Le due facce della medaglietta

Sottotitolo : dove finisce la devozione e dove inizia la superstizione?

Prendo spunto dall’ultimo editoriale del Webmaster di Campagna , in un certo senso condivisibile , per fare alcune considerazioni di , a mio modo di vedere , più ampio respiro.

Per chi , comprensibilmente , volesse evitare la noia di leggere l’articolo in questione , riassumo in breve : trattasi dell’avvertimento ai veri fedeli di non cadere nella tentazione di acquistare delle medagliette riportanti il nome del proprio Angelo Custode , in quanto i soli veri nomi conosciuti del angeli sono tre e che questa vendita sarebbe solo un’operazione di marketing ed una speculazione.

Fin qui tutto bene.

Anzi no : una primissima considerazione viene nel notare , per l’ennesima volta , come CDP sia convinto che tra i suoi affezionati lettori vi sia una pletora di persone semplici , pronte a farsi gabbare e buggerare dal primo venditore di medagliette che passa , ma tant’è , è cosa nota ; inoltre su queste pagine è stato dimostrato ampiamente chi sia il vero sempliciotto.

Successivamente viene da pensare che questa vendita sia l’ennesima dimostrazione che esistono al mondo persone con pochi scrupoli , pronte a sfruttare le altrui credenze per mettere nel portafoglio qualche euro , ma anche questa non è una novità.

Ciò che invece ritengo interessante è il bisogno di  questi oggetti :  se c’è un’offerta la legge del mercato chiaramente insegna che c’è anche una domanda , ergo se ne deduce che tra i ferventi cattolici la necessità di possedere questi gadget sia forte. Sul forum della stessa MSMA è possibile leggere alcuni utenti che si danno indicazioni sul dove reperire tali oggetti  e questo porta a fare alcune considerazioni.

Innanzitutto specifico che non ritengo assolutamente la MSMA rea di voler fare pubblicità oppure guadagnare sulla vendita questi ammenicoli , soprattutto in virtù del fatto che gli oggetti di cui stiamo parlando hanno un prezzo di pochi centesimi ; ciò che invece mi preme far notare è che sostanzialmente la pratica di possedere queste icone personali portatili viene approvata.

Sorge dunque una domanda : ma un cattolico che si definisce Vero Credente e discosto dal mondo materiale non dovrebbe aborrire questa specie di superstiziosa idolatria? A mio modo di vedere le differenze tra il classico cornetto rosso portafortuna e la medaglietta dell’ angelo non esistono : la funzione è la stessa !

Quindi assolutamente no alla medaglietta con inciso il nome di un angelo a caso , assolutamente si a quella che porta il nome di un angelo conosciuto ; assolutamente no ad amuleti e assolutamente si ad effigi di santi.

Ecco , è questo ricorso al “simbolismo popolare” che ritengo sia una delle più grandi incongruenze che questi cattolici tradizionalisti , unito allo strano misticismo legato a tutte queste storie di angeli e demoni : a tal proposito sottopongo alla vostra attenzione un gustoso articolo a firma , ça va sans dire , di CDP riguardo malefici e affini di cui riporto un breve passo davvero divertente :

Cosa dobbiamo fare con gli oggetti magici trovati o ricevuti?

È necessario aspergerli con l’acqua benedetta e bruciarli fuori casa, all’aperto. Le ceneri, gli oggetti di ferro ed altri non combustibili, dopo essere passati in mezzo al fuoco, vanno buttati ove scorre l’acqua (ruscello, fiume, mare) o nel cassonetto per i rifiuti che si bruciano. Non bisogna farlo nel gabinetto della propria abitazione poiché potrebbe intasare le tubature causando l’allagamento della casa


Torno quindi alla domanda di partenza : dove finisce la devozione ed inizia la superstizione? E dove finisce l’adorazione e dove inizia il feticismo?

Mentre mi domando ciò penso anche alle reliquie dei santi , penso alla Sindone , penso al sangue di san Gennaro , penso alle madonne piangenti. E penso anche a tutto il business che orbita attorno a queste cose : ma io sono ateo ed eretico (l’ha detto CDP e io gli credo) , certe faccende non le posso proprio capire.

4 pensieri su “Le due facce della medaglietta

  1. Gianfranco Giampietro

    Scherzi a parte, concordo sul discorso generale finchè lo si tiene sul piano razionale… intendo dire, mi sembra ovvio che tutte queste trovate commerciali sono solo delle cavolate per spillare soldi a chi ci crede… mi ricordo le raccolte in edicola che con la fatidica “prima uscita” (in edicola le fatidiche “prime uscite” sono quelle che ti tirano dietro a 50 centesimi di euro, la seconda ad un euro, la terza a 2 euro… e dalla quarta in poi a circa 40 euro a numero 😉 ) con “l’originale” rosario di Padre Pio… che se presa sul serio questa assurda e retorica dicitura di “originale”. dovrebbe voler dire che Padre Pio possedeva circa 7 miliardi di rosari tutti uguali e pure fluorescenti (che a Padre Pio piaceva essere fashion, si sa).

    Carlo Di Pietro rimane invece sempre il solito, anche quando dice qualcosa di parzialmente condivisibile. In primo luogo è il solito bigotto che vede il diavolo dappertutto. Questa è una umanissima presa per i fondali “made in the human world”, senza bisogno di concorso da parte di essere soprannaturali. Chiamare in causa l’esoterismo è un’altra ingenuità… volendo non occorre nessun “esoterismo” per fare delle medagliette con presunti nomi di angeli custodi… per essere credibili basta inventarsi dei nomi a caso che finiscano con la radice -el … a voler fare le cose per bene basta avere dietro un dizionarietto di ebraico (ne ho giusto qui uno di quei piccini della Antonio Vallardi Editore), prendere delle parole con un significato carino e aggiungerci “-el” alla fine.

    Vediamo un pò…

    Intelligenza … Tevuna

    Sincerità/Rettitudine… Timiym

    Calma/Silenzio… Sheket

    Presagio… Siman

    Semaforo… Ramzor

    Molto bene, Tevunael, Timiymel, Sheketel e Simanel sono pronti per essere infilati nelle prossime medagliette… se vogliamo essere spiritosi, abbiamo pure un simpatico “semaforo di Dio” pronto da rifilare…

    Non è difficile prendere in giro la gente, soprattutto quella superstiziosa che non ha certo l’abitudine di diffidare e soprattutto di verificare e documentarsi.

    E non mancano certo i comunissimi esseri umani che sono disposti a farsi un pò di soldi speculando sull’ignoranza e sulla superstizione altrui.

    Se il discorso rimaneva su questo piano, si poteva anche condividerlo in toto… Ma Carlo Di Pietro come al solito vede diavoli e cause soprannaturali dappertutto.

    Condivido l’opinione di AlbertoB e la sua domanda “dove finisce la devozione ed inizia la superstizione?”

    Carlo non mi sembra dare la prova di essere tanto migliore… già il modo in cui descrive la procedura per “esorcizzare” gli “oggetti magici” mi fa sbellicare dalle risate. Per fortuna che invita almeno gli stolti (che già se seguono questo rituale non dimostrano di essere molto svegli) a non gettare oggetti solidi nel gabinetto… in compenso è molto ecologico buttare roba nei corsi d’acqua… vabbè che ormai molti corsi d’acqua sono sporchi… nella mia città scorre il fiume Entella… è ottimo per esorcizzare gli oggetti magici: se ci butti dentro qualcosa, si scioglie subito 😀

    P.s. A proposito di superstizioni… l’altra sera mia madre ha conosciuto una signora che porta sempre delle castagne in tasca. Dice che portare castagne nelle tasche tiene lontano il raffreddore. Mia madre non ci crede, ma afferma che però è vero che non ha mai preso un raffreddore… ma anche io ci credo… il potere delle convinzione può fare davvero miracoli…

    Rispondi
    1. admin

      La credenza popolare della castagna che allontana il raffreddore è diffusa. Anche mia madre lo sosteneva. E nonostante l’autoconvincimento si beccava di quei raffreddori terribili 😉

      Rispondi

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