA e CONSAPEVOLE vuole vivere in un certo modo, nonostante i consigli e l’avergli spiegato e fatto comprendere PERFETTAMENTE la correlazione di causa-effetto che implicano le sue scelte, allora per me quella persona è libera anche di piantarsi un chiodo nella mano con martello, l’importante è che la sua scelta discutibile non danneggi nessun altro.

            Un essere umano non può andare oltre il consiglio e la semplice educazione nei confronti di un suo simile.

            Le persone devono essere libere poi di fare le loro scelte.

            Se io sono un genitore, io posso dare a mio figlio la migliore educazione possibile.

            Poi toccherà a mio figlio fare le sue scelte. Che siano quelle che gli auspico io lo posso solo sperare, e non forzare.

            Tanto non c’è niente da fare, se la società è stupida allora è stupida.

            E’ inutile che con un colpo di mano tolgo un Berlusconi… se il popolo è stupido, ne eleggeranno un altro.

            E poi sono di questa crudele idea: non c’è e non deve esserci rimborso per la stupidità.

          15. Ale Cr

            “Che siano quelle che gli auspico io lo posso solo sperare, e non forzare.”: condivido.
            Bisogna dare “gli strumenti” in modo che i ragazzi trovino le giuste domande e le giuste risposte; inutile sarebbe imporre invece delle risposte senza aver creato una coscienza critica prima.

  4. FSMosconi

    Come già detto sopra: ma se le donne devono starsene a casa, zitte e mute, che ci fa la Mussolini in politica? Mistero della Fede (Emilio?)… 😉

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