Chi sei? Da dove vieni? Ma soprattutto… Cosa ci fai qui?

…Vi chiederete voi, gentili lettori. Ebbene, dato che questo è il primo post che scrivo in questo multisito, multiblog, multi… mentale più che mediale, direi, mi par giusto farlo presente…

Prima di tutto sono Aisha, musulmana da circa 12 anni. Sì, “convertita” all’Islam (ritornata all’Islam, diciamo noi) e no, nessuno mi ha fatto il lavaggio del cervello… Vi chiedo cortesemente di non pensarlo neanche, grazie!

Ero cattolica non praticante; ho iniziato a conoscere questa religione circa 16 /17 anni fa e, leggendo leggendo, studiando studiando, mi rendevo sempre più conto che era adatta a me, come un vestito fatto su misura. E che tutto ciò che leggevo (dalle fonti autentiche, eh, non da giornaletti e opuscoli da due soldi scritti da non meglio precisati “esperti di Islam” divenuti tali nel giro di quattro articoli…) lo trovavo giusto, corretto, equilibrato… Divino. In quanto proveniente da Dio. Già, perchè l’Islam altro non è che l’ultima fra le religioni rivelate. Tutto qui. Non una filosofia, non una moda, ma semplicemente la tappa finale di un percorso iniziato da Adamo, il primo uomo. E siccome a me piace chiudere il cerchio, ho scelto l’Islam perchè è il logico completamento di ciò che ci è giunto in passato.

Ah, sono anche blogger e sogno (già, solo sogno ahimè, prima o poi mi sveglierò, dato che mi sa che non c’è trippa per gatti…) di diventare giornalista da una vita. Ma si sa, la speranza (e la testardaggine…) è l’ultima a schiattare, come si suol dire…

Da dove vengo? Da qui… Sono italiana D.O.C., e mezza padana pure, dato che ho origini venete da parte di padre… Sono una fra le ormai migliaia di persone che testimoniano, con la sua presenza, il fatto che l’Islam eccome se può essere vissuto in totale libertà e soddisfazione da un’occidentale che lo sceglie. Modernità e Islam convivono perfettamente, checchè qualcuno ne abbia detto (e ne dica…). L’essere religiosi e al passo con i tempi non sono due modus vivendi inconciliabili. Anzi.

Cosa ci faccio qui? No, non mi sono imbucata, nè ho hackerato il sito… Non sono una musulmana brutta e cattiva, eh? E NON METTO BOMBE DA NESSUNA PARTE, GIURO! E nemmeno i miei fratelli e sorelle di religione sono brutti e cattivi… Ci sono purtroppo persone così, ma il loro essere esula da ogni religione, razza e status sociale. Il male è trasversale, ahimè.

Dicevo, sono qui perchè semplicissimamente mi hanno invitata 🙂 E quando mi invitano a qualcosa che gradisco fare, anche se, come in questo periodo, ho miliardi di cose da fare, non riesco a non rispondere in maniera positiva… E mi interessa eccome, come il gestore del sito mi ha chiesto, far conoscere ai più il mio, il nostro punto di vista. Perchè nonostante la comunità musulmana presente in Italia sia parlante, pensante e si dia parecchio da fare per sfatare i falsi miti che ci hanno costruito intorno, sembra sempre che non sia sufficiente quello che vien fatto… Troppi sono gli odiatori di professione che quotidianamente cercano di farci apparire come in realtà non siamo. Perciò bisogna cogliere ogni buona occasione per far capire a più persone possibili che siamo brave persone come tutti gli altri… Spero lo capirete presto. Altrimenti…

STO SCHERZANDO.

Non si sa mai, meglio precisarlo e mettere i puntini anche sulle q, di questi tempi…

Infine ringrazio chi mi invitata, mi auguro che la reciproca conoscenza fra lettori/autori del blog sia spiritualmente e culturalmente proficua…

A presto, ciao a tutti!

44 pensieri su “Chi sei? Da dove vieni? Ma soprattutto… Cosa ci fai qui?

  1. admin

    Grazie Aisha.
    Grazie per aver accettato l’invito.
    Grazie per esserti presa la briga di presentarti con questo articolo.
    Grazie per aver chiarito che non vuoi mettere una bomba. 😉
    E grazie per aver chiarito che non hai hackerato il nostro sito. Sai, ci sono tanti webmaster seri (anzi, Geniali) mentre Pontilex è gestito in maniera artigianale, da chi non ha quasi alcuna competenza in queste cose moderne… 😉

    Benvenuta e … sono sicuro che troverai pane per i tuoi denti. Puoi mangiare pane, vero? 😀

    Rispondi
    1. admin

      Quando faccio il pane non ci metto mai lo strutto. Al massimo olio d’oliva, spremuto dai miei parenti e proveniente da olive dei miei parenti. 🙂

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          1. Giux

            in effetti nella mia ignoranza non avevo idea che lo strutto venisse dal maiale prima di leggere questo articolo.
            Cmq sul lavoro lo usavamo per risparmiare…. in tempi di crisi anche i pochi euro dell’olio di oliva sono troppissimi… ma fu tutto inutile xkè il titolare non ce l’ha fatta a salvare l’attività e dovette chiudere.

        1. Gianfranco Giampietro

          Ma infatti se non sbaglio l’uso di strutto era tipico dei paesi nordici che non potevano contare sull’uso di olio di olive, che non crescono da loro. Nei paesi caldi l’uso di strutto è un “optional” legato solo a particolari ricette (la produzione di cannoli siciliani, piadine, brioches, ecc.)

          Non l’ho letto su wikipedia, l’ho imparato da un giochino per il pc nel quale si commercia nel 1600, e ho notato che quando produco il pane in paesi del nord europa c’è l’opzione per l’uso dello strutto ricavato dai maiali, e che al posto del grano sono costretto ad usare la segale, che cresce meglio nei paesi freddi. E poi dicono che i videogiochi non sono istruttivi, hi hi hi! 😛

          Rispondi
  2. AlbertoB

    Questa del pane senza strutto non la sapevo , anzi a dirla tutta non so neanche bene che cosa sia lo strutto 😀
    Asinerie a parte : bello e interessante l’avere a disposizione il punto di vista di chi l’islam lo vive in prima persona , credo sia un’ottima occasione di crescita per tutti , ti dò quindi anche il mio benvenuto 🙂

    Ah e se poi un giorno ti venisse voglia di mettere una bomba da qualche parte ma sarai indecisa sul dove piazzarla , chiedi pure liberamente a me o in alternativa al nostro buon Amministratore , dato che bene o male abbiamo gli stessi target 😀

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  3. Gianfranco Giampietro

    Benvenuta Aisha 😀

    Se posso dirlo, la cosa che più si lascia apprezzare di questo blog è che è “cittadino del mondo”.

    Molti blog sono spesso l’espressione di una sola visione del mondo, di un solo volto della medaglia o di una sola cultura.
    Qui invece è apprezzata la varietà di opinioni, gli altri volti del mondo che magari ci sono meno famigliari perchè lontani dal nostro solito modo di pensare e vedere le cose. A questo poi si aggiungono gli “untori di sventura” che diffondono sempre la propria paura del “diverso” sotto forma di vecchie superstizioni e pregiudizi. E’ veramente utile avere con noi qualcuno che possa darci una immagine diretta e soprattutto “vissuta” di un mondo che spesso abbiamo occasione di conoscere sempre solo e soltanto “da lontano” e in modo spesso “sfocato”. Ancora benvenuta 🙂

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  4. Ale Cr

    Qui non avete colto ila Vera Verità Magisteriale: lei in realtà è un’ateaomosessualistacattofobica che si spaccia per mussulmana-buona in modo che noi si cada in errore dottrinale e si inizi a pensare che l’Islam non sia poi così cattivo: questo farà in modo che le orde sionistecomunistemassonichopuffose comandate dal Demonio si infiltrino nella società diffondendo il virus_GAY e completino così la definitiva distruzione del mondo nel giro di due generazioni.

    A parte la psicosi…. benvenuta!
    Sempre bello conoscere gente nuova e la sua storia.
    Mi è piaciuta la frase: “mi rendevo sempre più conto che era adatta a me, come un vestito fatto su misura”… per quanto io sia in una situazione diversa (atea) è proprio il percorso che ho fatto io: da “cattolica” perchè nata in una famiglia cattolica e perchè “tutti” in Italia “sono” cattolici, ho intrapreso lunghi anni di studi (testi sacrim, commenti ai testi, posizioni opposte ecc…) per poi approdare felicemente al mio ateismo, “perfetto abito” per la mia mente e il mio modo di rapportarmi con la realtà… ed è bello, credo, vedere che le persone non si accontentano delle risposte imposte loro (diceva il don Bianchi, prof della mia scuola superiore: “Il problema della religione è che spesso da risposte a persone che non hanno mai posto domande”) ma che si scavino la propria via, facendo scelte coscenti e in coscenza.

    Quindi… benvenuta ancora!

    Rispondi
  5. pao

    beh come dice il mio padrino:c´é di tutto nella vigna del Signore …..(ed anche su Pontilex, aggiungo io).
    Ognuno ha il suo cammino..benvenuta Aisha!

    Rispondi
  6. Aisha

    Grazie a tutti per l’accoglienza 🙂

    Alberto, lo strutto è il grasso di… Maiale 🙂 Ovvero di quella simpatica bestiolina che hai come avatar. Che poi fa molto male… A me lo aveva proibito anni prima di diventare musulmana un medico dello sport nutrizionista, perchè diceva che non mi dava alcun tipo di sostentamento. Insomma, aggiungeva solo spazzatura al mio corpo e non mi era di alcuna utilità. La bomba? Ok, nel caso mi svegliassi una mattina con la voglia di far saltare qualcuno in aria, ti chiederò consiglio 🙂 ARI-SCHERZO…

    Gianfranco, a dire il vero più di una volta ho partecipato a multi-blog. Il primo trattava temi multireligiosi, ed era animato da credenti di varie fedi. Il secondo invece era tipo questo, e sinceramente è stata l’esperienza che mi ha delusa di più. Questo perchè all’inizio il gestore (la gestore) mi aveva dimostrato amicizia, apertura mentale, etc., ma al primo, grosso, grossissimo attacco dell’islamofoba e razzista di turno ha ben pensato di non difendere una delle sue autrici ma di appoggiare l’indifendibile… Ovviamente mi sono difesa, anche nel mio blog, e per tutta risposta sono stata cancellata senza ma nè però. Vai a capirla la gente… Comunque anche l’esperienza negativa insegna… E sono certa che se Dio vuole qui sarà ben diverso 🙂

    Ale: shhhhtttt… Mi vuoi far scoprire??
    Comunque sì, il mio percorso spirituale è stato abbastanza lungo e ragionato. Io non sono mai stata una che si beve quel che le dicono. Devo scavare e scavare, se poi l’idea mi convince la sposo con tutta me stessa, perchè significa che ci credo completamente. E mi ha migliorato molto questa mia scelta, sai?

    A presto!

    Rispondi
    1. admin

      Allora ti ri-ringrazio per la ri-fiducia che ri-poni in noi. E visto che oggi è giornata di fiducia (anche in Parlamento) direi che il cerchio è chiuso e posso tornare a fare finta di lavorare 😉

      Rispondi
  7. Furio Detti

    Ciao Aisha, piacere di conoscerti.

    non so quale fosse il tuo nome prima della conversione o se lo hai cambiato. in ogni modo per me – ateo e radicalmente anticlericale (di ogni clero, anche quello buddista, per quanto pratichi lo Zen) – è sempre interessante confrontarmi con persone che credono in un dio e tutto ciò che segue.

    per natura non credo che ci sia quasi niente di definitivo al mondo, a parte la sua impermanenza appunto, la sua continua instabilità e trasformazione incessante delle cose. per cui non riesco a accettare come logica e razionale qualunque posizione definitiva, tipo per es. la convinzione che sia finita la “rivelazione” divina. mi torna più assurda da accettare che non l’idea che esista persino un essere cosciente, autocosciente e separato dall’universo che è “dio”. pensa un po’.

    volevo solo chiederti: a che età sei diventata musulmana? e non pensi che ci sia una contraddizione tra accogliere una fede estremamente coerente e rigorosa e maturare sul piano anagrafico e sociale? ti ha mai sfiorato il dubbio di non essere abbastanza matura per fare consapevolmente un passo del genere? questo mi incuriosisce.

    felice di parlare con te. cordialissimamente.

    Rispondi
    1. Aisha

      Ciao Furio, piacere mio. Sì, ho cambiato nome. Anzi per meglio dire, più che cambiarlo ne ho aggiunto uno al mio; anche se islamicamente non è necessario è un qualcosa di positivo che permette di riconoscerti subito in quanto musulmana (a parte che chiunque mi vede, dato che indosso il velo, direi che se lo immagina :D). Sono diventata musulmana a 25 anni, dopo un percorso di studio di circa 6 anni. Più leggevo e più trovavo che questa religione è coerente, sensata, che non allontana la scienza a scapito della spiritualità e viceversa. Che ha un giusto equilibrio fra l’Aldilà e l’aldiquà, per capirci…

      Riguardo alla fine della Rivelazione è perfino semplice da dimostrare, sai? Dopo la venuta di Muhammed, pace su lui, nessuno mai, pur essendoci stati numerosi “fake”, ha raggiunto lo status di Profeta. Tutto ha un inizio e una fine, in questo mondo. Anche la profezia. Ma questo non significa che l’uomo non ha guida, il Corano è proprio sceso in maniera tale da avere valore eterno. In esso vi sono trattate questioni che perfino al giorno d’oggi, se rispettate, apportano incredibili benefici. Lo vivo sulla mia pelle, quindi lo posso confermare.

      Contraddizione fra fede rigorosa e maturità sociale? Proprio no, guarda. Questo sai perchè? Per ciò che ti citavo qui sopra. L’Islam è eterno, Dio lo ha dato all’uomo affinchè possa gestire la sua esistenza al meglio da qui alla sua fine, e questo non significa tralasciare scienza, modernità, progresso. Anzi. Li si devono sfruttare al meglio per ottenere più benefici possibili per gli esseri umani. L’uomo ha bisogno di regole per dare il meglio che ha, perchè purtroppo talvolta si lascia sviare da ciò che è più semplice, superficialmente piacevole ma ahimè dannoso. E purtroppo al giorno d’oggi abbiamo molte manifestazioni che lo confermano. Ma questo non significa che la nostra vita debba subire privazioni che potrebbero arrecarci del bene.

      Spero di aver soddisfatto qualche tua curiosità, e soprattutto di essere stata chiara…

      Rispondi
      1. Ale Cr

        “L’uomo ha bisogno di regole per dare il meglio che ha, perchè purtroppo talvolta si lascia sviare da ciò che è più semplice, superficialmente piacevole ma ahimè dannoso. E purtroppo al giorno d’oggi abbiamo molte manifestazioni che lo confermano. ”

        Eh, ne parlavamo proprio in un altro post… La via “facile” piuttosto che quella “contenutistica”… [ http://pontilex.org/2010/12/come-ti-sorprende-un-pontifesso/ ].
        E’ interessante come si ritrovino etiche e regole di comportamento in campi spesso distanti tra loro, ma che ottengono risultati, si spera, simili… personalmente, ho trovato la mia “via” nella letteratura etica antica: Cicerone, Tacito, Polibio, Sallustio, Seneca, Filone, Dione Crisostomo, Marco Aurelio, Temistio… la ricerca del “bene” comune e della progressione della storia attraverso il giusto agire, giusto perchè giusto in sè, non per qualche causa superiore o perchè così lo si chiama. E poi ancora, le teorie sociali e politice del Castiglione, del Beccaria… e ancora gli esempi di filantropia dei missionari cattolici che ho conosciuto, dei monaci buddisti thailandesi che mi insegnavano la meditazione, dell’imam di Istanbul con cui discorrevo… tanti esempi, tante culture, tanti passati, tutti indicanti lo stesso sentiero.

        Rispondi
  8. federicoB

    Aisha, sono curioso anche io 😉
    Come si concilia in te e nel mondo mussulmano il fatto che nel corano (ma anche nella bibbia) ci siano degli insegnamenti decisamente poco pacifici o comunque che non possono andare a braccetto con le leggi di uno stato liberale?

    Rispondi
    1. Aisha

      Ciao Federico, scusa, ti avevo “perso” fra i commenti 🙂

      Poco “pacifici”, dici? No, giusti, e provo a spiegarti perchè. In caso di guerra se ti sparano addosso non è che rispondi al nemico con un mazzo di fiori, così come se uno stupratore abusa di una donna non gli vai di certo a dire “Non farlo più, eh?”…

      Comunque le pene cosiddette capitali esistono (negli stati retti da un governo musulmano, non qui), ma sono di difficilissima applicazione, perchè il colpevole deve essere o colto in flagrante o avere prove inequivocabili che abbia commesso il resto. Altrimenti non vengono applicate. Inoltre è stata recentemente lanciata una moratoria delle pene capitali nel mondo islamico da un grande pensatore contemporaneo, Tariq Ramadan, che giustamente sottolinea che se il mondo è corrotto sarebbe ingiusto punire il reo in maniera radicale dato che le circostanze non sono tali da far vivere nella giustizia e nella stabilità l’essere umano.

      Poi se per liberale intendi uno stato come il nostro, dove assassini dopo due anni hanno già la piena libertà… Ribadisco, il mondo ha bisogno di regole, anche severe, ma questo ci permette di vivere meglio.

      Sono stata sul generico, se hai qualche domanda più precisa, falla pure 🙂

      Rispondi
      1. federicoB

        Innanzi tutto ti ringrazio, il dialogo fra persone che la pensano diversamente è sempre qualcosa di positivo.

        Per quanto riguarda la tua risposta non posso fare a meno di chiedermi: “giusti” rispetto a chi o a che cosa? (A parte il fatto che io sono contrario alla pena capitale senza se e senza ma)
        Inoltre, può un mussulmano avvallare leggi che garantiscono la libertà dell’individuo anche se va contro alle leggi dell’islam?

        Rispondi
        1. Aisha

          Ciao, scusa il ritardo con cui ti rispondo, ho un sacco da fare in questi giorni…

          Mi chiedevi ” “giusti” rispetto a chi o a che cosa?”… Ti dò due risposte che si completano l’un l’altra: da musulmana ti dico “Rispetto alla legge di Dio”, che, in quanto tale, è di per sè giusta”. Da essere umano invece ti dico: “Per rispetto al benessere di tutta l’umanità”. Perchè purtroppo il male esiste, e bisogna fermarlo in qualche modo, altrimenti tutto il genere umano ne soffre. E lo vediamo ogni giorno, purtroppo… Però bada: ci sono innumerevoli condizioni da rispettare per non uscire fuori dalla giustizia anche in quest’ambito. Perchè chi eccede nel punire pecca esattamente come chi deve essere punito. Mi spiego meglio con un esempio: la legge islamica prevede che ad un ladro si tagli la mano, ma al tempo del secondo califfo, Omar, lui decise che questa pena non venisse applicata a uomini che non avevano cibo in casa per almeno tre giorni… Questo che significa? Che la Legge islamica non è ingiusta e cieca, ma equilibrata, e si adatta perfettamente ad ogni circostanza, ad ogni persona e ad ogni ambiente. Ti parlavo della moratoria della pena di morte qui sopra, è proprio un esempio di ciò. Ovvero: se non ci sono condizioni perfette islamicamente parlando, determinate pene non è giusto che vengano commissionate. Perchè le principali caratteristiche che devono necessariamente ruotare intorno all’Islam DEVONO essere la pace e la misericordia. Se non c’è misericordia e non c’è pace, non c’è Islam.

          Rispondi
        1. admin

          Lost non è da capire. E’ da guardare e da accogliere come una fede. Basta vedere come finisce l’ultimo episodio (in una chiesa) 😉

          Rispondi
  9. framasseo

    Ciao Aisha!!! Piacere di conoscerti! 🙂 🙂 🙂
    IO sono un frate francescano e sono molto felice di vederti presente in questo blog!!!!!!!! Sarà un piacere leggerti!!!! 🙂 🙂 🙂

    Rispondi

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